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L'OSSERVATORE ROMANO
Libertà e amore nel pensiero di Karol Wojtyla
Il mondo
ricevuto dal Padre
di Rocco BUTTIGLIONE
io rivelando la verità su se stes-
so rivela al tempo stesso la ve-
rità sull'uomo. Questa frase
della Costituzione Pastorale
Gaudium et spes del concilio ecu-
menico Vaticano II è la chiave
fondamentale per intendere il
personalismo di Karol Wojtyla.
Qual è la verità che Dio rivela
su se stesso?
Il Dio di Gesù Cristo è una
_persona e la persona è un es-
sere che può essere pienamen-
te se stesso solo nella relazio-
ne con un'altra persona. Il
concetto di persona viene ela-
borato nel corso delle grandi
controversie cristologiche dei
primi secoli per spiegare la re-
lazione di Gesù con il Padre e
con lo Spirito Santo. Ognuna
delle persone della Trinità vi-
ve interamente nella relazione
con l'altra e non è nulla fuori
di tale relazione. La parola
che descrive questa relazione
è la parola Amore. Per questo
possiamo dire che Dio è
Amore.
Il concetto di persona si ap-
plica però anche alla relazione
fra Gesù ed i suoi discepoli.
Anche l'uomo dunque è perso-
na, pur se in un modo infinita-
mente meno perfetto. Entrando
nella amicizia con l'uomo Gesù
di Nazareth i discepoli entrano
nella comunione che costituisce
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Quotidiano Data 01-10-2021
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la vita stessa di Dio. Diventano
per adozione figli del Padre,
una sola cosa con Gesù, con il
Padre e fra di loro. Questa co-
munione costituisce il mistero
della Chiesa. Wojtyla però è un
filosofo. La persona diventa
per lui la chiave
ermeneutica per
capire il mondo
umano, la gran-
de ipotesi inter-
pretativa che de-
ve essere messa
alla prova nella
ermeneutica del-
la esperienza
umana.
A Wojtyla,
quando era an-
cora un giovane sacerdote, fu
affidata la cura pastorale degli
studenti universitari della città
di Cracovia. Non gli ci volle
molto a capire che la teologia
trinitaria non costituiva l'inte-
resse principale dei suoi giova-
ni amici.
La cosa che più li attirava ed
affascinava erano per i giovani
le ragazze e per le ragazze i
giovani maschi. Come vivere
quella attrazione potente che li
attirava gli uni verso le altre e
viceversa? Come fare i conti
con le pulsioni sessuali che sen-
tivano crescere dentro di sé?
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Come fare i conti con le prime
simpatie ed i primi innamora-
menti? Wojtyla dirà loro che
l'attrazione sessuale è lo stru-
del destinatario, non riproducibile.

L'OSSERVATORE ROMANO
mento più potente che Dio
mette nelle mani dell'uomo per
scoprire cosa vuol dire l'essere
persona. L'innamoramento in-
fatti tira fuori il soggetto uma-
no dalla prigione del suo egoi-
smo e della sua autoreferenzia-
lità e lo induce a porre il pro-
prio centro emotivo fuori di sé,
nella relazione con la persona
dell'altro. La bellezza della per-
sona qui non è oggetto di un
sapere teorico ma di una espe-
rienza diretta. Questa esperien-
za si oppone ad un uso della
sessualità egoistico ed autorefe-
renziale. Certamente il deside-
rio sessuale si dirige verso il
corpo della persona amata ma
esso deve essere assunto all'in-
terno della relazione personale
e non può prevaricare su di es-
sa. Nella esperienza dell'essere
innamorati è contenuto un mo-
mento oblativo, la disponibilità
al sacrificio di se stesso per l'al-
tro. Per amare, per vivere l'a-
more come dono reciproco, è
necessario possedere se stessi,
controllare le proprie passioni,
renderle strumenti della espres-
sione del proprio amore.
La virtù della castità appare
allora non come la negazione
della sessualità ma come la
condizione per il suo esercizio
propriamente umano. L'inna-
moramento svolge un ruolo
fondamentale nella educazione
della persona all'amore ma non
costituisce ancora l'autentico
amore coniugale. L'innamora-
mento è un fenomeno emozio-
nale che avviene in noi. Un
giudizio di realtà ci può dire
che quel sentimento non può
diventare un vero amore coniu-
gale. L'amore coniugale è infat-
ti un atto della intelligenza e
della volontà con il quale si as-
sume una responsabilità per il
destino della persona amata.
L'uso della categoria di per-
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sona e di amore personale per- Paternità.
mette una comprensione molto Il figlio (l'uomo) vuole esse-
più ricca e più adeguata delle re se stesso, affermare il pro-
esperienze giovanili e questo prio potere sul mondo, chia-
conferma la fecondità ermeneu- marlo mio. E il tema della ri-
tica di questa ipotesi di lettura bellione adolescenziale contro
della esperienza. Si può anche il padre ma è anche il grande
argomentare in senso opposto: tema dell'ateismo contempora-
la categoria di persona può es- neo. Quando però mi rivolgo
sere guadagnata anche attraver- con questo atteggiamento verso
so una pura analisi fenomeno- il mondo invece di creare di-
logica della esperienza umana. struggo. Perché il mondo vera-
Essa ci porta, in un certo sen- mente possa essere mio devo
so, sulle soglie della rivelazione accettare di riceverlo dal Padre.
cristiana. La libertà umana ha una strut-
L'esperienza pastorale con i tura dialogica: vive nel dialogo
giovani sarà la base delle anali- con la libertà dell'altro uomo e
si fenomenologiche di Wojtyla con la libertà di Dio.
contenute in Amore e Responsabi-
lità e, contemporaneamente,
nell'opera poetica La Bottega del-
l'Orfce. La persona è la chiave ermeneutica
Nella esperienza dell'inna- per capire il mondo umano,
moramento e dell'amore noi la grande ipotesi interpretativa
abbiamo evidenza del valore che deve essere messa alla prova
della persona. Questa evidenza nella esperienza umana
del valore è ristretta inizialmen-
te alla persona che amiamo.
Siamo però in grado di sapere
che ogni persona umana pos-
siede la medesima intrinseca
preziosità. Per questo l'unico
atteggiamento giusto davanti
alla persona è l'amore.
Nelle analisi di Amore e Re-
sponsabilità noi seguiamo inoltre
la scoperta dell'io dell'altro ed
il costituirsi del noi. L'amore
coniugale e l'insieme di rela-
zioni che ne deriva (filiazione,
paternità e maternità, fraterni-
tà) articola il costituirsi della
universalità umana concreta. A
questo tema Wojtyla dedica
tre articoli fondamentali: La Il mo,idu
Persona come Soggetto e come Comu-
nità, La famiglia come comunione di
persone, Essere Madre e Padre come
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Comunione di Persone. Un grande
prolungamento poetico di
questi testi filosofici sono due
lunghe meditazioni poetiche
sulla paternità: Meditazioni sulla
Paternità e L'Irraggiamento della
ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.