Una delle cose che ricerco di più nella musica che ascolto è sicuramente la

sincerità ed è per questo che "Madame" è uno dei dischi più belli che abbia mai
sentito. E' un continuo spogliarsi, un processo di denudazione che inizia nella
copertina e che trova il suo culmine in "Vergogna" in cui Francesca è totalmente
nuda, quasi trasparente. E' un disco denso, carnale, erotico, un'opera in cui
Madame sperimenta tantissimi suoni diversi e mette in mostra delle doti autoriali
che, fino ad oggi, erano passate quasi inosservate.⠀
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Dopo l'esordio sul palco dell'Ariston e la vittoria del premio Sergio Bardotti per
il miglior testo, Madame scala le classifiche con il suo primo disco ufficiale;
negli ultimi tempi si parla molto di lei, della sua persona e della sua
artisticità, di una giovane dal talento precoce che ama definirsi "fluida" e che
rappresenta l'emblema, non tanto della scena rap italiana, ma di una società
(globale) che si sta evolvendo.⠀
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In questo lavoro si passa dal pop esotico di "Babaganoush" al flow tagliente di
"Amiconi (freestyle)", come a dimostrare che stiamo parlando di una cantautrice ma
anche di una rapper eccezionale; un mosaico fatto di cantati e di rappati, di linee
melodiche e tecnicismi, e tutto si incastra alla perfezione. Non c'è una nota fuori
posto e non c'è un featuring sbagliato (solo Carl Brave un po' sottotono): tra
tutti gli ospiti non posso non citare quel pazzo di Blanco che, in "Tutti Muoiono",
firma alcuni dei frammenti più belli di musica italiana degli ultimi anni, e
VillaBanks che senza quell'effetto fastidioso sulla voce avrebbe portato a casa la
strofa del secolo.⠀
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Ci sono dialoghi interiori ("Voce" e "Istinto"), gridi di libertà femminile e
femminista ("Clito", "Mood" e "Baby"), confessioni a cuore aperto quasi disturbanti
("Mami Papi" e "Vergogna"), ma è un disco che fa anche divertire e ballare. Tutte
le identità di Madame si sposano su un altare fatto di musica e parole e sono
riuscite a partorire un prodotto praticamente perfetto.⠀
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Vorrei chiudere dicendo una sola cosa a Francesca: Grazie.⠀