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Lezione 37 – pt3 – Analisi di contatto

Vediamo la traccia

Ci mettiamo nelle ipotesi di stato piano di deformazione (epsiolonz=0), ossia cilindro sufficientemente
lungo da non avere deformazioni lungo z.
Ecco il modello da realizzare: sfrutto la simmetria, in cui ho due cerchi diversi siffatti. Queste sono
entrambe mesh piane

Ho due cerchi schiacciati uno contro l’altro.

ANDIAMO SU ANSYS

PREPROCESSOR->ELEMENT TYPE->

Nell’analisi di contatto se non c’è un particolare motivo, conviene mettere gli elementi del primo ordine.
Questa è un’approssimazione: gli elementi del primo ordine, quando vanno in contatto, se mi accerto che i
punti di estremità vanno in contatto, va in contatto tutto il corpo

Quando uso gli elementi quadratici, ad esempio così:


Si potrebbe avere una compenetrazione, nonostante il sofware riconosca che i punti di estremità sono in
contatto.

IL PROF USA IL PLANE 182->OPTION: K3:PLANE STRAIN

Ora facciamo dei semicerchi:

MODELLING->CREATE->AREAS->CIRCLE->PARTIAL ANULUS

Metto questi raggi, e l’origne la metto fra le due (ma potrei fare come voglio),
tanto è simmetria, non assialsimemtria.
mi fa un’area così

Ora creo il secondo cerchio


Ora creo il secondo cerchio
ADESSO DEFINISCO I DUE MATERIALI : MATERIAL->ELASTIC->ISOTROPIC

ORA DICO CHI DEI DUE è IL MAT 1, OPPURE CHI è IL MAT 1:

meshing->mesh attributes-> seleziono l’area a cui dare il MAT 1

FACCIO OK, E GLI DO IL MAT1

Idem con l’altra area.


ORA FACCIO UN

ESIZE,0.25

E GLI FACCIO UNA MESH

AMESH,ALL

LUI FA UNA MESH, FITTA O NON FITTA, NON E’ UN PROBLEMA!!!!

Chiariamo che i due cerchi vanno in compenetrazione. Inoltre

Avendo definito due cerchi, nel punto rosso non c’è un solo keypoint.

Se avessi la compressione, pure se avessi un solo nodo non avrei problemi, perché quei due nodi sono
semrpe in contatto. Inoltre mettendo il vincolo di simmetria, non potrebbero spostarsi in direzione
ortogonale

Quindi, con quel nodo sto tranquillo. MA RICORDA CHE LI CI SONO DUE KEYPOINT appartenenti a due mesh
diverse.

Quello che taglia la testa al toro è se io faccio

ELIST,P
faccio l’elist dei due elementi adiacenti vedo che non ci sono nodi in comune

Avrei una conferma anche vedendo PLTCRLS->NUMBERING

ORA APPLICO UNA SIMMETRIA SULLA LINEA

PREPROCESSOR->LOADS->APPLY->STRUCTURAL->DISPLACEMENT->ON LINES

Mettere la simmetria significa prendere tutti i nodi che hanno ascissa x=0
E bloccare gli ux, in alternativa avrei potuto mettere symmetry, ma non cambiava.

Così mi mette i vincoli su ogni nodo appartenente a quella linea

Dopodiché devo andare a caricare


MA DOVER STA L’INTERAZIONE? STA QUI

Lui parte da un solo nodo in contatto, gli altri no, poi man mano che schiaccia si accorge che altri nodi
verranno in contatto ed itera finché non trova la soluzione.

Se metto un carico bassissimo itera più velocemente rispetto a quando metto una forza molto alta. Quindi
è indipendente dal carico, però è un’analisi NON LINEARE di contatto.

Il software calcola sempre gli equilibri sulla configurazione deformata. Però in teoria dovrei farlo sulla
configurazione indeformata. Il software, aggiorna la k (itera ogni volta sulla configurazione deformata),
calcola tutto sulla conf. Deformata.

ADESSO METTO I CARICHI

METTO IN BASSO UY.

Poi in alto impongo degli spostamenti e non delle forze per non influenzare i calcoli.

E metto un UY in alto pari a -1


ADESSO SE LANCIASSI IL CALCOLO, QUELLO GIRA E NON NASCONO TENSIONI PERCHE’ SI COMPENETRANO.

LA SFERA DI SOPRA SI ABBASSA DI 1, AVREI UN MODO RIGIDO, MENTRE LA SFERA DI SOTTO RESTA FERMA.

DEVO ANDARGLI A DIRE CHE C’E’ LA ZONA DI CONTATTO

ELEMENTI CONTACT e TARGET (STUDIATELI)

Questi sono elementi di superfici per gli elementi esaedrici (sono delle coperture), mentre sono degli
elementi lineari su aree.

Qui ho aree, quindi in questo caso gli dico: su questa linea vagli a mettere degli elementi di contatto. ANSYS
in realtà crea degli elementi di linea (dal 16-17, dal 17-18 ecc..) che chiamerà contact; altri elementi di linea
che chiamerà target e poi ad ogni iterazione verifica solo quegli elementi.
Potrei avere più zone di contatto fra di loro, e poiché il calcolo è iterativo, potrei procedere controllando
solo alcuni nodi. Potrei a zone dividere i contatti, ad esempio. E’ inutile fare un controllo di tutti i nodi fra
tutti i nodi della struttura.

Inoltre devo stare attento che le normali uscenti agli elementi di contatto, siano uscenti agli elementi che
stanno sotto.

Nel calcolo il contact è quello più deformabile, il target è il più rigido.

VEDIAMO COME SI METTONO I CONTACT

MODELLING->CREATE-> CONTACT PAIR

Vado su contact wizard e poi faccio pick target


Ora seleziono l’elemento più rigido

Poi faccio NEXT, e mi chiede quali sono le superfici CONTACT

Li seleziono
FACCIO OK, POI FACCIO NEXT

SENZA ATTRITO, SENZA NIENTE, FACCIO CREATE


PER SFIZIO, SE ANDIAMO A VEDERE GLI ELEMENT TYPE, CON QUESTO TOOL HA CREATO GLI ELEMENTI
CONTACT172 E TARGET169

Questi elementi hanno la stessa real costants a coppie di contatto.

INFATTI SE FACCIO

SELECT->ENTITIES-> apply

E faccio eplo vedo glie elementi che mi ha creato questi elementi, che si appoggiano alla mesh.
POI MI COTNROLLO SE LE NORMALI DI QUESTI ELEMENTI SONO USCENTI

PLTCTRLS->SYMBOLS->
E vedo che le normali sono uscenti all’elemento che gli sta sotto che va in contatto.

Il contatto è dei plane.

Se faccio

e faccio apply->replot
Ho questo.. il comando è NSLE

Se invece metto
E poi mi plotto gli elementi

E SE ZOOMMO
E VEDO LE DUE NORMALI, UNA DELL’ELEMENTO CONTACT ED UNA DEL TARGET

E PER VEDERLI DEVO FARE QUESTO

SIGNIFICA DIRE CHE QUESTI ELEMENTI HANNO GLI STESSI NODI IN COMUNE

ELIST,P

E SELEZIONO LA LINEA ED IL QUADRILATERO


Stessi nodi in comune

DIFFERENZA FRA GLI ELEMENTI CONTACT E TARGET:


I TARGET SONO PIU’ RIGIDI, E ANSYS QUANDO VA A FARE IL CONTATTO: LA COMPENETRAZIONE VA A
SVANTAGGIO DEI CONTACT. QUINDI I TARGET PENETRANO NEI CONTACT. QUINDI, SE CONOSCO GIA’ LE
SUPERFICI PIU’ RIGIDE, CONVIENE DARE I TARGET A QUESTE SUPERFICI.

LARGE DISPLACEMENT STATIC: SIGNIFICA AGGIORNA OGNI VOLTA LA MATRICE DI RIGIDEZZA, QUESTO E’ IL
CALCOLO NON LINEARE
ORA LANCIO LA SOLUZIONE, PRIMA DI FARLO, SELEZIONO TUTTO

ALLS

SOLVE

ORA ESCE LA FINESTRA DI OUTPUT, NELLA QUALE STA ANDANDO IN CONVERGENZA

IN RESULTS SUMMARY AVREI POTUTO AVERE TANTE SOLUZIONI INTERMEDIE. QUESTE SOLUZIONI NON
SONO LINEARI FRA DI LORO, ED E’ OVVIO PERCHE’ C’E’ CONTATTO.

ORA MI VEDO L’INDEFORMATA PLDISP,1


NELLE REAZIONI VINCOLARI TROVO UN -FY SOPRA ED UN +FY SOTTO

Ovviamente la forza/unità di lunghezza devo moltiplicarla per due perché sto in simmetria.

Dopodiché vado a vedere le tensioni

Plnsol,sy

ADESSO PROVO A VEDERE LA ZONA DI CONTATTO.. quindi deseleziono la zona di sopra

ESEL,U,P

SELEZIONO TRAMITE BOX


Ok->replot

Ed ora vedo una zona di contatto

TROVO LA PRESSIONE DI CONTATTO (-8285)


ED HO UNA PRESSIONE CHE TUTTO SOMMATO DECRESCE

/EDGE,,1

/REPLOT

Vedo una cosa di questo tipo


TROVO ANCHE UN LEGGERO SCORRIMENTO, FINO AD ARRIVARE QUI

DOVE HO 0, PERCHE’ NON C’E’ IL CARICO, PERCHE’ NON CONTATTA.


ESERCIZIO DA FARE A CASA

PIU’ COMPLESSO NEL MODELLARE, MA NON MOLTO DIFFICILE

Ho un contatto vite madrevite, con approssimazione di filetti ASSIAL-SIMMETRICI

LA DIFFOLTA’ E’ CREARE IL PROFILO


SI CREA IL PROFILO E POI LO SI COPIA RIPETUTAMENTE

QUESTO E’ IL PROFILO DA CREARE RIPETUTAMENTE, A SECONDA CHE LO DEVO COPIARE 6 VOLTE O 8


VOLTE.

A SECONDA DELLA CLASSE DELLA VITE (FILETTATURA E PASSO) HO IL PRECARICO DA METTERE


MODELLARE IN ASSIAL SIMMETRIA, DOVE QUESTO E’ L’ASSE Y

CREA QUESTA LINEA CON I RACCORDI, POI DUPLI

LA STESSA COSA CON LA MADREVITE, CE LO DICE LA TRACCIA


QUINDI CREIAMO AREE ATTRAVERSO LINEE.

METTERE SU QUESTA LINEA I VINCOLI IN DIREZIONI RADIALE, ALTRIMENTI LA PARTE CENTRALE


TENDEREBBE A SFILARSI E NON SI TROVEREBBE L’ANALISI DI CONTATTO.

Poi mettiamo a dx dei carrellini, a sx una pressione su linea

QUI LA FORZA CHE DOBBIAMO METTERE LA DIVIDIAMO PER L’AREA (COME PRESSIONE).
NEL CASO DELLA CRICCA, QUANDO VEDEVAMO LE REAZIONI, ERANO F/UNITA’ DI AREA

E L’AREA ERA QUELLA DI UNA CORONA CIRCOLARE .

QUI INVECE E’ L’AREA DI UN CERCHIO.

QUI, INVECE, PRENDIAMO LA FORZA CHE CI DICE LA TRACCIA, LA DIVIDIAMO PER L’AREA DEL CERCHIO, E
QUELLA E’ LA PRESSIONE DA METTERE.

QUESTO TENDE A SFILARSI

IL PRIMO FILETTO CHE VA IN PRESA E’ QUESTO


Poi questo

ECCETERA, QUI NE ABBIAMO 5.

QUINDI GLI ELEMENTI DI CONTATTO VANNO SULLE LINEE APPENA INDICATE.

Inoltre, quando creiamo la linea, e la copiamo su se stessa per creare la madrevite, esse devono essere linee
staccate perché non deve esserci contatto. Non deve essere la stessa linea, altrimenti le attacchiamo.

In particolare non devono essere attaccati dove si apre, ossia qui


NON LI METTIAMO PER NON AVERE CONTROLLI INUTILI.

ORA VEDIAMO IL CASO BILINEARE: DEVO ASSEGNARE UNA COSA DI QUESTO TIPO
Quindi su ansys do il materiale bilineare: MATERIAL MODELS

E METTO I VALORI DA TRACCIA


SELEZIONANDO GRAPH MI FA VEDERE IL GRAFICO SIGMA-EPSILON

ADESSO VEDIAMO LA RIPARTIZIONE DEI CARICHI DEI FILETTI IN PRESA: in costruzione di macchine abbiamo
studiato che i primi filetti sono quelli che si prendono più carico. Questo lo vedo facilmente

BISOGNA FARE L’ETABLE

HELP172 COSì MI VEDO L’ELEMENTO CONTACT

TROVO QUESTE

E VADO A LEGGERMI COME FARE L’ETABLE


DEVO FARE UN ETABLE 21 E 22

Quando facciamo l’etable, dobbiamo prima calcolarci la reazioni vincolare, quindi essere certi della forza
che stiamo dando.

Poi selezioniamo tutti gli elementi di contatto, facciamo la somma di tutti gli elementi di table e dovremmo
trovarci la reazione vincolare, uguale o di poco discosta.

Poi selezioniamo di volta in votla soltanto gli elementi contact, e ci andiamo a leggere la distribuzione che
troviamo sui vari filetti, e ci andiamo a leggere ognuno quanto prende in percentuale. Naturalmente,
essendo in percentuale, la somma deve fare 100%.

QUESTO E’ QUELLO DEL PROF


CLICCA QUI PER FAR VEDERE L’ESPANSIONE, MA LA MESH E’ SOLO PIANA
SE IO FACCIO ELEMENT TABLE

Eccole definite

SE IO SELEZIONO GLI ELEMENTI DI CONTATTO

ETLIST,

PER CAPIRE QUALI SONO

POI UNA VOLTA CAPITI QUALI SONO

ESEL,S,TYPE,,5

EPLO

ME LI FA VEDERE
SE FACCIO

GENERALPOSTPROc-> element table-> sum of each item -> ok

Mi calcola la risultante -90651

DOPODICHE FACCIO

ESEL,R,P

E seleziono solo il primo

Ripeto il comando

GENERALPOSTPROc-> element table-> sum of each item -> ok

Mi vedo CNFY
E vedo quanto vale, circa il 30%

ORA FACCIO

ESEL,S,TYPE,,5

ESEL,R,P E SELEZIONI QUESTO

E ripeto il comando e mi leggo cnfy e vedo che è circa il 20& (20.000)


La percentuale su ogni filetto si sta riducendo

E FACCIO

ESEL,R,P

NSLE

EPLO

La reazione sui vincoli è

PRRSOL
90.574 che è parente a quel numero di prima, somma di tutti i contatti, magari cambia poco per le
iterazioni dei contatti.

POI SE LO RIFACCIAMO CON LA PLASTICIZZAZIONE

SE VEDIAMO I RISULTATI

ALLS

PLNSOL,S,EQV mi plotto la von mises

Vedo che ho tensioni di picco molto alte, ma localizzate nel raccordo


Si plasticizza fortemente la zona, si ha una distribuzione dei filetti sulla vite, ma dipende dal materiale fra i
contatti.

NATURALMENTE IL DISEGNO E’ SCALATO

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