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Errata corrige alle dispense del Corso di Costruzioni in legno versione n°22 - settembre

2016 - Ing. Marco Pio Lauriola


Aggiornamento giugno 2017
Errata Corrige

§3.3.2 pagina 42 1,20 0,50


Mensola - carico
uniformemente distribuito

§3.3.2 pagina 42 1,70 0,80


Mensola - carico concentrato
all'estremo libero

§3.8.1 pagina 85 = 0,26Hz > 3Hz = 8,22 Hz > 3Hz


ultima riga, calcolo della
frequenza

§3.8.8 pagina 105 GL24h: ft,90,k = 0,40 N/mm2 GL24h: ft,90,k = 0,50 N/mm2

§3.8.9 pagina 109 2 2


...= ⋅7730 =... ...= ⋅8982 =...
3 3

§4.5.1 pagina 122 F H F F h H F


δC = +2⋅ + δC = + 2⋅ ⋅ +
KGB K GV K GS KGB L KGV KGS
2
§4.5.1 pagina 122 2⋅h 2⋅h
... ... ... ...
in quattro formule L⋅KGV 2
L ⋅K GV

§4.5.1 pagina 122 Geq= ... = 86,27 N/mm2 Geq= ... = 126,9 N/mm2

§4.5.3 pagina 123 e seguenti integralmente sostituito

§4.5.4 pagina 127 e seguenti integralmente sostituito

§6.7 pagina 168 e seguenti a k


Costruzioni in legno

possibile definire dei moduli di elasticità apparenti riferiti all'intero spessore.


E0,m = 11000 N/mm2 ; E90,m = 370 N/mm2 (C24)
E0, m⋅Sv+ E90,m⋅So 11000⋅60+ 370⋅40
Ev , app = = = 6748 N/mm2
S v+ S o 100
E0, m⋅So+ E90, m⋅Sv 11000⋅40+ 370⋅60
Eo, app = = = 4622 N/mm2
So + Sv 100
dove:
• Sv = 20+20+20 = 60mm è lo spessore complessivo degli strati a fibratura verticale;
• EV,app è il modulo di elasticità apparente in direzione verticale;
• So = 20+20 = 40mm è lo spessore complessivo degli strati a fibratura orizzontale;
• Eo,app è il modulo di elasticità apparente in direzione orizzontale.
Non si commette un errore importante considerando a rigidezza nulla gli strati ortogonali e
ponendo semplicemente:
Sv 60
Ev , app = E0,m⋅ = 11000⋅ = 6600 N/mm2
Sv+ So 100
So 40
Eo, app = E0,m⋅ = 11000⋅ = 4400 N/mm2
Sv+ So 100
Il solaio invece è sollecitato ortogonalmente alla fibratura, pertanto nel suo spessore pari a
200mm bisogna considerare la compressibilità ai carichi verticali con E 90,m = 370 N/mm2
Con riferimento alle rigidezze a sforzo normale verticale, queste sono calcolate nell'ipotesi
che gli sforzi normali siano di compressione (elementi che premono l'uno contro l'altro), in
quanto a trazione il contatto si annullerebbe ed entrerebbero in gioco le unioni; tuttavia,
come si vedrà in seguito, generalmente la struttura risulta sempre quasi tutta in
compressione verticale e le trazioni sono limitate a piccole zone e riprese dagli holdown (o
bande preforate); l'errore che si commette a modellare il contatto fra elementi come
vincolo bilatero anziché monolatero si può considerare generalmente trascurabile.
4.5.3 Parete su tre piani
Si consideri ora la parete anzi descritta ma replicata su tre piani e sottoposta alla
combinazione di carico SLV sismica (forze statiche equivalenti) di Figura 4.3 a pagina 125,
si utilizzano gli spettri di progetto della Figura 4.2.

Marco Pio Lauriola 123


Costruzioni in legno

0.35

0.3

0.25

0.2
Sd [g]

SLV
0.15 SLD

0.1

0.05

0
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1
Periodo [s]
Figura 4.2: Spettri di progetto utilizzati nell'esempio. Castelnuovo Garfagnana (LU), categoria
sottosuolo A, categoria topografica T1, tempo di ritorno 50 anni, classe d'uso II, q=2,
non regolare in altezza.
Si stima il periodo proprio della struttura con la formula di normativa (NTC08 §7.3.3.2):
3/ 4 3 /4
T 1 = 0,05⋅H = 0,05⋅9,60 = 0,2617 s

Tale periodo proprio cade in corrispondenza delle ordinate massime dello spettro di
progetto e vale:
SLV: Sd = 0,303g
SLD: Sd = 0,193g
Si considera che ad ogni impalcato ci sia un carico complessivo allo SLV di 15kN/m.
3 3
W 1 = W 2 = W 3 = 15⋅7,5⋅10 /g = 112,5⋅10 /g kg massa sismica ad ogni piano

W = ∑ Wi = 3⋅112,5⋅103 / g = 337,5⋅103 /g kg massa sismica complessiva


i

Si calcolano le forze statiche equivalenti utilizzando la formula di normativa ponendo


l=0,85 per edifici con almeno 3 impalcati (NTC08 §7.3.3.2).
Sd⋅W⋅λ 0,303⋅g⋅337,5⋅103⋅0,85/g
Fh = = = 87,0⋅103 /g kg = 87,0 kN taglio sismico alla
g g
base.
Fh⋅z ⋅W
i i
Fi = con z1 = 3,20m; z1 = 6,40m; z1 = 9,60m; si ottiene:
∑ z j⋅W j
j

SLV: F1 = 14,5kN; F2 = 29,0kN; F3 = 43,5kN


Allo SLD si ricavano le forze statiche equivalenti moltiplicando quelle allo SLV per il
rapporto fra le ordinate spettrali 0,193/0,303 = 0,637
SLD: F1 = 9,2kN; F2 = 18,5kN; F3 = 27,7kN

Marco Pio Lauriola 124


Costruzioni in legno

3200 F3 = 43,5 kN
200

q = 15 kN/m
F2 = 29,0 kN
3200
200

q = 15 kN/m
F1 = 14,5 kN
3200
200

7500

Figura 4.3: Schema di carico nella combinazione sismica SLV, forze statiche equivalenti.

La parete è stata modellata in due differenti modi con un programma agli elementi finiti:
modello rigido:
Senza considerare né la deformabilità delle unioni e neanche la compressibilità
ortogonale dei solai.
Ev,app = 6748 N/mm2 sia parete che striscia di solaio
Gm = 690 N/mm2
modello con unioni deformabili:
Considerando sia la deformabilità delle unioni che la compressibilità ortogonale dei
solai.
Ev,app = 6748 N/mm2 pannelli per un'altezza di 3000 mm ad ogni piano
E90 = 370 N/mm2 fascia di solaio per un'altezza di 200 mm ad ogni piano
Geq = 126,9 N/mm2
Si riassumono di seguito i principali risultati relativi alla combinazione sismica SLV:

Marco Pio Lauriola 125


Costruzioni in legno

Abbassamento [mm] Spostamento orizzontale [mm]


modello modello differenza modello modello differenza
rigido con unioni % rigido con unioni %
terzo
0,419 0,876 109 1,400 5,973 327
impalcato
secondo
0,348 0,730 110 0,994 4,386 341
impalcato
primo
0,209 0,439 110 0,484 2,234 362
impalcato
Tabella 4.1: Gli spostamenti orizzontali sono calcolati nella combinazione sismica forze statiche equivalenti
SLD con Sd = 0,121g. La modellazione rigida sottostima fortemente gli spostamenti orizzontali
falsando totalmente la verifica a stato limite di danno.

Modo di vibrare primo secondo terzo

modello rigido 0,1534 0,0522 0,0313


periodo
modello con [s] 0,3189 0,1080 0,0694
unioni
differenza [%] 108 107 122
3/ 4 3 /4
Tabella 4.2: Periodi. Si noti che la formula T 1 = 0,05⋅H = 0,05⋅9,60 = 0,2617 s fornisce un
valore del periodo proprio compreso fra quello restituito dalle due modellazioni.

Figura 4.4: R: Modello rigido; C: Modello con unioni. Tensioni normali verticali in N/mm 2 nella combinazione
sismica SLV (carico verticale e forze statiche equivalenti orizzontali). Si noti che solo la zona a
sinistra delimitata dal tratto nero va in trazione (mesh di 500mm, circa 1m sulla base di 7,5m).
Le due modellazioni danno valori massimi simili. L'immagine è nella configurazione deformata.
In corrispondenza delle zone tese della base e sommità dei pannelli, agli estremi laterali
delle pareti, si dispongono gli holdown il cui carico di trazione si può ottenere per
integrazione delle tensioni di trazione.

Marco Pio Lauriola 126


Costruzioni in legno

Nel caso in esame agli estremi della parete di base si ha una tensione massima di 0,736
N/mm2 (modello con unioni) che si esaurisce in circa due maglie (maglia di 500mm),
pertanto il carico di trazione sul quale dimensionare l'holdown sarà, considerando una
distribuzione di tensioni triangolare su a = 1000 mm:
σt⋅b⋅a 0,736⋅100⋅1000
Fd = = =36800 N = 36,8 kN
2 2
4.5.4 Analisi modale
Il caso precedente può essere analizzato con l'analisi dinamica lineare con spettro di
progetto.

0.32
0.3
0.28
0.26
0.24
0.22
0.2
0.18
Sd [g]

0.16
0.14
0.12
0.1
0.08
0.06
0.04
0.02
0
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
Periodo [s]
Figura 4.5: Spettro di progetto allo SLV con in verde i primi tre periodi del modello rigido e in
rosso i primi tre periodi del modello con unioni. Si noti che il periodo fondamentale
(primo) del modello con unioni deformabili porta a S d = 0,272, inferiore a Sd = 0,303
che compete al modello rigido, pertanto c'è da aspettarsi una maggiore economia in
termini di sollecitazioni adottando il modello con unioni deformabili e l'analisi dinamica.

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Costruzioni in legno

Figura 4.6: R: Modello rigido; C: Modello con unioni. Tensioni normali verticali in 10 -3 N/mm2 nella
combinazione sismica SLV (carico verticale e azione sismica mediante analisi dinamica). Si
noti che solo la zona a sinistra delimitata dal tratto nero va in trazione (anche a destra per
simmetria essendo il grafico riferito alla analisi modale che fornisce i valori massimi in ogni
punto). Le due modellazioni danno valori massimi diversi, in particolare il modello rigido
sovrastima i valori massimi delle tensioni. L'immagine è nella configurazione deformata.
Si riportano di seguito i confronti fra le due modellazioni (modello rigido e modello con
unioni) e le due opzioni di calcolo (forze statiche equivalenti e analisi dinamica).
Sismica SLV Modello rigido Modello con unioni
Forze statiche equivalenti 0,777 0,736
Analisi dinamica 0,790 0,652
2
Tabella 4.3: Tensioni massime di trazione alla base in N/mm .

Sismica SLD Modello rigido Modello con unioni


Forze statiche equivalenti 1,400 5,973
Analisi dinamica 1,410 4,864
Tabella 4.4: Spostamenti orizzontali massimi alla sommità in mm.
Dall'analisi di queste due ultime tabelle si evince che:
• Il modello rigido sbaglia completamente gli spostamenti allo stato limite di danno, in
particolare sottostima fortemente gli spostamenti, pertanto non è idoneo ad essere
utilizzato nella progettazione.
• L'analisi dinamica, essendo più accurata, porta a valori delle tensioni e degli
spostamenti inferiori rispetto all'analisi con forze statiche equivalenti risultando più
economica.
Tale differenza è spiccata per il modello con unioni in quanto le forze statiche
equivalenti sono calcolate sull'ordinata massima dello spettro di progetto, mentre
invece la struttura ha un periodo proprio superiore che cade nel tratto discendente
dello spettro.

Marco Pio Lauriola 128

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