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TRIBUNALE CIVILE DI CHIETI

SEZIONE FALLIMENTARE
***
Fallimento n. 23/2010 della “San.Stef.Ar. S.r.l.”
Giudice Delegato: Cons. Dott. Adolfo Ceccarini
Curatore: Avv. Giuseppina Ivone
***
DISCIPLINARE
PER LA VENDITA DEL COMPLESSO AZIENDALE
DELLA SOCIETA’ SAN.STEF.AR. S.R.L. IN
FALLIMENTO IN ESERCIZIO PROVVISORIO
(IN BREVE “DISCIPLINARE DI VENDITA”)

***

1. PREMESSA

In data 24.05.2010 il Tribunale di Chieti ha dichiarato il Fallimento


della Società San.Stef.Ar. S.r.l., disponendo l’esercizio provvisorio
dell’impresa e nominando Giudice Delegato il Dott. Adolfo Ceccarini e
Curatore l’Avv. Giuseppina Ivone.
La società opera nel settore sanitario come centro di riabilitazione
di tipo estensivo; in particolare, svolge prestazioni ex art. 26 L. 833/78 in
convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale ed a pagamento, in
regime:
- Ambulatoriale (di gruppo o individuale);
- Domiciliare;
- Extramurale (presso istituti scolastici, case di riposo, etc…).
Le attività sono svolte nei diciotto centri ambulatoriali e nei due
presidi presenti nelle Regioni Abruzzo e Molise e riguardano il recupero e
la rieducazione funzionale con un trattamento globale della condizione di
menomazione e/o disabilità che richiede un contestuale apporto
multidisciplinare medico, psicologico e pedagogico per l’età evolutiva.
Tutti i centri ambulatoriali dispongono di un’equipe multidisciplinare
composta da personale riabilitativo e socio – sanitario.

Provvedimenti autorizzatori e di accreditamento:

Con Delibera di Giunta n. 789 del 21/04/1999 la Regione Abruzzo


disponeva, ai sensi dell’art. 3 comma 10 della L. R. n. 29 del 25/06/1991, il
trasferimento della titolarità dell’autorizzazione dalla società Istituto Santo
Stefano s.r.l., che sino ad allora aveva gestito i centri ambulatoriali di
riabilitazione operanti nella Regione Abruzzo, in favore della società
San.Stef.Ar. S.r.l.

Con la stessa delibera la Regione Abruzzo confermava inoltre gli


accreditamenti provvisori con il Servizio Sanitario Nazionale dei centri di
riabilitazione, di seguito elencati, operanti nella Regione in capo alla nuova
Società San.Stef.Ar. S.r.l.

1
Con Determinazione Dirigenziale della Giunta Regione Molise n.
11 del giorno 8/03/1999, la Regione Molise autorizzava, a sua volta, il
trasferimento della titolarità dei centri ambulatoriali siti nei Comuni di
Campobasso, Termoli, Guglionesi e Castelmauro, dalla società Istituto
Santo Stefano S.r.l. alla società San.Stef.Ar. S.r.l. confermando gli
accreditamenti provvisori con il Servizio Sanitario Nazionale di detti centri.
Il titolo di autorizzazione ed accreditamento provvisorio era stato rilasciato,
in origine, con delibera della Giunta della Regione Molise n.2683 del 24
luglio 1996.

Provvedimenti di sospensione – in generale:

Alla data della dichiarazione di fallimento il regime degli


accreditamenti dei centri San.Stef.Ar. dislocati nella Regione Abruzzo
risultava sospeso dal gennaio 2010, in forza della deliberazione n. 7 del 20
gennaio 2010 adottata dal Commissario ad Acta per il piano sanitario di
rientro del disavanzo della Regione Abruzzo, ai sensi degli artt. 7 e 7 bis
della L.R. n. 32/2007.

Per quanto riguarda, invece, la Regione Molise, la San.Stef.Ar.


S.r.l., già autorizzata e provvisoriamente accreditata con la citata delibera
della Giunta della Regione Molise n.2683 del 24 luglio 1996, non risultava
in regime di sospensione. Tuttavia era pendente un giudizio promosso
dalla società in bonis avente ad oggetto l’annullamento dei provvedimenti
con i quali l’Azienda Sanitaria Regione Molise (di seguito “ASREM”) aveva
avviato un procedimento ai sensi dell'art. 25-bis della L.R. 24 giugno 2008,
n. 18 e s.m.i., per la sospensione dell'accreditamento della San.Stef.Ar. ed
il conseguente subentro nell'erogazione delle prestazioni di altro soggetto
accreditato. In particolare, si trattava del provvedimento emesso dal
Direttore Generale della ASREM n. 494 del 5 maggio 2010, con il quale
era stata deliberata, tra l’altro, la pubblicazione di un avviso per
l’acquisizione di manifestazioni di interesse e disponibilità per l’erogazione
di prestazioni di riabilitazione ex art. 26 l. 833/78.

- per la Regione Molise - Asrem, in particolare:

Con riguardo alla peculiare posizione della società nel Molise, la


curatela ha presentato istanza di subentro del Fallimento in esercizio
provvisorio, ai sensi dell’art. 12 della L.R. n. 18 del 2008 e di autotutela per
la revoca del citato provvedimento direttoriale del 5 maggio 2010. Inoltre,
in considerazione della procedura di gara avviata dalla ASREM, avente ad
oggetto gli accreditamenti della società fallita, la curatela si è costituita
nella fase cautelare del giudizio pendente avanti al TAR Molise al fine di
far valere la illegittimità dei provvedimenti emessi dalla ASREM e, in via
cautelare, ottenerne la sospensione.

L’istanza cautelare veniva rigettata dai giudici del TAR, i quali non
ritenevano che il bando di gara come pure la proroga dei termini concessi
dalla ASREM fossero sufficienti ai fini della dimostrazione della
sussistenza del requisiti di fattispecie rappresentato dal periculum in mora.

2
Nel frattempo, poiché l’ ASREM, con provvedimento del Direttore
Generale del 9 giugno 2010 n. 647, aveva prorogato di venti giorni, senza
soluzione di continuità, la procedura di subentro di altri soggetti nelle
prestazioni accreditate e già assegnate alla San.Stef.Ar. e per
conseguenza i termini per la presentazione delle manifestazioni di
interesse, la curatela ha impugnato a) il silenzio-inadempimento della
Azienda Sanitaria Regionale Molise all’istanza di subentro del Fallimento
San.Stef.Ar. in esercizio provvisorio; b) il citato provvedimento di
proroga per l'acquisizione di manifestazione di interesse, adottato dalla
Direzione Generale della ASREM.

In data 3 settembre 2010 il TAR Molise depositava sentenza di


merito con la quale, in accoglimento del ricorso, dichiarava l’illegittimità del
silenzio tenuto dalle Amministrazioni intimate ed assegnava alle stesse il
termine di trenta giorni dalla comunicazione in via amministrativa, o dalla
notificazione se anteriore, per provvedere sulla istanza presentata dal
Fallimento per il subentro nella autorizzazione rilasciata alla San.Stef.Ar.

Con Determinazione Direttoriale n. 155 del 27.10.2010 della


Direzione Generale della Regione Molise, si autorizzava la voltura delle
autorizzazioni all’esercizio dell’attività e dell’accreditamento provvisorio
facenti capo alla società San.Stef.Ar. S.r.l. alla Curatela del Fallimento, ai
sensi e per gli effetti dell’art. 12 comma 1, della L.R. n.18/2008 di cui alla
D.G.R. n. 2683 del 24.07.2006. Nel provvedimento si precisava che lo
stesso non costituisce nuovo accreditamento e che eventuali prestazioni
ulteriori non possono essere acquistate dal Servizio Sanitario Nazionale.

Per completezza, si segnala che nella motivazione del


provvedimento con il quale è stata disposta la voltura dell'autorizzazione
all'esercizio ed all'accreditamento provvisorio, la Direzione Generale della
Regione Molise ha espresso alcune perplessità così riassumibili:

a) "allo stato degli atti non pare compatibile con la normativa


comunitaria e nazionale sugli appalti pubblici di lavoro, forniture e servizi,
che un soggetto fallito eserciti un'attività nei confronti della pubblica
Amministrazione e che la particolarità del Servizio Sanitario richiede un
ulteriore specifico approfondimento";

b) "proprio lo stato di «fallimento» non consente di ritenere che la


San.Stef.Ar. sia in possesso dei requisiti richiesti dall'art. 25-bis della
Legge Regionale n. 18 del 24.06.2008".

Considerazioni simili sono presenti nella comunicazione prot. n.


21965 del 7/3/2011 con la quale la Asrem dà notizia che procederà alla
verifica del possesso dei requisiti richiesti al fine della sottoscrizione degli
accordi contrattuali per il fabbisogno di prestazioni riabilitative ex art.26
l.873/78, richiedendo al riguardo l’invio di documentazione riferita
all’attuale gestione da parte della Procedura.

3
Alla data odierna non è stato sottoscritto alcun contratto per l’anno
2010, a differenza di quanto avvenuto con riferimento agli anni dal 2007 al
2009, per i quali sono stati stipulati con l’Asrem contratti per i seguenti
importi:
Anno 2007: Euro 3.200.000,00;
Anno 2008: Euro 3.000.000,00;
Anno 2009: Euro 2.790.000,00.
L’Asrem con comunicazione prot.74953 del 21.12.2010 ha autorizzato in
via provvisoria e fino alla stipula dell’accordo contrattuale 2011 un volume
di prestazioni mensili del valore pari ad 1/12 del budget concordato per
l’anno 2010, anno per il quale la società non aveva sottoscritto alcun
contratto con l’Asrem. Comunicazione di simile tenore, a valere
sull’esercizio 2010, base 2009, era pervenuta il 17 dicembre 2009, prot.n.
4637.

- per la Regione Abruzzo, in particolare:

La Regione Abruzzo, successivamente alla richiesta di


riaccreditamento, ha notificato in data 6 luglio 2010 la deliberazione
commissariale n. 37 del 5 luglio 2010, con la quale il Commissario ad Acta
riconosceva nei confronti dell’esercizio provvisorio del Fallimento
San.Stef.Ar. un tetto di spesa per l’anno 2010 di euro 9.899.597,00 per i
pazienti residenti nella Regione Abruzzo, precisando che da tale tetto di
spesa andavano detratte le mensilità riferibili al periodo nel corso del quale
l’accreditamento era stato sospeso. In data 27 luglio 2010 è stato
sottoscritto dalla curatela il contratto di accreditamento con la Regione
Abruzzo e le ASL regionali.
La Regione Abruzzo, con comunicazione a firma del
Subcommissario per l’attuazione del piano di risanamento del sistema
sanitario, prot. 21719 del 27/1/2011, nelle more della definizione delle
condizioni contrattuali delle strutture sanitarie private provvisoriamente
accreditate, ha confermato, per il biennio 2011/2012, i tetti di spesa, le
modalità di finanziamento e le condizioni di erogazione delle prestazioni
relativi alla contrattazione 2010.

Ricorsi contro l’accreditamento:

In data 23 novembre 2010, sono stati notificati alla curatela sette


ricorsi promossi avanti al TAR Abruzzo, sede di L’Aquila, da parte della
Casa di Cura Privata s.r.l. Pierangeli, Casa di Cura Privata s.r.l. Dr. G.
Spatocco, Casa di Cura Privata s.r.l. Villa Serena, Anesis s.r.l., Centro di
Riabilitazione Sanex s.r.l., Nova Salus s.r.l., Wellness s.r.l., per
l’annullamento della deliberazione commissariale n. 37 del 5 luglio 2010
con la quale è stato disposto il riaccreditamento predefinitivo del
Fallimento San.Stef.Ar. in esercizio provvisorio. Il Gd ha autorizzato il
Fallimento alla costituzione in giudizio. Sono pendenti i termini per la
costituzione, non essendo ancora fissata l’udienza di merito.

***

4
Nell’ambito del programma di liquidazione, ai sensi dell’art. 104-ter della
Legge Fallimentare, la curatela è stata autorizzata ad esperire una
procedura competitiva (di seguito, “Procedura”), finalizzata all’alienazione
del complesso aziendale appartenente alla società fallita San.Stef.Ar. s.r.l.
(di seguito, “Azienda San.Stef.Ar.” oppure più brevemente “Azienda”).
Successivamente all’esito negativo della gara tenutasi in data 4 marzo
2011, la curatela è stata autorizzata dal Comitato dei creditori a modificare
il Disciplinare per la vendita del complesso aziendale nella parte relativa (i)
al prezzo di base dell’asta, ridotto del 30% rispetto al valore di stima; (ii)
alla possibilità per i manifestanti interesse di presentare offerte
risolutivamente condizionate al raggiungimento dell’accordo con la
rappresentanze sindacali all’esito della procedura di consultazione
prevista dall’art. 47 della l. 428/1990 e richiamata dall’art. 105 l.f.

Con il presente Disciplinare, si intende regolamentare la Procedura, con


particolare riferimento:
- alle modalità di presentazione delle offerte per l’acquisto dell’Azienda
San.Stef.Ar.;
- alle modalità di svolgimento della Procedura;
- alle modalità di aggiudicazione della vendita dell’Azienda San.Stef.Ar.;
- alle modalità di stipula del Contratto di Cessione dell’Azienda e di
pagamento del prezzo.

2. PUBBLICAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE INERENTE LA PROCEDURA E


DATA ROOM VIRTUALE

Un avviso di vendita (di seguito: “Avviso”) sarà pubblicato per tre volte sui
quotidiani nazionali “Il Sole 24 Ore” e “Corriere della Sera” e per due volte
sulla Edizione Regionale de “Il Messaggero”, entro il 31 marzo 2011.
L’Avviso sarà pubblicato continuativamente sui quotidiani regionali on line
“Prima da noi” e “Primo Numero”, nonchè sul sito internet
“www.fallcoweb.it/villapini”. Per assicurare la piu’ ampia diffusione
informativa, la Curatela si avvarrà anche del sistema di market place della
UCMB.
Al fine di consentire ai soggetti interessati di acquisire dettagliate
informazioni sull’Azienda San.Stef.Ar., verra’ allestita a partire dalla data
del 17 marzo 2011 una data room virtuale, accedendo alla quale si
potranno visionare i documenti di cui all’Elenco Documenti della data room
virtuale.
Il presente Disciplinare e l’Elenco dei Documenti della data room virtuale
sono pubblicati ed accessibili dal sito internet “www.fallcoweb.it/villapini”,
in apposita sezione ad accesso libero.
Nella medesima sezione del predetto sito sono, altresì, pubblicati i
seguenti ulteriori allegati al Disciplinare:
Allegato 1 – Schema di Autodichiarazione;
Allegato 2– Modello di Offerta Economica di acquisto;
Allegato 3 – Schema del Contratto di Cessione dell’Azienda;
Gli Allegati 1 e 2 possono anche essere scaricati in formato “.doc” dalla
medesima sezione del sito.

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Per accedere alla sezione riservata della data room virtuale occorre
presentare la “Manifestazione di Interesse”, e l’”Accordo di Riservatezza”,
redatti secondo i modelli disponibili nella sezione ad accesso libero del sito
scaricabili anche in formato “.doc”.
La “Manifestazione di Interesse” e l’”Accordo di Riservatezza” dovranno
essere sottoscritti dal legale rappresentante dell’impresa interessata,
quale risultante dal certificato di iscrizione della camera di commercio, che
dovrà essere allegato alla predetta manifestazione di interesse, ovvero da
procuratore speciale, la cui procura dovrà essere allegata, in originale o
copia conforme, alla medesima manifestazione di interesse.
La “Manifestazione di Interesse” e l’”Accordo di Riservatezza” dovranno
essere inviati al seguente indirizzo: avvocato Giuseppina Ivone, viale
Mazzini 73, 00195 Roma, mediante raccomandata, anticipata via fax al n.
06.37500515.
A coloro che avranno inviato la Manifestazione di Interesse e l’Accordo di
Riservatezza, debitamente redatti e sottoscritti come sopra indicato,
saranno inviate la password e le informazioni per l’accesso alla sezione
riservata della data room virtuale.
L’accesso ai documenti contenuti nella data room virtuale sarà consentito
fino al giorno di scadenza del termine di presentazione delle offerte.

3. OGGETTO DELLA PROCEDURA.

La Procedura ha ad oggetto la vendita dell’Azienda San.Stef.Ar.,


esercente attività sanitaria quale centro di riabilitazione di tipo estensivo; in
particolare, svolgente prestazioni ex art. 26 L. 833/78 in convenzione con il
Servizio Sanitario Nazionale e a pagamento, in regime:
- Ambulatoriale (di gruppo o individuale);
- Domiciliare;
- Extramurale (presso istituti scolastici, case di riposo, etc…).

L’attività aziendale è esercitata nei seguenti centri ambulatoriali e


presidi, ubicati presso immobili condotti in locazione (con l’eccezione del
centro ambulatoriale in Teramo, ubicato presso immobile di proprietà):
1) ALBA ADRIATICA: via A. Bafile 29-31;
2) ATRI: via della Repubblica, 1;
3) CAMPOBASSO: via Campania 215;
4) CASALBORDINO: via G. Leopardi, 16;
5) CASTEL DI SANGRO: via XX Settembre 195;
6) PESCASSEROLI (Presidio): via Rovereto;
7) CHIETI CITTA’ : viale Europa, 1;
8) CHIETI SCALO: viale Abruzzo, 251/E;
9) LANCIANO: via Parma 1;
10) L’AQUILA: via Pirro Aloisio Scrivà, 1;
11) MONTESILVANO: via Verrotti, 17;
12) PESCARA: via Benedetto Croce, 122;
13) ROSETO: via Basilicata 12;
14) SAN SALVO: via delle Ginestre 7;
15) SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA: Via Po,14;
16) TERAMO: via A. Pepe 31/E;
17) TERMOLI: via Corsica, 71,

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18) CASTELMAURO (Presidio): Corso Italia;
19) VASTO: via Pescara, 90;
20) VILLA SANTA MARIA: via Scesa Valli 15.

Alcuni dei contratti risultano ancora intestati, per il conduttore,alla


società Istituto di Riabilitazione Santo Stefano S.r.l., società cui la
San.Stef.Ar. S.r.l. è succeduta per effetto del conferimento di complesso
aziendale del 2.6.1999 (rogito notaio Massimo D’ambrosio, racc. n. 2965,
rep. n. 26097) e successivo atto integrativo del 20.4.2000 (rogito notaio
Pasquale Rozzi, racc. n.35542, rep. n.171876 ).

4. COMPOSIZIONE DELL’AZIENDA.

L’Azienda San.Stef.Ar. comprende:

A) Immobili.
La società è proprietaria di immobili ubicati in Comune di Teramo, via
Alberto Pepe 31/E, al piano terra, consistenti in locale esteso circa 350 mq
oltre 28 mq di magazzino, così individuati nel Catasto Fabbricati:
1) Comune di Teramo, foglio di mappa n. 63, particella 23,
subalterno 6, categoria D/4, Rendita catastale E. 5.838,55. Così dal
classamento del 5/5/1989 n. 715-11/1989 in atti dal 23/5/1995.
2) Comune di Teramo, foglio di mappa n. 63, particella 23, subalterno
24, Categoria C/2, Classe 1, consistenza 7 mq., Rendita catastale E.
16.99. Così dal classamento del 5/5/1989 n. 715 – 12/1989 in atti dal
23/5/1995.
3) Comune di Teramo, foglio di mappa 63, particella 23, subalterno
25, Categoria C/2, Classe 1, consistenza 21 mq., Rendita catastale E.
50.97. Così dal classamento del 5/5/1989 n. 715-13/1989 in atti dal
23/5/1995.
Tutti intestati dal 2/6/1999 alla Società San.Stef.Ar. con sede in Pescara,
a seguito di atto Repertorio n. 26097 del 2/6/1999, Trascrizione n. 4707
.1/1999 in atti dal 18/6/1999. Rogante Notaio Massimo D’Ambrosio in
Tocco da Casauria.

B) Autorizzazione all’esercizio dell’attività sanitaria ed accreditamento


istituzionale predefinitivo.
Con deliberazione della G.R. Abruzzo n. 789 del 21 aprile 1999 veniva
autorizzato il trasferimento della titolarità dalla società Istituto Santo
Stefano s.r.l., gerente i centri ambulatoriali di riabilitazione (ivi precisati in
allegato), alla società San.Stef.Ar. s.r.l., confermando l’accreditamento
provvisorio in capo alla nuova società. Nelle premesse della richiamata
deliberazione si dava atto dell’esistenza di regolare titolo autorizzativo per
lo svolgimento delle attività riabilitative extraospedaliere di cui all’art. 26
della legge 833/78 (e’ disponibile per la consultazione nella data room
virtuale documentazione riferibile all’autorizzazione dei centri ambulatoriali
come da elenco denominato “Elenco documenti autorizzativi Centri
Ambulatoriali).
Con determinazione dirigenziale n. 11 del 8 marzo 1999 veniva
autorizzato il trasferimento della titolarità dei centri ambulatoriali autorizzati
all’apertura ed all’esercizio con decreti del Presidente della G.R. n.

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1786/83, 706/82, 645/83 e 1487/90, siti nei Comuni di Campobasso,
Termoli, Guglionesi e Castelmauro dalla società Istituto Santo Stefano
s.r.l. alla società San.Stef.Ar. s.r.l., confermando l’accreditamento
provvisorio in capo alla nuova società (si precisa che il centro di
Guglionesi ha cessato l’attività e che attualmente in Castelmauro l’attività
viene svolta in forma di presidio).
Si precisa che la società San.Stef.Ar. s.r.l., in data 6 ottobre 2009, ha
inviato mediante raccomandata con avviso di ricevimento, agli organi
preposti (al Sindaco del Comune abruzzese in cui insiste ogni singolo
Centro ambulatoriale, al Dipartimento di Prevenzione della ASL
territorialmente competente nonché al Direttore della Direzione della
Sanità Regionale) formale domanda per il rilascio dell’autorizzazione
all’esercizio dell’attività sanitaria o socio-sanitaria (art. 4/11 L.R. n.
32/2007), mediante c.d. mod. “02” (I Centri ambulatoriali ubicati nei
comuni della Regione Molise risultano già autorizzati come da decreti del
Presidente della G.R. n. 1786/83, 706/82, 645/83 e 1487/90).
Si precisa altresì che la società San.Stef.Ar. s.r.l., in data 6 ottobre 2009,
ha inviato mediante raccomandata con avviso di ricevimento, all’organo
preposto (Direttore della Direzione della Sanità Regionale, sia per la
Regione Abruzzo e sia per la Regione Molise), formale domanda per il
rilascio dell’accreditamento e di modifica della classe di accreditamento
delle strutture sanitarie e socio-sanitarie (art. 6/12 L.R. n. 32/2007),
mediante il c.d. mod. “acc. ist. 01”.

Con riferimento al contenuto delle domande, alle attestazioni in esse


contenute ed ai relativi procedimenti, la procedura fallimentare non offre
alcuna garanzia né assume alcun obbligo in ordine ai relativi esiti,
rimanendo a carico di ciascun interessato ogni relativa alea e possibile
conseguenza pregiudizievole.

C) Beni Mobili e Attrezzature.


L’elenco dettagliato è contenuto nella data room virtuale. In via generale,
esso comprende:
- apparecchiature elettromedicali quali laserterapia, marconiterapia,
radarterapia, ultrasuonoterapia, pressoterapia, apparecchiatura per
esame podometrico, etc;
- attrezzature per palestra quali parallele, spalliere, cyclette, tappetini,
panche, specchi, tavoli oscillanti, scale mediche, etc;
- apparecchiature generiche quali letti elettrificati, lettini, carrozzine per
disabili, deambulatori, etc.;
- macchine elettroniche e mobili d’ufficio.

D) Rapporti di lavoro in essere


Tutto il personale dipendente impiegato presso l’Azienda San.Stef.Ar. alla
data del 28 aprile 2011. Si precisa, indicativamente, che alla data dell’11
marzo 2011, come meglio descritto nella documentazione di data room,
risultavano in forza n. 412 lavoratori subordinati oltre a 31 collaboratori
legati da rapporto di prestazione d’opera professionale ed un collaboratore
a progetto. Tra i lavoratori subordinati sono compresi taluni, che saranno
nominativamente (e successivamente) individuati dal Curatore, entro il
numero massimo di quattro, che continueranno ad essere utilizzati per le

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esigenze proprie (ed alle dipendenze) della procedura fallimentare; per tali
dipendenti l’offerente dovrà obbligarsi irrevocabilmente alla assunzione a
tempo indeterminato, da formalizzarsi a tutti gli effetti di legge entro trenta
giorni dalla richiesta del curatore fallimentare e/o comunque dalla data in
cui non dovessero essere più utilizzati dalla procedura fallimentare.
L’offerente resta soggetto a tale obbligo fino alla data del 30.09.2015.
Sarà reso disponibile nella data room virtuale l’elenco del contenzioso
giuslavoristico attualmente pendente, del quale la Curatela non garantisce
la completezza.
Con riferimento a dette posizioni, e ad altre che medio tempore dovessero
emergere, la procedura fallimentare non offre alcuna garanzia né assume
alcun obbligo in ordine al numero di soggetti che potrebbero ottenere il
riconoscimento del rapporto di lavoro con San.Stef.Ar., rimanendo a carico
di ciascun interessato ogni relativa alea e possibile conseguenza
pregiudizievole.

E) Rapporti contrattuali in essere.


Sono specificati in apposito Elenco nella Documentazione presente nella
data room virtuale.

F) Avviamento aziendale.

***

Precisazioni sull’ultimo contratto di riaccreditamento stipulato con la


Regione Abruzzo.

Oggetto del contratto stipulato il 27 luglio 2010, ai sensi della


deliberazione commissariale n. 37 del 5 luglio 2010 (impugnata davanti al
Tar Abruzzo da parte di alcune cliniche concorrenti, come indicato nelle
premesse del presente disciplinare), sono le prestazioni di assistenza
riabilitativa ex art 26 L. 833/1978 rese nei confronti di pazienti residenti
nella Regione Abruzzo, per l’anno 2010, con un tetto massimo di spesa
pari a euro 9.899.597.
Il Subcommissario per l’attuazione del piano di risanamento del
sistema sanitario, prot. 21719 del 27/1/2011, nelle more della definizione
delle condizioni contrattuali delle strutture sanitarie private
provvisoriamente accreditate, ha confermato, per il biennio 2011/2012, i
tetti di spesa, le modalità di finanziamento e le condizioni di erogazione
delle prestazioni relativi alla contrattazione 2010.
Nessun contratto è stato invece stipulato per le prestazioni rese nella
regione Molise, avendo quest’ultima adottato solo la Determinazione
Direttoriale n.155 del 27.10.2010 della Direzione Generale della Regione
Molise, con la quale la società è stata autorizzata in via provvisoria alla
voltura delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività e dell’accreditamento
provvisorio facenti capo alla società San.Stef.Ar. s.r.l., con le riserve
indicate nelle premesse del presente disciplinare.
L’Asrem con comunicazione prot.74953 del 21.12.2010 ha autorizzato in
via provvisoria e fino alla stipula dell’accordo contrattuale 2011 un volume
di prestazioni mensili del valore pari ad 1/12 del budget concordato per

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l’anno 2010, anno per il quale la società non aveva sottoscritto alcun
contratto con l’Asrem. Comunicazione di simile tenore a valere
sull’esercizio 2010, base 2009, era pervenuta il 17 dicembre 2009, prot.n.
4637.
Dubbi sul possesso dei requisiti richiesti dall’art.25 bis della l. r. Molise
n.18/2010 sono espressi dalla Asrem nella comunicazione prot. n. 21965
del 7/3/2011 con la quale l’Azienda sanitaria regionale dà notizia che
procederà alla verifica del possesso da parte della Procedura dei requisiti
richiesti al fine della sottoscrizione degli accordi contrattuali per il
fabbisogno di prestazioni riabilitative ex art.26 l.873/78, richiedendo al
riguardo l’invio di documentazione.
La situazione sopra descritta rende evidente come sia difficile pronosticare
con un attendibile grado di certezza il futuro dell’attività aziendale, che
pure costituisce oggetto della procedura di gara proposta nel presente
Disciplinare di Vendita.
Le informazioni che precedono, tenuto conto della riferibilità del contratto
ad esercizio ormai decorso, vengono fornite al solo fine di consentire agli
interessati di trarre elementi utili per maturare una valutazione soggettiva e
prognostica sulla consistenza del complesso aziendale.
Resta inteso che proprio tale insuperabile stato di incertezza espone
ciascun interessato a tutti i rischi connessi ed a tutte le incertezze gravanti
sull’attività aziendale.

Precisazioni sullo stato giuridico degli immobili di proprietà:


Mediante la certificazione notarile ex art. 567 c.p.c., consultabile nella data
room virtuale, e’ possibile esaminare, più in generale, le formalità
pregiudizievoli gravanti sul compendio immobiliare.

Altre precisazioni:
a) Alcuni dei contratti di locazione, stipulati dalla curatela, riferiti ad
immobili nei quali sono operanti centri ambulatoriali, tutti riportati in
data room, prevedono oneri e condizioni ( pagamento di deposito
cauzionale, rilascio di fideiussioni e di garanzia bancaria a prima
richiesta per il pagamento di canoni, stipula polizze assicurative,
etc…) per il subentro del cessionario d’azienda nel contratto. E’ qui
espressamente richiamato l’intero contenuto dei contratti di
locazione, ed in particolare quanto previsto negli accordi con i
locatori agli articoli di seguito indicati: De Luca – art. 35, D’Ingiullo
– art. 8, Altair 1973 srl – art. 36, Sia srl – art. 9, Immobiliare
Biagetti srl – artt. 14 e 18, Santone – art. 30, Di Nisio Sas di Zulli C
e C – art. 34, Rusedi sas di Ruscitti Enzo – art. 34, Immobiliare
D’Orsogna sas di Angela D’Orsogna – art. 27, Piscicelli –artt. 34 e
36.
b) E’ stato notificato da parte dell’Inps alla Curatela, e sono pendenti i
termini per il ricorso, un “Verbale unico di accertamento
notificazione” con il quale è annullato il contratto di prestazione
d’opera professionale stipulato dalla società con il direttore medico
di un centro ambulatoriale, riconoscendosi agli effetti contrattuali
amministrativi e previdenziali la sussistenza di un rapporto di
lavoro subordinato in base al Ccnl Case di Cura private, con orario
di 36 ore settimanali. Altri soggetti che prestano opera

10
professionale nei confronti della società si trovano nelle medesime
condizioni giuridiche e di fatto. Con riferimento a tali situazioni, la
procedura fallimentare non offre alcuna garanzia né assume alcun
obbligo in ordine ai relativi esiti, rimanendo a carico di ciascun
interessato ogni relativa alea e possibile conseguenza
pregiudizievole.
c) Il legale rappresentante della San.Stef.Ar. ha impugnato con
reclamo la sentenza dichiarativa di fallimento della società.
L’udienza per la trattazione e la discussione della causa è fissata
per il 13 aprile 2011 presso la Corte d’Appello de L’Aquila.

La Procedura sarà impostata secondo lo schema dell’asta pubblica senza


incanto dinnanzi ad un notaio delegato dagli organi della procedura (il
Notaio Incaricato).

5. CONDIZIONI DELLA VENDITA

Il prezzo a base d’asta per l’acquisto dell’Azienda è fissato in euro


5.564.164,20 (euro cinquemilioni
cinquecentosessantaquattromilacentosessantaquattro/20), avendo
ribassato del 30% la stima effettuata dall’esperto incaricato dalla
procedura fallimentare, a seguito dell’esito negativo della asta del 4 marzo
2011 e previa autorizzazione del Comitato dei creditori.
La vendita dell’Azienda, come sopra descritta, avverrà nello stato di fatto
e di diritto in cui la stessa si trova.
La vendita sarà eseguita a corpo e non a misura. Eventuali differenze di
misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o
riduzione del prezzo.
La vendita non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o
mancanza di qualità, né potrà essere revocata per alcun motivo.
Conseguentemente, l’esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità o
difformità - ivi compresi ad esempio, quelli urbanistici e/o edilizi e/o
catastali, ovvero derivanti da eventuale necessità di adeguamento degli
immobili e/o di impianti e/o di macchinari e/o di attrezzature, mediche e
non, alle vigenti normative (ivi incluse quelle in materia di sicurezza e
prevenzione, in materia ambientale, di igiene e sanità) ovvero riguardanti
lo status giuridico di soggetto autorizzato all’esercizio di attività sanitaria
e/o accreditato in via predefinitiva - per qualsiasi motivo non considerati
anche se occulti e comunque non evidenziati negli atti messi a
disposizione dalla procedura fallimentare - non potranno dare luogo ad
alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo, essendosi di ciò
tenuto conto nell’elaborazione del prezzo a base d’asta.
Sono esclusi dalla cessione dell’Azienda tutti i crediti ed i debiti maturati
anteriormente alla data di stipulazione del contratto definitivo di cessione.
Gli immobili facenti parte dell’Azienda verranno venduti liberi da iscrizioni
ipotecarie e da trascrizioni di pignoramenti. Se esistenti al momento della
dichiarazione di fallimento, eventuali iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli
saranno cancellate a cura e spese dell’acquirente.
I beni mobili, attrezzature, macchinari e impianti, saranno ceduti liberi da
pesi o vincoli. Eventuali adeguamenti degli stessi o dei beni immobili alle
normative vigenti in ambito di prevenzione, sicurezza così come quelli

11
riguardanti la tutela ecologica e ambientale in materia di igiene e sanità, e,
in generale, eventuali adeguamenti alle normative vigenti anche in tema di
esercizio di attività sanitaria saranno a carico dell'acquirente dell’Azienda,
che ne sopporterà qualsiasi spesa ed onere, con esonero della cedente
da qualsiasi garanzia od onere al riguardo.
La cedente presterà garanzia esclusivamente in ordine all'esistenza delle
attività aziendali cedute, così come valutate e descritte nei documenti
disponibili nella data room virtuale (alla quale potranno accedere gli
interessati con le modalità indicate), esclusa peraltro ogni garanzia circa i
relativi valori ovvero circa eventuali minusvalenze.
Per quanto concerne i rapporti di lavoro subordinato in essere, essi
restano disciplinati secondo gli esiti della procedura di consultazione
sindacale che dovrà espletarsi ai sensi dell’art. 47 della legge 428 del
29.12.1990, dopo l’aggiudicazione e prima della stipula del contratto di
vendita. Si ribadisce che taluni dipendenti, che saranno nominativamente
(e successivamente) individuati dal Curatore, entro il numero massimo di
quattro, continueranno ad essere utilizzati per le esigenze proprie (ed alle
dipendenze) della procedura fallimentare; per tali dipendenti l’offerente
dovrà obbligarsi irrevocabilmente all’assunzione a tempo indeterminato,
da formalizzarsi a tutti gli effetti di legge entro trenta giorni dalla richiesta
del curatore fallimentare e/o comunque dalla data in cui non dovessero
essere più utilizzati dalla procedura fallimentare. L’offerente resta
soggetto a tale obbligo fino alla data del 30.09.2015.
La procedura fallimentare non offre alcuna garanzia né assume alcun
obbligo in ordine alle conseguenze producibili sul complesso aziendale in
via di alienazione, comunque derivanti dal contenzioso promosso o
promovibile dai lavoratori subordinati di società commerciali ricadenti nel
perimetro del medesimo gruppo societario in cui e’ compresa la
San.Stef.Ar. s.r.l. Inoltre, la procedura fallimentare non rende alcuna
garanzia in ordine alla insussistenza di atti o fatti che possano far sì che
l’Azienda San.Stef.Ar. sia tenuta ad eseguire assunzioni e/o reintegrazioni
di personale a tempo determinato o indeterminato.
Ogni onere fiscale della vendita, le spese di trasferimento, ivi compresi i
compensi dovuto al Notaio Incaricato sono a carico dell’acquirente.
Tutte le altre condizioni contrattuali sono descritte nello Schema di
Contratto di Cessione d’Azienda, Allegato 3 al presente Disciplinare.

6. TIPOLOGIA DI OFFERTE PRESENTABILI NEL CORSO DELLA PROCEDURA

L’offerta che ciascun partecipante potrà presentare alla Procedura dovrà


avere ad oggetto esclusivamente l’acquisto dell’Azienda San.Stef.Ar.,
come descritta nel presente Disciplinare. Non saranno ritenute ammissibili
offerte per titolo diverso dall’acquisto.
L’offerta potrà essere presentata da imprenditori italiani o stranieri, purché
in possesso dei requisiti indicati di seguito.
Non è consentita la presentazione di offerte per persona da nominare.
Saranno ritenute ammissibili offerte risolutivamente condizionate al
mancato raggiungimento dell’ accordo con le OO.SS. dei lLavoratori
maggiormente rappresentative all’esito della procedura di consultazione
prevista dall’dall’art. 47 della legge 428/90 e richiamata dall’art. 105 L.F.
In caso di realizzazione della condizione risolutiva, su richiesta

12
dell’aggiudicatario, l’aggiudicazione sarà revocata con provvedimento del
Giudice delegato con tutti gli effetti di legge e la restituzione della
cauzione.

7. REQUISITI NECESSARI PER LA PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE

Ferme restando le modalità di presentazione dell’offerta di cui infra, il


soggetto offerente dovrà possedere i seguenti requisiti:
- non sussistenza dei motivi di esclusione dalla partecipazione alle gare
pubbliche, di cui all’art. 38, D.Lgs. n. 163/2006;
- iscrizione nel Registro delle Imprese o in uno dei registri professionali o
commerciali dello Stato di residenza se trattasi di uno Stato dell’UE,
per l’esercizio di attività sanitarie;
- possesso dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività sanitaria;
- possesso dei requisiti richiesti in materia di autorizzazione,
accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture
sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private previste dalla legge
Regione Abruzzo n. 32 del 31.07.2007, dalla legge della Regione
Abruzzo n. 5 del 10.03.2008 e dalla delibera di G.R. Abruzzo n. 591 del
1.07.2008, nonché delle delibere di G.R. Molise n. 1135/2008 e n.
361/2007.
Il possesso dei predetti requisiti deve essere attestato mediante
autodichiarazione rilasciata, ai sensi e per gli effetti degli articoli 46 e 47
del D.P.R. 445/2000, da parte del legale rappresentante dell’impresa
concorrente, in conformità al modello Allegato 1 al presente Disciplinare
di Vendita.

8. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE - GENERALITA’ -


CRITERI DI VALUTAZIONE

Ciascuna offerta dovrà essere redatta in carta semplice. Le offerte


dovranno pervenire perentoriamente entro e non oltre le ore 11,00 del
giorno 28.04.2011, tramite posta o mediante consegna diretta “a mano”.
Non sarà ritenuta valida alcuna offerta presentata oltre il termine
perentorio di scadenza o in luogo diverso da quello di seguito indicato.
Nel caso in cui le offerte siano inviate per posta, dovranno essere
indirizzate a: Studio notarile del dott. Alfredo Pretaroli, via Arniense 55,
66100 Chieti (tel. 0871.348180 – 0871.348270, fax 0871 320944).
Fermo restando il termine di cui sopra, nel caso in cui le offerte siano
consegnate “a mano”, il recapito dovrà avvenire tassativamente nei giorni
seguenti:
- 21, 26 e 27 aprile 2011, dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e dalle ore
15,30 alle ore 18,30;
- 28 aprile, dalle ore 9,30 alle ore 11,00.
Non sono ammesse altre forme di presentazione dell’offerta.
Il recapito dell’offerta resta ad esclusivo rischio del mittente ove, per
qualsiasi motivo, questa non giunga a destinazione nei termini prescritti.
In tal caso faranno fede esclusivamente le registrazioni eseguite dal
Notaio Incaricato all’atto del ricevimento del plico. Nulla potrà essere

13
imputato al Notaio Incaricato per il ritardo o la mancata consegna
dell’offerta.
Non saranno in alcun caso presi in considerazione i plichi pervenuti oltre il
suddetto termine perentorio di scadenza, anche indipendentemente dalla
volontà del concorrente ed anche se spediti prima del termine medesimo;
ciò vale anche per i plichi inviati a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento, a nulla valendo la data di spedizione risultante dal timbro
postale dell’agenzia accettante.
Tali plichi non verranno aperti e verranno considerati come non
consegnati, ai fini dell’espletamento della procedura competitiva.
Il Curatore, tuttavia, si riserva la facoltà di esaminare successivamente le
offerte tardive, inammissibili od invalide a qualunque titolo, anche al fine di
consentire l’esercizio del potere di sospensione ex artt. 107 e 108 l. fall.
L’offerta, da redigersi esclusivamente in lingua italiana, dovrà essere
contenuta in un unico plico chiuso sigillato, sui lembi di chiusura, con
ceralacca o con striscia di carta incollata o nastro adesivo, o con
equivalenti strumenti idonei a garantire la sicurezza contro eventuali
manomissioni, recante a pena di esclusione soltanto il riferimento:
“FALLIMENTO N. 23/2010 DI SAN.STEF.AR. SRL – Offerta di
partecipazione a gara su azienda San.Stef.Ar. del giorno 28.04.2011”.
Il plico deve contenere al suo interno, a pena di esclusione dalla
procedura, due buste chiuse e sigillate sui lembi di chiusura, con
ceralacca o con striscia di carta incollata o nastro adesivo, o con
equivalenti strumenti idonei a garantire la sicurezza contro eventuali
manomissioni, denominate: Busta “A” e Busta “B”.
La Busta “A” dovrà contenere la dicitura “Busta A - Documentazione
Amministrativa Acquisto”, la busta “B” dovrà contenere la dicitura
“Busta B - Offerta Economica Acquisto”;

CONTENUTO DELLA BUSTA “A”


Nella busta “A” (chiusa e sigillata sui lembi di chiusura, con ceralacca o
con striscia di carta incollata o nastro adesivo, o con equivalenti strumenti
idonei a garantire la sicurezza contro eventuali manomissioni), contenente
la Documentazione Amministrativa, il concorrente dovrà inserire, a pena
di esclusione dalla Procedura, la seguente documentazione:
- dichiarazione, resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000,
conforme al modello di cui all’Allegato 1 del presente Disciplinare di
gara, sottoscritta dal legale rappresentante del concorrente o da
persona munita da comprovati poteri di firma, con allegata copia del
documento di identità del sottoscrittore ai sensi dell’art. 38 del D.P.R.
n. 445/2000, attestante il possesso dei requisiti di partecipazione
previsti al paragrafo 7. Al riguardo si precisa che le dichiarazioni
relative ai requisiti di cui alle lettere b), c) ed m-ter) dell’art. 38 del
D.Lgs. n. 163/2006, devono essere riferite:
- al titolare ed ai direttori sanitari (ove presenti), per le imprese
individuali;
- a tutti i soci ed ai direttori sanitari (ove presenti), per le società in
nome collettivo;
- a tutti gli accomandatari ed ai direttori sanitari (ove presenti) per le
società in accomandita semplice;

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- a tutti gli amministratori muniti del potere di rappresentanza ed ai
direttori sanitari (ove presenti), per gli altri tipi di società;
- nonché, eventualmente, al procuratore che sottoscrive la
dichiarazione in busta “A” e/o le dichiarazioni di offerta.
- cauzione provvisoria (come infra disciplinata);
- certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A., di data non anteriore a sei mesi
a quella dell’esperimento della Procedura, recante la dicitura antimafia
di cui all’articolo 9, comma 1, D.P.R. 3 giugno 1998 n. 252, e attestante
che il concorrente non si trova né si è trovato negli ultimi cinque anni in
stato di fallimento, di liquidazione, di cessazione di attività, concordato
preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la
legislazione italiana;
- nome, numero di telefono, indirizzo e, se disponibile, indirizzo e-mail e
di posta elettronica certificata e/o numero di fax in cui si desidera
ricevere eventuali comunicazioni;
- copia del presente disciplinare e dello Schema di Contratto di Cessione
di Azienda siglati in ogni pagina e sottoscritti per esteso in calce
nell’ultima pagina, ad integrale accettazione delle condizioni ivi
previste.

Altre precisazioni:
Dichiarazioni sottoscritte da procuratore speciale: qualora la dichiarazione
di cui all’Allegato 1 del presente Disciplinare e/o qualsiasi altra
dichiarazione contenuta nell’offerta vengano sottoscritte da un procuratore
speciale a ciò autorizzato, nella busta “A” dovrà, altresì, essere prodotto,
in originale ovvero in copia conforme all’originale, il relativo atto di procura
dal quale si evincano i poteri di rappresentanza del sottoscrittore delle
dichiarazioni.
Certificazioni e/o attestazioni in lingua diversa dall’italiano: in presenza di
certificazioni/attestazioni ecc. rilasciate in lingua diversa dall’italiano,
dovrà essere presentata, unitamente al documento in lingua straniera,
anche la relativa traduzione giurata.

Disciplina della Cauzione Provvisoria:


Ciascuna offerta dovrà essere accompagnata, a pena di inammissibilità,
da un deposito cauzionale di importo pari al 10% del prezzo posto a base
d’asta, quindi pari ad euro 556.416,42 (euro
cinquecentocinquantaseimilaquattrocentosedici/42) da versarsi a mezzo
assegno circolare intestato al “Fall. n. 23/2010 San.Stef.Ar. s.r.l.”
.
Le cauzioni verranno restituite ai soggetti non aggiudicatari entro quindici
giorni lavorativi dall’aggiudicazione della Procedura.
La cauzione costituita dal soggetto aggiudicatario verrà imputata in conto
prezzo, al momento della stipula del Contratto di Cessione d’Azienda,
ovvero sarà incamerata a titolo di penale, fatto salvo in ogni caso il
maggior danno, in caso di successivo mancato versamento del prezzo.

CONTENUTO DELLA BUSTA “B”


L’Offerta di Acquisto dell’Azienda, dovrà essere inserita, a sua volta, nella
busta “B”, recante la scritta “Busta B - Offerta Economica Acquisto”
(chiusa e sigillata sui lembi di chiusura, con ceralacca o con striscia di

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carta incollata o nastro adesivo, o con equivalenti strumenti idonei a
garantire la sicurezza contro eventuali manomissioni).
L’Offerta di Acquisto, da redigersi secondo il modello Allegato 2 al
presente Disciplinare, e disponibile sul sito www.fallcoweb.it/villapini,
dovrà a pena di esclusione dalla Procedura:
- indicare esattamente la denominazione e ragione sociale, il numero di
partita IVA nonché la sede legale dell’impresa offerente;
- essere siglata o firmata in ogni pagina e sottoscritta per esteso
nell’ultima pagina dal legale rappresentante dell’offerente (o da
persona munita da comprovati poteri di firma la cui procura sia stata
prodotta nella busta A);
- indicare il prezzo - in numerario ed in lettere - offerto per l’acquisto
dell’Azienda San.Stef.Ar., prezzo che non dovrà essere inferiore al
prezzo base per l’acquisto; in caso di discordanza tra il prezzo indicato
in lettere e quello indicato in cifre, prevarrà il prezzo più favorevole per
la Procedura;
- prevedere l’obbligo dell’acquirente di corrispondere al Curatore il
prezzo, secondo le modalità e i termini di pagamento indicati nel
presente Disciplinare e nello Schema di Contratto di Cessione
d’Azienda;
- prevedere l’obbligo dell’acquirente di corrispondere al curatore al
momento della stipula del Contratto di Cessione d’Azienda, salvo che
facciano carico al venditore per disposizione inderogabile di legge,
tutte le imposte di legge, spese di trasferimento e spese di
cancellazione delle formalità pregiudizievoli;
- indicare che si tratta espressamente di proposta di acquisto
irrevocabile ex art. 1329 c.c. e vincolante per l’offerente per il periodo
di 180 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle offerte;
- contenere la dichiarazione espressa di accettazione dell’Azienda
San.Stef.Ar. come vista e piaciuta, nello stato di fatto e di diritto in cui
si trova, così come descritta nel presente Disciplinare;
- contenere la dichiarazione espressa di assunzione di tutti i lavoratori
subordinati, ad eccezione di quelli attualmente utilizzati per le esigenze
proprie della procedura fallimentare (sui quali vd. infra), siccome
determinati all’esito dell’espletamento della procedura sindacale di cui
all’art. 47 della legge 428/1990 e s.m.i.;
- contenere la dichiarazione espressa di assunzione dell’obbligo di
assumere i dipendenti, che saranno nominativamente (e
successivamente) individuati dal Curatore, entro il numero massimo di
4 (quattro), che continueranno ad essere utilizzati per le esigenze
proprie (ed alle dipendenze) della procedura fallimentare; per tali
dipendenti l’offerente dovrà obbligarsi irrevocabilmente all’assunzione
a tempo indeterminato, da formalizzarsi a tutti gli effetti di legge entro
trenta giorni dalla richiesta del curatore fallimentare e/o comunque
dalla data in cui non dovessero essere più utilizzati dalla procedura
fallimentare. L’offerente resta soggetto a tale obbligo fino alla data del
30.09.2015;
- contenere la dichiarazione di essere pienamente a conoscenza della
situazione giuridica e amministrativa del complesso aziendale in sé e
delle singole unità operative/centri ambulatoriali che lo compongono.

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Non saranno ritenute valide le eventuali offerte che siano subordinate, in
tutto o in parte, a condizioni di qualsiasi genere; resta salva tuttavia la
possibilità di presentare offerta risolutivamente condizionata, secondo
la previsione del precedente articolo 6.

9. APERTURA DELLE OFFERTE

In data 28 aprile 2011, alle ore 11.30, presso lo Studio notarile del dott.
Alfredo Pretaroli, alla via Arniense 55, 66100 Chieti (tel. 0871.348180 –
0871.348270, fax 0871.320944), il Notaio Incaricato, alla presenza del
Curatore e degli offerenti, procederà all’apertura dei plichi contenenti le
offerte ed alle operazioni successive necessarie a giungere
all’aggiudicazione della vendita dell’Azienda San.Stef.Ar.
Ciascun soggetto che abbia presentato un’offerta ha l’onere di
presenziare, direttamente o tramite proprio delegato, con procura speciale
notarile, all’apertura dei plichi e delle offerte.
L’espletamento della Procedura si articolerà nelle seguenti fasi:
Il Notaio Incaricato, alla presenza del Curatore nonché degli offerenti,
procederà alla verifica della tempestività della ricezione dei plichi
pervenuti e dell’integrità e regolarità formale degli stessi.
Successivamente, aprirà i plichi medesimi, verificandone il contenuto;
quindi svolgerà le operazioni ulteriori seguendo il seguente procedimento:
- procederà preliminarmente all’apertura delle buste denominate “Busta
A – Documentazione Amministrativa Acquisto” delle Offerte per
l’Acquisto dell’Azienda non escluse, alla constatazione della presenza
dei documenti ivi contenuti, mediante spunta ad alta voce dei
documenti stessi, ed alla verifica del possesso, in capo agli offerenti,
dei requisiti di partecipazione indicati al paragrafo 7;
- successivamente procederà all’apertura delle buste denominate
“Busta B – Offerta Economica Acquisto”, accertando per ognuna
che presenti tutti i requisiti necessari perché possa essere considerata
ammissibile ai sensi di quanto indicato al precedente paragrafo 7,
provvedendo ad escludere eventuali offerte inammissibili;
- infine darà lettura dei prezzi offerti per l’acquisto dell’Azienda
San.Stef.Ar.
In caso di presentazione di una sola valida Offerta per l’Acquisto
dell’Azienda, l’aggiudicazione sarà disposta a favore dell’unico offerente,
al prezzo da questi offerto.

In caso di presentazione di più offerte economiche valide, la gara sarà


effettuata tra tutti coloro che avranno presentato l’offerta, partendo dal
maggiore tra i prezzi proposti come specificato al successivo paragrafo
10.

10. GARA TRA GLI OFFERENTI

I soggetti ammessi alla gara potranno presentare offerte palesi in


aumento rispetto al prezzo base di gara, con rilanci non inferiori ad euro
100.000,00 (euro centomila/00).

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Ogni offerta validamente formulata sarà indicata nel verbale dell’asta
redatto a cura del Notaio Incaricato.
In assenza di offerte in aumento nel minuto successivo all’apertura della
gara o dall’ultima offerta in aumento valida, il Notaio Incaricato
aggiudicherà il complesso aziendale in favore del miglior offerente,
indicando quale prezzo di aggiudicazione l’importo dell’offerta maggiore.
All’esito del procedimento, il Notaio Incaricato provvederà ad identificare i
concorrenti che non saranno risultati aggiudicatari ai quali dovrà essere
restituita la cauzione prestata, impegnando il curatore a farlo entro 15
giorni lavorativi, mediante bonifico bancario, sul conto corrente che
ciascun offerente avrà indicato.
Di tutte le attività e le operazioni descritte relative alla presentazione ed
esame delle domande di partecipazione, all’apertura delle offerte ed alla
eventuale gara tra gli offerenti verrà redatto verbale a cura del Notaio
Incaricato, fermo restando che il suddetto verbale non terrà luogo né avrà
valore di contratto.

11. PRESENTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE COMPROVANTE IL


POSSESSO DEI REQUISITI

Nei quindici giorni successivi all’aggiudicazione, l’aggiudicatario dovrà


produrre la seguente documentazione per comprovare il possesso dei
requisiti dichiarati in sede di partecipazione alla gara:
- certificato generale del casellario giudiziario e certificato dei carichi
pendenti:
- del titolare e dei direttori sanitari (ove presenti), per le imprese
individuali;
- di tutti i soci ed i direttori sanitari (ove presenti), per le società in
nome collettivo;
- di tutti gli accomandatari ed i direttori sanitari (ove presenti), per le
società in accomandita semplice;
- di tutti gli amministratori muniti di potere di rappresentanza ed i
direttori sanitari (ove presenti) per gli altri tipi di società;
- il certificato di iscrizione al Registro delle Imprese recante la dicitura
antimafia di cui all’articolo 9, comma 1, D.P.R. 3 giugno 1998 n. 252,
emesso in data non anteriore a 6 (sei) mesi (o per le Imprese
straniere non aventi sede in Italia, certificato equipollente);
- copia delle autorizzazioni per l’esercizio dell’attività sanitaria;
- il DURC, documento unico di regolarità contributiva, attestante
l'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e
contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile.

12. STIPULA DEL CONTRATTO DI VENDITA, MODALITÀ DI PAGAMENTO,


ADEMPIMENTI SUCCESSIVI

In caso di aggiudicazione:
- l’aggiudicatario dovrà procedere all’espletamento della procedura di
consultazione sindacale ex art. 47 legge n. 428 del 29.12.1990, che
dovrà essere conclusa entro 30 giorni dall’aggiudicazione;
- entro 15 giorni dalla conclusione della procedura di cui sopra sarà
stipulato davanti al medesimo Notaio Incaricato della Procedura il

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Contratto di Cessione d’Azienda, secondo lo schema allegato al
presente Disciplinare, previa convocazione scritta inviata dalla
Procedura all’aggiudicatario mediante telegramma o lettera
raccomandata a/r anticipata via fax almeno cinque giorni prima.
Il prezzo di acquisto dovrà essere corrisposto secondo le seguenti
modalità:
- in un’unica soluzione: all’atto della stipula del Contratto di Cessione
d’Azienda, previa imputazione in conto prezzo di quanto già versato alla
Procedura a titolo cauzionale mediante bonifico disposto a favore del C/C
bancario intestato Fallimento San.Stef.Ar. s.r.l. Fallimento n. 23/2010,
avente le seguenti coordinate bancarie/IBAN: IT18P 06050 15500
CC0010024143 presso Cassa di Risparmio di Chieti; ovvero
- in forma rateale: previa imputazione in conto prezzo di quanto già
versato alla Procedura a titolo cauzionale, nonché versamento all’atto
della stipula del Contratto di Cessione d’Azienda di un ulteriore importo
pari al trenta per cento del prezzo di acquisto, nonché versamento del
residuo debito in sette rate di pari importo scadenti mensilmente, l’ultimo
giorno di ogni mese da settembre 2011 a marzo 2012. In tale caso
l’importo di ogni rata sarà maggiorato di interessi corrispettivi calcolati al
saggio del 4% annuo. I pagamenti saranno effettuati mediante bonifico
disposto a favore del C/C bancario intestato Fallimento San.Stef.Ar. s.r.l.
Fallimento n. 23/2010, avente le seguenti coordinate bancarie/IBAN:
IT18P 06050 15500 CC0010024143 presso Cassa di Risparmio di Chieti.
Condizione essenziale perché possa procedersi al pagamento del prezzo
di acquisto in forma rateale è il contestuale rilascio di garanzia bancaria
(per l’importo rateizzato, inclusivo degli interessi corrispettivi) a prima
richiesta, rilasciata a favore della Procedura da primario Istituto di Credito,
in cui siano esplicitamente previsti: a) la rinuncia al beneficio della
preventiva escussione del debitore principale (art. 1944, comma 2, c.c.);
b) l’espressa rinuncia a far valere qualsiasi eccezione spettante al
debitore principale (art. 1945 c.c.) e c) l’espressa rinuncia a far valere
qualsiasi eccezione relativa alla scadenza dell’obbligazione di cui all’art.
1957 del codice civile, nonché d) l'operatività della garanzia medesima
entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta del Fallimento.

Spese
L’aggiudicatario dovrà corrispondere al momento della stipula del
Contratto di Cessione d’Azienda un importo corrispondente a quello delle
spese relative alla procedura d’asta e di vendita quali, a titolo
esemplificativo e non esaustivo: onorari notarili, tasse ed imposte,
accessori, spese per bolli ed oneri spese di cancellazione di qualsiasi
genere connessi, senza possibilità alcuna di rivalsa nei confronti della
Procedura. L’ammontare di tale importo sarà comunicato entro 10 giorni
lavorativi dall’aggiudicazione.

Il Notaio Incaricato procederà:


- a depositare copia autentica del verbale della Procedura nel fascicolo
del fallimento provvedendo ad inserire l’originale tra gli atti del proprio
repertorio;
- a predisporre, una volta stipulato il Contratto di Cessione d’Azienda,
bozza del decreto finalizzato alla cancellazione delle iscrizioni relative

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ai diritti di prelazione, nonché delle trascrizioni e dei pignoramenti e dei
sequestri e di ogni altro vincolo, affinché il Giudice Delegato, ai sensi
dell’art. 108, II comma, l. fall., provveda ad emettere il relativo decreto;
- ad eseguire le formalità di registrazione, la trascrizione dell’atto di
trasferimento dei beni aziendali, le comunicazioni necessarie, nonché
ad espletare le formalità di cancellazione di ogni trascrizione
pregiudizievole conseguente all’atto di trasferimento.

13. INADEMPIMENTO DELL’AGGIUDICATARIO

L’azienda sarà venduta a corpo e non a misura, come “vista e


piaciuta”, nello stato di fatto e di diritto esistente, con le relative accessioni
e pertinenze, diritti ed obblighi derivanti dai contratti in essere, oneri,
canoni, vincoli, servitù attive e passive esistenti e/o imposti dalle vigenti
leggi, senza garanzia alcuna da parte della Procedura.
Grava su ciascun soggetto che presenti offerta, l’onere di prendere
preventiva ed accurata visione dei beni costituenti il Complesso aziendale
e di tutta la documentazione inerente.
Il complesso aziendale potrà essere visionato previa richiesta da inviare in
forma scritta, via fax, al numero 06.37500515. La visita sarà confermata in
forma scritta dalla Procedura e potrà avere luogo alla presenza di un
delegato del Curatore, nei giorni dal 21.3.2011 al 21.04.2011 (esclusi il
sabato ed i giorni festivi), dalle ore 9,00 alle ore 17,00.
La sottoscrizione dell’offerta comporta specifica accettazione della
situazione giuridico-amministrativa dell’azienda, dei centri ambulatoriali e
della situazione edilizia, urbanistica ed amministrativa dei beni immobili
nei quali viene svolta l’attività aziendale.

Nel caso di mancata stipula del Contratto di Cessione d’Azienda per fatto
non imputabile all’aggiudicatario (a titolo esemplificativo e non tassativo,
per l’eventuale sospensione della vendita disposta dal Giudice ex art. 108
l.f.) l’offerta di quest’ultimo resterà valida e vincolante fino alla scadenza
del termine di irrevocabilità dell’offerta, stabilito in 180 giorni.
Nel caso di mancata stipula del Contratto di Cessione d’Azienda per fatto
o colpa dell’aggiudicatario, quest’ultimo si intenderà decaduto
dall’aggiudicazione e la Procedura avrà diritto di incamerare la cauzione,
a titolo di penale, salvo il diritto al risarcimento del maggior danno. In tale
caso, la Procedura potrà a suo insindacabile giudizio, indire una nuova
asta, ovvero aggiudicare al soggetto che abbia presentato la seconda
offerta di importo più elevato rispetto a quella risultata aggiudicataria.

14. AVVERAMENTO CONDIZIONE RISOLUTIVA

Nel caso di mancata stipula del Contratto di Cessione d’Azienda per


avveramento della condizione risolutiva cui l’offerta era condizionata
(rappresentato dal mancato raggiungimento di accordo con le OO.SS.
dei lavoratori maggiormente rappresentative all’esito della procedura di
consultazione prevista dall’art. 47 della legge 428/90), su richiesta
dell’aggiudicatario, l’aggiudicazione sarà revocata con provvedimento del
Giudice delegato con tutti gli effetti di legge e la restituzione della
cauzione.

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15. DISPOSIZIONI FINALI

Eventuali rettifiche al Bando della Procedura o al Disciplinare verranno


pubblicate secondo le modalità di cui al precedente articolo 2.

La Curatela si riserva di integrare la documentazione consultabile nella


data room virtuale, fino al settimo giorno antecedente l’espletamento
dell’asta.
Il presente avviso non costituisce offerta al pubblico ex art. 1336 codice
civile, né sollecitazione del pubblico risparmio. Esso, inoltre, non
comporta per la procedura fallimentare e per i suoi Organi alcun obbligo
od impegno di alienazione nei confronti di eventuali offerenti sino al
momento della comunicazione dell'accettazione dell'offerta di acquisto e
per questi ultimi alcun diritto a qualsivoglia rimborso, indennizzo o
prestazione.
Qualora una o più clausole del presente Disciplinare siano dichiarate o da
considerarsi invalide e/o inefficaci, le altre clausole rimarranno valide ed
efficaci e la clausola invalida o inefficace sarà sostituita, ove possibile,
dalla corrispondente disposizione di legge.

Gli Organi della procedura si riservano, a proprio insindacabile giudizio e


senza obbligo di motivazione, di sospendere ovvero interrompere
definitivamente la Procedura, fino al momento della comunicazione di
accettazione di una delle proposte di acquisto pervenute.

Le attività finalizzate alla cessione dell'Azienda sono coperte dal dovere


reciproco di riservatezza. Gli obblighi di riservatezza degli Offerenti sono
regolati anche dall'impegno sottoscritto per ottenere l'accesso alla sezione
riservata della data room virtuale ai fini della formulazione dell'Offerta.
Fermo quanto previsto dall'impegno sottoscritto per l'accesso alla sezione
riservata della data room virtuale, ai fini della formulazione delle offerte, gli
offerenti dovranno impegnarsi: (i) a considerare tutte le informazioni
oggetto della presente Procedura come strettamente riservate; (ii) ad
adottare tutte le cautele necessarie a garantire la riservatezza delle
informazioni acquisite, anche in ordine alle metodologie di produzione ed
ai materiali impiegati; (iii) ad astenersi dall'utilizzare le informazioni
acquisite o riprodurle, ricavarne estratti o sommari per scopi diversi da
quelli attinenti la predisposizione e la presentazione dell'offerta.

Il trattamento dei dati inviati dagli offerenti si svolgerà in conformità alle


disposizioni del D.Lgs. n.196 del 30/06/2003. Ai sensi del medesimo
decreto, il trattamento dei dati personali sarà improntato a liceità e
correttezza nella piena tutela dei diritti degli offerenti e della loro
riservatezza; il trattamento dei dati ha la finalità di consentire
l’accertamento della idoneità dei soggetti a partecipare alla procedura,
nonché il corretto svolgimento della medesima. Il titolare dei trattamenti
dei dati sarà il curatore nei cui confronti il soggetto interessato potrà far
valere i diritti di cui agli artt.7 e ss. del D.Lgs. n.196 del 30/06/2003.

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La sottoscrizione del presente disciplinare da parte dei soggetti interessati
varrà altresì quale consenso al trattamento dei dati per le finalità e
secondo le modalità sopra descritte.

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