Frattini si accorda con i ribelli libici e La Russa invia istruttori

militari. B. invece tace. Teme la vendetta di Gheddafi? y(7HC0D7*KSTKKQ( +#!"!&!?!=

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Giovedì 21 aprile 2011 – Anno 3 – n° 94 € 1,20 – Arretrati: € 2,00

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

GLI SCHIAVI DEL CAIMANO Abrogare Aristotele

di Marco Travaglio

A
nziché affannarsi a riscrivere questo o
quell’articolo della Costituzione, B. e i suoi
Parlamentari e ministri mobilitati per inventare nuove leggi trombettieri farebbero prima ad abrogare per
decreto il principio di non contraddizione.
su misura per il Capo. Ora vogliono bloccare il processo Mediaset Ciò che li frega è la Logica aristotelica, per cui se
A=B e B=C, C=A. Per quanti sforzi facciano, non
e cambiare la Costituzione per dare tutto il potere alla Casta riescono proprio a starci dentro. Ieri il Giornale di
Olindo Sallusti esibiva in prima pagina un sapido
commento di Mario Giordano, dal titolo:
di Antonio Padellaro “Montezemolo ha già scelto: sta con Travaglio”. La
Caro Montezemolo, “C’ era un tempo in cui di
leggi ad personam se ne
tesi è tanto semplice quanto demenziale: “Il Fatto
nasconde in una breve il processo per abuso edilizio
ad Anacapri a carico del presidente Ferrari, e questi
il blind trust non basta e con sommoun dispendio
producevano pugno l’anno
di
in cambio ‘presenta il suo progetto politico sul Fatto
che dimentica il giustizialismo e si traveste da
energie. La Cirielli, per dirne mensile patinato’ trattandolo con ‘affettuosità e
di Marco Onado una, fu il frutto di un laborioso magnanimità’”. Il pover’uomo forse ignora che la
dc tira e molla parlamentare tanto notizia del processo per i presunti abusi ad Anacapri
che l’autore stremato (e forse l’ha data proprio il Fatto, in prima pagina, grazie a
uca Cordero di Montezemolo sem- uno scoop del nostro Vincenzo Iurillo. Il Giornale

L
anche mortificato) dai calcoli
bra ormai prossimo a scendere in sulle varie prescrizioni atte a intanto non sapeva, o se sapeva dormiva: meglio
politica, rompendo indugi che du- estinguere i processi del som- tenersi buono Montezemolo, vedi mai che entrasse
rano ormai da molto tempo, ma mo capo, alla fine si dimise dalla in politica rubando voti al padrone. Ora che pare
quando un imprenditore prende questa abbia deciso, la notizia vecchia di mesi finisce in
sua stessa legge divenuta infatti
prima pagina sul Giornale, così Montezemolo
decisione deve rispettare forma e sostan- la ex Cirielli. Oggi, invece, tutto
impara a dar fastidio a B. Segue lezioncina di buon
za nei rapporti fra il suo vecchio ruolo e è più rapido, tutto è più moder- giornalismo a noi che l’abbiamo scovata e svelata
quello nuovo. Come riportato da Stefano no. La fabbrica delle porcate per primi. Naturalmente Montezemolo non ha mai
Feltri sul Fatto Quotidiano del 19 aprile, egli marcia col turbo. Al padrone “scelto il Fatto” per “presentare il suo progetto
ha dichiarato di voler risolvere “subito il occorre la prescrizione breve? politico”. Semplicemente chi scrive, qualche giorno
problema o con un blind trust come Mario Eccola servita in tavola. Preferi- fa a Exit, ha rammentato che il conflitto d’interessi
Draghi o cedendo le quote ad altri soci”. sce il processo lungo? Oplà. Ur- non ce l’ha solo B. Ce l’avrebbe anche
Conforta sapere che il problema del con- ge una finta modifica, niente- Montezemolo, con tutti gli incarichi che ricopre, se
flitto di interessi sarà prioritario e affron- meno che all’articolo uno della entrasse in politica. L’indomani il manager ci ha
tato con trasparenza. Il che significa par- Costituzione tanto per dare una telefonato in redazione per precisare che “ove mai
tire con un bel vantaggio rispetto a chi in scossetta a Napolitano? Basta entrassi in politica, metterei in un blind trust le mie
dirlo. Una catena di smontaggio azioni Ntv (la società fondata con Della Valle per
ben 17 anni non ha neppure riconosciuto
ubicata nelle aule parlamentari treni superveloci, ndr) o le venderei a un altro
il problema. Ma siamo ancora lontani da socio”. L’avrebbe detto a chiunque gli avesse
una soluzione limpida se continuiamo a dove centinaia di schiavi che
contestato il potenziale conflitto. Se l’ha detto a noi
pensare che le due tutto devono al sire votano a te-
è perché noi gliel’abbiamo contestato. Se non l’ha
strade prospettate sta bassa controllati da guardia- niz, l’oscuro avvocato bellune- cleare, per indebolire il referen-
detto al Giornale è perché al Giornale,
siano equivalenti ri- ni occhiuti. Che non hanno bi- se assurto a celebrità per aver dum sul legittimo impedimen-
comprensibilmente, la parola “conflitto d’interessi”
spetto al conflitto di sogno di schioccare la frusta sostenuto in Senato, senza ar- to. Mentre ieri ha lavorato al- è come “bunga-bunga”: proibita. Se qualche
interesse di un im- poiché giammai gli onorevoli a rossire, la suprema panzana del l’ennesimo conflitto di attribu- redattore se la lascia scappare, il correttore
prenditore. tutto servizio rinuncerebbero premier convinto che Ruby fos- zioni per bloccare il processo automatico la cancella. Ma questi ragionamenti
Un’azienda è una alle ricche prebende che il pro- se la nipote di Mubarak. Infatti, Mediaset. Forza ragazzi, obbe- semplici, elementari, comprensibili anche da un
realtà viva, che chie- prietario ha loro concesso sot- essere Paniz è diventato il tra- dienza pronta, cieca, assoluta e bambino un po’ tonto, da quelle parti non hanno
traendoli a una buia esistenza. guardo esistenziale dell’intero il boss vi regala una farfallina. cittadinanza. Del resto, sono giorni che gli house
de decisioni non
Ai ministri più riottosi si mostra- governo che martedì ha votato organ della Banda Larga martellano Fini perché ha
strettamente finan- incontrato i vertici dell’Anm, autorizzando così il
ziarie, soprattutto se no i ritratti dello strepitoso Pa- la (finta) soppressione del nu- pag. 2 - 3 z
(F D ) OTO LM
sospetto di “collusione con la magistratura”: finirà
opera in settori deli- che il presidente della Camera dovrà incontrare
cati e a ridosso della politica come quello Totò Riina per dissipare l’infame sospetto e far
del trasporto pubblico, come NTV di cui LAVORO MANUALE x Solo in Italia si invita a studiare meno contro la crisi contento il premier. Gli stessi trombettieri
Montezemolo è presidente e socio fon- massacrano la Bindi perché ha dato del “piduista” a
datore. Come si dovrà comportare un fi-
duciario quando si tratterà di definire la
concorrenza rispetto a Trenitalia o Alita-
Giovani snob e quindi disoccupati Cicchitto, tessera P2 n. 2232, fino a farle ammettere
di aver un po’ “esagerato”. Intanto Pierluigi Battista,
che non ha scritto una riga contro B. che dà dei
lia? E se la società fosse oggetto di una
scalata ostile? E se poi, come sta accaden-
do per Parmalat, a qualcuno saltasse in
Ma i numeri smentiscono il governo pag. 10 - 11 z
“brigatisti” ai magistrati milanesi, seguita a
massacrare Asor Rosa perché ha invocato la forza
pubblica per rimuovere B. e, non contento degli
amorevoli moniti di Pigi, ha ribadito il concetto del
mente di chiedere di porre barriere pro- “golpe democratico”. Il che – per Cerchiobattista – è
tezionistiche? Insomma, se l’imprendito-
re sta al timone dell’azienda, non può es-
LUMEZZANE, IL BUNKER DEI VELENI nsindacato Brambilla
indice di “sfiducia nelle virtù del voto” e
dell’“incapacità della sinistra di comprendere le
sere sostituito da un cieco, se non a prez- ragioni delle sue molteplici e reiterate sconfitte”
zo di errori devastanti: blind trust si rivela “Pdl al servizio attribuite “alla cattiveria del Nemico o alla
semplicemente un ossimoro in questo ca- degli italiani” decadenza antropologica di un elettorato irretito dal
grande ciarlatano”. Forse l’acuto tuttologo del
so. Dunque, la soluzione di Mario Draghi
(dove si tratta solo di gestire un patrimo-
Ma paga lo Stato Pompiere dimentica che B. siede abusivamente,
Amato pag. 6z illegalmente in Parlamento e dunque al governo da
nio diversificato) si riferisce a un proble-
17 anni, essendo sempre stato ineleggibile in quanto
ma affatto diverso.
concessionario pubblico. E ciò in virtù di una legge
Piaccia o no, la via maestra è dunque solo fatta non da Asor Rosa, ma da Mario Scelba (Dc): la
quella radicale di cedere la ragione del
conflitto, cioè le quote dell’azienda. Al-
CATTIVERIE n. 361 del 1957. Le elezioni sono una splendida
La Zeta-Jones in ospedale per cosa, ma B. non avrebbe mai potuto parteciparvi.
trimenti si rischia di passare da un politico disturbo bipolare. Alterna stati di Dunque non avrebbe mai vinto, salvo rinunciare alle
grande euforia a momenti con
con un conflittone a uno con un conflit- Lo spazio vuoto dove verrà collocato il sarcofago con i sei container (FOTO E. REGUITTI) Michael Douglas concessioni tv. Ergo non avrebbe mai vinto, punto.
tino. E capirai, diceva Alberto Sordi. Reguitti pag. 7 z (Vittorio Lattanzi www.luttazzi.it) È abbastanza chiaro o serve un disegnino?
pagina 2
Cosa dice ora
il testo e come vogliono
cambiarlo
UN GIORNO SARÒ PANIZ
ASCESA DI UN AVVOCATO
Prese il microfono in difesa dei giudici
contro B., ora è l’ultima stella del suo firmamento
di Erminia Della Frattina
Belluno
aniz? L’è un poro Cri-
“P
sto anca lù”. A Bellu-
no essere alpini e aste-
mi è una sciagura e
una contraddizione in termini,
come essere capitani di vascello
e odiare il mare. “O essere già
molto ricchi e volerne ancora di
palanche” dicono al bar vicino a
via Garibaldi, una strada di ciot-
toli e palazzetti eleganti zeppi di
fiori in piena ztl, la zona a traf-
fico limitato che chiude il cen-
tro.
Tra i palazzetti gialli c’è lo studio
dell’astemio avvocato Paniz
(“Non viene mai al bar, non be-
ve neanche il caffè”). È lo studio
più importante di Belluno, due
piani più mezzanino con grap-
poli di gerani in perfetto stile Ti-
rolo.
Dentro, un’astronave di Star
Trek lucida ed elegante con ta-
voli di cristallo, tappeti persiani
e lampadari, che dà lavoro a 20
avvocati associati (tra cui il fi-
glio trentacinquenne di Paniz
Massimiliano) e una manciata di
praticanti. “Lo studio l’ha com-
prato per una pipa di tabacco
molti anni fa quando ha comin-
ciato – sussurra una sua ex ami-
Governo prono per salvarlo dal processo Mediaset
L’ESECUTIVO È PRONTO A CHIEDERE ALLA CORTE COSTITUZIONALE IL CONFLITTO D’ATTRIBUZIONE CONTRO I GIUDICI
di Antonella Mascali
l processo a Silvio Berlusco-
Ilunque
ni non “s’ha da fare”. Qua-
esso sia. E così, tra un
conflitto di attribuzioni anti
Ruby, un processo lungo e
una prescrizione breve am-
mazza Mills, adesso spunta un
altro conflitto di attribuzioni.
Questa volta anti Mediaset-di-
ritti tv. Obiettivo minimo:
congelare il dibattimento.
Obiettivo massimo (in astrat-
to) azzeramento del proces-
so. A proporre il conflitto da-
vanti alla Corte costituzionale
è la Presidenza del Consiglio.
Palazzo Chigi ha dato manda-
to all'avvocatura dello Stato di
chiedere alla Consulta l'annul-
lamento di una decisione vec-
chia di un anno, presa dai giu-
dici di Milano.
“L’
appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e
nei limiti della Costituzione”. Ecco che cosa recita
l’articolo 1 della Carta, finito imprevedibilmente
nel mirino del Pdl. Motivazione ufficiale offerta da
Remigio Ceroni, l’ultimo deputato pronto a
ca – ha sfrattato velocemente e
senza problemi chi ci abitava e
così è partito”. Già perché a Bel-
luno l’avvocato Paniz lo cono-
scono tutti, quello con il piglio
da tribuno e la chierica da uffi-
ciale asburgico, oggi uno dei le-
gali più vicini a B. Quello di Ru-
by nipote di Mubarak e del pro-
cesso breve. Tutti lo conoscono
ma nessuno lo ama, soprattutto
tra i colleghi. “Amici? Non ha
amici. Lo vediamo al Caffè Ma-
nin il sabato, nella piazza prin-
cipale. Gli si avvicina qualche
leccaculo e basta, è sempre so-
lo”, racconta un avventore del
bar.
MA COME è cominciata l’asce-
sa di questo legale di provincia
che adesso è nelle grazie del pre-
mier? “Il padre era preside e la
madre insegnante – riassume
l’avvocato ed ex onorevole Gino
Sperandio, eletto nel 2006 con
Rc – ma il nonno è immigrato in
cerca di fortuna, poi ritornato a
Belluno. Quindi viene da una fa-
miglia non certo ricca”.
Paniz si laurea a Padova in Diritto
civile con una votazione lusin-
ghiera, 110/110, è iscritto all’Al-
bo degli avvocati dal 1975. Muo-
ve i primi passi facendo tirocinio
da un anziano avvocato occu-
Il primo marzo 2010, la prima
sezione del Tribunale, presie-
duta da Edoardo D'Avossa, ha
negato all'imputato-premier
(accusato di frode fiscale) il le-
gittimo impedimento per la
concomitanza di un Consiglio
dei ministri, fissato strana-
“L’accusa” degli
uomini del Pdl
è di non avere
ritenuto valido
il legittimo
impedimenti del
10 marzo 2010
Italia è una Repubblica
democratica, fondata sul
lavoro. La sovranità
pandosi di diritto del lavoro. “Di-
fendeva i lavoratori per la Cisl –
racconta Rita Mondolo, avvoca-
to esperta del settore – poi all’im-
provviso me lo sono ritrovato
dall’altra parte, a difendere le
aziende”.
DI BOTTO Paniz diventa il con-
sulente di fiducia dei grandi im-
prenditori della zona, da Leonar-
do Del Vecchio patron di Luxot-
tica (uno degli uomini più ricchi
d’Italia) a De Rigo. La vox populi
racconta che l’anziano mentore
dove Paniz era impiegato come
praticante sia stato costretto a
stare lontano dallo studio per
malattia, e che una volta tornato
si sia trovato senza clienti: glieli
aveva “scippati” il giovane tiro-
cinante.
“È un uomo freddo, molto razio-
nale, con un’ambizione sfrenata,
che guida lo studio come fosse
un’impresa, non fa mai niente
per niente e non ha il minimo
senso dell’umorismo” lo descri-
ve così la sua ex amica, che rac-
conta di un impacciato corteg-
giamento dell’avvocato “belu-
mat” una sera di molti anni fa.
“Dopo qualche avance gli ho det-
to che non era né spiritoso né
muscoloso quindi non mi inte-
ressava. Era una battuta, mi ha
mente di lunedì. I giudici han-
no ritenuto, in sostanza, che il
Cdm, in quel caso, sia stato
fissato in maniera strumenta-
le.
QUELL'UDIENZA, infatti,
era stata decisa il 25 gennaio in
accordo con la difesa di Silvio
Berlusconi. Ed è proprio il cri-
terio dell’agenda di un dibat-
timento in cui vi è imputato un
parlamentare o un esponente
di governo, il cuore dell’ordi-
nanza del Tribunale, che ades-
so la presidenza del Consiglio
vorrebbe nulla: “L’odierna
udienza (1 marzo 2010, ndr) è
stata fissata sulla base delle in-
dicazioni dell’imputato con
soppressione di 3 precedenti
udienze (quelle di febbraio
2010, ndr) già programmate, in
accoglimento della mera de-
I NUOVI MOSTRI
sacrificarsi per le necessità del premier? La difesa
della centralità del Parlamento. Così il titolo della
proposta di legge: “Modifica dell’articolo 1 della
Costituzione, concernente la centralità del
Parlamento nel sistema istituzionale della
Repubblica". Nell’introduzione al testo, si spiega
che i due commi di cui è formato attualmente
l’articolo 1 della Costituzione “vanno coordinati
guardato con un sorrisino come
se stessi parlando di un altro, im-
passibile e indifferente”.
Una volta avviato lo studio per
conto suo, Paniz si occupa so-
prattutto di penale e di diritto di
famiglia. “È talmente ineffabile
che quando ci fu uno dei primi
attacchi di B. ai magistrati corse a
Belluno a manifestare loro la sua
solidarietà. I giudici lessero un
breve testo di dissenso, lui prese
il microfono – unico tra noi av-
vocati – ed espose la sua solida-
rietà anche a nome del Parlamen-
to e del governo tra l’imbarazzo
generale” racconta Sperandio.
“Non basta: il giorno dopo – in-
calza una collega – sul Gazzetti-
no compare un’intervista in cui
diceva di essere stato l’unico av-
vocato solidale coi giudici men-
tre anche noi eravamo lì in tribu-
nale ad ascoltarli, e poi dimo-
striamo il nostro rispetto ogni
giorno senza bisogno di procla-
mi”.
LA SVOLTA professionale arri-
va quando si autocandida per la
difesa dell’ingegner Elvio Zornit-
ta, accusato di essere l’Unabom-
ber italiano che per 10 anni ave-
va terrorizzato il Nord-Est. L’in-
gegnere venne assolto e l’avvo-
cato, che aveva puntato tutto su
duzione di impedimento nem-
meno specificato”. Come dire,
per rispetto agli accordi presi
con il Tribunale, il Cdm si po-
teva fissare dal 2 marzo in poi.
Quel giorno l'avvocato Nicco-
lò Ghedini accusò il collegio di
“sindacare su scelte governa-
tive”, il collega Piero Longo au-
spicò un conflitto di attribu-
zione, il ministro Angelino Al-
fano, come un terzo avvocato
di Berlusconi, al Cdm definì
“incredibile” la decisione del
Tribunale. E fuori dall'aula,
Ghedini rilanciò: “È stata pre-
sa una decisione fuori siste-
ma” che comporterà “un an-
nullamento del processo”.
Al processo Mediaset, Berlu-
sconi è sempre stato un impu-
tato contumace, fino all'11
aprile scorso. Proprio quel
giorno il presidente del Con-
tra loro in modo che dalla loro lettura emerga il
profilo fondamentale della forma Stato voluta
dalla Costituente”. E dunque così recita l’unico
articolo della proposta: “L’Italia è una Repubblica
democratica fondata sul lavoro e sulla centralità
del Parlamento quale titolare supremo della
rappresentanza politica della volontà popolare
espressa mediante procedimento elettorale”.
Dal diritto del ber, Paniz lo monetizza candi-
dandosi nel 2001 per FI, dopo un
passaggio come consigliere co-
lavoro alla difesa munale Dc, una candidatura da
centrista indipendente andata
di Unabomber. buca e l’assunzione del coordi-
namento provinciale del Pdl.
Ricchissimo, Viene rieletto anche nel 2006 e
nel 2008, arrivando a proporre
ora ha lo studio un’amnistia per Calciopoli se l’I-
talia avesse vinto i Mondiali. Pare
più importante che persino il suo principale
sponsor presso il premier, Fabri-
di Belluno zio Cicchitto, abbia esclamato:
“Ma che c’entra Moggi coi Mon-
diali?”. Da quando è stato eletto
una difesa tecnica basata sulle la sua vita è scandita da ritmi
perizie, rilasciò fiumi di dichia- sempre uguali: a Roma fino a gio-
razioni a favore di telecamere. vedì, giovedì pomeriggio e ve-
“La leggenda dice che sciò per nerdì in studio fino a tardi, saba-
giorni interi” dicono al caffè Ma- to giro in piazza e domenica alla
nin. Sì perché l’avvocato ha due partita della Juve, in tribuna a
grandi passioni sportive, lo sci fianco a John Elkann.
(“è un grande sciatore abbonato
alle piste di Arabba sulle Dolomi- “DICONO CHE PORTI sfi-
ti”) e il calcio. ga, gli juventini di Belluno quan-
Appena messo piede in Parla- do sanno che è alla partita fanno
mento si autoincorona presiden- gli scongiuri” dicono al Manin.
te dello Juventus club Monteci- Otto mesi fa un infarto lo costrin-
torio (“È diventato famoso per- ge a rallentare, anche se per una
ché leggeva la Gazzetta dello Sport macchina da guerra come lui
durante i lavori parlamentari, del non è facile. Così si è fatto largo il
resto è l’unica cosa che legge” di- Berlusconi delle Dolomiti, come
ce poco benevola un’altra colle- lo chiamano sul Corriere delle Alpi.
ga). Una galoppata furiosa la sua, che
Incassato il successo di Unabom- “monetizzata” suona così: nel
siglio, durante una pausa del-
l'udienza, ebbe un botta e ri-
sposta con il pm Fabio De Pa-
squale: “Lei è quello cattivo”. E
De Pasquale: “Si contenga”. E
Berlusconi: “Si contenga lei
con le accuse”. E il pm: “Le ac-
cuse sono il mio mestiere, le
(FOTO ANSA)
battute no”. Il Cavaliere, che
aveva già definito il magistrato
“famigerato”, però, gli ha lan-
ciato una sorta di avvertimen-
messo che venga avviato, il tri-
bunale può comunque andare
to, sabato scorso: “Non sto a
dire, nella storia di questo pm,
avanti. A meno che decida di
fermarsi, in attesa del pronun-
che cose negative ci sono”. ciamento, per ragioni di op-
portunità. Ma se ci sarà una
QUANTO al processo Me- nuova legge ad personam, che
diaset, è tornato a definirlo “ri- il Pdl ha intenzione di presen-
sibile”. Tanto risibile che ades- tare al Senato, i giudici saranno
so, fallita la carta del lodo Al- obbligati alla sospensione fino
fano e del legittimo impedi- alla decisione della Consulta.
mento “ad premier e ministri”, Così come i giudici del caso
spera nel conflitto di attribu- Ruby. Perché il processo a Ber-
zione davanti alla Corte. Am- lusconi “non s'ha da fare”.

Bersani: “Allora scrivete
che la Repubblica
è fondata su Scilipoti”
Illustrazione
di Emanuele Fucecchi;
Deputato in auge Nella pagina di
sinistra, l’avvocato Paniz immortalato
in tre momenti della sua vita: con
Unabomber, con il giocatore della
Juve, Gianluca Pessotto e a Porta a
Porta (FOTO LAPRESSE); qui a destra in senso
orario: Franco Mugnai, Giuseppe
Valentino, Luigi Vitali (FOTO ANSA)
2006 dichiarava già 1 milione e
300 mila euro, con un incremen-
to di 175 mila euro rispetto a tre
anni prima. Nel 2010 è arrivato a
1.765.878 euro, il reddito più al-
to dei deputati nordestini e il
quinto della Camera, 500 mila
euro in più del secondo deputa-
to più ricco del nordest Nicolò
Ghedini. Cifre altissime, che pe-
rò nell’altro studio legale del
centro di Belluno si spiegano co-
sì. “Siccome fattura tutto lui, an-
che le entrate dei 20 avvocati as-
sociati al suo studio, bisogna sca-
lare quei soldi lì e rivedere la cifra
al netto. È talmente ambizioso
che vuole figurare ricchissimo,
in modo da accreditarsi come
uno di cui fidarsi perché non ha
bisogno di soldi”. Certo, a Bellu-
no non lo amano, ma è anche ve-
ro che l’uomo non è nuovo a stra-
tegie tattiche fuori dall’ordina-
rio. Come quella volta che disse
di B: “È un uomo buono, due
giorni fa l’ho visto aiutare una
suora”.
L’ultima trovata contro la Carta
“Il Colle mortifica il Parlamento”
di Sara Nicoli
ll’inizio dicono tutti così, che è un’iniziativa
Acederà
personale. Poi, però, le cose cambiano. Suc-
anche per la nuova proposta Pdl anti to-
ghe, Consulta e Quirinale, presentata il 18 apri-
le sotto forma di proposta di legge per rifor-
mare l’articolo 1 della Costituzione. Raggelan-
te il testo, composto di un solo articolo (dun-
que almeno sulla carta possibile da approvare,
anche con la lunga liturgia delle riforme costi-
tuzionali) che ribadisce “la centralità del Par-
lamento nel sistema istituzionale della Repub-
blica”. Ecco come il Pdl vorrebbe riscrivere l’ar-
ticolo 1: “L’Italia è una Repubblica democratica
fondata sul lavoro e sulla centralità del Parla-
mento, quale titolare supremo della rappresen-
tanza politica della volontà popolare espressa
mediante procedimento elettorale”. Nella
mente diabolica del suo estensore, il peone pi-
diellino Remigio Ceroni da Ancona, il Parla-
mento diventa gerarchicamente più alto degli
altri organi costituzionali, come magistratura,
Consulta e Presidenza della Repubblica. Ora
N
egative le reazioni
dell’opposizione. “Basta che
scrivano un solo articolo: la
Repubblica è fondata su Scilipoti, così
risolvono”, ironizza il segretario del Pd Pier
Luigi Bersani tirando in ballo uno dei cosiddetti
“Responsabili”. “È necessario che Berlusconi
torni in Parlamento a giurare sulla Costituzione
I parlamentari-schiavi
all’ombra del Caimano
DEPUTATI E SENATORI PRONTI
A TUTTO PUR DI COMPIACERLO
di Paola Zanca
no accorcia, l'altro al-
U lunga. Uno sogna di
cambiare l'articolo 1
della Costituzione, l'al-
tro si accontenta di modifica-
re il 136. Lavorano nell'ombra
fino al giorno in cui le rifles-
sioni di una vita finiscono lì, in
una proposta di legge. Ieri,
Remigio Ceroni ha compiu-
Da Bianconi
a Vitali:
proposte, norme
e provocazioni
disegnate
attorno al volere
del premier
tutti i poteri dello Stato hanno pari dignità e
sono sullo stesso piano. Ma visto che Berlusco-
ni sostiene che governo e Parlamento sono te-
nuti in scacco dagli altri, si impone una gerar-
chia. La proposta Ceroni ha subito collezionato
una sequela di reazioni indignate. Da segnalare
tra le più allarmate quella di Stefano Ceccanti
del Pd: “È uguale alla Costituzione staliniana
del ’36 che recitava: Organo superiore del-
l’Urss è il Soviet supremo…”. Nel Pdl, invece,
ufficialmente “non se n’è parlato”, come ha
detto Cicchitto dopo il vertice di ieri, ma questa
proposta sarà incardinata in Parlamento dopo
le amministrative per vedere la luce, secondo i
calcoli di Palazzo Grazioli, in autunno inoltrato.
Difficile pensare che possano davvero credere
di raggiungere quest’obiettivo. Ma il Quirinale
è stato avvertito che - al di là delle apparenze -
non si tratta affatto di una boutade. Al Colle la
proposta è parsa per quel che è, un avvertimen-
to, una rozza minaccia per indurre Napolitano
a pensarci bene prima di sollevare la penna da-
vanti alle prossime leggi ad personam. Per que-
sto ieri il capo dello Stato era furibondo.
I NUOVI MOSTRI
e porga una volta per tutte le sue scuse al
presidente Napolitano”, rincara il responsabile
riforma dello Stato del Pd, Marco Meloni. L'Idv
invece parla di “attentato alla Costituzione” e
invoca l'intervento del presidente della
Repubblica. Per Libertà e Giustizia e Articolo
21 “alla guerra totale, purtroppo preparata con
cura, in questi anni di colpevoli silenzi, si
to il suo personalissimo mira-
colo: alla sua terza iniziativa
presentata come primo firma-
tario, con il 99,85 per cento di
presenze in aula, ha sfondato
il muro del silenzio. Su tutti i
siti web ieri, su tutti i giornali
oggi, perché vorrebbe cam-
biare le prime righe con cui
comincia la nostra Carta,
quelle in cui si dichiara “la
centralità del Parlamento nel
sistema istituzionale della Re-
pubblica”. Consulta e presi-
dente della Repubblica la
smettano di intromettersi, le
leggi votate dalla maggioran-
za non si toccano.
Ridurre lo zelo dei parlamen-
tari a brama di popolarità, pe-
rò, sarebbe riduttivo. Perché
una cosa in comune, le decine
di proposte incardinate nelle
commissioni di Camera e Se-
nato ce l'hanno: piacciono
tanto a lui, il presidente del
Consiglio.
Luigi Vitali per ora è a quota
tre. Tre proposte di legge che
sembrano ricalcate sugli ana-
temi di Berlusconi. È diventa-
to famoso grazie alla cosiddet-
ta prescrizione breve - la nor-
ma che accorcia i tempi per
incensurati e over 65 – ma in
passato (era febbraio del
2009) aveva già chiesto mo-
difiche agli articoli 107 e 110
della Costituzione “in materia
di esercizio dell'azione disci-
plinare nei confronti dei ma-
gistrati”. Si era poi dedicato al-
le intercettazioni: voleva in-
trodurre nel codice di proce-
dura penale una sanzione per
riparare a “ingiusta intercetta-
zione di comunicazioni tele-
foniche o di conversazioni”.
L'obiettivo non è ancora stato
centrato per questo poco più
L’autore della proposta, Ceroni
Nuovi valletti: “La modifica
dell’Articolo 1? Ovvia”
di Caterina Perniconi
Scoli”.e“unaparla di Costituzione, dice
centocinquantina di arti-
Se si riferisce a Montecito-
rio, lo chiama “Parlamendo”, con
la d, in dialetto marchigiano.
“L’eroe” della settimana è Remi-
gio Ceroni, uno dei 400 parla-
mentari che si contende le atten-
zioni di Re Silvio, e tenta di alzare
l’asticella di un’altra tacca, con
una proposta impossibile, per
emergere dall’oblio: la modifica
dell’articolo 1 della Costituzione.
“Berlusconi non ha mica di tempo
di parlare con tutti” risponde a chi
chiede se lui abbia o meno un rap-
porto diretto col premier. E allora
meglio volare altissimo, dove nes-
suno era mai arrivato, per colpire
magistratura e Quirinale. Salvo
poi essere scaricato anche dai
suoi colleghi di partito.
risponde soltanto mettendo insieme tutte le
forze democratiche che si rendano conto che
in Italia è in atto un tentativo di golpe
istituzionale, attraverso il tradimento della
Costituzione su cui pure hanno tutti giurato”.
Infine l'Udc che definisce l'iniziativa del
deputato del Pdl “in linea con ciò che ha detto
più volte Berlusconi”.
di un mese fa, il 3 marzo,
Maurizio Bianconi è tornato
alla carica con un nuovo testo
che permetta di evitare che le
telefonate “prese a pezzi, poi
utilizzati con il copia e incolla,
divengano clave da utilizzare
per emettere sentenze di con-
danna anticipata o strumenti
per montare processi popola-
ri di discredito della stampa”.
Controcorrente alla proposta
di Vitali, invece, è quella di
Franco Mugnai: anziché bre-
ve, lui il processo lo vuole lun-
go. Infiniti elenchi di testimo-
ni da ascoltare, con lo stesso
obiettivo di sempre: arrivare
alla prescrizione. Mugnai sta
al Senato, e di certo dovrà far-
ne di strada prima di eguaglia-
re il lavoro del suo collega in
commissione Giustizia, Giu-
seppe Valentino, che di ri-
forme ne ha annunciate pa-
recchie. Della Costituzione,
per esempio, vorrebbe cam-
biare almeno cinque articoli:
quelli che riguardano l'immu-
nità parlamentare, la nomina
della Consulta, nonché del
Csm.
Valentino è in buona compa-
gnia. A Raffaello Vignali, di
articoli della Carta, piacereb-
be modificarne tre: un classi-
co, l'immunità, e due new en-
tr y: il 136, relativo alle senten-
ze della Corte costituzionale
che dichiarano illegittima una
legge, e il 41, quello sull'ini-
ziativa economica privata.
Che – Berlusconi dixit – co-
stringe gli imprenditori italia-
ni a lavorare con regole di
“matrice cattocomunista”.
Ma con la nascita dei Respon-
sabili, la concorrenza si è fatta
agguerrita. Mario Pepe, che
ha sacrificato un suo seggio
Cinquantasei anni compiuti oggi,
una laurea in Sociologia e un’a-
bilitazione in Filosofia, Ceroni in
realtà ha nel curriculum una vita
da professore di materie tecniche
in un istituto professionale. De-
mocristiano d’origine, sindaco
per quattro mandati a Rapagna-
no, paesino di 2 mila abitanti nel
fermano, – “e dal 15 maggio farò
il quinto” afferma sicuro – ha ot-
tenuto lo scranno da deputato
cinque anni fa e da allora è uno
dei più presenti in Parlamento.
Ma poco propositivo. Fino ad oggi.
Prende le misure con le telecame-
re, alle quali non è abituato, e si
pavoneggia dentro il gessato blu,
con il testo della sua proposta di
legge in mano, insieme agli arti-
coli freschi dei quotidiani online,
fingendosi sorpreso “di tutta que-
sta pubblicità”: “La modifica mi
sembrava ovvia, io parlo con la
Giovedì 21 aprile 2011
nel Pdl per alimentare il grup-
po neonato, il 2 marzo ha pro-
posto di modificare due arti-
coli in un colpo solo: il 70 e
l'82. Uno riguarda la “sempli-
ficazione del procedimento
legislativo”, l’altro le funzioni
“di indirizzo politico, di con-
trollo e di inchiesta del Par-
lamento”. Sarà un caso, ma
poco dopo è arrivate l'idea di
“indagare” sui giudici di Mi-
lano a firma Gasparri e Qua-
gliariello. Non voleva essere
da meno Domenico Scilipoti.
Il medico omeopata si è but-
tato anche lui sulle intercet-
tazioni: l'8 aprile ha chiesto la
modifica dell'articolo 192 del
codice di procedura penale,
“in materia di valutazione del-
le dichiarazioni acquisite me-
diante intercettazione”. Ulti-
mo, chissà fino a quando, Lu-
ciano Sardelli, che dei Re-
sponsabili è capogruppo: il
12 aprile ha chiesto la modi-
fica dell'articolo 94 della Co-
stituzione, che riguarda la di-
sciplina delle mozioni di fidu-
cia e di sfiducia nei confronti
del premier. Infine, c'è chi ha
fatto strada. Edmondo Ci-
rielli, dai tempi della firma
(poi ritirata) alla legge sulla re-
cidiva che accorciava i tempi
di prescrizione, ha conquista-
to un po' di sano egoismo. Il
29 marzo, da deputato e pre-
sidente della Provincia di Sa-
lerno ha chiesto la modifica
dell'articolo 131 della Costitu-
zione: chiede che nella città
campana venga istituito un
“Principato”.
gente e tutti mi dicono che il Par-
lamento conta poco, si perde
troppo tempo e non si trasforma-
no le proposte in legge”. Ma se le
Camere non lavorano non sarà a
causa di Berlusconi e del potere
legislativo esercitato per decreto
dal governo? La risposta che dà è
fuori tema. “La fiducia è uno stru-
mento legittimo che va esercitato
per ripagare l’opposizione ostru-
zionista con lo stessa moneta”.
Quindi ce l’ha col Quirinale, ritie-
ne che abbia troppo potere?
“Non ce l’ho col Quirinale, ma
non mi è piaciuto quando il pre-
sidente della Repubblica ha fatto
trapelare il suo pensiero mentre il
Parlamento stava lavorando”.
Una mezza confessione, all’om-
bra di una proposta difficilmente
ricevibile. “Ma non torno indietro.
A meno che non me lo chieda il
presidente”.
pagina 4 Giovedì 21 aprile 2011

M
ISTITUZIONI

arco Pannella, leader Radicale, è
Pannella in sciopero in sciopero della fame. A Radio
Radicale spiega i motivi della sua
nuova crociata: “Perché l’Italia torni, secondo gli
della fame standard internazionali – a potere in qualche
misura essere considerata una democrazia. E
non una democrazia reale nello stesso senso in
“Per la democrazia” cui la Russia era il paese del socialismo reale”. Il
riferimento è alle liste Pdl di Formigoni (la
prossima settimana la Lista Bonino-Pannella
depositerà alla Procura di Milano una
denuncia-memoria per attentato contro i diritti
politici dei cittadini lombardi), ma anche alla
fragilità delle strutture democratiche. L’appello è
al presidente Napolitano: “Riconosca la lotta
per la democrazia, per lo Stato”.

IL COLLE FRENA
LETTA NON SARÀ
SENATORE A VITA
Napolitano non prende
in considerazione la proposta Da sinistra: il presidente del Senato Schifani, il sottosegretario Letta e il Presidente della Repubblica Napolitano (FOTO ANSA)

di Fabrizio d’Esposito Palazzo Madama sono una cin- parte gli ex presidenti), un posto offuscato l’immagine: dalla Pro- Napolitano fu eletto capo dello ma non sembra imminente)
quantina. Giacciono tutte in per Letta ci sarebbe in ogni caso. tezione civile di Bertolaso alla Stato da senatore a vita), Berlu- quello che conta è che il rappor-
enerdì scorso, il 15 aprile, una cartellina che Giorgio Na- to tra i quasi coetanei Berlusconi

V
Gianni Letta ha festeggiato
il suo settantaseiesimo
compleanno. Festeggiato
per modo dire. Perché i giorni a
cavallo della ricorrenza sono
stati, per stessa ammissione del
potente sottosegretario di Pa-
lazzo Chigi, “giorni incerti, af-
fannosi e amari”. Colpa degli ul-
timi, virulenti colpi di coda del
Caimano, cui invano e con infi-
nita pazienza, in anni di comune
lavoro, l’abruzzese Letta ha ten-
tato di dare un volto moderato.
Ma il “disagio” del Gran Visir del
centrodestra ha pure una ragio-
ne strettamente personale, che
porta dritta al Quirinale. Il capo
dello Stato, infatti, avrebbe de-
ciso di non nominarlo senatore
a vita. Il dossier non è all’ordine
del giorno. Né lo sarà nell’im-
mediato futuro. Al Colle le ri-
chieste per un laticlavio a vita a
PARLAMENTO PULITO
Alberto Tedesco (Pd)
politano non ritiene urgente
prendere in considerazione. Le
buste sono ancora sigillate. Tra
cui, appunto, quella di Gianni
Letta. Attualmente i senatori a
vita sono sei. Due, in quanto ex
presidenti della Repubblica:
Ciampi e Scalfaro. Quattro di
nomina quirinalizia: Giulio An-
dreotti, Emilio Colombo, Rita
Levi-Montalcini, Sergio Pininfa-
rina.
IN QUESTI CINQUE anni del
suo mandato, Napolitano non si
è avvalso sinora del secondo
comma dell’articolo 59 della Co-
stituzione, che gli dà il potere di
nomina dei senatori a vita. Cin-
que in tutto. E anche volendo ap-
plicare l’interpretazione restrit-
tiva dell’articolo 59, che per
prassi vuole che i senatori a vita
non siano mai più di cinque (a
In merito, l’ambizione del pre-
mier-ombra del Cavaliere circola
da mesi negli ambienti della
maggioranza, confermata da un
paio di esponenti dell’esecutivo.
Ad alcuni non sfugge neanche
l’opportunità di uno scudo per il
sottosegretario, azzoppato da
un serie di scandali che ne hanno
Le buste con
i nomi dei
“papabili”
sono una
cinquantina
E restano
congelate
Americo Porfidia (Responsabili)
cricca di Anemone, dalla rico-
struzione de L’Aquila all’inchie-
sta napoletana sulla P4 che coin-
volge Bisignani, intimo di Letta,
senza dimenticare i guai di Guar-
guaglini a Finmeccanica.
DI QUI il consolidamento di
un’exit strategy che puntava al
seggio a vita nel Senato presiedu-
to da Renato Schifani, dove Letta
avrebbe coronato il sogno di se-
dere accanto al suo antico mae-
stro Giulio Andreotti. Non solo.
Il risvolto politico dell’operazio-
ne prevedeva una reazione a ca-
tena nel primo cerchio berlusco-
niano. A cominciare dallo stesso
premier. Nella recente cena coi
giornalisti stranieri, il Caimano
ha ripetuto il refrain di “Alfano
successore e Letta presidente
della Repubblica”. In realtà, con
il fedele braccio destro sistema-
to a Palazzo Madama (anche se
sconi avrebbe potuto continua-
re a coltivare l’aspirazione, mai
accantonata, di andare al Colle.
Cosa, per esempio, di cui è con-
vinto il leader dell’Idv Antonio
Di Pietro che ripete spesso che
B. “va fermato adesso a tutti i co-
sti perché se no ce lo ritroviamo
al Quirinale”. Del resto, i sempre
Sull’eminenza
azzurrina
si addensano
i timori
per le
inchieste
giudiziarie
più frequenti deliri di onnipo-
tenza del Cavaliere fanno pro-
pendere per la tesi dipietrista.
(74 anni) e Letta (76) non è più lo
stesso. Il “disagio” consegnato al
Corriere della Sera una settimana
fa è segnato dalle tensioni poli-
tiche ma anche da una sconfitta
di altro genere. Letta ha inutil-
mente cercato di incidere sulla
convulsa vita privata del Caima-
no. Il sottosegretario alla presi-
denza del Consiglio era uno dei
destinatari del famoso sfogo po-
stumo di Veronica Lario: “Mio
marito è malato. Ho cercato di
aiutarlo, ho implorato le perso-
ne che gli stanno vicino di fare
altrettanto, come si farebbe con
una persona che non sta bene. È
stato tutto inutile”. Era la prima-
vera di due anni fa, l’inizio del
biennio a luci rosse del premier
con lo scandalo della minorenne
Noemi Letizia. In quei giorni di
fine aprile del 2009, Letta ebbe
altre parole amare: “Uno statista
non può andare a una festa di
compleanno a Casoria”. Da allo-
ra non è cambiato nulla, anzi, e
l’eminenza azzurrina (copyright
Dagospia) del governo è rimasto

Per il Riesame Chiesto il rinvio ALTRO TASSELLO di questo

mosaico sarebbe stato poi il po-
sbigottito da un regalo fatto a B.
da zelanti cortigiani per compia-
cerlo: un uovo di Pasqua con la

va ai domiciliari per estorsione sto lasciato libero da Letta a Pa-

er il Tribunale del Riesame
PTedesco
di Bari, il senatore Alberto
può reiterare reati
analoghi a quelli per i quali il
gip, nel febbraio 2011, aveva
disposto il suo arresto in carce-
re: corruzione, concussione e
turbativa d’asta. È quanto è
scritto nelle 21 pagine del
provvedimento con cui i giudi-
ci, accogliendo parzialmente il
ricorso dell’indagato, conce-
dono a Tedesco gli arresti do-
miciliari. Questa misura, più
lieve rispetto all’arresto in car-
cere (sul quale Palazzo Mada-
ma ha fatto per adesso melina)
è stata motivata con la “sensi-
bilità istituzionale” che, dopo
l’emissione del provvedimen-
to cautelare, “lo stesso Tede-
sco” ha dimostrato chiedendo
“di essere interrogato” per ren-
dere “ampie dichiarazioni in
merito ai fatti addebitatigli”.
Questa “condot-
ta processuale” –
secondo i giudici
– “è tale da esclu-
dere sia il perico-
lo di fuga che
quello di inquina-
mento probato-
rio”.
Restano “le gra-
vissime condotte
addebitategli in
violazione delle
regole sull’operato dei pubbli-
ci uffici; la chiara professiona-
lità nella programmazione del-
l’attività criminosa; la disinvol-
tura dimostrata nel fare ricorso
ad espedienti e artifici di qual-
siasi genere pur di assicurare
sia benefici economici ai priva-
ti e ai suoi familiari sia il con-
senso elettorale a se stesso,
condizionando l’attività ammi-
nistrativa su più aree del terri-
torio nazionale”.
PER I GIUDICI, indipenden-
temente dalla rilevanza penale
dei fatti, negli ultimi dieci anni,
Tedesco è stato in grado di com-
piere “condotte collusive” con
interventi presso direttori am-
ministrativi e sanitari delle
strutture pubbliche e su consi-
glieri regionali quando era egli
stesso consigliere dell’opposi-
zione essendo nel 2002 la Re-
gione ammini-
strata da una giun-
ta di centrode-
stra.
Dopo la pronun-
cia della giunta
delle autorizza-
zione del Senato,
toccherà adesso
all’aula valutare
sul futuro del se-
natore eletto con
il Pd.
Lzioachiesto
Procura di Napoli ha
il rinvio a giudi-
per Americo Porfidia,
deputato eletto con l’Italia
dei Valori ma poi transitato
nel gruppo di Iniziativa Re-
sponsabile dopo un breve
passaggio al Gruppo Misto
sotto le insegne di Noi Sud.
Porfidia è indagato con l’ac-
cusa di tentata estorsione,
aggravata dal favoreggia-
mento di un clan camorri-
stico. Medico cardiologo, in
Parlamento da due legisla-
ture, Porfidia è anche sinda-
co di Recale, piccolo centro
del Casertano. Secondo
l’accusa avrebbe cercato at-
traverso esponenti del clan
Belforte di Marcianise, di
mantenere il controllo delle
quote azionarie di “Villa del
Sole”, una delle maggiori
cliniche private convenzio-
nate della pro-
vincia di Caser-
ta.
Chiesto il giudi-
zio anche per i
boss Antimo
Perreca, capo-
zona di Recale,
Gaetano Picco-
lo (entrambi già
condannati al-
l’ergastolo per
altre vicende),
Antonio Papa e Vincenzo
Tardi, nonché per Gaetano
Tartaglione, consigliere co-
munale di Marcianise che
avrebbe fatto da interme-
diario tra il parlamentare e i
boss. In particolare, secon-
do le accuse dei pm Ales-
sandro Cimmino e Catello
Maresca, il direttore sanita-
rio della clinica, Renato
Esposito, legato alla cordata
di maggioranza, avrebbe in-
contrato Porfidia e Tarta-
glione al cospetto di Picco-
lo e Perreca. L’incontro si
sarebbe svolto a Recale ed
Esposito sarebbe stato mi-
nacciato.
Porfidia, portato nell’Italia
dei Valori da Nello Formi-
sano, si autosospese dal
gruppo Idv quando, mesi
addietro, venne resa pubbli-
ca l’indagine che lo riguar-
dava. Il suo no-
me compare an-
che nell’inchie-
sta che MicroMe-
ga fece nel 2009
sul partito di Di
Pietro.
Titolo: “C’è del
marcio in Dani-
marca (l’Italia
dei Valori regio-
ne per regio-
ne)”.
lazzo Chigi, per il quale si sentiva
in corsa, e si sente tuttora, uno
sorpresa di una violinista svede-
se seminuda.
Il paradosso, però, è che il viale
dei rivali del Guardasigilli Ange- del tramonto pare sia comincia-
lino Alfano, all’interno del Pdl,
per la successione al premier:
Franco Frattini. In questo modo,
to prima per Letta che per B., co-
me testimonia la caduta di Ge-
ronzi nella battaglia su Generali.
il ministro degli Esteri avrebbe Oggi, tra i poteri forti, non si par-
avuto una poltrona cruciale per la più dell’eterno duello tra
manovrare i giochi del fatidico “Gianni” e “Giulio”, ossia Tre-
postberlusconismo (non va di- monti, ma della nascente con-
menticato che la delega di Letta trapposizione tra “Giulio” e “Lu-
comprende anche la gestione ca”, nel senso di Montezemolo.
dei servizi segreti). Al di là di sce- Ma l’ultima amarezza è quel seg-
ne e scenari da penultimo impe- gio di senatore a vita che il Colle
ro (il crollo è sempre annunciato gli ha negato.
di Caterina Perniconi
CAMERA L’aula di Montecitorio la mattina ha ospitato il
Parlamento in seduta comune per la votazione di un
giudice della Corte costituzionale, alla quale però è
mancato il numero legale.
L’assemblea si è riunita nel pomeriggio per 50 minuti, tra
le 15 e le 15.50 per lo svolgimento del question time.
Prossimo appuntamento fino a mercoledì 27 aprile alle
ore 10.
SENATO A Palazzo Madama la seduta è cominciata alle
ore 10.06 con la votazione sul decreto omnibus
contenente, tra l’altro, le disposizioni urgenti in favore
della cultura e la moratoria sul nucleare. Interrotti alle
13.29, i lavori sono ripresi alle 15.36 fino alle 19.08.
Nessuna riunione dell’assemblea fino a martedì 3 maggio
alle ore 17.
Giovedì 21 aprile 2011 pagina 5

B
PAPI GIRLS

rambilla: una ne pensa, mille ne
La rossa ipercinetica fa. Dall'Aci agli elicotteri di
Stato, dalle spese fuori
controllo alle consulenze quantomeno
che fa girare la testa sospette, l’ex modella di biancheria intima e
imprenditrice nel settore dei metalli è un
ciclone in perenne movimento. Michela
a tutto il partito Vittoria Brambilla, la rossa ministra dalle
conturbanti autoreggenti esibite con
nonchalance nel salotto bianco di Bruno
Vespa, è cara al Cavaliere non solo per il
suo amore per gli animali (ha 14 cani, 27
gatti, 4 cavalli, 2 asini, 7 capre, 6 galline e un
numero imprecisato di piccioni) ma perché
è la principale animatrice dei "circoli" delle
libertà.
Altra passione viscerale: le consulenze. Come
quella affidata alla 'struttura di missione per il
rilancio dell'immagine dell'Italia', che ha
richiamato l’attenzione della Corte dei Conti.
L’ipotesi è un possibile danno erariale: pur
essendo stati messi a libro paga del ministero
del Turismo, alcuni consulenti avrebbero
svolto in realtà attività di partito.

SINDACATO BRAMBILLA
Il ministro inventa “Pdl al servizio degli italiani”
per offrire assistenza gratuita. Ma c’è il bluff
di Fabio Amato ne sindaco donando la scarpa si-
nistra prima delle elezioni e pro-
I servizi erogati due de mattina, io ve saluto
eh?!”. Di Carbone, invece, si sa
n’azienda di imballaggi a li pagherà che è tra i fondatori del Club del-

U
Fidenza, provincia di Par-
ma. Una cooperativa di
giardinaggio a Messina, e
poi una merceria e una agenzia
di viaggi. Sono, elenco telefoni-
co alla mano, alcune delle sedi
di “Pdl - al servizio degli italia-
ni”, l’ultima arma politica in-
ventata dal ministro del Turi-
smo Michela Vittoria Brambil-
la.
DOPO I CIRCOLI e i promo-
tori della libertà, sabato scorso
di fronte alla platea dell’Eur il
“cane da polpaccio” del pre-
mier, come lui la definì, ha pre-
sentato le prime mille sedi. Una
via di mezzo tra Caf e patronati,
una serie di sportelli destinati,
nelle parole del ministro, a “ge-
stire gratuitamente i servizi so-
ciali a favore dei cittadini, al po-
sto di una burocrazia costosa e
ritardataria. Intendiamo raffor-
zare ancora di più - ha detto - il
legame che ci unisce ai cittadini
e alle famiglie. Sulla strada del ra-
dicamento del Popolo della li-
bertà nell’intero territorio na-
zionale”.
Nella povertà del dopoguerra
napoletano Achille Lauro diven-
mettendo la destra a conti fatti.
Cinquant’anni dopo la campa-
gna del presidente della Regio-
ne Sicilia Raffaele Lombardo è
passata anche attraverso i patro-
nati del lavoro di Catania che
esponevano i simboli del futuro
governatore (e perché no – co-
me documentò Exit - consegna-
vano le buste della spesa ai bi-
sognosi). Nell’epoca delle ini-
ziative movimentiste targate
Pdl, il ministro del Turismo ha
cercato di unire il populismo
del primo e la sostanza del se-
condo. Per l’occasione ha usato
toni altisonanti: “Pdl - al servizio
degli italiani rappresenta nei fat-
ti una vera e propria rivoluzione
liberale. È l’attuazione concreta
del principio di sussidiarietà
previsto dalla Costituzione”.
Ma le cose non stanno esatta-
mente così. Innanzitutto le sedi:
Brambilla ne aveva promesse
mille il primo marzo, più o me-
no quante ne hanno Cgil e Cisl,
per intendersi. Alla fine ne ha
presentata persino qualcuna in
più. Secondo il sito dell'iniziati-
va, un successo dovuto alla gran-
de mole di partecipazione po-
polare: una rete di professionisti
animata dalla volontà di fare del
lo Stato, come
accade per tutti
gli altri Centri
di assistenza
fiscale (Caf)
Michela V. Brambilla (FOTO ANSA) .
In basso, Nicole Minetti (FOTO ANSA)
bene alla collettività. Ma non c'è
solo quello: tra le sedi dei servizi
risultano, infatti, anche società
che con l'erogazione dei servizi
non hanno niente a che fare: ol-
tre alla merceria e alla coopera-
tiva di giardinaggio, ad esem-
pio, anche un grossista di abbi-
gliamento in provincia di Peru-
gia e una ditta di poste private.
IN REALTÀ, poi, molte delle
sedi esistevano e operavano pri-
ma dell’avvento dell’iniziativa:
fanno riferimento ad un’altra re-
te, i Centri di assistenza fiscale
della ConfLavoratori, Caf con
sede a Palmi (Rc) gestita da Giu-
seppe Carbone, segretario na-
zionale di ConfLavoratori, sin-
dacato a dire il vero assai misco-
nosciuto. Basta incrociare le se-
di dell’una e dell’altro per vede-
re che la sovrapposizione è pres-
soché completa.
Diversamente del resto non po-
trebbe essere, visto che Carbo-
ne è consigliere d’amministra-
zione di “Al servizio degli italiani
Srl – in breve Asdi”. Dal canto
suo Brambilla non compare in
nessuna dicitura legale dell’Asdi
Srl. È, invece, solo presidente
della associazione che fa capo,
senza alcun mandato esecutivo.
In compenso, assieme a Carbo-
ne in cda siedono la cugina ac-
quisita del ministro, Renata Piz-
zamiglio, e la sua portavoce,
Laura Colombo. A completare la
squadra ci sono poi l’ammini-
stratore di ConfLavoratori, Do-
menica Bagalà e la deputata Ma-
riarosaria Rossi, quella che nelle
carte del caso Ruby viene inter-
cettata mentre dice a Emilio Fe-
de: “Ah che palle che sei, due
amiche, quindi bunga bunga,
la Libertà a Palmi insieme a Ba-
galà e che nel 2009 gli fu seque-
strato un complesso abitativo di
circa 4 mila metri quadrati co-
struito abusivamente - dice la
procura - e per giunta in zona si-
smica.
Ma torniamo ai Caf. Qui si svela
il secondo bluff della “rivoluzio-
ne liberale” prospettata dal mi-
nistro Brambilla. Con buona pa-
ce della sbandierata sussidiarie-
tà, i servizi erogati li pagava e li
pagherà proprio lo stato, leggi i
contribuenti. Esattamente co-
me accade con tutti gli altri Caf,
a prestazione erogata corri-
sponde rimborso: 16,03 euro
per un 730, 13 euro mediamen-
te per un Isee, 8 per un Red. Tut-
ti servizi che sulla carta il Pdl
propone di offrire. E per giunta
su larga scala. Tanto per dare
un’idea, Cgil e Cisl, i due più
grandi fornitori di servizi fiscali,
veleggiano sui 5/6 milioni di
pratiche all’anno. Nel caso della
Cgil, i 730 da soli sono circa tre
milioni all’anno, vale a dire circa
50 milioni di euro.
I due sindacati maggiori non
sembrano preoccupati della
concorrenza. “Parliamo di cose
serie - obietta il presidente dei
Caf Cisl, Valeriano Canepari -

Le memorie di Nicole: “Mai con Ruby” per offrire un servizio bisogna

ECCO LA DIFESA DELLA CONSIGLIERA IGIENISTA. LA MAROCCHINA FU PORTATA IN VILLA DA FEDE E MORA
di Antonella Mascali
milio Fede non accompagnò mai
“E Ruby ad Arcore”. Quanto già detto
dal direttore del Tg4, Emilio Fede, è sta-
to ribadito ieri, con una nota, dai suoi
difensori. Gli avvocati Nadia Alecci e
Gaetano Pecorella scrivono che “tale cir-
costanza è falsa e priva di qualsivoglia
fondamento, come emerge chiaramen-
te dagli atti processuali e come più volte
precisato anche dai legali del presidente
Berlusconi e dalle indagini difensive svol-
te e depositate dalla stessa difesa”. Una
risposta, indiretta, alla memoria di Ni-
cole Minetti, depositata alla procura di
Milano lunedì scorso dall'avvocato Da-
ria Pesce.
Pubblichiamo un estratto del documen-
to che, di fatto, scarica su Lele Mora e su
Fede le eventuali responsabilità dell'in-
duzione alla prostituzione di Ruby con
Berlusconi.
“(..)Nessun documento, testimo-
nianza, intercettazione ambientale
e/o telefonica depositata agli atti
dimostra che la Signora Minetti ha
concesso abitazioni in comodato
d’uso e/o consegnato denaro alla
minore per favorire la sua asserita
attività di prostituzione. La Signora
Minetti inizia a interessarsi della vi-
ta della 'Ruby' solo dal maggio
2010 successivamente all’affida-
mento temporaneo”.
E ancora viene riportato una parte
della testimonianza di Ruby ai pm
che chiamano in causa Fede e Mo-
ra:“...'Ho conosciuto Emilio Fede
nei vari concorsi di bellezza a cui
ho partecipato (miss muretto, miss
curva del sud, miss venere). Lo
stesso Fede mi diede il suo contatto
promettendomi lavoro a Milano.
Dopo circa due mesi mi trasferivo a
Milano. Il sig. Fede mi portò nel-
l’agenzia di Lele Mora. Lo stesso
Mora si dimostrò molto favorevole
al mio inserimento nella sua agen-
zia come danzatrice del ventre e di
conseguenza di farmi lavorare al
Chiambretti night, ignaro del fatto
che io fossi minorenne.... Mi chia-
mò Lele Mora per dirmi che avrei
dovuto andare ad una cena. Io pen-
savo che sarebbe stata una cena do-
ve avrei dovuto fare "immagine".
Invece la sera stessa mi vennero a
prendere a casa due auto di cui una
dei carabinieri ed una con autista
per accompagnarmi a villa san mar-
tino per un cena a casa del pre-
sidente Silvio Berlusconi....'
A PAGINA 400 del fascicolo del-
le indagini viene trascritta una te-
lefonata tra la Minetti e la Maristelle
(Polanco, ndr) del 17 ottobre 2010 :
'Maristelle:..con chi è venuta quella
da lui.. chi è che..l’ha portata sta
stronza…Nicole:non lo so..non lo
so…a me mi risulta ..Lele.. '. (...)
Giova ricordare che anche durante
l’interrogatorio della Signora Minet-
ti le sono stati 'contestati' soltanto i
122 contatti telefonici che la pro-
pria assistita avrebbe avuto con la El
Mahroug dal 23 febbraio 2010 al 9
giugno 2010. Non bisogna però sot-
tovalutare che il contatto si 'perfe-
ziona' anche quando l’utenza è mo-
mentaneamente irraggiungibile e
quindi i 122 contatti potrebbero
corrispondere in realtà a poche
conversazioni ed a qualche messag-
gio. Inoltre, la maggior parte dei
122 contatti risultano essere avve-
nuti successivamente all’episodio
della Questura del maggio 2010. Ed
era più che logico che la Minetti do-
po tale episodio chiamasse El
Mahroug Karima per sapere cosa
stesse facendo e/o se avesse avuto
bisogno di qualcosa. (…) Nel capo
di imputazione vengono elencate
tutte le date in cui El Mahroug Ka-
rima si sarebbe recata ad Arcore: 14
febbraio 2010 : giornata ricostruita
dalla minore e da cui emerge che la
Karima non era giunta ad Arcore
con la Minetti; 20 e 21 febbraio
2010 : la Karima sembra trovarsi ad
Arcore dalle ore 22.04 del 20 feb-
braio 2010 mentre la Minetti risulta
essere arrivata 40 minuti dopo. 27 e
28 febbraio 2010: Karima e Minetti
arrivate in orari diversi così come
altri invitati; 9 marzo 2010: la Ka-
rima risulta essere in Arcore. La Mi-
netti non era presente a nessun ora-
rio; 4 e 5 aprile 2010: la Karima ri-
sulta essere in Arcore. La Minetti
non era presente a nessun orario; 24
e 25 aprile 2010: Karima e Minetti
giunte in Arcore in orari diversi così
come altri invitati; 26 aprile 2010: la
Karima risulta essere in Arcore. La
Minetti non era presente a nessun
orario; 1 e 2 maggio 2010: Karima e
Minetti arrivate in orari diversi così
come altri invitati. Quindi quasi la
metà delle volte in cui la Karima si
sarebbe dovuta trovare ad Arcore la
Minetti non era presente e, nelle al-
tre occasioni – in cui erano presenti
diverse persone - non è mai arrivata
con la Karima. (…) In conclusione
Nicole Minetti non ha portato la pri-
ma volta ad Arcore Karima El
Mahroug, non ha mai consegnato
alla stessa denaro o altre utilità e
non ha mai ottenuto alcun vantag-
gio dagli asseriti rapporti che la mi-
nore avrebbe avuto con il Presiden-
te, così come non li ha mai 'favoriti'.
Anzi”.
Gli avvocati
del direttore
del Tg4
ribattono:
“Non fu lui ad
accompagnare
la minore”
anche essere in grado di svolger-
lo. Non è solo questione di
quanti sportelli hai, ma di pro-
fessionalità, tempo; per gestire
una rete di questo tipo bisogna
essere precisi come degli orolo-
gi”. Senza contare, specifica Ca-
nepari, che i rimborsi tardano
molto ad arrivare, in media al-
meno un anno.
L'OBIEZIONE è pertinente:
come fa una struttura organizza-
ta in quattro e quattr’otto ad of-
frire un servizio all’altezza della
mirabolante offerta? Vale la pe-
na di sottolineare però che un
successo dell’iniziativa conver-
rebbe economicamente a tutti i
soci. Difficile spiegare in altro
modo la partecipazione di Fran-
cesco Casaburo al meeting ro-
mano dello scorso sabato. La
sua presenza – scoperta dal sito
napolimetropoli.it - ha destato
la curiosità dei giornali. Perché
Casaburo è il capogruppo del
Pd a Caivano, comune dell’hin-
terland napoletano. Che ci face-
va a Roma con il ministro Bram-
billa, si è chiesto il Corriere del
Mezzogiorno? Lui ha risposto:
“Ero lì per lavoro”, seccato di
doversi giustificare con il suo
partito e “pronto a lasciare di
fronte all'imbarazzo” democra-
tico. Le voci si sono subito dif-
fuse: “Casaburo lascia”, “Casa-
buro va con il Pdl”. Sarà, ma la
realtà è che Casaburo non ha
mentito, e che la politica per
una volta non c'entra niente, vi-
sto che di Giuseppe Carbone è
socio per davvero: consigliere
di Caf Conflavoratori. Il denaro,
del resto, è bipartisan per natu-
ra.
pagina 6
Caso Lassini,
le carte della Procura
al ministro Alfano
RICORDI DI PIOMBO
I manifesti di Milano e la liberazione di Concutelli
riaprono ferite difficili anche da rimarginare
L’INTERVISTA Giovanni Bachelet
BERLUSCONI
È COME LE BR
di Sandra Amurri
vere tanta fifa dei magi-
“A strati da paragonarli ai
brigatisti è più di una
scemenza storica, è un
insulto alla memoria dei magi-
strati uccisi dai terroristi: Oc-
corsio, Coco, Palma, Tartaglio-
ne, Calvosa, Alessandrini, Gia-
cumbi, Minervini, Galli, Amato.
È chi oggi si dichiara prigioniero
politico e non vuole essere giu-
dicato per gravissimi reati co-
muni che ricorda, semmai, le
Brigate rosse di ieri. Non con-
fondiamo, poi, militari e civili
che hanno servito il Paese fino a
dare la vita, con chi ama così po-
co l’Italia e le istituzioni da far-
sene scudo per i comodi pro-
pri”. Questo in sintesi l’inter-
vento di Giovanni Bachelet, du-
rante l’ostruzionismo alla Came-
ra sulla prescrizione breve. Il
giorno prima Berlusconi aveva
parlato di “brigatismo giudizia-
rio”. Parole tradotte in manifesti
dal candidato del Pdl Roberto
Lassini poi costretto a farsi da
parte dopo il richiamo forte e
chiaro del presidente della Re-
pubblica Napolitano.
La pericolosità delle parole si
potrebbe dire...
Non mi entusiasma censurare le
parole, amo la libertà di espres-
sione, ma qui c’è una novità: a
pronunciarle è il capo del gover-
no.
Suo padre Vittorio, docente
della Sapienza fu ucciso 30
anni fa dalle Br. Cosa ha pro-
vato come figlio nell’ascolta-
re quelle frasi del premier?
Berlusconi mi ha fatto pena. Mi è
sembrata una boutade di chi è
arrivato alla disperazione. Sug-
gerire una simile ipotesi espo-
nendosi a un prevedibile e tra-
gicomico autogol sembra l’in-
gresso in un tunnel delirante.
Qualche squarcio di luce si
intravvede: Napolitano e
perfino Stefania Craxi lo ha
invitato a farsi da parte.
L’intervento del presidente del-
la Repubblica è stata una boc-
cata di ossigeno per il Pae-
se. Sulla figlia di Craxi vor-
rei ricordare, semmai
qualcuno l’avesse di-
menticato, che Berlu-
sconi è uno dei prodotti
del governo Craxi. E lei è
oggi sua sottosegretaria.
Anche la rinuncia di Las-
Il deputato
del Pd,
Giovanni
Bachelet
L
a Procura di Milano dovrebbe inoltrare
oggi la richiesta per ottenere
l’autorizzazione a procedere nei
confronti delle tre persone indagate per vilipendio
all’ordine giudiziario in relazione ai manifesti anti pm,
tra cui quelli con la scritta “Via le Br dalle procure”,
apparsi nei giorni scorsi a Milano. Il procuratore
aggiunto Armando Spataro e i pm Grazia Pradella e
sini alla candidatura su spinta
del Pdl costituisce un fatto im-
portante: forse i suoi comincia-
no a temere un Berlusconi or-
mai incontrollabile. De Mita del-
l’ultimo Cossiga disse: ‘Non è un
caso politico, è un caso clini-
co’.
Sta dicendo che Berlusconi è
un caso clinico?
È l’impressione che ho, e ne so-
no spaventato. Diversamente
da De Mita e Cossiga, non ha alle
spalle un vero partito in grado di
archiviarlo. A Berlusconi molti
debbono qualcosa, senza di lui
molti perdono privilegi e affari:
quanti sono disposti a difender-
lo a oltranza? Per fortuna gli ap-
parati dello Stato reggono. Mi ri-
ferisco alla magistratura, ai cara-
binieri, alla polizia che hanno
giurato fedeltà alla Costituzio-
ne, forze che questo governo ha
trattato malissimo! Insomma
Così la storia
si ripete
“ Come quei
terroristi non
vuole farsi
giudicare
perché non
riconosce
lo Stato
” invece, sì. Ma non mi auguro
non temo colpi di Stato e credo
che a una transizione democra-
tica si arriverà con elezioni alle
quali preparano fin da oggi il ter-
reno manifestazioni, attività cul-
turali, unità, dialogo fra le forze
di opposizione: gli ingredienti
della buona politica. Perché, ri-
cordiamolo, Berlusconi ha vin-
to grazie all’antipolitica. L’idea
che i politici siano tutti uguali
aiuta lui, non chi vuole cacciar-
lo.
Tutti uniti allora senza distin-
guo?
Questo lo sapremo quando
avremo la data delle elezioni.
Prima di quel momento per i
partiti di opposizione è quasi
inevitabile la tentazione di sot-
tolineare le differenze anziché
le convergenze. Ma con Bersani
abbiamo messo a punto una ba-
se programmatica che al mo-
mento buono fornirà il punto di
partenza necessario per il lavo-
ro comune. L’antiberlusconi-
smo non basta, ma anche il pro-
gramma non basta. Ci vogliono
entrambi.
Da cattolico cosa pensa del
silenzio della Chiesa o addi-
rittura del fianco offerto al
premier?
È sempre temerario dichiararsi
cristiani, a maggior ragione se si
fa politica. Come scriveva nel
’54 De Gasperi a Scalfaro, essere
cristiani in politica non significa
vantarsi della propria apparte-
nenza, ma servire il bene comu-
ne con speciale attenzione agli
ultimi, in modo che l’eloquenza
dei fatti ‘tradisca’ la sorgente
profonda della nostra ispirazio-
ne. Il rispetto e l’amore che nu-
tro per la mia Chiesa non mi im-
pediscono di vedere le colpe
della Conferenza Episcopale
che ha suggerito per molti anni
l’idea che Prodi e Rosy Bindi
non fossero compatibili con i
principi cristiani e Berlusconi,
nemmeno che faccia il tifo per il
mio partito: l’impegno diretto
in politica, dal Concilio in poi,
doveva essere abbandonato dal-
la Chiesa per meglio svolgere la
missione più importante ricevu-
ta da Gesù: donare gioia e spe-
ranza, perdono, speranza di ri-
surrezione e vita eterna a tutti gli
uomini.
Sarà una Pasqua di Resurre-
zione?
Per i cristiani lo sarà certamen-
te. Per la politica stiamo la-
vorando perché lo sia. Dav-
vero gli italiani vogliono an-
cora imbarcarsi con uno
che non si riconosce nella
Costituzione? Lo vedremo
già alle amministrative, ma
sono fiducioso. Nel 2006 il
referendum bocciò con 6
milioni di scarto la riforma
costituzionale di Berlusco-
ni, Bossi, Fini e Casini. Negli
stessi mesi il centrosinistra andò
al governo per un soffio. Una par-
te degli elettori di destra è attac-
cata alla Costituzione più di quan-
to non crediamo. Questo finale
eversivo potrebbe spingerli final-
mente a cambiare il loro voto.
I SOVVERSIVI
Ferdinando Pomarici dovranno trasmettere la
richiesta al ministro della Giustizia Angelino Alfano. È
il ministero della Giustizia, infatti, come prevede il
reato contestato, che deve dare l’autorizzazione a
procedere nelle indagini. Tra i tre indagati figurano
Roberto Lassini e Giacomo Di Capua, responsabile
della segreteria del sottosegretario alle Infrastrutture
e coordinatore lombardo del Pdl, Mario Mantovani.
IL COLLOQUIO La famiglia Occorsio
NOI E LA PENA
DELLA MORTE
di Stefano Caselli
on è facile chiedere
N compostezza a chi ha
subito una violenza in-
dicibile e irreparabile.
E forse non è nemmeno giu-
sto. Non lo chiediamo a Vit-
torio Occorsio, 23 anni, che
porta lo stesso nome del non-
no magistrato, ucciso da neo-
fascisti di Ordine nuovo il 10
luglio 1976 a Roma. È lui a
scusarsi per aver reagito
emotivamente alla notizia
della sospensione della pena
al killer Pierluigi Concutelli
con un’invocazione alla pena
di morte di troppo: “Lo so,
ho sbagliato”.
Ieri, sulla prima pagina di Re-
pubblica, glielo ha ricordato
suo padre Eugenio, giornali-
sta: “Nella nostra famiglia
non devono esistere animo-
sità e spirito di violenza –
scrive Eugenio – occhio per
occhio non è una regola, è
l’opposto delle regole. È que-
sta la differenza tra chi è
membro di una società civi-
le, ed è orgoglioso di esserlo,
e chi invece ha scelto di star-
ne ai margini come i terro-
risti”.
“Mi ha dato una bella lezione
– racconta Vittorio – e gliene
sono grato. Non sapevo che
mi avrebbe risposto pubbli-
camente e dopo aver letto
l’articolo non posso che es-
sere completamente d’ac-
cordo con lui. Anzi, adesso
che ci penso, Concutelli non
merita nemmeno la mia rab-
bia. Sarebbe un’attenzione
non dovuta”.
SONO CENTINAIA le vit-
time del terrorismo, rosso e
nero, che in un modo o nel-
l’altro hanno avuto a che fare
con gli assassini dei loro cari.
Una prova spesso immane,
soprattutto per la clamorosa
sproporzione che sempre
emerge tra le conseguenze
devastanti del terrorismo e la
ristrettezza intellettuale in cui
agiva. Alla famiglia Occorsio è
capitata la prova più dura: un
volto glaciale, determinato a
rivendicare il suo passato an-
che a decenni di distanza:
“Ho visto le interviste televi-
sive di Concutelli – racconta
Vittorio, praticante in uno
studio legale romano – è un
personaggio diabolico. Forse
è anche per quello che ho rea-
gito così... Ora vorrei soltanto
tornare al basso profilo che
ha sempre caratterizzato la
mia famiglia, ma una cosa la
voglio ancora dire: se lo stato
è costretto a sospendere la
pena a un pluriomicida per
Giovedì 21 aprile 2011
Roberto Lassini,
candidato del Pdl
a Milano (FOTO ANSA)
parla, fin da piccolo si è in-
teressato alla figura del nonno
con passione e intelligenza e
l’espressione ‘pena di morte’
in famiglia non l’ha sicura-
mente mai sentita”. Vittorio è
nato 12 anni dopo l’assassinio
di suo nonno, dunque appar-
tiene alla terza generazione
delle vittime del terrorismo.
Una generazione che – salvo
rare eccezioni – non si è an-
cora espressa.
E SE ANCHE i nipoti sen-
tono il bisogno di intervenire,
significa il racconto della vio-
lenza politica degli anni ’70
deve ancora essere completa-
to, soprattutto per quanto ri-
guarda le vittime del terrori-
smo nero. Di ciò che furono
le Brigate rosse, Prima linea e
Pierluigi Concutelli (FOTO ANSA) di tutto l’arcipelago dell’ever-
sione di sinistra, sappiamo
Il nipote dell’uomo praticamente tutto o quasi,
ucciso dai fascisti ma conosciamo ancora trop-
po poco i limacciosi legami
“ Ho sbagliato
a dire
sicuramente intercorsi tra l’e-
strema destra e apparati de-
viati dello Stato, proprio quel-
li su cui indagava Vittorio Oc-
corsio. Indagini che pagò con
quelle cose la vita.
“Da qualche anno – conclude
su Concutelli, il figlio Eugenio – è in corso da
parte della parte più illumina-
papà mi ta delle istituzioni una prezio-
sa opera di costruzione di una
ha dato
una lezione
memoria, diciamo così, con-
divisa. Ma noi vittime ‘nere’
non abbiamo avuto i pentiti
”
motivi di salute, vuol dire che
il sistema carcerario è inade-
guato o insufficiente”.
delle Brigate rosse e di Prima
linea. Se uno come Concutelli
decidesse di parlare, di rac-
contare finalmente tutto, allo-
ra avremmo un senso più com-
“Mi fa piacere che mio figlio piuto di giustizia. E forse un
abbia riconosciuto l’errore – ragazzo di ventitrè anni come
racconta Eugenio Occorsio, mio figlio non ricadrebbe nel-
che la morte del padre la vide lo stesso errore, dettato in fon-
con i suoi occhi – anche per- do soltanto dalla rabbia di non
ché siamo rimasti molto stu- sapere tutto quello che sareb-
piti. Sa perfettamente di cosa be giusto sapere”.
LA LETTERA Grazie
a quei giudici coraggiosi
arissimi cittadini, in questi giorni abbiamo visto il volto peg-
Cdi Milano
giore della politica. Alcuni personaggi hanno affisso sulla città
manifesti con la scritta “VIA LE BR DALLE PROCU-
RE”.
Come cittadino e ancor più come vittima del terrorismo delle BR
(mio padre Lando Conti, ex Sindaco di Firenze fu ucciso da 17
colpi dalle BR nel 1986) mi sento obbligato a dimostrare e ma-
nifestare la mia vicinanza a tutta la Magistratura. Nei lunghi
anni dei processi ai terroristi che uccisero mio padre, ho notato la
serietà, professionalità e il coraggio dei GIUDICI che presiede-
vano le udienze, mentre i terroristi scagliavano verso tutti parole
ingiuriose e diffamanti. I GIUDICI, da soli poiché nessun rap-
presentante politico partecipò alle varie udienze, seppero di-
vulgare il SENSO DELLO STATO e della GIUSTIZIA. Visto quan-
to sopra, al fine di manifestare la mia vicinanza alla Magistra-
tura tutta, attaccata ignobilmente per fini politici, mi sono recato
dai Carabinieri a sporgere denuncia contro ignoti per i manifesti
apparsi a Milano. Chiedo a tutte le vittime del terrorismo di
seguirmi in questa azione per rafforzare e manifestare la nostra
vera solidarietà con una uguale denuncia. Sperando di aver col-
laborato al ripristinarsi della Legalità e della Giustizia, saluto.
Lorenzo Conti
Giovedì 21 aprile 2011 pagina 7

I
GIÙ AL NORD

l Cesio 137 non esiste in natura ma
Il Cesio 137, è il prodotto (artificiale) della
fissione nucleare dell’ Uranio-235
proveniente dai reattori o dai test atomici
responsabile in atmosfera.
È un “isotopo” - stessa struttura chimica ma
diverso nucleo - del Cesio 133, l’elemento
dei danni a Chernobyl stabile che normalmente viene fissato
dall’organismo nei tessuti (come nel caso dei
muscoli). Si tratta di un elemento che emette
raggi gamma - della stessa natura dei raggi X
ma 1000 volte più potenti - che viene
impiegato in diverse applicazioni industriali
(ad esempio per fare radiografie alle saldature
per verificare se ci siano microfratture).
Il cesio 137 si “dimezza” in circa 30 anni (un
kg di Cs-137 dopo 30 anni è diventato mezzo
kg). Dopo 300 anni la quantità iniziale è
diventata un millesimo di quella di partenza.
Il Cesio 137 è l’elemento che ha dato il
principale impatto radiologico per l’incidente
di Cernobyl ed è responsabile del fatto che le
aree contaminate lo rimangano per tempi
molto lunghi.

di Elisabetta Reguitti
Lumezzane (Brescia)
umezzane, provincia di
CONDANNATI A VIVERE
CON LE SCORIE RADIOATTIVE IN CASA
A Lumezzane hanno costruito un bunker dove verranno depositate 150 tonnellate
di materiale contaminato. Ma nessuno lo sapeva
depositati sei container di mate- piccola valle lambita dal fiume
riale contaminato da Cesio Gobbia. Una zona scoscesa, una
137. stretta gola di terra, fatta di roc-
Sono 150 tonnellate di rifiuti di cia e materiale di riporto, cir-

L Brescia. La strada si inerpi-

ca fin nel profondo della
valle. Da un lato le monta-
gne, dall’altro le mille aziende.
Siamo nel cuore dell’industria
cui non si conosce esattamente
il grado di nocività. La certezza è
che sono scorie radioattive
prossime allo stoccaggio desti-
nate ad essere “tombate” per ol-
condata da case e piccoli orti.
Solo la folta vegetazione trattie-
ne la terra delle sponde dell’av-
vallamento.

del tondino. Un tempo, negli
Anni 80, questa era considerata
la “Valle dell’oro”, ai vertici del-
le classifiche dei redditi pro-ca-
pite più alti d’Europa.
Si continua a salire verso le fra-
zioni aggrappate ai dossi della
Valgobbia, si arriva al piccolo
borgo di Premiano, dove im-
provvisamente appare una co-
struzione nuova di zecca dal tet-
to bianco. E qui, se qualcuno
non lo impedirà, che verranno
PENNACCHI Show
tre 300 anni in un sarcofago
messo nel bunker di proprietà ,
costruito e gestito dalla “Raffi-
nerie Metalli Rivadossi Srl”. È
un’industria nella quale si lavo-
rano bronzo, rame e ottone, in-
serita, tra l’altro, nell’inventario
del ministero dell’Ambiente -
aggiornato al giugno 2008 - de-
gli stabilimenti suscettibili “di
causare incidenti rilevanti”.
Il bunker confina con la casa ma-
dre Rivadossi, incastonata nella
É PROPRIO qui che è stato de-
ciso di costruire il bunker male-
detto. I lavori di costruzione del
capannone sono terminati in
questi giorni, ma gli abitanti del
luogo hanno saputo solo a gen-
naio che quella nuova costruzio-
ne altro non sarà che un cimitero
di rifiuti radioattivi. Il tam-tam si
è diffuso sui blog e nei siti. Il pri-
mo incontro ufficiale organizza-
to dall’amministrazione comu-
nale di centrodestra c’è stato a
marzo. Eppure l’attenzione
avrebbe dovuto essere alta, visto
che la vicenda era iniziata già nel-
l’ottobre 2008, durante la giunta
di centrosinistra, quando all’in-
In alto a sinistra, l’immagine del bunker finito. Qui sopra, lo spazio dove verrà collocato il sarcofago con i sei container (FOTO E. REGUITTI)

terno dell’industria venne bru- locazione dell’insediamento”. po altamente contaminate, men- separa l’area da un altro magaz-
Ecco la lista a Latina ciata una sorgente radioattiva
(cioè l’elemento che ha genera-
Ma torniamo alla sorgente ra-
dioattiva bruciata nella fabbrica:
tre un’altra ipotesi è che non sia
stato pagato il prezzo pattuito
zino. Insomma, c’è qualcosa di
peggio del bunker e riguarda chi
ccolo, Antonio Pennacchi. In conferenza stampa co- to la contaminazione). Seguiro- “Fu il primo caso mondiale di
Eevento
me le liturgie politiche impongono, forse più di un
atteso e deflagrante per il già gracile Fli di Gian-
no i controlli e l’impianto venne
fermato per quattro mesi.
contaminazione di materiale
non ferroso”, sostiene Paolo
equivalente a diversi milioni di
euro.
ha lavorato e lavora nei pressi di
materiale il cui contatto può svi-
luppare forme leucemiche e in
franco Fini. Lo scrittore che vinse il premio Strega con Di quel periodo a Lumezzane ri- Ghidini, che abita a poche cen- SUL COME, invece, basta leg- alcuni casi anche malformazioni
“Canale Mussolini” debutta a Montecitorio per annun- cordano anche le terribili emis- tinaia di metri dalla fabbrica. In- gere il progetto di “ampliamento fetali. Eppure, quello che accade
ciare al palazzo in bilico tra prima, seconda e terza Re- sioni “moleste” nell’aria. Fu la sieme ad altri cittadini si sta fa- dello stoccaggio e di immagazzi- in azienda, sembra essere perfet-
pubblica, la nascita di una lista fasciomunista per le ele- stessa Arpa (con un documento cendo portavoce delle preoccu- namento dei materiali contami- tamente a norma. Così come del
zioni di Latina. Quando scalda la sua lingua di intellet- mandato a Prefettura e Comune) pazioni su quello che riguarderà nati” del marzo del 2009. Questa resto la scelta di costruire il bun-
tuale-operaio nel romanaccio colpisce forte su Silvio a suggerire di spostare l’attività, la gestione e il controllo del bun- operazione è prevista “all’inter- ker in corrispondenza di una
Berlusconi e gli ex di Alleanza Nazionale. Cita Dante e in burocratese: “Avviare tutte le ker Rivadossi. no dello perimetro aziendale, scarpata. Del materiale contenu-
Semiramide: “La situazione di Latina è para para quella possibili soluzioni amministrati- Una pericolosa partita di giro. In- nel cortile destinato a parcheg- to nei container sono stati resi
dell’intero Paese, siamo su un piano inclinato, l’Italia è ve atte a favorire una diversa col- fatti dopo il processo di fusione, gio e zona di manovra automez- pubblici i livelli di contaminazio-
un paese in progressivo declino, dove i poveri diven- la Rivadossi vende zi, adiacente al deposito dei rot- ne di cinque nulla si sa invece del
tato sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. Que- il materiale radio- tami di fonderia”. sesto e rispetto alla collocazione
sto è il governo di Semiramide...”. Su Tremonti: “Mò
basta, superiamo i vecchi schemi e recinti, guardiamo
L’allarme dei cittadini: contaminato alla
Germania che pe-
Al momento, quindi, i “bags” di
materiale contaminato si trove-
della costruzione ci sono 20 ri-
ghe di relazione geologica com-
più in là. C'è un ministro che proprio mi sta qui -dice
toccandosi la gola - e ogni volta che lo vedo spengo la
“I residui velenosi rò lo rispedisce al
mittente che do-
rebbero in un’area scoperta
“normalmente non frequentata
missionata dalla Rivadossi.

tivù. Si tratta di Tremonti”. Su Gasparri: “Nella divisione vrà occuparsi del da lavoratori che vi accedono TUTTO CIÒ non basta ai citta-
dell’asse ereditario noi abbiamo il senso dello Stato, l’u- sotto le nostre finestre: suo stoccaggio. sporadicamente ed esclusiva- dini. “Nessuno si è mai preoccu-
nità della patria, le politiche e lo Stato sociale, a te ri- Perché? Come? Sul mente per movimentazione di pato di informarci su cosa stava-
mangono le leggi razziali e le guerre perse, vaffa a te!”. chi ci assicura che perché la versione materiali vari”. Nella relazione si no costruendo. È mancata la par-
ufficiale è che le parla di pavimentazione in calce- tecipazione della popolazione
la gestione sarà regolare?” scorie erano trop- struzzo ed una semplice parete rispetto a una questione che non
riguarda solo un privato ma tutti
noi - riferisce Ghidini -. Ormai il

Tangenti: manette per due assessori leghisti materiale contaminato è sotto le

VOLEVANO AMMORBIDIRE I CONTROLLI PER UN CENTRO COMMERCIALE IN UN’AREA VINCOLATA DEL BRESCIANO
splode la tangentopoli padana
Epadane.
nella più leghista delle province
È di ieri l’arresto di due assessori
accusati di corruzione per atti con-
trari ai doveri d’ufficio. Tangenti
per ammorbidire i controlli della
commissione edilizia in vista della
realizzazione di un centro com-
merciale su di un’area sottoposta a
vincolo paesaggistico-ambientale,
soldi per garantire che tutto filasse
liscio con la Soprintendenza di
Brescia.
Il terreno era addirittura già stato
opzionato, dal costruttore, con
tanto di preliminare.
In carcere sono finiti l’ assessore
leghista ai Lavori Pubblici del Co-
mune di Castel Mella, Mauro Ga-
leazzi, 48 anni, (portaborse dell’
assessore provinciale al Patrimo-
nio e all’ Edilizia scolastica) e il ca-
poufficio tecnico dello stesso Co-
mune Marco Rigosa, 45 anni (che
contemporaneamente è anche as-
sessore sempre per la Lega a Ro-
dengo Saiano).
IN MANETTE anche il costrut-
tore del futuro centro commercia-
le, Antonio Tassone, 68 anni, di Lu-
mezzane, e il geometra che ha fatto
da tramite, Andrea Piva, 36enne di
Rodengo. I provvedimenti sono sta-
ti emessi dal Gip del Tribunale di
Brescia, Cesare Bonamartini, su ri-
chiesta del pm Silvia Bonardi, al ter-
mine di un’ indagine condotta, ne-
gli ultimi mesi, dai carabinieri del
Nucleo investigativo di Brescia. È
indagato anche un altro dipenden-
te dell’ ufficio urbanistica del Co-
mune di Castel Mella.
Secondo la ricostruzione dei fatti
per rendere più veloce e sicuro l’i-
ter di approvazione del piano ur-
banistico Tassone aveva pattuito un
versamento di 22 mila euro, dei
quali 12 mila pagati a favore della
società di Piva e 10 mila, versati in
contanti dallo stesso imprenditore
a Piva e da questo consegnati a Ri-
gosa, che ne aveva versato una par-
te all’assessore Galeazzi accusato
anche per peculato, perché come
pubblico ufficiale avrebbe usato il
cellulare di servizio, intestato alla
Provincia di Brescia, per fare cen-
tinaia di telefonate a fini esclusiva-
mente privati.
La tangentopoli leghista sarebbe
però emersa casualmente grazie ai
controlli fatti sull’utenza telefonica
dell’imprenditore Tassone che era
stato messo sotto controllo a gen-
naio dopo un incendio di origini
dolose divampato in un suo capan-
none. La Lega intanto ha sospeso i
due amministratori finiti in carcere
a pochi giorni di distanza dalla pub-
blicazione della relazione conclusi-
finestre delle nostre case ma chi
ci assicura che la gestione verrà
condotta in modo regolare? Che
interesse può avere un impren-
ditore a occuparsi della salute
va della Commissione d’indagine pubblica e spendere per i con-
sulla cosiddetta “Concorsopoli” e
le presunte irregolarità nello svol-
trolli? Inoltre se questa società a
responsabilità limitata chiudes-
gimento dei concorsi in Provincia. se i battenti quali certezze avreb-
Un perfetto caso di familismo sul be la popolazione di Lumezza-
quale sta indagando la Procura di ne? Il piano di protezione civile è
Brescia e che avrebbe portato al- stato adeguato alla presenza di
l’assunzione a tempo indetermina- un sito di questa portata? Non
to di otto persone (su 700 candi- abbiamo garanzie. Siamo preoc-
dati) vicine o legate ai rappresen- cupati e non poco per le ricadu-
tanti leghisti. te sulla nostra salute”. C’è un al-
tro aspetto che preoccupa: uno
AL MOMENTO si parla solo di dei titolari di questa stessa azien-
“imprecisioni e approssimazione” da è agli arresti domiciliari per
ma intanto Roberto Cammarata, un’indagine iniziata proprio nel
consigliere Pd in Provincia, assicu- 2008. Tutto maturato nel giro del
ra: “Siamo riusciti a bloccare le as- commercio dei rottami metalli-
sunzioni a tempo indeterminato al- ci: un’operazione da 180 milioni
meno fino a quando non si sarà fatta di euro di fatture fittizie, 8 arresti
chiarezza su questa vicenda”. nella sola Lumezzane e 15 socie-
Dai concorsi pubblici agli appalti tà coinvolte. Sul bunker della Ri-
privati si allarga insomma il cerchio vadossi, oggi, la Procura di Bre-
dello strapotere verde a Brescia. scia ha aperto una serie di accer-
E.Reg. tamenti.
pagina 8 Giovedì 21 aprile 2011

ITALIANI

I VELENI DI CATANIA A GIUDIZIO

PER LA MORTE DI 15 STUDENTI
Sostanze tossiche nei laboratori della Facoltà di Farmacia
Indagato anche l’ex rettore e deputato Mpa Ferdinando Latteri
di Giuseppe Lo Bianco periori di decine e anche di non solo nel mancato rispet-
Palermo centinaia di volte ai limiti fis- to delle più elementari nor-
sati per i siti industriali. me a tutela della salute, ma
ultima ad ammalarsi di

L’
tumore è stata una stu-
dentessa di 24 anni,
originaria della pro-
vincia di Ragusa. Gli altri
erano studenti, tecnici e ri-
cercatori tra i venti e i ven-
ticinque anni, che per mesi,
e qualcuno anche per anni,
hanno frequentato il ‘labo-
ratorio dell’orrore’, ignari di
ciò che rischiavano respi-
rando i fumi e maneggiando
sostanze tossiche. Sono
morti in quindici, tutti di tu-
more, nell’arco di qualche
anno, senza che nessuno si
accorgesse della pericolosi-
tà di quel laboratorio nella
facoltà di Farmacia di Cata-
nia, dove, è stato accertato,
venivano eseguiti test di so-
stanze velenose in valori su-
ADESSO, A CONCLU-
SIONE delle indagini, la
procura guidata da Miche-
langelo Patanè ha depositato
gli atti dell'inchiesta, atto
propedeutico alla richiesta
di rinvio a giudizio per l’ex
rettore dell'ateneo Ferdinan-
do Latteri, deputato naziona-
le dell’Mpa in dissenso con il
leader Raffaele Lombardo, e
altri dodici tra dirigenti am-
ministrativi, didattici e com-
ponenti della commissione
di sicurezza. Sono tutti accu-
sati – per ora – di disastro
ambientale e gestione di di-
scarica abusiva di materiale
altamente tossico per aver
avallato, pur “essendo con-
sapevoli”, il funzionamento
del laboratorio di Farmacia
anche ignorando l'allarme
dovuto all’esistenza di una
lunga lista di malati, e poi di
vittime, che cresceva conti-
nuamente.
Quel laboratorio, ha accer-
tato la procura, era una fab-
brica di sostanze tossiche e
nocive; per stabilire con cer-
tezza se abbia causato la
morte di quei quindici gio-
vani bisognerà però attende-
re gli esiti di un’altra inda-
gine, condotta dai pm Carla
Santocono e Lucio Setola, ti-
tolari dell’inchiesta, ipotiz-
zano l'omicidio colposo plu-
rimo e continuano le verifi-
che per individuare il nesso
causale tra l'inquinamento
del luogo di lavoro e il nu-
mero di casi di decessi per la
prolungata esposizione alle
In alto a sinistra, Ferdinando Latteri. Qui sopra, la sede storica dell’Università di Catania (FOTO EMBLEMA)

PER SGARBI Parole dire – spiega Sgarbi all’Ad-
buone del ministro Galan Un
on è mancato qualche minuto di tico d’arte, subito fugato dal mini-
Nprogramma
tensione alla presentazione del stro che dopo uno scambio di bat-
del Festival di Spoleto, in tute gli garantisce l’intervento. Poi il
una sala del ministero dei Beni cul-
turali dove Vittorio Sgarbi temeva di
essere stato 'imbavagliato'. Sul tavolo
degli interventi ci sono solo due no-
mi, quelli di Giancarlo Galan, ministro
per i Beni culturali, e quello di Giorgio
Ferrara, direttore artistico del Festi-
val. “Non vogliono farmi parlare”, af-
ferma il critico d’arte pensando a una
eventuale reazione del ministro Galan
che proprio l'altro giorno, in nome
delle regole, ha
tolto ogni speran-
za a Sgarbi di di-
ventare sovrinten-
dente al Polo mu-
seale di Venezia.
“Vogliono farmi
stare zitto perché
hanno paura di
quello che potrei
nkronos – ma tanto parlo
lo stesso”.
timore, quello del cri-
sindaco di Salemi ha dato la sua no-
tizia: "Mi dimetto da curatore del Pa-
diglione Italia e mi dedico solo al
Festival di Spoleto. Rinuncio alla
Biennale, perché sono stato cacciato
da Venezia".
Il critico d'arte, che fu nominato so-
printendente a Venezia dall'ex mini-
stro Sandro Bondi ma che fu poi fer-
mato dalla Corte dei conti che boc-
ciò tale nomina, è stato infatti esclu-
so ieri dal ministero nella nuova se-
lezione quale candidato alla soprin-
tendenza per mancanza di requisiti.
Galan era visibilmente scosso:
“Non c'è alcun nesso tra l'incarico
di Sgarbi alla Biennale e la mancata
nomina a sovrintendente del Polo
museale veneto. Spero che Sgarbi
lo capisca e si convinca a ritirare le
dimissioni”.
sostanze tossiche. Oltre al-
l’onorevole Latteri sono ac-
cusati l’ex direttore ammini-
strativo dell’Università Anto-
nino Domina, il direttore del
dipartimento di Scienze far-
maceutiche Franco Vittorio
e cinque componenti della
commissione permanente
sulla sicurezza. Per loro la
Procura ipotizza anche la
turbativa d’asta e il falso
ideologico. L’inchiesta è par-
tita a novembre del 2008
quando furono posti i sigilli
all’edificio 2 della Cittadella
I pm avviano
la procedura
di rinvio
a giudizio
per tredici
dirigenti
e docenti
universitaria dell’ateneo ca- postumo atto di accusa che
tanese per l’ipotesi di disa-
stro ambientale e gestione di
ha consentito ai magistrati di
intervenire a tutela della sa-
discarica non autorizzata. Ie- lute di docenti e studenti. Ie-
ri i parenti delle vittime si
sono tutti costituiti parte ci-
ri i sigilli sono stati rimossi e
lo stabile è nuovamente ac-
cessibile, le ultime perizie
vile e il numero è purtroppo
destinato ad aumentare, vi-
sto che per anni hanno avuto
hanno infatti accertato che
attualmente non esistono ri-
libero accesso in quel labo- schi per la salute, ma resta da
ratorio centinaia di perso- verificare se il terreno circo-
ne. stante e le falde acquifere di
quella zona, situata in una
IL CASO È ESPLOSO gra- dei quartieri residenziali di
zie al giovane Emanuele Pa- Catania, non siano stati con-
tanè, il giovane ricercatore taminati.
che prima di morire per un
tumore al polmone ha affi-
dato al suo diario il tragico
racconto di quei suoi anni di
I genitori delle
lavoro ad alto rischio e nel-
l’indifferenza di tutti, vertici
vittime si
dell'Università e responsabi-
li della Facoltà, che “ben sa-
costituiscono
pevano” come dicono gli
stessi magistrati negli atti parte civile
dell'indagine, che i veleni
utilizzati in quelle stanze ve- Analisi anche
nivano smaltiti dai normali
scarichi di lavabi e gabinetti. sulla falda
Una testimonianza dramma-
tica che si è trasformata in un acquifera

In libreria le favole dolciastre di mamma Gelmini

BAMBINE INGORDE, RAGAZZE FURBETTE, REGNANTI CAPRICCIOSI: “UN PATRIMONIO DI SAGGEZZA E DIVERTIMENTO”. DAVVERO?
di Chiara Paolin
lla libreria Arion di piazza Ca-
Azaccio
vour, proprio in faccia al Palaz-
della Cassazione, dicono
che il libro del ministro non va ma-
le. Forse lei, giovane avvocato del-
la provincia lombarda, sognava di
svettare un giorno sullo scaffale
dei testi giuridici, proprio davanti
alla corte delle sentenze senza ap-
pello, ma la sorte ha deciso di met-
terla alla prova sui tavolini bassi
dell’area baby col tomo dal titolo
“Quando diventerai grande”.
EDIZIONI MONDADORI,
222 pagine dedicate a Emma, la
bimba nata il 10 aprile del 2010 e
ormai pronta a sentirsi raccontare
una bella favola della buona notte.
Anche se, a scorrere le fiabe ina-
nellate da Mariastella Gelmini per il
suo angioletto, un dubbio sorge
spontaneo: sarà il caso di sottoporla
a insegnamenti tanto arditi?
Il volume, diviso in capitoli tema-
tici con ramanzina iniziale dell’au-
trice, ha la dichiarata missione di
insegnare ai bimbi cosa sia il mon-
do e come vada - coraggiosamente -
affrontato. Esempio limpido è la no-
vella “Zio Lupo”, dove una bimba
golosa mangia una padella intera di
ciambelle destinate allo zio e si sco-
la pure una bottiglia di vino sosti-
tuendo le prelibatezze con cacca di
asino (testuale) e acqua di pozzan-
ghera. Nota alcolica a parte, il finale
è prevedibile: il parente ungulato
s’arrabbia moltissimo e ingoia la po-
verina in un sol boccone.
Niente happy end, nessun caccia-
tore nei dintorni che squarci il ven-
tre per liberare l’ingorda, cui spetta
un tragico ma giusto destino: “La
bambina di Zio Lupo finisce male
perché imbroglia per la troppa go-
losità” spiega la dolce Gelmini nella
nota d’accompagno. Consigliando
mamme e papà di tenere in braccio
i pargoli durante la lettura visto
che, “secondo gli esperti”, la paura
nelle fiabe esorcizza quella dei pic-
coli ma è meglio abbracciarli onde
prevenire crisi di panico.
PAZIENZA SE LA FIGURA
dello zio ne esce a pezzi: l’educa-
zione morale innanzitutto. E poi,
siccome “bisogna dire sempre la
verità”, all’infanzia italica interes-
serà un quadro di riferimento per
interpretare il presente-passato-fu-
turo di questo Paese: la miseria ab-
bonda, le mamme mendicano una
ciotola di farina, i padri sperano di
trovare una pentola di monete d’o-
ro per sfamare la prole, le vecchie
tormentano i sonni di allegri pae-
selli mentre regnanti crudeli e ca-
pricciosi ne combinano di tutti i
colori.
TIPO QUEL CORONATO che
cerca moglie e la sottopone a tra-
nelli mirabolanti. Lei supera la pro-
va per sentirsi dire: “Brava Cateri-
na, sei davvero la ragazza che stavo
cercando! Ora ti sposo e diventi re-
gina, ma a una condizione: non do-
vrai intrometterti mai negli affari di
governo”. Reazione saggia e dove-
rosa della fanciulla: “Lei accettò fe-
lice e sposò il re”, salvo dimostrarsi
così furba da costringerlo in seguito
a non prendere “mai decisioni sen-
za prima consultare la moglie”.
Nelle trentatrè fiabe, raccolte tra le
più popolari da nord a sud consa-
crando così i 150 anni dell’Unità
d’Italia, alle donne tocca alternati-
vamente il ruolo di ficcanaso, pet-
tegola, poveraccia, racchia, dispet-
tosa e/o signorina da maritare. “Un
patrimonio comune di saggezza e
divertimento” sorride mamma Gel-
mini presentando l’opera, che di
certo rivivifica l’armamentario più
arcaico della narrazione fiabesca
contadina e vagamente truce.
Un ruvido mondo di emozioni pri-
marie dove l’arte di arrangiarsi re-
gna sovrana. Basti la storiella del
cuoco Chichibio, nobilmente ispi-
rata al Decamerone. Mentre il gio-
vanotto sta preparando una succu-
lenta gru nel castello di re Corrado, La ministra scrittrice (FOTO EMBLEMA)
passa dalle cucine una certa Bru-
netta che vuole assaggiarne un pez- scendo infine a spuntarla causa
zo a tutti i costi. Lui si oppone fer- estrema simpatia nell’inventare bal-
mamente: quello è cibo per il re. Ma le.
“Brunetta, furba, insistette dicendo
a Chichibio che, se non le avesse LA LEZIONE è semplicissima
dato una coscia della gru, lei non lo per Emma e tutte le amiche all’a-
avrebbe più salutato”. Capita l’an- scolto: le donne sono insaziabili e
tifona, Chichibio le dona una co- portano guai, i maschi cedono alle
scia, e poi si mette a raccontare un tentazioni e per salvare il salvabile
sacco di fandonie al capo per tro- la buttano sul ridere. Fine della sto-
vare una valida giustificazione, riu- riella.
Giovedì 21 aprile 2011
IMMIGRAZIONE
“NOI CHE CURIAMO
IL MAL D’ITALIA”
Viaggio nei centri che assistono
gli stranieri con problemi psichici
di Ferruccio Sansa
nche gli immigrati
“A
hanno sogni. E incu-
bi. Voi pensate…
ancora grazie che
hanno un lavoro. Non imma-
ginate che possano soffrire.
Io sono una badante, venti
ore al giorno chiusa in un ap-
partamento, in una città di
cui non capisco la lingua.
Con una donna morente. So-
no depressa fino alla dispe-
razione”. Elisa è lituana, ha
47 anni. Sta zitta per ore, ma
appena l’interprete traduce i
discorsi scopri che cosa si
nasconde dietro i suoi occhi
azzurri.
In molti
soffrono
di depressione
e panico
per il distacco
dal paese
d’origine
“È dura far accettare che gli
immigrati soffrono come noi
di depressione, esaurimen-
to, panico. Per di più con il
trauma della migrazione”.
Francesca Vallarino Gancia,
psicoterapeuta, è nel suo
Centro Etnopsichiatrico. Il
nome astruso contrasta con
l’ambiente pieno di vita. Sia-
mo nella periferia torinese. Il
Centro è una vecchia cascina
dimenticata tra i condomini.
IL PROCESSO A TRAPANI
UN FAX TARGATO PUBLITALIA TRA I MISTERI DEL DELITTO ROSTAGNO
di Rino Giacalone
o aveva detto quando fu arrestata in
Lin carcere
quella “primavera” 1996, “sono finita
perché ho puntato il dito con-
tro i carabinieri che non hanno indagato
sul delitto di Mauro”. Adesso Chicca Ro-
veri, accusata, prosciolta, archiviata per
il reato di favoreggiamento, compagna
di Mauro Rostagno, il sociologo e gior-
nalista ucciso dalla mafia a Trapani il 26
settembre del 1988,
sta raccogliendo preci-
se prove di quello che
andava dicendo. E lo fa
nell’aula Falcone della
Corte di Assise di Tra-
pani, dove sono impu-
tati due mafiosi con-
clamati, Vincenzo Vir-
ga, come mandante
del delitto e Vito Maz-
zara, come esecutore.
Lei si è costituita con la
figlia Maddalena, parte
offesa. Se si vogliono
cogliere oggi prove sul
fatto che in questi ulti-
mi vent’anni l’Italia è
pagina 9
CRONACHE
Ascoli:
svastica
incisa sul
cadavere
di Carmela
Rea
Un’isola, così devono veder- conoscevo più. Mio fratello
la gli immigrati che vi appro- non l’avevo mai visto. Anda-
dano per essere aiutati.
vo a scuola, imparavo l’italia-
Mamre si chiama l’associa- no, ma tacevo. A chi interes-
zione di cui Vallarino Gancia sava la mia storia? È la prima
è presidente. Qui lavorano volta che racconto queste co- gozzata, nuda, con se-
29 psicoterapeuti, mediatori
culturali e antropologi. Ma
se, qui di fronte a tante per-
sone”.
Smagni di percosse e di ar-
da taglio su tutto il
c’è anche la cooperativa “Il Parole diverse, differenti corpo, una svastica incisa
Crinale” a Milano, c’è il Di- espressioni degli occhi e del sulla schiena e una siringa
partimento di Salute Mentale sorriso, ma gli stati d’animo infilzata nel collo. Così sa-
Roma B. Decine di strutture sono uguali. Quanti di noi si rebbe stato trovato il cor-
che in Italia, con approcci di- identificherebbero in Fran- po di Carmela Rea, la don-
versi, affrontano la sofferen- cis, originaria dell’Ecuador: na di 29 anni scomparsa
za psichica degli immigrati. “Ho paura che mia madre due giorni fa dal Colle San
“Mancano i fondi. E bisogna muoia senza rivedermi. Marco di Ascoli Piceno e
superare l’indifferenza”, Quando le ho detto che ve- il cui corpo senza vita è
spiega Ida Finzi, psicotera- nivo da mio marito, mi ha ri- stato rinvenuto ieri a Ripe
peuta del Crinale. “Pochi si sposto che facevo bene, ma di Civitella, nel Comune
rendono conto di quanto pe- lei perdeva il più bel fiore del di Civitella del Tronto (Te-
si cambiare mondo. Ciascu- Due immagini del centro di cura Mamre alla periferia di Torino suo giardino”. Nessuno si era ramo), in un’area per pic-
no di noi appartiene a un luo- accorto del dolore di Francis. nic poco frequentata, si-
go, a una cultura. È un in-
volucro che contiene e de-
transculturale per le famiglie mi-
granti di Cattaneo e dal Ver-
tano dal guaritore in contatto
con gli spiriti che ti proteg-
E di quello di Anna e Jussef:
“Ci conosciamo da ragazzi.
tuata vicino all’area mili-
tare di Casermette. La
limita il senso di sé”, spiega
Finzi. Già, da una parte le ra-
me). Come quella di Bereni-
ce: 40 anni, intelligente, ma
gono”. Verrebbe da sorride-
re, ma Ancora avverte: “Pen-
Ma in Italia non riconoscevo
più il mio sposo. Mi picchia-
presenza del corpo della
donna è stata segnalata ai
dici, dall’altra l’ambiente in
cui vorresti integrarti. E co-
non parla una parola di ita-
liano. Vive qui da anni con il
sate all’effetto che avrebbe su
uno straniero la nostra figura
va”, racconta Anna. E Jussuf,
un ottimo padre: “Nel mio
Carabinieri di Terani da
una telefonata anonima,
mincia la sofferenza: giovani marito e tre figli. Finché ar- dell’angelo custode”. Paese quelle non erano con- forse partita da una cabi-
divisi tra la cultura dei geni- riva una gravidanza, non de- Già, raccomanda Ancora, siderate violenze”. Sì, Anna e na telefonica.
tori e quella dei compagni, siderata, ma accettata. Poi la “non pensiamo che la nostra Jussuf è come se si fossero co- La Rea era scomparsa nel
donne sole ad affrontare la depressione post partum: “I cultura sia la migliore. Con- nosciuti due volte. Dopo la pomeriggio del 18 aprile,
maternità, uomini consuma- dottori mi aiutavano – rac- frontiamoci senza giudica- terapia si sono ritrovati. sul Colle San Marco di
ti da lavori allucinanti. E fa- conta – ma io non capivo co- re”. Così si affronta la terapia. Adesso il professor Ancora Ascoli Piceno, la stessa
miglie separate per anni: al sa mi facevano, mi sentivo In gruppo: il paziente e gli sperimenta incontri con im- zona dove, il 5 gennaio
ricongiungimento sono terribilmente sola”. psicoterapeuti, ma essenzia- migrati e italiani. Luca, ragaz- scorso, è stato trovato il
estranei. È difficile per gli immigrati le è il mediatore culturale. zo delle borgate di Roma, si cadavere di Rossella Gof-
chiedere aiuto. Tutto è diver- Che deve parlare la lingua trova di fronte Mohammed, fo, la funzionaria della
“LE DONNE affrontano so, a cominciare dall’inter- dell’immigrato, conoscerne coetaneo tunisino zoppo. En- prefettura di Ancona,
l’emozione della maternità in pretazione della sofferenza. la cultura. trambi affrontano il “male scomparsa il 4 maggio
solitudine. Nel loro Paese “In Cina dicono che i disturbi oscuro”. E all’inizio è scon- 2010.
avevano la famiglia che le so- mentali sono come il vento. UN LAVORO complesso. tro. Luca urla: “Ci rubate il Carmela, che veniva chia-
steneva perché la nascita al- Non si vedono, non si capisce Ma ecco Liang, sedicenne ci- lavoro”. Ma poi la tensione mata dai familiari Mela-
trove coinvolge tutti”, rac- da dove vengano”, racconta nese, che si apre dopo anni di scompare. Oggi Luca porta a nia, era andata lì per pas-
conta Finzi. Ecco la prima dif- Alfredo Ancora, professore di silenzi: “Quando i miei geni- casa Mohammed che non sare qualche ora all’aria
ferenza con la nostra società psichiatria transculturale al- tori sono venuti in Italia io so- cammina. Alfredo Ancora è aperta insieme al marito,
individualista. Nel lavoro di l’Università di Siena e psichia- no rimasta in Cina con mia convinto: “L’incontro nasce Salvatore Parolisi, militare
Vallarino Gancia, Finzi, del tra della Asl Roma B. Sahid, nonna, in un villaggio di mon- spesso dallo scontro, ma se di carriera al 235esimo
professor Alfredo Ancora, le 18 anni, parla di ciò che noi tagna. Ero felice. Sono venuta c’è conflitto meglio tirarlo Reggimento Piceno, e alla
teorie diventano storie vere chiamiamo panico: “Al mio a Milano a dodici anni, da sei fuori. E alla fine la sofferenza loro bambina di 18 mesi.
(raccontate nel libro Terapia Paese se stai così male ti por- non vedevo i genitori, non li unisce”. La Rea si era allontanata
dal marito dicendo che
sarebbe andata al bagno
in uno degli chalet aperti
sul Colle ma i gestori non
l’hanno mai vista entrare,
circostanza confermata
dalle telecamere installa-
te fuori della struttura. Il
stata attraversata da incredibili cordate ucciderlo fu presa a casa della più po- quel fax arrivava a Trapani spedito da Pu- marito, dopo una ventina
Trapani fatte di mafiosi, intelligence deviata, tente famiglia mafiosa della provincia, blitalia, società con la quale Cardella (og- di minuti, non vedendola
massoneria, imprenditori con pochi quella dei Messina Denaro di Castelve- gi vive in Nicaragua dove fa l’ambascia- tornare, aveva chiamato i
scrupoli, se sono stati condotti all’om- trano. Ma Rostagno non andava a genio tore di quel Paese presso i Paesi Arabi) soccorsi e immediate era-
bra dei palazzi delle Istituzioni affari che
hanno riempito casseforti e permesso
non solo ai mafiosi ma anche a suoi “ex”
amici, come Francesco Cardella, l’ami-
non aveva nulla a che fare. Il suo mana-
ger Dell’Utri invece anni dopo risultò in
no scattate le ricerche. Il
padre della donna, arriva-
incredibili riciclaggi, attraverso i traffici co di Rostagno di tante avventure, po- contatti con la mafia trapanese, con Vin- to nelle ore successive da
di armi e droga, lo smaltimento illecito litiche e di rivolta sociale, fondatore con cenzo Virga in particolare, da lui inviato Napoli insieme al figlio
di rifiuti speciali, è il processo per il de- lui della comunità di recupero di tossi- a recuperare in nero uno strano credito Michele, aveva racconta-
litto Rostagno che bisogna seguire, per- codipendenti Saman. Ad un certo punto dall’imprenditore Vincenzo Garaffa to che Melania aveva fatto
ché qui, attorno a questo delitto si col- Cardella mandò un fax alla comunità di (Dell’Utri e Virga sono imputati entram- un esame medico il gior-
gono i relativi “patti”. E si scorgono la Trapani. Lui che si occupava di un’altra bi per estorsione mafiosa). Ieri è saltato no prima di scomparire e
politica e i grandi grup- comunità Saman aperta a Milano, in via fuori il fax di Cardella e un manoscritto che, forse, era preoccu-
pi imprenditoriali. Pu- Plinio. In un palazzo di sua proprietà co- di Mauro Rostagno, una serie di incroci pata per l’esito della visi-
blitalia per esempio. sì come era di proprietà il baglio usato a sui contatti tra uomini della massoneria ta.
Il “colosso” apparte- Trapani. Rostagno aveva rilasciato un’in- e esponenti del Palazzo di Giustizia. Sia- Ieri il fratello Michele –
nuto al senatore Del- tervista a Claudio Fava, pubblicata sul mo nel 1988, quando a Trapani si diceva che aveva anche lanciato
l’Utri, macchina da mensile King, parlava della comunità, del che la mafia non esisteva, e il pentito un appello alla sorella tra-
guerra per la raccolta giornalismo, della mafia. Cardella si in- Giuffrè parlando di quegli anni diceva mite una trasmissione di
pubblicitaria a favore dispettì apparentemente perché non lo che la mafia a Trapani andava sicura Canale 5 – continuava a
delle reti berlusconia- aveva citato, ma il contenuto di quel fax “perchè aveva i cani attaccati”. Erano gli ripetere “è inspiegabile,
ne, compare agli atti è risultato troppo forte rispetto alla man- anni in cui i soldi della mafia riempivano inspiegabile...” rifiutan-
del delitto di Mauro canza commessa da Rostagno. “Sostan- le banche locali e i mafiosi cominciava- do, sconvolto, di rilascia-
Rostagno. La tesi del- zialmente falso, inopportuno, pericolo- no a cambiare pelle, a diventare impren- re altre interviste.
l’accusa è quella che so” seguito dall’invito a lasciare il “Gab- ditori e politici. La premessa per arrivare Le ipotesi sono ancora
Rostagno, giornalista biano” la palazzina dentro al baglio riser- alla mafia sommersa di oggi, che è quella tutte aperte e tra quelle
in una tv locale, Rtc, fu vata ai dirigenti della comunità. Rosta- con un nome che ritorna, quello dei che stanno emergendo in
ucciso perché dava fa- gno – ha ricordato la sua compagna– se Messina Denaro, Matteo, latitante dal ambito investigativo, ci
stidio alla mafia trapa- la prese a ridere e ubbidì però, si trovò 1993, partecipò anche lui a decidere la sarebbe anche il regola-
nese, e la decisione di un nuovo alloggio. Oggi si scopre che morte di Rostagno. mento di conti.
pagina 10

I
GLI ULTIMI

Meglio gli stranieri:
la polemica
tra Tremonti e Maroni
n Italia la disoccupazione giovanile, cioè
tra i ragazzi nella fascia di età 15-24 anni,
sfiora ormai il 30 per cento. Quando
pochi giorni fa il ministro Giulio Tremonti è stato
interpellato in materia, ha risposto così: “In Italia
ci sono 4 milioni di immigrati, tra cui moltissimi
giovani che lavorano da mattina a sera e anche di
notte. L'Italia è un Paese che offre lavoro a certe
condizioni a certe persone, evidentemente non
c'è domanda per questi tipi di lavoro da parte di
altri”. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni,
leghista, ha contestato la diagnosi di Tremonti:
“Ci sono realtà di grande integrazione, come
certe zone del Veneto, dove gli immigrati sono
molto numerosi e ben integrati e anche lì la crisi
fa perdere loro il lavoro, non solo agli italiani. È
per questo che bisogna sviluppare politiche
attive, e infatti dalla legge Biagi in poi le abbiamo
inserite nell’ordinamento italiano”. Il tasso di
disoccupazione degli stranieri, poi, è stabilmente
più alto di quello degli italiani: la distanza, che era
di 1,7 punti nel 2007, nel 2010 s’è allargata fino 3
punti nel 2010: 8,6% (gli italiani) contro 11,6 (gli
stranieri).

TUTTA COLPA DEI GIOVANI

Il governo sostiene che i ragazzi devono riscoprire
i lavori umili, ma nessun dato conferma questa tesi
di Stefano Feltri analisi, non c'è n’è alcuna sui cialistica è salito tra il 2008 e il
lavori rifiutarti, viene soltanto 2009 da 16,2 a 17,7). “Inoltre il
a tesi ha il fascino della

L
semplicità: se la disoccu-
pazione giovanile è al 30
per cento, la ragione è
che i giovani non accettano i
lavori disponibili perché non
li considerano alla loro altezza.
Lo ha detto il ministro Giulio
Tremonti, da Washington po-
chi giorni fa, dicendo che gli
immigrati sono meno schizzi-
nosi. Ieri il ministro dell’Istru-
zione Mariastella Gelmini ha
scritto una lunga lettera al Cor-
riere della Sera spiegano che il
governo aiuterà i ragazzi a “su-
perare il pregiudizio verso l’i-
struzione tecnica e professio-
nale”. Una diffidenza che “per
troppo tempo ha allontano i
nostri giovani da prospettive
occupazionali che consento-
no invece una straordinaria
realizzazione di sè”. La tesi
non è condivisa
solo dal governo,
ma è stata rilan-
ciata dal Censis di
La Gelmini vuole
Giuseppe De Rita
e da editorialisti
“superare i pregiudizi”
come Dario Di Vi-
co che, sempre sul lavoro manuale,
sul Corriere, invita-
va ad arruolare “i ma i laureati restano
testimonial più
trendy” per spie- più competitivi
gare il fascino del
lavoro manuale.
Peccato che tutte queste cer-
tezze non si fondino sui nume-
ri. Sono atti di fede.
Non c'è alcuna indicazione sul
fatto che la difficoltà di repe-
rimento dipende dall'età, di
solito deriva dalla mancanza di
professionalità adeguata o di
esperienza.
chiesto che cosa sarebbero di-
sposti a fare per lavorare”.
Su cosa si fonda, allora, tutta
questa necessità di riscoprire il
lavoro manuale? Su alcuni dati
piegati a sostegno dello snobi-
smo dei ragazzi. Il rapporto
Unioncamere-ministero del La-
voro studia le richieste delle
imprese: stando alle previsioni
di assunzioni relative al 2010
(le più recenti a disposizione) e
alla difficoltà di reperimento
del personale ricercato, risulta
che è difficilissimo trovare
2860 meccanici per autoveico-
li, una rarità i montatori e ripa-
ratori di serramenti e infissi (ne
mancano 1350). Questo signi-
fica che tutti i giovani devono
diventare meccanici o monta-
tori di infissi? Assolutamente
no, è lo stesso rapporto Union-
camere a precisarlo. “Se si ec-
cettua il 2009 [quando il Pil è
crollato del 5 per cento], le as-
sunzioni di laureati e diplomati
programmate dalle imprese so-
no continuamente aumentate
in termini assoluti, segnando
entrambe, in ciascun anno, va-
riazioni superiori alla media di
molti punti”. E quindi tra il
rapporto Unioncamere non
specifica se la difficoltà di repe-
rimento si traduce poi in un
congruo numero di assunzio-
ni”, spiega Pasqualotto di Data-
giovani.
Anche i numeri del Censis di
Giuseppe De Rita sono una fra-
gile base per le asserzioni del
governo. Il ragionamento del-
l’istituto è questo: nei lavori
più strettamente manuali la
presenza di lavoratori under 35
è diminuita tra il 2005 e il 2010
dal 34,3 al 27,6 per cento. Negli
stessi anni è però cresciuta la
percentuale di lavoratori stra-
nieri, dal 10 al 18,8 per cento.
ERGO, conclude il Censis, gli
stranieri hanno preso il posto
dei giovani. Ma è solo una teo-
ria, tutta da dimostrare. Che,
per esempio, non tiene conto
del fatto che i giovani sono i più La disoccupazione giovanile, cioè nella fascia di età 15-24 anni, è ormai al 30 per cento (FOTO ANSA)
facili da espellere dal mercato
del lavoro perché quasi tutti
precari (nel 2010 il 36 per cen-
italiani diminuiscono, una cer-
ta sostituzione è fisiologica.
vani”. Non c’è alcun cenno alla
necessità di spiegare che, in
ro 3) Offrire a ogni giovane una
seconda chance di formazio-
to dei nuovi assunti era giova-
ne, mentre i contratti a tempo
Quello sul fascino del lavoro
manuale resta comunque un
tempi di magra, qualunque la-
voro va bene. Ma si insiste sulla
ne”, per recuperare chi ha la-
sciato gli studi troppo presto.
indeterminato sono diminuiti dibattito tutto italiano. Basta necessità della formazione Ma consigliare a chi è tentato
di un altro 15 per cento). E non scorrere il rapporto dell’Ilo, continua, basata su tre principi dall’università di andare a bot-
considera neppure il fatto che, l’Organizzazione internaziona- chiave: “1) Fare tutto il possi- tega a imparare un mestiere,
se gli stranieri aumentano (e le del lavoro (dell’Onu) di ago- bile per evitare l’abbandono magari lavorando gratis e
hanno in prevalenza un basso sto 2010, dal titolo “Trend glo- scolastico 2) Promuovere la scomparendo dalle statistiche,
tasso di istruzione) e i giovani bali dell’occupazione per i gio- combinazione di studio e lavo- è molto più semplice.
Dopo la manifestazione del 9 aprile
Sopravvivere alla precarietà
di Eleonora Voltolina* serve alle imprese a competere e quindi a ta alla quantità e qualità del suo lavoro e in
creare non solo utili ma anche posti di la- ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla
o letto sul Fatto la lettera aperta firmata voro, e però no alla precarietà. famiglia un'esistenza libera e dignitosa”.

“NON C’È ALCUN dato uf-

ficiale sul fatto che i giovani ri-
fiutino lavori poco appaganti”,
spiega Michele Pasqualotto, ri-
cercatore della società Data-
giovani, specializzata in analisi
del mercato del lavoro giovani-
le. Spiega ancora Pasqualotto:
“Tra le domande del questiona-
ri Istat, su cui si fondano tutte le
2004 e il 2009 le assunzioni dei
laureati sono cresciute dall’8,4
per cento all’11,9 per cento.
Mentre quelli con la sola licen-
za dell’obbligo sono diminuiti
dal 41 al 30,4 per cento. Studia-
re, insomma, conviene anche
se meno di un tempo, come
racconta il rapporto di Alma-
laurea (il tasso di disoccupazio-
ne a un anno dalla laurea spe-
HMartino,
da Ilaria Lani, Salvo Barrano e Teresa Di
tre dei promotori de “Il nostro tem-
po è adesso”. Essendo anch'io fra i pro-
motori di quell'evento, vorrei sottolineare
che fin da subito uno dei problemi più scot-
tanti è stato capire come sarebbe stato ge-
stito il “post 9 aprile”. Nella fase prepa-
ratoria avevamo scelto di rimandare questa
decisione, puntando a unificare le forze sot-
to il cappello di un appello molto ampio, che
sottolineasse le enormi difficoltà dei giovani
italiani di oggi a trovare buona occupazione,
salari dignitosi, ricambio generazionale.
Ora Lani, Barrano e Di Martino indicano
una loro strada: sostengono che si debba
puntare all’abolizione dei contratti tempo-
ranei, e che il dibattito tra flessibilità buona
e flessibilità cattiva non pertinente. Penso
sia importante a questo punto chiarire che
tra coloro che hanno promosso la mani-
festazione, e tra le migliaia di giovani che
hanno partecipato, vi è an-
che chi crede in una linea di-
versa. Una linea che vuole
prendere esempio dall'este-
ro, dove la flessibilità buona è
una realtà consolidata, i con-
tratti "a tempo" non si tra-
sformano automaticamente
in precarietà e i giovani sono
molto più valorizzati che da
noi. Partendo dal confronto
con gli altri Paesi e dall’analisi
della situazione italiana, bi-
sognerebbe puntare a sepa-
rare il bambino dall'acqua
sporca: sì alla flessibilità, che
Che vuol dire in pratica? Vuol dire, come
giustamente dicono anche Lani Barrano e
Di Martino, spingere per introdurre al più
presto retribuzioni e contributi più alti per i
contratti "a tempo", e contemporaneamen-
te abbassare i costi per quelli stabili. Ma vuol
dire anche chiedere che sia sostenuta l'im-
prenditoria giovanile, con poderosi sgravi nei
primi anni, e pretendere che sia introdotto
dai sistemi bancari il credito ai giovani: sia
per formarsi senza prosciugare le tasche dei
genitori, sia per provare a realizzare un'idea
imprenditoriale. Vuol dire lottare per una
revisione delle politiche di welfare che in-
troduca sostegni economici per tutti coloro
che perdono il lavoro, vincolando questi so-
stegni a un impegno attivo di ciascuno nella
ricerca di una nuova occupazione; e allo
stesso tempo vuol dire rivoluzionare i centri
per l'impiego, monitorandone l'efficienza e
l'efficacia affinché siano competitivi sul mer-
cato domanda-offer-
ta. Vuol dire proporre
l'introduzione di un sa-
lario minimo, sul mo-
dello per esempio del-
lo Smic francese – che
è cosa molto diversa
dal "reddito di cittadi-
nanza" che mettereb-
be in ginocchio le cas-
se dello Stato. Del re-
sto anche la Costitu-
zione all'articolo 36
dice che “il lavoratore
ha diritto a una retri-
buzione proporziona-
E però vuol dire anche non avere paura a
sostenere una riforma forte del diritto del
lavoro, con l'introduzione di un contratto
unico che preveda tutele progressive con il
passare degli anni, sul modello di quelli ela-
borati da tanti esperti, da Pietro Ichino a
Tito Boeri. Avere il coraggio di sostenere
politiche che incentivino il merito, anche se
questo significa perdere quei diritti di “ina-
movibilità” che specialmente nel settore
pubblico si sono consolidati negli ultimi 40
anni. Vuol dire premere sull’Inps per risol-
vere l’enorme problema taciuto delle (ine-
sistenti) pensioni che tra trent’anni (non)
percepiranno i precari di oggi. Vuol dire lot-
tare per i diritti ma non per i privilegi, che
sono cosa ben diversa e bloccano ogni cam-
biamento.
A partire dalla protesta de “Il nostro tempo
è adesso”, la proposta per risolvere i pro-
blemi dei giovani italiani può essere decli-
nata anche in un altro modo. Non per forza
demonizzando il nuovo assetto del mercato
del lavoro, bensì piuttosto cercando di mi-
gliorarlo e di impedire che al suo interno vi
siano diseguaglianze tanto intollerabili tra
chi ha un buon contratto e chi invece, da
atipico, si ritrova cornuto e mazziato.
Il dibattito su come affrontare il post 9 aprile
è prezioso: dobbiamo sforzarci di farlo guar-
dando avanti anziché indietro, perché solo
così potremo ambire a costruire un futuro
diverso per i giovani italiani. Un futuro in cui
ci possa essere una “flessibilità buona”, e
non precarietà.
*membro del comitato Il nostro tempo
è adesso, www.repubblicadeglistagisti.it

Con la crisi
le nuove generazioni
ancora meno stabili
di Salvatore Cannavò
ella vulgata leghista sono
N quelli che “rubano il lavo-
ro agli italiani”. Ministri
come Maurizio Sacconi e
Giulio Tremonti difendono la te-
si che i migranti facciano i lavori
che gli italiani non vogliono più
fare. La radiografia offerta dai dati
ufficiali, in realtà, mostra un la-
voro migrante che in realtà si spo-
sta là dove il lavoro già c'è. Lavoro
essenzialmente operaio e legato
all'industria manifatturiera, ma
soprattutto che pagato fino al 30
per cento in meno degli italiani.
Fino al 30 per cento in meno. Se-
condo il rapporto Caritas gli stra-
nieri residenti in Italia sono circa
4,5 milioni, il 7,5 per cento della
popolazione italiana. I lavoratori
sono stimati tra 1,5 e 2 milioni di
cui la metà circa è iscritto ai sin-
dacati.
DELL’OLTRE milione e mezzo
iscritto all’Inps nel 2008 (come
mostra la tabella in pagina) circa
la metà lavora nel Nord del paese
e in particolare in tre regioni: Pie-
monte, Lombardia e Veneto, il
cuore dell'insediamento leghi-
sta. Circa 200 mila lavorano inve-
ce in Emilia Romagna e poi 120
mila nel Lazio. A parte i 59 mila
della Campania, la presenza di la-
voratori immigrati nel Sud è poco
rilevante: meno di centomila.
Dove i tassi di disoccupazione
sfiorano il 30 per cento, quindi, i
migranti non ci sono. Fino al
2009 i lavoratori immigrati in Ita-
lia provenivano per la maggioran-
za dall'Est europeo e "solo" il 21
per cento dal Nordafrica.
Sempre secondo i dati dell'Inps,
riferiti al 2008, la grande maggio-
ranza (72,7 per cento) di questi
lavoratori sono dipendenti, ma
esiste anche un 5,3% di lavorato-
ri autonomi (di cui più della me-
tà artigiani), un 4 per cento di
operai agricoli (di cui la stragran-
de maggioranza a tempo deter-
minato e insediati soprattutto
nel meridione) fino a un 16,5 per
cento di lavoratori domestici pa-
ri a circa 260 mila persone. Un
dato sottostima-
to vista la quan-
tità di lavoro ne-
ro tra colf e ba-
Lavorano soprattutto
danti, lavori al
90% femminili.
nelle regioni più ricche
Ancora la Cari-
tas sottolinea e nell’edilizia
che a Milano ci
sono più piz- sostituiscono gli italiani
zaioli egiziani
che napoletani perché costano poco
L
a crisi, tra il 2008 e il 2010, ha
esasperato la tendenza del
mercato di imporre contratti a
tempo determinato ai nuovi assunti. Le
assunzioni a tempo indeterminato,
nell’anno del grande crollo (il 2009), sono
scesi dal 23 al 17 per cento. Se si
considerano le prime assunzioni, quelle che
Ma lo straniero
costa sempre meno
GLI IMMIGRATI HANNO SALARI PIÙ
BASSI ANCHE DEL 30 PER CENTO
mentre in Val di Non le mele so-
no raccolte quasi esclusivamen-
te dai senegalesi. Nel Veneto la
concia delle pelli è fatta da lavo-
ratori nigeriani mentre in Cam-
pania e nel basso Lazio a occu-
parsi dell'allevamento delle bu-
fale sono i sikh.
NEL DOCUMENTO più com-
pleto redatto dall'Inps dopo l'in-
troduzione della Bossi-Fini – che
riepiloga i dati raccolti fino al
2003 quindi prima dell'ingresso
della Romania nella Ue e prima
delle ultime regolarizzazioni de-
gli ultimi due anni ma che co-
munque offre una radiografia in-
dicativa - le categorie in cui i la-
voratori migranti sono maggior-
mente concentrati sono il com-
mercio (34,5%), l'edilizia (18,1),
la metallurgia e la meccanica
(14,3), trasporti e telecomunica-
zioni (5,2), tessile e abbigliamen-
to (5,2), chimica e gomma (4,5).
Nel complesso, il settore mag-
giormente rappresentativo è
l'industria (50,1%) e poi il terzia-
rio con il 42% di impiego. Dove
sostituiscono gli italiani? Certa-
mente nel settore edile dove gli
immigrati rappresentano il 15%
dei lavoratori regolari (ma dopo
l'ingresso della Romania nella Ue
questa percentuale è più alta);
nella lavorazione del legno
(10%), nel tessile (9,7) dove si re-
gistra un'alta presenza di lavoro
autonomo in particolare cinese,
e poi trasporti, commercio,
estrazione e trasformazione mi-
nerali e chimica con una percen-
tuale di lavoro immigrato di circa
il 7%. L'Inps fa notare che gli im-
migrati "si inseriscono in tutti
quei settori dove c'è bisogno di
manodopera aggiuntiva" ma
vanno a occupare qualifiche me-
dio-basse. L'85% sono operai
DOVE LAVORANO GLI IMMIGRATI
Fino a 20.000
Da 20.000 a 50.000
Da 50.000 a 150.000
Da 150.000 a 250.000
Oltre 250.000
GLI ULTIMI
riguardano soprattutto i giovani che hanno
appena finito di studiare, il crollo è
evidente: la percentuale degli assunti con
contratti a termine o di apprendistato è
salita dal 25 per cento del 2008 al 33 per
cento nel 2010. Considerando l’ultimo
decennio, i numeri sono questi: 37 per
cento di assunti a tempo indeterminato nel
(contro il 55% dei lavoratori di-
pendenti italiani), l'8,9 impiega-
ti (35% gli italiani).
SEMPRE L'INPS sottolinea
che la maggiore presenza di im-
migrati nel commercio e nell'edi-
lizia si spiega per "la minore con-
sistenza delle retribuzioni e per la
maggiore faticosità del lavoro"
così come nel settore domestico
e nell'agricoltura. Secondo la
Cgia di Mestre in media, oggi i la-
voratori stranieri percepiscono
965 euro netti al mese, 319 euro
in meno rispetto agli italiani.
Lombardia 406.458
Veneto 201.729
Emilia Romagna 200.128
2000 e 15 per cento nel 2010. Lo scorso
anno, quando la crescita è tornata positiva,
sia pur di poco, non c’è stata alcuna
inversione di tendenza. La disoccupazione
al 30 per cento tra i giovani dipende dal
fatto che il numero di assunzioni è crollato:
2,25 milioni nel 2008, 1,82 nel 2009, 1,86
nel 2010.
Questione di gusti
Per chi usa
il cervello qui
non c’è posto
di Alessandro Rosina*
Lnoegenerazioni
fregature per le nuove
italiane van-
a stagioni. C’è stata quel-
la dell’enorme debito pub-
blico creato nel corso degli
anni Ottanta fino ai primi an-
ni Novanta. É seguita la sta-
gione della riforma genera-
zionalmente squilibrata del-
le pensioni. Poi la riforma
del mercato del lavoro senza
adeguamento del sistema di
welfare pubblico, che anzi-
ché flessibilità ha introdotto
precarietà.
Siamo diventati uno dei pae-
si industrializzati che meno
crescono e meno offrono
spazio e opportunità per i
giovani. Il dato Eurostat più
fresco ci vede fanalino di co-
da in Europa in termini di oc-
cupazione degli under 30.
Colpa dei giovani o di scelte
pubbliche sbagliate? Ecco
allora che oggi avanza il nuo-
vo inganno. Si fa sempre più
strada nella nostra (matura)
classe dirigente la convin-
zione che il problema risie-
da in una distorsione di fon-
do propria delle nuove ge-
nerazioni. Che a sostenerlo
sia chi nel governo ha re-
sponsabilità sui temi dell’e-
conomia e del lavoro non
meraviglia. È evidente da
tempo che la principale
preoccupazione di costoro
è tutelare l’esistente. Ma l’i-
dea che siano i giovani ad
avere ambizioni e attese mal
Come mai
in Italia il capitale
umano non vale
nulla e all’estero è
invece valorizzato?
calibrate va ben oltre il go-
verno e i suoi sostenitori.
Cosa dovrebbero allora fare
le nuove generazioni secon-
do questa sempre più diffu-
sa linea di pensiero? Accon-
tentarsi di quello che trova-
no, compresi i lavori più
umili che sinora si son lascia-
ti fessamente sfilare sotto il
naso dagli immigrati.
E se il problema vero, inve-
ce, fosse questa classe diri-
gente e i limiti del modello di
sviluppo che ha imposto al
Paese? Possiamo pensare al-
la condizione dei giovani co-
me a quella di chi entra in un
ristorante ritenuto almeno
di media qualità e si trova in-
vece con un’offerta di cibo
mediocre. Ecco però che
con incredibile faccia tosta il
cuoco, anziché chieder scu-
sa e impegnarsi a rimediare,
si mette ad accusare i clienti
di essere troppo schizzinosi
ed esigenti. Il problema, in-
Giovedì 21 aprile 2011
somma, starebbe nel fatto
che i clienti vogliono man-
giar bene. Ma i giovani non
sono fessi e la controprova la
trovano quando vanno all’e-
stero. Cambiando ristorante
capiscono che il problema
non sono loro e che, anzi, al-
trove i loro gusti sono tanto
più apprezzati quanto più
sono raffinati. Come mai qui
in Italia il capitale umano
delle nuove generazioni non
vale nulla e nelle altre econo-
mie avanzate è invece valo-
rizzato? E’ questa la doman-
da cruciale.
I dati sono impietosi. Da fon-
te Eurostat apprendiamo che
l’Italia risulta essere uno dei
Paesi con minor crescita del-
le professioni più qualificate,
intellettuali e dirigenziali. Se-
condo l’Istat, poi, sono oltre
un milione gli under 30 che
svolgono un lavoro sottoin-
quadrato, accontentandosi
di una occupazione che ri-
chiede un titolo di studio in-
feriore a quello acquisito.
Come mai ci troviamo in que-
sta situazione? I motivi sono
molti. Ma una delle maggiori
conferme dell’incapacità ita-
liana di riorientare l’uso delle
risorse a favore di un maggio-
re e migliore contributo dei
giovani alla crescita del pae-
se, la si può trovare nel basso
investimento in ricerca e svi-
luppo. A questa voce noi de-
stiniamo il 50 per cento in
meno rispetto alla media eu-
ropea. Siamo lontani anni lu-
ce dalla Germania
che pur è attenta an-
che alla formazione
tecnica.
L’innovazione è par-
te essenziale di quel
circolo virtuoso che
spinge al rialzo svi-
luppo economico e
lavoro. Ed è soprat-
tutto l’occupazione
dei giovani a essere
legata alle opportu-
nità che si creano
nei settori più dinamici e in-
novativi. Qui le nuove gene-
razioni possono diventare
una risorsa strategica per la
crescita. Negli ultimi anni
persino il Rwanda ci ha su-
perati nella classifica globale
sulla facilità di fare impresa
stilata dalla Banca Mondiale.
Eppure l’Italia le potenziali-
tà le ha. Non mancano certo
i talenti, quello di cui difet-
tiamo strutturalmente è la
loro valorizzazione.
Dato però che chi guida il
Paese non sa come valoriz-
zarli allora basta con l’uso
dei cervelli, concentriamoci
su quello che si può fare con
le mani. L’alternativa, forse,
è cambiare chi guida. Nel
frattempo chi vuole usare il
cervello vada all’estero, per
gli altri qui ancora c’è po-
sto.
*professore Associato di
Demografia all’Università
Cattolica di Milano
pagina 12 Giovedì 21 aprile 2011

ECONOMIA

L’ATOMO
TANTA FATICA PER NIENTE
CAMERA SENATO
PRIMO PASSAGGIO
49 sedute delle commissioni 98

FUGGENTE
4 sedute dell’assemblea 11

SECONDO PASSAGGIO
37 sedute delle commissioni 12
5 sedute dell’assemblea 2
NUCLEARE, IL REFERENDUM TOTALE

È MORTO. ALMENO PER ORA 86 sedute delle commissioni 110

9 sedute dell’assemblea 13
di Marco Palombi punto di vista giuridico sarebbe po: d’altronde ha buoni motivi.
possibile”. I segnali non manca- Non solo il parere del mago de-
l referendum sul ritor- no: il ministro dello Sviluppo

“I
no al nucleare è mor-
to”. Lorenzo Cuocolo è
un giurista, insegna alla
Bocconi e parla con cognizione
di causa visto che l’emenda-
mento del governo che cancel-
la il programma nucleare (ap-
provato ieri in Senato) lo ha stu-
diato parola per parola: “È so-
stanzialmente la fotocopia del
quesito referendario. Insom-
ma, gli obiettivi di chi voleva il
referendum saranno legge a
breve: un trionfo, se sotto non
ci fosse la polpetta avvelenata
di voler far mancare il quorum
agli altri due quesiti”. Il proble-
ma è che di polpetta avvelenata
potrebbe essercene un’altra:
non solo si ammazza il quorum,
ma lo si fa per riproporre il ri-
torno al nucleare più tardi,
quando si saranno calmate le
acque. “Secondo me non lo fa-
ranno più – sostiene Cuocolo –
anche se tra un anno ci fosse an-
cora il governo, saremmo alle
porte delle elezioni politiche.
Però non si può mai dire: dal
economico Paolo Romani, per
esempio, ieri ha detto chiara-
mente che se ne riparlerà a tem-
po debito. “Abbiamo rivisto
l’impostazione sul nucleare da-
ta nel 2009 e rinviamo una de-
cisione così importante a un
chiarimento complessivo in se-
de europea”, ha sostenuto in
Parlamento, d’altronde di mez-
zo c’è stata la riflessione inne-
scata da Fukushima e “coeren-
za vuole che la riflessione si tra-
sformi nella revisione di un pro-
gramma vecchio”.
IN REALTÀ, il governo ha più
di un motivo per mettere in son-
no il ritorno al nucleare deciso
due anni fa: il legittimo impedi-
mento, certo, e pure quel “qui ci
giochiamo le elezioni” scappato
a Stefania Prestigiacomo dopo la
tragedia giapponese, ma anche i
mutati equilibri nel governo sul-
la via italiana all’atomo.
Da qualche tempo, ad esempio,
Giulio Tremonti ha cominciato
a dire che il nucleare costa trop-
gli investimenti Warren Buffet,
che nel 2007 si rifiutò di investi-
re in questo tipo di centrali per-
ché “da un punto di vista econo-
mico non ha senso”, ma soprat-
tutto un recente report di Moo-
dy’s: per l’agenzia di rating, in
genere, la scelta di questa tecno-
logia si traduce in uno sfacelo
per le imprese che la fanno. Enel
non farebbe differenza: i Verdi
hanno applicato rigorosamente
il modello Moody’s ai bilanci
dell’azienda italiana e ci sono
pochi dubbi. Il problema vero,
però, non è il recente scettici-
smo di Tremonti e nemmeno il
sostanziale agnosticismo di Sil-
vio Berlusconi (d’altronde la fac-
cenda non riguarda il codice pe-
nale), ma la rovinosa caduta di
Claudio Scajola: fu l’ex ministro
dello Sviluppo economico, in-
fatti, a gestire la partita nucleare
coadiuvato dall’ex direttore ge-
nerale del suo dicastero, il pro-
fessor Sergio Garribba, giubila-
to da Romani non appena diven-
tò ministro. Il duo degli ex pun-
tò tutto sull’alleanza industriale
coi francesi di Edf e Areva e lo
fece talmente bene che Garrib-
ba a ottobre è stato insignito del-
la Legion d’onore per aver “for-
temente contribuito a sviluppa-
re un partenariato strategico to-
tale e senza limiti tra Italia e Fran-
cia nell’ambito dell’energia nu-
cleare”.
IN QUEGLI stessi mesi gli
americani, lo sappiano da Wiki-
leaks, si lamentavano di essere
stati tenuti fuori dalla partita for-
se con mezzi non proprio legali.
Ora, come si sa, Scajola è incap-
pato nella vicenda della casa al
Colosseo e la questione è torna-
ta in ballo.
Sopra, una scheda dal
sito Linkiesta e a lato,
un’illustrazione di
Marilena Nardi
“Il governo ha già pronto il pia-
no B”. Ne è convinto il presiden-
te dei Verdi Angelo Bonelli:
“Questo stop momentaneo na-
sconde anche lo scontro nell’e-
secutivo per scaricare i reattori
francesi e favorire quelli ameri-
cani della Westinghouse, socie-
tà con cui ha stretti rapporti la
Ansaldo” e che “è già in parola
con la multiutility lombarda
A2A per costruire almeno una
centrale nella regione di Formi-
goni”.
D’altronde il presidente della
Agenzia per il nucleare, Umber-
to Veronesi, “s’è di recente
schierato a favore dei cosiddetti
minireattori, proprio come
quelli che fa Westinghouse. A
proposito perché l’Agenzia non
è stata abrogata?”. Quale che sia
la risposta, i contatti recenti tra
l’azienda statunitense e il gover-
no italiano non sono mancati: a
luglio Stefania Prestigiacomo ha
visitato la loro sede a Pittsburgh,
tre settimane fa il ministro degli
Esteri Franco Frattini ha organiz-
zato un incontro a Washington
intitolato “Global energy” (poi
non ha potuto essere presente,
ma ha mandato il sottosegreta-
rio allo Sviluppo economico
Stefano Saglia, un altro dei “ge-
stori” del programma fin dall’i-
nizio).
Tra i presenti: i Ceo di Ansaldo
nucleare e Westinghouse, il vi-
cepresidente di General elec-
tric-Hitachi. Sponsor: Enel, Edi-
son e Finmeccanica. Al resto
stanno pensando l’atlantismo di
Gianni Letta e le frizioni con la
Francia su Libia e immigrati: se
non è il “piano B”, poco ci man-
ca.

Cessare il fuoco
e garantire cure ai feriti di guerra in Libia
Dal 10 aprile 2011 i medici e gli infermieri di EMERGENCY sono l’unico
team internazionale che opera a Misurata, la città che da quasi due
mesi è sotto assedio e dove si registra il più alto numero di feriti della
guerra libica.
di Sicurezza dell’ONU n.1973 del 17 marzo 2011. Si è scelto di darle
attuazione attraverso l’uso delle armi, ma non è servito a niente. Ancora
oggi nella città di Misurata non esiste alcuna forma di protezione per la
popolazione. La guerra non è mai una soluzione.

Da una settimana stiamo assistendo a un crescente massacro di civili
per l’intensificarsi dei combattimenti sempre più vicini alla zona in cui
si trova l’ospedale Hikmat, presso il quale lavoriamo. La situazione è di
estremo pericolo anche per il nostro personale sanitario che rischia di
non potere più essere in grado di assistere i feriti.
EMERGENCY ribadisce il proprio ruolo neutrale e puramente umanitario
nel conflitto in corso, e conferma la propria disponibilità, ove necessario,
a inviare team chirurgici per la cura dei feriti anche nelle zone sotto
controllo governativo, come già comunicato in forma ufficiale alle autorità
libiche dall’inizio del conflitto.

Nella sola giornata del 16 aprile oltre 70 feriti sono arrivati in ospedale,
colpiti dalle bombe o dai proiettili dei cecchini appostati nelle vicinanze.
Quindici persone sono arrivate già morte al pronto soccorso, tra questi 6
bambini colpiti alla testa da fucili di precisione.
EMERGENCY ricorda che la “protezione dei civili e delle zone densamente
popolate” è stata indicata come priorità nella Risoluzione del Consiglio
EMERGENCY chiede pertanto con urgenza a tutte le parti coinvolte
nel conflitto di negoziare un immediato cessate il fuoco, di rispettare
la neutralità e l’inviolabilità degli ospedali e di aprire un corridoio
umanitario a Misurata per garantire la possibilità di curare i civili in
modo tempestivo e in condizioni di sicurezza.

Un team di EMERGENCY
sta lavorando presso
Sostieni il nostro intervento in Libia.
l’ospedale Hikmat a Misurata,
in Libia. Chirurghi e infermieri Il tuo contributo é fondamentale per continuare a offrire cure alla popolazione.
curano le vittime di guerra
in un luogo che, fino al nostro
cc/postale n. 2842 6203 o donazione online su www.emergency.it
arrivo, non disponeva di uno EMERGENCY
staff di chirurgia di guerra. w w w. e m e r g e n c y. i t
Giovedì 21 aprile 2011 pagina 13

ECONOMIA

N
IL LINGOTTO AUMENTA GLI UTILI MENO CONTROLLI
Tremonti: mano
libera alle imprese

MA L’AUTO ANCORA NON RIPARTE C ontrolli a tappeto,

Trimestrale, gli analisti prevedevano 40 milioni in più
ha anche sempre più soldi in
cassa. La liquidità supera i 13
miliardi di euro, dopo che
nelle prime settimane dell’an-
no Fiat industrial (camion e
trattori) ha restituito un mi-
liardo di debiti alla consocia-
ta.
LE BUONE notizie però fi-
niscono qui. Sul fronte com-
merciale Fiat continua ad ar-
rancare. I ricavi di gruppo pas-
sano da 8,6 a 9,2 miliardi ma
il progresso è tutto da attribui-
re alle attività di componen-
tistica e motori. Le auto con i
marchi del Lingotto perdono
terreno su tutti i principali
mercati. In Italia, in Europa e
perfino in Brasile, fin qui de-
scritto come la nuova frontie-
ra del gruppo. In realtà anche
L’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne (FOTO EMBLEMA) nel Paese sudamericano nel
primo trimestre 2011 la quota
di Vittorio Malagutti mestrali con un rialzo del 4,6 di Fiat è calata al 21,8 per cen-
Milano per cento. to dal 22,3 per cento dello
Come si spiega tanta euforia? stesso periodo 2010 e le ven-
er il primo trimestre di La spinta arriva in parte dal
A salvare almeno in parte la
situazione sono le vendite dei
veicoli commerciali (furgoni e
affini) che crescono in Europa
(Italia a parte) e in Brasile. La
spinta decisiva arriva però, co-
me detto, dalle attività di com-
ponentistica e motori (Magne-
ti e Marelli e Powertrain) che
hanno fatto un balzo deciso
nei ricavi (più 22 per cento) e
hanno visti crescere anche i
profitti industriali da 42 a 61
milioni. Giusto per fare un pa-
ragone, nel trimestre gli utili
operativi della divisione auto-
mobilistica sono diminuiti da
153 a 130 milioni. Va in con-
trotendenza la sola Ferrari che
festeggia ricavi in deciso au-
mento (più 18,6 per cento) e
profitti operativi per 53 mi-
lioni contro i 39 dei primi tre
mesi dell’anno scorso.
Insomma, numeri alla mano,
non si può dire che la Fiat (al-
meno nella parte auto) veda la
luce in fondo al tunnel. Soprat-
tutto se si confrontano i risul-
tati migliori rispetto a un anno
fa. Vedremo. Nel frattempo
Marchionne non perde l’abi-
tuale ottimismo. L’ammini-
stratore delegato si dichiara
“contento, molto contento”
dei risultati di Fiat auto e con-
ferma gli obiettivi del 2011 già
annunciati l’anno scorso. Ov-
vero ricavi per 37 miliardi,
utile operativo compreso tra
900 milioni e 1,2 miliardi e
utile netto di circa 300 milio-
ni con debiti al massimo di 1,8
miliardi. Nessun rallentamen-
to, quindi. Neppure per Fab-
brica Italia, il nuovo piano in-
dustriale che procede – dice
Marchionne – “come previsto
anche a Pomigliano”. Anche
su Chrysler la musica non
cambia. “Puntiamo al 51 per
cento” afferma il manager e
forse anche di più, con un al-
tro 6 per cento che potrebbe
essere ceduto dal Tesoro Usa.
La Borsa
continui accessi,
ispettori, vigili urbani,
vigili del fuoco. Basta
con l'oppressione dei
controlli sulle imprese,
bisogna concentrarli”,
dice il ministro
dell’Economia Giulio
Tremonti. Non è passata
neanche una settimana
dalla sentenza della
Corte d’Assise di Torino
sulla ThyssenKrupp,
che ha condannato
l’amministratore
delegato del gruppo
tedesco a 16 anni di
carcere per la morte dei
sette operai avvenuta
nel 2007, e già Tremonti
torna a parlare di
snellire i controlli.
“Ferma restando la
sicurezza”, ovviamente,
ma per il ministro la
burocrazia che opprime
le imprese dà diritto ai
manager, all’ennesima
supervisione, di dire:
“Non mi rompere più di
tanto...”. E, aggiunge,
bisogna “interrompere
l’oppressione fiscale”.
Festeggiano gli
imprenditori,
ma per fare questo
proprio non ci sono i

P
Fiat auto che balla da so-
la, cioè dopo la scissio-
ne da camion e trattori,
la maggioranza degli analisti
prevedeva un utile netto di 75
milioni. E invece no: nei tre
mesi da gennaio a marzo i pro-
fitti si sono fermati a quota 37
milioni. Eppure la Borsa fe-
steggia. Dopo settimane di
performance poco brillanti
ieri il titolo Fiat auto ha rea-
gito all’annuncio dei conti tri-
confronto con lo striminzito
risultato dei primi tre mesi
dell’anno scorso: solo 13 mi-
lioni di profitti. In crescita an-
che l’utile della gestione or-
dinaria: 251 milioni contro i
230 del primo trimestre
2010. Ma il dato forse più sor-
prendente, in positivo, è
quello sul debito industriale,
che si attesta al di sotto dei
500 milioni (erano 542 mi-
lioni a marzo 2010). Fiat auto
dite sono diminuite dell’1,3
per cento. Dalle nostre parti
va molto peggio: in Europa il
calo trimestre su trimestre è
del 19,2 per cento. In Italia,
con un mercato ai livelli più
bassi degli ultimi 20 anni, le
vendite si sono ridotte addi-
rittura del 29,1 per cento, an-
che per effetto della diminu-
zione di immatricolazioni di
veicoli con carburanti alterna-
tivi dopo lo stop agli eco in-
centivi.
tati del Lingotto con quelli dei soldi.
principali concorrenti. Pro-
prio pochi giorni fa la tedesca
festeggia
Volkswagen ha annunciato i ri-
sultati commerciali del primo
comunque
trimestre, chiuso con vendite
a livello record trainati dall’e- E pure
spansione in Cina.
Oggi tocca alla Fiat industrial, Marchionne:
quella di trattori e camion,
rendere noti i risultati della tri- “Sono molto
mestrale e anche in questo ca-
so gli analisti prevedono risul- contento”

Bnl: “4 anni a Caltagirone e Consorte” MELFI CON LANDINI

Fiom, linea dura
sull’accordo
PER LA SCALATA UNIPOL LA PROCURA CHIEDE PENE PESANTI ANCHE PER FAZIO
di Giorgio Meletti punire una delle due grandi
imprese della calda estate
confini nazionali agli invaso-
ri, ai “massoni di Bilbao”, co-
dal fatto che Fazio fu secon-
do l'accusa il “direttore d'or-
I eri le assemblee di
Melfi hanno dato
mandato alla Fiom di
me li chiamava Massimo non firmare l'intesa
Lnoeministero
richieste del pubblico
Luigi Orsi so-
durissime. Quattro anni e
2005, quella dei “furbetti
del quartierino”. D'Alema.
Le due operazioni furono fer-
chestra”, come ha detto ieri
Orsi nella sua requisitoria, di
una complessa serie di ope-
con il Lingotto.
Cambia dunque la
sette mesi per Giovanni FURONO due scalate pa- mate dall'intervento della razioni illegali. Una serie di linea dei
Consorte, il campione del- rallele. Da una parte quella magistratura, sia a Milano azionisti di Bnl, capitanati da metalmeccanici della
le coop rosse, il condottiero della Popolare di Lodi di che a Roma. Per il caso An- Caltagirone, avrebbe fatto Cgil
di Unipol; tre anni e mezzo Gianpiero Fiorani all'An- tonveneta Fazio e Consorte trattative e accordi segreti sull'applicazione del
per l'ex governatore della tonveneta. Dall'altra quella sono in attesa della sentenza. con Consorte per passargli sistema Ergo-Uas e
Banca d'Italia Antonio Fa- di Unipol alla Bnl. In entram- Il pubblico ministero di Mi- solo al momento debito (e a sul taglio di 10
zio; quattro anni per Fran- bi i casi c'era una banca stra- lano Eugenio Fusco ha chie- carissimo prezzo) quel 27 minuti di pausa a
cesco Gaetano Caltagiro- niera da tenere fuori della sto tre anni di carcere per cia- per cento delle azioni Bnl partire da gennaio
ne, proprietario del Messag- porta: gli olandesi della Abn scuno. che gli avrebbero consentito 2012.
gero e vicepresidente delle Amro puntavano all'Anton- Per il caso Unipol-Bnl gli im- di battere la concorrenza del Lo rende noto la
Assicurazioni Generali. Ed è veneta, gli spagnoli del Ban- putati sono molto numerosi. Banco di Bilbao. stessa Fiom con un
solo l'inizio della lista. Il pro- co di Bilbao volevano la Bnl. Le accuse di aggiotaggio e in- suo comunicato.
cesso per la scalata dell'Uni- Il governatore Fazio, soste- sider trading (in pratica si- ED ECCO dunque che Orsi Sull'ipotesi di intesa,
pol alla Banca Nazionale del nuto dal governo Berlusconi gnifica aver ingannato il mer- snocciola le sue richieste per il sindacato di
Lavoro si chiude a Milano e dai Ds, interessati alle due cato con operazioni sotto- gli azionisti del contropatto: Maurizio Landini
con la Procura della Repub- partite, innalzò il vessillo del- banco e non annunciate pub- tre anni di carcere a testa per aveva sospeso il
blica che butta sul piatto de- l'italianità, e orchestrò le blicamente come la legge Vito Bonsignore, per gli im- giudizio, chiedendo
cine di anni di carcere per controscalate per sbarrare i prescrive) nascono appunto mobiliaristi Danilo Coppo- all'azienda torinese
la, Giuseppe Staturo e Sulla stessa barca dall’alto: dei chiarimenti
Stefano Ricucci, per i finan- Francesco Gaetano Caltagirone, sull'effettiva
zieri Ettore Lonati, Tibe- Giovanni Consorte e Antonio Fazio sperimentazione
THYSSEN su Facebook insulti rio Lonati e Giovanni Zo-
nin. Poi quattro anni e quat-
(Ansa) dell'accordo. La
scorsa settimana,
tro mesi per Carlo Cimbri e chieste di condanna. come rivelato dal
alle vittime del rogo Ivano Sacchetti di Unipol,
due anni e quattro mesi per
Orsi ha chiesto invece l’asso-
luzione per il finanziere bre-
Fatto Quotidiano, 11
delegati sui 15 della
entenza ThyssenKrupp, brucia e Intanto il presidente dell’Unione indu- l'allora capo della vigilanza sciano Emilio “Chicco” Fiom avevano inviato
“S vinci un milione di euro”. É il titolo
dell’agghiacciante giochino comparso
striale di Torino Gianfranco Carbonato
critica la sentenza: “L’aspetto doloso
di Bankitalia, Francesco
Frasca, indicato come il
Gnutti, che durante l’estate
dei furbetti teneva i contatti
una lettera alla
segreteria nazionale
ieri su Facebook nella categoria “sva- del reato è l’elemento davvero scon- braccio armato di Fazio per con Silvio Berlusconi, e per per chiedere di
ghi” che ironizza grevemente sulla certante della sentenza Thyssen - di- tessere la tela criminosa. Tre Pierluigi Stefanini, il mana- firmare l'accordo. Ieri
morte dei 7 operai dell’acciaieria to- chiara CArbonato - questa impostazio- anni per i banchieri Divo ger delle coop rosse che ha invece le assemblee, a
rinese e sui risarcimenti destinati ai pa- ne giuridica, che intende contestare il Gronchi, allora alla guida preso il posto di Consorte al- cui secondo la Fiom
renti e ai colleghi dalla Corte d’Assise dolo nelle situazioni in cui non si fanno della Popolare di Vicenza, la guida dell’Unipol, oltre hanno partecipato
che ha condannato per omicidio vo- tutti gli investimenti tecnicamente Giovanni Berneschi, presi- che per alcuni imputati mi- circa 2000 lavoratori
lontario l’ad Harald Espenhahn. Gli possibili sembra essere frutto di emo- dente della Cassa di Rispar- nori. e lavoratrici dello
iscritti al gruppo (molti nascosti dietro zione se non di valutazione ideologica. mio di Genova, Guido Leo- In tutto sono 17 gli imputati stabilimento, hanno
un “nome de plume”) sono quasi tre- Secca la replica della Procura di Torino: ni, allora alla Banca Popolare per i quali è stata chiesta la sostenuto la
cento. Antonio Boccuzzi, parlamenta- “Si tratta della risultante di valutazioni dell'Emilia Romagna, e Gio- condanna. Il processo è co- posizione della
re Pd sopravvissuto al rogo, ha denun- rigorose dei concreti elementi di prova vanni Zonin, industriale vi- munque giuridicamente segreteria nazionale,
ciato il fatto alla polizia postale. emersi dall’indagine”. nicolo ed esponente di pun- molto complicato, e i prono- allineandosi dunque
ta della Popolare di Vicenza. stici sulla sentenza non sono con quella del
In tutto sono diciassette le ri- facili. segretario Landini.
pagina 14 Giovedì 21 aprile 2011

DAL MONDO

ROMA MANDA 10 ISTRUTTORI
MILITARI A BENGASI
La Russa e il balzo in avanti: l’Italia parteciperà
all’addestramendo dei ribelli
di Giampiero Gramaglia
Italia fa un passo in avanti,
Noi non prevediamo di farlo”,
dice il portavoce Carney. La po-
contro l’Italia e l’Europa. “Tran-
quilli, noi bloccheremo l’eso-
do”, assicura Jalil. A Parigi, Ali al
litare, armi e consigli tecnici”.
L’accelerazione militare ita-
lo-britannica avviene proprio
Uccisi
deve “lasciare la scena”, ma tro-
vando magari rifugio in un Paese
disposto ad accoglierlo. Il lavo-
ro della diplomazia, con un in-
treccio di riunioni multilaterali
a Misurata
il reporter
e incontri bilaterali – La Russa è
pure stato a Washington – ha
prodotto in questi giorni diver-
se road map verso la riconcilia-
zione e la pace, ma nessuna è sta-
da Pulitzer
ta finora accettata dai ribelli e da
Gheddafi. Su un punto insorti e e il regista
regime sono però d’accordo,
per ora: l’indivisibilità della Li-
bia.
da Oscar
NELLA FRENESIA dei con-
tatti, colpisce la discrezione del
presidente del Consiglio, che

L’
verso la prima linea del
conflitto libico: il gover-
no, i cui aerei non parte-
cipano agli attacchi della Nato
per via del passato coloniale,
s’impegna, insieme a quello
britannico, a fornire agli insorti
istruttori militari, una decina
per ora. L’annuncio è del mini-
stro della difesa Ignazio La Rus-
sa, dopo un incontro a Roma
sizione defilata degli Stati Uniti
in questo conflitto sembrereb-
be confermarsi, ma il Washington
Times scrive che sarebbero
pronti 25 milioni di dollari di
aiuti militari agli insorti. Intan-
to, il capo del Consiglio nazio-
nale transitorio (Cnt) libico Mu-
Accelerazione
Isawi, il ministro degli esteri del
Cnt, ostenta fiducia: “Alla fine
vinceremo. Speriamo in mag-
giori aiuti da parte di Italia, Fran-
cia e Gran Bretagna”, perchè
“entriamo in una fase in cui ab-
biamo bisogno di appoggio mi-
Addestramento soldati italiani
mentre la diplomazia pare frena-
re sull’uscita di scena di Ghed-
dafi. Una fonte di rango dell’Ue
dice ai giornalisti che l’abbando-
no del potere da parte del Co-
lonnello resta irrinunciabile, ma
non è più considerata una con-
dizione preliminare al cessa-
te-il-fuoco e all’inizio dei nego-
ziati sulla transizione. Del resto,
il ministro degli esteri Franco
non ne è certo campione: oggi,
ha avuto una telefonata con il
premier britannico Cameron,
poche righe di una nota di Palaz-
zo Chigi. Forse, Berlusconi sen-
te nelle ali il piombo dell’amici-
zia con Gheddafi e lascia spazio
a Frattini e La Russa che punta- Tim Hetherington (FOTO ANSA)
no, soprattutto, a consolidare il
rapporto con Washington, incli-
ne a lasciare giocare agli alleati
di Roberta Zunini

inviati in Afghanistan come

con il collega britannico Liam
Fox. La Russa ribadisce il no ad
azioni sul terreno e nega che l’I-
talia stia fornendo armi agli in-
sorti, ma insiste che la Nato de-
ve fare di più per aiutarli: “Sen-
za un’azione militare forte, dif-
ficilmente Gheddafi lascerà il
potere. Bisogna spingere al
massimo l’intervento, nei limiti
della risoluzione dell’Onu”. In-
tanto, l’Ue continua a interro-
garsi sull’opportunità di dare
protezione, o almeno assisten-
za logistica, militare, se neces-
saria, alle operazioni umanita-
rie.
IL CAPO DI STATO Maggio-
re della Difesa, generale Biagio
Abrate, considera l’invio degli
istruttori “un primo passo”: ser-
viranno ad addestrare i ribelli a
contrastare un esercito di pro-
fessionisti com’è quello di
Gheddafi. La Casa Bianca appro-
va la decisione: “Bene l’invio di
consiglieri da parte degli alleati.
italo-britannica istruttori (FOTO EMBLEMA)
Frattini conferma che Gheddafi europei la partita libica.
Eni rano riusciti a entrare a
Misurata solo pochi gior-
In basso Fidel Castro (FOTO ANSA)
sulla Libia fa, sfidando il cordone
dei mercenari di Gheddafi
che tiene sotto assedio la
Continua città ribelle della Tripolita-
nia. Il fotoreporter Chris
la missione Hondros e il documentari-
sta Tim Hetherington ieri
europea di Jalil, pomeriggio sono stati ucci-
si da un colpo di mortaio
ieri in Francia mentre stavano testimo-
niando sui quotidiani com-
battimento lungo l'arteria
stafa Abdel Jalil raccoglie i frutti principale della città libica.
della sua diplomazia itinerante: Altri 2 giornalisti sono stati
lunedì a Roma, ieri a Parigi, dove feriti ma non sarebbero in
il presidente francese Nikolas pericolo di vita. Entrambi
Sarkozy lo riceve all’Eliseo e gli quarantenni, l'americano
promette raid più efficaci e mag- Honors e l'inglese Hethe-
giori aiuti. Jalil tranquillizza gli rington erano inviati di
interlocutori su energia e rap- guerra esperti. Honors, che
porti economici, ma chiede lavorava per la Getty, nono-
contropartite. E il regime gli dà stante la giovane età aveva
un assist, mostrando, con lo già ottenuto i massimi rico-
sbarco di lunedì di 760 profughi noscimenti del fotoreporta-
a Lampedusa, di essere pronto a ge di guerra, tra cui il pre-
usare i rifugiati come un’arma mio Robert Capa ed era fi-
nalista al Pulitzer. L'inglese
invece era stato candidato

Cuba, le finte riforme in attesa dell’Obama bis all'Oscar come coautore

del documentario Restrepo,
protagonista un plotone di
soldati americani incarica-
IL CAMBIO DI MARCIA DEL REGIME? UNA SANATORIA CHE LEGITTIMA QUEL CHE GIÀ C’È E UN SEGNALE PER GLI USA to di difendere una collina
in Afghanistan. Trasmesso
di Maurizio Chierici apriva ogni affare. Appena i fi- tratto ormai consumati. Il Con- zi diventeranno insopportabili ti per gli abbracci ai parenti. E in Italia da Sky, per questo
gli di un notabile – insediato gresso concede 200 mila licen- per gli stipendi di stato. Senza non è più proibito ai cittadini lavoro aveva anche ottenu-
a malinconia di Fidel trave- dal regime nello splendore fretta le decisioni approvate al Usa andare in vacanza all’Ava- to il premio della Giuria al
Lla curiosità
stito da pensionato diventa
per una Cuba che
delle residenze decò nel cuo-
re dell’Avana – volevano vive-
ze ad imprenditori privati ai
quali la legge non permette di
capitalizzare il guadagno,
Congresso condizioneranno le
abitudini. Certo i politici da 50
na con un ragguardevole mal-
loppo in valigia.
Sundance Festival.
Vedendo le riprese effettua-
non fa più notizia. L’Avana è fi- re soli, si “vendeva” la casa quindi programmare gli inve- anni in poltrona dovranno la- te da Hetherington per Re-
nita nell’angolo dopo il tra- proprietà dello Stato con tran- stimenti: come resisteranno sciare il privilegio, senza aver PER WASHINGTON la ma- strepo ci si rende conto che
monto di Urss e Guerra fred- sazioni (si fa per dire) furtive, sul mercato? La sparizione del- davvero affrontato il rinnovo ledizione Castro non ha ormai il reporter non si risparmia-
da. Anche le riforme annun- le stesse che permettevano la libreta, tessera annonaria che della classe degli ottuagenari al risvolti internazionali: solo un va e affrontava con freddez-
ciate non scuotono l’attenzio- l’acquisto dei loro piccoli ap- ha nutrito mezzo secolo di Cu- potere. Anche se giovani mili- problema interno elettorale. za anche le situazioni più
ne. Regolano la quotidianità di partamenti. ba, è la fine di un reperto che tari sono già arruolati nel go- Senatori e deputati della Flori- pericolose. Ore e ore tra-
due generazioni che vivono non serviva nulla a cominciare verno di Raul e altri giovani in da si aggrappano al voto ispa- scorse a muoversi con cau-
un sotterfugio frequentatissi- ESPOSIZIONI di un cartello da quando i russi sono tornati a divisa rafforzeranno il partito nico di uno stato dove i cubani tela per evitare di attrarre
mo e finalmente legalizzato. per chiedere chi era interessa- casa. Sparita la fetta di carne (che resterà unico trascurando sono arrivati 50 anni fa. Ed è in l’attenzione dei taliban. Un
Comprare e vender case, per to: la mia casa in cambio della settimanale, la tessera dava di- la speranza dell’opposizione Florida che radio, tv e giornali teatro completamente di-
esempio, adesso si può, ma i tua. Foto col Granma (giornale ritto a pulcini da allevare in ter- vera). Eppure Osvaldo Payà sono il trampolino di una pro- verso dal deserto libico e da
cubani compravano e vende- del partito) per immortalare la razze e agli orti. La vera novità con il suo piano Varela tutelato paganda avvelenata. Se Obama Misurata. Questa volta si
vano automobili e case quan- data e l’annuncio subito spari- che minaccia l’inflazione è la da Jimmy Carter, e Morua intel- “normalizza”, dove finiscono i trattava di un fronte più
do ancora l’ambasciata di Mo- va. Riappariva 30 giorni dopo riunificazione dei due tipi pe- lettuale afrocubano sono cat- sogni della immensa comunità in aperto dove i cecchini non
sca era la cattedrale della città. mentre si staccava il foglietto sos: cubani e stranieri spende- tolici e socialdemocratici lon- esilio? I Repubblicani rispondo- hanno difficoltà a indivi-
La maschera della “permuta” della “permuta”, soldi e con- ranno la stessa moneta e i prez- tani dal modello cinese che an- no. Il caso di James Cason, in- duare la vittima designata. E
caricato d’affari nella sede Usa i giornalisti ormai lo sono
all’Avana: falco cresciuto nei diventati. Sempre di più.
servizi segreti dietro l’alibi del- Nella città “martire” libica
Sifda per la Bce la diplomazia. All’improvviso la situazione si fa di ora in
lascia Washington per candi- ora più drammatica. Due
Draghi for president piace darsi sindaco a Coral Gables,
municipio principe di Miami.
giorni fa il ministro degli
esteri del Consiglio Nazio-
anche al Wall Street Journal Uno yankee che viene dal
nord? “Non ce la farà mai”. E
nale Transitorio, Al Issawi,
in Italia per chiedere il raf-
invece stravince con appoggi forzamento dei raid Nato
MARIO DRAGHI HA il vento della stampa impedire che gli altri organizzino la caccia, stia insospettati. È lì per rincuorare contro i lealisti, aveva de-
internazionale in poppa: il governatore di tutta in fondo al gruppo, a litigare con le altre le truppe repubblicane nella nunciato che la popolazio-
BankItalia, che è l’uomo in fuga da solo nella e a bofonchiare propositi di ritiro dalla gara. Il sfida ai programmi di Obama. ne è allo stremo. Gheddafi
corsa alla presidenza della Banca centrale capitano, Napolitano, richiama all’ordine E le nuove generazioni dell’A- ha fatto tagliare anche il ri-
europea, riceve, d’un colpo, l’endorsement leader e gregari: “Ragazzi, non scherziamo vana? La novità è Marino Mu- fornimento d’acqua e il ci-
unanime e convinto del WSJ (“Tedeschi più con l’Europa”. Ma quelli dicono sì e, poi, rillo, economista, 50 anni, pro- bo scarseggia. Qualche
morbidi: la scelta italiana per la Bce guadagna vanno avanti come se niente fosse, con il che i fratelli Castro trattano mosso nel Burò Politico, cabina giorno fa c’è stata una stra-
punti”), del Times (“Un italiano pronto a rischio che il clima di diffidenza e di irritazione con sospetto. La sostanza è un di regia del potere. È sempre ri- ge di bambini, centrati vo-
gestire la Bce, se Angela Merkel si lascerà verso l’Italia, alimentato dalla crisi paziente rinvio nell’attesa del- masto fuori dalle grandi trame. lutamente dai cecchini del
convincere”) e di Les Echos (“Schauble, dell’immigrazione, mandi tutto all’aria. la rielezione di Obama e nel- Raul lo ha imposto ministro del rais. Nel suo ultimo twitter,
ministro dell’Economia tedesco, sostiene Evitiamo che la Merkel si ricordi all’ultimo l’attesa che le promesse di Car- commercio qualche anno fa. E poche ore prima di morire
Draghi: un appoggio di peso”). Il FT e momento che quel posto, in fondo, era ter concretizzino un vero cam- nel 2010 gli assegna il compito il giornalista aveva scrit-
l’Economist avevano già dato il loro avallo. La promesso alla Germania. Anche se Draghi ha biamento. Cuba è diventato di programmare il nuovo svi- to:le truppe di Gheddafi
candidatura del governatore, dunque, ritrova sponsor autorevoli fra i grandi media e le nono cliente degli Stati Uniti: luppo del paese. Forse tocche- colpiscono indiscriminata-
freschezza, nonostante la sua squadra che, carte in regola per fare bene. ha comprato per 4 miliardi e rà a Murillo discutere con gli mente la popolazione ma
dietro, dovrebbe coprirlo, rompere i cambi, G. G. 400 milioni di dollari nel 2010. uomini di Washington, quan- dei raid Nato non c’è trac-
E poi viaggi aperti agli espatria- do arriverà il momento. cia”.
Giovedì 21 aprile 2011 pagina 15

DAL MONDO

LA GIORNATA DEI PALESTINESI

DEDICATA A VITTORIO ARRIGONI
Il primo ministro Fayyad: “Chi lo ha ucciso è nostro nemico”
di Giampiero Calapà to delle Nazioni Unite dello dati israeliani”, ammonisce an-
inviato a Bil’in scorso aprile afferma che l’Anp cora Zacki. Nelle stesse ore, dal-
(Autorità nazionale palestine- la Tunisia, dove la primavera ara-
al Golfo all’Oceano se) è pronta ad annunciare la na- ba pare aver già compiuto il suo

“D c’è un movimento
che chiede libertà e
diritti: non saremo gli
ultimi!”. Il vento della primave-
ra araba soffia anche nei Terri-
tori occupati. Le parole di Ab-
bas Zacki dell’Olp (Organizza-
zione per la liberazione della Pa-
lestina) sono una dichiarazione
di intenti, perché il prossimo
settembre rappresenta l’ultima
speranza palestinese: il rappor-
L’ULTIMO volo di Vik
La salma arriva a Roma
a salma di Vittorio Arrigoni, il volontario rapito e
Larrivata
ucciso venerdì scorso nella Striscia di Gaza, è
ieri sera a Roma dal Cairo. L’ultimo volo
scita di uno Stato sovrano e in-
dipendente da Israele, entro i
confini del 1967. A Gerusalem-
me starebbero anche valutando
l’ipotesi di ritirare le truppe per
quella data, ma di evacuare le
colonie non se ne parla, come
riferisce Ha’aretz, il principale
quotidiano israeliano. “Speria-
mo che a settembre si potrà at-
traversare tutta la Cisgiordania
senza chiedere permessi ai sol-
corso, interviene il presidente
dell’Anp Abu Mazen per scon-
giurare l’idea di una terza Intifa-
da (nella seconda, cominciata il
28 settembre 2000, ci furono
più di 7 mila vittime palestinesi
e mille israeliane): “Non è la ri-
sposta giusta allo stallo del pro-
cesso di pace, le rivolte degli ul-
timi dieci anni sono state disa-
strose per i palestinesi”.
A BIL’IN villaggio palestinese
isolato e messo a dura prova dal
muro che divide e separa al loro
interno i Territori da Israele e dal-
le colonie, Zacki parla alla platea
della sesta conferenza interna-
zionale della resistenza popolare
palestinese, quest’anno dedica-
ta alla memoria di Vittorio Arri-
goni, l’attivista italiano ucciso
pochi giorni fa a Gaza, appena 90
In alto, Vittorio Arrigoni visto da Marilena Nardi; qui sopra, il primo ministro dell’Anp Fayyad ( FOTO LAPRESSE)

proteggeremo i pescatori di Ga- attimo, guarda i volti di donne e un’abitazione palestinese. C’è
dell’attivista dell’International Solidarity Movement chilometri da qui, da estremisti za e romperemo il blocco navale uomini arrivati qui in questo vil- sua madre, Cindy: “Quando ho
(Ism) è stato accolto da circa 300 pacifisti che han- islamici salafiti. In collegamento imposto da Gerusalemme”. laggio sperduto della West Bank saputo della morte di Vittorio ho
no atteso all’aeroporto Leonardo da Vinci il feretro, video dalla Striscia altri attivisti L’importanza della conferenza di (anche dall’Italia con una delega- sentito lo stesso dolore procura-
avvolto da due bandiere palestinesi. Presenti all’ar- dell’Ism annunciano il varo di Bil’in per i palestinesi è testimo- zione guidata dall’ex europarla- to dalla perdita di Rachel. È tem-
rivo della salma anche una delegazione ufficiale del Oliva: “Con questo peschereccio niata dalla presenza del primo mentare di Rifondazione Luisa po di mettere un limite a questi
presidente dell’Anp Abu Mazen. Gli attivisti italiani, ministro dell’Anp Salam Fayyad, Morgantini), poi riprende: “Tut- crimini. In tutte le forme possi-
commossi, reggevano striscioni e foto per ricordare il cui primo pensiero è rivolto tavia il mondo guarda all’Anp bili: sia con la fine immediata del
Arrigoni: “Con Vittorio nel cuore restiamo umani”.
Una solidarietà viva e onesta. Come Vittorio, nato
Ieri a Bil’in, proprio ad Arrigoni: “Condan-
niamo questo vergognoso crimi-
per la dichiarazione di settembre
e, quindi, Israele nel rispetto del-
lancio di missili dalla Striscia di
Gaza verso le città israeliane, sia
nel 1975 a Besana Brianza, in Lombardia. Da lì aveva
iniziato il suo percorso dedicato all’utopia: il suo
nella West Bank, ne compiuto contro Vittorio da
oltranzisti che sono nostri nemi-
la legalità internazionale deve ri-
tirarsi e garantirci la possibilità di
con il ritiro definitivo delle trup-
pe militari dalla Palestina”. Con
nickname su Facebook era proprio “Vik Utopia”. E
sul suo profilo, nel social network, aveva scritto che
la conferenza ci. E ci prendiamo la responsabi-
lità di affrontare tutti coloro che
creare un nostro Stato”. questo stesso spirito da Gerusa-
lemme un gruppo di 17 intellet-
la passione per i diritti umani e l’impegno per la utilizzano la religione per una IL PALCO DA DOVE Fayyad tuali vincitori del prestigioso
causa palestinese era “una vocazione”. Tanto forte della Resistenza cultura di violenza”. Le parole parla è dominato da una gigan- Israel Prize, la massima onorifi-
da farlo restare a Gaza, durante l’assedio israeliano e che la platea attende con ansia tografia di Vittorio Arrigoni, ac- cenza del Paese, annunciano una
durante momenti apparentemente meno cruenti. popolare sono quelle riferite a settembre. canto a quella dell’americana Ra- petizione, a favore di uno Stato
Oggi, all’Istituto di medicina legale dell’università La Palestina sarà finalmente Sta- chel Corrie, anche lei attivista palestinese, che chiede “la fine
La Sapienza, sarà eseguita l’autopsia sul suo corpo. “Israele to? “L’occupazione israeliana dell’Ism, ferita a morte nel 2003 completa dell’occupazione” co-
rappresenta una difficoltà insor- a Rafah, mentre tentava di impe- me “condizione essenziale per la
deve ritirarsi” montabile”, Fayyad si ferma un dire a un bulldozer di demolire liberazione dei due popoli”.

Carlos lo sciacallo: “Berlusconi mi sta simpatico”

IL TERRORISTA VENEZUELANO CHE SCONTA L’ERGASTOLO IN FRANCIA: “HO UCCISO, MA SE LO MERITAVANO”
di Marco Dolcetta
bbiamo sentito in questi giorni
ASanchez,
telefonicamente, Vladimir Illich
detto Carlos, detto lo scia-
callo. Il telefono e le lettere sono
l’unica maniera di contattarlo, do-
vendo lui scontare più di un erga-
stolo in Francia per le sue attività
terroristiche. Da tempo ho un rap-
porto epistolare e telefonico con
lui perché sto scrivendo un libro
biografico su Carlos, e insieme stia-
mo scrivendo una sceneggiatura
basandoci sulla vita di Friedrich
Engels. Il discorso è caduto inevi-
tabilmente sul telefilm che, con un
anno di ritardo rispetto alla Francia
Fx (il canale televisivo 131 di Sky),
da domani trasmetterà in lingua ita-
liana. Gli chiedo che cosa pensa di
questo film che lui ha già visto nel-
la versione lunga televisiva e anche
in quella ridotta che il regista Oli-
vier Assayas ha fatto per le sale ci-
nematografiche. “Non è malvagio
– dice Carlos – ma io non sono sta-
to interpellato mai e mi sento co-
me un gorilla nello zoo, con mi-
lioni di occhi puntati su una storia
che è stata travisata. Si vedono un
gruppo di psicopatici alcolizzati,
drogati con delle fissazioni sessua-
li, donne che si definiscono rivo-
luzionarie, che sono delle cagne. Le
due compagne tedesche erano
femministe arrabbiate, assassine
più dure degli uomini. In questo il
film è ridicolo caricaturale”.
Sei un appassionato di cinema:
c’è qualche regista che ti pia-
ce?
Ci sono dei vecchi film italiani ma-
gnifici, vecchi film di prima della
guerra o girati durante la guerra o
nell'immediato dopoguerra. Mi
piace anche il cinema francese non
solamente la nouvelle vague. Mi pia-
ce Godard, un cineasta e una brava
persona. È un gran signore. Ho
molto rispetto per lui, è molto co-
raggioso
È stato un grande sostenitore
della causa palestinese
Sì, è intervenuto dopo la guerra del
'67. Rimane sempre un punto di
riferimento
Qual è la tua più importante
azione militare, in Francia, che
viene anche raccontata nel
film?
È l'assassinio della rue Touiller il 27
giugno 1975. Ci sono stati tre uf-
ficiali feriti, due sono morti. E c'era
un libanese che è stato giustiziato.
Lo conoscevo, mi ricordo di lui era
il responsabile di Settembre Nero e
del Fplp per l'Europa. Questo tipo
faceva il doppio gioco e lavorava
per gli israeliani, per i francesi e
per i palestinesi . Era un po' mi-
tomane, s'è montato la testa e alla
In onda oggi
il telefilm sulla
sua parabola
di sangue
E dice: “Molti
gli aspetti ridicoli
e caricaturali”
Un fotogramma di “Carlos”
fine ha tradito tutti. Non ha tradito
solo me.
Quando hai militato hai ucciso
delle persone? Hai visto i loro
corpi?
Sì, quando uccidi qualcuno, poi ve-
di chi hai ucciso.
Qual è stata la sensazione?
Non è questa la questione: sono i
feriti che sconvolgono, soprattutto
quando sono degli innocenti. Que-
sto è stato terribile. Ricordo un
bambino che è stato ferito un gior-
no durante un’azione di comman-
do: il bimbo piangeva e correva
verso di me perché io lo aiutassi,
ma non potevo, avevo capito di es-
sere stato io a ferirlo. Poi ho saputo
che è sopravvissuto. Ma è un ri-
cordo duro. Per quanto concerne i
morti, non è piacevole vedere dei
cadaveri, ma quando tu attacchi
una postazione nemica è inevita-
bile.
Chi sono i politici in Italia che
hai stimato, ieri e oggi ?
Moro e Andreotti naturalmente.
Non si può dire che Berlusconi
non sia dalla parte dei palestinesi,
nel suo cuore è con i palestinesi.
Ideologicamente sono molto lon-
tano da Berlusconi, ma ho molto
più rispetto per Berlusconi che per
tutta la classe politica italiana, di
destra e di sinistra. Berlusconi vie-
ne da ambienti lontani dalla poli-
tica. È diventato l’uomo più ricco
del paese, è un vero italiano, un
figlio di italiani, è una persona in-
telligente. Ideologicamente ho
opinioni contrarie alle sue e posso
anche dire che è un nemico po-
litico. Ma alla fine sono pro-Berlu-
sconi perché è un vero italiano, e a
me piacciono molto i veri italiani.
Ti identifichi con Berlusconi
perché il ruolo delle donne è
stato importante nella tua vi-
ta?
La donna è la metà migliore del-
l’umanità.
Hai avuto molte compagne?
Non così tante, un po’. Ho scopato
non poco, quando ero giovane. Ho
quattordici figli, forse.
A proposito della Stasi: ho avu-
to occasione di incontrare a
Ischia Markus Wolff che aveva
inventato il sistema degli agenti
Romeo. Quanti agenti Romeo
hai visto?
Penso di aver rimorchiato 650 don-
ne nella mia vita: credo di aver ri-
morchiato con successo. Una cin-
quantina erano degli agenti Ro-
meo. A tutte le prostitute che ho
pagato viaggiando per i paesi so-
cialisti davo 100 dollari. Ma ho co-
nosciuto agenti Romeo non solo
nei paesi socialisti, ma anche nei
paesi arabi o in Francia. Non voglio
entrare in ulteriori dettagli perché
non voglio che Isabelle, mia mo-
glie, diventi molto gelosa.
Adesso il tuo record di sedut-
tore è un po’ in crisi, a causa
dell’ergastolo...
No, ma anche in prigione mi sono
arrangiato, con delle ragazze. Ma
sia chiaro: prima del mio matrimo-
nio ovviamente. Non è che in fon-
do io sia un gran seduttore. Erano
le ragazze che mi cercavano. Sarà il
fascino del terrorista…
pagina 16
INTERVISTA /EDOARDO NESI
In un libro l’invasione
dei cinesi a Prato
L’ITALIA
È LONTANA
di Elisabetta Ambrosi
U
ndici settembre 2001: all’inter-
no di una delle Torri gemelle in
fiamme, una voce diffusa dai mi-
crofoni suggerisce di non farsi
prendere dal panico e di restare
fermi, aspettando i soccorsi. Al-
cune persone non seguono le
indicazioni, altre sì: queste ulti-
me muoiono tutte. Secondo
Edoardo Nesi, autore di Storia
della mia gente (Bompiani) fina-
lista al prossimo premio Strega,
non c’è immagine migliore per
raccontare lo stato d’animo di
imprenditori e lavoratori nell’I-
talia degli ultimi anni. Uno stato
d’animo vissuto in prima perso-
na, da imprenditore pratese co-
stretto a chiudere l’azienda di fa-
miglia a causa della concorren-
za cinese. E protagonista, come
il protagonista del libro, di un’e-
mergenza economica e sociale
di fronte alla quale la classe di-
rigente ha saputo rispondere
solo proponendo meno prote-
zioni e più concorrenza. Salvo
poi decidere di far saltare que-
ste regole in alcune nicchie, ma-
gari quelle delle grandi aziende.
Tanto che – spiega l’autore –
“siamo in un paese assurdo, do-
ve è impossibile comprare
un’auto cinese, mentre tutto
l’abbigliamento è in mano ai ci-
nesi”.
Storia della mia gente è una storia
di famiglia atipica, allergica al-
l’intimismo ombelicale. La vi-
cenda della chiusura del Lanifi-
cio T.O. Nesi & Figli mette in
scena una vicenda collettiva, il
fallimento di un paese. Quasi
che, di fronte alle lacerazioni so-
ciali, di fronte al collasso delle
politiche pubbliche, la lettera-
tura non abbia il diritto di smar-
rirsi nel privato. Per quanto pro-
fondo, per quanto sofisticato.
Per questo, confida, “sono ono-
rato di essere finalista allo Stre-
ga, perché il libro parla di un di-
sagio forte, reale”.
È il disagio di fronte a contrasti
Giovedì 21 aprile 2011
SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out
Murdoch Cannes Iniesta Peter Gabriel
Vuole
comprare il
Tra i giurati
del Festival
Nessuna
squalifica
Videomessaggio
pro ambiente
Circus F1. anche Uma per al concerto
Ecclestone Thurman e l’ammonizione per l’Earth
trema Jude Law “pilotata” Day
immorali, ma anche produttiva-
mente folli, capaci di mettere in
di scarpe da calcio italiana do-
veva concorrere con una fabbri-
ginocchio un sistema imprendi- ca cinese in cui lavoravano bam-
toriale. Da un lato, quartieri ge- bini in condizione disumane? In
nerali degli stilisti, “monumenti altri paese europei c’è stata
diacci e sterili d’acciaio e ce- un’attenzione maggiore per le
mento e vetro”; dall’altro, ca- aziende: si è cercato di stare in
pannoni dove i capi griffati sono Europa, proteggendo al tempo
prodotti da disperati che non stesso i propri sistemi produtti-
hanno neanche i soldi per com- vi.
prare una delle riviste su cui so- Al centro del libro c’è anche
no pubblicizzati. la paura dell’invasione, tanto
Il suo libro è un urlo contro che il protagonista ha un in-
una globalizzazione che ha cubo ricorrente, il pestaggio
cancellato una storia. La sua di un giovane cinese dal ben- Storia della
come la nostra. zinaio. mia gente
Non credo che si potesse inver- Qui a Prato ci sono 40.000 cine- Edoardo Nesi
tire il corso della globalizzazio- si su 180.000 persone. Trovare BOMPIANI, 14 EURO, 168 PAGINE
ne, ma il problema è stato quello l’equilibrio tra difesa del siste- Sopra, il
di averla scambiata per una pa- ma produttivo italiano e tolle- ca, uniti da un destino comu- bellissimo se potesse essere la quartiere cinese
nacea, un’età dell’oro da ab- ranza è difficile, specie in un ne. Nessun conflitto tra ge- cultura a salvare l’Italia. Se “i a Prato. A fianco,
bracciare acriticamente, come momento di crisi. Eppure que- nerazioni? romanzi e i film e i quadri e le lo scrittore
hanno fatto i nostri economisti. sta è l’unica strada che abbiamo, Quello della guerra tra padri e poesie e le opere e le canzoni e Edoardo Nesi
Bisognava almeno avere il co- e lo dobbiamo fare in maniera figli è un grande inganno ideo- persino la moda potessero (FOTO EMBLEMA-LAPRESSE)
raggio di dire che le conseguen- alternativa a chi fa leva sulla pau- logico. Il punto non è come aiutare tutti a non per-
ze sul nostro sistema economi- ra. spartirsi la torta, ma come crear- dere il lavoro e a
co sarebbero state disastrose. Raccontando la solitudine ne una più grande. Purtroppo non scivolare pri-
Nel racconto del fallimento, delle imprese, lei chiama con l’Italia è governata da ragionieri, ma nella depres-
sembra suggerire che mec- forza in causa anche l’incapa- che al massimo possono tenere i sione e poi nella
canismi di protezione avreb- cità della sinistra di com- conti a posto, ma non hanno al- povertà”.
bero salvato la sua e altre prendere il mondo delle pic- cuna idea su come creare svi-
aziende. Sembra quasi un ro- cole aziende. luppo.
manzo... leghista. La sinistra, e insieme un certo ci- Ha raccontato il dolore per
Chiunque abbia in mente la sce- nema e una certa letteratura, ha un mondo che non c’è più.
na del doganiere che chiede un troppo spesso dimenticato che Come sarà il nuovo libro?
fiorino in Non ci resta che piangere padroni e lavoratori sono quasi Avrà a che fare proprio questo
sa quanto sia stupido il sistema sempre accomunati dalla stessa tema. La grande industria non è
di protezioni e dazi voluto dalla sorte. E che il capitalismo italia- la risposta. Userei invece l’im-
Lega. Ma se non si può penaliz- no ha prodotto benessere in ma- magine delle botteghe rinasci-
zare un prodotto, si possono niera, in qualche modo, demo- mentali. Il futuro è la rinascita di
chiedere standard di qualità e di cratica. un artigianato, manuale e del
diritti. Perché nessuno si scan- Nel libro lei è spesso accom- pensiero, di altissimo libello.
dalizzava quando una fabbrica pagnato da sua figlia Angeli- Come scrivo nel libro, sarebbe
Il concerto-evento in favore di Amnesty
Freedom Party, per cambiare musica
di Valerio Venturi tato di mobilitarsi per la causa della libertà in Nord Luca, che ha realizzato per Amnesty, insieme a Dario
Africa e in Medioriente: Paolo Belli, i Qbeta, gli Yo Yo Fo, la canzone ''A solo un metro'' – sul dramma delle
Cpuòheprecipizio'',
cosa può fare la musica? ''Salvarti sull'orlo di un
cantava Max Gazzè in ''Una musica
fare''. Ma anche più di questo. Le canzoni, per
Mundi, Areamag, Luca Bussoletti, Carmine Torchia e
la Marcosbanda si sono esibiti in sostegno di Amnesty
International – tutti i proventi son stati donati all’or-
mine anti-uomo – ha pure firmato la colonna sonora
del film ''Tutti giù per aria'' di Ascanio Celestini. Al
''Freedm Party for Amnesty'' ha presentato il suo de-
esempio, possono aiutare, sostenere, diffondere le ganizzazione, che quest’anno compie 50 anni – e allo butto discografico. ''E' un esperimento'', ha spiegato
lotte comuni per i diritti civili. Il ''Freedom Party for stesso tempo per ricordare che l’onda inarrestabile Bussoletti ''con il Fatto abbiamo deciso di scegliere
Amnesty'', tenutosi ieri presso il Teatro Studio del- di libertà che sta investendo i Paesi africani, ha il pie- un percorso diverso, di cercare dei canali alternativi
l’Auditorium Parco della Musica di Roma, è nato pro- no sostegno di chi fa musica in Italia. per la diffusione de ''Il Cantacronache''.
prio per questo motivo: Il Fatto Quotidiano, Paolo Luca Telese ha presentato una serata coinvolgente e Il cd, sviluppato insieme a Dario Fo – ''ci siamo co-
Cobianchi, l’Associazione Culturale Ticto, Editori utile, in cui è intervenuto il portavoce di Amnesty nosciuti sul set del film di Celestini'', ha detto - con-
Riuniti, Mei d’autore, la web agency Kiui, il sito di International per l’Italia, Riccardo Noury, e altri ospi- tiene canzoni cantautorali ma pop, ironiche. Luca:
wish-lists Tivoglioregalare.it, MusicaControcorren- ti, come Dario Fo e Alessandro Gassman - via video- ''Sono pezzi alla Rino Gaetano, come intenzione: bra-
te e ErrecomeRoma hanno collaborato per organiz- messaggio. Nell'occasione è stata pure presentata ni fruibili ma di tema sociale. Ora sono contento di
zare una kermesse unica, inventata per raccogliere una nuova iniziativa editoriale del nostro giornale: avere questa opportunità: è un vero onore, per un
energie creative e idee su quello che sta accadendo a proprio per sostenere la funzione comunicativa del- cantautore giovane come me. É una cosa veramente
pochi chilometri dalle nostre coste: un cambiamen- la musica, il 24 maggio uscirà con il Fatto Quotidiano bella e rischiosa'.' Una cosa bella e rischiosa come la
to epocale, nei contenuti e nei modi. un album di canzoni. Si tratta de ''Il Cantacronache'', musica, che ha il potere di far sognare, sperare, lot-
Importanti artisti della musica italiana hanno accet- cd del giovane cantautore romano Luca Bussoletti. tare le persone.
Giovedì 21 aprile 2011 pagina 17

SECONDO TEMPO

¸Cinema WEEKEND di Biondi, Colasanti, Pasetti, Pontiggia, Feltri

Da non vedere
Da vedere è

èèèè
manuale di sopravvivenza Fantastico / USA
Scream4
Commedia / Italia di Catherine Hardwicke, con

LOACH, VITE
Habemus Papam Amanda Seyfried
di Nanni Moretti, con Michel Povero Perrault, e mo’ chi lo sente?
Piccoli, Nanni Moretti Catherine Hardwicke l’ha combi-
La messa non era finita, Bruno Lauzi nata brutta: Cappuccetto rosso è MACALLA
vaticinava: Ritornerai. Oggi Merce- sangue gareggia con The Nativity Clannad
des Souza canta Todo cambia, e per il punto più infimo della sua fil- 1985 – Rca
qualcosa in effetti è cambiato. Nan- mografia. Dal pseudo-adattamen- Per capire la musica

ni Moretti s’è spostato, e ci fa ve-
dere un grande film, che prende la
più antica istituzione del pianeta, la
Chiesa, e ne fa il teatro dell’assur-
do: la dimissione dal potere, il libe-
ro arbitrio opposto alla performan-
za del Sistema. Non è il gran rifiuto
di Celestino V, ma la sincera asten-
sione del quasi Papa magistralmen-
te interpretato da Michel Piccoli in
bilico tra depressione e tenerezza,
urlo e ritrosia. Il suo Cardinal Mel-
ville crede, ma non gli basta per farsi
Pastore e accettare l’investitura alla
scena pubblica: semplicemente,
vuole continuare a improvvisare la
vita – il finale è sublime – e così getta
la maschera della non inadeguatez-
za e strappa il copione – vedi Il gab-
biano di Cechov - della sanzione so-
ciale. Non è il rifiuto, ma l’accetta-
zione di sé, al netto della compe-
tizione (i Cardinali pregano per non
essere eletti e mollano il torneo di
pallavolo organizzato dallo psichia-
tra Moretti) e del deficit d’accudi-
mento. Con ironia ed empatia, Mo-
retti sa giocarla sul terreno della
commedia umana. (Fed. Pont.)
èèè
Drammatico / GB
L’altra verità
di Ken Loach, con Mark Womack,
Andrea Lowe
La guerra è sempre più un affare
privato. E l’orrore non può che
peggiorare. Ken Loach sente
l’urgenza di condannare l’inferno
nell’inferno, esplodendo di rab-
bia in un film frettoloso, freneti-
co, imperfetto. Su sceneggiatura
del solidale Paul Laverty, si con-
centra sul conflitto “mercena-
rio” in Iraq e confeziona “Route
Irish” (diventa da noi il polivalen-
te L’altra verità) a rievocare il ma-
FUMETTO
SVENDUTE
Matrimonii deciferet (FOTO XXXX) . In basso, Michelangelo Pistoletto, Cage, 1973 (
ledetto tragitto Baghdad-aero-
porto dove troppi – incluso Ca-
lipari – perdono ancora la vita. Lì
salta in aria anche quella di Fran-
kie, che essendo “contractor” a
10mila sterline al mese, non me-
rita onori né indagini ufficiali. Sa-
ranno l’amico Fergus e la vedova
ad investigare quella verità che
appunto risulterà “altra”. Loro
complice la ferale Ordinanza 17,
l’unica a cui i mercenari devono
obbedienza “dopo il secondo
sparo a salve, se non scappi pos-
so farti fuori”. Loach affila il col-
tello, e se stavolta non affonda in
un cinema esemplare, riesce co-
munque a colpire la mal politica
estera di Sua Maestà ed alleati.
Anche noi. (AM Pasetti)
èèè
Horror / USA
Scream4
di Wes Craven, con Neve
Campbell, Courteney Cox
Citazioni ed eccitazione, cinefi-
lia e terrore, risate e adrenalina:
Wes Craven e Kevin Williamson
(l’ideologo) sono tornati, a urla-
re dietro la maschera bianca
strappata a Munch. Classico e in-
sieme postmoderno (film nel
film, i social network, la serie
Squartati), Craven torna a
Woodsboro, riprende la saga di
Ghostface e ci rigetta nell’hor-
ror, alternando colpi e lazzi,
thriller e psicosi, webcam e
screamgirls (Neve Campbell,
Courteney Cox). Quasi tutto
bene, la nostalgia irretisce e al-
meno qui repetita iuvant: ride
bene chi muore ultimo. (Fed.
Pont.)
to (scrive David Leslie Johnson) al-
le interpretazioni, non funziona
nulla, ma ancor prima in frantumi
va una malcelata ambizione: rifare
Twilight (la Hardwicke ne ha diret-
to il primo capitolo), scambiando
licantropi per vampiri, il triangolo
tra Bella, Edward e Jacob con la re-
lazione pericolosa – per la palpebra
- tra la bionda Valerie (Amanda Se-
yfried alias Cappuccetto), il tene-
broso Peter e il bravo ragazzo He-
nry, alle prese con la Bestia e il cac-
ciatore di anime Padre Salomon
(Gary Oldman). Frutto di una Hol-
lywood così a corto di idee da ri-
mettere il Cappuccetto alla crea-
tività, Red Riding Hood è il primo di
un plotone di fiabesche rivisitazio-
ni (chiave horror-romantica) in ar-
rivo: la speranza è l’ultima a morire,
ma il pubblico? (Fed. Pont.)
è “Caislean Air”, una perla
Commedia / Italia
Faccio un salto all’Avana
di Dario Baldi, con Enrico
Brignano, Francesco Pannofino,
Aurora Cossio
Abele (Brignano) cerca Caino
(Pannofino) che, seppellito 6 anni
prima, si scopre invece “resusci-
tato” a Cuba dove se la spassa
truffando i turisti “de chicas”. Ad
soccorrerlo la focosa Almadedios
(la deb colombiana Cossio) e i
suoi companeros dal grande cuo-
re e portafogli vuoto. Fino ad un
happy ending prevedibile dai primi
dieci minuti del film. Baldi, docu-
mentarista impegnato, confezio-
na un cine-ovetto in salsa capito-
lina-tropicale a cui non basta la co-
micità spontanea dei protagonisti
a fornire quel tanto in più che vor-
remmo vedere. Neppure dopo un
bicchiere di Rum. (AM Pasetti)
dell’Irlanda bisogna ascoltare
i Clannad. I puristi avranno
altri nomi più interessanti da
indicare come
rappresentanti di questo
paese innamorato della
musica quasi in modo
maniacale. I tre fratelli
Brennan e i loro zii Duggan
originari del Donegal hanno
raggiunto l’equilibrio tra folk
e pop con questo magnifico
album: melodie lievi
(“Indoor”) e struggenti
riflessioni (“Sirius”). Il
successo internazionale è
dovuto principalmente a “In
A Lifetime” dove Màire
Brennan duetta con Bono in
una delle ballate più
suggestive della storia del
pop. Nel videoclip (mixato
nell’introduzione con
gospel) ci sono immagini di
tempeste, funerali e tutto
quello che è il mistero della
vita. La voce di Bono
(reduce qui dalle
registrazioni di
Unforgettable Fire) non è
paragonabile alla brutta
copia odierna. Spiritualità e
trascendente sono la cifra
stilistica di questa famiglia
imparentata che, per qualche
tempo, ha compreso anche
la menestrella della new age,
l’ormai dimenticata Enya e le
sue banalissime melodie
rarefatte. Oltre a questo
album merita di essere
segnalata “Soul Searcher”,
quasi terapeutica.
CD in uscita ³
è SUL TETTO DEL
MONDO
Modena City Ramblers

ENNIS FA RIVIVERE LE STREGHE (Mescal)

Il collettivo dei Ramblers è,
nel solco dei Nomadi,

DELLA NOTTE SOVIETICHE garanzia di impegno civile,

coerenza (di ideali) e
ricerca del suono
èè sacrante, ma qui mostra un inatteso rispetto, (analogico) di matrice
Guerra indulge perfino a una retorica da cui di solito si dichiaratamente irlandese.
Battlefiels 1: Le streghe della notte guarda bene. Ma si capisce che il lavoro di Ben figura, quindi, tra
di Garth Ennis e Russ Braun documentazione, sulle memorie delle vere Clannad e De Sfroos.
Magic Press, 96 pag., euro 10,00 “streghe della notte”, lo ha toccato. Anche i ARTE di Claudia Colasanti Hanno l’aria di divertirsi
Garth Ennis è un autore che, a soli 41 anni, può disegni di Ross Braun, un veterano che si è parecchio in queste ballate
vantare ogni successo nel campo dei comics
americani, ha distrutto i supereroi più noti
occupato di tutti i personaggi di punta della Dc
Comics, è crudo come richiede una guerra ma PISTOLETTO AL MAXXI: folk, tra saggezza popolare e
invettive (mai volgari). Il
della Marvel e inventato serie come Preacher
che sono diventati classici moderni. Ma ha
sempre coltivato in parallelo un altro filone,
rispettoso, la spettacolarità della violenza, tra
budella esposte e schizzi di sangue in stile “Sal-
vate il soldato Ryan”, si colora spesso delle
E ADESSO, SPECCHI, RIFLETTETE finale strumentale de “I
giorni della crisi” è
commovente, il dolore
uanto, in un preciso momento storico, può avere impor-
quello delle storie di guerra, un genere che
come il western è morto ovunque tranne che
nei fumetti. La Magic Press pubblica ora in Italia
sfumature dell’epica. C’è perfino la storia d’a-
more tra la più eroica delle guerriere sovie-
tiche e il suo comandante. Ma la narrativa di
Qelaborata
tanza la messa in opera di un’idea? Magari di una visione,
utilizzando come base lo specchio, che poteva ap-
diventa catarsi nelle note.
La title-track è un piccolo
gioiello tra solitudine e
una serie dedicata ai campi di battaglia, “Bat- genere, inclusa quella di guerra, ha i suoi cliché parire semplice, e che invece ha segnato in maniera inde- meditazione, dedicata a
tlefields”, il primo volume racconta le “streghe da rispettare. E quello di Ennis e Braun diventa lebile le pagine della storia dell’arte contemporanea? Si tratta quelli che portano il peso
della notte”. 1942, la Russia è invasa dai nazisti, un omaggio sia alle vittime vere di quelle bat- di quei geniali ‘Quadri specchianti’ che appaiono a partire del mondo sulle proprie
l’armata rossa mobilita ogni risorsa per fer- tagli che a un genere fumettistico ormai scom- dal 1962, di cui è autore Michelangelo Pistoletto (Biella spalle, come cantavano i
mare l’abvanzata, a Valdivostok c’è una squa- parso, ma che in anni più ingenui e carichi di 1933), artista e intellettuale con una storia immensa alle spal- R.e.m. in “Talk About The
driglia di sole donne. Hanno aerei mediocri, ottimismo aveva sedotto i più grandi, come le e un’anima difficile da collocare, vista l’ampliezza dei suoi Passion”.
nessuno le prende sul serio. Ma sapranno farsi Hugo Pratt. interessi e l’attuale dedizione verso la comunicazione del-
valere. Ennis è uno scrittore solitamente dis- Stefano Feltri l’arte. La ‘passeggiata’ fra le decine di “Quadri specchianti” è YANEZ
(realizzati dal ‘62 al ’74) che si può intraprendere in questi Davide Van De Sfroos
mesi in una delle gallerie dell’impervio Maxxi di Roma è ai (Universal)
limiti della suggestione e dell’ipnosi: si attraversano spaccati È un dovere (e un piacere)
di realtà, persone del presente di allora, magari impegnate a recensire un disco capace di
manifestare nei comizi del periodo; oggetti come lampadi- evocare il sapore di una
ne, scope o scale collocate in un lato del quadro e senza età: sagra di paese, di una
tutti protagonisti - o solo sfondo - di una scena dove diven- scampagnata in campagna.
tiamo noi, rispecchiandoci, gli interpreti dell’attimo in cui Polemiche per l’uso del
vengono vissuti. Pannelli e tavole avvolte in un movimento, dialetto (comasco)? Non
antico o moderno, il cui riferimento finale è la nostra stessa scherziamo, ci sono
immagine riflessa, in un’osmosi di passato e presente che precedenti illustri: il più
non manca di rappresentare anche un periodo politico pie- riuscito, Crêuza de mä,
no di speranze. Di cui rimane il riflesso dei nostri desideri, porta la firma di Fabrizio De
nelle immagini in divenire di specchi ancora avidi di realtà. André (e Mauro Pagani).
Michelangelo Pistoletto: Da Uno a Molti, 1956-1974. Maxxi, Ispirato da Pogues e Woody
via Guido Reni 4, Roma. Orario: mart-dom 11-19, giov- Guthrie ma con uno stile
UN RISPETTOSO OMAGGIO A UN GENERE MORTO sab11-22. Info: 0639967350. Fino al 15 agosto 2011Galla- personalissimo, Davide
rate. Via De Magri 1, Gallarate. Info: 0331706011. www.mu- cucina un folk’n’blues
DA TEMPO: IL FUMETTO DI GUERRA seomaga.it. Orario: mart-dom 9,30-19,30. Fino al 5 giugno artigianale con tante storie
2011 da raccontare. L’originalità è
sempre una risorsa.
pagina 18

PERCORSI

SMART
a cura di Eugenia

LOCANDA ATLANTIDE
Romanelli
¡TIME smartime@ilfattoquotidiano.it

BALLANDO PER
IL GIAPPONE
Mercoledì la coreografia
in jam session di Sara Simeoni
uando la politica balbetta, te il Nam Myoho Renge Kyo mi case of fire”, parla proprio di realmente una lettera: perché? preparando “We were horses”, stello, con cui ha fatto lo spet-

Q annaspa, sbatte le ali con- permette di attingere alla parte questo: “In scena porto vari “Una volta la mia insegnante la sua nuova produzione in col- tacolo di Vieni via con me per Fa-
tro le pareti della cappa più profonda e originale della stati vitali, uso diversi registri, mi scrisse una lunga lettera che laborazione con Bartabas, il co- zio-Saviano, e Giorgio Rossi,
che da sola si è messa in- mia creatività e di connetterla racconto la sofferenza come la mi aiutò molto a diventare l'ar- reografo dei cavalli, che debut- adesso si lancia con una picco-
vece che dispiegarle e volare si- con gli altri. L'ispirazione è un gioia”. Molto drammatico il tista che sono oggi. Cerco di terà a maggio e girerà l'Euro- la produzione indipendente,
cura dove serve, l'arte può soc- grido dell'anima, ma non si è ar- proscenio in cui resta assoluta- mettere in scena il processo at- pa”. Dopo collaborazioni con tutta sua: “Ho preso coraggio
correrla. È più o meno questo il tisti se non si riesce a esprime- mente immobile: “Quella as- traverso il quale conquistiamo importanti coreografi come la dal successo di “Non trascu-
senso della serata di mercoledì re quell'umanità che è in ognu- senza di movimento è uno noi stessi, nutrendoci dell'e- Carlson, ma anche Roberto Ca- ro”, il mio primo assolo co-pro-
prossimo alla Locanda Atlanti- no di noi, quel suo continuo choc per il pubblico, è come se sperienza di chi ne ha più di noi
de di Roma, come spiega la cangiare tra stati d'animo di- mi facessi penetrare dagli spet- e poi, dirigendola, ci trasfor-
danzatrice che ha avuto l'idea, versi”. Infatti la sua performan- tatori. Subito dopo, però, miamo in modo autonomo, di- è POSSIBILITÀ
Sara Simeoni: “Con la coreo- ce di soli 10 minuti che apre la scoppio in una danza sfrenata. ventando persone, noi stessi”. Concorso per carnet de voyage
grafa Benedetta Capanna ab- serata di jam, “Don't crash in E infine c'è leggerezza, allegria, La lettera era firmata dalla gran-
biamo chiamato giovani per- divertimento”. A dissima Carolyn Carlson, con Brugnera. Il Comune di Brugnera (PN) e
former, ballerini e autori emer- metà performan- cui collabora da anni? “Sì, le de- l'associazione Attivamente bandiscono il 1° concorso
genti: improvviseremo 40 mi- ce lei mangia vo moltissimo. Adesso stiamo nazionale “Attrattive viaggianti” rivolto ai viaggiatori
nuti di spettacolo per aiutare il che vogliono trasmettere le emozioni dei loro viaggi
Giappone”. Una sorta di jam attraverso un Carnet de voyage. Un “diario” dove
session tra corpi in movimen- fissare l'esperienza del viaggiare attraverso scrittura e
to? “Metteremo i nostri corpi e disegni andando oltre la semplice raccolta di scatti
la nostra arte a servizio dell'e- Scene fotografici e avvicinandosi a una forma di racconto fatta
mergenza umanitaria: tutto A TEATRO PER SENTIRSI di carta, matite e colori con l'intento di mettere insieme
l'incasso verrà devoluto per so- NEL CORPO DELL’ALTRO SESSO sguardi diversi sulle diverse dimensioni del viaggio, sui
stenere il paese di Nichiren luoghi, sulle persone incontrate, sugli istanti vissuti. La
Daishonin”. Segue la religione Roma. Per capire, partecipazione è aperta a tutti, individualmente (o
del monaco buddista? “Il mio Visioni bisogna mettersi nei insieme a compagni di viaggio) senza limiti d'età, o in
maestro è Daisaku Ikeda, se- RECITARE A FIANCO DELLE STAR panni dell'altro. Ed a gruppo (per classi delle scuole secondarie inferiori e
guace e attuale presidente del- volte nel suo corpo. Come i due promessi sposi della superiori). Ai lavori andrà allegata una foto che
la Soka Gakkai. I suoi insegna- Volevano premiarlo con la Palma d'oro commedia “Holy Matrimony” della canadese Stacey testimonia il viaggio e un documento (biglietto,
menti mi hanno cambiato la vi- a Cannes, ha vinto il Golden Globe come Engels dell'Actor Studio di New York - regia di scontrino ecc.). Premi in denaro ai primi 3 carnet per
ta, anche per questo sono mol- miglior serie tv ed è stato giudicato “il film Sandro Torella - in scena fino a domenica al Teatro ogni sezione e mostra collettiva nel mese di giugno di
to toccata da quello che sta suc- dell'anno” da riviste prestigiose. allo Scalo. In procinto di convolare a nozze, i due tutti gli elaborati ammessi al concorso entro il 30 aprile.
cedendo in Giappone”. Come “Carlos”, diretto dal francese Assayas, è giovani, ignari di quel che attende loro, brindano alla
applica il buddi- un prodotto televisivo di “sacra” vigilia di matrimonio con un antico calice, http://attrattiveviaggianti.blogspot.com
smo al suo lavo- Sopra, Sara Simeoni e Robert eccellenza assoluta e dono magico della sorella di lei. E come nelle Riccarda Patelli Linari patellilinari@bazarweb.info
ro? “Praticare De Niro. Sotto, un’opera di T. racconta la storia vera di commedie americane anni '80 - “Nei Panni di una
quotidianamen- Suzuki un terrorista Bionda” di Blake Edwards o ancora “Tootsie” di
filopalestinese di origini Sidney Pollack - lui si sveglia nel corpo di lei, e lei,
venezuelane spietato e imprendibile. tapina, nel corpo di lui. Una favola
è GUSTI Lungo i suoi 330 minuti, che da stasera moderna che ci obbliga a scoprirci, Graphic Novel
Un ristorante nel nulla saranno trasmessi in 5 puntate da FX, vestendo i panni dell'altro sesso. TORNARE UN PO’ BAMBINI. MA SENZA INGENUITÀ
che vale la pena canale della piattaforma Sky, si dipana non
soltanto il destino di un uomo capace di teatroalloscalo.it Chi sono i Mumin? Una famiglia di bizzarri troll composta
L’Aquila. Lei, nata a Tripoli e atroci nefandezze ma l'affresco di Chiara Organtini da: papà Mumin, mamma Mumin e figlio Mumin con al
approdata a L'Aquila non ci un’epoca e di una generazione restituite organtini@bazarweb.info seguito fidanzata Grugnina. Che vive avventure strampalate,
pensa nemmeno ad andarsene. con grande rigore storico e rara potenza contornata com'è da personaggi stralunati: due sorelle
La città è deserta. Intorno al visiva. Fronte videogame invece ci si dall'indole opposta, Puzzolo (nomen omen), la vicina
suo ristorante ci sono solo diverte molto con “Yoostar 2”, il precisina Filifiocca e l'imprevedibile signor Alacre. Insomma,
ruderi e crepe ai muri, ma video-karaoke che consente di recitare a fianco delle proprie astenersi chi ama solo il fumetto per adulti (nonostante
Marzia resiste. L'8 luglio 2010 star preferite. Basta registrare le battute davanti alla spesso spasimi per i Supereroi); caldamente consigliato a
ha aperto in pieno centro un videocamera PlayStation o Kinect per poi rivedersi nei ruoli di tutti quelli che, pur avendo superato i 10 anni, non si
ristorante moderno, Brando o De Niro. Con effetti buffissimi e stranianti. vergognano a leggere Topolino e, quando li trovano tra gli
accogliente, ben pensato e con usati, i vecchi magici numeri del
una pizza gourmet Carlos, ogni giovedì 21.55, FX; Yoostar 2 per X360/Ps3 è AVANGUARDIE Corriere dei Piccoli. Del resto qui
interessante. Oltre a qualche Roberto Pisoni pisoni@bazarweb.info Tomoaki Suzuki e Maria Antonietta Mameli siamo tra i Barbapapà, per aspetto e
piatto di cucina abruzzese, ingenuo ottimismo, e Pippi
propone una pizza che non è Firenze. Ha appena inaugurato al Museo Marino Marini la doppia personale di Calzelunghe, per maramalderia e
pizza napoletana, né è bassa e Tomoaki Suzuki (“Solo show”) e Maria Antonietta Mameli (“Free compositions”), spirito d'avventura, forse derivanti
“scrocchiarella”. E' una pizza a fermentazione a cura di Alberto Salvadori. Il tema comune è il piacere, la curiosità per il diverso, dall'aver fatto parte di una
naturale, a base di farine semi integrali, lievitata per l'originale, per qualcuno che ci attrae ma non necessariamente dobbiamo minoranza culturale: infatti,
in teglia e stesa in placca. Quella di Marzia conoscere. L'indagine del reale, come poetica del vissuto in assenza di contatti l'autrice, nata a Helsinki era di
Buzzanca è una pizza che sembra più un pane, personali nel caso di Mameli, e di un coinvolgimento che prevede forme di lingua svedese. Eppure, alla sua
alto e fitto, una base croccante esternamente e condivisione e di partecipazione nel caso di Suzuki, è al centro della ricerca e scomparsa nel 2001, è diventata
soffice internamente, su cui inventarsi piatti, della pratica dei due artisti che mettono così in scena un teatro del vero molto “monumento nazionale” finlandese.
contrasti e armonie. Provate l'Aquilana, con suggestivo. Tomoaki Suzuki vive e lavora a Dalston nell'East End londinese, vero e
mozzarella, Zafferano de L'Aquila (in pistilli), proprio laboratorio di street style dove molteplici matrici culturali ed estetiche “Le follie invernali di Mumin”, Tove
ricotta Marrucina e Lardo di Paganica, la Jotta convivono da sempre (afro caraibici e turchi; sincretismo animista con Jansson. BlackVelvet, 19 euro
con scamorza, alici, patate e pan grattato, quella monoteismi; il più importante mercato alimentare afro caraibico con kebab e fish Ciro Bertini
con il Baccalà norvegese o quella con il sale and chips). Maria Antonietta Mameli, all’opposto, indaga in modo anonimo e bertini@bazarweb.info
affumicato e il timo. stalkeriano un'umanità eterogenea che si muove in alcuni dei luoghi simbolo di
New York. Fino al 4 giugno.
Via Leosini, 7 tel. 0862.411429
Elisia Menduni menduni@bazarweb.info museomarinomarini.it
Amanda Freiburg freiburg@bazarweb.info
 Giovedì 21 aprile 2011

PERCORSI

pensieri di cuore Da non perdere

Y
Smartime/25 aprile
è ROMA
C
C ari lettori, mentre ci
accingiamo a lasciarvi la
parola, traslocando qui su
Germania. E allora grazie, per
esempio, a Francesca Laura
Wronowski Fabbri che in una
AAA amanti del viaggio
Fino al 31 maggio, alla Libreria
carta i post che avete
pubblicato sulla bacheca del
LE DONNE CHE casa di campagna creò il
centro di un'attività
Mondadori di via del
Pellegrino 94, saranno esposte
le copertine delle vecchie
gruppo Facebook “Smartime”,
un momento di raccoglimento
RESISTONO resistenziale clandestina; a Iris
Versari, staffetta della banda di
guide turistiche portate dai
viaggiatori. 15% di sconto alle
in vista di lunedi, giornata di Silvio Corbari; a Irma Bandiera, 3 vincitrici (06.6861279)
festa nazionale per staffetta nella 7ª G.A.P, per non
commemorare l'insurrezione generale che aver rivelato i nomi dei compagni benché sotto è PIETRASANTA
portò alla liberazione di varie città italiane tortura. Se siete maschi, approvvigionatevi From Russia with love
dall’occupazione nazifascista (nello stesso come segue, se siete femmine, donate ai vostri I big dell’arte russa
giorno, ma 29 anni più tardi, con la Rivoluzione amici o compagni il documentario di Liliana contemporanea da sabato in
dei garofani il Portogallo si liberava invece dal Cavani “La donna nella Resistenza” o di Alessia tutti gli spazi espositivi della
regime autoritario di Salazar). Sempre per Proietti “Bandite”; oppure i romanzi “L'Agnese città (comune.pietrasanta.lu.it)
natura trovandoci dalla parte delle minoranze, va a morire” di Renata Viganò o “Le compagne”
dedichiamo questo momento non alle gesta dei di Guido Gerosa. Altrimenti stasera andate al è SAN VITO LO CAPO
partigiani uomini, di cui molto già si sa, ma alle Teatro dei Leggeri di San Gimignano per Totò Grilletto
donne (consigliamo sul tema “L’altra metà “Memoria Indifferente”, tributo alle partigiane Lunedì alle 21 nella piazza del
dell’Unità”, fino a domani al Palazzo della con narrazione a fumetti, di Gianluca Foglia. paese il cantante in concerto
Provincia di Cosenza, dove 30 giovani artiste Personalmente suggerisco il bellissimo libro con i suoi 8 musicisti
interpretano 30 risorgimentali nascoste dalla della neonovantenne Didala Ghilarducci, (myspace.com/nkantudaziz)
storiografia: impegnate nel lavoro, in guerra, Presidente ANPI Viareggio, “Partigiana per
nella politica, nelle conquiste, nel rapporto con amore”, e anche la sua toccante lettera aperta a è NAPOLI
se stesse e con il proprio corpo, nella Spike Lee (Google). A voi: @Sena Iannelli posta Invidia
costruzione del proprio e del nostro futuro). la maglietta per sostenere il nuovo prodotto Fino al 1 maggio, a Villa
Scelta più che concessa, dovuta, visti i numeri: editoriale produzionidalbasso.com; @ Spazio Vannucchi, resta esposta
35.000 partigiane combattenti, 20.000 patriote Artificio ci invita, stasera e domani, al graffiante “Invidia” (dopo “Gola” e prima
con funzioni di supporto, 70.000 appartenenti “Natale”, allo Spazio Artificio di Roma; degli altri 5 peccati capitali, in
ai Gruppi di Difesa, 16 medaglie d'oro e 17 @Emanuele Martorelli segnala il Contest per mostra in successione fino al
medaglie d'argento, 512 commissarie di guerra, Produttori per "InFondoalPozzo"; @Alessio Di 2013). A cura di Roberto
4.633 donne arrestate, torturate e condannate Carlo chiama alla mostra “Calpesta la guerra”, Ronca (7sins.it)
dai tribunali fascisti, 1890 deportate in fino a sabato alla Collezione Saman di Roma.
è ROMA
Due atti impuri
dotto con Sosta Palmizi, grazie la mia compagnia “Senza Piom- Stasera e domani, alla Sala
al quale ho beneficiato del so- bo” e con la Compagnia di Fa- Uno, ancora in scena lo
stegno del Centre Chorégra- bio Ciccalè, l'Atacama e il Suoni spettacolo di Ennio Speranza
phique National Roubaix Coordinamento Regionale del- PUNTI IN ESPANSIONE (3475828061)
Nord-Pas de Calais”. La perfor- la danza contemporanea e del-
mance di mercoledì, in replica le arti performative del Lazio. I Punti in Espansione propongono un lavoro ricco di è TORINO
il 30 al Circolo degli Artisti, Volevo parlare soprattutto alle insofferenza verso un contesto sociale che proprio Subsonica & Co.
sempre a Roma, è la cellula da donne, è una coreografia che non gli piace (e nemmeno a noi) ma che sanno Con Niccolò Fabi e Gian Maria
cui si struttura lo spettacolo invita a cercare dentro di sé e criticare con sana ironia e una punta di perfida Testa saranno tra i
omonimo di 40 minuti, per due tirare fuori ogni più piccola irrisione. Nei testi incontriamo le protagonisti del grande
danzatrici: “L'ho prodotto con emozione”. cattive abitudini degli italiani, le Accanto, il cd dei Punti in concerto di lunedi in piazza
patologie del potere, i vizi della espansione. Sotto, Stefania San Carlo: 9 ore di musica con
società contemporanea ma anche Orlando 20 gruppi italiani sul palco,
momenti di tenera debolezza e di alternati a studenti piemontesi
dolce innamoramento. Il sound innaffia le nostre per letture sulla Resistenza
Stili orecchie con guizzi di reggae, spruzzate di folk, fanghi tratte, tra gli altri, da Primo
IL PECCATO E GLI ABITI DEL MALE rock e zampilli latini, impastando una miscela gustosa Levi, Jean Paul Sartre, Nuto
e fluida che non presenta alcun momento calante. Revelli (concerto25aprile.it)
Roccamonfina. Fino al 30 aprile, le sale del Magma del comune campano Con irriverenza e sfacciataggine da ragazzini, il gruppo
ospitano la collettiva d'arte contemporanea “Gli abiti del male”, i vizi capitali come li riesce a mantenere tutto il lavoro su un livello è ROMA
definisce Aristotele, raccontati da libere creazioni di artisti italiani e stranieri. Moda, giocoso e spensierato, nonostante alcuni passaggi The new lost generation
arte e design si legano nella stessa poesia visiva dando al peccato una veste nuova aspri dei testi indurrebbero a riflessioni più profonde. Alla galleria delle piattaforme
che tocca tutte le forme dell'estro. Testimonial dell'evento l'artista figurativo Ben riuscito l'omaggio a Ivan Graziani: una per le arti ipercontemporanee
Saturno Buttò, conosciuto per le sue tematiche goticizzanti, cui sarà dedicata una rivisitazione di “Pigro” che non fa rimpiangere del XXI secolo, fino al 18
sala. Mentre fra gli ospiti più noti il maestro Alexander Daniloff e la sua l'originale ma ne regala una squisita degustazione. Un maggio, una collettiva da non
reinterpretazione dei vizi umani. Tra gli eventi paralleli, la performance teatrale a lavoro in sostanza molto originale e ben perdere
cura di Francesco Cinelli, le contestualizzato: consigliamo un ascolto attento. Ma (mondobizzarrogallery.it)
musiche della Michele Zannini è PRATICHE BESTIALI anche no.
Hoz Band e la personale Baubeach Village: i cani ci portano in spiaggia! è NAPOLI
dell'artista Umberto Gorirossi. Punti in Espansione, “Trentenni Sofisticati”. U.d.U. Records Una mutanda per tutti
L'occasione giusta per riflettere Maccarese. Con il patrocinio del ministero del Turismo, (myspace .com/puntinespansione) Stasera alle 21.15 all’Havana
sull'attento lavoro sartoriale del Consiglio Regionale del Lazio e dalla Provincia di Vera Risi risi@bazarweb.info Club presentazione del disco
delle nostre azioni. Da non Roma, riapre la prima spiaggia d'Italia per cani liberi e dei Moodhula e solidarietà con
perdere, soprattutto se si ha felici. 7000 metri quadri per giocare, correre, socializzare “La dignità non ha confini. Una
qualche peccato da espiare (o in piena libertà (divieto di guinzaglio). L'ingresso (4) dà mutanda per tutti” per
sublimare). diritto ad un kit comprendente ombrellino a misura di è QUEER raccogliere indumenti intimi
cane, ciotola e snack-campioncini alimentari, oltre a Stefania Orlando: regina sul per gli immigrati libici. Il
magmaevolution.org servizio spiaggia, polizza assicurativa, assistenza in loco. palco di Muccassassina concerto è autofinanziato e
Lorena Spampinato Nel weekend è prevista la consulenza di un esperto gratuito ma si chiede di
spampinato@bazarweb.info comportamentale. Lettini e ombrelloni a disposizione dei Roma. Atteso ritorno alla musica portare una mutanda o un paio
partner umani (5-7), nonché molteplici attività per Stefania Orlando, che si candida di calzini (338.9830166)
appositamente ideate secondo principi etici e al ruolo di novella icona gay. Dopo il
biocompatibili. E ancora, in programma un ricco disco “Su&Giu” del 2009, ecco è ROMA
calendario di eventi: arrivare “Crazy Dance”, il nuovo Nuovo cinema francese
seminari, mostre e singolo dell'eterna femme fatale. In Da mercoledi al 1 maggio, alla
laboratori si susseguiranno occasione del lancio sul mercato Casa del Cinema, “Rendez
Partecipare fino al mese di settembre. Occhio! digitale, il brano viene presentato Vous - Appuntamento con il
Biennale dello spazio pubblico Un posto dove imparare La mano del grafico alla storica festa gay-lesbo-trans nuovo cinema francese”
tanto su convivenza, promossa dal Circolo di cultura (rendevouzscinemafrancese.it)
Roma. Una tre giorni organizzata dall’INU (Istituto rispetto, ascolto e scambio. Milano. Fino all’8 maggio resta omosessuale Mario Mieli, con l'art
Nazionale di Urbanistica) con dibattiti, mostre e workshop. Bau! esposta la mostra, appena direction di Diego Longobardi. La è BOLOGNA
Al centro della manifestazione lo spazio pubblico, inteso inaugurata dal FAI, dei 367 disegni bionda showgirl calca il glorioso Arte contemporanea
come bene comune fondamentale per la democrazia, da baubeach.it e schizzi autografi di 107 fra i più palco di Mucca in occasione del under 5
tutelare e valorizzare. Un appuntamento per addetti ai lavori Federica Pirrone autorevoli grafici italiani e party Burlesque di domani, tra Da oggi al 27 il Museo MAMbo
e semplici cittadini che darà spazio a contributi nazionali e pirrone@bazarweb.info internazionali, donati al FAI. sensuali spogliarelli e atmosfere coinvolge i bambini in attività
internazionali e alla presentazione della “Carta dello spazio Divertenti le commistioni: tra patinate di erotismo retrò. Stefania creative per muovere i primi
pubblico”, un vademecum con principi e buone pratiche. grafica e arte come nel caso di Damien Conrad, Milton Glaser e Bob Orlando gioca a fare la Barbie e passi verso l'arte
Durante la Biennale si svolgerà anche un Barcamp, ovvero una Gill; tra grafica e design di prodotto, come quando il logo della FIAT strizza l'occhio alle sonorità dance. contemporanea
non-conferenza collaborativa, sul tema della rigenerazione deve integrarsi all'auto (Robilant Associati); tra grafica e cinema nei Di eccellenza, come sempre, (comune.bologna.it)
urbana e della partecipazione. In mostra i progetti selezionati lavori di Pablo Ferro e Bonsaininja; tra grafica e musica nelle l'offerta musicale da ballare del club.
nel “Premio europeo dello spazio pubblico urbano” e le composizioni quasi sonore di Robert Massin. Fino ad arrivare alla Sulla consolle dell'International è CIVITANOVAMARCHE
opere vincitrici del concorso “Fotografa il tuo quartiere”. creazione delle interfacce grafiche per tutti i dispositivi di House Room regnano i dj Luigi Rosi Giardino Globale
Appuntamento dal 12 al 14 maggio alla Facoltà di Architettura comunicazione digitale, dai social network alle applicazioni per iPad e Jamie Hammond. Black Suite con i Fino al 12 giugno allo Spazio
di Roma Tre (ex Mattatoio) per i dibattiti e alla Casa in cui si cimentano ad esempio Martì Guixé, H-Art e gli Information dj Atrim ed Enrico Meloni, Artistico E.Art l’evento
dell’Architettura (ex Acquario Romano) per le mostre. Architect. Una selezione di disegni esposti sarà la base di un'asta Technomucca con dj Sisko e internazionale “Il Giardino
battuta da Sotheby's che si terrà giovedì 12 maggio a Villa Necchi Popstar Dancefloor con i dj Fabio Globale. Il verde nel mondo
biennalespaziopubblico.it Campiglio (sarà possibile acquistare tutti i restanti disegni). Il Lanzone e Ricky e drag queen show. contemporaneo”
Marco Piccolo piccolo@bazarweb.info ricavato sarà utilizzato per il restauro di alcuni antichi testi della (eartcultura.org)
biblioteca storica del Castello di Masino, bene monumentale del FAI. muccassassina.com
Francesco Paolo Del Re è ROMA
lamanodelgrafico.it delre@bazarweb.info Novità al Micca Club
Eve Stallen stallen@bazarweb.info Sabato e domenica prima
edizione del “Rockabilly
Festival” (miccaclub.com)
pagina 20 Giovedì 21 aprile 2011

SECONDO TEMPO

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

TG PAPI

Ceroni e Minzo
TELE COMANDO + che sulla fretta di Alfano per
la riforma “epocale” della giu-
stizia, che Ida Colucci tradu-
ce: “Passo svelto del governo
sulle riforme”. E sul rimpasto
da dare ai “responsabili” af-
di Nanni Delbecchi

M irabile visione osservare la nascita dal nulla

famati, Ida Colucci di nuovo
di una stella televisiva, come se nel firma-
mento scattasse all’improvviso un passaparola
astrale, senza alcuna spiegazione visibile, alme-
Habemus
Norcinus
ciani versione pulp. Solo all'inizio, per qualche
breve istante, ci appare in camicia bianca, sep-
pure senza maniche rimboccate (prendendo le
distanze da Bersani, e soprattutto da Piroso).
no a occhio nudo. Come se la divisione tra reti, Dopodiché, con faccia truce, lo vediamo indos-

smemorato eufemizza: “Per le modifiche

agli assetti di governo, anche
i responsabili sono stati invi-
tati”. Prosit.
canali e programmi fosse puro teatro dell’illu-
sione e la sola verità consistesse nell’entrare a
far parte della grande famiglia degli ospiti in-
tenti a scambiarsi inviti e cortesie.
Questo è stato l’anno luce di Giuseppe Crucia-
sare un camicione sporco di sangue, infilare
guanti di guttaperca e impugnare un coltellac-
cio che deve essere lo stesso usato da Alba Pa-
rietti nel film “Il macellaio”. Una vestizione sim-
bolica, intesa a farci capire che “Habemus Nor-
di Paolo Ojetti Entriamo in guerra contro g3 ni, un baldo giovane molto amato da Giuliano cinus”, e che il conduttore non avrà riguardi

g1
T Povero onorevole Remi-
gio Ceroni, coordinatore del
Pdl marchigiano: Minzolini
non lo ha nemmeno menzio-
nato. Il che – tradotto nel lin-
guaggio politico - significa:
Berlusconi rimette Ceroni
nel cassetto, è un perdente.
Nel suo sito Internet, alla vo-
ce “La mia Storia” si legge: in
costruzione. Resterà così.
Con Laura Chimenti in plan-
cia, il Tg1 spara esultante: “Il
ministro Alfano: avanti tutta
con la riforma della giusti-
zia”. Sembra di vederlo: la ma-
no a coprire il sole negli oc-
chi, lo sguardo all’orizzonte,
la ciurma che canta. Per par-
lare d’altro, il Tg1 ha puntato
sui migranti (il vecchio bar-
cone dei “record”, la mamma
col travaglio, la bambina nata
a Lampedusa: roba stravec-
chia). La notizia forse era
un’altra: il governo manda
“consiglieri militari” in Libia.
Gheddafi, violiamo la Costi-
tuzione (tanto, chi se ne fre-
ga) e – La Russa lo sa? – in
Vietnam cominciò proprio
così, con i “consiglieri”. So-
lito servizio sugli “errori giu-
diziari”: il Tg1 vuol dimostra-
re in anticipo il futuro mar-
tirio del signor B.
g2
T Andrea Covotta è ecume-
nico: “La polemica suscitata
da un deputato del Pdl è riu-
scita a mandare tutti d’accor-
do, maggioranza e opposizio-
ne”. Sarà, ma l’idea del Cero-
ni è troppo assurda per es-
sere stata partorita in una not-
te tormentata. Codificare la
“prevalenza parlamentare”
(soprattutto quando il Parla-
mento è scilipotizzato) è fun-
zionale a sbianchettare i po-
teri dello Stato “non eletti dal
popolo” e che non piacciono
al “premier”. Presa per buona
la Covotta’s version, il Tg2
stende un velo soporifero an-
T La prima piazza tocca a
Romani. Il governo è terro-
rizzato dai referendum: Ber-
lusconi prenderebbe una vit-
toria dei sì come un licenzia-
mento in tronco. Panoramica
sul “popolo delle rinnovabi-
li” che protesta per i tagli agli
incentivi (tagli a questo pun-
to inspiegabili), poi il faccio-
ne di Remigio Ceroni. E’ la
sua gran giornata e lo sa. Ter-
zulli gli fa sputare il rospo: l’i-
dea è anche quella di para-
lizzare i poteri di Napolitano,
a Ceroni non sono piaciuti gli
interventi di “suasion”. Cero-
ni forse non sa che quell’ar-
ticolo 1 costò un dibattito
profondo ed elevato: la sini-
stra voleva la Repubblica
“fondata sui lavoratori”. Pre-
valse l’idea che il “lavoro”
comprendesse anche quello
intellettuale, immateriale. E
così, giustamente, fu. Altra
minipuntata sul trio Fede,
Mora e Minetti. Per non di-
menticare.
Ferrara e dai suoi amici, già autore di un libro
in cui spiegava che il ponte sullo Stretto andava
fatto; e che di ponti, in verità, ha l’aria di in-
tendersene parecchio. Partito da Radio 24, do-
ve conduce un programma quotidiano con spi-
gliata strafottenza e apparente terzismo, la sua
stella è sorta in tv un po’ dappertutto, nelle vesti
di opinionista semplice o in versione deluxe (il
cosiddetto “ospite fisso”), ruolo assunto dal
Cruciani in salotti che più diversi non si può, da
“Tv Talk” (Raitre), fino a “Controcampo” (Rete
4). Poi il pontiere ha saltato il fosso, ed è passato
alla conduzione anche in video. In “Complotti”
(La7), Cruciani demo-
liva ogni dietrologia
Il giornalista Giuseppe usando la dietrologia,
Cruciani, da Radio 24 a volto nell’applicazione del
di Current Tv (F L P ) noto sillogismo berlu-
OTO A RESSE
sconiano: dietro ogni
accusa verso un sup-
posto delinquente in
realtà si nasconde un
complotto ai suoi dan-
ni, se non una perse-
cuzione. Adesso su
Current Tv è appena
partito “Il tritacarne”
(il venerdì alle 23), do-
ve campeggia un Cru-
per nessuno, anzi, farà a pezzi ogni potente vi-
visezionando le sue apparizioni in radio, tv, in-
ternet. Nella prima puntata, subito una coltel-
lata al cerchio e una alla botte: prima tocca alla
berlusconiana Daniela Santanchè, poi al dipie-
trista Luigi De Magistris. Si potrebbe osserva-
re che la tecnica di difesa rinfacciata da Cru-
ciani alla Santanchè (“Lo vedete, così fan tutti,
chi è senza peccato scagli la prima pietra”, ec-
cetera) è esattamente la stessa da lui usata poco
dopo per distruggere De Magistris; e si potreb-
be aggiungere che questo è un chiaro elemento
di continuità con il Cruciani radiofonico, quel-
lo che finge di essere al di sopra delle parti e
invece sa benissimo da che parte stare.
Ma dal punto di vista televisivo, ciò che balza
agli occhi è ben altro, e forse è questa la strada
giusta per capire quale sia la più divorante pas-
sione del nostro uomo. Il teatrino del camice e
del trinciapollo è solo uno specchietto per le
allodole, un modo per appaltare al volto truce e
sofferto di Cruciani medesimo una buona metà
dello schermo, chiunque sia l'oggetto dei suoi
strali. Occhi, naso, bocca, riccioli ribelli… pri-
missimi piani e dettagli cubisti, futuristi, picas-
siani… “Il tritacarne”, da questo punto di vista,
chiude il cerchio. Finalmente un programma
dove il conduttore può fare a meno degli ospiti,
perché non fa che ospitare se stesso.

LA TV DI OGGI
11.00 NOTIZIARIO TG1
11.05 ATTUALITÀ Occhio
alla spesa
12.00 VARIETÀ La prova
del cuoco
13.30 NOTIZIARIO TG1
14.00 NOTIZIARIO TG1
Economia - TG1 Focus
14.10 ATTUALITÀ Se... a
casa di Paola
16.10 ATTUALITÀ La vita
in diretta
18.50 GIOCO L'eredità
20.00 NOTIZIARIO TG1
20.30 ATTUALITÀ Qui
Radio Londra
20.35 GIOCO Affari tuoi
21.10 FICTION Un medico
in famiglia 7
23.25 ATTUALITÀ Porta a
Porta
1.00 NOTIZIARIO TG1
Notte - TG1 Focus - Che
tempo fa
1.35 ATTUALITÀ Qui
Radio Londra
1.40 RUBRICA Appunta-
mento al cinema
14.00 ATTUALITÀ Pome-
riggio sul Due
16.10 TELEFILM La signora
in giallo
17.00 TELEFILM Top Secret
17.45 NOTIZIARIO TG2
Flash L.I.S.
17.50 NOTIZIARIO SPORTI-
VO Rai TG Sport
18.15 NOTIZIARIO TG2
18.45 TALK SHOW Mauri-
zio Costanzo Talk
19.40 REALITY SHOW
L'isola dei Famosi 8
20.25 Estrazioni del Lotto
20.30 NOTIZIARIO TG2 -
20.30
21.05 ATTUALITÀ Annoze-
ro
23.10 NOTIZIARIO TG2 -
TG2 Punto di vista
23.25 DOCUMENTARIO
La Storia siamo noi
0.25 RUBRICA Base Luna
1.05 ATTUALITÀ TG Par-
lamento
1.15 REALITY SHOW
L'isola dei Famosi 8
14.00 NOTIZIARIO TG
Regione - TG3 - Meteo 3 -
TGR Leonardo
15.00 NOTIZIARIO TG3
L.I.S.
15.05 TELEFILM Wind at
my Back
15.05 ATTUALITÀ Tribune
Elezioni Amministrative
15.50 NOTIZIARIO TG3 GT
Ragazzi
16.00 DOCUMENTARIO
Cose dell'altro Geo - Geo
& Geo
19.00 NOTIZIARIO TG3 -
TG Regione - Meteo
20.00 VARIETÀ Blob
20.10 TELEFILM Cotti e
mangiati
20.35 SOAP OPERA Un
posto al sole
21.05 TELEFILM Desperate
Housewives
23.25 VARIETÀ Parla con me
0.00 ATTUALITÀ TG3
Linea notte
1.00 RUBRICA Appunta-
mento al cinema
19.30 NOTIZIARIO TG3
(REPLICA)
20.00 RUBRICA Il caffé -
Noi e loro (REPLICA)
20.30 RUBRICA Consumi e
consumi
20.57 NOTIZIARIO Agrime-
teo
21.00 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
21.27 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
21.30 RUBRICA Tempi
dispari
22.30 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
22.57 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
23.00 RUBRICA Il punto
23.27 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
23.30 NOTIZIARIO News
brevi
23.33 ATTUALITÀ Inchiesta
23.57 PREVISIONI DEL TEM-
PO Meteo
0.00 NOTIZIARIO News
lunghe da 24
11.00 REAL TV Forum
13.00 NOTIZIARIO TG5 -
Meteo 5
13.40 SOAP OPERA Beauti-
ful
14.10 SOAP OPERA Cento-
Vetrine
14.45 TALK SHOW Uomini
e Donne
16.15 ATTUALITÀ Pome-
riggio Cinque
18.50 GIOCO Chi vuol
essere milionario
20.00 NOTIZIARIO TG5 -
Meteo 5
20.30 ATTUALITÀ Striscia
la Notizia - La voce del-
l'improvvidenza
21.10 VARIETÀ Lo Show
dei Record
23.30 ATTUALITÀ Matrix
1.30 NOTIZIARIO TG5
Notte - Meteo 5 Notte
2.00 ATTUALITÀ Striscia
la Notizia - La voce del-
l'improvvidenza (REPLICA)
2.30 TELEFILM Squadra
med
13.40 CARTONI ANIMATI
I Simpson
14.35 CARTONI ANIMATI
Futurama
14.55 TELEFILM E alla fine
arriva mamma!
15.25 TELEFILM Zack e
Cody sul ponte di coman-
do
16.25 TELEFILM Zeke e
Luther
16.50 SIT COM Camera
Cafè
17.25 SIT COM Camera
Cafè Ristretto
17.35 SIT COM Love Bugs
18.10 RUBRICA Cotto e
mangiato - Il menù del
giorno
18.30 NOTIZIARIO Studio
Aperto - Meteo
19.00 NOTIZIARIO SPORTI-
VO Studio Sport
19.30 TELEFILM C.S.I. Mia-
mi
20.30 GIOCO Trasformat
21.10 FILM King Kong
0.45 VARIETÀ Le Iene
11.30 NOTIZIARIO TG4 -
Meteo - Vie d'Italia noti-
zie sul traffico
12.00 TELEFILM Wolff - Un
poliziotto a Berlino
12.50 TELEFILM Distretto
di Polizia 8
13.50 REAL TV Sessione
pomeridiana: il tribunale
di Forum
15.10 TELEFILM Flikken
coppia in giallo
16.15 SOAP OPERA Sentieri
16.50 FILM Marcellino
pane e vino
18.55 NOTIZIARIO TG4 -
Meteo
19.35 SOAP OPERA Tempe-
sta d'amore
20.30 TELEFILM Walker
Texas Ranger
21.10 FILM Entrapment
23.40 RUBRICA Cinema
Festival
23.45 FILM La leggenda
del pianista sull'oceano
2.55 FILM Un incantevole
aprile
11.25 TELEFILM L'Ispettore
Tibbs
12.30 TELEFILM Due South
- Due poliziotti a Chicago
13.30 NOTIZIARIO TG La7
13.55 FILM Scappo dalla
città 2
15.55 DOCUMENTARIO
Atlantide - Storie di uomi-
ni e di mondi
17.40 TELEFILM Leverage
18.40 TELEFILM J.A.G. -
Avvocati in divisa
19.40 VARIETÀ G' Day
20.00 NOTIZIARIO TG La7
20.30 ATTUALITÀ Otto e
mezzo
21.10 REAL TV S.O.S. Tata
22.15 REAL TV S.O.S. Tata
(REPLICA)
23.10 REAL TV S.O.S. Tata
(REPLICA)
0.05 ATTUALITÀ Effetto
Domino 2020
1.05 NOTIZIARIO TG La7
1.20 ATTUALITÀ Prossima
Fermata
1.35 TELEFILM Cold Squad

TRAME DEI FILM PROGRAMMIDA NON PERDERE

/ Entrapment
Virginia Baker lavora presso una com-
pagnia assicurativa che rischia di paga-
re in risarcimento una vera fortuna in
seguito al furto di un Rembrandt. Indi-
ziato numero uno è il famigerato ladro
internazionale Robert MacDougal. Vir-
ginia convince i suoi superiori ad affi-
darle il compito di recuperare il quan-
dro onde evitare di sborsare il premio.
La donna ha un piano: fingersi ladra
per avvicinare MacDouga.
Rete 4 21,10
/ King Kong
Una troupe cinematografica, capeggiata
dal regista Carl Denham, raggiunge la
misteriosa Skull Island, vicino a Suma-
tra. La leggenda vuole che sull’isola
viva Kong, un gorilla di dimensioni
gigantesche. Gli avventurieri scopriran-
no che il mito si fonda su basi più che
concrete. La foresta dell’isola, infatti, ha
nascosto per anni l’esistenza non solo
di Kong ma anche di altri animali prei-
storici misteriosamente sopravvissuti...
Italia 1 21,10
 Annozero  Effetto Domino 2020
Il Paese è paralizzato dallo scontro fra Si parla del futuro della cultura e come
politica e giustizia. Dopo aver incassato questa sarà fra dieci anni, con Giuliano
il voto favorevole alla Camera, la mag- Amato, Silvia Avallone, Achille Bonito
gioranza lavora a una modifica alla leg- Oliva, Roberto Grossi. La cultura è il
ge sul conflitto di attribuzione che nostro petrolio, quello che rende l’italia
avrebbe l’effetto di bloccare il processo unica al mondo. Come cambierà il no-
Ruby. Ne discuteranno insieme a Miche- stro modo di imparare, di pensare e di
le Santoro gli ospiti: Maurizio Paniz del comunicare tra dieci anni? Wikipedia,
/ La leggenda del pianista sull’oceano  La Storia siamo noi
Popolo della Libertà, Italo Bocchino di Google, gli e-books trasformeranno il
Siamo sul transatlantico Virginian. Con In occasione della cerimonia di beatifi-
Futuro e Libertà, il direttore di Libero nostro sapere in meglio o peggio? Che
sua grande sorpresa Danny Boodman, cazione di Giovanni Paolo II, Giovanni
Maurizio Belpietro. forme prenderanno l’arte e l’istruzione?
macchinista di colore, trova, in una cas- Minoli, insieme a Saverio Gaeta, vatica-
setta di limoni, un neonato. L’uomo
Rai 2 21,05 nista di Famiglia Cristiana, scrittore,
La7 0,05
decide di non denunciare il fatto e di saggista, autore di numerosi libri sulla
allevare il piccolo in gran segreto. Ma fede e su Giovanni Paolo II, ricorda e
qualche anno dopo Danny muore in commenta le immagini che hanno com-
seguito a un incidente. Il piccolo, della mosso tutti e spinto molti a delle rifles-
cui esistenza l’equipaggio è venuto a sioni personali e umane. Siamo nel
conoscenza, rimasto solo, riesce a sfug- 2005, le condizioni di salute del Pontefi-
gire ai poliziotti... ce stanno nettamente peggiorando.
Rete 4 23,45 Rai 2 23,25
Giovedì 21 aprile 2011 pagina 21

SECONDO TEMPO

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MONDO
PER LE PRESIDENZIALI USA 2012
WEB
di Federico Mello
è A SETTEMBRE L’IPHONE 5
MESSO IN PRODUZIONE DA GIUGNO-LUGLIO
Cominciano i primi rumors sull’arrivo del nuovo iPhone,
il cinque. Secondo quanto si risulta ad alcune fonti Apple,
il nuovo melafonino sarà messo in produzione a
luglio-agosto e inizierà a essere commercializzato a
settembre (sono 16 milioni gli iPhone 4 venduti
nell’ultimo trimestre del 2010). Secondo le fonti l’iPhone
Commenti al post su
ilFattoQuotidiano.it:
“Ci provano con
l’acqua. Ma il
Quirinale dice no”
di Massimo Donadi
5 sarà realizzato dalle ditte fornitrici e poi assemblato

Il web-ritorno è OBAMA PUTIN E SARKOZY TENORI

IL VIDEO DI SORA CESIRA A “GLI SGOMMATI”
Obama, Putin e Sarkozy diventano... i tre
dalla Taiwanese Foxconn. Nessuna conferma
ufficiale arriva su queste anticipazioni, ma per
la Apple quello indicato è il classico periodo
delle “iPresentazioni”: il primo iPhone (Edge)
è stato lanciato nel settembre del 2007; il 3G
è SIAMO costretti ha
guardare i nostri governanti
come nostri nemici. Ogni
loro parola è un agguato al
popolo. Fanno saltafossi agli

dei Repubblicani tenori. Stasera il trio, così come Pavarotti,

Pnisternetra”.anni, erroneamente, Inter-
è stata considerata “di si-
Questa vulgata, nata dai
campus della California dove
nerd e smanettoni (con sensibi-
lità frikkettone) avevano dato vi-
ta alla rivoluzione dell’informati-
ca e delle reti, mostra sempre più
la corda. “L’idea che Internet fos-
se uno strumento dei progressi-
sti, circostanza confermata dalla
vittoria di Obama, si è dimostrata
falsa” dichiara al New York Times
Patrick Ruffini, uno stratega della
campagna online dei Repubbli-
cani. Le prossime presidenziali,
aggiunge Andrew Rasiej del blog
TechPresidente.com, “saranno le
prime della storia moderna in cui
entrambi i contendenti conosco-
no le potenzialità della tecnolo-
gia per le campagne elettorali”.
Sembra finita, insomma, la pac-
chia di Obama che nel 2008 fu il
solo che riuscì a trasformare la
sua candidatura in un’efficientis-
sima campagna virale; i suoi so-
stenitori in una gigantesca com-
munity pronta a mobilitarsi off-li-
ne; i suoi elettori in sostenitori:
furono 750 i milioni di dollari rac-
I FILM
SC1= Cinema 1
SCH=Cinema Hits
SCF=Cinema Family
SCC=Cinema Comedy
SCP=Cinema Passion SCM=Cinema Max
17.35 Calendar Girls SCH
17.55 Cyborg SCM
18.15 Baarìa SCP
19.20 Fratelli d'Italia SCC
19.20 La storia infinita SCF
19.25 Verdetto finale SCM
19.25 Triage SCH
19.25 Matrimoni e altri
disastri SC1
21.00 La dura verità SCC
21.00 Prima tv Scrittore per
caso SCP
21.00 Lazarus Project SCM
21.00 Il richiamo della foresta SCF
21.10 La Passione di CristoSCH
21.10 Prima tv Basilicata coast
to coast SC1
22.35 G-Force: Superspie in
missione SCF
22.40 Ladykillers SCC
22.45 In linea con l'assassino SCM
22.55 I diari della motociclet-
ta SCP
23.00 Sugar SC1
23.25 Era mio padre SCH
0.10 Prova a volare SCF
0.15 Drag Me to Hell SCM
RADIO
colti online con piccole donazio-
ni. Un dato su tutti, nell’inchiesta
del Nyt, mostra la controffensiva
online del popolo repubblicano.
Secondo uno studio del Pew In-
ternet Center, ben il 40 per cento
degli elettori conservatori si ri-
volge ai social media per rimane-
re aggiornato sulla campagna
elettorale, un dato superiore a
quello dei Democratici (fermi al
38 per cento) – i Tea Party, inol-
tre, i gruppi ultraconversatori
guidati da Sarah Palin, sono tra gli
utenti più agguerriti su Internet.
Cionostante due considerazioni
vanno tenute a mente. In primo
luogo, sia Democratici che Re-
pubblicani sono ben consapevoli
che non basta la Rete per vincere
le elezioni. Obama, inoltre, an-
che se non è più l’unico, appare
ancora fortissimo su Internet: ie-
ri, alle 23 ora italiana, ha tenuto il
primo comizio elettorale in strea-
ming della storia dalla sede di Fa-
cebook, ed erano oltre 20 mila
(da 19 milioni di fan su Fb) le do-
mande arrivate al presidente dai
mille rivoli dei social network.
f.mello@ilfattoquotidiano.it
LO SPORT
SP1=Sport 1
SP2=Sport 2
SP3=Sport 3
18.30 Calcio, Liga 2010/2011
32a giornata Villarreal - Real
Saragozza (Replica) SP3
19.00 Wrestling, WWE Expe-
rience Episodio 42 SP2
20.00 Poker, Gran Finale SNAI
Poker Cup Episodio 1 SP2
20.30 Calcio, Bundesliga
2010/2011 31a giornata Friburgo
- Hannover (Diretta) SP1
20.45 Poker, Gran Finale SNAI
Poker Cup Episodio 2 SP2
21.00 Golf, PGA European Tour
2011 Volvo China Open: 1a
giornata (Replica) SP3
22.00 Basket, NBA 2010/2011
Playoff Oklahoma City Thunder
- Denver Nuggets (Replica) SP2
23.00 Calcio, Premier League
2010/2011 Recupero 28a giorna-
ta Chelsea - Birmingham City
(Replica) SP3
0.30 Poker, Heads Up Poker
Club Tournament Episodio 5 SP2
0.45 Calcio, Bundesliga
2010/2011 31a giornata Friburgo
- Hannover (Replica) SP3
Domingo e Carreras, si esibiranno in un
brano della Sora Cesira – talento
internettiano di parodie canore –
sul tema di “Che sarà” dei Ricchi e
nel luglio del 2008; il 3Gs nel giugno del 2009;
il 4, nel giugno del 2010.
Italiani, non sapendo che li
stanno facendo a loro stessi,
la stupidità è l’evidenza del
loro governare, la loro
malafede è talmente
Poveri durante la trasmissione di
Sky Uno “Gli sgommati”. Il testo, è
tutto dedicato a Berlusconi: “Oh
evidente che, anche se una
persona non vuol pensare
male, lo deve fare per
my dear friend che hai sempre legittima difesa.
troppe voglie/Perché hai guardato il Balui01
culo anche a mia moglie?” canta
Obama seguito a ruota dagli altri... è BENIGNI nel suo
tenori. Le puntate del programma monologo “compro tutto”
possono essere riveste anche sul aveva detto fra le varie un
sito di Sky. “Non scherzo” attribuito a
B,in questo c’e tutto il
nostro smarrimento, il
trovarci di fronte ad un
atteggiamento di guerra e
aggressione totale su tutti i
fronti con qualsiasi mezzo
senza scrupoli né pietà.
Lopinot
è …TUTTI al voto!!!
max ros
è L’ACQUA non deve
rimanere ai privati!
Mandiamo via questi dal
governo andando tutti a
votare i referendum, anche
se ne rimane solo il
legittimo impedimento.
Sarah Palin; Obama e Putin Angelo54
versione “Sgommati”; l’iniziativa
Google per i 150 anni dell’Unità; la è MA QUANDO
serata per Rita Levi Moltalcini finirà???????? cosa possiamo
fare??????? Chi lo può
fare???????? Queste
domande le rivolgerei
BLOGGER DEL MEDITERRANEO volentieri a tutti
L’INCONTRO A FINE MESE IN SPAGNA indistintamente.
Le rivoluzioni in Maghreb hanno avuto Andrea Marchetti
origine dai social media per approdare
nelle piazze con il tam tam virtuale. Ma dietro i è DOBBIAMO
messaggi su Facebook e Twitter si nascondevano votare!!!!!!!
persone reali. Tra pochi giorni potranno Confusa
incontrarsi per la prima volta, raccontare di
persona le loro esperienze e discutere del ruolo di è DA ANNI ormai il
Internet nelle ultime rivolte nordafricane. consenso lo ottengono solo
L’associazione Casa Mediterranéo, legata al mistificando la realtà: il fatto
Ministero degli Esteri spagnolo, ha promosso il grave è che ci sono riusciti,
primo meeting dei blogger attivisti dell’area ci riescono, e ci riusciranno
mediterranea, che si riuniranno il 29 e 30 aprile a ancora. Questo è terribile,
Xabìa (Alicante), per discutere di web come on. Donadi, questo è
strumento di mobilitazione. Saranno trenta i inaccettabile. Io ormai sono
cyberattivisti che arriveranno da tutto il bacino del sfinita a furia di
Mediterraneo, e in particolare da Egitto, “indignarmi”, tempesto di
Algeria e Tunisìa, senza dimenticare Medio mail la posta elettronica
Oriente, Turchia e Italia. della Presidenza della
Saranno presenti anche Repubblica per disperazione
“Z”, il disegnatore tunisino perché temo che neanche
anonimo per timore di su quel fronte arriveranno
rappresaglie e Zineb El azioni forti, decisive e
Ghazoui, cofondatrice del definitive.
movimento MALI per le pari Cina2010
opportunità (nella foto). Tra gli
esperti anche John Perry è CHE governo delle balle
Barlow, attivista Usa per la difesa è questo quì che vuole
delle libertà digitali della Harvard delegittimare la volontà
Law School, e popolare? Forse sono le
Ignacio è L’ITALIA TRA 150 ANNI prove tecniche per una
Ramonet, e CONCORSO DI “DOODLE” PER LE SCUOLE dittatura strisciante?
docente di
geopolitica
internazionale alla
Anche Google prende parte alle celebrazioni
dei 150 anni dell’Unita d’Italia e lo fa alla sua
maniera, con uno sguardo al futuro,
Pier Angelo Sorbole

è TUTTO QUELLO che

è LE 102 CANDELINE DI RITA
A “Radio3 Mondo” Mosca: OGGI LA DIRETTA PER LA MONTALCINI
Sorbona di Parigi e
consulente
lanciando la competizione artistica “Doodle
per Google: l’Italia tra 150 anni”. Sotto la
è stato scritto nell’articolo
è vero: siamo di fronte a un
capitale dei super ricchi Buon compleanno, Rita. Per i suoi
102 anni, che compirà domani, il
dell’Onu. (Eleonora guida dei loro insegnanti, gli studenti italiani Governo che non persegue
La rapida ripresa economica degli oligarchi russi, grazie Bianchini) sono invitati a creare un doodle (ovvero una gli interessi della collettività,
premio Nobel per la Medicina Levi
al recupero dei prezzi dell’acciaio e dell’energia, resti- variante artistica del logo di Google) con uno che fa e disfa a seconda
Montalcini è già stata subissata di
tuisce a Mosca il titolo di capitale mondiale dei super stile personale, comunicando la propria delle convenienze private o
chiamate (anche se i compleanni non
ricchi. E intanto Putin presentando alla Duma la sua visione sull’Italia dei prossimi 150 anni che in ogni caso di corta vista.
l’hanno mai interessata: si è sempre limitata, in questi anni,
relazione sulle attività del governo annuncia che nel contribuiranno a costruire. Google Dario Cutaia
a dedicare le candeline ai giovani e alla ricerca). A
2020 la Russia sarà tra le cinque maggiori economie al selezionerà i 90 finalisti, in 3 categorie
festeggiarla sarà anche Internet: domani, così come
mondo. Come ha fatto la Russia dopo la crisi finanzia- scolastiche: scuole elementari, scuole medie è NON mollate!!! I
successe lo scorso anno per i 101 anni, dalle 21 alle 24, la
ria a rialzarsi e a diventare tanto competitiva? Stefano inferiori e scuole medie superiori. Una giuria referendum sono l’ultima
rete delle micro web tv, delle web radio e web tv
Cingolani ne parla con Fabrizio Dragosei corrisponden- ufficiale (nella quale siederà anche Lorenzo occasione per mandare a
universitarie le renderà omaggio con una diretta non stop.
te da Mosca del Corriere della Sera. E ancora: Le rivolu- Jovanotti), selezionerà 30 loghi finalisti (10 casa questa gente. Le
Nella notte che precede del compleanno, gli organizzatori
zioni che partendo dalla Tunisia, hanno interessato per ogni categoria) e alla fine gli utenti del elezioni amministrative non
l’Egitto, la Libia e i paesi dell’area non se le aspettava
dell’evento promettono anche la trasmissione di
web decreteranno il vincitore assoluto e basteranno. I referendum
nessuno. Quali sono i precedenti storici degli scioperi e un’intervista esclusiva alla scienziata e un intervento di
quello per categoria. Il doodle vincitore hanno valenza politica
delle manifestazioni avvenuti nelle piazze del mondo Margherita Hack in collegamento telefonico. La diretta si
verrà infine pubblicato per 24 ore maggiore!!! Parlatene con
arabo? Quali sono le caratteristiche della classe politica potrà seguire all’indirizzo www.rita101.it
sull’homepage italiana di Google e la scuola chiunque e in
che ha gestito questi paesi all’indomani della colonizza- che lo rappresenta riceverà dotazioni continuazione. NON
zione? E quali sono le responsabilità dell’Europa? tecnologiche dal valore di 25.000 euro. Tutte MOLLATE!!!!
Radiotre 11,30 le info su www.google.it/150anni/doodle. Anchio1961
pagina 22
PIAZZA GRANDE
Medicine per la democrazia
di Antonio
Padoa-Schioppa
giusto, è necessario, è
È
urgente denunciare il ri-
schio di un collasso del-
la democrazia italiana.
Che il rischio esista è vero da
almeno cinque anni. Ma ora il
compito di correre ai ripari è
divenuto indifferibile. Prima
che sia troppo tardi.
Svuotamento della democra-
zia parlamentare rappresen-
tativa. Sovranità popolare de-
viata dal monopolio televisi-
vo di un solo uomo. Effetti di-
storsivi di un’informazione
pubblica che trasforma gli an-
nunci in fatti e censura i fatti
scomodi per chi governa.
Giustizia ormai in condizioni
preagoniche. Dittatura della
maggioranza. Cambi di schie-
ramento di parlamentari, nu-
mericamente decisivi ai fini
della maggioranza, acquisiti
con il conferimento di corpo-
si benefici e con mezzi ille-
citi. Tentazioni xenofobe.
Corruzione dilagante. Dema-
gogia populista, che è l’oppo-
sto della democrazia. Vilipen-
dio ormai quotidiano, da par-
te del governo, della magi-
stratura, della Corte costitu-
zionale e della stessa Presi-
denza della Repubblica. Rifiu-
to di programmare la politica
del Paese nell’interesse dei
giovani di oggi e delle gene-
razioni future. Sono tutte de-
generazioni molto gravi del-
l’ordine costituzionale. Altre
ancora sono all’orizzonte nel-
le prossime settimane.
QUESTA DERIVA può di-
ventare irreversibile e morta-
le. Va fermata. Adesso: la mi-
sura è colma. Ma ipotizzare
colpi di Stato o ricorsi alla vio-
lenza è non solo incostituzio-
nale, ma assurdo, contraddit-
torio, oltre che molto perico-
loso. Ciò che invece potrebbe
e dovrebbe essere fatto può
venire condensato in pochi
punti. Il presidente della Re-
pubblica dovrebbe rinviare al
Parlamento la legge sul pro-
cesso breve con un messaggio
che ne metta in luce gli effetti
esiziali, profondamente di-
storsivi nell’amministrazione
Il drago rovina
le vergini
di Luca Telese
ggi faccio parte di quei 59
O
milioni di italiani (pratica-
mente tutti tranne il chi-
rurgo che l'ha distrutta e il
drago che ha commissionato il
lavoro) che non è più in grado di
riconoscere Noemi Letizia. Se
non ci credete, provate a dare
uno sguardo alle foto pubblicate
da Oggi nell'ultimo numero.
Guardi quella donna bionda e
per un attimo vedi Veronica La-
rio; poi la scruti meglio e ti pare
di scorgere qualcosa di France-
sca Dellera; un po' sembra Car-
men Russo, a tratti ha persino
qualcosa di Elena Russo. Poi la
riguardi ancora e dici: “No, mi
sto sbagliando, non è lei, non è
nessuna di queste”. Invece pur-
troppo lo è. E' davvero Noemi,
di una giustizia già in gravis-
sima crisi per i tempi infiniti
dei processi, che possono e
debbono essere abbattuti con
provvedimenti ordinari, tutti
da tempo identificati. Perché
senza una giustizia che funzio-
ni, semplicemente non c’è
Stato. E senza una giustizia in-
dipendente non c’è né demo-
crazia né libertà. Se la legge
sulla prescrizione breve – che,
violando per l’ennesima volta
il basilare principio costitu-
zionale per il quale la legge è
eguale per tutti, è solo l’ultima
legge ad personam, come la
stessa maggioranza attuale ri-
conosce ormai apertamente –
venisse nuovamente approva-
ta, l’intera opposizione do-
vrebbe dimettersi invocando
lo scioglimento delle Camere
e nuove elezioni.
Contestualmente, l’opposi-
zione dovrebbe iniziare pres-
so il Parlamento europeo la
procedura prevista dall’art. 7
del Trattato di Lisbona, per i
casi in cui esistano gravi rischi
di violazione dei principi di
democrazia in uno degli Stati
membri dell’Unione europea.
Sarebbe un fatto grave e av-
vilente se il procedimento ve-
nisse a un certo punto intra-
preso da altri paesi e non da
italiani, a tutela della propria
democrazia. Il presidente del-
la Repubblica non potrebbe a
questo punto fare altro che di-
chiarare conclusa la legislatu-
ra, rivolgendosi al Paese con
un chiaro messaggio, quale
garante supremo della Costi-
tuzione repubblicana.
La campagna elettorale del-
l’attuale opposizione dovreb-
be imperniarsi su pochi punti
di fondo. In primo luogo il re-
stauro dei principi costituzio-
nali, da attuarsi con una mag-
gioranza bipartisan: equili-
ed è a suo modo uno scoop del
settimanale della Rizzoli, una no-
tizia criminis inviata a mezzo bi-
sturi.
GIÀ, PERCHÉ se c'è una pro-
va di plagio e di abuso di potere
del presidente del Consiglio da
portare nei tribunali, è questa.
Non nei tribunali brigatisti temu-
ti da Silvio Berlusconi e ingiuriati
dai suoi attacchini senza midol-
lo, ma in quelli dell'opinione
pubblica e del buonsenso. Il pro-
cesso di ricostruzione e deco-
struzione di Noemi (o la sua “pas-
sione”, visto che siamo a ridosso
di Pasqua) merita di essere rac-
contata nel dettaglio, ed è più di
ogni altra cosa un simbolo, l'em-
blema, l'architettura di un imma-
ginario erotico malato e ossessi-
vo. I legalitari cercano di inca-
SECONDO TEMPO
brio dei poteri, democrazia
rappresentativa parlamenta-
re, eguaglianza di fronte alla
legge, informazione televisiva
indipendente (oltre, punti
a-c). In secondo luogo una se-
rie di interventi di politica in-
terna ed estera (oltre, punti
d-h), in dialettica con quelli
proposti dall’ala opposta del-
lo schieramento politico bipo-
lare.
IN SINTESI : a) nuova disci-
plina legislativa di rango co-
stituzionale per un’informa-
zione televisiva indipendente
dai partiti e dai poteri costi-
tuiti, con risoluzione alla base
dei conflitti di interessi; b)
abrogazione immediata delle
Napolitano
dovrebbe rinviare la
legge sul processo
breve, l’opposizione
invocare davanti
all’Europa il
Trattato di Lisbona,
per i casi in cui si
rischia la violazione
dei principi
di democrazia
Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini (FOTO EMBLEMA)
Noemi Letizia, ex
papi-girl presenta
una linea
di costumi: appare
in pubblico
nuovamente
ritoccata e fuori
forma. Stessa fine
di altre colleghe
della corte
del sultano
leggi ad personam e della leg-
ge elettorale vigente; c) nuova
legge elettorale (collegi uni-
nominali con scelta alternati-
va?), che accorpi ogni cinque
anni le elezioni locali e quelle
nazionali, per evitare l’effetto
distorsivo delle tante elezioni
locali sul lavoro della legisla-
tura nazionale; d) nuova disci-
plina del lavoro che coniughi
flessibilità e stabilità; e) lotta
senza quartiere all’evasione
sulla base della indispensabile
tutela della certezza del dirit-
to; e distribuzione dei recupe-
ri dell’evasione su tre versan-
ti: investimenti in infrastruttu-
re, riduzione del debito, ab-
bassamento delle aliquote; ab-
battimento drastico dei tempi
della giustizia civile e penale,
con provvedimenti legislativi
e amministrativi ordinari; g)
federalismo fiscale coerente,
con riduzione mirata degli
sprechi della politica e delle
gestioni pubbliche fuori dagli
standards; h) recupero di una
funzione di avanguardia dell’I-
talia nella politica europea in
sostegno della devoluzione di
funzioni e di risorse aggiun-
tive al bilancio comunitario
sulla base del principio di sus-
sidiarietà, anche trasferendo
talune risorse, senza oneri per
il cittadino, dal livello nazio-
nale al livello europeo per sco-
pi di investimento su ricerca,
ambiente, tecnologie, sicu-
rezza interna ed esterna.
strare Berlusconi sul piano giuri-
dico, i moralisti provano a cen-
surarlo su quello astratto dei
principi e del decoro, il nodo in-
vece è un altro: Berlusconi è col-
pevole di distruggere i corpi del-
le donne (ma talvolta anche degli
uomini), ed è in flagranza di rea-
to. Colpevole di plasmare le don-
ne secondo il proprio capriccio,
di usarle non solo come oggetto
di soddisfazione personale, ma
come strumento di rappresenta-
zione del proprio potere. Per di-
mostrare questa tesi non servo-
no indagini, intercettazioni, con-
flitti di attribuzione. Per provarla
basta il fornitissimo archivio di
Novella 2000. I sovrani medioe-
Giovedì 21 aprile 2011
NORDISTI
É di Gianni Barbacetto
MILANO, IL PIZZO
NON È GIUSTO
A ntonio e Gianfranco Dimo, padre e figlio, sono
due imprenditori che abitano il primo a
Brugherio, il secondo a Milano. Le loro aziende (il
consorzio Kalos, la società cooperativa New Labor)
hanno vinto un bell’appalto per le pulizie dei vagoni
di Trenitalia. Per loro, però, la Procura della
Repubblica di Reggio Calabria ha chiesto
l’espulsione per tre anni dall’albo dei fornitori, con la
conseguente impossibilità di partecipare alle gare
d’appalto. Perché? Perché pagavano il pizzo alla
’ndrangheta. Versavano almeno 20 mila euro al mese
nelle casse della cosca di Giovanni Tegano. Erano
vittime d’estorsione, dunque, ma non lo avevano
denunciato. E ora la procura calabrese chiede che
venga applicata – per la prima volta – una norma del
“pacchetto sicurezza” approvata dal governo nel
2009: niente più appalti a chi accetta il pizzo senza
reagire .
Quanti sono gli imprenditori del Nord che sono nelle
stesse condizioni di Antonio e Gianfranco Dimo? Quanti
subiscono in silenzio le estorsioni, accettando di far
diventare il pizzo un costo d’impresa? Quanti fanno
finta di non vedere e affidano i subappalti, per esempio
nei cantieri edili, a uomini della ’ndrangheta? Quanti
costruiscono la loro fortuna imprenditoriale sui
rapporti con i boss calabresi, mettendosi al sicuro da
quella cosa fastidiosa che è la concorrenza?
Ilda Boccassini, il magistrato che sta coordinando le
indagini antimafia a Milano, lo ha detto chiaramente:
“Il numero di danneggiamenti, incendi e microattentati
sul territorio fa pensare che anche qui sia esteso il
fenomeno delle estorsioni. Eppure non vedo la fila
davanti alla mia porta, nessuno viene a denunciare”. E
Alessandra Dolci, pubblico ministero in processi alla
’ndrangheta dell’hinterland milanese, si chiede: “Ma si
meritano di essere protetti dallo Stato, quegli
imprenditori che vengono in aula e fanno scena muta, si
rifiutano di raccontare le pressioni che hanno subito?”.
Al Sud gli imprenditori sono più avanti. La
Confindustria siciliana guidata da Ivan Lo Bello ha
deciso da tempo di espellere gli associati che non
denunciano le estorsioni. A Milano, invece,
l’Assolombarda di Alberto Meomartini fatica a dare
segnali concreti, anche se ha promesso di essere la
prima territoriale del Nord di Confindustria a recepire
le regole contro le infiltrazioni mafiose, fino
all’espulsione delle imprese che non denunceranno di
aver subito un’estorsione .
Un po’ più sensibile si è dimostrata l’Assimpredil di
Claudio De Albertis, che riunisce le imprese del settore
edile e che proprio oggi annuncia un pacchetto di
proposte per far fronte alle infiltrazioni mafiose in uno
dei terreni da sempre più a rischio. “È un piano
straordinario per la lotta alla criminalità organizzata di
stampo mafioso”, dice De Albertis. “Un’efficace
politica di contrasto esige una responsabile attività di
prevenzione per garantire i principi della libertà
d’impresa e della concorrenza legale: per questo
l’associazione delle imprese edili di Milano, Lodi,
Monza e Brianza ha messo a punto, anche in vista
dell’Expo, un piano straordinario per prevenire e
reprimere ogni possibile infiltrazione della criminalità
organizzata nel mondo delle imprese e del mercato del
lavoro”. Ora dai buoni propositi bisogna passare ai
fatti. Prima che sia troppo tardi.
vali e i re Taumaturghi si vanta-
vano di essere guaritori, e non
potevano fare a meno di pratica-
re lo ius primae noctis. Il sovrano di
(ed ex produttore Mediaset) che
secondo l'intervista dell'agente
di Noemi a Novella 2000, aveva
preso in carico il corpo della fan-
Arcore deve esibire le vergini e le
mutazioni per lo stesso motivo,
che non è necessariamente la sua
libido: deve mostrare che può
possedere il sesso, la giovinezza,
ciulla. La prima Noemi nella foto
con il fidanzato Gino Flaminio
era una deliziosa ragazzina acqua
e sapone. Era la bellezza dell'in-
nocenza. Nella foto del book pas-
la bellezza e l'innocenza, tutte in- sato per la sapiente selezione di
sieme. Emilio Fede era già una ragazza
folgorata dall'ambizione. L'ulti-
TRA LE intercettazioni del Ru- ma mutazione genetica di Noemi
bygate, hanno pochissima rile- è questa: una canottata con la
vanza penale le chiacchiere delle quarta di reggiseno che dimostra
fanciulline con Giacomo Urtis, il venti anni più di quelli che ha. È
chirurgo sardo che era incarica- stata folgorata anche Virginia
to del restyiling dei corpi delle Saint Just. Ed è irriconoscibile, ri-
Olgettina-girl, e che si applicava spetto alle foto del liceo anche
al suo compito come un desi- Nicole Minetti, sottoposta alla
gner della Fiat al ritocco della ca- cura di quattro diversi interven-
landra o dei fari nel passaggio da ti. Berlusconi è colpevole: non
un modello all'altro. Nella storia solo di aver sfigurato queste don-
di Noemi è stato troppo presto ne, che sono rimaste folgorate
dimenticato il nome di Maurizio dal contatto con il suo immagi-
Ciarnò, l'ex autista di Berlusconi nario ed il suo apparato di rico-
struttori e decostruttori profes-
sionali. Ma anche dei tutte le altre
Vent’anni Noemi Letizia. Da che non ha mai incontrato, e che
sinistra in una foto attuale (da sognano di assomigliare a una
Oggi) e a destra in un’immagine di delle rifatte dell'Olgettina. Una
due anni fa, prima dei ritocchi nessuna e centomila Noemi.
Giovedì 21 aprile 2011 pagina 23

SECONDO TEMPO

MAIL BOX A DOMANDA RISPONDO

Furio Colombo

7 LASCIATE CHE
GLI IMMIGRATI...
La festa della Resistenza:
LA VIGNETTA aro Colombo, “Roma non può spiegare il comportamento dei cittadini di un
una data importante
Faccio parte, con grande onore,
C tollerare l'arrivo di cento persone,
cento immigrati tunisini spostati
quartiere romano che, visti arrivare pochi
scampati al mare, a Gheddafi o alla morte, si è
della sezione ANPI di Osimo temporaneamente da Santa Maria subito esercitato nella carità cristiana ben nota
(An) e le scrivo perché tra pochi Capua Vetere in attesa di ulteriori della Città di Pietro per invocarne l’estromissione
giorni ricorre il 25 aprile che co- trasferimenti”, cito da “Il Fatto” del 17 immediata. Poiché i buoni eventi non vengono mai
me tutti sanno, o dovrebbero sa- aprile (domenica delle Palme!) e mi soli, il prode sindaco di Roma, già noto per gli
pere, è la data a cui tutti i veri de- domando: ma Roma non è – oltre che la sgomberi notturni dei campi nomadi, si è subito
mocratici guardano almeno una capitale d'Italia part time (quando va associato alle violente proteste che fanno apparire
volta l'anno con un misto di af- bene ai leghisti) – anche il centro e la Brescia, al confronto con la città del Papa, una
fetto, nostalgia ma soprattutto pietra fondante della Chiesa cattolica? E sorta di Casa della Carità cristiana. Purtroppo a
gratitudine, ossia la “festa della la carità? Roma certe autorità, come il sindaco, si sono dati
Resistenza”. Benedetta da fare per aizzare i cittadini di un intero quartiere
Ormai sempre più nel nostro contro cento persone sole al mondo, mentre tutte
paese questa data e questa paro- IL FATTO di Roma è tra i più scandalosi. le altre autorità non si sono sentite. Passi per la
la (Resistenza), rischiano di per- Eppure i fatti scandalosi, disumani e indegni sono Polverini, che tende a traversare il suo non felice
dere quel significato e quell'altis- stati frequenti nel nostro Paese in tutta questa periodo di governatorato senza lasciare traccia.
simo valore che hanno sempre storia, compreso il fatto deliberatamente Ma il Papa? Ma il Cardinale Vallini, che amministra
avuto (e che per conto mio deb- spregiativo, già citato in questa pagina, di farci Roma a nome del Papa? Ma Mons. Sgreccia, così
bono sempre avere), ossia quel- vedere soldati e polizia italiana che ispezionano i attivo nella difesa degli embrioni? Qui, quei cento
lo di ricordare il giorno in cui la naufraghi indossando mascherina sanitaria tipo migranti attaccati da tutti come peste, pericolo
nostra Italia ha visto finalmente Fukushima, e sequestrando cinture e cinghie di urbano, covo di rapina e motivo per cui “i nostri
la vittoria della democrazia sulla pantaloni anche se è l'unico modo di tenerli su, ai bambini non potranno più giocare al sicuro” era un
dittatura nazifascista. naufraghi trasformati in prigionieri, prima di bel gruppo di embrioni cresciuti secondo le leggi
Per ovvi motivi anagrafici di vec- “rimpatriarli”, in modo da impartire loro, in della natura e la volontà di Allah o di Dio. Una
chi partigiani ne sono rimasti gno che ce lo dica un ministro. Si cerca anche di imbrogliare il pubblico, una bella umiliazione. volta che diventano esseri umani i sacri embrioni
davvero pochi, ma a parlare con Alla buon ora si saranno accorti cittadino facendo credere che la Dimenticavo. È stato detto che gli “scampati dal non contano? Per quel che ne sappiamo (non un
loro e vedere su i loro volti se- che il peso delle scartoffie con- Magistratura persegue Berlu- mare” si dividono in “clandestini”, che non hanno cronista che sia andato a vedere) il gruppo è subito
gnati dal tempo e bagnati dalle la- tribuisce a far aumentare a di- sconi da quando è entrato in po- alcun diritto e possono essere abbandonati, a stato diviso, o spostato o mandato in Francia, pur
crime ogni volta che ricordano, smisura il costo del made in Italy, litica, quando sarebbe importan- piacere, sugli scogli o in una palestra, senza acqua di accontentare la generosa città di Roma. Una
dà un grande senso di amore e di e di conseguenza a mandare fuo- te far capire che la Magistratura e senza bagni, e “rifugiati” che fuggono dalla volta liberati dall'incubo, quei cittadini e il loro
gratitudine verso la nostra storia ri mercato i nostri prodotti. persegue i reati, non la perso- guerra e di cui promettiamo che avremo cura. Ma fervidissimo sindaco, si faranno trovare, con il loro
ma soprattutto verso di loro, La denuncia è forte e richiede an- na.... subito dopo il Copasir (Comitato parlamentare dei celebre spirito di pietà, in piazza San Pietro la
che giovani ventenni non esita- che un certo coraggio nel voler La Moratti ci ha messo 5 anni per Servizi segreti) provvede a farci sapere che almeno domenica di Pasqua per la benedizione Urbi et
rono ad affrontare le asperità, le realmente mettere mano al pro- accorgersi che a Milano si è in- 15 mila di questi profughi sono in realtà messi Orbi, cioè la benedizione a tutti. E subito dopo,
difficoltà, le privazioni e spesso, blema. Ci sarà senz'altro da af- filtrata la criminalità organizzata deliberatamente in circolazione da Gheddafi che, debitamente benedetti, torneranno a darsi da fare
troppo spesso, le sevizie e la frontare le ire di chi da sempre (anche perchè prima ha negato all'uopo, ha aperto le sue galere. In questo modo per cacciare via Rom e migranti dalla loro città di
morte, con il solo scopo di libe- sulle complicazioni burocrati- con forza ogni eventualità) e im- siamo autorizzati a sospettare di omicidio Dio e del Papa. Diciamo che, con il suo silenzio, il
rarci dalla tirannia, scegliendo che ci campa e pure bene, al pun- perturbabile (nonostante abbia qualunque disgraziato che, fuggendo da città Papa ha perduto una buona occasione di
senza dubbi da che parte stare. to da ritenere che queste siano anche permesso la spartizione libiche assediate, sia venuto in Italia a chiedere interferire negli affari italiani.
Credo sia nostro dovere porta- pensate apposta per generare e delle case di edilizia pubblica a soccorso, e non abbiamo più doveri verso nessuno.
re sempre la testimonianza di mantenere posti di lavoro e pro- varie clientele), continua la cam- Legittima difesa, signori. Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano
quanti hanno ereditato questo fessioni parassitiche. Sciami di pagna elettorale con B., capoli- Ho tentato di ricreare il quadro dei media, dei 00193 Roma, via Valadier n. 42
privilegio, ossia promuovere nei persone che se veramente esi- sta., si personalizza sempre e il discorsi, delle autorità, dei giornali e tv, per lettere@ilfattoquotidiano.it
possibili modi a disposizione i va- stesse un fisco più vicino all'Eu- voto diventa un consenso sulla
lori della Resistenza intesa come ropa si ritroverebbero immedia- sua persona....
Lotta di Liberazione. tamente e meritatamente senza Nel Parlamento si fa la gara a chi
Luciano Taborro lavoro. Il bivio è evidente: seguire la spara più grossa adesso voglio-
le pressioni delle lobby e lasciare no anche cambiare l'art. 1 sulla bizie e sopraffazioni, egoismi li- Ma per me tramonta pleto richiede almeno una deci-
Solo ora si accorgono tutto com’è oppure agire nell'in- Costituzione a chi dà fastidio? vorosi, illegalità capillare, anche
il sogno nucleare italiano na d'anni.
teresse comune e dare un calcio come diceva Totò - ma mi facci il nei gradini più bassi della scala Anche ammesso che si riesca a
dell’oppressione fiscale? a una serie di personaggi che non piacere -! sociale. È comprensibile, in fon- Tramonta il sogno nucleare del- posare la prima pietra e dare il via
Dalle alte sfere parlano di op- dovrebbero neanche esistere. Rosalba do è un intellettuale, un espo- l'Italia: con questa proroga le ai lavori non si può escludere che
pressione fiscale eccessiva, in Laura Poustis nente dell'alta borghesia e non centrali nucleari rimarranno una in un lasso di tempo così ampio al
questa definizione trovano co- Quella sinistra credo frequenti molto le perife- bella opera incompiuta, proprio governo possa arrivarci una coa-
modamente posto non solo il ca- La mistificazione che non fa passi avanti rie, come non credo le frequenti come il ponte sullo Stretto, la cui lizione di sinistra, che come è no-
rico eccessivo dei tributi ma an- D'Alema. costruzione avrebbe dovuto già to a tutti ha al suo interno una
che quello accessorio costituito al potere Ho assistito a un incontro tra Di un esempio ben diverso da essere iniziata da tempo. Già ci considerevole parte ambientali-
dal costo per stare dietro a tutti Il Pdl chiama riforme le leggi ad Paolo Flores d'Arcais e Massimo parte della politica abbiamo un credevo poco all'idea che l'Italia sta che batterà i pugni per la sua
gli adempimenti (due al giorno). personam. Chiariamo una volta D'Alema, moderato dal diretto- disperato bisogno, questo è cer- potesse costruire qualche im- conversione in qualcosa di con-
In questo pare proprio abbiano per tutte che quelle non sono ri- re de “L'Espresso”, Bruno Man- to; ma il Presidente del Copasir pianto nucleare. venzionale magari alimentato a
scoperto l’uovo di Colombo. forme, le riforme sono tutt'altra fellotto. Argomenti non nuovi non ha tutti i torti nell'affermare La vicenda di Scanzano Ionico ha gas come accadde con Montalto
Che il fisco sia una fonte di de- cosa, sono leggi per salvare sè per nessuno, analisi scontata- che il ventre dell'Italia è sempre dimostrato che anche solo lo di Castro.
lirio lo sanno tutti, non c'è biso- stesso e gli amici degli amici... mente opposte su molti aspetti, gravido, che la pancia del fu Bel- scavo di una grotta per lo stoc- Randall J Wilkins
passati e presenti. Mi sono tro- paese è abbondante di corpora- caggio di scorie, molto meno pe-
vato d'accordo su tutto con Flo- tivismi, paure, conservatorismi. ricolose di una centrale vera e
IL FATTO di ieri 21 aprile 1918 res d'Arcais (difesa della Costi-
tuzione, lotta incisiva alla corru-
Peccato si sia contraddetto af-
fermando al tempo stesso che
propria, rappresenta un proble-
ma insormontabile. Lo stress fi-
Secondo una recente biografia vagamente revisionista, il zione, riforma istituzionale con Berlusconi ha perso due volte le to-psicologico avrebbe fatto ap- IL FATTO QUOTIDIANO
Barone Rosso, al secolo Manfred von Richtofen, l’asso degli una sola Camera legislativa di elezioni politiche in una perfetta passire le fragole della zona. La via Valadier n. 42 - 00193 Roma
assi dell’aviazione tedesca, era un uomo timido, scontroso, 100 membri ed un Senato com- alternanza di tipo europeo, bat- costruzione di un impianto com- lettere@ilfattoquotidiano.it
poco sensibile al fascino delle donne, refrattario agli encomi posto da Sindaci e Presidenti di tuto dal centrosinistra e che il
e alla solennità dei cerimoniali patriottici. Un ritratto privato Regione, riduzione da 3 a 2 dei centrosinistra ha vinto tecnica-
inedito difficile da conciliare con la figura del mitico eroe dei gradi di giudizio, reintroduzione mente solo grazie alle occasio- Direttore responsabile
dei reati finanziari depenalizzati nali divisioni degli avversari, per
cieli, di scuola prussiana, arruolato nel glorioso reggimento Antonio Padellaro
e altro). di più senza riuscire mai a termi-
degli Ulani, protagonista di oltre 80 abbattimenti aerei nel
Tranne su una cosa: lui è convin- nare una legislatura, dilaniato Vicedirettore Marco Travaglio
corso della Grande Guerra, talmente sfrontato e dalle divisioni di una coalizione
to che là fuori ci sia una vasta so-
esibizionista da aver fatto dipingere di rosso sangue il suo cietà civile che non aspetta altro troppo eterogenea. Qui Flores Caporedattori Nuccio Ciconte e Vitantonio Lopez
triplano Fokker per essere meglio identificato. Predatore per che legalità, trasparenza, sobrie- ha ricordato il rifiuto di accetta- Progetto grafico Paolo Residori
vocazione, con uno speciale fanatismo nell’annientare i tà. Un fiume luminoso e gioviale re una lista civica nazionale fuori Redazione
nemici e un particolare sangue freddo nel puntare a di esseri umani distanti dai par- dai partiti nella coalizione, cin- 00193 Roma , Via Valadier n°42
sorpresa e prendere in caccia i velivoli nemici, il Barone titi, desiderosi di partecipare alla que anni fa. A D'Alema non ri- tel. +39 06 32818.1, fax +39 06 32818.230
Rosso diventerà simbolo dello sprezzo della morte, metà vita politica del Paese. Mi piace- sulta. Vi lascio immaginare le re- e-mail: segreteria@ilfattoquotidiano.it
condottiero romantico, metà soldato tecnologico. Invincibile sito: www.ilfattoquotidiano.it
rebbe poter concordare anche lative posizioni su Bicamerale del
fino al 21 aprile 1918 quando, nella Picardie francese, colpito su questo, ma purtroppo temo 1997 e legge sul conflitto di in- Editoriale il Fatto S.p.A.
da un capo squadriglia della RAF o – si dice – dalla che non conosca sufficiente- teressi. Come sempre sono Sede legale: 00193 Roma , Via Valadier n°42
contraerea australiana, si schianterà al suolo. Per il 26enne mente la realtà quotidiana di mi- uscito, al termine dell'incontro, Presidente e Amministratore delegato
Red Baron della Luftwaffe, alti onori militari degli inglesi e un lioni di Italiani; un panorama fat- con la sensazione che non si sia Giorgio Poidomani
funerale da eroe. to di qualunquismo, disinteresse fatto un passo avanti. Consiglio di Amministrazione
Giovanna Gabrielli per la cosa pubblica, piccole fur- Andrea Di Meo Luca D’Aprile, Lorenzo Fazio, Cinzia Monteverdi, Antonio Padellaro
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