Sei sulla pagina 1di 4

Esperimento ossidoriduzioni

Materiali:
- Becker
- Acqua distillata
- Sostanze: AgNO₃, Cu(NO₃)₂, Pb(NO₃)₂, Zn(NO₃)₂, HCL, Cu, Pb, Ag,
Zn

Svolgimento:
Abbiamo unito varie sostanze con i metalli in soluzioni di acqua distillata,
e abbiamo osservato lo svolgersi o meno delle reazioni e i risultati a cui
conducono.

-1) Reazioni:

1. AgNO₃ + Cu → Cu๋ + Ag⁰


2. AgNO₃ + Pb → Pb๋ + Ag⁰
3. AgNO₃ + Zn → Zn๋ + Ag⁰
4. AgNO₃ + Ag → ❌

Osservazioni:
1. L’acqua diventa azzurrina grazie all’ossidazione del rame, e si
osservano depositi di argento sul fondo e sulla piastrina.
2. L’acqua diventa leggermente grigia con l’ossidazione del piombo,
e ci sono depositi di argento tutt’intorno alla piastrina. Quando si
solleva la piastra i depositi si staccano e cadono sul fondo.
3. L’acqua diventa grigiastra con l’ossidazione dello zinco, e si
osservano depositi di argento sul fondo e sulla piastrina.
4. Non succede nulla, in quanto lo ione argento non riesce a
strappare elettroni all’argento molecolare.

-2) Reazioni:

1. Cu(NO₃)₂ + Ag → ❌
2. Cu(NO₃)₂ + Cu → ❌
3. Cu(NO₃)₂ + Pb → Pb๋ + Cu⁰
4. Cu(NO₃)₂ + Zn → Zn๋ + Cu⁰

Osservazioni:
1. Non succede nulla, in quanto il rame ionico non riesce a sottrarre
elettroni all’argento molecolare.
2. Non succede nulla, in quanto il rame ionico non riesce a sottrarre
elettroni al rame molecolare.
3. Il piombo si ossida e diventa nero e la soluzione da blu diventa più
chiara.
4. Lo zinco si ossida e diventa nero e la soluzione da blu diventa più
trasparente.

-3) Reazioni:

1. Pb(NO₃)₂ + Ag → ❌
2. Pb(NO₃)₂ + Cu → ❌
3. Pb(NO₃)₂ + Pb → ❌
4. Pb(NO₃)₂ + Zn → Zn๋ + Pb⁰

Osservazioni:
1. Non succede nulla, in quanto il piombo ionico non riesce a
strappare elettroni all’argento molecolare.
2. Non succede nulla, in quanto il piombo ionico non riesce a
strappare elettroni al rame molecolare.
3. Non succede nulla, in quanto il piombo ionico non riesce a
strappare elettroni al piombo molecolare.
4. Lo zinco si ossida e diventa nero, con depositi.

-4) Reazioni:
1. Zn(NO₃)₂ + Ag → ❌
2. Zn(NO₃)₂ + Cu → ❌
3. Zn(NO₃)₂ + Pb → ❌
4. Zn(NO₃)₂ + Zn → ❌

Osservazioni:
1. Non succede nulla, in quanto lo zinco ionico non riesce a
strappare elettroni all’argento molecolare.
2. Non succede nulla, in quanto lo zinco ionico non riesce a
strappare elettroni al rame molecolare.
3. Non succede nulla, in quanto lo zinco ionico non riesce a
strappare elettroni al piombo molecolare.
4. Non succede nulla, in quanto lo zinco ionico non riesce a
strappare elettroni allo zinco molecolare.

Tendenza a ossidarsi (crescente):


Argento → Rame → Piombo → Zinco

Conclusioni:
Da queste reazioni abbiamo scoperto che alcune sostanze reagiscono,
altre no, in base alla tendenza che hanno a ossidarsi. Abbiamo raccolto i
risultati in una scala crescente in base alla tendenza all’ossidazione. E’
risultato che l’argento è il metallo più restio a ossidarsi, ed è anche per
questo che è considerato un metallo nobile. Lo zinco è invece il metallo
più debole poiché reagisce in tutte le reazioni meno l’ultima, in cui è
immerso in una soluzione di nitrato di zinco, che è composto dal metallo
stesso.

Reattività idrogeno
E’ possibile determinare, con alcuni esperimenti, la reattività
dell’idrogeno con i metalli già incontrati.
Reazioni:

1. HCL + Ag → ❌
2. HCL + Pb → PbCl₂ + H₂↗
3. 2HCL + Zn → ZnCl₂ + H₂↗
4. HCL + Cu → ❌

Osservazioni:

1. Non succede nulla, perchè l’argento non riesce a strappare


elettroni all’idrogeno.
2. Emissione di calore, il piombo si ossida e consuma velocemente
con grande emissione di gas idrogeno e effervescenza.
3. Emissione di calore, lo zinco si ossida e consuma molto
velocemente con grande emissione di gas idrogeno e
effervescenza.
4. Non succede nulla, perchè il rame non riesce a strappare elettroni
all’idrogeno.

Tendenza a ossidarsi (crescente):


Argento → Rame → Idrogeno → Piombo → Zinco

Conclusioni:
Da queste reazioni abbiamo scoperto che l’idrogeno non reagisce con
tutte le soluzioni, ma solo con quelle composte dai metalli più deboli
zinco e piombo. In caso reagisca, si ha una reazione esotermica e la
formazione di grandi quantità di idrogeno molecolare gassoso,
emissione attestata anche dall’attivazione dell’allarme di sicurezza del
laboratorio. Nella classifica delle sostanze più inclini a ossidarsi
l’idrogeno si colloca a metà, tra il rame e il piombo, ed è dimostrato dal
fatto che l’idrogeno non reagisca con i metalli meno ossidabili come
l’argento e il rame.

Potrebbero piacerti anche