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Lezione 2: L’IVA
L’imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi
effettuate nel territorio dello Stato nell’esercizio di imprese o nell’esercizio di arti e
professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate.
I presupposti fondamentali sono:
il presupposto oggettivo: l’Iva si applica sulle cessioni di beni e sulle prestazioni di
servizi;
il presupposto soggettivo: i soggetti che effettuano la cessione di beni o prestazione di
servizi esercitino un’attività d’impresa commerciale, agricola, o un arte o professione;
il presupposto territoriale: le operazioni siano effettuate sul territorio delle Stato.
E' l'incremento di valore che un'azienda produce sui beni e sui servizi acquistati dall'esterno
per effetto della sua attività produttiva.
Il valore aggiunto va quindi ad aumentare il valore dei singoli beni e dei servizi acquistati
presso altre aziende.
IVA a credito
L'impresa che acquista un bene o un servizio paga un importo così determinato:
COSTO DEL BENE/SERVIZIO + IVA (a credito) = IMPORTO DA PAGARE
L'IVA pagata sugli acquisti non è un costo per l'impresa compratrice ma costituisce un suo
credito verso lo Stato.
IVA a debito
L'impresa che vende un bene o un servizio incassa un importo così determinato:
RICAVO DEL BENE/SERVIZIO + (IVA a debito) = IMPORTO DA RISCUOTERE
L'IVA incassata sulle vendite non è un ricavo per l'impresa venditrice ma costituisce un suo
debito verso lo Stato.
La differenza che in un certo periodo di tempo risulta tra l'IVA riscossa su tutte le vendite (IVA
a debito) e l'IVA pagata su tutti gli acquisti (IVA a credito) costituisce l'ammontare
dell'imposta da versare allo Stato:
IVA sulle vendite – IVA sugli acquisti = IMPORTO DA PAGARE ALLO STATO
La periodicità del versamento allo Stato è di regola mensile, ma può essere trimestrale per le
imprese con volume d'affari non elevato.
Qualora l'IVA a debito risulti inferiore all'IVA a credito l'impresa determina un saldo a credito
nei confronti dello Stato.
La liquidazione consiste nel calcolare la differenza fra l’IVA relativa alle operazioni di vendita
(IVA a debito) e quella assolta all’atto dell’acquisto dei beni o servizi (IVA a credito).
Tale operazione deve essere svolta entro il giorno 16 del mese successivo a quello di
riferimento (per i soggetti mensili). Per i soggetti trimestrali, l’importo dell’IVA da versare
risultante dalla liquidazione (maggiorato dell’1% a titolo di interessi) deve avvenire entro il
giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento.
Se, invece, dalla liquidazione risulta superiore l’IVA a credito, questa sarà riportata nel mese o
trimestre successivo. Nel caso vi siano i presupposti, l’eccedenza di IVA a credito può essere
chiesta a rimborso. I dati relativi alla liquidazione, a richiesta, devono essere forniti
all’Amministrazione Finanziaria.
gestione.
IM P IE G H I FO N TI
im p ie g h i fo n ti c o n o b b lig h i d i
u tili p e r il fu tu ro p re s ta z io n e in fu tu ro
L ’im p re s a h a g e n e ra to
o d is tru tto ric c h e z z a
c o n la g e s tio n e ?
im p ie g h i n o n p iù fo n ti s e n z a o b b lig h i
u tili d i p re s ta z io n e
- gli impieghi non più utili per il futuro sono rappresentati dalle spese correnti;
- le fonti senza obblighi di prestazioni future sono i ricavi correnti.
Cla ssifica ndo le a r ee della t a vola dei va lor i n elle segu en t i
ca t egor ie, si ot t iene che, in pr im a a ppr ossim a zione, gli im pieghi n on
- liquidità , crediti commerciali e immobilizzazioni
più u t ili per il fu t u r o son o r a ppr esen t a t i da lle spese sonocor r en t i eimpieghi
le font i utili per il futuro;
- patrimonio netto, debitisenfinanziari
za obblighi di pr est e debiti
a zioni commerciali
fu t ur e sono i r ica vi cor r en t i. sono fonti con obblighi di prestazioni
P er con t r o, liqu idit à , cr edit i com m er cia li e im m obilizza zioni
future. son o im pieghi u t ili per il fut u r o e pa t r im on io net t o, debit i fina n zia r i e
Lo Stato Patrimoniale, rappresenta
debit i com m er cia li sonil capitale
o font i con obblighi con di pr est ail
zionquale,
i fu t ur e. alla data di riferimento del bilancio,
l’azienda si presenta al futuro.
Lo Stato Patrimoniale è quindi un documento di consistenze (stocks). Il Conto Economico è
invece un documento di flussi (flows).