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Il peso

Percorso fisico-chimico
Classi 3°
a.s. 2009-2010
Scuola G. Duprè

PRIMA FASE
Gli alunni sono stati invitati a osservare e descrivere vari oggetti
presenti in classe. A ciò erano già abituati perchè nel precedente
anno scolastico avevano osservato e manipolato materiali.
Alla fine gli oggetti sono stati classificati in base alle
caratteristiche osservate:
per materiale(oggetti di plastica, di metallo, di carta, misti.....),
per colore,
per forma.
E' venuta fuori anche un'altra caratteristica: pesante/leggero.
SECONDA FASE
Sono stati messi a disposizione dei ragazzi una serie di oggetti (la
chiocciola dello scotch, il nastro adesivo, l'agenda della maestra,
una penna, un CD,.......) Ciascun alunno li ha messi in ordine dal
più leggero al più pesante secondo il suo punto di vista.
E' stata poi posta la domanda:-Come hai fatto per capire qual'era il
più pesante?
Dal confronto delle loro risposte è scaturito che: alcuni hanno
considerato la grandezza e lo spessore oppure il materiale, molti
però hanno detto che, per stabilire quanto un oggetto è pesante
occorre tenerlo in mano.
Tutti hanno potuto prendere in mano gli oggetti e tutti hanno
stabilito che il più pesante era la chiocciola dello scotch.
TERZA FASE
Per stabilire quindi chi tra due oggetti è il più pesante, gli alunni
hanno pensato di tenerli uno in una mano e uno nell'altra. Alla fine
ripesando così gli oggetti hanno visto che:
• il più grande(lo scatolone vuoto) non era il più pesante;
• Di alcuni oggetti era difficile stabilire chi avesse il peso
maggiore (o minore).
Quindi occorre uno strumento per MISURARE IL PESO.
QUARTA FASE.
Gli alunni hanno costruito a casa, in gruppi o individualmente,
alcune bilance con materiali di fortuna.
Tutte le bilance sono state provate per pesare oggetti e di ogni
bilancia è stato visto cosa andava e cosa non andava.
Le principali conclusioni alle quali siamo giunti sono state le
seguenti:
• i bracci devono essere di uguale lunghezza;
• la distanza dei piatti dai bracci deve essere uguale;
• i bracci non devono essere fissi ma devono muoversi attorno
ad un perno;
• i piatti della bilancia devono essere uguale per forma e
materiale;
• alcune bilance sono adatte a pesare piccoli oggetti, altre
oggetti più ingombranti.
QUINTA FASE
INTRODUZIONE DELL'UNITA' DI MISURA
Ma quanto pesa l'appuntalapis?
Per pesarlo devo mettere nell'altro piatto un oggetto (o tanti
oggetti) che pesa quanto l'appuntalapis.
Abbiamo visto che pesa due penne, ma se cambio tipo di penna
non posso più dire che pesa due, ma tre o una. Quindi devo
stabilire prima i “pezzi” che voglio usare per pesare.
I ragazzi si sono accorti che non posso usare pezzi a caso e diversi
per forma peso e dimensioni, bensì pezzi tutti uguali per esempio

le pedine delle dama: la pedina è la nostra unità di misura.

SESTA FASE
PESI E STIME
In classe abbiamo continuato a pesare oggetti prendendo unità di
misura diverse e facendo fare ai ragazzi stime sul peso. Abbiamo
visto poi la differenza tra la loro stima e il peso reale.
OGGETTI PEDINE SCACCHI PEDINE DAMA BOTTONI
sveglia 14 ped e 1 cavallo Più di 33 406
spilla 4 11 79 7 dab e 9 b
calendario 12 33 276 27 dab e 6 b
astuccio 14 Più di 33 360 36 dab

I ragazzi hanno avuto a disposizione non più di 33 pedine del


gioco della dama, quindi per i pesi maggiori non si poteva avere
un valore preciso, e non più di 14 pedine degli scacchi. In
quest'ultimo caso ci siamo serviti del “cavallo”e, pesandolo, ci
siamo accorti che il suo peso equivaleva a due pedine.
Usando i bottoni come unità di misura (ne hanno portati
tantissimi) abbiamo visto che alcuni oggetti più pesanti avevano
bisogno di tantissimi bottoni. Allora, per contarli meglio, si sono
raggruppati per 10: ad ogni pacchetto di 10 bottoni abbiamo dato
il nome di DECABOTTONE. Quindi se la sveglia pesa 40
pacchetti da 10 bottoni e 6 bottoni sciolti, peserà 406 bottoni.
SETTIMA FASE
Dall'osservazione della tabella abbiamo ricavato che il peso di un
oggetto varia a seconda dell' unità di misura usata: da qui la
necessità di usare la stessa unità.
Gli alunni hanno poi osservato che è difficile trovare una elevata
quantità di bottoni tutti uguali. L'insegnante ha allora portato i
chiodi. Il chiodo è diventata la nostra unità di misura riconosciuta
da tutta la classe.
Sono stati infine costruiti l'etto chiodo e anche il decichiodo per
gli oggetti più leggeri: abbiamo visto che 1 chiodo era pesante
quanto 10 piccoli bottoncini naturalmente tutti uguali. Ciascuno di
quei bottoncini è stato considerato la decima parte del chiodo.

OTTAVA FASE
Abbiamo costruito la scala del chiodo.
hc dac c dc
Da qui siamo passati alla scala dell'unità di peso universalmente
riconosciuta: il grammo.

CONCLUSIONI
Il lavoro svolto è stato interessante e i bambini in generale hanno
partecipato con entusiasmo ed impegno. Tuttavia l'argomento è
risultato ancora astratto per alcuni di loro. Le verifiche sono state
perciò a livello pratico : effettuare misure di peso scegliendo
l'unità di misura più adatta e facendo cambi pratici tra i valori
della scala del chiodo.
Hanno inoltre descritto verbalmente le caratteristiche di una
bilancia .

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