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MIMMO ROTELLA

Mimmo Rotella (Domenico Rotella) nasce a Catanzaro il 7


ottobre del 1918 da una famiglia della media borghesia, la
madre ha un'avviata attività di modista con 12 lavoranti.
Dopo aver conseguito il diploma presso l'Accademia di
Belle Arti di Napoli, nel 1945 si trasferisce a Roma dove
frequenta l'avanguardia degli artisti romani riuniti nel
Gruppo Forma I. Mimmo Rotella inizia il suo percorso
artistico come pittore figurativo proseguendo poi come
pittore astratto-geometrico. Nel frattempo sperimenta la
poesia fonetica, che egli chiama epistaltica, e si reca negli
Stati Uniti come Artist in Residence presso l'Università di
Kansas City. Mimmo Rotella torna in Italia nel 1954 e si
stabilisce a Roma dove, durante una profonda crisi
artistica, gli viene l'intuizione che i manifesti pubblicitari,
dei quali sono tappezzati le città, costituiscono una forma
d'arte. Nasce così il "décollage" che è il contrario del
collage. Cioè mentre il collage opera una sovrapposizione
di immagini, il décollage opera una sottrazione dell'immagine mediante strappi, ed abrasioni delle figure. La
particolarità del lavoro di Mimmo Rotella è che egli utilizza anche il retro del collage per cui nascono i "retro d'affiche".
Nei primi lavori Rotella utilizza le affissioni pubbliche scollandole dal loro supporto, generalmente di lamiera zincata,
assemblandole su tela con pochi interventi di strappi che sono comunque non casuali ma eseguiti con voluta sapienza. Il
1960 è un anno importante per Rotella in quanto aderisce alla movimento del "Nouveau Réalisme", del quale è teorico
il giovane critico francese Pierre Restany, e poi perchè i soggetti dei suoi décollage sono i personaggi più popolari del
cinema hollywoodiano o di quello di Cinecittà. Rotella passa quindi dall'astratto dei primi décollage al figurativo
patinato, stile rotocalco, dove vengono esaltati quelli che sono i divi per eccellenza nell'immaginario popolare, Marylin
su tutti e poi Mastroianni, Elvis, la tigre del circo, etc. Rotella non si ferma però ai décollage, negli anni seguenti
sperimenta la tecnica del riporto fotografico su tela emulsionata chiamata comunemente "Mec-Art". Questa dizione sta
a significare che l'opera è ottenuta con mezzi meccanici. Nello stesso tempo Rotella elabora la tecnica dell "Artypos".
Questa tecnica consiste nel prendere le prove di scarto di avviamento stampa delle tipografie, spesso costituite da
immagini sovrapposte, e di incollarle su tela. Alle volte dopo l'incollaggio queste tele vengono plastificate ottenendo un
risultato più gradevole e accattivante. Negli anni '70 Rotella sperimento due nuove tecniche, il Frottage" e l"Effaçage".
Nel frottage Rotella lavora con solventi alla nitro delle immagini tratte dalle riviste per poi trasferire queste immagini,
ampiamente scolorite, su un foglio di carta bianco mediante ricalco; sul medesimo foglio trasferisce anche più
immagini. Negli effaçage Rotella tratta con solventi delle pagine ritagliate dalle riviste per cui l'immagine subisce uno
scolorimento fino alla scomparsa di parte di esso. Successivamente queste pagine sono incollate su tela. Rotella tiene
nel cassetto queste opere fino al 2004 anno nel quale le mostra alla nostra galleria per cui si decide di organizzare una
mostra che è la prima in assoluto di questo genere di opere e che verrà inaugurata nel dicembre del 2005, quindi poco
prima della sua dipartita. Gli anni '80 vedono tre nuove sperimentazioni di Rotella, e cioè i "Blanks", le "Sovrapitture" e
le "Lamiere". I blanks consistono nella copertura dell'immagine con fogli monocromi lasciando dei vuoti secondo la
percezione artistica di Rotella, le sovrapitture sono invece degli interventi grafici, realizzati con colori acrilici, sui
décollage. Per ultimo le lamiere sono dei décollage eseguiti direttamente sul supporto di lamiera delle affissioni
pubblicitarie che sovente assumono la forma dei retro d'affiche. Rotella muore a Milano l'8 gennaio del 2006 mentre è
in pieno fervore la sua attività espositiva. Nel corso della sua carriera, Rotella partecipa a varie manifestazioni
internazionali come le Biennali di Venezia del 1964, 1978 e del 2000, la quadriennale di Roma del 1965 ed altre ancora.
Galleria pubbliche e private gli dedicano molte mostre e i suoi lavori entrano a far parte di importanti musei e collezioni
private in tutto il mondo.
IL NOUVEAU RÉALISME

Il Nouveau Réalisme è un movimento artistico fondato a Parigi il 27 ottobre del 1960 da Pierre Restany che
riunì sotto questa denominazione un gruppo di artisti tra i quali Villeglé, Arman, Heins, Klein, Spoerri,
Tinguely ai quali si aggiunsero più tardi Christo, Rotella e Niki de Saint-Phalle. Il gruppo si scindeva in tre
filoni. Gli appartenenti a quello che intendeva recuperare in forma artistica il linguaggio della
comunicazione pubblicitaria furono, Rotella, Villeglè, Dufrêne e Deschamps. Questi furono anche chiamati
Affichisti in quanto l'opera più corposa di questi consisteva nell'asportare i cartelloni
pubblicitari che c'erano nelle città e incollarli su tela. Solitamente questi artisti incollavano sulla stessa tela
più strati di cartelloni che poi lavoravano eseguendo degli strappi che non erano casuali ma dipendevano
dal gusto estetico dell'artista e dal messaggio che egli voleva dare. Tra questi si distinse particolarmente
Mimmo Rotella, il quale ebbe l'idea di presentare non solo la parte visibile dei manifesti strappati, ma
anche la parte retrostante che aderiva al supporto, lamiera o muro. Nascevano così quelli che lui definì
i Retro d'Affiche.

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