ALTRA HP.: avremo a che fare con sistemi (N=1 ⇒ equazioni) autonomi.
Se avessimo x = f(x,t) (equazione non autonoma), servirebbero 2
informazioni (x e t) per predire lo stato futuro del sistema (⇒ sistema bi-
dimensionale o del secondo ordine).
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x x
Per a < 0, x è:
-) positiva (e quindi x cresce nel tempo) per x < 0
-) negativa (e quindi x decresce nel tempo) per x > 0.
Quindi il flusso indotto dal campo vettoriale f (descritto da frecce nere
sull'asse x) è diretto verso l'origine, che si dice equilibrio stabile. Si noti
che x = 0 è l'unica soluzione dell'equazione f(x) = 0, ossia l'unico punto in
cui si annulla il campo vettoriale.
Considerazioni simmetriche si possono fare per il caso con a > 0, in cui
l'origine è un equilibrio instabile.
Nel caso lineare omogeneo, la stabilità del sistema e quella dell'equilibrio
coincidono.
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Non banale da interpretare! Es.: cosa succede per t → ∞ per x(0) ≠ x0?
Analisi grafica:
. .
x x aumenta ( x > 0)
2π
−4π −3π −2π −π 0 π 3π 4π x
.
x diminuisce ( x < 0) punto fisso punto fisso
stabile instabile
La funzione f(x) = sin x rappresenta un campo vettoriale mono-
dimensionale, tale che x → x .
Interpretazione fisica del campo vettoriale: campo di forze che agisce su
un fluido che scorre lungo l'asse x con velocità x = sin x ⇒ flusso (indotto
dal campo vettoriale).
Punti in cui x = 0: punti di equilibrio
•) stabili o attrattori o pozzi (sinks)
•) instabili o repulsori o sorgenti (sources)
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π/4
0 t
x0 qualsiasi
x
0 t
−π
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xS xI
x
punto fisso punto fisso
stabile (localmente) instabile
Il flusso è diretto:
verso destra dove f(x)>0
verso sinistra dove f(x)<0
Soluzione a x = f(x) partendo da x0 arbitrario?
Basta piazzare una particella immaginaria in x0 e vedere come essa viene
trascinata dal flusso.
Posizione x della particella al variare di t (ossia x(t)): traiettoria a partire
da x0 (soluzione dell'equazione differenziale con condizione iniziale x0).
Insieme delle possibili traiettorie qualitative del sistema: quadro di stato
(phase portrait).
Punti di equilibrio x* (definiti da f(x*) = 0): punti di stagnazione del flusso
⇔ soluzioni di regime dell'equazione differenziale.
Equilibrio localmente stabile (o stabile): tutte le possibili perturbazioni
sufficientemente piccole vanno a zero nel tempo.
Se perturbazioni di qualsiasi entità si annullano nel tempo ⇒ equilibrio
globalmente stabile.
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f(x)=x3
x x
punto fisso f(x)=−x3 punto fisso
stabile instabile
. .
x x
f(x)=x2
f(x)=0
x x
punto fisso
metastabile
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xk+1 xk+1
x0b x0b
x0a xk
x* x0a x
k
0<a<1 a>1
ASSENZA DI OSCILLAZIONI
xk+1 xk+1
x0 xk x0 xk
a
x0 x1 x2 x
k
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xk+1
x* xk
stabile (attrattivo).
Sia p un punto fisso iperbolico con |f'(x*)| > 1 ⇒ ∃ un intervallo aperto U
intorno a p t.c. se x ∈U, x ≠ x* ⇒ ∃ k > 0 t.c. f k (x) ∉ U , ossia x* è un
punto fisso instabile (repulsivo).
Il punto si dice iperbolico se |f'(x*)| ≠ 1. Trattandosi di sistemi a tempo
discreto, il termine f'(x*) (autovalore del sistema linearizzato) si dice
anche moltiplicatore del punto fisso.
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xk+1 xk+1
x*
xk+1 xk+1
xk x0 xk
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Esempi
•) xk+1 = f(xk) = −xk
Questo sistema ha un solo punto fisso, nell'origine.
•) xk+1 = f(xk) = x 3k
1± 5
Questo sistema ha 2 punti fissi .
2
Esempi
•) xk+1 = f(xk) = −xk
Questo sistema ha un solo punto fisso, nell'origine, ma ha infiniti punti
periodici di periodo 2: xk+2 = f(f(xk)) = xk
•) xk+1 = f(xk) = x 3k
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1± 5
Questo sistema ha 2 punti fissi e 2 punti periodici di periodo 2 (0,
2
−1).
•) θk+1 = f(θk) = θk + 2πλ (mappa definita su un cerchio)
Se λ = p/q con p e q interi ⇒ fq(θk) = θk + 2πp = θk ⇒ tutti i punti del
cerchio sono punti fissi di periodo q.
Se invece λ è irrazionale ⇒ le iterazioni della mappa descrivono un'orbita
densa sul cerchio.
Chain rule
Siano f e g funzioni ⇒ (f⊗g)'(x) = f'(g(x))g'(x) (teorema di derivazione
della funzione composta).
Ma allora, se h(x) = fn(x), si ha:
h'(x) = f'(fn-1(x)) f'(fn-2(x)) ⋅⋅⋅⋅ f'(x)
Dunque, se xp è un punto periodico di periodo n ⇒ si ha:
k=0
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Dagli esempi è facile dedurre che nei sistemi a tempo discreto mono-
dimensionali sono ammessi comportamenti più complessi di quelli che si
possono riscontrare nei sistemi a tempo continuo. In particolare si possono
avere oscillazioni e quindi anche traiettorie periodiche.
In generale, si possono avere cicli (orbite periodiche) di periodo k (ossia
contenenti k punti distinti), detti anche "cicli-k": si tratta di successioni in
cui i valori distinti sono ottenuti ciclicamente iterando f:
x1,x2,...,xk, x1,x2,...,xk, x1,x2,...,xk, x1,x2,...,xk, ...
con x2 = f(x1), ..., xi+1 = f(xi), ..., xk = f(xk-1), x1 = f(xk).
Caso particolare: un punto fisso sulla mappa f è un ciclo-1.
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In altri termini, X = ∩ f k (U ( X ) ) .
k ≥0
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Biforcazioni
Flussi mono-dimensionali ⇒ tutte le soluzioni o raggiungono un equilibrio
o divergono.
Perchè ce ne occupiamo? → dipendenza del comportamento del generico
sistema dai parametri che lo caratterizzano (punti fissi generati o distrutti,
cambi di stabilità)
= f(x)
a<0
−b/a x
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BIFORCAZIONE SELLA-NODO
Biforcazione sella-nodo (saddle-node bifurcation o fold bifurcation):
meccanismo di base mediante il quale equilibri (punti fissi) vengono creati
o distrutti (al variare di un parametro, due equilibri si muovono uno verso
l'altro, collidono e si annullano reciprocamente).
. . .
x x x
0 x 0 x 0 x
x*
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BIFORCAZIONE TRANSCRITICA
In molti sistemi fisici, un equilibrio deve comunque esistere. La sua
stabilità può però cambiare al variare di un parametro.
Meccanismo standard per i cambi di stabilità: biforcazione transcritica.
. . .
x x x
0
0 x x 0 x
Diagramma di biforcazione:
x*
0 p
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BIFORCAZIONE FORCONE
Biforcazione forcone (pitchfork) supercritica o subcritica: comune in
problemi fisici in cui il sistema in esame sia simmetrico.
Biforcazione pitchfork supercritica
Esempio prototipo: x = px − x3
Grafici di f(x) al variare di p:
. . .
x x x
0 x 0 x 0 x
0 p
x*
0 p
Punti di equilibrio non nulli: sono instabili ed esistono solo per p < 0
(valore di biforcazione).
Origine: come nel caso supercritico (stabile per p < 0, instabile per p > 0).
Ma per p > 0 manca il termine di stabilizzazione ⇒ il sistema diverge.
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Diagramma di biforcazione:
x*
r0 rS 0 p
Note:
1) rS (= −1/4) < r < r0: coesistono due stati stabili qualitativamente
differenti. Conseguenza: l'origine è localmente stabile, ma non
globalmente stabile (mentre per r < rS l'origine è globalmente stabile).
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BISTABILITÀ E ISTERESI
Sistema con 2 attrattori stabili: sistema bistabile.
Esempi: immagini "gestalt" (bistabilità della percezione visiva).
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sella
x* -nodo
sella
-nodo forcone
sella sella
-nodo -nodo
p1 p2 p p1 p2 p
Se vario p passo-passo su un intervallo [p3, p4] che contiene [p1, p2]?
x*
0
6 5
1
catastrofe catastrofe
4
2 3
p3 p1 p2 p4 p
Ogni volta che il parametro viene cambiato ⇒ il sistema va verso un
nuovo equilibrio, seguendo la sequenza 0, 1, 2, 3, 4, 4, 6 (= 0). Il grafico
corrispondente è un ciclo di isteresi.
Conclusione: per avere isteresi servono almeno due biforcazioni.
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