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I FACOLTÀ DI INGEGNERIA
ANNO
2008-2009
alla mia mamma,
alla mia famiglia
e a tutte le persone che amo.
Indice
Indice
INDICE ......................................................................................................................................1
1 INTRODUZIONE ..................................................................................................................1
BIBLIOGRAFIA.........................................................................................................................72
Indice figure
Figura 2.1: Vagone di tipo flat per il trasporto di container di 20ft e 40ft su linee a
scartamento di 1676 mm 6
Figura 2.2: Vagone di tipo flat costruito dalla Greenbrier Companies nella Wagony
Swidnica Plant in Poland 7
Figura 2.3: Modello: 53' All-Purpose Double-Stack Ca 9
Figura 2.4: Modello: MAXI-STACK I 40 ft 9
Figura 3.1: Scartamento 11
Figura 3.2: traghetti marittimi e fluviali 13
Figura 3.3: Spostamento in curva 16
Figura 3.4: Misura soupless 18
Figura 3.5: Sagoma limite internazionale 19
Figura 3.6: Sagoma limite delle FS italiane 20
Figura 3.7: Coordinate normali 21
Figura 3.8: Spostamento in curva 24
Figura 3.9: Sagoma massima 26
Tabella 3.10: Tabella delle riduzioni da applicare alla sagoma limite per sezioni
comprese fra le sale estreme 27
Tabella 3.11: Tabella delle riduzioni da applicare alla sagoma limite per sezioni
comprese fra le sale estreme 28
Figura 3,12: Dimensioni caratteristiche della sagoma con particolare riguardo alla
sua parte inferiore 28
Figura 3.13: Sagoma limite con container 33
Figura 3.14: Sagoma limite modificata 34
Figura 3.15: Sagoma limite e sostegni 35
Figura 3.16: Soluzione precedente/soluzione nuova 36
Tabella 4.1: Modifiche ai franchi minimi in base al tracciato 38
Figura 4.2: Definizione del profilo minimo degli ostacoli (PMO) 39
Figura 4.3: Profilo cinematico 41
Figura 4.4: Sala carrello 43
Tabella 4.5: Classe delle linee ferroviarie svedesi 44
1 Introduzione
In questo capitolo introduttivo sono elencati gli obiettivi del nostro studio, le
ambito.
portuale automatizzato.
porto “di mare” ad un porto “di terra”, quest’ultimo più adatto sia per posizione
che per dimensione allo smistamento delle merci trasportato dalle navi. Tale
rete ferroviaria sarà denominata “speciale” perché si discosta dalle reti esistenti
in Italia per i motivi che affronteremo nei capitoli successivi e che, però, saranno
l’utilizzo di treni che non rispettano il profilo limite trasversale del carro
dimensionato con i criteri indicati nelle Fiche UIC 505-1 e che prende il nome di
“sagoma limite”.
rispettata in quanto ci siamo proposti di caricare il pianale del carro con due file
più piccolo consentita in base al tipo di carrelli utilizzati; nel caso nostro i carri
sono equipaggiati con due carrelli a tre assi e di conseguenza il raggio di curva
È noto che un treno non può entrare in una curva così stretta senza porre un
tratto di transizione tra rettilineo e curva, per cui si è dedotta una possibile
Il terzo ed ultimo obiettivo è più che altro una proposta di contributo innovativo
allo sviluppo del carro e nello specifico di come aumentare la sicurezza nel
trasporto dei container onde garantire la stabilità degli stessi. A questo intento
sono stati instaurati dei supporti laterali sul carro ed eseguiti i necessari calcoli
più importanti esempi nel mondo di carri merci per materiale pesante
25kV AC1
Il Signor Patsuya Masuzawa PE, vice Team Leader, Project Management Unit,
sono già in uso in Cina. In molti casi però i container utilizzati hanno un’altezza
Le misure standard ISO per container utilizzati per fini commerciali hanno due
container di altezza standard ISO di 8ft 5in. In futuro dopo aver aumentato
1
http://en.wikipedia.org/wiki/Double-stack_car
Tesi laurea I livello 3
2 Trasporto di container di sovrapposti su carri ferroviari: lo stato
dell’arte
President-Technical, Pipavav Rail Corporation Ltd (PRCL), ma ha aggiunto
anche: “ma non trasporteranno due container di 9ft 5in sovrapposti su linee
elettrificate”.
La JICA ha anche sollevato dei dubbi sulla velocità con cui possono essere
movimentati i container disposti su due file trasportati su vagoni di tipo flat, carri
RDSO (il gruppo di ricerca delle ferrovie indiane), assicura che i container
trasportati su vagoni di tipo flat disposti su due livelli possono viaggiare fino a
2
Articolo tratto dal giornale on-line BusinesLine del 15/10/2007 consultabie sul sito
http://www.thehindubusinessline.com/2007/10/15/stories/2007101551550600.htm
Tesi laurea I livello 4
2 Trasporto di container di sovrapposti su carri ferroviari: lo stato
dell’arte
In india sono utilizzati treni diesel che trasportano container disposti su due
livelli utilizzando carri di tipo flat. Treni che utilizzano carri di tipo double-stack
Quando, nel 2003, la PRCL (Pipavav Railway Corporation Limited, una joint
venture di Ministero delle ferrovie MOR e un porto privato, Gujarat Pipavav Port
Limited ), mossero l’idea di trasportare container su carri di tipo flat già esistenti
ferrovie indiane). Ma nel 2004, con il cambio della dirigenza nella Rail Bhawan,
il concetto venne riproposto dalla PRCL e questa volta fu accolto dal MOR; in
un paio di anni il treno con carri di tipo double-stack divenne realtà su una linea
(RDSO) ha effettuato delle prove di oscillamento sugli attuali carri di tipo flat. Le
prove hanno trovato successo fino ad una velocità massima di 85 km/h con
container di 9ft 5in caricati con il massimo della loro portata. Queste prove sono
state effettuate dalla PRCL sulla tratta tra DASA e Savarkundla. In base hai
deragliamento e valori di forza laterale entro i limiti prescritti. Non c’è stata
3
http://en.wikipedia.org/wiki/Double-stack_car
4
Introduction of Double Stack Container Train on IR- a Path Breaking Achievement del
29.05.2006
Tesi laurea I livello 5
2 Trasporto di container di sovrapposti su carri ferroviari: lo stato
dell’arte
figura 2.1
Specifiche tecniche:
capacità di carico: 72 t
tara: 20 t
5
http://www.indianrailways.gov.in/
Tesi laurea I livello 6
2 Trasporto di container di sovrapposti su carri ferroviari: lo stato
dell’arte
figura 2.2
Specifiche tecniche:
capacità di carico: 82 t
tara: 20 t
Già negli anni 70 in America vennero presentati dei carri di tipo double-stack,
ma erano pesanti ed i costi di utilizzo erano elevati. Il padre dei carri double-
stack è considerato il sig. Donald Orris che nel 1984 lanciò un nuovo treno
I carri double-stack sono molto comuni in America del Nord perché il traffico
meno restrittivi.7
6
http://www.metrodelabahia.com.ar/PorqueDoubleStack.htm
7
http://en.wikipedia.org/wiki/Double-stack_car
Tesi laurea I livello 8
2 Trasporto di container di sovrapposti su carri ferroviari: lo stato
dell’arte
Ecco alcuni dei carri double-stack in servizio in America8
figura 2.3
figura 2.4
Modello: MAXI-STACK I 40 ft
Capacità di carico: 363 t
Tara: 80 t
8
Belforte, Raparelli, Grassi – Studio generale si un sistema di trasporto per il
collegamento veloce del porto di Genova con l’entroterra. – Relazione finale
Tesi laurea I livello 9
3 La sagoma limite
3 La sagoma limite
mezzo deve operare (per esempio pescaggio massimo per le navi che devono
relazione alla lunghezza delle piste degli aeroporti nei quali un aeromobile fa
servizio).
fattori ambientali, richiede che si tenga conto del fatto che ogni rotabile è
destinato a far parte di un convoglio, composto a sua volta da altri rotabili, le cui
caratteristiche debbono essere tra loro compatibili. Esistono perciò una quantità
con la maggior parte degli altri rotabili del parco al quale esso appartiene. Si
richiede perciò che ogni nuovo rotabile che entra a far parte del parco di
elementi unificati per poter viaggiare accoppiato con gli altri veicoli senza che la
anche se in composizione ci sono veicoli che non utilizzano certi servizi. Così i
Lo scartamento del binario definisce la distanza fra le parti interne dei funghi
Figura 3.1
che piccoli tronchi di interesse locale erano destinati a far parte un giorno di reti
costruttori nella scelta dello scartamento. Per questo motivo ancora oggi sono
Asiatica e in Finlandia;
Australia e Asia;
abbastanza moderne nei paesi dei Balcani e linee secondarie in molte altre
nazioni.9
Minimo raggio di curvatura; il rotabile deve poter circolare senza interferenze fra
cassa e carrello e senza sforzi pericolosi sulle ruote nei binari di massima
come limite inferiore per lo scartamento normale, per carrelli ad unica sala, il
9
http://it.wikipedia.org/wiki/Scartamento
opere fisse, i pontili dei traghetti assumono inclinazioni più o meno forti
inclinazione gli sbalzi del veicolo non urtino contro il piano più basso e che
la parte centrale non tocchi contro la estremità superiore del ponte (Figura );
Figura 3.2
spazio libero al centro carro. Questo spazio è tanto più importante quanto
scalini di accesso.
La sagoma limite è fra tutti i vincoli esterni quello più condizionante per il
sagoma limite della rete alla quale è destinato, può essere rifiutato e rimanere
10
Franco Di Majo, Costruzioni di materiale ferroviario, Torino, 1979, pp. 17 ss
Il materiale mobile di una rete ferroviaria deve avere delle dimensioni tali da
definita ed al di fuori della quale debbono costruirsi le opere fisse della via o
tracciata dai punti più esterni del veicolo durane il suo viaggio lungo tutta la
linea, l’altra costituita dall’insieme delle strutture, delle opere e degli ostacoli in
genere che circondano la via. Fra le superfici interna ed esterna deve essere
casuali, la superficie interna può modificarsi per numerosi motivi non sempre
lungo l’asse del binario della sezione trasversale massima del rotabile, si dilata
per l’aggiunta degli spostamenti dei veicoli rispetto alla loro posizione centrata.
- spostamenti in curva:
Figura 3.3
definire i limiti del materiale e delle opere fisse, si andrebbe in contro ad una
Per tener conto in certo modo di tutti gli altri spostamenti non facilmente
determinabili, ma non per questo non esistenti, deve essere lasciata fra il
contorno del materiale mobile e quello degli ostacoli fissi una fascia di sicurezza
verificare delle interferenze, pur essendo in regola sia il materiale rotabile che la
via.
di maggiore ampiezza.
limite “dinamica”.
statico, sia in larghezza sia in altezza sul piano del ferro, per contro viene
Figura 3.4
Per definire la sagoma della costruzione del materiale rotabile ci rifacciamo alla
determinare:
costruzione;
La presente norma:
Figura 3.5
La sagoma limite particolare di una rete ferroviaria è uguale o più ristretta della
Ferrovie dello Stato italiano la sagoma limite è quella seguente (Figura 3.6)11.
Figura 3.6
11
PREFAZIONE GENRALE all’orario di servizio, RFI, 2007, art. 126.
piano normale all’asse longitudinale dei binari in posizione nominale; uno degli
pari distanza dai binari. Per necessità di calcolo, quest’asse e l’asse del veicolo
del veicolo e le sagome limite degli ostacoli calcolate entrambe a partire dal
Figura 3.7
materiale rotabile in esame, della posizione della sezione rispetto al pivot del
rotolamento, dei giochi della costruzione, delle usure massime previste e delle
Posizione limite del veicolo: posizione ottenuta dando alla sporgenza S il suo
valore massimo S0
oltrepassi la “posizione limite del veicolo”, tenuto conto dei suoi spostamenti D,
≥ −
Distinguiamo:
Ei: valore delle riduzioni dei lati della semilarghezza del contorno di riferimento
per sezioni comprese tra le sale estreme o tra i perni dei carrelli o dei bilici;
Ea: valore delle riduzioni dei lati della semilarghezza del contorno di riferimento
per sezion al dilà delle sale estreme o dei perni dei carrelli o dei bilici
Sagoma limite degli ostacoli: contorno rispetto agli assi coordinati entro cui
nessun ostacolo deve penetrare, nonostante gli spostamenti, elastici o no, della
linea.12
condizioni seguenti:
12
Fiches UIC 505-1
rettifilo, essi debbono rimanere con tutte le parti soggette alle oscillazioni
- le massime larghezze ammesse per tali veicolo, rispetto alla sagoma limite,
sopra, in modo che il veicolo, posto nella posizione più sfavorevole in curva
sagoma limite. Per le parti invece non soggette ad oscillazioni, tale sagoma
riduzione E che deve farsi alle dimensioni trasversali del rotabile stesso in
funzione del passo p fra le due sale estreme o tra gli assi dei perni dei carrelli
Con le notazioni della Figura 3.8 la freccia interna ( che per semplicità
dalla relazione:
: = :( − ); = − (1)
E trascurando il termine in :
=
8
Si ha inoltre
( − ) + − =( − ) (2)
Figura 3.8
− =2
= (3)
Analogamente operando per una sezione esterna agli assi o perni di guida
= (4)
Ai valori della (3) e della (4) vanno inoltre aggiunti anche gli spostamenti
derivanti dai giochi tra i singoli elementi dei veicoli o tra le ruote dei veicoli e i
binari, e precisamente:
- il valore del gioco tra scartamento e distanza d fra le facce esterne dei
ruote, e quello dei perni dei carrelli o delle travi oscillanti di essi; valori
si trova sulla mezzeria del binario, bensì viene ad essere spostato della
: = : (2 − ) ; =2 −
2 2 4
e trascurando il termine in :
=
8
In totale, le formule che danno le riduzioni delle sezioni maestre dei veicoli, per
aderenti all’Unione internazionale per l’uso reciproco dei veicoli (R.I.V. e R.I.C.)
dove si è posto = :
,
= + + + + (5)
,
= + + + − (6)
Nella (6) si tiene conto anche dell’influenza che sull’aggetto delle parti del
veicolo esterne agli assi o perni di guida hanno il gioco degli assi stessi e gli
spostamenti trasversali che può ottenersi tra i cuscinetti e i fusi delle ruote, e
Come abbiamo accennato, è infine ammesso che le parti dei veicoli non
,
= + + + + − 0,075 (7)
,
= + + + − − 0,075 (8)
Figura 3.9
Per l’immediata applicazione pratica delle formule (7) e (8) si usano delle
apposite tabelle già predisposte di cui riportiamo quelle delle F.S. Italiane.
Tabella 3.10
Tabella 3.11
della via e mobili dei rotabili, specialmente nella parte inferiore di essa, in
prossimità delle ruote e dove queste appoggiano sulle rotaie; nella Figura
3.figura 3.11
Figura 3.12
riguardo alla sua parte inferiore. Ciò deve essere tenuto presente in particolare
sono anche riportati gli allargamenti di sagoma che debbono essere previsti per
del binario quando esso assume valore superiore al minimo 2 > 1435 .
sulle linee a scartamento normale a traffico intenso, dove anzi possono ritenersi
del tutto eccezionali: sono invece frequenti oltre che sulle linee a traffico vicinale
agli scali merci delle grandi stazioni di smistamento, nelle officine di riparazione
del materiale rotabile. Esse sono inoltre caratteristiche del ramo derivato degli
scambi ferroviari.
Il volume V di un veicolo ferroviario, nella parte compresa tra gli assi ( passo ) di
( −2 ) =
Se ne deduce che:
−
−2 + =
2
− −2 =
4
( ) 3 4 ( −2 )
= −3 −2 =0 ⇒ −2 = ⇒ =
4 4 3
2 ( −2 )
= = 1,15 ( −2 )
1,73
= 31,50
ferroviario ad alta capacità sarà sempre inferiore a 30 m. quindi tutti gli impianti
di sicurezza della via installati nel binario che tengono conto dell’interasse dei
rotabili ( circuiti elettrici dei blocchi, pedali di occupazione dei binari, ecc.)
Nel caso in esame i carri ferroviari oggetto di studio sono chiamati a trasportare
Dal punto di vista delle dimensioni i container sono presenti sul campo in
surplus di 225 mm per parte. Questa quota eccedente verrà utilizzata per
norma dettata dalla fiche UIC 505-1 viene rispettata la sagoma massima
definita nel paragrafo precedente. Infatti applicando alla sagoma limite delle
F.S. (Figura 3.6) le riduzioni derivanti dalle tabelle in Tabella 3.10 e 3.11 si
= −2
La quota trasversale della sagoma limite come si può vedere in Figura 3.6 è pari
a 3200 mm.
centrale cioè per /2; i carri da noi utilizzati hanno un passo di 18 quindi dalla
I carri portacontainer più adatti al caso in esame sono lunghi 80 ft (24400 mm) e
20 ft.
6900 . Questa quota è ben al di sopra della quota massima della sagoma
Figura 3.13
Per questo motivo si è proposta una modifica della sagoma limite. Non avendo
legassero fra loro larghezza ed altezza dei rotabili e poiché i carri, a pieno
limite utilizzata dalle F.S. fino all’altezza massima raggiunta dal carico come
Figura 3.14
sagoma limite imposta dalle F.S. anche quand’è scarico (come viene illustrato
nella Figura 3. in cui è rappresentata una sezione del carro sovrapposta alla
laterali mobili, cioè che all’occorrenza possono essere smontate dal carro
non è in esercizio e quindi è scarico, una volta smontate le barre laterali, può
pienamente i requisiti della sagoma limite. Tutto ciò migliora la gestione del
Figura 3.15
estremità in quanto presenta delle pareti di appoggio ben più alte della sagoma
limite italiana. Per risolvere il problema sono state eliminate le pareti in eccesso
Figura 3.16
4 Inserimento in curva
Allo scopo di assicurare il libero passaggio dei veicoli lungo le linee sono
stabilite delle distanze minime tra le sagome dei veicoli e i punti più vicini della
Per assicurare il libero transito ai veicoli lungo una linea ferroviaria deve essere
sempre garantito un franco minimo tra ciascun punto della sagoma limite del
in curve con raggio non inferiore a 250m. Per raggi inferiori a 250m i franchi
del tracciato, pervenendo in tal modo alla definizione del profilo minimo degli
ostacoli (PMO).
Tabella 4.1
I carri ferroviari studiati sono composti da due carrelli con tre assi di tipo
Quando si valuta il profilo minimo degli ostacoli per l’inserimento nella curva di
raggio pari a 150m, quindi, i franchi minimi da rispettare sono 283mm e 310mm
Figura 4.2
Per i veicoli che sono destinati ad essere scambiati tra i vari paesi europei
occorre fare riferimento alla “Union Internationale des Chemins de fer” (UIC).
dei sistemi ferroviari dei diversi paesi europei e il miglioramento dei metodi di
nonostante ciò, hanno ancora notevoli differenze tra loro). Inoltre recentemente
si è posta anche nuovi obiettivi, specialmente riguardo alle questioni legate alla
utilizzare in funzione del tipo di linea. Per le linee ad alta velocità viene
impiegata la sagoma Gabarit C il cui schema è riportato nella figura 4.3 con il
l’installazione della linea elettrica di contatto, della relativa fune portante e degli
Figura 4.3
delle opere fisse tipiche della linea e il limite meccanico è posto sia dalla
sicurezza e usura delle ruote del rotabile che dalla sicurezza e usura della linea.
Il primo limite non verrà trattato nello studio in oggetto in quanto in primo luogo
rispetto alla loro sede e ruotano di un angolo caratteristico delle rigidezze delle
“Soupless” del rotabile, che rappresenta il rapporto tra l’angolo di rotazione del
interferenze con la sagoma limite della via. Per contenere la rotazione ai valori
prescritti si è soliti porre dei tamponamenti laterali di fine corsa tra cassa e
carrello, tra carrello e assili, mentre per ridurre le rotazioni si utilizzano delle
delle ruote e della sicurezza allo svio del rotabile ed in entrambi i casi è
Figura 4.4
Al fine di contenere l’usura del bordino delle ruote si seguono vari indirizzi
progettuali, di cui i due più importanti sono il contenimento del passo del
carrello, per avere angoli di attacco geometrici limitati tra ruota di guida e rotaia
Per eliminare lo svio del rotabile bisogna contenere le spinte dell’asse anteriore
di guida, pertanto è utile la riduzione del passo del carrello, mentre la riduzione
della massa gioca, in un caso, nel favorire la riduzione della spinta di guida, ma
scavalcamento della rotaia da parte della ruota. Per quanto riguarda il limite di
tipo meccanico imposto dalla linea a causa dell’usura della rotaia, una volta
CLASSE DELLA
CARICO ASSE MAX (in tonn)
LINEA
A 15
B1 20
B2 20
C 22
Tabella 4.5
250 55 55 60 60
400 75 75 85 85
Tabella 4.6
correlata con i carichi agenti e con il passo del carrello, bisogna mediare il tutto
Per curve a raggio piccolo, quindi nel caso in oggetto, questi limiti
superiore a 50 km/h.
strada ordinaria per due fattori determinanti: il vincolo delle traiettorie, che sono
guidate dalla geometria delle rotaie, e le condizioni di marcia, che sono regolate
ferroviario in curva è caratterizzata dai raggi delle curve circolari molto grandi,
dalla sopraelevazione del binario esterno e dalla obbligata presenza delle curve
di raccordo che, in questo caso, sono essenziali onde evitare gli effetti da
strutture meccaniche.
rotabili ferroviari e dei veicoli stradali, i rotabili ferroviari sono ovviamente più
pesanti dei veicoli stradali, perché, oltre a sagome e lunghezze maggiori, hanno
compressione applicata agli estremi molto alta, da ciò consegue che agli organi
meccanismi predisposti al rotolamento delle ruote sulle rotaie che, per essere in
sviluppano sulla marcia lo stesso numero di giri anche in curva, dove è però
rispetto a quello fatto dalla ruota interna. Al fine di perseguire una certa azione
l’interno di 1/20 rispetto alla verticale mentre le ruote hanno i cerchioni di forma
verso l’esterno: questa situazione porta il contatto fra rotaia e ruota esterna
lungo circonferenze di diametro “d1” maggiore rispetto a quello che accade per
la velocità dei rotabili non fosse più tale da generare una forza centrifuga
sufficiente a dare lo spostamento dei rotabili verso l’esterno, per esempio nel
meccanicamente richiesto, per cui sarà la ruota interna ad avere contatto con la
Figura 4.7
Nel caso in cui la velocità in curva è inferiore per garantire il contatto migliore
limitata.
Figura 4.8
Il modo più semplice per ovviare, almeno in parte, a questo problema è l’uso
delle curve di transizione, cioè dei raccordi a raggio variabile che altro non sono
entrano in curva con il risultato di un’operazione più dolce ed una più realistica
apparenza.
perfetta, quanto piuttosto che la sua lunghezza sia maggiore del più lungo
vagone che si intende far circolare. La ragione di questo requisito deriva dal
fatto che in questo modo non si avrà mai la condizione di un vagone con
un’estremità sul tratto diritto (tangente alla curva) e la seconda in piena curva.
Inoltre esiste un rapporto più o meno fisso tra il raggio della curva che si vuole
x3
y
6 A2
con parametro A Lt R , dove:
x3
y
6 RLt
1 y" x 1
3
3
r 2 2 RLt 2
(1 y ) x 2 2
1
2 RLt
Nello sviluppo delle equazioni per la definizione degli elementi caratterizzanti le
2
x2
Nell’equazione della curva di un generico punto, il termine viene
2 RLt
ritenuto trascurabile rispetto agli altri termini. Infatti, anche nel caso estremo di
1 x
r RLt
1
Nella curva di raccordo, la curvatura varia gradualmente dal valore “0” sino
r
1
al valore “ ”, fissato per la curva circolare con cui si raccorda.
R
1 L3 1 L5 1 L7
Ls Lt t 2 t 4 t 6 .....
10 (2 R ) 72 2 R 128 (2 R )
circonferenza primitivo, lungo la tangente nel punto “T” (figura 4.9). Questa
arretramento della curva circolare, con una variazione del raggio di curvatura
Figura 4.9
m Y Y*
dove:
x3 Lt 2 L
2
Y m' m * 2
Y Rp Rp t
6 RLt 6 R 2
Lt 2 4 R p 2 Lt 2 L2 R L2
m
6R
Rp
2 24 R Lt
t 4 2 12 4 R p 2 Lt 2 24 R p t
24 R
Figura 4.10
Lt 2
R
24m
4 x3
y 3 m
Lt
Sulla base di questa teoria abbiamo posto il raggio della curva al minimo
2 2 2
funzione della circonferenza x y R traslata adeguatamente dal sistema
X Y x y X y X Y X y
-100000 0 60000 1403,29 155000 24192,9 245000 125963, 160000 301846,
0 0 65000 1784,15 160000 26610,5 250000 164369, 155000 303922
0 0 70000 2228,37 165000 29184,0 245000 202774, 150000 305790,
5000 0,81208 75000 2740,8 165000 29184,0 240000 218220, 145000 307460
7500 2,7408 80000 3326,31 170000 31704,1 235000 229752, 140000 308937,
9000 4,73610 85000 3989,79 175000 34465,2 230000 239202, 135000 310228,
10000 6,49671 90000 4736,10 180000 37483,3 225000 247284, 130000 311338,
13000 14,2732 95000 5570,11 185000 40777,0 220000 254369, 125000 312271,
12500 12,6888 100000 6496,71 190000 44369,1 215000 260675, 120000 313029,
14000 17,8269 105000 7520,75 195000 48287,2 210000 266349, 115000 313617,
15000 21,9264 110000 8647,12 200000 52565,7 205000 271490, 110000 314035,
20000 51,9739 115000 9880,68 205000 57247,6 200000 276172, 105000 314285,
25000 101,511 120000 11226,3 210000 62388,7 195000 280451 100000 314369,
30000 175,411 125000 12688,8 215000 68062,3 190000 284369,
35000 278,546 130000 14273,2 220000 74369,1 185000 287961,
40000 415,789 135000 15984,3 225000 81453,4 180000 291254,
45000 592,012 140000 17826,9 230000 89535,9 175000 294272,
50000 812,088 145000 19806,0 235000 98985,6 170000 297034,
55000 1080,89 150000 21926,4 240000 110517, 165000 299554,
tabella 4.11
350000
300000
250000
200000
150000
100000
50000
0
-150000 -100000 -50000 0 50000 100000 150000 200000 250000 300000
Figura 4.12
3,55m, distanza tra gli assi di simmetria di due rotaie poste in parallelo,
accettabile.
che descrive l’asse di simmetria delle rotaie della seconda linea semplicemente
traslando con la funzione “offset” la curva che descrive l’asse di simmetria delle
rotaie della prima linea della distanza di 3,55 m. È stato, a questo punto,
verificato che con tale interasse la viabilità dei treni fosse entro i limiti di
rettifilo con la zona di raccordo parabolico nella quale tale valore cresce da 3,55
traiettoria della seconda linea e descritta nei vari punti secondo le funzioni della
tale curva:
x Y x Y x y x y X y
-100000 -3550 60000 -2133,23 155000 20875,2 245000 113649,6 170000 302695,9
0 -3550 65000 -1748,71 160000 23316,0 250000 130653,3 165000 305134,6
0 -3550 70000 -1300,23 165000 25914,2 254000 165524,5 160000 307355,3
5000 -3549,18 75000 -782,88 165000 25914,2 250000 200395,6 155000 309368,1
7500 -3547,23 80000 -191,74 170000 28353,0 245000 217399,3 150000 311181,6
9000 -3545,22 85000 478,105 175000 31021,6 240000 229680,5 145000 312803,1
10000 -3543,44 90000 1231,58 180000 33934,1 235000 239625,7 140000 314238,9
13000 -3535,59 95000 2073,60 185000 37107,1 230000 248083,5 135000 315494,5
12500 -3537,19 100000 3009,09 190000 40560,4 225000 255474,4 130000 316574,1
14000 -3532 105000 4042,97 195000 44318,0 220000 262043,9 125000 317481,7
15000 -3527,86 110000 5180,15 200000 48409,1 215000 267950 120000 318220,2
20000 -3497,53 115000 6425,56 205000 52870,1 210000 273302 115000 318792,2
25000 -3447,51 120000 7784,12 210000 57746,9 205000 278178,8 110000 319199,4
30000 -3372,9 125000 9260,73 215000 63098,8 200000 282639,8 105000 319443,3
35000 -3268,78 130000 10860,3 220000 69005,0 195000 286730,9 100000 319524,5
40000 -3130,22 135000 12587,8 225000 75574,4 190000 290488,5
45000 -2952,3 140000 14448,1 230000 82965,3 185000 293941,7
50000 -2730,11 145000 16446,2 235000 91423,1 180000 297114,7
55000 -2458,73 150000 18586,9 240000 101368, 175000 300027,2
Tabella 4.13
350000
300000
250000
200000
150000
100000
50000
0
-150000 -100000 -50000 0 50000 100000 150000 200000 250000 300000
-50000
Figura 4.14
Con le nuove curve la distanza radiale minima tra i due carri è intorno ai 53 cm
curva.
clotoide, utilizzata specialmente per i tratti stradali ma anche in alcuni casi nelle
linee ferrate.
Il nome della curva deriva da una delle mitiche Parche greche, Cloto (le altre
due sono Lachesi e Atropo), che avvolgeva il filo dell'esistenza di ogni persona
attorno a due fusi: la curva intera della clotoide ricorda infatti un filo avvolto tra
r n s A n 1
in cui:
s : ascissa curvilinea
A : parametro della clotoide, che risulta dal rispetto di alcuni vincoli di tipo
s indica lo sviluppo generico della curva a partire dal punto ove 1/r = 0 (punto
di flesso)
Figura 4.15
sviluppo in serie della clotoide. Ciò nonostante, l’uso della clotoide in campo
clotoide ma come una curva che meglio si adatta alla circolazione ferroviaria. In
ogni caso, per i raggi e le deviazioni angolari tipiche delle ferrovie, le differenze
coincidono.
5.1 Introduzione
Nello studio in questione si è voluto tener conto di alcuni fattori di sicurezza per
A questo proposito si è pensato di installare dei sostegni ai lati del treno che in
posizione.
Figura 5.1
pareti laterali del vagone ad una distanza tale da garantire la stabilità sia dei
I supporti sono alti 2250mm in modo da sorreggere sia i container poggiati sul
piano di carico sia quelli disposti sulla fila superiore. Sono dotati inoltre di un
invito superiore per facilitare le operazioni di carico della gru di binario che ha il
Figura 5.2
Per la verifica delle barre laterali di sostegno dei container si è proceduto come
di seguito.
cui ogni carro trasporta il carico più elevato possibile costituito da 8 container da
curva con raggio di curvatura più piccolo possibile pari a R=150 m. ad una
= ≈ 99000
= ≈ 930000 ≫
Nelle condizioni sopra descritte ogni barra di sostegno riceverebbe una spinta
pari a:
= ≈ 33000
3
Questa spinta sarebbe applicata all’incirca alla sommità di ogni barra cioè
= ∙ ℎ = 74074074
Figura 5.3
Per sostenere questi carichi abbiamo inserito sul carro 3 barre verticali per
Barra a T:
Figura 5.4
= 89,87
∙ℎ ( − ℎ) ℎ
= + ( ∙ ℎ)( −ℎ ) + + ( − ℎ) + −
12 12 2 2
= 288513244,7
= − = 89,87
= = 3210201
Barra a U:
Figura 5.5
= 90,16
( − ℎ) −ℎ ( − )ℎ ℎ
= + ( − ℎ) − + + ( − )ℎ − −
12 2 12 2 2
= 329706355,7
= − = 144,84
= = 2276348
caratteristiche:
= ≤
Per le barre a T
= ≈ 23 ≤
. .= ≈ 15
Per le barre a U
= ≈ 33 ≤
. .= ≈ 11
nel caso in cui vengono inseriti, mediante la gru di binario, più di due container,
solamente i due più esterni possono essere appoggiati ad una parete che
possa risultare da riferimento (quella del carro); infatti anche se la gru assicura
l’inserimento dei container con una precisione accettabile, questi ultimi non
all’integrità degli stessi. Finché il carro viene caricato da soli due container il
uno alla parete anteriore del carro e l’altro alla parete posteriore. Nel caso di più
compartimenti separati. Questi divisori non sono altro che due barre dello
stesso acciaio di cui è composto il carro, acciaio del tipo Fe360, mosse da un
Tali divisori, in posizione di riposo, sono posti all’interno della nicchia, progettata
appositamente, dei supporti laterali centrali del carro come visibile in figura 5.6:
figura 5.6
figura 5.7:
figura 5.7
Con i divisori posti nella posizione 2 è possibile caricare più di due container e
altri container.
container a contatto con la parete interna lato testa del carro; inserimento del
il divisore (lato coda); inserimento del quarto container a contatto con la parete
interna del carro lato coda. L’esempio è raffigurato nella figura sottostante,
figura 5.8:
Figura 5.8
modo tale da garantire una pressione di mandata superiore alla forza di spinta
Bibliografia
http://en.wikipedia.org/wiki/Double-stack_car
Articolo tratto dal giornale on-line BusinesLine del 15/10/2007 consultabie sul sito
http://www.thehindubusinessline.com/2007/10/15/stories/2007101551550600.htm
Introduction of Double Stack Container Train on IR- a Path Breaking Achievement del
29.05.2006
http://www.indianrailways.gov.in/
http://it.wikipedia.org/wiki/Scartamento
http://www.metrodelabahia.com.ar/PorqueDoubleStack.htm
1
Agostinacchio M., Ciampa D., Olita S., Strade Ferrovie Aeroporti, La progettazione geometrica
di sicurezza, EPC Libri, 2007
Panagin R., La dinamica del veicolo ferroviario, Torino, Levrotto & Bella, 1997