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di Ingegneria
Corso di LaureaŝŶ Ingegneria Edile ‐ Architettura
Corso di “Impianti Termotecnici”
IL BENESSERE TERMOIGROMETRICO
benessere termoigrometrico
benessere respiratorio olfattivo
benessere visivo
benessere acustico
Benessere visivo
Stato in cui l’individuo può svolgere nel modo migliore i diversi compiti
(visual task) che è chiamato ad assolvere
Benessere acustico
Condizione psicofisica in corrispondenza della quale un individuo, in
presenza di un campo di pressione sonora, dichiara di trovarsi
un una situazione di benessere, tenuto conto anche della particolare
attività che sta svolgendo
disagio per il caldo o per il freddo che prova il corpo nel suo
complesso
non desiderato raffreddamento (o riscaldamento) di una
particolare parte del corpo (es. da corrente d'aria)
differenza verticale di temperatura tra testa e caviglie troppo
elevata
pavimento troppo caldo o freddo
asimmetria della temperatura radiante troppo elevata
un'energia metabolica troppo elevata
abbigliamento non adeguato
termorLcettori
capillari vasocostrizione
ipotalamo
periferici vasodilatazione
gruppi
stimoli brivid i omeotermia
muscolari
ghiandole
sudore
sudorifere
a lim e n ti
m e ta b o lism o
e n e rg ia
e n e rg ia te rm ic a
m e c c a n ic a
6FKHPDGHOOHWUDVIRUPD]LRQLHQHUJHWLFKHQHOO
RUJDQLVPR umano
L'aria inspirata scambia calore e vapor d'acqua con le mucose del tratto
respiratorio; negli alveoli polmonari si trova satura di vapor d’acqua e ad
una temperatura praticamente uguale a quello della temperatura interna.
fcl = coefficiente di area dell’abbigliamento, adimensionale (il pedice cl sta per cloth,
vestito);
hc = fattore di convezione unitario abiti-aria, W/ m2 K;
tcl = temperatura media della superficie esterna del corpo umano vestito, °C;
ta = temperatura dell’aria ambiente, °C.
Ab = area del corpo umano medio.
“Stato psicofisico in cui il soggetto esprime soddisfazione nei riguardi del microclima”
Perchè ci sia comfort termico globale, una condizione necessaria ma non sufficiente
è che l'energia interna del corpo umano non aumenti nè diminuisca.
L’equazione di bilancio termico diventa una relazione del tipo:
che lega tra loro otto variabili: due relative al soggetto (abbigliamento e attività),
quattro ambientali (temperatura, velocità e umidità dell’aria e temper atura media
radiante) e due fisiologiche (temperatura della pelle e potenza termica dispersa
per sudorazione).
L’indice di sen sazione più diffuso è quello detto PMV, che è alla base della
norma UNI-EN-ISO 7730 (UNI, 2006), mentre come indice di temperatura è
spesso usato la temperatura effettiva ET*, che è alla base della norma
ASHRAE 55 (ASHRAE, 1992; ASHRAE, 1995).
Gli indici esprimono c omunque solo una ri sposta medi a di un gran numero
di soggetti, il che significa, per esempio, che per valori dell’indice
corrispondenti a condizioni di neutralità termica ci possono comunque
essere individui che avvertono invece caldo o freddo.
Gli indici PMV e PPD sono stati ricavati da Fanger (1970) sulla base di
sperimentazioni condotte in camera c limatica su soggetti vestiti allo st esso
modo e con le stesse caratteristiche di attività, chiamati ad esprimere un
voto sulle condizioni termoigrometriche sulla base della scala a sette valori
della tabella seguente.
VOTO SENSAZIONE
+3 molto caldo
+2 caldo
+1 leggermente caldo
0 né caldo né freddo
-1 leggermente freddo
-2 freddo
-3 molto freddo
L’indice PMV ( Predicted Mean Vote) si basa sul fatto che la sensazione di caldo o di
freddo provata d a un individuo è proporzionale alla differenza tra la quota di ene rgia
generata all’interno del corpo umano che si disperde nell’ambiente come energia
termica, e l’ energia t ermica che l’ individuo dis perderebbe s e fosse in condizioni di
neutralità termica.
Il PMV è il voto che un individuo medio darebbe all’ambiente termico, ovvero la media
dei voti espressi da un gran numero di persone poste nelle stesse condizioni.
Si è visto che i voti dei singoli individui presentano una certa di spersione i ntorno al
valore medio. Fanger (1970) ha quindi definito un altro indice, il PPD ( Predicted
Percentage of Dissatisfied ) che rappresenta ap punto la percentuale prevista di
insoddisfatti.
100
PPD ( % )
10
1
-2 -1 0 1 2
PMV ( - )
E’ chiaro però che, anche nel caso in cui i valori medi delle grandezze
microclimatiche siano tali da garantire le condizioni di benessere, può
succedere che in alcuni punti dell’ambiente tali condizioni non siano
rispettate a causa di disuniformità locali.
disuniformità di temperatura
fluttuazioni di velocità dell’aria che provocano differenti condizioni
di scambio termico con l’ambiente nelle varie zone del corpo umano.
L’indice PMV si è molto diffuso negli ultimi dieci anni e, come s i è detto, è alla base
di normative ISO e UNI; esso comunque risulta soggetto a limitazioni molto be n
definite:
l’indice è validato solo per i seguenti intervalli, precisati dalla norma (ambienti moderati):
ta : 10 ÷ 30 °C M/Ab : 0,8 ÷ 4,0 met
tr : 10 ÷ 40 °C Icl : 0 ÷ 2,0 clo
va: 0 ÷ 1,0 m/s PMV : -2,0 ÷ +2,0
I valori sopra riportati sono recepiti anche dalla normativa italiana (UNI-CTI 10339 -
Impianti aeraulici ai fini di benessere. Ge neralità, classificazione e requisiti. Norme
per la richiesta d'offerta, l'offerta, l'ordine, la fornitura).