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SOMMARIO
Pag 3 – INDICATORI valori per l’anticipazione dei movimenti futuri dei prezzi di
Camillo Adriani
Pag 6 – USA dilaga tra gli under 18 la droga del trading on line
Pag 6 – POINT & FIGURE ultima parte la tecnica del conto orizzontale di Virginio
Frigieri
Non smetteremo di ripetere che questa esercitazione sui rendimenti presuppone una quotazione dei warrant
Tecnodiffusione in linea con la suddetta parità teorica. Questa valutazione dipende anche da siutazioni
incontrollabili, come la tenuta del Nasdaq. Nulla vieta d'altronde che il warrant non sia trattato anche a prezzi
superiori alla parità teorica .In ogni modo tenete SEMPRE presente questa premessa.
chiara l’idea.
Normalmente sul plot s’inserisce anche una media mobile che funge da segnale anticipatore del futuro incrocio
delle due medie mobili. Questi indicatori sono ottimi quando i prezzi si muovono in tendenze relativamente
Quale che sia il tipo di oscillatori da usare, risiede soprattutto nelle preferenze personali. L’importante è sapere
il perché si sta usando un indicatore anziché un altro e filtrarlo seguendo le normali tecniche di analisi. Su
questi indicatori, e tanti altri, si possono costruire numerosi “trading systems” che riescono a determinare se i
prezzi sono in tendenza o se si muovono lateralmente (trading range), solo che è difficile sapere se e quanto a
lungo tale situazione sarà valida nel futuro.
Divergenze
Si ha una divergenza quando la tendenza dei prezzi in una security non è in linea con quella dell’oscillatore. La
fig. 3 mostra una divergenza: il MIB30 realizza un nuovo massimo, ma l’ MACD fallisce la nuova formazione.
Quando ciò accade i prezzi successivamente seguono il movimento anticipato dall’indicatore.
Conclusioni:
Point&Figure è stato per quasi un secolo, (fino all'avvento dei computer) uno strumento fondamentale per
consentire agli analisti di cogliere l'essenza dei principali segnali del mercato senza impazzire per registrare
manualmente migliaia di dati e, già per questo solo motivo, merita tutto il nostro rispetto.
Non ha la pretesa di sostituirsi all'analisi bar-chart tradizionale che rimane forse lo strumento principale e più
usato di analisi.
Tarando in modo opportuno la dimensione dei Box e il n° di box necessari per il reversal si può adattare
facilmente a prodotti estremamente diversi.
Può essere costruito disponendo anche di un solo dato (es. il prezzo di chiusura e di riferimento nel caso di
Fondi) senza per questo perdere la sua efficacia soprattutto nel mostrare le inversioni di trend.
LA TERMINEOLOGIA
CALL WARRANT: opzione con la quale il compratore si riserva la facoltà di acquistare una determinata
quantità di attività finanziaria sottostante..
PUT WARRANT: opzione con la quale il compratore si riserva la facoltà di vendere una determinata quantità di
attività finanziaria sottostante ad un determinato prezzo di esercizio.
UNDERLYNG: attività sottostante al diritto d’opzione. Può essere una azione, un tasso di interesse, un indice,
una valuta od un paniere di titoli.
MARKET MAKER : intermediario che garantisce in ogni momento il denaro\lettera sulle emissioni di warrant
quotati in mercati regolamentati rispettando modelli di pricing che ne garantiscano prezzi in linea con quelli
teorici.
WARRANT AT THE MONEY: si dice tale un warrant per cui il prezzo del sostostante è esattamente uguale a
quello dello strike price (Prezzo di esercizio)
WARRANT OUT OF THE MONEY: si dice tale un warrant per cui il prezzo del sostostante è al di sotto di
quello dello strike price
WARRANT IN THE MONEY: si dice tale un warrant per cui il prezzo del sottostante è al di sopra di quello dello
strike price.
WARRAN DEEPLY IN THE MONEY: si dice tale un warrant per cui il prezzo del sostostante è esageratamente
al di sopra dello strike price ad un livello tale da rendere improbabile l’evento di ritorno del prezzo del
sottostante al di sotto dello strike prima della scadenza.
WARRANT DEEPLY OUT OF THE MONEY: si dice tale un warrant per cui il prezzo del sostostante è
esageratamente al di sotto dello strike price ad un livello tale da rendere improbabile l’evento di ritorno del
prezzo del sottostante al di sopra dello strike prima della scadenza.
LE VARIABILI CHE INFLUENZANO LA DETERMINAZIONE DEL PREZZO.
Il prezzo di un'opzione si identifica nel premio che l’acquirente corrisponde al venditore: le espressioni
“prezzo dell’opzione” e “premio” devono essere, infatti, considerate sinonimi. Da un punto di vista teorico, il
prezzo di un warrant deve considerarsi la risultante della sommatoria di due componenti: il valore intrinseco,
ed il valore temporale (detto anche valore potenziale). Un'opzione sarà solitamente negoziata ad un prezzo
almeno pari al suo valore intrinseco: detto valore , che assume dimensione positiva solo per le opzioni definibili
in-the-money , è pari allo scarto che sussiste tra il prezzo di esercizio dell’opzione ed il prezzo di mercato
dell’underlying ed esprime il vantaggio che potrebbe essere conseguito qualora l’opzione fosse esercitata
nell’immediato. Il valore intrinseco è quindi un dato di carattere oggettivo e la sua consistenza segue
6
5
valore opzione
4
3
area del
massimo valore del time value
2 valore
intrinseco
1
prezzo di esercizio
area del time value
0
95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105
prezzo del titolo sottostante
3,5
3
time decay
2,5
2
1,5
1
0,5
0
9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
5) High Waves = Incertezza nel movimento, tale incertezza potra` essere interpretata dalla posizione del
Supporto/Resistenza rispetto al segnale stesso di Candlestick
Dal punto di vista dell’analisi tecnica una fase di forte direzionalità ( in gergo, trend ) indica la possibilità di
intraprendere operazioni a favore di mercato con basso profilo di rischio, mentre durante le fasi di congestione o
correzione, anche dette di “rumore” la maggior parte delle operazioni correranno il rischio di venire interrotte
dalla presa di STOPL a causa dell’incertezza del momento.
LA TEORIA
Dal punto di vista tecnico MOB nasce per aiutare l’operatore a distinguere un movimento di natura correttiva ( in
gergo ABC ) da uno di natura impulsiva e direzionale ( in gergo una sequenza 1,2,3,4,5 ) . Aiutiamoci con
alcuni esempi.
La funzione MOB cerca di rispondere a questa esigenza, e come prima cosa si incarica di riconoscere le
esatte condizioni di mercato relative ad un punto di svolta precedente, definito PIVOT.