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I SOGGETTI DEL DIRITTO.

LE PERSONE FISICHE E LE
ORGANIZZAZIONI COLLETTIVE
Le persone fisiche sono tutti gli esseri umani.
Il nostro ordinamento attribuisce a ogni persona fisica
la capacità giuridica, cioè l’idoneità di un soggetto di
essere titolare di diritti e obblighi. Anche i neonati
hanno la capacità giuridica. (art. 22)
Il nostro ordinamento riconosce a ogni soggetto anche la
capacità d’agire, cioè la capacità di porre in essere
atti giuridici veri. Si acquista con il 18° compleanno,
quindi non tutte le persone fisiche hanno capacità
d’agire.
L’incapacità legale d’agire ha lo scopo di impedire che
il soggetto incapace di volere, possa danneggiarsi da
solo o da altre persone. Può essere assoluta, quando non
può compiere alcun atto giuridico e deve essere
sostituito da un amministratore (minorenni e interdetti);
relativa, può compiere da solo gli atti di ordinaria
amministrazione (atti economicamente poco rilevanti), e
deve essere assistito da un curatore per gli atti di
straordinaria amministrazione (modificano in modo
apprezzabile la composizione del patrimonio)
Gli incapaci d’agire sono:
 I minorenni: ovvero coloro che non hanno compiuto il
18° compleanno. Essi non possono compiere atti,
pertanto saranno sostituiti dai genitori o da un
tutore. Gli atti eseguiti da un minorenne, senza
l’autorizzazione sono annullabili
 Gli interdetti: sono i maggiorenni o i minori
emancipati, che si trovano in condizioni di infermità
mentale. L’interdetto è caratterizzato da: infermità di
mente abituale e questa malattia deve impedire al
soggetto di provvedere ai propri interessi. Il sordo o
il cieco dalla nascita o dalla prima infanzia. Questi
sono gli interdetti giudiziali, ovvero quelli che non
possono compiere alcun atto giuridico. Questo è
sostituito da un tutore. Gli atti eseguiti senza
autorizzazione giudiziale sono annullabili.
L’interdetto legale: è una sanzione prevista dalla
legge a carico di chi ha commesso un reato grave. Per
tanto i carcerati sono interdetti legali. Esso è
incapace assoluto per gli atti patrimoniali, mentre può
agire negli atti personali e famigliari. Gli atti
patrimoniali, se non accompagnati da autorizzazione,
sono annullabili
Gli incapaci d’agire relativi sono:
 Minore emancipato, ovvero un sedicenne che ha fatto
richiesta al tribunale di sposarsi. Il minorenne
emancipato può compiere da solo gli atti di ordinaria
amministrazione, e deve essere assistito per quelli
di straordinaria. Sono annullabili gli atti di
straordinaria amministrazione compiuti senza
l’assistenza di un curatore o senza l’autorizzazione
giudiziale
 Inabilitati: maggiore d’età infermo di mente (quando
non è molto grave), coloro che sottopongono la
propria famiglia a gravi pregiudizi economici dovuti
all’assunzione di sostanze stupefacenti, il sordo o
il cieco dalla nascita o dall’infanzia che non siano
del tutto incapaci. Può compiere da solo gli atti di
ordinaria amministrazione e gli atti personali.
Mentre per quelli di straordinaria amministrazione è
assistito da un curatore. Sono annullabili gli atti
di straordinaria amministrazione senza il curatore
 L’incapacità naturale d’agire
l’incapacità naturale ricorre quando il soggetto non
è in grado di intendere o volere nel momento in cui
compie l’atto giurdico (i malati mentali). L’atto è
annullabile quando ci sono delle testimonianze in cui
il soggetto dimostra l’incapacità di intendere e di
volere (per i contratti oltre al grave pregiudizio
all’incapace si deve anche dimostrare la malafede
dell’altro contraente. Per alcuni atti solenni, come
il matrimonio, è sufficiente provare l’incapacità di
intendere o di volere nel momento in cui sono stati
compiuti; per gli atti unilaterali si deve anche
dimostrare che tali atti hanno arrecato un grave
pregiudizio all’incapace.)

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