Sei sulla pagina 1di 2

Dal 2002 il 12 giugno è la data scelta per la Giornata mondiale

contro il lavoro minorile.


La scuola è appena finita e molti di noi sono già con la testa alle vacanze. Eppure, nel mondo, ci
sono milioni di bambini che, invece di giocare o studiare, sono costretti a lavorare. E si tratta
quasi sempre di lavori duri e pericolosi! In loro difesa, e per permettere loro di avere un'infanzia
giocosa e serena, è stata istituita la  Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile.
LA GIORNATA
L'idea di dedicare un'intero giorno al delicato tema dello sfruttamento di minori è diventata realtà
nel 2002 quando l'ILO, l'International Labour Organization delle Nazioni Unite, indisse
ufficialmente il World Day Against Child Labour, ossia la  Giornata Mondiale contro il Lavoro
Minorile, un momento molto importante in cui governi, associazioni internazionali, aziende e
comuni cittadini vengono chiamati ad informarsi per combattere una piaga sociale che di fatto nega
la spensieratezza dell'infanzia a milioni di bambini.
Nella quasi assoluta maggioranza dei casi, infatti, i bambini che lavorano non ricevono un'istruzione
e una formazione adeguata e, come se non bastasse, il loro lavoro prematuro non aumenta il loro
benessere bensì la povertà. La stessa povertà che ha spinto i loro genitori a mandarli a lavorare.
Uno degli obiettivi principali della Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile - che nell'edizione
del 2020 pone un accento particolare sugli effetti che la crisi globale scatenata da COVID-19 avrà
sulle fasce sociali più deboli -  dunque è far sì che venga stabilita un'età minima per l'ingresso
nel mondo del lavoro: 15 anni, normalmente, oppure 14 nei paesi particolarmente poveri.
Tutt'oggi sono circa 152 milioni i minori che nel mondo sono costretti a lavorare per sopravvivere.
Di questi, ben 72 milioni sono sfruttati in mestieri considerati "estremamente pericolosi".
LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL'INFANZIA
Un altro punto importante della Giornata poi, è l'applicazione  della Convenzione sui diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza delle Nazioni Unite, in cui si riconosce «il diritto del fanciullo di
essere protetto contro lo sfruttamento economico e di non essere costretto ad alcun lavoro che
comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute
o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale».
 

di Redazione Focus Junior

12 giugno 2020
scienza bambini diritti

Potrebbero piacerti anche