N.B. I prodotti di E1 sono in grado di legare proteine citoplasmatiche coinvolte nel controllo del ciclo
cellulare (pRB, p53) inattivandole: questo può spiegare l’oncogenicità degli Adenoviruses.
ADENOVIRUS – Prodotti Genici Precoci
(p.transattivatrice)
pRB
Capside
Ancoraggio proteine core e…
Funzioni stabilizzatrice tra i
capsomeri
Nucleo interno
TP: primer per la duplicazione genoma µ(pX): stabilizzatrice
ADENOVIRUS - Replicazione
IV. Assemblaggio e maturazione virale.
L’assemblaggio e la maturazione dei capsidi (morfogenesi virale) avviene
nel nucleo.
Intervengono prodotti dei geni tardivi:
Proteasi prodotta da unità trascrizionale L3: l’assemblaggio del capside
Peptide prodotto da unità trascrizionale L4: aggregazione degli esoni
Peptide prodotto da unità trascrizionale L1: encapsidazione del DNA
V. La cellula muore e si sfalda per azione della massa dei virioni e per
l’effetto citotossico di una proteina E3 (Adenovirus Death Protein), liberando
i virioni (INFEZIONE LITICA).
ADENOVIRUS - Meccanismi patogenetici
Gli adenovirus instaurano infezioni litiche, latenti e trasformanti:
Nelle cellule permissive la crescita facilita la trascrizione e la replica del genoma
causando la morte cellulare attraverso la lisi.
Nelle cellule non permissive il virus instaura un’infezione latente e può stimolare la
crescita cellulare promuovendone la trasformazione.
ADENOVIRUS - Meccanismi patogenetici
Colture in vitro (cellule epiteliali): producono tipico effetto citopatico con
arrotondamento, distacco della cellula dal substrato e aggregazione in grappoli.
Microscopio: in vitro, vistose inclusioni nucleari per accumulo di particelle virali, sono
state osservate anche in sezioni bioptiche di tessuto infetto.
ADENOVIRUS
Meccanismi patogenetici e manifestazioni cliniche
La trasmissione dell'infezione da ADV si può verificare per inalazione del virus
(aerosol), per inoculazione nel sacco congiuntivale (dita→occhi; congiuntiviti “da
piscina”) e probabilmente anche per via orofecale.
Nei soggetti normali (immunocompetenti) le infezioni da ADV provocano
manifestazioni cliniche correlate con l’infezione acuta e la necrosi dei tessuti
epiteliali, probabilmente per azione citopatica diretta del virus.
La diffusione del virus è la conseguenza della propagazione nel tessuto
dell’infezione per contiguità dal sito iniziale d’infezione.
Alcune sedi d’infezione (vescica e l’intestino nei bambini, reni e fegato negli
immunodepressi) sembrano essere provocate per via ematogena da altri focolai.
Nell’uomo, a differenza che nel topo, non sono mai stati riscontrati casi di
neoplasie verosimilmente provocate da adenovirus.
ADENOVIRUS - Manifestazioni cliniche
Bambini: sindrome più comune è infezione del tratto respiratorio superiore accompagnata da
intensa rinite. Talvolta osservabili patologie a carico del tratto respiratorio inferiore, come
bronchiolite e polmonite. Sierotipi 3 e 7, provocano la febbre faringocongiuntivale (malattia acuta
febbrile caratteristica dei bambini; si presenta in forma di epidemie).
Adulti: malattia più frequentemente segnalata è la cosiddetta "malattia respiratoria acuta",
causata nelle reclute militari dagli adenovirus di tipo 4 e 7.
ADV specie B-C: endemiche, colpiscono già in tenera età, spesso asintomatiche.
ADV associati anche a malattie non respiratorie, quali gastroenterite in bambini piccoli e
cheratocongiuntivite epidemica. (N.B. tropismo tissutale dei gruppi specifici e sierotipi del ceppo virale)
ADENOVIRUS - Manifestazioni cliniche
polmoniti
epatiti/pancreatiti fulminanti
coliti/gastroenteriti fulminanti
cistiti emorragiche
encefaliti (rare)
Terapia Profilassi & Controllo
Proponibile solo una terapia sintomatica e di supporto, non essendo disponibili farmaci
antivirali clinicamente utili. Es. corticosteroidi topici alleviano i sintomi e abbreviano il
decorso della cheratocongiuntivite epidemica e della congiuntivite da ADV.
Importante il lavaggio per evitare le epidemie di congiuntivite da adenovirus che si
diffondono per contatto con oggetti contaminati (p. es., asciugamani, strumenti, ecc.), con
secrezioni o con dita infette (sterilizzazione degli strumenti, uso guanti e lavarsi le mani).
Per impedire la diffusione del virus è fondamentale anche la clorazione delle piscine.
Per reclute militari (no popolazione civile) sviluppati vaccini con virus vivi, contro gli
ADV tipo 4 e 7 (ampiamente utilizzati per il controllo infezione, hanno provocato una
notevole diminuzione delle Malattia Acuta Respiratoria – MAR, tra i militari)
Vaccini di virus vivi, non attenuati, somministrati attraverso capsule enterosolubili:
l'infezione del tratto gastroenterico con i sierotipi 4 e 7 non causa malattia, ma stimola
la produzione di Ab locali e sistemici che proteggono da successive possibili affezioni
respiratorie acute provocate da questi stessi sierotipi.
In fase di sviluppo alcuni vaccini preparati con subunità purificate di ADV.
ADENOVIRUS - Biotecnologie
Adenovirus nella terapia genica:
Terapia genica: introduzione di geni funzionanti nelle cellule di un paziente per
esprimere funzioni desiderate o per correggere geni difettivi/non funzionanti
La terapia genica trova applicazione in diversi tipi di patologie:
le malattie ereditarie, dovute a deficienze genetiche di un singolo prodotto genico
o all’errata espressione di un gene (ImmunoDeficienza Severa Combinata
associata a deficienza di Adenosina Deaminasi - ADA-SCID)
malattie cardiovascolari;
malattie infettive, causate da singolo agente patogeno batterico o virale (AIDS);
malattie del sistema immunitario (infiammazioni e malattie autoimmuni);
malattie neurodegenerative (Morbo di Alzheimer e Morbo di Parkinson);
i tumori, causati da un’alterazione della divisione e della proliferazione cellulare a
seguito dell’attivazione di un oncogene o dell’inattivazione di un oncosopressore.
ADENOVIRUS - Biotecnologie
81% delle sperimentazioni cliniche di terapia genica eseguite fino ad oggi hanno
riguardato: cancro, malattie cardiovascolari, malattie ereditarie monogeniche.
Terapia genica dei tumori consiste nel cercare di inserire nel genoma della cellula
neoplastica , geni in grado di bloccarne la proliferazione o indurne la morte.
Vettori Adenovirali:
ADV possono essere ingegnerizzati
per aumentarne la specificità
per minimizzarne gli effetti indesiderati
(delezione E1 rende virus diffettivo
per la replicazione).
ADENOVIRUS - Biotecnologie
Se l'integrazione nel genoma non è opportuna/richiesta (terapia genica dei tumori),
una classe molto interessante di vettori è rappresentata da ADV.
I vettori adenovirali hanno molte caratteristiche interessanti che li rendono
appropriati per il trasferimento genico:
Efficiente ingresso nel nucleo
infetta vari tipi cellulari di mammifero, proliferanti e non, con alta efficienza
VANTAGGI
consente transfezione transiente in quanto non si integra nel genoma ospite
Possibili alti livelli di espressione
Disponibili vettori specializzati
Dimensioni dell’inserto fino a 8 Kpb
SVANTAGGI
Possono essere citotossici
Espressione transiente
Può indurre una risposta infiammatoria grave (alta risposta immunitaria)
Da alcuni trials è emersa preoccupazione per la sicurezza
ADENOVIRUS - Biotecnologie
Nel 70% dei soggetti infettati l’infezione è sintomatica e si manifesta con malattie
che sono dovute agli effetti diretti del virus sulla cellula ospite (crisi aplastica
transitoria) o alle conseguenze della successiva risposta immune dell’ospite
(eritema infettivo e artropatia).
Il 30% circa delle donne che contraggono un’infezione primaria in gravidanza
trasmettono B19 al nascituro e hanno un rischio del 5-9% di perdere il feto.
Tale rischio è maggiore nei primi 6 mesi gravidanza, quando il R di B19 è
espresso a più alti livelli sulle cellule della placenta.
PARVOVIRUS
Meccanismi patogenetici e manifestazioni cliniche
Ampio spettro di malattie associate al Parvovirus B19:
Terapia, Profilassi & Controllo
FARMACI
IMMUNOMODULANTI
BOCAVIRUS - Attualità