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Premetto che la scelta di questa coltura è stata effettuata anche in funzione della
possibilità di inclusione sociale rivolta a persone con disabilità sia fisiche che
sociali,per esempio emarginate dalla società o con precedenti penali e che quindi
avrebbero difficoltà a trovare un lavoro. Per quanto riguarda la possibilità di inserire
persone disabili dà loro modo di imparare a lavorare in stretto rapporto con la
natura e anche di avere un piccolo reddito derivato dal lavoro svolto. Importante
anche la scelta di voler coltivare secondo i principi della sostenibilità,adottando
pratiche antiche come per esempio l’uso di letame come ammendante e integratore
di fertilità,alternato a sovesci e minime lavorazioni. In Toscana non è molto praticata
la coltivazione di biricoccoli,però ci sono le condizioni pedoclimatiche per
farlo;inoltre i mercati ad oggi sono sempre più forniti di frutti antichi che pian piano
stanno prendendo parte del mercato che si mostra reattivo e vivace.
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Situato nella piana di Metato (Pisa),questa zona è riconosciuta per la fertilità dei
suoli,dovuta alla loro natura alluvionale,che nel corso dei millenni attraverso
esondazioni del fiume Serchio hanno depositato tonnellate di ricchissimo limo lungo
le rive e sui terreni. E’una zona pianeggiante sopra il livello del mare,dove la
vegetazione spontanea cresce abbondante specie in primavera,fra le piante
caratteristiche troviamo pioppi,salici,acacie e piante di alloro.
DESCRIZIONE TERRITORIO
L’area territoriale si estende da Migliarino fino a Vecchiano,comprendendo
variazioni pedoclimatiche e le origini del suolo stesso. Per esempio i terreni di
Vecchiano hanno origine dalla disgregazione delle rocce dalle colline stesse,mentre
quelli situati nella fascia di Metato e Migliarino,hanno origine alluvionale,grazie al
fiume Serchio che nei millenni ha inondato le campagne attorno. Per quanto
riguarda il clima è di tipo mediterraneo con estati calde e siccitose ed inverni miti
con piovosità concentrata in autunno-primavera. Molto importante è invece il
microclima di tutto il territorio facente parte del comune di San Giuliano Terme che
può essere umido nella parte di Madonna Dell’Acqua- Metato e più secco e ventoso
nella parte collinare di Vecchiano e Pontasserchio. Questo territorio che comprende
vari ambienti,è sotto la tutela delle guardie parco e del WWF,responsabili della
gestione non solo del parco di San Rossore ma anche delle aree circostanti al parco
stesso. Perciò le aziende che si trovano qui sono molto controllate per quanto
riguarda l’uso di sostanze chimiche come concimi o trattamenti fitosanitari e devono
attenersi a norme sulle pratiche agricole. L’area descritta fa parte del vasto territorio
provinciale di Pisa, provincia non molto industrializzata,che offre una
diversificazione paesaggistica,grazie alla presenza di due fiumi importanti come
l’Arno ed il Serchio,alla presenza di un litorale e a quella dei Monti Pisani,breve
catena montuosa di 900 metri di altitudine massima.
FORMA DI ALLEVAMENTO
Il primo anno dopo l’impianto del frutteto non verranno eseguiti interventi di
potatura,per far si che la pianta possa produrre germogli che costituiranno poi le
branche principali. Giunti a due anni dall’impianto le piante assumeranno una forma
a cespuglio per cui nel mese di Marzo faremo interventi per formare l’impalcatura
della pianta togliendo polloni e succhioni,lasciando solo tre branche principali. La
potatura sarà eseguita a mano,tramite l’ausilio di cesoie elettriche per velocizzare e
agevolare il lavoro. Il frutteto che stiamo formando dovrà rispecchiare la forma
naturale della pianta,per questo la tipologia di allevamento scelta è il vaso a tre
branche,in modo da avere piante espanse a formare un frutteto di tipologia
estensiva. Il vaso è la forma che permette una migliore esposizione alla luce,fattore
indispensabile per la fotosintesi della coltura e per la differenziazione delle gemme a
frutto. Questa forma è scelta soprattutto perché le lavorazioni meccaniche tra i filari
sono molto limitate e quindi la pianta può svilupparsi senza troppe limitazioni al
passaggio di macchine,oltre che ad una facilitata raccolta della frutta in Luglio. Dal
terzo anno in poi le potature che seguiranno saranno di mantenimento della forma
stabilita.
DESCRIZIONE BIRICOCCOLO
Il biricoccolo è una pianta arborea da frutto,derivata dall’incrocio
intraspecifico,quindi tra specie di piante differenti,che uso il Mirabolano come
portainnesto e l’albicocco come innesto. E’ una pianta molto generosa dal punto di
vista produttivo e resistente alle avversità biotiche. E’una coltura di medio vigore
che può raggiungere anche i 4 metri di altezza. Ha un apparato radicale molto
sviluppato che si estende verticalmente nel suolo fino ad una profondità di 60-70
centimetri,con radice fittonante centrale. Presenta foglie ellittiche molto simili a
quelle del susino,ma con una colorazione verde chiara che richiama i colori della
foglia dell’albicocco. I fiori sono bianchi e di grandi dimensioni che schiude e fiorisce
a Marzo.
DOVE FRUTTIFICA
Fruttifica su rami giovani massimo di due anni,tipicamente concentra la produzione
su rami misti e sui brindilli.
FRUTTO
La caratteristica unica che lo contraddistingue dalle altre specie frutticole è la
produzione di un frutto di grossa pezzatura,che racchiude caratteristiche visive e
sensitive del frutto del susino e dell’albicocco.
RESE PRODUTIVE
Questa coltura è di solito generosa dal punto di vista produttivo con una media
produttiva di 40 t/ha, circa 120 tonnellate in 3 ettari.
Per ultimo ma non meno importante in questa azienda verranno immessi nel mondo
del lavoro persone socialmente fragili come ex detenuti o ex
tossicodipendenti,dando loro una seconda possibilità di vita. Questa interazione tra
mondo del lavoro e mondo del sociale si sviluppa prevalentemente durante il
periodo di raccolta della frutta.