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Un ritardo è la nota d'un accordo che si trova prolungata sull'accordo successivo [ossia che ritarda la sua
risoluzione - ndt]. Essa è allora una nota estranea di quest'ultimo accordo, fino a che non risolve su di una
nota reale di questo accordo.
Il ritardo deve esser posto su un tempo accentuativamente più forte di quello della sua risoluzione.
La nota che costituisce il ritardo superiore deve far parte sia del tono che del modo dell'accordo durante il
quale si produce il ritardo in questione.
Il ritardo può essere semplice, doppio o triplo, inferiore o superiore (ascendente o discendente).
Nota: in francese il ritardo discendente si dice "superieur" e quello ascendente "inférieur" ingenerando una
qualche confusione circa la "direzione" della risoluzione - (ndt).
[Io, quando spiego i ritardi, trovo utile porre l'accento l'accento sul fatto ch'esso sia costituito da tre tempi: 1)
preparazione (deve essere sufficiente) 2) percussione (deve creare dissonanza) 3) risoluzione (la nota di
risoluzione non si può raddoppiare ad eccezione ovviamente dell'ottava del basso nel ritardo 9-8 - ndt]
Preparazione
Il ritardo dev'essere preparato secondo i medesimi principi che regolano la preparazione delle settime
secondarie; la durata della nota di preparazione deve essere perlomeno uguale alla durata del ritardo [dicesi
altrimenti "preparazione insufficiente" - ndt].
Numerazioni
Si tratta delle numerazioni convenzionali, completate dalle cifre necessarie. La numerazione del ritardo
diviene spesso più esplicita quando la si raffronta con quella della risoluzione. Ecco qualche esempio che
mostra dapprima il ritardo della fondamentale, poi della terza ed infine quello della quinta [dell'accordo in
stato fondamentale - ndt].
Annotazioni :
Osservazione : la scelta dei raddoppi durante il ritardo è limitata e talvolta inconsueta, a ragione del divieto
assoluto di far sentire la nota di risoluzione contemporaneamente al ritardo del basso.
Precauzioni
Per non impoverirne l'effetto, non bisogna mai far sentire simultaneamente il ritardo e la sua nota di
risoluzione, salvo che nei due casi seguenti :
1) Quando la nota di risoluzione è al basso e il ritardo è almeno a distanza di nona (o di settima nel caso
d'un ritardo inferiore :
2) Nell'accordo di terza e sesta, rivolto della triade maggiore, se il ritardo e la nota di risoluzione sono a
distanza di nona maggiore come in quest'esempio :
Note: i due casi consentiti, espressi da questa regola, sono una convenzione rigorosa di tipo "scolastico",
che obbedisce all'esigenza di offrire tutte le garanzie di qualità in una scrittura in cui le quattro voci hanno
eguale importanza. Queste regole rappresentano anche una buona garanzia nel caso d'un lavoro da
sottoporre ad una giuria della quale non si conoscono gli orientamenti. Si possono tuttavia ammettere delle
deroghe a queste regole rigorose quando questo non nuoccia alle linee melodiche o alla chiarezza
dell'armonia. Ma in nessun caso si può far sentire la nota di risoluzione sopra il ritardo
In un basso dato, se si riscontra difficoltà ad analizzare il significato d'un accordo di quinta eccedente, si può
ricorrere al mezzo seguente :
1) Se la nota che forma la quinta aumentata non fa parte della tonalità, è l'alterazione d'una triade. Si può
allora raddoppiare il basso.
2) Se la nota che forma la quinta aumentata fa parte della tonalità, si tratta d'un ritardo della sesta
nell'accordo di terza e sesta. In linea di principio non si può allora raddoppiare il basso, il raddoppio più
probabile è allora la terza.