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Commenti Parte prima n


Ordine pubblico internazionale,
filiazione omosessuale e surrogazione di maternità
di Ugo Salanitro*

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. La legittimazione ad agire. – 3. Evoluzione della nozione di ordine pubblico


internazionale. – 4. Filiazione omosessuale e ordine pubblico. – 5. Maternità surrogata all’estero e trascri-
zione in Italia del provvedimento straniero. – 6. La rilevanza del best interest of the child.

1. Introduzione. due uomini, legati da un rapporto di matrimonio co-


stituito in Canada, per sentirsi riconoscere, ai sensi
Una decisione ambivalente, che lascerà insoddisfatti i
dell’art. 67 l. 31.5.1995 n. 218, l’efficacia del provve-
fautori della assoluta parità tra i generi, ma che definisce
dimento giurisdizionale della Superior Court of Ontario,
in modo ragionevole un percorso in cui la tensione tra
con cui era stato accertato il rapporto di genitorialità
le diverse interpretazioni del principio della preminenza
tra il minore e il partner del genitore genetico: prov-
dell’interesse del minore si intreccia con la ricerca di un
vedimento giurisdizionale che era stato rifiutato dal-
punto di equilibrio tra difesa della sovranità nazionale e
l’ufficiale dello stato civile competente.
integrazione con la comunità internazionale. La senten-
È proprio il riferimento alla regola posta dall’art. 67
za n. 12193 delle Sezioni Unite, depositata l’8 maggio
2019 – la quale nega la conformità all’ordine pubblico della l. n. 218/1995, la quale riconosce la legittimazio-
internazionale del provvedimento dell’autorità canade- ne ad agire a ‘‘chiunque abbia interesse’’, a fondare l’am-
se, che aveva dichiarato il nato da maternità surrogata missibilità dell’impugnazione del Sindaco e del Mini-
gratuita figlio di due genitori italiani dello stesso sesso – stero dell’Interno. In un sistema fondato sulla trascri-
non solo appare largamente condivisibile 1, ma non va zione automatica della sentenza o del provvedimento
considerata espressione di una politica di arretramento straniero, il ricorso alla Corte d’appello trova tipica-
rispetto alle più recenti decisioni nell’ambito dei diritti mente ingresso in caso di rifiuto dell’ufficiale di stato
umani, ponendosi piuttosto in continuità con i prece- civile, ogni qualvolta questi ritenga insussistenti i re-
denti arresti giurisprudenziali. Continuità che è stata quisiti di carattere sostanziale di cui agli artt. 64-66
predicata sia nell’adesione alla nozione di ordine pub- della medesima legge. Anche se le Sezioni unite ci
blico internazionale effettivamente praticata dalla più tengono a precisare che la legittimazione del Sindaco
recente giurisprudenza, sia nella conformità alle soluzio- non è collegabile direttamente con la domanda di ri-
ni già accolte dalla medesima giurisprudenza in tema di conoscimento dell’efficacia dell’atto straniero; quanto
omogenitorialità e di maternità surrogata. piuttosto con la domanda giudiziale di trascrizione del-
l’atto straniero, la quale si inserisce nel petitum dell’art.
67 l. n. 218/1995, quale oggetto dotato di autonomia
2. La legittimazione ad agire. concettuale e giuridica, essendo volta a rimuovere l’o-
Questioni tecnicamente impegnative e politicamente stacolo frapposto dall’organo competente. A questi,
delicate sono emerse in tema di legittimazione ad agire, essendo destinatario del provvedimento richiesto dal
respingendo il tentativo delle parti di circoscrivere i po- ricorrente, va riconosciuta la posizione di legittimo
teri dei soggetti portatori di interessi diversi da quelli contraddittore nel relativo procedimento, rivestendo
privati e, al contempo, attribuendo il diritto di impugna- la qualità di organo il cui originario rifiuto di trascri-
zione all’organo amministrativo (Sindaco e/o Ministero vere ha dato origine alla controversia. Organo che
dell’Interno) piuttosto che alla più neutra figura del pub- assume la qualifica di ‘‘interessato’’, la quale – osserva-
blico ministero (al cui ruolo è dedicata l’attenta analisi no ancora le Sezioni unite, in continuità con i prece-
di Cristina Campiglio, infra, in Parte Seconda, p. 865). denti più recenti 2 (Cass. 8.1.2013, n. 220;) – non può
La sentenza delle Sezioni unite prende le mosse da essere riservata soltanto ai soggetti che rivestono la
un ricorso alla Corte di appello di Trento da parte di qualifica di parti nel giudizio in cui l’atto straniero si

* Contributo pubblicato in base a referee. Familia, 2019, 369 ss.


1 In questo senso anche M. Bianca, La tanto attesa decisione delle 2 Cass., 31.5.2018, n. 14007, in Foro it. 2018, I, 2717 ss., con note

Sezioni Unite. Ordine pubblico versus superiore interesse del minore, in di Casaburi e Travi; Cass., 8.1.2013, n. 220.

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è formato, ma anche ai soggetti direttamente coinvolti do a una nozione di ordine pubblico che facesse rife-
nella sua attuazione. rimento ai valori giuridici condivisi dalla comunità
È indiscusso che il Sindaco agisca, in questo caso, internazionale 5: ma che è stata accentuata in quel pre-
quale ufficiale del governo e organo periferico dell’am- cedente del 2016, escludendo che potesse considerarsi
ministrazione statale, per cui al Ministero dell’Interno, in contrasto con l’ordine pubblico una legge straniera
dopo la riforma del d.p.r. n. 396/2000, sono imputabili solo perché difforme da una norma italiana che costi-
gli atti da lui compiuti nella veste di ufficiale dello tuisse una delle possibili modalità di espressione della
stato civile e la responsabilità per i danni cagionati a discrezionalità del legislatore in un determinato perio-
terzi: ne discende che anche il Ministero dell’Interno è do storico.
stato incluso dalle Sezioni Unite tra gli ‘‘interessati’’ ex Nell’illustrazione dei precedenti, la decisione della
art. 67 l. n. 218/1995, ancorché non sia stata proposta, Prima Sezione è rappresentata in continuità con l’arre-
né paventata, una domanda di risarcimento. sto delle Sezioni Unite in tema di danni punitivi 6, che
pure richiama l’esigenza di misurare il limite dell’ordi-
3. Evoluzione della nozione di ordine pubblico inter- ne pubblico con il portato non solo della Costituzione,
nazionale. ma anche di quelle leggi ‘‘che inverano l’ordinamento
costituzionale’’ 7. Continuità che era stata negata dall’or-
L’effettivo operare della nozione di ordine pubblico dinanza di rimessione 8 e che poteva essere posta in
internazionale rende evidente la continuità con i pre- dubbio per la polisemia delle espressioni utilizzate,
cedenti della sentenza delle Sezioni Unite. ma che emergeva in maniera indiscussa dalla soluzione
La sentenza della Prima Sezione della Cassazione, adottata, la quale ammetteva il riconoscimento di una
30.9.2016, n. 19599, aveva circoscritto i limiti di or- sentenza straniera entro i limiti dell’art. 23 della Co-
dine pubblico internazionale ai principi fondamentali stituzione, anche nel caso in cui mancasse una previ-
vincolanti per il legislatore ordinario, per cui gli stessi sione legale autorizzativa nel nostro ordinamento, pur-
erano riferiti sostanzialmente alle norme desumibili ché una siffatta disposizione sussistesse nell’ordinamen-
dalla Costituzione e dalle convenzioni internazionali 3. to di provenienza 9.
La sentenza richiamata, che aveva ammesso la trascri- La sentenza de qua, nel riprendere il tema dei limiti
zione di un atto di nascita di un figlio da due genitori alla genitorialità, conferma che il concetto di ordine
entrambi di sesso femminile 4, aderiva a un filone giu- pubblico possa emergere anche da quelle norme ordi-
risprudenziale che si poneva espressamente in contrap- narie, e dalla loro interpretazione giurisprudenziale,
posizione con gli orientamenti più risalenti, uniformati che siano espressione, e conseguentemente strumento
a una nozione di ordine pubblico orientata alla salva- di attuazione, dei valori consacrati nella Costituzione.
guardia dell’identità sistemica dell’ordinamento, non- Tuttavia, per cogliere sino in fondo la continuità o la
ché alla difesa delle concezioni morali e politiche che discontinuità con il precedente della Prima Sezione
ne costituivano il fondamento: orientamenti che ri- occorre abbandonare il confronto tra le enunciazioni
chiedevano la coerenza della norma straniera – o del- di principio ed esaminare piuttosto le effettive regole
l’atto formato nell’ordinamento straniero – con le ca- operazionali applicate nell’uno e nell’altro caso 10.
ratteristiche principali che informavano i singoli isti-
tuti, pretendendo il rispetto dei profili essenziali emer-
4. Filiazione omosessuale e ordine pubblico.
genti dalla legislazione ordinaria. Impostazione che era
già stata superata dalla giurisprudenza della Cassazione, In contrasto con gli auspici dei ricorrenti, le Sezioni
nel clima di apertura al diritto sovranazionale, aderen- unite hanno riaffermato la conformità con l’ordine

3 Cass., 30.9.2016 n. 19599, in Corr. giur., 2017, 181 ss., con nota 9 In tema si vedano: Grondona, Le direzioni della responsabilità civile

di Ferrando. Sulla decisione si veda anche Palmeri, Le ragioni della tra ordine pubblico e punitive damages, in questa Rivista, 2017, I, 1392
trascrivibilità del certificato di nascita redatto all’estero a favore di una coppia ss.; Gambaro, Le funzioni della responsabilità civile tra diritto giurispru-
same sex, in questa Rivista, 2017, I, 362 ss. denziale e dialoghi transnazionali, ibidem, 1405 ss.; Ciatti, I danni punitivi
4 Confermando la statuizione di App. Torino, sez. famiglia, decreto e quello che non vorremmo sentirci dire dalle corti di common law, in
29.10.2014, in Fam. e dir., 2015, 822 ss., con nota di Farina, e in Contr. e impr. Europa, 2017, 1 ss.; Dellacasa, Punitive damages,
Giur. it., 2015, 1344 ss., con nota di Cristiani. risarcimento del danno, sanzioni civili: un punto di vista sulla funzione
5 Illustra la storia e il senso dell’evoluzione dottrinale e giurispruden- deterrente della responsabilità aquiliana, in Contr. e impr., 2017, 1142
ziale Salerno, La costituzionalizzazione dell’ordine pubblico internaziona- ss.; Scarchillo, La natura polifunzionale della responsabilità civile: dai
le, in Riv. dir. intern. priv. e proc., 2018, 259 ss. punitive damages ai risarcimenti punitivi. Origini, evoluzioni giurispruden-
6 Cass., sez. un., 5.7.2017 n. 16661, in Corr. giur., 2017, 1042 ss., ziali e prospettive di diritto comparato, ivi, 2018, 289 ss.; Franzoni,
con nota di Consolo. Danno punitivo e ordine pubblico, in Riv. dir. civ., 2018, 283 ss.; Lamor-
7 Per una interpretazione restrittiva e conforme al precedente, cfr. gese, Luci ed ombre nella sentenza delle sezioni unite sui danni punitivi,
già Salerno, La costituzionalizzazione cit., 277 ss., 284 ss. ibidem, 317 ss.
8 Cass., 22.2.2018, n. 4382, in Fam. e dir., 2018, 837 ss., con nota di 10 Nega ancora la continuità tra i due precedenti M. Bianca, La

Dogliotti, e in Corr. giur. 2018, 1204 ss., con nota di Barone. tanto attesa decisione cit., 377 s.

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pubblico del riconoscimento nel nostro ordinamento distacco delle Sezioni Unite dagli orientamenti tradi-
di un atto straniero che attribuisca la genitorialità a zionali e la loro adesione a una concezione avanzata e
una coppia dello stesso sesso 11. aperta di ordine pubblico internazionale 13.
Sono stati, infatti, richiamati e confermati i prece- Guardando in prospettiva, il tema dell’omogenitoria-
denti con i quali la Prima sezione aveva riconosciuto lità, o meglio della bigenitorialità omosessuale, si spo-
l’atto di nascita straniero che certificava la sussistenza sta piuttosto sul piano della coerenza delle disposizioni
di un rapporto di filiazione del nato con due donne. interne con il dato costituzionale e sugli spazi per
Nel citato precedente del 2016, invero, entrambe le un’interpretazione costituzionalmente orientata del-
parti della coppia avevano contribuito materialmente l’art. 5 della l. n. 40/04, quale requisito per l’accesso
alla nascita, l’una fornendo i gameti, l’altra sostenen- alla fecondazione, non preclusivo né per l’impianto
do la gravidanza e il parto: sussistendo un rapporto dell’embrione già fecondato (illegalmente), né per la
genetico e un rapporto biologico, una soluzione dif- successiva costituzione del rapporto filiale.
forme dalla costituzione del rapporto filiale sarebbe
stata in forte tensione con la giurisprudenza della 5. Maternità surrogata all’estero e trascrizione in Ita-
Corte di Strasburgo. Al medesimo risultato si è per- lia del provvedimento straniero.
venuti nel diverso caso in cui si è riconosciuto il
rapporto filiale non solo con la donna che ha parto- In linea con i precedenti, le Sezioni Unite hanno
rito, ma anche con altra donna, coniugata all’estero tenuto ferma la tesi secondo la quale l’atto di nascita
con la prima, che non aveva alcun rapporto genetico che riconosce il rapporto filiale con i genitori inten-
con il nato 12. zionali del nato da maternità surrogata, in mancanza di
In entrambe le sentenze si è negato che potesse fon- un rapporto genetico, è contrario all’ordine pubblico
dare una regola di ordine pubblico quella disposta dal- internazionale e non può essere trascritto 14.
l’art. 5 della l. n. 40/04, che impone la diversità di sesso Al riguardo non si distingue se la coppia, che acceda
quale requisito per l’accesso alla procreazione assistita, alla maternità surrogata, sia composta da persone di
argomentando dalla minore rilevanza della sanzione sesso diverso o dello stesso sesso: il disvalore che deriva
amministrativa posta a presidio del divieto, peraltro da questa pratica è il fondamento della soluzione ne-
non applicabile alla coppia. gativa. Ovviamente, la soluzione adottata preclude
In un ambito internazionale in cui la omogenitoria- l’accesso alla filiazione delle coppie composte da due
lità è largamente riconosciuta, la diversità di sesso tra i uomini, cosı̀ come di qualsiasi coppia in cui l’elemento
genitori, pur caratterizzando le discipline interne che femminile non sia in grado di portare a termine la
consentono l’accesso alle forme di filiazione diversa da gravidanza.
quella naturale, non può costituire principio di ordine La disposizione che ostacola il riconoscimento del
pubblico non solo nel caso in cui sussiste un rapporto provvedimento straniero è quella contenuta nell’art.
biologico con entrambe le donne, ma anche nel caso 12, comma 6º, della l. n. 40/04, la quale considera
in cui, mancando il rapporto genetico, si applichereb- fattispecie di reato ogni forma di maternità surrogata,
bero alla costituzione del rapporto filiale i principi pro- applicando la sanzione a tutti i soggetti coinvolti, ivi
pri della fecondazione eterologa, la cui legittimità è compresi i genitori intenzionali e la donna portante.
stata proclamata dalla Corte costituzionale con la sen- Costituisce un indice univoco della rilevanza del di-
tenza n. 162/2014. vieto, quale limite di ordine pubblico, la natura pe-
Svaniscono le preoccupazioni che sembrano traspa- nale della sanzione posta dalla disposizione ordinaria
rire nel periodare dell’ordinanza della Prima sezione, a presidio di valori fondamentali, quali la dignità del-
quando limita agli enunciati costituzionali il limite la donna partoriente e il complesso bilanciamento di
dell’ordine pubblico: le disposizioni di legge ordinaria interessi che trova espressione nella disciplina dell’a-
che declinano la genitorialità in termini di padre e di dozione.
madre o che altrimenti richiedono la diversità di sesso In questo senso era già altro precedente della Prima
non sono considerate dalle Sezioni Unite incarnazione Sezione 15, che si riferiva al caso di maternità surrogata
di valori costituzionali. È evidente e indiscutibile il commerciale in cui entrambi i membri della coppia, di

11 In tema si vedano almeno: Stefanelli, Status, discendenza ed 162 ss., 167 ss.
affettività nella filiazione omogenitoriale, in Fam. e dir., 2017, 83 ss.; 14 Sostenevano la conformità con l’ordine pubblico internazionale

Tonolo, L’evoluzione dei rapporti di filiazione e la riconoscibilità dello del provvedimento preso in esame dalle Sezioni unite, tra gli altri,
status da essi derivante tra ordine pubblico e superiore interesse del minore, Gorgoni, Nuova genitorialità, cit., 165 ss. e Di Biase, Riconoscimento
in Riv. dir. intern., 2017, 1070 ss. della filiazione da procreazione medicalmente assistita: problemi di diritto
12 Cass., 15.6.2017, n. 14878, in Fam. e dir., 2018, 5 ss., con nota di internazionale privato, in Riv. dir. intern. priv. e proc., 2018, 839 ss.,
Longo. sp. 855 ss.
13 La posizione più liberale era stata argomentata recentemente da 15 Cass., 11.11.2014 n. 24001, in Dir. fam e pers., 2015, 893 ss., e

Gorgoni, Nuova genitorialità e filiazione, in questa Rivista, 2019, II, (s.m.) in Foro it., 2014, 3408 ss., con nota di Casaburi

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sesso diverso, non avevano alcun legame biologico o 6. La rilevanza del best interest of the child.
genetico con il nato; nello stesso senso, con particolare
riferimento alla dignità della donna e alla protezione Conforme ai precedenti è anche la soluzione dell’ul-
delle relazioni umane, era un precedente della Corte tima questione rilevante, che attiene alle modalità con
costituzionale 16, riferito anch’esso a un caso di mater- le quali va tutelato l’interesse del minore al rapporto di
nità surrogata commerciale in cui si poneva il dubbio fatto instaurato con il partner di colui con il quale è
se fosse nell’interesse del minore l’impugnazione per stata costituita la filiazione su base genetica.
difetto di veridicità del riconoscimento effettuato dal Esclusa la costituzione di un rapporto filiale per la
membro della coppia che non aveva rapporti genetici mancanza del rapporto genetico 18, la tutela dell’inte-
con il minore. resse pubblico dissuasivo delle pratiche di maternità
I casi presi in esame dai precedenti illuminano il surrogata non può essere spinta sino al punto da non
senso dei valori costituzionali che sorreggono il divieto riconoscere alcuna tutela alla relazione familiare con il
di maternità surrogata. Vicende in cui una donna ac- figlio del partner: è questa la ragione per cui le Sezioni
cetta, in cambio di denaro, di portare a termine la Unite ricorrono allo strumento dell’adozione in casi
gravidanza nell’interesse della coppia committente so- speciali, di cui all’art. 44, comma 1º, lett. d) della l.
no considerate lesive della dignità della persona e giu- n. 184/1983, riprendendo l’interpretazione, molto cri-
stificano la rilevanza penale del divieto; non è certo ticata in dottrina, che ne estende la portata anche al di
però che si possa valutare negli stessi termini la surro- fuori dell’impossibilità di fatto, ogni qualvolta ricorra
gazione solidale di maternità in cui una donna si offra un’impossibilità di diritto di procedere all’affidamento
gratuitamente per consentire a un’altra donna, con la preadottivo.
quale può avere legami più o meno intensi, di accedere Soluzione già accolta dalla Cassazione, a proposito
alla maternità. Il vulnus per la disciplina dell’adozione della partner dello stesso sesso della madre naturale 19, e
non può mancare ogni qualvolta nessuno dei genitori confermata dalla Corte costituzionale nel già citato
intenzionali ha rapporti genetici con il nato da pro- precedente del 2017.
creazione assistita; meno sicuro è l’argomento ogni Il periodare della sentenza de qua sembra subordinare
qualvolta almeno uno dei due genitori intenzionali l’interesse del minore all’efficacia dell’apparato sanzio-
abbia un rapporto genetico con il nato.
natorio nella valutazione dell’ordine pubblico interna-
Ciononostante, le Sezioni unite riprendono siffatte
zionale: per questa ragione la soluzione è stata criticata
motivazioni, elaborate congruamente per la surrogazio-
dall’autorevole dottrina di Gilda Ferrando, la quale
ne commerciale di coppie non geneticamente legate al
nella opinione contestualmente pubblicata in questa
nato, e le pongono direttamente a fondamento, senza
altra argomentazione (se non il riferimento a un incer- Rivista sembra porre in contrapposizione la decisione
to dato testuale), dell’estensione al caso in esame – delle Sezioni Unite con la giurisprudenza della Corte
dove la surrogazione è gratuita e l’altro componente eur. dir. uomo 20.
della coppia, per il quale il rapporto di filiazione è Ma la critica non mi pare del tutto condivisibile 21.
già stato riconosciuto, ha un rapporto genetico con il Le Sezioni Unite, nella sentenza de qua, si preoccu-
nato – del divieto espressione di ordine pubblico. È pano di verificare la conformità della soluzione accolta
forse questo il profilo meno convincente di una deci- con i principi affermati dalla Corte di Strasburgo, che
sione che, per il resto, pone una parola definitiva ai riconosce un ampio margine di discrezionalità agli or-
contrasti che restavano intensi, anche nella giurispru- dinamenti nazionali ogni qualvolta non sussista un
denza di merito 17, sulla rilevanza dei limiti dell’ordine rapporto genetico tra il nato e il genitore intenzionale,
pubblico ostativi al riconoscimento dei rapporti di fi- a condizione che si assicuri una tutela comparabile a
liazione costituiti all’estero. quella ordinariamente ricollegabile al rapporto di filia-

16 Corte cost., 18.12.2017, n. 272, in questa Rivista, 2018, I, 540 best interest of the child, in questa Rivista, 2017, II, 1722 ss.
ss., con nota di Gorgoni. Sulla sentenza si consenta il rinvio a Sa- 19 Cass., 22.6.2016 n. 12962 in Dir. fam. pers., 2016, 1013 ss., e

lanitro, Azioni di stato e favor minoris tra interessi pubblici e privati, (s.m.) in Foro it., 2016, I, 2342 ss., con nota di Casaburi.
ibidem, 552 ss. 20 L’Opinione è leggibile, infra, in Parte Seconda, p. 815.
17 Nel senso del riconoscimento in Italia del provvedimento stranie- 21 Nel senso che ‘‘the best interest of the child’’ costituisca un principio

ro, ex ceteris, vedi: App. Milano, decreto 28.12.2016, in questa Rivi- preminente che impone il riconoscimento automatico del rapporto
sta, 2017, I, 657 ss., con nota di Cardaci; App. Trento, 23.2.2017, filiale è posizione diffusa nella nostra dottrina: tra gli altri Scalisi,
in Fam. e dir., 2017, 669 ss., con nota di Baruffi; Trib. Milano, Maternità surrogata: come ‘‘far cose con regole’’, in Riv. dir. civ., 2017,
24.10.2018, ivi, 2019, 494 ss., con nota di Barone. In dottrina si 1097 ss.; anche Varano, La maternità surrogata e l’interesse del minore:
vedano le equilibrate osservazioni di Calderai, Modi di costituzione problemi e prospettive nazionali e transnazionali, in Fam. e dir., 2017, 825
del rapporto di filiazione e ordine pubblico internazionale, in questa Rivista, ss. Si tratta tuttavia di posizione che non trova conferma, ma anzi viene
2017, I, 986 ss. smentita, nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo, soprattutto alla
18 Sulla rilevanza del rapporto genetico con uno o entrambi i geni- luce nell’advisory opinion del 10.4.2019, oggetto dell’attento Commento
tori committenti si veda: Lucchini Guastalla, Maternità surrogata e di A.G. Grasso, infra, p. 757.

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zione (secondo il modello ora illustrato nell’advisory Il rifiuto di procedere alla trascrizione nei registri
opinion del 10.4.2019). dello stato civile di un provvedimento giurisdizionale
Esigenza che, secondo le Sezioni Unite, è soddisfatta straniero, con il quale sia stato accertato il rapporto di
dal ricorso alla disciplina dell’adozione in casi partico- filiazione tra un minore nato all’estero e un cittadino
lari, poiché la disciplina dell’adozione, secondo la Cor- italiano, dà luogo, se non determinato da vizi formali,
te parificherebbe ‘‘la posizione del figlio adottivo allo stato a una controversia di stato, da risolversi mediante il
del figlio nato dal matrimonio’’. Non si comprende, a ben procedimento disciplinato dall’art. 67 della l. n. 218
vedere, il riferimento allo stato del figlio nel matrimo- del 1995, in contraddittorio con il Sindaco, in qualità
nio in un ordinamento che predica la piena parifica- di ufficiale dello stato civile destinatario della richie-
zione dello status filiale, quantomeno per gli effetti, sta di trascrizione, ed eventualmente con il Ministero
senza distinzione tra la nascita dentro o fuori dal ma- dell’interno, legittimato a spiegare intervento in causa
trimonio. Un lapsus calami che oscura il più grave pro- e ad impugnare la decisione in virtù della competenza
blema, che attiene all’interpretazione del pensiero del- ad esso attribuita in materia di tenuta dei registri
le Sezioni Unite: se la disciplina dell’adozione in casi dello stato civile.
particolari possa essere parificata alla c.d. adozione pie-
na, sotto il profilo della costituzione dei rapporti con i Delibazione – Dichiarazione di efficacia di
parenti dell’adottante, nonostante la peculiarità dell’i- sentenze straniere – Giudizio ex art. 67 della
stituito che consente di mantenere i rapporti con il l. n. 218 del 1995 – Riconoscimento di provve-
nucleo familiare e parentale originario 22; ovvero – e dimento giurisdizionale straniero di accer-
mi sembra essere questa la posizione più condivisibile – tamento del rapporto di filiazione – Pubbli-
se il ricorso all’adozione in casi particolari possa essere co ministero – Litisconsorzio necessario –
considerato ugualmente adeguato all’interesse del mi- Sussistenza – Legittimazione all’impugnazio-
nore, secondo il modello della Corte di Strasburgo, ne – Esclusione – Fondamento (cod. proc. civ.,
poiché si applicherebbe un trattamento analogo, no- artt. 70, 72; l. 31.5.1995, n. 218, art. 67)
nostante le differenze, a quello derivante dalla costitu-
zione del rapporto filiale 23. Nel giudizio promosso ex art. 67 della l. n. 218 del
1995, avente per oggetto il riconoscimento dell’effi-
CASS. CIV., sez. un., 8.5.2019, n. 12193 – Mammo- cacia di un provvedimento giurisdizionale straniero,
ne Presidente – Mercolino Estensore – Sorrentino con il quale sia stato accertato il rapporto di filiazione
P.M. (concl. diff.) – Proc. gen. della Repubblica presso tra un minore nato all’estero e un cittadino italiano, il
la Corte d’Appello di Trento e al. – M.L. e R.R. (avv.ti Pubblico ministero riveste la qualità di litisconsorte
Perin e Schuster) – Cassa e decide nel merito App. necessario, in applicazione dell’art. 70, comma 1º, n.
Trento, ord. 23.2.2017 3, cod. proc. civ., ma è privo della legittimazione a
impugnare, non essendo titolare del potere di azione,
Delibazione – Dichiarazione di efficacia di neppure ai fini dell’osservanza delle leggi di ordine
sentenze straniere – Provvedimento giurisdi- pubblico.
zionale straniero di accertamento del rap-
porto di filiazione – Rifiuto di trascrizione Delibazione – Dichiarazione di efficacia di
nei registri dello stato civile non determi- sentenze straniere – Condizioni – Compatibi-
nato da vizi formali – Controversia di stato – lità con l’ordine pubblico – Criteri di valu-
Procedimento ex art. 67 della l. n. 218 del tazione – Princı̀pi fondamentali della Costi-
1995 – Sindaco – Legittimazione passiva – Mi- tuzione e delle fonti internazionali e
nistero dell’interno – Legittimazione a in- sovranazionali – Modalità con cui detti
tervenire e a impugnare – Fondamento (l. principi si sono incarnati nella disciplina or-
31.5.1995, n. 218, art. 67) dinaria – Interpretazione fornita dalla giu-

22 È questa la posizione che si trova in Lenti, La sedicente riforma in Corr. giur., 2014, 544; Senigaglia, Genitorialità tra biologia e volon-
della filiazione, in questa Rivista, 2013, II, 202; Morozzo della tà, tra fatto e diritto, essere e dover essere, in Eur. e dir. priv., 2017, 1008;
Rocca, Il nuovo status di figlio e le adozioni in casi particolari, in Fam. Sassi-Scaglione-Stefanelli, La filiazione e i minori, nel Trattato
e dir., 2013, 838; Ferrando, La nuova legge sulla filiazione. Profili Sacco, 2a ed., Utet, 2018, 343 ss.
sostanziali, in Corr. giur., 2013, 525; Giacobbe, Il prevalente interesse 23 A tale conclusione si può pervenire ponendo a confronto l’elenco

del minore e la responsabilità genitoriale. Riflessioni sulla riforma ‘‘Bianca’’, di quanto considera rilevante la giurisprudenza della Corte di Strasbur-
in Dir. fam. e pers., 2014, 838 ss. L’interpretazione tradizionale è so- go con le differenze registrate tra la disciplina italiana dell’adozione
stenuta, tra gli altri, da Sesta, L’unicità dello stato di filiazione e i nuovi piena e quella dell’adozione in casi particolari: cfr. sul punto Grasso,
assetti delle relazioni familiari, in Fam. e dir., 2013, 235; Salanitro, La nel commento all’Opinion.
riforma della disciplina della filiazione dopo l’esercizio della delega (I parte),

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Parte prima Commenti n


risprudenza costituzionale e di legittimità – minori M.C. ed A., proposero ricorso alla Corte d’ap-
Rilevanza – Fondamento (l. 31.5.1995, n. 218, art. pello di Trento, per sentir riconoscere, ai sensi della L.
64) 31 maggio 1995, n. 218, art. 67, l’efficacia nell’ordina-
mento interno del provvedimento emesso il 12 gen-
In tema di riconoscimento dell’efficacia di un prov- naio 2011 dalla Superior Court of Justice dell’Ontario
vedimento giurisdizionale straniero, la compatibilità (Canada), con cui era stato accertato il rapporto di
con l’ordine pubblico, ai sensi dell’art. 64, comma 1º, genitorialità tra il R. ed i minori, e per sentirne ordi-
lett. g), della l. n. 218 del 1995, deve essere valutata nare la trascrizione negli atti di nascita di questi ultimi
non solo alla stregua dei princı̀pi fondamentali della da parte dell’ufficiale di stato civile del Comune di
Costituzione e di quelli consacrati nelle fonti inter- Trento.
nazionali e sovranazionali, ma anche del modo in cui Premesso di aver contratto matrimonio il 2 dicembre
detti princı̀pi si sono incarnati nella disciplina ordi- 2008 in Canada, i ricorrenti esposero che i minori, nati
naria dei singoli istituti e dell’interpretazione fornita- in quel Paese il 23 aprile 2010, erano stati generati
ne dalla giurisprudenza costituzionale e ordinaria, la mediante procreazione medicalmente assistita, a segui-
cui opera di sintesi e ricomposizione dà forma a quel to del reperimento di una donatrice di ovociti e di
diritto vivente, dal quale non può prescindersi nella un’altra donna disposta a sostenere la gravidanza; rife-
ricostruzione della nozione di ordine pubblico, quale rirono che, dopo un primo provvedimento giudiziale,
insieme dei valori fondanti dell’ordinamento in un regolarmente trascritto in Italia, con cui il Giudice
determinato momento storico. canadese aveva riconosciuto che la gestante non era
genitrice dei minori e che l’unico genitore era il M.,
l’ufficiale di stato civile, con atto del 31 maggio 2016,
Delibazione – Dichiarazione di efficacia di aveva rifiutato di trascrivere quello oggetto della do-
sentenze straniere – Condizioni – Provvedi- manda, con cui era stata riconosciuta la cogenitorialità
mento giurisdizionale straniero di accerta- del R. e disposto l’emendamento degli atti di nascita;
mento del rapporto di filiazione – Minore precisato inoltre che la loro unione era produttiva di
nato all’estero mediante ricorso alla mater- effetti nell’ordinamento italiano ai sensi della L. 20
nità surrogata – Genitore d’intenzione cit- maggio 2016, n. 76, art. 1, comma 28, lett. b), e che
tadino italiano – Efficacia in Italia – Esclu- i minori erano cittadini sia italiani che canadesi, ag-
sione – Ordine pubblico – Contrarietà – giunsero di aver assunto entrambi il ruolo di padre fin
Fondamento (l. 31.5.1995, n. 218, artt. 16, 65, 67; dalla nascita dei bambini e di essere stati riconosciuti
l. 19.2.2004, n. 40, art. 12; l. 4.5.1983, n. 184, art. 44) come tali non solo dai figli, ma anche nella cerchia
degli amici, familiari e colleghi.
Il riconoscimento dell’efficacia di un provvedimento Si costituı̀ il Procuratore generale della Repubblica,
giurisdizionale straniero, con il quale sia stato accer- ed eccepı̀ l’incompetenza della Corte, ai sensi del
tato il rapporto di filiazione tra un minore nato all’e- D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396, art. 95, chiedendo
stero mediante il ricorso alla maternità surrogata e il in ogni caso il rigetto della domanda, per contrarietà
genitore d’intenzione munito della cittadinanza italia- all’ordine pubblico del provvedimento adottato dal
na, trova ostacolo nel divieto di surrogazione di ma- Giudice canadese.
ternità, previsto dall’art. 12, comma 6º, della l. n. 40 Nel giudizio, spiegò intervento il Ministero dell’in-
del 2004, qualificabile come principio di ordine pub- terno, a difesa del provvedimento emesso dal Sindaco
blico, in quanto posto a tutela di valori fondamentali, di Trento in qualità di ufficiale di governo, affermando
quali la dignità della gestante e l’istituto dell’adozio- anch’esso che, in assenza di una relazione biologica tra
ne; la tutela di tali valori, non irragionevolmente ri- il R. ed i minori, il riconoscimento dell’efficacia del
tenuti prevalenti sull’interesse del minore, nell’ambi- provvedimento emesso dal Giudice canadese si poneva
to di un bilanciamento effettuato direttamente dal in contrasto con l’ordine pubblico.
legislatore, al quale il giudice non può sostituire la 1.1. Con ordinanza del 23 febbraio 2017, la Corte
propria valutazione, non esclude peraltro la possibi- d’appello di Trento ha accolto la domanda.
lità di conferire comunque rilievo al rapporto genito- Premesso che il procedimento ha ad oggetto esclusi-
riale, mediante il ricorso ad altri strumenti giuridici, vamente il riconoscimento dell’efficacia del provvedi-
quali l’adozione in casi particolari, prevista dall’art. mento emesso dal Giudice straniero, rispetto al quale
44, comma 1º, lett. d), della l. n. 184 del 1983. la richiesta di trascrizione non costituisce un’autonoma
domanda, idonea ad introdurre un giudizio di opposi-
dal testo: zione al rifiuto dell’ufficiale di stato civile, la Corte ha
escluso da un lato la propria incompetenza, dallo altro
Il fatto. 1. M.L. e R.R., in proprio e nella qualità di la legittimazione all’intervento del Sindaco e del Mi-
genitori esercenti la responsabilità nei confronti dei nistero, osservando che il primo non rivestiva la qua-

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Commenti Parte prima

lità di parte, nonostante la notificazione del ricorso, loro confronti, e privando di rilievo giuridico nel no-
mentre il secondo non poteva considerarsi portatore stro ordinamento l’identità familiare ed i legami fami-
di un interesse attuale all’intervento, né in relazione liari legittimamente acquisiti in Canada.
alla regolare tenuta dei registri dello stato civile, tenuto Pur rilevando che, a differenza di quella canadese, la
conto dell’oggetto dell’accertamento da compiere, né disciplina vigente in Italia non consente il ricorso alla
in qualità di organo sovraordinato al Sindaco, né in maternità surrogata, in quanto la L. 19 febbraio 2004,
relazione ad ipotetiche future pretese risarcitorie per n. 40 limita alle coppie di sesso diverso la possibilità di
danni da attività provvedimentale illegittima. Ha af- accedere alla procreazione medicalmente assistita, pre-
fermato che l’unico interesse pubblico rilevante nel vedendo sanzioni amministrative in caso di ricorso alle
caso in esame, costituito dall’esigenza di evitare l’in- relative pratiche da parte di coppie composte da sog-
gresso nell’ordinamento di provvedimenti contrari al- getti dello stesso sesso e sanzioni penali per chi in
l’ordine pubblico, doveva considerarsi tutelato dall’in- qualsiasi forma realizza, organizza o pubblicizza la com-
tervento del Procuratore generale, non richiesto in via mercializzazione di gameti o embrioni, mentre la L. 20
generale nelle cause di riconoscimento dell’efficacia di maggio 2016, n. 76 esclude l’applicabilità alle unioni
sentenze straniere, ma legittimato dalle norme del co- civili delle disposizioni della L. 4 maggio 1983, n. 184,
dice di rito che prevedono la partecipazione del Pub- la Corte ha ritenuto che ciò non costituisse un osta-
blico Ministero a specifiche tipologie di controversie, colo al riconoscimento dell’efficacia nell’ordinamento
come quelle in materia di stato delle persone. interno del provvedimento canadese che aveva accer-
Precisato poi che nel caso di specie l’unico requisito tato il rapporto di filiazione tra il R. e i due minori
in contestazione ai fini del riconoscimento dell’effica- generati attraverso la maternità surrogata. Premesso
cia del provvedimento straniero era costituito dalla infatti che, in presenza di questioni che pongano deli-
compatibilità con l’ordine pubblico internazionale, la cati interrogativi di ordine etico in ordine ai quali non
Corte ha richiamato la più recente giurisprudenza di vi sia consenso su scala Europea, la Corte EDU ha
legittimità, secondo cui il contenuto di tale nozione va riconosciuto al legislatore statale un ampio margine
desunto esclusivamente dai principi supremi e/o fon- di apprezzamento, confermato anche dalla Corte costi-
damentali della Carta costituzionale, ovverosia da tuzionale in occasione della dichiarazione d’illegittimi-
quelli che non potrebbero essere sovvertiti dal legisla- tà costituzionale della L. n. 40 del 2004, art. 4, comma
tore ordinario, restando escluso il contrasto con l’ordi- 3, la Corte ha affermato che la disciplina positiva della
ne pubblico in caso di difformità della norma straniera procreazione medicalmente assistita non costituisce
da norme del diritto nazionale con cui il legislatore espressione di principi fondamentali costituzionalmen-
abbia esercitato la propria discrezionalità in una deter- te obbligati, ma il punto di equilibrio attualmente rag-
minata materia, con la conseguenza che, ai fini della giunto a livello legislativo nella tutela degl’interessi
relativa valutazione, il giudice deve verificare se l’atto fondamentali coinvolti in tale materia. Ha aggiunto
straniero contrasti con l’esigenza di tutela dei diritti che le conseguenze della violazione dei divieti posti
fondamentali dell’uomo, desumibili dalla Carta costi- dalla L. n. 40 del 2004 non possono ricadere su chi è
tuzionale, dai Trattati fondativi e dalla Carta dei diritti nato, il quale ha il diritto fondamentale alla conserva-
fondamentali dell’Unione Europea, nonché dalla CE- zione dello status filiationis legittimamente acquisito
DU. Ciò posto, ha ritenuto che nella specie dovesse all’estero, non rappresentando un ostacolo l’insussi-
attribuirsi rilievo alla tutela dell’interesse superiore del stenza di un legame genetico tra i minori ed il R.,
minore, articolato in diverse situazioni giuridiche che dal momento che nel nostro ordinamento non esiste
hanno trovato riconoscimento sia nell’ordinamento un modello di genitorialità fondato esclusivamente sul
internazionale che in quello interno, ed individuabile legame biologico tra il genitore ed il nato: ha eviden-
in particolare nel diritto del minore alla conservazione ziato in proposito l’importanza assunta a livello norma-
dello status di figlio riconosciutogli in un atto valida- tivo dal concetto di responsabilità genitoriale, che si
mente formato in un altro Stato, come conseguenza manifesta nella consapevole decisione di allevare ed
diretta del favor filiationis emergente dalla L. n. 218 accudire il nato, la favorevole considerazione accorda-
del 1995, art. 13, comma 3, e art. 33, commi 1 e 2, ed ta dall’ordinamento al progetto di formazione di una
implicitamente riconosciuto dall’art. 8, par. 1, della famiglia anche attraverso l’istituto dell’adozione, e la
Convenzione di New York sui diritti del fanciullo. possibile assenza di una relazione biologica con uno dei
Ha osservato infatti che il mancato riconoscimento genitori nel caso di ricorso a tecniche di fecondazione
del predetto status avrebbe determinato un evidente eterologa consentite dalla legge. Ha rilevato che l’as-
pregiudizio per i minori, precludendo il riconoscimento senza di un legame biologico con il minore non riveste
in Italia di tutti i diritti che ne derivavano nei con- portata determinante neppure nella giurisprudenza del-
fronti del R., indipendentemente dalla possibilità di la Corte EDU relativa all’art. 8 della CEDU, la quale,
farli valere nei confronti dell’altro genitore, impeden- anche nei casi in cui ha escluso la configurabilità di
do al R. di assumere la responsabilità genitoriale nei una vita familiare, ha attribuito rilievo preminente alla

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breve durata della relazione ed alla precarietà del lega- nel ricorso introduttivo, nonché della natura conten-
me giuridico con i genitori, derivante dalla condotta di ziosa del procedimento disciplinato dall’art. 67 cit.,
questi ultimi, contraria al diritto italiano. Ha infine assoggettato alle forme del rito sommario di cognizione
escluso che nella specie l’interesse dei minori possa ed avente necessariamente come controparte il sogget-
trovare una tutela più adeguata attraverso un’adozione to che si oppone alla richiesta di trascrizione. Tale
disposta ai sensi della L. n. 184 del 1983, art. 44, lett. soggetto non è identificabile nel Pubblico Ministero,
b), non essendo pacifica l’ammissibilità del ricorso a legittimato esclusivamente ad intervenire nelle cause
tale forma di adozione da parte delle coppie omoses- riguardanti lo stato e la capacità delle persone, ai sensi
suali. dell’art. 70 c.p.c., comma 1, n. 3, ma nel Sindaco, al
2. Avverso la predetta ordinanza hanno proposto quale spetta, in qualità di ufficiale dello stato civile, la
ricorso per cassazione il Pubblico Ministero, per due corretta tenuta dei relativi registri, e per esso nel Mi-
motivi, nonché il Ministero dell’interno ed il Sindaco nistero, al quale fa capo il Sindaco nell’esercizio delle
di Trento, in qualità di ufficiale di governo, per cinque funzioni di ufficiale di governo.
motivi, illustrati anche con memoria. Il M. ed il R. 7. Con il quinto motivo, il Ministero ed il Sindaco
hanno resistito con controricorso, anch’essi illustrato denunciano la violazione e la falsa applicazione della
con memoria. L. n. 218 del 1995, artt. 16 e 65, della D.P.R. n. 396
I motivi. 1. [...] del 2000, art. 18 e della L. n. 40 del 2004, art. 5 e art.
4. Con il secondo motivo, il Ministero ed il Sindaco 12, commi 2 e 6, osservando che, nell’escludere il
denunciano, ai sensi dell’art. 360 c.p.c., comma 1, n. 2, contrasto tra il provvedimento emesso dal Giudice ca-
la violazione del D.P.R. n. 396 del 2000, art. 95, os- nadese e l’ordine pubblico, l’ordinanza impugnata ha
servando che, nell’individuare l’oggetto del procedi- fornito un’interpretazione eccessivamente estensiva di
mento esclusivamente nel riconoscimento dell’effica- tale nozione, il cui accoglimento finirebbe per svuotare
cia del provvedimento straniero, l’ordinanza impugna- di ogni significato gli artt. 16 e 65 cit., che la pongono
ta non ha tenuto conto della ragion d’essere del giudi- come limite all’ingresso di provvedimenti stranieri
zio, costituita dal rifiuto dell’ufficiale di stato civile di contrastanti con quell’insieme di principi e valori rite-
procedere alla trascrizione del provvedimento emesso nuti fondamentali nel nostro ordinamento, al punto da
dal Giudice canadese, e delle conclusioni formulate dai essere considerati parte integrante e imprescindibile
ricorrenti, in cui questi ultimi chiedevano espressa- del sostrato giuridico nazionale. Nel richiamare i prin-
mente di ordinarne la trascrizione negli atti di nascita cipi enunciati dalla più recente giurisprudenza di legit-
dei minori. La Corte territoriale ha omesso di rilevare timità, la Corte territoriale ha trascurato la precisazio-
la contraddittorietà della condotta processuale degl’i- ne, da quest’ultima emergente, secondo cui, in quanto
stanti, i quali, pur richiamando le norme in materia di posto a salvaguardia della coerenza interna dell’ordina-
trascrizione, non hanno seguito la procedura dalle stes- mento nazionale, l’ordine pubblico non è riducibile ai
se prevista, rimessa alla competenza del tribunale nel soli valori condivisi dalla comunità internazionale, ma
cui circondario si trova l’ufficio dello stato civile presso comprende anche principi e valori esclusivamente pro-
il quale dev’essere eseguito l’adempimento richiesto. pri dell’ordinamento interno, purché fondamentali ed
5. Con il terzo motivo, il Ministero ed il Sindaco irrinunciabili. Tra gli stessi va senz’altro incluso il prin-
deducono, ai sensi dell’art. 360 c.p.c., comma 1, n. 4, cipio, chiaramente desumibile dalle norme inderogabi-
la violazione e la falsa applicazione dell’art. 112 c.p.c., li in materia di filiazione, che postula, quale requisito
rilevando che l’ordinanza impugnata ha omesso di pro- imprescindibile per il riconoscimento del relativo rap-
nunciare in ordine all’eccezione d’inammissibilità del porto, la differenza di sesso tra i genitori, avendo que-
ricorso proposto dal R., da essi sollevata in relazione al st’ultima influito significativamente su tutta la legisla-
difetto di legittimazione del ricorrente, non investito zione nazionale introdotta nel tempo, ivi compresa
del potere di rappresentanza dei minori, in quanto non quella concernente le diverse tecniche di fecondazione
titolare della responsabilità genitoriale sugli stessi, se- assistita; tale principio è rimasto inalterato anche a
condo l’ordinamento italiano. seguito della dichiarazione d’illegittimità costituzionale
6. Con il quarto motivo, il Ministero ed il Sindaco della L. n. 40 del 2004, art. 4, comma 3, che nulla ha
lamentano, ai sensi dell’art. 360 c.p.c., comma 1, n. 4, mutato con riguardo ai requisiti prescritti per l’accesso
la violazione e la falsa applicazione degli artt. 101 e alle predette tecniche, non essendo venute meno le
702-bis c.p.c. e della L. n. 218 del 1995, art. 67, cen- sanzioni comminate per l’applicazione di tecniche di
surando l’ordinanza impugnata nella parte in cui ha procreazione medicalmente assistita a coppie composte
escluso la loro legittimazione, senza tener conto della da soggetti dello stesso sesso e per la surrogazione di
vicenda da cui trae origine il procedimento, contrasse- maternità. Ad avviso dei ricorrenti, non può dunque
gnata dal rifiuto dell’ufficiale di stato civile di proce- dubitarsi della contrarietà all’ordine pubblico della tra-
dere alla trascrizione del provvedimento straniero, e scrizione di un atto di nascita che preveda una duplice
della richiesta di trascrizione espressamente formulata paternità, la cui ammissibilità non può essere desunta

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Commenti Parte prima

né dalle pronunce della Corte EDU che, ai fini dell’a- d’interessato, ai sensi della L. n. 218 del 1995, art.
dozione, hanno sancito la piena equiparazione delle 67, in relazione all’oggetto del giudizio, costituito
coppie omosessuali alla famiglia tradizionale, né dalla non solo dal riconoscimento dell’efficacia di un prov-
recente pronuncia di legittimità che ha disposto la vedimento straniero di volontaria giurisdizione, ma
trascrizione di una duplice maternità, dal momento anche dalla richiesta di ordinarne la trascrizione negli
che le prime hanno ad oggetto esclusivamente il rap- atti dello stato civile, rispetto alla quale difficilmente
porto di genitorialità civile, mentre la seconda, oltre a può escludersi la legittimazione del Sindaco, in qualità
riferirsi ad un caso diverso da quello in esame, ha di ufficiale di stato civile. Ha ritenuto poi di dover
conferito rilievo non già alle esigenze di genitorialità sollevare d’ufficio la questione concernente la legitti-
della coppia, ma all’interesse esclusivo del minore, non mazione del Ministro dell’interno, portatore, in qualità
invocabile utilmente nel caso in esame, in quanto i di titolare della funzione amministrativa esercitata dal
minori sono già in possesso della cittadinanza italiana Sindaco in materia di tenuta dei registri anagrafici, di
e risultano già figli del padre biologico. Quanto alla L. uno specifico interesse all’uniforme tenuta di tali regi-
n. 76 del 2016, la stessa, nel dettare tra l’altro la disci- stri, osservando invece, relativamente alla legittimazio-
plina delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, ne del Pubblico Ministero, che, nonostante l’indubbio
applicabile anche alle coppie che abbiano contratto interesse ad evitare che possano trovare ingresso nel
matrimonio all’estero, ha ampiamente esteso a queste nostro ordinamento giuridico provvedimenti contrari
ultime i diritti e i doveri derivanti dal matrimonio, ma all’ordine pubblico riguardanti lo stato delle persone,
ha escluso l’operatività delle disposizioni della L. n. in tale materia egli non è titolare del potere d’impu-
184 del 1983, ferme restando quelle già ritenute appli- gnazione, limitato alle cause previste dall’art. 72 c.p.c.,
cabili in materia di adozione, in tal modo segnando il commi 3 e 4 ed a quelle che egli stesso avrebbe potuto
punto di equilibrio cui l’ordinamento è giunto nel bi- proporre. Premesso tuttavia che, ai sensi del R.D. 30
lanciamento tra i vari istituti del diritto familiare, dal gennaio 1941, n. 12, art. 73, il Pubblico Ministero ha
quale non può prescindersi nella valutazione della con- azione diretta per far osservare le leggi di ordine pub-
formità all’ordine pubblico dei provvedimenti giudizia- blico, ha rilevato che la questione di legittimazione
li stranieri; tale disciplina impedisce di estendere alle s’intreccia nella specie con quella che costituisce og-
coppie formate da persone dello stesso sesso le norme getto dei ricorsi, evidenziando la diversità delle nozioni
sulla filiazione e la responsabilità genitoriale, ai fini di ordine pubblico emergenti da recenti pronunce di
delle quali assume rilievo decisivo il rapporto di di- legittimità.
scendenza genetica, quale fatto oggettivo accertabile Precisato infine che la denuncia dell’eccesso di po-
in sede giudiziale, indipendentemente dall’aspetto vo- tere giurisdizionale per invasione della sfera di attribu-
litivo-negoziale; ciò comporta l’esclusività della posi- zioni del legislatore comporta obbligatoriamente la ri-
zione giuridica di padre, la quale va tenuta distinta dal messione della causa alle Sezioni Unite, la Prima Se-
concetto di genitorialità, intesa come relazione affetti- zione ha ritenuto che tale provvedimento sia imposto
vo-familiare con il minore e come responsabilità e ca- nella specie anche dalla complessità e dalla rilevanza
pacità di cura degli interessi dello stesso, che può tro- delle censure proposte con i motivi di ricorso, il cui
vare realizzazione anche attraverso altri istituti previsti esame implica, per l’attinenza a delicatissimi profili di
dall’ordinamento. diritto, la risoluzione di questioni di massima di parti-
8. Con ordinanza del 22 febbraio 2018, la Prima colare importanza.
Sezione civile di questa Corte ha disatteso le eccezioni 9. Rigettata pertanto l’eccezione d’improcedibilità
d’improcedibilità delle impugnazioni, sollevate dalla delle impugnazioni, la prima questione da esaminare
difesa dei ricorrenti in relazione al mancato deposito concerne l’ammissibilità di entrambi i ricorsi, contesta-
della copia notificata del provvedimento impugnato, ta dai controricorrenti sotto il profilo della legittima-
dando atto dell’avvenuta effettuazione di tale adempi- zione all’impugnazione, a loro avviso non spettante né
mento da parte del Ministero, con efficacia anche nei al Sindaco, in quanto non evocato formalmente in
confronti del Pubblico Ministero. giudizio e non costituitosi nella precedente fase pro-
Rilevato inoltre che i controricorrenti hanno conte- cessuale, né al Pubblico Ministero, in quanto conve-
stato l’ammissibilità di entrambi i ricorsi, per difetto di nuto in qualità di parte necessaria del giudizio di me-
legittimazione dei ricorrenti, sostenendo che il Sinda- rito, ma privo del potere d’impugnare la relativa sen-
co non ha mai assunto formalmente la qualità di parte tenza. Tale questione è strettamente collegata a quella
del giudizio di merito, in quanto il ricorso introduttivo della legitimatio ad causam del Sindaco e del Ministe-
gli è stato notificato soltanto a titolo di litis denuntia- ro dell’interno, dagli stessi riproposta con il quarto
tio, mentre il Pubblico Ministero ha rivestito la mera motivo del loro ricorso, nel senso che la mancata ci-
posizione d’interventore, essendo privo del potere di tazione del primo, cui l’atto introduttivo del giudizio
proporre l’azione, ha affermato che la risoluzione della sarebbe stato notificato a mero titolo di litis denuntia-
prima questione implica la definizione della nozione tio, in tanto potrebbe considerarsi idonea ad escluder-

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ne la legittimazione all’impugnazione, in quanto, come trebbe condurre a negare la qualità di parte del Sinda-
affermato dalla sentenza impugnata, egli non avesse co come ufficiale di stato civile (cfr. Cass., Sez. I, 31/
titolo a partecipare al giudizio: in caso contrario, la 05/2018, n. 14007).
mancanza della vocatio in jus si risolverebbe in un Il rilievo in tal modo conferito al rifiuto di trascri-
mero vizio del ricorso introduttivo, la cui notificazione zione ed alla riproposizione della relativa richiesta nel
dovrebbe essere considerata sufficiente a far assumere procedimento di riconoscimento impone un approfon-
al Sindaco la qualità di parte, legittimata ad impugnare dimento del rapporto intercorrente tra quest’ultimo ed
la sentenza, in quanto risultata soccombente nel meri- il procedimento previsto dal D.P.R. n. 396 del 2000,
to. Com’è noto, infatti, la legittimazione a proporre art. 95 per la rettificazione degli atti di stato civile nel
l’impugnazione o a resistervi spetta a chi abbia rivestito caso in cui, come nella specie, la richiesta di trascri-
formalmente la posizione di parte nel giudizio conclu- zione trovi fondamento in una sentenza o un provve-
sosi con la sentenza impugnata, e dev’essere desunta da dimento giurisdizionale straniero del quale il richie-
quest’ultima, intesa sia nella parte dispositiva che in dente intenda far valere l’efficacia nel nostro ordina-
quella motiva, indipendentemente dalla correttezza di mento. Non appare necessario, in questa sede, soffer-
tale individuazione e dalla sua corrispondenza alle ri- marsi sulle differenze strutturali tra i due istituti, già
sultanze processuali, nonché dalla titolarità (attiva o evidenziate dalla dottrina in riferimento al procedi-
passiva) del rapporto sostanziale controverso (cfr. ex mento di delibazione disciplinato dagli artt. 796
plurimis, Cass., Sez. V, 30/05/2017, n. 13584; Cass., c.p.c. e ss. ed a quello di rettificazione previsto dal
Sez. VI, 2/10/ 2014, n. 20789; 29/07/2014, n. 17234; R.D. 9 luglio 1939, n. 1238, poi sostituiti da quelli
Cass., Sez. III, 14/07/2006, n. 16100). in esame, e ribadite anche in relazione a questi ultimi,
9.1. La legittimazione a contraddire del Sindaco e del soprattutto con riguardo al tipo di giurisdizione (con-
Ministero è stata esclusa dalla Corte di merito sulla tenziosa o volontaria) di cui ciascuno di essi costituisce
base di tre distinte ragioni, fondate rispettivamente espressione ed ai limiti entro i quali le relative decisio-
sull’oggetto della domanda, identificato non già nella ni sono destinate a spiegare efficacia di giudicato. Gio-
trascrizione del provvedimento straniero, ma nel rico- va piuttosto sottolineare la diversa funzione dei due
noscimento della sua efficacia nell’ordinamento italia- rimedi, il primo dei quali è volto a risolvere contesta-
no, sulla non configurabilità nel presente giudizio di un zioni in ordine all’efficacia di provvedimenti giurisdi-
interesse alla regolare tenuta dei registri dello stato zionali stranieri o a consentirne l’esecuzione nel nostro
civile, e sull’estraneità alla materia del contendere di ordinamento, laddove il secondo mira ad eliminare
pretese risarcitorie per danni cagionati da attività prov- una difformità tra la situazione di fatto, quale è o do-
vedimentale illegittima. vrebbe essere nella realtà secondo la previsione di leg-
La tesi secondo cui, in quanto avente carattere me- ge, e quella risultante dai registri dello stato civile, a
ramente accessorio e consequenziale rispetto alla do- causa di un vizio comunque originatosi nel procedi-
manda di riconoscimento, e quindi inidonea ad intro- mento di formazione dei relativi atti (cfr. Cass., Sez.
durre un procedimento di rettificazione ai sensi del I, 2/10/ 2009, n. 21094; 27/03/1996, n. 2776; 30/10/
D.P.R. n. 396 del 2000, art. 95, la richiesta di trascri- 1990, n. 10519). La più ampia portata del procedimen-
zione del provvedimento risulterebbe insufficiente a to di delibazione, riguardante sentenze e provvedimen-
giustificare la legittimazione del Sindaco, in qualità ti di qualsiasi genere e finalizzato alla produzione di
di ufficiale di stato civile, è stata disattesa da una re- effetti non limitati alla trascrizione nei registri dello
cente pronuncia di legittimità, che in tema di ricono- stato civile, aveva indotto, in passato, parte della dot-
scimento dell’efficacia di una sentenza straniera di ado- trina ad affermarne la prevalenza su quello di rettifica-
zione ha ravvisato proprio nel rifiuto opposto dal Sin- zione, e ciò in coerenza con il sistema previsto dal
daco alla richiesta di trascrizione (anche in quel caso codice di rito, che subordinava in via generale alla
riproposta con il ricorso introduttivo del giudizio) pronuncia di delibazione la possibilità di far valere
quella ‘‘contestazione’’ che la L. n. 218 del 1995, art. nel nostro ordinamento i provvedimenti stranieri; tale
67 richiede ai fini dell’insorgenza della controversia: opinione, che ha trovato seguito anche dopo l’entrata
premesso infatti che, secondo la giurisprudenza di le- in vigore della L. n. 218 del 1995, non può essere
gittimità, l’espressione ‘‘chiunque vi abbia interesse’’, ritenuta più condivisibile, alla luce del radicale muta-
con cui la predetta disposizione individua i soggetti mento di prospettiva da quest’ultima determinato: in
legittimati a ricorrere alla corte d’appello, non si riferi- quanto imperniato sul principio del riconoscimento
sce esclusivamente alle parti del processo che ha dato automatico (art. 64), applicabile anche ai provvedi-
luogo alla sentenza da eseguire, tale pronuncia ha af- menti in materia di stato e capacità delle persone
fermato, richiamando anche l’ordinanza interlocutoria (art. 65) ed a quelli di volontaria giurisdizione (art.
emessa nel presente giudizio, che in presenza del pre- 66), il regime da essa introdotto rende infatti superfluo,
detto rifiuto la nozione di ‘‘interessato’’ al riconosci- almeno in prima battuta, il ricorso al procedimento
mento del provvedimento straniero difficilmente po- previsto dall’art. 67, consentendo di procedere diretta-

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n
Commenti Parte prima

mente alla trascrizione nei registri dello stato civile, e scimento, la cui funzione non si esaurisce nell’attribu-
rimettendo quindi all’ufficiale di stato civile la verifica zione degli effetti specificamente previsti dall’art. 451
dei requisiti prescritti dalla legge. Soltanto nel caso in c.c., ma investe l’efficacia del provvedimento straniero
cui tale verifica abbia esito negativo, ovvero nel caso in tutti i suoi aspetti; esso si inserisce nel petitum della
in cui l’efficacia del provvedimento straniero debba domanda come oggetto dotato di una propria autono-
essere fatta valere anche ad altri fini, si rende necessa- mia concettuale e giuridica, essendo volto a rimuovere
ria la procedura di riconoscimento, la cui applicabilità l’ostacolo frapposto dall’organo competente, al quale,
non può ritenersi esclusa dalla possibilità di proporre come destinatario del provvedimento richiesto dall’i-
opposizione ai sensi del D.P.R. n. 396 del 2000, art. 95, stante, va pertanto riconosciuta la posizione di legitti-
configurandosi quest’ultima come un rimedio concor- mo contraddittore nel relativo procedimento.
rente, ma avente una portata più limitata rispetto a 9.2. Nell’esercizio delle funzioni di ufficiale dello sta-
quella del procedimento di cui alla L. n. 218 del to civile, il Sindaco agisce poi, ai sensi del D.P.R. n.
1995, art. 67: la funzione della rettificazione resta in- 396 del 2000, art. 1, in qualità di ufficiale del governo,
fatti strettamente collegata con quella pubblicitaria e quindi non già come organo di vertice e legale rap-
propria dei registri dello stato civile e con la natura presentante dell’Amministrazione comunale, bensı̀ co-
meramente dichiarativa delle annotazioni ivi riportate, me organo periferico della Amministrazione statale,
aventi l’efficacia probatoria privilegiata prevista dal- dalla quale dipende ed alla quale sono pertanto impu-
l’art. 451 c.c., ma non costitutive dello status cui i fatti tabili gli atti da lui compiuti nella predetta veste, non-
da esse risultanti si riferiscono; esula pertanto dal suo ché la responsabilità per i danni dagli stessi cagionati
ambito applicativo l’ipotesi in cui, come nella specie, il (cfr. Cass., Sez. I, 25/03/2009, n. 7210; Cass., Sez. III,
predetto stato emerga dal provvedimento straniero, la 6/08/2004, n. 15199; 14/02/2000, n. 1599). Com’è
cui trascrivibilità nei registri dello stato civile venga noto, la competenza in materia di tenuta dei registri
contestata non già per un vizio di carattere formale, ma dello stato civile, già spettante al Ministero della giu-
per l’insussistenza dei requisiti di carattere sostanziale stizia, ai sensi del R.D. n. 1238 del 1939, art. 13, è stata
cui la L. n. 218 del 1995, artt. 64 – 66 subordinano in seguito trasferita al Ministero dell’interno, al quale il
l’ingresso nel nostro ordinamento. Tale contestazione, D.P.R. n. 396 del 2000, art. 9 attribuisce il potere di
investendo la stessa possibilità di ottenere il riconosci- impartire istruzioni agli ufficiali dello stato civile, non-
mento dello status accertato o costituito dal provvedi- ché la vigilanza sui relativi uffici, da esercitarsi attra-
mento straniero, dà luogo ad una controversia di stato, verso il prefetto: pur non essendo certo che questi
per la cui risoluzione, com’è noto, la giurisprudenza di poteri costituiscano espressione di un rapporto di ge-
legittimità ha costantemente escluso l’applicabilità del rarchia in senso proprio, tale da consentire al Ministe-
procedimento di rettificazione, in virtù dell’osservazio- ro di annullare gli atti compiuti dagli ufficiali di stato
ne che tale questione deve essere necessariamente ri- civile (cfr. le contrastanti pronunce del Giudice am-
solta nel contraddittorio delle parti, in un giudizio ministrativo: Cons. Stato, Sez. III, 1/12/2016, n. 5047;
contenzioso avente ad oggetto per l’appunto lo status 4/11/2015, n. 5043; 26/10/2015, nn. 4897 e 4899), è
(cfr. Cass., Sez. I, 21/12/1998, n. 12746; 27/03/1996, n. pacifico che le predette istruzioni rivestono carattere
2776; 26/01/1993, n. 951). vincolante per questi ultimi, ai quali è espressamente
Se ciò è vero, peraltro, deve riconoscersi per un verso imposto l’obbligo di uniformarvisi, e ciò al fine di assi-
che la richiesta di trascrizione, non proponibile nelle curare il regolare svolgimento del servizio e l’unità
forme previste dal D.P.R. n. 396 del 2000, art. 95, può d’indirizzo nell’interpretazione di disposizioni dalla
ben essere avanzata contestualmente alla domanda di cui applicazione discendono effetti determinanti per
riconoscimento, rispetto alla quale non riveste caratte- la tutela dei diritti sia personali che patrimoniali. La
re meramente accessorio e consequenziale, per altro circostanza che la corretta ed uniforme applicazione
verso che la proposizione di tale domanda esige l’in- delle predette disposizioni risponda ad un’esigenza
staurazione del contraddittorio nei confronti dell’orga- obiettiva dell’ordinamento, nel cui perseguimento
no il cui rifiuto di trascrivere il provvedimento stranie- l’Amministrazione non agisce in qualità di parte, non
ro ha dato origine alla controversia, non potendosi consente quindi di escludere la configurabilità di un
negare a quest’ultimo la qualifica di ‘‘interessato’’, nel autonomo interesse, concreto ed attuale, tale da legit-
senso previsto dalla L. n. 218 del 1995, art. 67, non timare l’intervento del Ministero nel giudizio avente
spettante esclusivamente ai soggetti che hanno assunto ad oggetto il riconoscimento dell’efficacia del provve-
la veste di parti nel giudizio in cui il provvedimento è dimento straniero e la correlata richiesta di trascrizio-
stato pronunciato, ma anche a quelli direttamente ne, indipendentemente dalla proposizione, contestuale
coinvolti nella sua attuazione (cfr. Cass., Sez. I, 8/01/ o paventata, di una domanda di risarcimento dei danni
2013, n. 220). L’ordine di procedere alla trascrizione cagionati dal rifiuto dell’ufficiale di stato civile.
nei registri dello stato civile non è infatti configurabile 9.3. In quanto collegato alla funzione amministrativa
come una mera conseguenza della pronunzia di ricono- specificamente esercitata dal Ministero, il predetto in-

NGCC 4/2019 747


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Parte prima Commenti n


teresse non coincide con quello che legittima la parte- dello stato civile, impediscono infatti di estendere il
cipazione al giudizio del Pubblico Ministero, ricondu- potere di iniziativa riconosciuto al Pubblico Ministero
cibile invece alla natura del rapporto controverso ed ai fini della rettificazione oltre l’ambito in riferimento
all’indisponibilità delle situazioni giuridiche fatte vale- al quale è specificamente previsto, ostandovi la natura
re, da cui deriva l’esigenza di garantire che, pur nel stessa della controversia, intrinsecamente disomogenea
rispetto del principio dispositivo, gli strumenti proces- rispetto a quelle che possono dar luogo al procedimen-
suali apprestati per la tutela delle predette situazioni to di rettificazione, ed il chiaro dettato dell’art. 70
operino in funzione della puntuale applicazione della c.p.c., comma 1, n. 3, che in riferimento alle contro-
legge. Correttamente, nella specie, l’ordinanza impu- versie di stato si limita ad attribuire al Pubblico Mini-
gnata ha confermato la legittimazione del Pubblico stero un potere d’intervento. È proprio la predetta di-
Ministero ad intervenire nel giudizio dinanzi a sé, avu- somogeneità a spiegare l’asimmetria del sistema segna-
to riguardo alla natura della questione sollevata dagl’i- lata dal Procuratore generale, e consistente nell’attri-
stanti, che, in quanto avente ad oggetto il riconosci- buzione al Pubblico Ministero di un potere d’iniziativa
mento dell’efficacia di un provvedimento straniero at- (e quindi d’impugnazione) limitato a controversie che,
tributivo di uno status, è qualificabile, come si è detto, pur coinvolgendo l’interesse pubblico alla corretta ap-
come controversia di stato, con la conseguente appli- plicazione della legge in una materia delicata come
cabilità dell’art. 70 c.p.c., comma 1, n. 3, che attribui- quella riguardante la formazione e la registrazione degli
sce all’organo in questione la qualità di parte necessaria atti di stato civile, rivestono una portata più circoscrit-
nelle cause riguardanti lo stato e la capacità delle per- ta rispetto a quelle riguardanti direttamente lo stato
sone, prescrivendone l’intervento a pena di nullità ri- delle persone. In realtà, il potere di azione previsto
levabile d’ufficio. Il riferimento alla predetta disposi- dal D.P.R. n. 396 del 2000, art. 95, comma 2, costitui-
zione implica tuttavia l’esclusione del potere di impu- sce un retaggio del sistema previgente, in cui gli uffici
gnare la decisione emessa dalla Corte d’appello, non dello stato civile facevano capo al Ministero della giu-
essendo la controversia annoverabile né tra quelle per stizia e il R.D. n. 1238 del 1939, art. 182 attribuiva al
le quali la legge riconosce al Pubblico Ministero il Pubblico Ministero, posto alle dipendenze del Mini-
potere di azione né tra quelle matrimoniali, e non stro, la vigilanza sul regolare svolgimento del servizio
trovando pertanto applicazione né il comma 1 dell’art. e sulla tenuta dei relativi registri; il suo mantenimento
72 c.p.c., che in riferimento alla prima categoria di da parte della nuova disciplina appare coerente con la
controversie attribuisce al predetto organo, in caso natura non contenziosa del procedimento di rettifica-
d’intervento, gli stessi poteri che competono alle parti, zione, la cui instaurazione costituirebbe altrimenti ap-
né il terzo ed il comma 4 del medesimo articolo, che in pannaggio esclusivo degl’interessati, ma non risulta suf-
riferimento al secondo gruppo di controversie attribui- ficiente a giustificarne l’estensione ad un procedimento
scono al Pubblico Ministero il potere d’impugnazione. contenzioso qual è quello di riconoscimento, che ha
Non può condividersi, in proposito, la tesi sostenuta come controparte, secondo la formula adottata dalla L.
dal Procuratore generale, secondo cui la legittimazione n. 218 del 1995, art. 67, ‘‘chiunque vi abbia interesse’’,
all’impugnazione del Pubblico Ministero, apparente- ivi compresi, come si è detto, l’ufficiale di stato civile
mente esclusa dalle norme citate, potrebbe essere rica- ed il Ministero dell’interno. Il richiamo all’art. 73 del-
vata dal D.P.R. n. 396 del 2000, art. 95, comma 2, che, l’ord. giud. non tiene invece conto dell’anteriorità di
riconoscendo al Procuratore della Repubblica la facol- tale disposizione rispetto alla disciplina introdotta dal
tà di promuovere in ogni tempo il procedimento di codice civile (art. 2907) e dal codice di procedura
rettificazione, contemplerebbe proprio quel potere di civile (art. 69), che concordemente limitano l’iniziati-
azione dalla cui titolarità il comma 1 dell’art. 72 c.p.c. va del Pubblico Ministero in materia civile ai soli casi
fa dipendere il potere d’impugnazione, ovvero dal L. n. stabiliti dalla legge, in tal modo delineando un sistema
218 del 1995, artt. 64 – 66, che, subordinando il rico- ispirato a canoni di rigida tipizzazione, nell’ambito del
noscimento dell’efficacia dei provvedimenti stranieri quale risulta assente qualsiasi riferimento all’osservanza
alla condizione che gli stessi non risultino contrari delle ‘‘leggi d’ordine pubblico’’; tale sistema trova il suo
all’ordine pubblico, lascerebbero spazio all’iniziativa completamento negli artt. 70-72 del codice di rito, che
del Pubblico Ministero, cui il R.D. n. 12 del 1941, distinguono puntualmente le ipotesi in cui al predetto
art. 73 attribuisce l’azione diretta per far osservare le organo spetta il potere di azione da quelle in cui è
leggi di ordine pubblico. L’esclusione della possibilità titolare di un mero potere d’intervento, includendo
di avvalersi del procedimento di cui al D.P.R. n. 396 nella seconda categoria le controversie di stato, e limi-
del 2000, art. 95 per la risoluzione di controversie di tando espressamente alle prime la legittimazione al-
stato, e la conseguente necessità di promuovere la pro- l’impugnazione. L’assoggettamento della fattispecie a
cedura di cui alla L. n. 218 del 1995, art. 67 per otte- disposizioni di ordine pubblico costituirebbe d’altronde
nere la dichiarazione di efficacia del provvedimento un criterio di applicazione tutt’altro che agevole ai fini
straniero, anche ai fini della trascrizione nei registri dell’individuazione del potere di azione del Pubblico

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Commenti Parte prima

Ministero, avuto riguardo alle difficoltà che s’incontra- to nel giudizio, in qualità di titolare della competenza
no nella definizione della stessa nozione di ‘‘ordine in materia di tenuta dei registri dello stato civile, non-
pubblico’’, e nella conseguente delimitazione di tale ché ad impugnare la relativa decisione’’.
categoria di disposizioni, il riferimento alla quale risul- ‘‘Nel giudizio avente ad oggetto il riconoscimento
terebbe foriero di non poche incertezze, in un settore dell’efficacia di un provvedimento giurisdizionale stra-
in cui appare invece primaria l’esigenza di garantire la niero con il quale sia stato accertato il rapporto di
corretta ed uniforme applicazione della legge; signifi- filiazione tra un minore nato all’estero ed un cittadino
cativa, in proposito, è la circostanza che, proprio in italiano, il Pubblico Ministero riveste la qualità di liti-
tema di controversie di stato, la giurisprudenza di le- sconsorte necessario, ai sensi dello art. 70 c.p.c., com-
gittimità abbia più volte escluso la possibilità d’indivi- ma 1, n. 3, ma è privo della legittimazione ad impu-
duare nel carattere imperativo della disciplina applica- gnare la relativa decisione, non essendo titolare del
bile il fondamento di un interesse tale da legittimare potere di azione, neppure ai fini dell’osservanza delle
l’esercizio dell’azione da parte del Pubblico Ministero, leggi di ordine pubblico’’.
affermando che l’iniziativa spetta ai soli soggetti privati In applicazione dei predetti principi, il ricorso del
che abbiano un interesse individuale qualificato (con- Pubblico Ministero va dichiarato inammissibile, men-
creto, attuale e legittimo) sul piano del diritto sostan- tre risulta ammissibile quello proposto dal Sindaco e
ziale, di carattere patrimoniale o morale, all’essere o al dal Ministero dello interno, del quale vanno altresı̀
non essere dello status, del rapporto o dell’atto dedotto accolti il secondo ed il quarto motivo.
in giudizio, e concludendo quindi che, in mancanza di 10. [...]
una deroga esplicita, trova applicazione la regola gene- 12. Nell’escludere la contrarietà all’ordine pubblico
rale prevista dall’art. 70 c.p.c., comma 1, n. 3 (cfr. del provvedimento con cui il Giudice canadese ha
Cass., Sez. I, 16/03/1994, n. 2515; 18/10/1989, n. riconosciuto a M.C. ed A., già dichiarati figli di
4201). M.L., il medesimo status nei confronti di R.R., con il
Quanto infine alla possibilità, prospettata in via al- quale i minori non hanno alcun legame biologico,
ternativa dal Procuratore generale, di desumere il po- l’ordinanza impugnata ha richiamato una recente pro-
tere d’impugnazione del Pubblico Ministero dalla mera
nuncia di legittimità, che identifica la predetta nozione
partecipazione alla precedente fase processuale, confi-
con il ‘‘complesso dei principi fondamentali caratteriz-
gurabile come intervento adesivo volontario, e quindi
zanti l’ordinamento interno in un determinato periodo
idonea a giustificare la proposizione dell’impugnazione
storico, ma ispirati ad esigenze di tutela dei diritti fon-
indipendentemente dal ricorso all’art. 72 c.p.c., è ap-
damentali dell’uomo comuni ai diversi ordinamenti e
pena il caso di evidenziare la portata esaustiva della
disciplina dettata da tale disposizione, che, nel limitare collocati ad un livello sovraordinato rispetto alla legi-
il potere d’impugnazione del Pubblico Ministero che slazione ordinaria’’ (cfr. Cass., Sez. I, 30/09/2016, n.
abbia spiegato intervento nel giudizio alle cause che 19599). Premesso che, a differenza di quanto previsto
avrebbe potuto proporre, ovverosia alle ipotesi di cui dalla legge canadese, che ammette il ricorso alla ma-
all’art. 70, comma 1, n. 1, ed alle cause matrimoniali, ternità surrogata, purché a titolo gratuito, la disciplina
escluse quelle di separazione dei coniugi, non introdu- della procreazione medicalmente assistita vigente nel
ce, relativamente alle altre ipotesi, alcuna distinzione nostro ordinamento non lo consente, la Corte di me-
tra quelle in cui l’intervento ha carattere obbligatorio, rito ha ritenuto che il divieto posto dalla L. n. 40 del
essendo prescritto a pena di nullità rilevabile d’ufficio, 2004 non precluda il riconoscimento dell’efficacia del
e quelle in cui l’intervento ha carattere facoltativo, in provvedimento straniero con cui è stato accertato il
quanto fondato su una valutazione del pubblico inte- rapporto di filiazione tra i minori generati attraverso
resse rimessa allo stesso Pubblico Ministero. la suddetta pratica ed il genitore intenzionale, trattan-
9.4. La prima questione sottoposta all’esame delle dosi di disposizioni che non costituiscono espressione
Sezioni Unite può dunque essere risolta con l’enuncia- di principi vincolanti per il legislatore ordinario, ma
zione dei seguenti principi di diritto: dell’ampio margine di apprezzamento di cui quest’ulti-
‘‘Il rifiuto di procedere alla trascrizione nei registri mo gode nella regolamentazione di una materia in
dello stato civile di un provvedimento giurisdizionale ordine alla quale non vi è consenso a livello Europeo,
straniero con il quale sia stato accertato il rapporto di per i delicati interrogativi di ordine etico che la stessa
filiazione tra un minore nato all’estero ed un cittadino suscita. Precisato inoltre che il nostro ordinamento
italiano, se non determinato da vizi formali, dà luogo non prevede un modello di genitorialità fondato esclu-
ad una controversia di stato, da risolversi mediante il sivamente sul legame biologico tra il genitore ed il
procedimento disciplinato dalla L. n. 218 del 1995, art. nato, ha conferito rilievo da un lato all’interesse supe-
67, in contraddittorio con il Sindaco, in qualità di riore dei minori, identificato nel diritto a conservare lo
ufficiale dello stato civile, ed eventualmente con il status di figli loro riconosciuto dall’atto validamente
Ministero dell’interno, legittimato a spiegare interven- formato all’estero, dall’altro alla consapevole decisione

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Parte prima Commenti n


di accudirli ed allevarli, nell’ambito del progetto fami- Stato risultava in definitiva subordinata alla condizio-
liare avviato con l’altro genitore. ne che la disciplina dagli stessi applicata non differisse,
12.1. Il richiamo ai principi fondamentali che carat- almeno nelle linee essenziali, da quella dettata dall’or-
terizzano l’ordinamento interno nell’attuale momento dinamento interno.
storico, quale parametro di riferimento della valutazio- L’apertura di quest’ultimo al diritto sovranazionale ed
ne prescritta ai fini del riconoscimento, costituisce il recepimento dei principi introdotti dalle convenzioni
espressione dell’orientamento da tempo affermatosi internazionali cui il nostro Paese ha prestato adesione,
nella giurisprudenza di legittimità, che, abbandonando oltre ad influire sull’interpretazione della normativa in-
la precedente concezione difensiva dell’ordine pubbli- terna, ha peraltro determinato una modificazione del
co quale limite all’ingresso nel nostro ordinamento di concetto di ordine pubblico internazionale, caratterizza-
norme ed atti provenienti da altri sistemi e ritenuti to, nelle formulazioni più recenti, da un sempre più
contrastanti con i valori sottesi alla vigente normativa marcato riferimento ai valori giuridici condivisi dalla
interna, ha attribuito alla predetta nozione una diversa comunità internazionale ed alla tutela dei diritti fonda-
funzione, eminentemente promozionale, che circoscri- mentali, al quale fa inevitabilmente riscontro un affie-
ve l’ambito del giudizio di compatibilità ai valori tute- volimento dell’attenzione verso quei profili della disci-
lati dalle norme fondamentali, ponendo in risalto il plina interna che, pur previsti da norme imperative,
collegamento degli stessi con quelli riconosciuti a li- non rispondono ai predetti canoni. Emblematica di tale
vello internazionale e sovranazionale, dei quali mira a evoluzione è l’affermazione di ordine generale secondo
favorire la diffusione, congiuntamente all’armonizza- cui i principi di ordine pubblico vanno individuati in
zione tra gli ordinamenti. quelli fondamentali della nostra Costituzione o in quelle
In passato, la giurisprudenza di legittimità si era in- altre regole che, pur non trovando in essa collocazione,
fatti uniformata ad una nozione di ordine pubblico rispondono all’esigenza di carattere universale di tutela-
fortemente orientata alla salvaguardia dell’identità e re i diritti fondamentali dell’uomo, o che informano
della coerenza interna dell’ordinamento, nonché alla l’intero ordinamento in modo tale che la loro lesione
difesa delle concezioni morali e politiche che ne co- si traduce in uno stravolgimento dei valori fondanti
stituivano il fondamento, definendolo come il com- dell’intero assetto ordinamentale (cfr. Cass., Sez. lav.,
plesso dei principi fondamentali che caratterizzano la 26/05/2008, n. 13547; 23/02/2006, n. 4040; 26/11/
struttura etico-sociale della comunità nazionale in un 2004, n. 22332). Significativa è anche la precisazione,
determinato periodo storico e dei principi inderogabili conforme alle critiche mosse al precedente orientamen-
immanenti ai più importanti istituti giuridici (cfr. to, che l’ordine pubblico internazionale non è identifi-
Cass., Sez. I, 12/03/1984, n. 1680; 14/04/1980, n. cabile con quello interno, perché altrimenti le norme di
2414; 5/12/1969, n. 3881): pur distinguendo concet- conflitto sarebbero operanti solo ove conducessero al-
tualmente tra ordine pubblico internazionale, riferibile l’applicazione di norme materiali aventi contenuto si-
ai soli rapporti caratterizzati da profili transnazionali e mile a quelle italiane, con la conseguenza che resterebbe
preclusivo del richiamo alla legge straniera applicabile cancellata la diversità tra sistemi giuridici e diverrebbero
in base ai criteri stabiliti dalle norme di diritto inter- sostanzialmente inutili le stesse regole del diritto inter-
nazionale privato, ed ordine pubblico interno, attinen- nazionale privato (cfr. Cass., Sez. lav., 4/05/2007, n.
te invece alla libera esplicazione dell’autonomia priva- 10215). La conclusione che se ne trae è che non vi è
ta nei rapporti tra soggetti appartenenti al medesimo coincidenza tra le norme inderogabili dell’ordinamento
ordinamento (cfr. Cass., Sez. lav., 25/05/1985, n. 3209; italiano ed i principi di ordine pubblico rilevanti come
Cass., Sez. I, 3/05/1984, n. 2682; Cass., Sez. 2, 19/02/ limitazione all’applicazione di leggi straniere, dal mo-
1970, n. 389), il predetto indirizzo faceva sostanzial- mento che questi ultimi non vanno enucleati soltanto
mente coincidere le due nozioni, ravvisando nella pri- dal quadro normativo interno, ma devono essere rica-
ma null’altro che un aspetto della seconda, fino ad vati da esigenze (comuni ai diversi ordinamenti statali)
affermare esplicitamente che essa non doveva essere di garanzia e tutela dei diritti fondamentali, o da valori
intesa in senso astratto ed universale, ma andava rife- fondanti dell’intero assetto ordinamentale (cfr. Cass.,
rita all’ordinamento giuridico nazionale ed ai suoi più Sez. III, 22/08/2013, n. 19405; Cass., Sez. lav., 19/ 07/
elevati interessi, dei quali era volta ad assicurare il 2007, n. 16017).
rispetto (cfr. Cass., Sez. I, 9/01/1976, n. 44; 14/04/ In tale mutato contesto s’inserisce anche il preceden-
1972, n. 1266; 24/04/1962, n. 818). Tale orientamen- te richiamato dalla ordinanza impugnata, avente ad
to, estendendo il parametro di riferimento della valu- oggetto il riconoscimento dell’atto straniero di nascita
tazione prescritta ai fini della delibazione ai principi di un minore generato da due donne, una delle quali
informatori dei singoli istituti, quali si desumono dalle aveva fornito l’ovulo necessario al concepimento me-
norme imperative che li disciplinano, finiva tuttavia diante procreazione medicalmente assistita, mentre
per lasciare ben poco spazio all’efficacia dei provvedi- l’altra lo aveva partorito: tale pronuncia, nel ribadire
menti stranieri, la cui attuazione nel territorio dello la nozione di ordine pubblico dianzi riportata, si pone

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Commenti Parte prima

in rapporto di continuità con il nuovo orientamento, ordinamento, con i quali il giudice investito della do-
affermando a chiare lettere che ‘‘il legame, pur sempre manda di riconoscimento è pur sempre tenuto a con-
necessario con l’ordinamento nazionale, è da intender- frontarsi. A fronte degli effetti sovente innovativi della
si limitato ai principi fondamentali desumibili, in pri- mediazione esercitata dalle carte sovranazionali ai fini
mo luogo, dalla Costituzione, ma anche, laddove com- dell’ingresso di istituti provenienti da altri ordinamen-
patibili con essa, dai trattati fondativi e dalla Carta dei ti, essa ha ribadito l’essenzialità del controllo sui prin-
diritti fondamentali dell’Unione Europea, nonché dal- cipi essenziali della lex fori in materie presidiate da un
la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo’’; essa insieme di norme di sistema che attuano il fondamento
precisa che ‘‘un contrasto con l’ordine pubblico non è della repubblica, affermando che ‘‘Costituzioni e tradi-
ravvisabile per il solo fatto che la norma straniera sia zioni giuridiche con le loro diversità costituiscono un
difforme contenutisticamente da una o più disposizioni limite ancor vivo: privato di venature egoistiche, che
del diritto nazionale, perché il parametro di riferimen- davano loro ‘‘fiato corto’’, ma reso più complesso dal-
to non è costituito (o non è costituito più) dalle norme l’intreccio con il contesto internazionale in cui lo Sta-
con le quali il legislatore ordinario eserciti (o abbia to si colloca’’. Ha quindi chiarito che la sentenza stra-
esercitato) la propria discrezionalità in una determina- niera applicativa di un istituto non regolato dall’ordi-
ta materia, ma esclusivamente dai principi fondamen- namento nazionale, quand’anche non ostacolata dalla
tali vincolanti per lo stesso legislatore ordinario’’, e disciplina Europea, deve misurarsi ‘‘con il portato della
conclude pertanto che ‘‘il giudice, al quale è affidato Costituzione e di quelle leggi che, come nervature
il compito di verificare preventivamente la compatibi- sensibili, fibre dell’apparato sensoriale e delle parti vi-
lità della norma straniera con tali principi, dovrà ne- tali di un organismo, inverano l’ordinamento costitu-
gare il contrasto con l’ordine pubblico in presenza di zionale’’; nel contempo, ha precisato che la valutazione
una mera incompatibilità (temporanea) della norma di compatibilità con l’ordine pubblico non può essere
straniera con la legislazione nazionale vigente, quando limitata alla ricerca di una piena corrispondenza tra
questa rappresenti una delle possibili modalità di istituti stranieri ed istituti italiani, ma deve estendersi
espressione della discrezionalità del legislatore ordina- alla verifica dell’eventuale contrasto tra l’istituto di cui
rio in un determinato momento storico’’ (cfr. Cass., si chiede il riconoscimento e l’intreccio di valori e
Sez. I, 30/09/2016, n. 19599, cit.). Nella medesima norme rilevanti ai fini della delibazione.
ottica, una successiva pronuncia, riguardante la rettifi- 12.2. Viene in tal modo evidenziato un profilo im-
ca dell’atto di nascita di un minore generato da due portante della valutazione di compatibilità, rimasto
donne mediante il ricorso alla fecondazione assistita, forse in ombra nelle enunciazioni di principio delle
ha affermato che la contrarietà dell’atto estero all’or- precedenti decisioni, ma dalle stesse tenuto ben pre-
dine pubblico internazionale dev’essere valutata alla sente nell’esame delle fattispecie concrete, ovverosia la
stregua non solo dei principi della nostra Costituzione, rilevanza della normativa ordinaria, quale strumento di
ma anche, tra l’altro, di quelli consacrati nella Dichia- attuazione dei valori consacrati nella Costituzione, e la
razione ONU dei Diritti dell’Uomo, nella Convenzio- conseguente necessità di tener conto, nell’individua-
ne Europea dei Diritti dell’Uomo, nei Trattati Fonda- zione dei principi di ordine pubblico, del modo in cui i
tivi e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione predetti valori si sono concretamente incarnati nella
Europea, nonché, con particolare riferimento alla po- disciplina dei singoli istituti. Significativo, in proposi-
sizione del minore e al suo interesse, tenendo conto to, risulta l’ampio excursus dedicato dalla prima delle
della Dichiarazione ONU dei diritti del Fanciullo, del- sentenze richiamate alle norme di legge ordinaria che
la Convenzione ONU dei Diritti del Fanciullo e della conferiscono rilievo all’interesse superiore del minore
Convenzione Europea di Strasburgo sui diritti proces- ed a quelle che disciplinano l’acquisto dello status di
suali del minore (cfr. Cass., Sez. I, 15/06/2017, n. figlio e la procreazione me-dicalmente assistita. Cosı̀
14878). come va sottolineata l’attenzione costantemente pre-
Il risalto in tal modo conferito ai principi consacrati stata, in tema di riconoscimento dell’efficacia dei prov-
nelle fonti internazionali e sovranazionali, ai quali vie- vedimenti stranieri, all’opera di sintesi e ricomposizio-
ne attribuita una portata complementare a quella dei ne attraverso la quale la giurisprudenza costituzionale e
principi sanciti dalla nostra Costituzione, non trova quella di legittimità sono pervenute all’estrapolazione
smentita nella recente sentenza emessa da questa Corte dei principi fondamentali, sulla base non solo dei so-
a Sezioni Unite e richiamata nell’ordinanza di rimes- lenni enunciati della Costituzione e delle Convenzioni
sione (cfr. Cass., Sez. Un., 5/07/2017, n. 16601), la e Dichiarazioni internazionali, ma anche dell’interpre-
quale, nell’escludere la sussistenza di un’incompatibili- tazione della legge ordinaria, che dà forma a quel di-
tà ontologica tra l’istituto dei danni punitivi e l’ordi- ritto vivente dalla cui valutazione non può prescindersi
namento italiano, non ha affatto inteso rimettere in nella ricostruzione dell’ordine pubblico, quale insieme
discussione il predetto orientamento, ma si è limitata a dei valori fondanti dell’ordinamento in un determina-
richiamare l’attenzione sui principi fondanti del nostro to momento storico. Caratteristica essenziale della no-

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Parte prima Commenti n


zione di ordine pubblico è infatti la relatività e mute- atteggiarsi dei principi richiamati, alla stregua della
volezza nel tempo del suo contenuto, soggetto a modi- disciplina ordinaria specificamente applicabile.
ficazioni in dipendenza dell’evoluzione dei rapporti po- La domanda proposta nel presente giudizio ha infatti
litici, economici e sociali, e quindi inevitabilmente ad oggetto il riconoscimento dell’efficacia di un prov-
destinato ad essere influenzato dalla disciplina ordina- vedimento emesso all’estero, che ha attribuito ai mi-
ria degl’istituti giuridici e dalla sua interpretazione, che nori lo status di figli di uno dei due istanti, con il quale
di quella evoluzione costituiscono espressione, e che essi non hanno alcun rapporto biologico, essendo stati
contribuiscono a loro volta a tenere vivi e ad arricchire generati mediante gameti forniti dall’altro, già dichia-
di significati i principi fondamentali dell’ordinamento. rato loro genitore con un precedente provvedimento
Il segnalato processo di armonizzazione tra gli ordi- regolarmente trascritto in Italia, con la cooperazione di
namenti, di cui costituisce espressione il riferimento ai due donne, una delle quali ha donato gli ovociti, men-
valori giuridici condivisi dalla comunità internaziona- tre l’altra, in virtù di un accordo validamente stipulato
le, non esige d’altronde la realizzazione di un’assoluta ai sensi della legge straniera, ha portato avanti la gra-
uniformità nella disciplina delle singole materie, spet- vidanza, rinunciando preventivamente a qualsiasi di-
tando alla discrezionalità del legislatore l’individuazio- ritto nei confronti dei minori. Il giudizio nel quale è
ne degli strumenti più opportuni per dare attuazione a stata pronunciata la sentenza richiamata aveva invece
quei valori, compatibilmente con i principi ispiratori ad oggetto la trascrizione nei registri dello stato civile
del diritto interno, senza che ciò consenta di declassare italiano di un atto di nascita formato all’estero e ri-
automaticamente a mera normativa di dettaglio le di- guardante un minore generato da due donne, a ciascu-
sposizioni a tal fine adottate. In tal senso depongono na delle quali egli risultava legato da un rapporto bio-
anche la L. n. 218 del 1995, artt. 64 e ss., i quali, nel logico, in quanto una di esse lo aveva partorito, mentre
disciplinare l’ingresso nel nostro ordinamento di atti e l’altra aveva fornito gli ovuli necessari per il concepi-
provvedimenti formati all’estero, non prevedono affat- mento mediante procreazione medicalmente assistita.
to il recepimento degl’istituti ivi applicati, cosı̀ come Le due fattispecie hanno in comune il fatto che il
sono disciplinati dagli ordinamenti di provenienza, ma concepimento e la nascita del minore hanno avuto
luogo in attuazione di un progetto genitoriale maturato
si limitano a consentire la produzione dei relativi ef-
nell’ambito di una coppia omosessuale, con l’apporto
fetti, nella misura in cui gli stessi risultino compatibili
genetico di uno solo dei partner, differenziandosi inve-
con la delineata nozione di ordine pubblico.
ce per il numero di terzi estranei (due, anziché uno)
12.3. La seconda questione sottoposta all’esame delle
che hanno cooperato al predetto scopo, e soprattutto
Sezioni Unite può quindi essere risolta con l’enuncia-
per il contributo fornito da uno di essi, che risulta però
zione del seguente principio di diritto: determinante ai fini della individuazione della discipli-
‘‘In tema di riconoscimento dell’efficacia del provve- na applicabile.
dimento giurisdizionale straniero, la compatibilità con Come rilevato da questa Corte, la tecnica feconda-
l’ordine pubblico, richiesta dalla L. n. 218 del 1995, tiva esaminata dalla precedente sentenza è assimilabile
artt. 64 e ss., dev’essere valutata alla stregua non solo per un verso alla fecondazione eterologa, alla quale è
dei principi fondamentali della nostra Costituzione e accomunata dalla necessità dell’apporto genetico di un
di quelli consacrati nelle fonti internazionali e sovra- terzo donatore del gamete per la realizzazione del pro-
nazionali, ma anche del modo in cui gli stessi si sono getto genitoriale proprio di una coppia che, essendo
incarnati nella disciplina ordinaria dei singoli istituti, dello stesso sesso, si trovi in una situazione analoga a
nonché dell’interpretazione fornitane dalla giurispru- quella di una coppia di persone di sesso diverso cui sia
denza costituzionale ed ordinaria, la cui opera di sintesi diagnosticata una sterilità o infertilità assoluta e irre-
e ricomposizione dà forma a quel diritto vivente dal versibile, per altro verso alla fecondazione omologa,
quale non può prescindersi nella ricostruzione delle con la quale condivide il contributo genetico fornito
nozione di ordine pubblico, quale insieme dei valori da un partner all’altro nell’ambito della stessa coppia.
fondanti dell’ordinamento in un determinato momen- La fattispecie non è pertanto riconducibile alla surro-
to storico’’. gazione di maternità, in quanto priva della caratteristi-
13. Tale profilo non ha costituito oggetto di adegua- ca essenziale di tale figura, costituita dal fatto che una
to apprezzamento da parte dell’ordinanza impugnata, la donna presta il proprio corpo (ed eventualmente gli
quale si è limitata a far proprie le enunciazioni di prin- ovuli necessari al concepimento) al solo fine di aiutare
cipio della sentenza n. 19599 del 2016, ritenendole un’altra persona o una coppia sterile a realizzare il
suscettibili di automatica trasposizione alla fattispecie proprio desiderio di avere un figlio, assumendo l’obbli-
da essa esaminata, senza tener conto delle profonde go di provvedere alla gestazione ed al parto per conto
differenze intercorrenti tra la stessa e quella presa in della stessa, ed impegnandosi a consegnarle il nascitu-
considerazione dal precedente di legittimità, ed omet- ro. È per tale motivo che la predetta sentenza ha po-
tendo conseguentemente di valutare il diverso modo di tuto agevolmente escludere l’applicabilità della L. n.

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Commenti Parte prima

40 del 2004, art. 12, comma 6, che vieta ‘‘la commer- in considerazione da una più risalente sentenza, con
cializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione cui questa Corte, nel pronunciare in ordine allo stato
di maternità’’, comminando una sanzione penale per di adottabilità di un minore nato all’estero mediante il
‘‘chiunque, in qualsiasi forma’’, la ‘‘realizza, organizza o ricorso alla predetta pratica, ha ritenuto contrastante
pubblicizza’’; nel contempo, essa ha evidenziato la mi- con l’ordine pubblico il riconoscimento dell’efficacia
nore portata del divieto di accesso alle tecniche di dell’atto di nascita formato all’estero, in cui erano in-
procreazione medicalmente assistita, imposto dall’art. dicati come genitori due coniugi italiani, i quali si
5 alle coppie dello stesso sesso, osservando che, ai sensi erano avvalsi della maternità surrogata senza fornire
del comma 2 dell’art. 12, lo stesso è presidiato esclusi- alcun apporto biologico (cfr. Cass., Sez. I, 11/11/
vamente da una sanzione amministrativa; ed ha dato 2014, n. 24001). Nel ribadire che l’ordine pubblico
atto della diversità della fattispecie anche dalla fecon- internazionale è ‘‘il limite che l’ordinamento nazionale
dazione eterologa, dalla quale si distingue per il fatto pone all’ingresso di norme e provvedimenti stranieri, a
che l’ovulo è fornito dal partner della gestante, rite- protezione della sua coerenza interna’’, e dunque ‘‘non
nendo quindi non pertinente il richiamo all’art. 9, può ridursi ai soli valori condivisi dalla comunità in-
comma 3, della medesima legge, che, in caso di viola- ternazionale, ma comprende anche principi e valori
zione del divieto di cui all’art. 4, comma 3, preclude al esclusivamente propri, purché fondamentali e (perciò)
donatore di gameti l’acquisizione di qualsiasi relazione irrinunciabili’’, tale sentenza ha ritenuto pacifica l’ap-
giuridica parentale con il nato e la possibilità di far plicabilità del divieto della surrogazione di maternità
valere nei confronti dello stesso alcun diritto o assu- risultante dalla L. n. 40 del 2004, art. 12, comma 6,
mere alcun obbligo. osservando che tale disposizione è certamente di ordi-
La fattispecie che costituisce oggetto del presente ne pubblico, come suggerisce già la previsione della
giudizio è invece annoverabile a pieno titolo tra le sanzione penale, posta di regola a presidio di beni fon-
ipotesi di maternità surrogata, caratterizzandosi proprio damentali; ha precisato che ‘‘vengono qui in rilievo la
per l’accordo intervenuto con una donna estranea alla dignità umana – costituzionalmente tutelata – della
coppia genitoriale, che ha provveduto alla gestazione gestante e l’istituto dell’adozione, con il quale la surro-
ed al parto, rinunciando tuttavia ad ogni diritto nei gazione di maternità si pone oggettivamente in con-
confronti dei nati: essa non è pertanto assimilabile in flitto, perché soltanto a tale istituto, governato da re-
alcun modo a quella esaminata dal precedente citato, e gole particolari poste a tutela di tutti gli interessati, in
neppure a quella che ha costituito oggetto della suc- primo luogo dei minori, e non al mero accordo delle
cessiva sentenza n. 14878 del 2017, riguardante la ret- parti, l’ordinamento affida la realizzazione di progetti di
tifica dell’atto di nascita di un minore, formato all’e- genitorialità priva di legami biologici con il nato’’; ed
stero e già trascritto in Italia, a seguito della modifica ha escluso che tale divieto si ponga in contrasto con
apportata dall’ufficiale di stato civile straniero, che l’interesse superiore del minore, tutelato dall’art. 3 del-
aveva indicato il nato come figlio non solo della donna la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo
che lo aveva partorito, ma anche di un’altra donna, del 20 novembre 1989, resa esecutiva in Italia con L.
con essa coniugata, con cui il minore non aveva alcun 27 maggio 1991, n. 176, ritenendolo espressione di una
legame biologico; nell’escludere la contrarietà della scelta non irragionevole, compiuta dal legislatore nel-
rettifica all’ordine pubblico, quest’ultima sentenza ha l’esercizio della sua discrezionalità, e volta a far sı̀ ‘‘che
infatti equiparato la fattispecie alla fecondazione ete- tale interesse si realizzi proprio attribuendo la materni-
rologa, ricordando da un lato che il divieto del ricorso tà a colei che partorisce e affidando (...) all’istituto
a tale pratica è venuto parzialmente meno per effetto dell’adozione, realizzata con le garanzie proprie del pro-
della sentenza n. 162 del 2014, con cui la Corte co- cedimento giurisdizionale, piuttosto che al semplice
stituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegitti- accordo delle parti, la realizzazione di una genitorialità
mo la L. n. 40 del 2004, art. 4, comma 3, e richiaman- disgiunta dal legame biologico’’.
do dall’altro i principi enunciati dalla sentenza n. Rispetto alla fattispecie presa in considerazione dalla
19599 del 2016. Tale ragionamento non è tuttavia predetta sentenza, quella esaminata dall’ordinanza im-
suscettibile di estensione al caso in esame, il cui unico pugnata si distingue soltanto per il fatto che la surro-
punto di contatto con la fecondazione eterologa è rap- gazione di maternità non si è realizzata mediante ga-
presentato dall’estraneità alla coppia di uno dei sogget- meti interamente forniti da soggetti estranei alla cop-
ti che hanno fornito i gameti necessari per il concepi- pia, ma con il contributo genetico di uno dei compo-
mento, dal momento che la gestazione ed il parto non nenti della stessa; nella specie, tuttavia, l’assenza di un
hanno avuto luogo nell’ambito della coppia, ma con la legame genetico tra i minori e l’altro partner è stata
cooperazione di un quarto soggetto. ritenuta inidonea ad impedire il riconoscimento del
13.1. In quanto manifestatosi nelle forme tipiche rapporto genitoriale accertato con il provvedimento
della surrogazione di maternità, l’intervento di que- del Giudice canadese, in virtù dell’affermazione che
st’ultimo rende la vicenda assimilabile a quella presa il modello di genitorialità cui s’ispira il nostro ordina-

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mento non è fondato esclusivamente sul legame bio- co, come dimostra la regolamentazione dell’istituto
logico tra il genitore ed il nato. Per giungere a tale dell’adozione’’, la Corte da un lato ha riconosciuto
conclusione, la Corte di merito ha escluso innanzitutto che ‘‘il dato della provenienza genetica non costituisce
la possibilità di considerare la L. n. 40 del 2004, art. un requisito imprescindibile della famiglia’’, dall’altro
12, comma 6, come una norma di ordine pubblico, ha tenuto però a chiarire che ‘‘la libertà e la volonta-
negando che la disciplina della procreazione medical- rietà dell’atto che consente di diventare genitori e di
mente assistita costituisca espressione di principi fon- formare una famiglia, nel senso sopra precisato, di si-
damentali e costituzionalmente obbligati, non modifi- curo non implica che la libertà in esame possa espli-
cabili ad opera del legislatore ordinario, e ravvisandovi carsi senza limiti’’ (cfr. Corte Cost., sent. n. 162 del
piuttosto ‘‘il punto di equilibrio attualmente raggiunto 2014). Tra questi limiti va indubbiamente annoverato
a livello legislativo nella tutela dei differenti interessi il divieto della surrogazione di maternità, al quale de-
fondamentali che vengono in considerazione nella ma- v’essere riconosciuta una rilevanza del tutto particola-
teria’’; ha conseguentemente ritenuto che la predetta re, tenuto conto della speciale considerazione di cui la
disciplina non possa prevalere sull’interesse superiore predetta pratica costituisce oggetto nell’ambito della L.
dei minori, identificato in quello alla conservazione n. 40: quest’ultima, infatti, nel consentire il ricorso alle
dello status filiationis legittimamente acquisito allo tecniche di procreazione medicalmente assistita, ivi
estero, che risulterebbe pregiudicato dall’impossibilità comprese (a seguito della sentenza della Corte costitu-
di far valere i relativi diritti nei confronti del genitore zionale n. 162 del 2014) quelle di tipo eterologo, nei
intenzionale, nonché dalla mancata assunzione dei casi di sterilità o infertilità assolute ed irreversibili,
corrispondenti obblighi da parte di quest’ultimo. nonché (per effetto della sentenza della Corte costitu-
13.2. Nella parte in cui esclude che il divieto della zionale n. 96 del 2015) nel caso di coppie fertili porta-
surrogazione di maternità costituisca un principio di trici di malattie genetiche trasmissibili rispondenti ai
ordine pubblico, il ragionamento seguito dalla Corte criteri di gravità di cui alla L. 22 maggio 1978, n. 194,
territoriale si pone in evidente contrasto con l’orienta- art. 6, comma 1, lett. b), distingue nettamente tra le
mento precedentemente riportato della giurisprudenza predette tecniche e la surrogazione di maternità, subor-
di legittimità, che assegna a tale disposizione una fun- dinando l’utilizzazione delle prime al concorso di de-
zione essenziale di tutela di interessi costituzionalmen- terminate condizioni e vietando in ogni caso il ricorso
te rilevanti, trascurando altresı̀ le indicazioni emergen- alla seconda, nonché prevedendo sanzioni di diversa
ti dalla giurisprudenza costituzionale, che vi ravvisa il gravità (rispettivamente amministrative e penali) per
risultato di un bilanciamento d’interessi attuato dallo la violazione delle relative disposizioni. Tale diversità
stesso legislatore. di regime giuridico è stata evidenziata anche dal Giu-
Com’è noto, infatti, la Corte costituzionale ha da dice delle leggi, che nel dichiarare l’illegittimità costi-
tempo riconosciuto nella L. n. 40 del 2004 una legge tuzionale dell’art. 4, comma 3, della legge in esame,
‘‘costituzionalmente necessaria’’, osservando che essa nella parte in cui vietava il ricorso alla procreazione
rappresenta la prima legislazione organica relativa ad medicalmente assistita di tipo eterologo anche nel caso
un delicato settore che indubbiamente coinvolge una in cui fosse stata diagnosticata una patologia tale da
pluralità di rilevanti interessi costituzionali, i quali, nel causare sterilità o infertilità assolute ed irreversibili, ha
loro complesso, postulano quanto meno un bilancia- tenuto a precisare che tale pronuncia non investiva in
mento tra di essi che assicuri un livello minimo di alcun modo il divieto posto dall’art. 12, comma 6 (cfr.
tutela legislativa (cfr. Corte Cost., sent. n. 45 del sent. n. 162 del 2014).
2005; v. anche sent. n. 151 del 2009); pur escludendo Il senso di detto limite è stato chiarito dalla stessa
che detta legge abbia un contenuto costituzionalmente Corte costituzionale, la quale, nel dichiarare infondata,
vincolato, ha affermato che le questioni da essa affron- in riferimento agli artt. 2, 3, 30 e 31 Cost. e art. 117
tate toccano temi eticamente sensibili, in relazione ai Cost., comma 1, ed all’art. 8 della CEDU, la questione di
quali l’individuazione di un ragionevole punto di equi- legittimità costituzionale dell’art. 263 c.c., nella parte in
librio delle contrapposte esigenze, nel rispetto della cui non prevede che l’impugnazione del riconoscimento
dignità della persona umana, appartiene primariamen- del figlio minore per difetto di veridicità possa essere
te alla valutazione del legislatore (cfr. Corte Cost., accolta solo quando sia rispondente all’interesse dello
sent. n. 347 del 1998). Premesso che ‘‘la determinazio- stesso, ha posto nuovamente in risalto il ruolo svolto
ne di avere o meno un figlio, concernendo la sfera più dal divieto di cui alla L. n. 40 del 2004, art. 12, comma
intima ed intangibile della persona umana, non può 6, ai fini della regolamentazione degl’interessi coinvolti
che essere incoercibile, qualora non vulneri altri valori nelle tecniche di procreazione medicalmente assistita.
costituzionali’’, e precisato che ‘‘il progetto di forma- Premesso che, nonostante l’accentuato favor dimostrato
zione di una famiglia caratterizzata dalla presenza di dall’ordinamento per la conformità dello status di figlio
figli, anche indipendentemente dal dato genetico, è alla realtà della procreazione, l’accertamento della verità
favorevolmente considerato dall’ordinamento giuridi- biologica e genetica dell’individuo non costituisce un

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Commenti Parte prima

valore di rilevanza costituzionale assoluta, tale da sottrar- so, tenendo conto di variabili più complesse, tra le
si a qualsiasi bilanciamento con gli altri interessi coin- quali assume particolare rilievo, nella specie, la presen-
volti, in particolare con l’interesse del minore alla con- za di strumenti legali idonei a consentire la costituzio-
servazione dello status filiationis, e dato atto che in caso ne di un legame giuridico con il genitore intenzionale,
di ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente che, pur diverso da quello previsto dalla L. n. 40 del
assistita il legislatore ha attribuito la prevalenza proprio 2004, art. 8, garantisca al minore una adeguata tutela
a quest’ultimo interesse, dichiarando inammissibile il di- (cfr. Corte Cost., sent. n. 272 del 2017); in proposito,
sconoscimento di paternità, la Corte ha rilevato che, a va richiamato soprattutto l’orientamento di questa
fianco dei casi in cui il bilanciamento è demandato al Corte in tema di adozione in casi particolari, che, pro-
giudice, ‘‘vi sono casi nei quali la valutazione compara- prio facendo leva sull’interesse del minore a vedere
tiva tra gli interessi è fatta direttamente dalla legge, come riconosciuti i legami sviluppatisi con altri soggetti
accade con il divieto di disconoscimento a seguito di che se ne prendono cura, individua nella L. n. 184
fecondazione eterologa’’, mentre ‘‘in altri il legislatore del 1983, art. 44, comma 1, lett. d), una clausola di
impone, allo opposto, l’imprescindibile presa d’atto della chiusura del sistema, volta a consentire il ricorso a tale
verità con divieti come quello della maternità surrogata’’, strumento tutte le volte in cui è necessario salvaguar-
confermando inoltre che in quest’ultimo caso l’interesse dare la continuità della relazione affettiva ed educati-
alla verità riveste natura anche pubblica, in quanto cor- va, all’unica condizione della ‘‘constatata impossibilità
relato ad una pratica che offende in modo intollerabile la di affidamento preadottivo’’, da intendersi non già co-
dignità della donna e mina nel profondo le relazioni me impossibilità di fatto, derivante da una situazione di
umane, e per tale motivo è vietata dalla legge (cfr. Corte abbandono del minore, bensı̀ come impossibilità di
Cost., sent. n. 272 del 2017). diritto di procedere all’affidamento preadottivo (cfr.
Non può pertanto condividersi il ragionamento se- Cass., Sez. I, 22/06/2016, n. 12962).
guito dalla Corte di merito, nella parte in cui, pur 13.3. Tali conclusioni non si pongono affatto in
riconoscendo nella disposizione di cui alla L. n. 40 contrasto con i principi sanciti dalle convenzioni in-
del 2004, art. 12, comma 6, il punto di equilibrio ternazionali in materia di protezione dei diritti dell’in-
attualmente raggiunto a livello legislativo nella tutela fanzia, cui lo Stato italiano ha prestato adesione, rati-
dei differenti interessi fondamentali che vengono in ficandole e rendendole esecutive nell’ordinamento in-
considerazione nella materia, ha preteso di sostituire terno, né con le indicazioni emergenti dalla giurispru-
la propria valutazione a quella compiuta in via gene- denza formatasi al riguardo, e richiamata nell’ordinanza
rale dal legislatore, attribuendo la prevalenza all’inte- impugnata. È pur vero, infatti, che le predette fonti
resse dei minori alla conservazione dello status filiatio- assicurano la più ampia tutela al minore, riconoscendo
nis, nonostante la pacifica insussistenza di un rapporto allo stesso il diritto alla protezione ed alle cure neces-
biologico con il genitore intenzionale. Non risulta per- sarie per il suo benessere, impegnando gli Stati a pre-
tinente, in proposito, il richiamo all’affermazione, con- servarne l’identità ed a rispettarne le relazioni familiari,
tenuta nella citata sentenza n. 19599 del 2016, secon- ed individuando, quale criterio preminente da adottare
do cui le conseguenze della violazione delle prescrizio- in tutte le decisioni che lo riguardino, il suo interesse
ni e dei divieti posti dalla L. n. 40 del 2004, imputabili superiore, nonché promuovendo la concessione delle
agli adulti che hanno fatto ricorso ad una pratica fe- garanzie procedurali necessarie ad agevolare l’esercizio
condativa illegale in Italia, non possono ricadere su chi dei suoi diritti (cfr. in particolare gli artt. 3, 8 e 9 della
è nato, il quale ha il diritto fondamentale, che dev’es- Convenzione di New York cit.; gli artt. 1 e 6 della
sere tutelato, alla conservazione dello status filiationis Convenzione Europea sull’esercizio dei diritti dei fan-
legittimamente acquisito all’estero: tale interesse, come ciulli, fatta a Strasburgo il 25 gennaio 1996 e ratificata
si è visto, è destinato ad affievolirsi in caso di ricorso con L. 20 marzo 2003, n. 77; gli artt. 8, 9, 10, 22, 23,
alla surrogazione di maternità, il cui divieto, nell’ottica 28 e 33 della Convenzione sulla competenza, la legge
fatta propria dal Giudice delle leggi, viene a configu- applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la coope-
rarsi come l’anello necessario di congiunzione tra la razione in materia di responsabilità genitoriale e di
disciplina della procreazione medicalmente assistita e misure di protezione dei minori, fatta all’Aja il 19
quella generale della filiazione, segnando il limite oltre ottobre 1996 e ratificata con L. 18 giugno 2015, n.
il quale cessa di agire il principio di auto-responsabilità 101; l’art. 24 della Carta di Nizza). Ciò non significa
fondato sul consenso prestato alla predetta pratica, e tuttavia che la tutela del predetto interesse non possa
torna ad operare il favor veritatis, che giustifica la costituire oggetto di contemperamento con quella di
prevalenza dell’identità genetica e biologica. Tale pre- altri valori considerati essenziali ed irrinunciabili dal-
valenza, d’altronde, non si traduce necessariamente l’ordinamento, la cui considerazione può ben incidere
nella cancellazione dell’interesse del minore, la cui sull’individuazione delle modalità più opportune da
tutela, come precisato dalla Corte costituzionale, im- adottare per la sua realizzazione, soprattutto in materie
pone di prescindere dalla rigida alternativa vero o fal- sensibili come quella in esame, che interrogano pro-

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Parte prima Commenti n


fondamente la coscienza individuale e collettiva, po- tore statale l’individuazione degli strumenti più ade-
nendo questioni delicate e complesse, suscettibili di guati per conferire rilievo giuridico al rapporto genito-
soluzioni differenziate. D’altronde, proprio in tema di riale, compatibilmente con gli altri interessi coinvolti
riconoscimento giuridico del rapporto di filiazione tra nella vicenda, e fermo restando l’obbligo di assicurare
il minore nato all’estero mediante il ricorso alla mater- una tutela comparabile a quella ordinariamente ricol-
nità surrogata ed il genitore intenzionale, la Corte legabile allo status fifiationis: esigenza, questa, che nel-
EDU ha da tempo affermato che gli Stati godono di l’ordinamento interno può ritenersi soddisfatta anche
un ampio margine di apprezzamento sia ai fini della dal già menzionato istituto dell’adozione in casi parti-
decisione di autorizzare o meno la predetta pratica colari, per effetto delle disposizioni della L. n. 184 del
che con riguardo alla determinazione degli effetti da 1983, che parificano la posizione del figlio adottivo
ricollegarvi sul piano giuridico, dando atto che è in allo stato di figlio nato dal matrimonio.
gioco un aspetto essenziale dell’identità degli individui, 13.4. L’ultima questione sottoposta all’esame di que-
ma rilevando che in ordine a tali questioni non vi è ste Sezioni Unite può dunque essere risolta mediante
consenso a livello internazionale, e ritenendo comun- l’enunciazione del seguente principio di diritto:
que legittime le finalità di tutela del minore e della ‘‘Il riconoscimento dell’efficacia del provvedimento
gestante, perseguite attraverso l’imposizione del divieto giurisdizionale straniero con cui sia stato accertato il
in questione. Pur osservando che il mancato ricono- rapporto di filiazione tra un minore nato all’estero me-
scimento del rapporto di filiazione è destinato inevita- diante il ricorso alla maternità surrogata ed il genitore
bilmente ad incidere sulla vita familiare del minore, d’intenzione munito della cittadinanza italiana trova
essa ha escluso la configurabilità di una violazione ostacolo nel divieto della surrogazione di maternità
del diritto al rispetto della stessa, ove sia assicurata in previsto dalla L. n. 40 del 2004, art. 12, comma 6,
concreto la possibilità di condurre un’esistenza parago- qualificabile come principio di ordine pubblico, in
nabile a quella delle altre famiglie, ravvisando soltanto quanto posto a tutela di valori fondamentali, quali la
una violazione del diritto al rispetto della vita privata, dignità umana della gestante e l’istituto dell’adozione;
in relazione alla lesione dell’identità personale even- la tutela di tali valori, non irragionevolmente ritenuti
tualmente derivante dalla coincidenza di uno dei ge- prevalenti sull’interesse del minore, nell’ambito di un
nitori d’intenzione con il genitore biologico del minore bilanciamento effettuato direttamente dal legislatore,
(cfr. Corte EDU, sent. 26/06/2014, Mennesson e La- al quale il giudice non può sostituire la propria valu-
bassee c. Francia). Le predette violazioni non sono tazione, non esclude peraltro la possibilità di conferire
pertanto configurabili nel caso in cui, come nella spe- rilievo al rapporto genitoriale, mediante il ricorso ad
cie, non sia in discussione il rapporto di filiazione con altri strumenti giuridici, quali l’adozione in casi parti-
il genitore biologico, ma solo quello con il genitore colari, prevista dalla L. n. 184 del 1983, art. 44, com-
d’intenzione, il cui mancato riconoscimento non pre- ma 1, lett. d)’’.
clude al minore l’inserimento nel nucleo familiare del- 14. In applicazione dei predetti principi, va pertanto
la coppia genitoriale né l’accesso al trattamento giuri- accolto anche il quinto motivo del ricorso proposto dal
dico ricollegabile allo status finiliationis, pacificamente Ministero e dal Sindaco, con la conseguente cassazione
riconosciuto nei confronti dell’altro genitore. Nel caso dell’ordinanza impugnata, e, non risultando necessari
esaminato da questa Corte nella sentenza n. 24001 del ulteriori accertamenti di fatto, la causa può essere de-
2014, e riproposto dinanzi ad essa, la Corte EDU ha cisa nel merito, ai sensi dell’art. 384 c.p.c., u.c., con il
d’altronde escluso entrambe le violazioni, negando per rigetto della domanda di riconoscimento dell’efficacia
un verso la configurabilità di una vita familiare, in del provvedimento straniero.
considerazione dell’assenza di qualsiasi legame genetico L’incertezza delle questioni trattate, inerenti ad una
o biologico tra il minore ed entrambi i genitori e della materia che ha costituito oggetto di un dibattito dot-
breve durata della relazione con gli stessi, e ritenendo trinale e giurisprudenziale assai vivace e tuttora in evo-
per altro verso legittima l’ingerenza nella vita privata, luzione, giustifica l’integrale compensazione tra le parti
concretizzatasi nell’interruzione dei rapporti con i ge- delle spese di entrambi i gradi del giudizio.
nitori e nella dichiarazione dello stato di adottabilità, P.Q.M.
alla luce dell’illegalità della condotta tenuta dai geni- dichiara inammissibile il ricorso proposto dal Procu-
tori, che avevano condotto il minore in Italia senza ratore generale presso la Corte d’appello di Trento;
rispettare la disciplina dell’adozione, e della conse- rigetta il primo motivo del ricorso proposto dal Mini-
guente precarietà della relazione in tal modo instaura- stero dell’interno e dal Sindaco di Trento; accoglie il
tasi (cfr. Corte EDU, sent. 24/01/2017, Paradiso e secondo, il terzo, il quarto ed il quinto motivo; cassa
Campanelli c. Italia). Anche nella giurisprudenza della l’ordinanza impugnata, in relazione ai motivi accolti, e,
Corte EDU, la sussistenza di un legame genetico o decidendo nel merito, rigetta la domanda.
biologico con il minore rappresenta dunque il limite (Omissis)
oltre il quale è rimessa alla discrezionalità del legisla-

756 NGCC 4/2019

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