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5 minuti al giorno
di amore per te stesso
Introduzione
di Alessio Carciofi
Tutti desiderano essere felici. Anche io e anche tu,
e sappiamo che la felicità è qualcosa da coltivare
e curare soprattutto dentro di noi.
A mio modo di vedere, non si può parlare di serenità
interiore senza prendere in considerazione il tema
della gratitudine.
La gratitudine è quando ci fermiamo per un
periodo più o meno significativo per notare la
bontà della nostra vita e apprezzare le cose che
abbiamo, tangibili o intangibili. La gratitudine va
oltre la parola grazie, anche se entrambe hanno la
stessa radice etimologica latina, gratus, nel senso
di riconoscenza.
Dobbiamo renderci conto che in questa cultura
24/7, afflitta dalla sindrome della fretta, a causa del
continuo “inseguire” senza fermarci mai, corriamo
il rischio di allontanarci dalla gratitudine. Ciò che ci
si aspetta non deve nascondere ciò che abbiamo
ricevuto, altrimenti rischiamo di essere combattuti
per tutta la vita fra bramosia, recriminazioni
e desideri non realizzati. Per passare dalla
frustrazione alla serenità non si deve vedere
soltanto ciò che ancora non c’è, ma prendere atto
anche di ciò che è stato raggiunto.
Sebbene sia vero che alcuni sono più fortunati di
altri, la maggior parte di noi può trovare almeno un
vero motivo per essere grato. Anche ora. Ora che
stai leggendo queste parole.
Anche per questo la gratitudine alla base è
un’affermazione di bontà. Affermiamo che ci
sono cose buone nel mondo, doni e benefici che
abbiamo ricevuto. Questo non significa che la vita
sia perfetta; non ignora reclami, fardelli e problemi.
Ma quando guardiamo alla vita nel suo insieme, la
gratitudine ci incoraggia a identificare una certa
quantità di bontà nella nostra vita.
Attenzione però, il fatto che la gratitudine sia una
buona “pratica” non significa che sia sempre facile
metterla in atto. Praticare la gratitudine può essere
in contrasto con alcune tendenze psicologiche
profondamente radicate, come il “pregiudizio
egoistico”.
Infatti è difficile incontrare persone grate che
non siano capaci di trovare gioia anche nelle
piccole cose. E, allo stesso tempo, è raro che
l’ingratitudine non si manifesti accompagnata
all’insoddisfazione.
Cosa significa ciò? Che dare “tutto per scontato”
significa vivere totalmente all’ombra dell’ego,
protesi verso l’ingratitudine e la sofferenza.
Ricordo che mi sono avvicinato alla gratitudine
in uno dei periodi più bui della mia vita, quando
un disturbo prolungato del sonno mi mise in
contatto con le mie paure, con le mie convinzioni.
Non essere mai abbastanza, non guadagnare
abbastanza o semplicemente aver sbagliato
troppe volte nell’ultimo periodo. Sai, quelle
situazioni dove il bicchiere è sempre mezzo vuoto
perché hai la sensazione che manchi “qualcosa”.
Poi, come in ogni storia che si rispetti, un giorno
è successo qualcosa. Lessi del diario della
gratitudine. Mi ricordo che, ogni sera prima di
addormentarmi, trovare cinque minuti tutti per
me, senza distrazioni, durante i quali mi mettevo
a scrivere i tre motivi per cui ero stato grato alla
giornata, mi dava grande conforto.
All’inizio era terribilmente difficile, ma poi,
aprendomi alla gratitudine, mi sentivo grato anche
del semplice sorriso di un ragazzo che incontravo
per strada o alla cassiera del supermercato che mi
aiutava a riempire la busta della spesa.
Questo piccolo rituale prima di andare a letto
mi faceva sentire magicamente meglio. Stava
avvenendo una silenziosa e amorevole rivoluzione
dentro di me: iniziavo a vedere diversamente ciò
che mi ruotava intorno e dentro, ma soprattutto la
gratitudine mi stava portando verso il «sentiero»
dell’essere gentile e generoso con me stesso, non
diversamente da come cerco di essere gentile e
premuroso con il mio migliore amico. Come disse
Aristotele, “se vogliamo essere buoni amici di altri,
dobbiamo essere buoni amici di noi stessi”.
Ecco perché la gratitudine nasconde veli di magia,
aiuta a plasmare noi stessi e a trasformarci in una
versione migliore di noi, diventando orgogliosi
di ciò che siamo. Si tratta fondamentalmente di
gentilezza.
Riabilitando la gentilezza del cuore e la qualità
degli “scambi”, preoccupandoci con attenzione di
ciò che abbiamo, dell’ambiente e del paesaggio
in cui viviamo, restauriamo l’immensa gioia del
vivere con pienezza. Solo così possiamo prenderci
cura del nostro unico ed essenziale patrimonio: la
gioia di vivere e aprirci al mondo.
Presta attenzione a tutto questo, perché quando ci
apriamo il mondo si apre.
C’è del buono dentro ognuno di noi. Si tratta di
rendersene conto e poi di praticare quella bontà,
quei piccoli atti di gentilezza quotidiani. Solo così
possiamo vedere ogni cosa sotto una nuova luce.
Quella luce che ora brilla in te che inizi questo
diario.
L’esercizio
del mese
All’inizio di ogni mese troverai un piccolo esercizio da portare nella tua quotidianità.
Il mio invito è di mettere in pratica quel semplice esercizio per ogni giorno di quel mese.
Presta particolare attenzione a come cambieranno le sensazioni nel corso dei giorni e allo
sviluppo della tua consapevolezza nel progredire delle settimane.
La domenica, in questo percorso, va considerata come giorno pigro. Ti invito quindi a non
prendere nessun particolare impegno, nemmeno con gli esercizi proposti.

Gli esercizi proposti sono tratti dal programma dei Buddhas Revolution ideati da Michela Usa il QR Code
Bonicoli (Occhi di Giraffa), un percorso quotidiano di crescita personale basato sulla per accedere ad
Mindfulness e sullo sviluppo della consapevolezza. altri esercizi di
meditazione nel
canale YouTube
dedicato

Meditazione del Caffe’

Scegli una semplice azione quotidiana che svolgi regolarmente ogni giorno, come il
banale prepararti il caffè la mattina, il lavarti i denti o il fare la doccia. Scegli un’azione e
per ogni giorno di questo mese cerca di viverla impegnando la tua totale consapevolezza
e attenzione, come se fossi un bimbo che la fa per la prima volta. Vivi intensamente quel
momento come se stessi meditando.
Ti consiglio di utilizzare sempre la stessa azione.
Scegline una ora e tieni la stessa per tutto il mese!
data il mio umore

Oggi mi sento grato per: L’emozione più importante

della giornata

3
Fai un
dove l’hai sentita
4 nel tuo corpo

Cose successe e persone incontrate che hanno reso la mia giornata

speciale

Un ostacolo che ho superato oggi e cosa ho imparato

Cosa avrei potuto fare per rendere la mia giornata migliore

Affermazioni positive su me stesso

io sono...
Color Theraphy

Design by lovelymandalaworld
Non aspettare
che gli altri
ti diano il
permesso di
essere ciò che
vuoi.
Spesso nella nostra quotidianità concentriamo l’attenzione su ciò che
ci manca, perdendo di vista ciò che già possediamo.
Ma è proprio nelle piccole cose che fanno già parte delle nostre vite
che si nasconde una potente riserva di felicità, se solo non le dessimo
per scontate.
Soffermarci su di esse ed esprimere deliberatamente gratitudine è,
ricerche scientifiche alla mano, un potente strumento di benessere,
nonché un toccasana per il nostro umore.
Con questo piccolo ma prezioso diario quotidiano, Dorelan ci aiuta a
rendere la pratica della gratitudine una parte integrante delle nostre
giornate.

Luca Mazzucchelli
Psicologo, autore de “L’era del cuore - Come trovare il coraggio per essere felici”

La parola ‘grazie’ è una delle più belle al mondo. Imparare a sviluppare

gratitudine nei confronti delle piccole cose, di cui la nostra vita è piena,
può aiutarci a condurre un’esistenza migliore. Allenarci a guardare a
quello che c’è, anziché quello che manca, e ringraziare, è un esercizio
in grado di aumentare il nostro livello di felicità. Chiudiamo gli occhi,
sorridiamo e ringraziamo.
Un diario pensato per sviluppare gratitudine è uno strumento
indispensabile per la nostra crescita personale.

Michela Bonicoli
Founder Buddhas Revolution