Vittorio Bovolin
Appunti integrativi sui fenomeni di laminazione delle piene per invaso
1. Generalità
Fig.1.1 – Efflusso da una luce di scarico superficiale. La quota di massima regolazione coincide con la quota
della cresta sfiorante.
1Tra gli interventi strutturali si annoverano quelli mirati ad incrementare la capacità di smaltimento del corso d'acqua, quali ad
esempio l'ampliamento delle sezioni idrauliche e l'adeguamento delle strutture arginali.
2Si rimanda all’Appendice A sulle definizioni riguardanti le opere di sbarramento così come riportate nel Decreto Min.LL.PP.
24 marzo 1982 -Norme tecniche per la progettazione e la costruzione delle dighe di sbarramento.
3 I modelli fondati su tale ipotesi sono detti statici.
Le equazioni che governano i fenomeni di invaso e svaso nei serbatoi, nell’ipotesi di modello
statico, sono l’equazione di continuità, scritta in forma integrale per tutto il serbatoio, e
l’equazione dinamica costituita dalla relazione fra volume invasato V e portata effluente Qu
dalle luci di scarico:
dV a)
Qe − Qu = dt
2.1
b b)
Qu = a ⋅ V
avendo l’esponente b valori tipici pari a 0.125 ÷ 0.5 per serbatoi dotati di luce a battente e 1 ÷
1.5 per quelli aventi luce a sfioro libero.
E’ possibile esprimere il volume accumulato in funzione del tirante idrico secondo la
seguente legge di invaso:
V = W ⋅ hc 2.2
Qu = d ⋅ h e 2.3
V i
Qu(s,max
) =Q
e ,max 1 − 2.4.a
Vp
3/ 2
V
Q (b ) = Qe ,max 1 − i 2.5.a
u ,max Vp
Qu(s,max
) = µ ⋅ 2 g ⋅ L ⋅ ( z − z )3 2
s s mi cs 2.4.b
π ⋅ D2
Q (b )
u ,max = µb ⋅ ⋅ 2 g ( z mi − zb ) 2.5.b
4
4
Coefficiente pari a 0.48 per un profilo Creager.
5
Kirchoff dimostrò per una luce a spigolo vivo un valore coincidente con il coefficiente di contrazione pari a π/π+2; in questo
caso però, il coefficiente d’efflusso risulta essere prossimo a 1 data l’assenza di una sezione contratta.
3. Risoluzione numerica
L’equazione di continuità 2.1.a (EDO del 1°ordine) può essere risolta numericamente, sulla
base del seguente schema esplicito nel tempo:
Qe ,i − µ s ⋅ 2 g ⋅ Ls ⋅ (zi − zcs ) 32
− µb ⋅
π ⋅ D2
⋅ 2 g ( zi − zb ) =
[(
W ⋅ zi +1 − z fs )c − (zi − z fs )c ] 3.1
4 ∆t
dove:
- il pedice i è il passo di integrazione;
- Qe,i = Qe,i(t) è la portata entrante (idrogramma di progetto);
- µs è il coefficiente di efflusso dello sfioratore frontale (=0.48 per un profilo tipo
Creager);
- Ls è la lunghezza della soglia dello sfioratore frontale (incognita del problema di
progetto);
- zi è la quota del pelo libero nel serbatoio assunta all’istante temporale ti;
- zcs è la quota della soglia dello sfioratore frontale;
- µb è il coefficiente di efflusso dello scarico di fondo (=Cc·Cv prodotto del coefficiente di
contrazione per il coefficiente di velocità, Idraulica, Vincenzo Marone, pag. 115);
- D è il diametro della luce a battente;
- zb è la quota del baricentro della luce a battente;
- zfs è la quota di riferimento per la misura dei volumi;
- ∆t è il passo di integrazione.
Appendice A
Di seguito vengono riportate le definizioni così come riportate nel Decreto Min.LL.PP. 24
marzo 1982 – Norme tecniche per la progettazione e la costruzione delle dighe di
sbarramento, paragrafo A.2.:
Altezza della diga: è il dislivello tra la quota del piano di coronamento (esclusi parapetti ed
eventuali muri frangionde) e quella del punto più basso della superficie di fondazione (escluse
eventuali sottostrutture di tenuta).
Quota di massimo invaso: è la quota massima a cui può giungere il livello dell'acqua
dell'invaso ove si verifichi il più gravoso evento di piena previsto, escluso la sopraelevazione
da moto ondoso.
Quota di massima regolazione: è la quota del livello d'acqua al quale ha inizio,
automaticamente, lo sfioro degli appositi dispositivi.
Altezza di massima ritenuta: è il dislivello tra la quota di massimo invaso e quella del punto
più depresso dell'alveo naturale in corrispondenza del paramento di monte.
Franco: è il dislivello tra la quota del piano di coronamento e quella di massimo invaso.
Franco netto: è il dislivello tra la quota del piano di coronamento e quella di massimo invaso
aggiunta a questa la semiampiezza della massima onda prevedibile nel serbatoio.
Volume totale di invaso: è la capacità del serbatoio compresa tra la quota di massimo invaso
e la quota minima di fondazione; per le traverse fluviali è il volume compreso tra il profilo di
rigurgito più elevato indotto dalla traversa ed il profilo di magra del corso di acqua sbarrato.
Volume utile di regolazione: è il volume compreso fra la quota massima di regolazione e la
quota minima del livello dell'acqua alla quale può essere derivata, per l'utilizzazione prevista,
l'acqua invasata.
Volume di laminazione: è il volume compreso fra la quota di massimo invaso e la quota
massima di regolazione, ovvero, per i serbatoi specifici per laminazione delle piene, tra la
quota di massimo invaso e la quota della soglia inferiore dei dispositivi di scarico.