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Banksy – opera autodistrutta

"La ragazza col palloncino", popolare opera dello street artist Banksy che si è autodistrutta
- per metà - poco dopo essere stata battuta per 1,2 milioni di euro a Sotheby's, a Londra,
cambierà nome e si chiamerà "Love is in the bin", vale a dire "L'amore è nel cestino".
Lo ha comunicato la stessa casa d'aste, con un post su Instagram in cui è stato
confermato, inoltre, che l'autrice dell'offerta più alta - arrivata per telefono - "ha
confermato di voler acquistare il nuovo lavoro che è stato creato nelle nostra sala
d'esposizione".
"L'opera è diventata la prima al mondo a essere stata creata nel momento stesso in cui è
stata messa all'asta" scrive Sotheby's, ricordando a tutti come un trita documenti,
posizionato all'interno della cornice diversi anni fa dallo stesso Banksy, ha sminuzzato il
disegno mentre questo veniva venduto, lasciando a bocca aperta i presenti. Lo street
artist inglese, la cui identità rimane tuttora un mistero, ha svelato con un video su
Instagram, in seguito all'asta, come ha progettato il quadro che si è autodistrutto.
"L'aquirente, una collezionista europea nonché cliente di lunga data di Sotheby's, ha
confermato di voler comprare l'opera al prezzo a cui è stata battuta in sala quella sera"
ha aggiunto Sotheby's. Il valore del quadro, una riproduzione su carta del famoso graffito
"La ragazza col palloncino" di Banksy apparso per la prima volta nel 2002, era stato
stimato prima dell'asta tra i 341mila e i 227mila euro.
"Love is in the bin", il nuovo (ironico) nome dell'opera, fa un po' il verso alla hit del 1977 di
John Paul Young "Love is in the air": il palloncino rosso a forma di cuore della ragazza,
proiettato verso il cielo, ha rischiato infatti di finire nel cestino".
Alex Branczik, responsabile dell'arte contemporanea a Sotheby's, ha chiesto - sempre su
Instagram - di finirla con le cospirazioni e con le speculazioni: "Banksy non ha distrutto
un'opera durante la nostra asta, ne ha creata un'altra. Eravamo coinvolti direttamente in
questa cosa? Assolutamente no. Pensate davvero che Banksy, che ha iniziato con i graffiti
a Bristol evitando in ogni modo le autorità locali, volesse collaborare con l'establishment
dell'arte?"

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