Antonio Bertali, Lamento della Regina d’Inghilterra, ed. Andrew H. Weaver, April 2008 Text and Translations, p.

Leopold Wilhelm’s Poetry Book* Bertali’s Musical Setting Translation of Second Column

Mortali vedete Mortali, vedete Mortals, behold

Esempio crudele, Esempio crudele, a cruel example:
È morto il mio Rè. È morto il mio Rè. My King is dead!
Il fatto piangete Il fatto piangete Bewail the deed
Di gente infedele; Di gente infedele of a disloyal people
Ahi, misera me. E priva di fè. lacking faith.

E mentre col suo canto E mentre col suo canto And while with her song
Frenar il suo dolor mesta pensava Frenar il suo dolor mesta pensava she thought to relieve her heavy sorrow,
La Regina dolente, Un diluvio di lagrime a flood of tears
Un diluvio di pianto Da gl’occhi suoi sgorgava, gushed from her eyes,
Da gl’occhi suoi sgorgava, E con flebili accenti and with feeble tones
E con flebili accenti Proruppe Real Donna in tai lamenti: the Royal Lady erupted in these laments:
Proruppe Real Donna in tai lamenti.

Oh dolente mia sorte! O dolente mia sorte! Oh my sad fate!

Infelice Regina, Infelice Regina, Unhappy Queen,
Ò se nata io non fussi, O se nata io non fossi, Oh if only I had not been born
Ò pur fusse al mio duol scampo la morte, Per non viver al duol eternamente. to live with this sorrow forever.
Ò dolente mia sorte! Morte, che fai? Perche non vieni, o Morte? Death, what are you doing? Why don’t you
Pietoso uccidimi come, o Death?
Pianto, e dolor, O dolente mia sorte! Oh my sad fate!
Lassa dividimi Voglio dividere l’alma dal core, I want to divide my soul from my heart,
L’alma dal cor. Voglio mi uccidere nel mio dolore. I want to kill myself in my sorrow.

Perch’ eßer vuoi tu, Giove
Solo ver me Tiranno?
Ò quante volte, ò quante
Cangiasti in fior, in piante, in varie forme
Chi à te soccorso chiese,
Anch’io soccorso chiamo,
D’esser cangiata in altre forme io bramo.
Giove, perche esser tu vuoi
Ver me solo Tiranno?
O quante volte, o quante
Cangiasti in fior, in piante, in varie forme
Ch’il tuo aiuto bramava?
Soccorso, Giove, io chiamo,
Esser cangiata in altre forme io bramo.
Jove, why do you wish to be
a tyrant to me alone?
Oh how many times, oh how many
have you transformed into flowers, into
plants, into various shapes,
someone who longed for your help?
Help me, Jove, I call out,
I long to be transformed into other shapes.

Mà folle, ohimè! Che parlo?
Misera all’aria, al vento
Io spargo il mio lamento,
Non è per me pietà,
Nessun morte mi dà.
Mà folle, ohimè! Che parlo?
All’acqua, a l’aria, al vento
Io spargo il mio lamento,
Non è pietà per me?
Nessun morte mi dà.
But madness, alas! What am I saying?
To the water, to the air, to the wind
I scatter my lament.
Is there no pity for me?
No one will grant me death.

Dunque con questo ferro Dunque con questo ferro Therefore with this sword
Farò apertura al seno, Farò apertura al seno, I will open my breast;
Spargasi hora il mio sangue, Non sia scarso il mio sangue, let my blood not be meager,
Cadavero infelice Cadaver morto cada il corpo esangue. let my dead body fall a bloodless corpse.
Cada il mio corpo esangue;

Io morta che farò? Io morta che farò? Come Fenice Dead, what shall I do? Like the Phoenix,
Forse pens’io che dal cenere mio Forse pens’io che dal cenere mio do I perhaps believe that from my ashes
Rinascerà l’estinto mio Signore? Rinascerà l’estinto mio Signore? my extinct Lord will rise again?
Misera ben m’avveggio, Ah, vaneggio et hor ben me n’avveggio. Ah, I am raving, and now I realize it.
Che nel dolor vaneggio, Cessin lamenti, altro rimedio io penso? Let my laments cease; can I think of another
Cessin lamenti, altro pensier mi giunge, remedy?
Io griderò vendetta. Io griderò vendetta. I shall cry for vengeance!

WEB LIBRARY OF SEVENTEENTH-CENTURY MUSIC (www.sscm-wlscm.org), WLSCM No. 11

 Antonio Bertali, Lamento della Regina d’Inghilterra, ed. Andrew H. Weaver, April 2008
Cadano i fulmini
Da gl’alti culmini,
La terra squarcisi,
Assorba gl’empii,
Il ciel osscurirsi
À tal tirannide;
Pigliati esempio
Reali germini,
E siate vindici
Di morte Reggia.
E s’al martir, al duol io son eletta,
Nel martir, nel dolor grido vendetta.
Mà in van vendetta chiamo,
Fulmini il ciel non vibra,
La terra non si squarcia,
Il ciel non già s’oscura,
Non prende alcun vendetta;
Ò ciel dammi tu aita,
Lo spirto manca, già manca la vita.
A Dio corone, e scettri,
Pompe, gioie, e ricchezze,
A Dio fallaci, e languide bellezze,
Sol l’ombra del mio Rè morendo adoro,
Ohimè! Ch’io vengo meno, ecco mi
moro.
A questo detto, semiviva cadde
La misera Regina,
Indi un susurro flebile sentissi
Dell’afflitte Donzelle,
Ch’al fin proruppe in pianto
Intrecciando frà lor un mesto canto.
Translation by Andrew H. Weaver
*Leopold Wilhelm, Diporti del Crescente, divisi in rime morali, devote, heroiche, amorose (Brussels: G. Mommartio,
1656), 91–94.
WEB LIBRARY OF SEVENTEENTH-CENTURY MUSIC (www.sscm-wlscm.org), WLSCM No. 11
Cadano i fulmini
Da gl’alti culmini,
La terra spezzisi,
À un fatto si horrido,
Le nubi oscurirsi
À tal tirannide!
Pigliati esempio,
Reali germini,
E prendete animo
Ad esser vindici
Di morte Reggia.
E s’al martir, al duol io sono eletta,
Nel mio martir io griderò vendetta.
Mà in van vendetta io grido,
Fulmini il ciel non vibra,
La terra non si spezza,
Non s’oscuran le nubi,
I rè non fan vendetta;
O cieli, aiuto! Il spirto già mi manca.
A Dio palagi, a Dio corone, scettri,
A Dio pompe e ricchezze,
A Dio brevi, e fuggitive bellezze.
Ohimè, non posso più! Moro, ohimè! Moro,
E l’ombra del mio Rè seguendo adoro.
E in questo dir in un deliquio cadde
La Regina dolente,
Et un bisbiglio all’hor mesto s’udiva
Delle afflitte Donzelle,
Ch’al fin proruppe in pianto,
Mentre intrecciavan altre un flebil canto.
Text and Translations, p. ii
Let lighting bolts fall
from the high peaks;
let the earth split open
at such a dreadful deed,
let the clouds darken
at such tyranny!
Learn from their example,
royal offspring,
and find the courage
to be vindicated
for the royal death.
And if a suffering martyr I am destined to be,
then in my martyrdom I shall cry for
vengeance!
But in vain do I cry for vengeance;
the sky does not brandish lightning bolts,
the earth does not split open,
the clouds do not darken,
the kings do not wreak vengeance.
O Heaven, help me! Already my spirit fails
me.
Farewell, palaces; farewell, crowns, scepters;
Farewell, ceremonies and riches;
Farewell, brief and fleeting beauties.
Alas, I can bear no more! I die, alas! I die,
following the shade of my adored King.
And saying this, in a swoon fell
the grieving Queen,
and the whispering was heard in this sad hour
of her afflicted maidens,
who at last erupted in tears,
while others wove a mournful song.