L'andamento è il grado di velocità che si vuole impiegare nell'esecuzione di un brano musicale. Si segna all'inizio della composizione con vari termini, quali: lento, grave, largo, adagio, andantino, andante, moderato, allegro, presto, e dura per tutta la composizione se non vi sono altre indicazioni. Nel corso della composizione si possono incontrare dei termini quali: affr. = affrettare, rall. = rallentare, stretto, i quali modificano momentaneamente e parzialmente l'andamento iniziale. Spesso il termine dell'andamento è seguito da un aggettivo: solenne, sostenuto, brioso, cantabile ecc… che serve a determinare il carattere dell'andamento stesso. Per una maggiore precisione, bisogna attenersi all'indicazione del metronomo posta a fianco al termine dell'andamento.
Il ritmo è l'ordine di moto: esso si basa sugli accenti che si dividono in principali e secondari, forti e deboli. Gli accenti principali sono quelli di divisione, i secondari quelli di suddivisione.
Il tempo o indicazione di misura, detto anche schema metrico di misura, si pone dopo la chiave e le alterazioni, per stabilire il numero e il valore delle divisioni o delle suddivisioni che formano una misura. Il tempo ordinario, quindi il 4/4 si può scrivere anche con la lettera C; il tempo del 2/2, detto tempo tagliato o a cappella può essere indicato con la lettera C attraversata da una linea verticale . I tempi si dividono in semplici e composti. Sono semplici quando l'unità di divisione ha un valore dividibile per due, quindi suddivisione binaria. La prima figura di ogni due suddivisioni è forte. Sono composti quando l'unità di divisione è dividibile per tre, quindi suddivisione ternaria. La prima di ogni tre suddivisioni è forte. Esistono poi i tempi irregolari o misti e sono quei tempi che si hanno dall'unione di due misure, una pari e una dispari, o viceversa come: 5/4, 7/4, 5/8 ecc.. Abbiamo anche i tempi alternati e sono quei tempi dove si alternano misure diverse. Es. da un 3/4 si passa a un 9/8.
Differenza scale e tonalità
Ogni suono della scala si chiama grado, con un nome e un numero d'ordine: 1° Tonica, 2° Sopratonica, 3° Modale, 4° Sottodominante, 5° Dominante, 6° Sopradominante, 7° Sensibile. Alcuni gradi hanno delle caratteristiche molto importanti, come: I GRADO Tonica: è la fondamentale, cioè quella che da l'intonazione. III GRADO Modale: è la nota che indica il modo. V GRADO Dominante: è la nota che guida e domina la melodia nel suo sviluppo. VII GRADO Sensibile: è la nota che tende a risolvere sulla Tonica e dista 1 semitono.
La scala è la successione di sette suoni congiunti più la ripetizione del primo all'ottava superiore, disposti in senso ascendente e discendente a distanza di toni e semitoni. La scala si distingue in anzi tutto in diatonica e cromatica: diatonica: quando è formata da toni e semitoni; Cromatica : quando è formata da tutti i 12 semitoni . alla categoria delle scale diatoniche appartiene la scala maggiore e la strada minore, entrambe di 8 suoni e sono diverse tra loro per i diversi rapporti di distanza dei loro gradi. Scala maggiore: Tono, tono, semitono , tono , tono , tono, semitono. Scala minore: Tono, semitono, tono , tono , semitono, tono, tono.
La tonalità è un sistema basato sul moto e sul tono. Il modo sarebbe la disposizione di toni e semitoni. Il tono è la nota d'inizio di una scala e prende il nome di tonica o fondamentale. Le tonalità in base al sistema temperato sono 30: 15 Maggiori e 15 Minori, comprese le omologhe. Queste ultime infatti, sono quelle con 5, 6, 7 diesis corrispondenti a quelle con 7, 6 e 5 bemolli.