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Quaderno N. 13
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COLLEGIO INGEGNERI FERROVIARI ITALIANI
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COLLANA DI TESTI DI CULTURA PROFESSIONALE
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EDIZIONE 1992
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Schemi e disegni di principio:
Serie I 0/16 II serie - Ed. 1979.
- Se~ie «V» III serie - Ed. 1982· VP (unità di punto), VDe (unità da de-
viatoi), VFde (unità da fermadeviatoi), VA (unità ausiliarie), VS (unità
da segnali), U.CB (unità per circuiti di binario banalizzati), Vcod (uni-
tà per la codifica dei binari di C.T_), VJBA (unità di inversione BA).
Serie 88914 - Ed. 1979 - Armadi e telai (unità a connettori).
Serie S (schemi per apparecchiature particolari), S.De (deviatoi),
S.Fde (fermadeviatoi), S.Se (segnali), S.CB (circuiti di binario), S.BA
(blocco automatico).
Serie V (schemi vari di impianti e apparecchiature nuove).
-
•
8
•
INDICE
Tav.
» 2
1 Generalità sugli ACEI
Caratteristiche generali di un ACEI e piano schematico
-
» 3 Quadro luminoso
» 4 Banco di manovra
» 5 Fasi di funzionamento
» 6 l a prova di controllo
» 7 Incompatibilità fra itinerari
» 8 Introduzione alla tabella delle condizioni - Parte l a
» 9 Introduzione alla 'tabella delle condizioni· Parte 2 a
» lO Tabella delle condizioni
» 11 Comando e indicazione
» 12 Registrazione e risposta
» 13 2 a prova di controllo •
» 14 Verifica della via - Parte l a
» 15 Verifica della via - Parte 2a
» 16 Bloccamento del percorso Parte 1 a
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»
»
»
17
18
19
Bloccamento del percorso - Parte 2a
Bloccamento del percorso - Parte 3 a
Bloccamento del percorso - Parte 4 a
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-
» 20 3 a prova di controllo
» 21 Controllo del percorso
» 22 Bloccamento del punto origine - Parte 1 a
»
» 24
23 Bloccamento del punto origine· Parte 2 a
Bloccamento del punto origine - Parte 3 a
Bloccamento del punto origine - Parte 4 a
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» 25
» 26 4 a prova di controllo Il
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CORS I DI FO Rf,\AZ IONE PROFESSIONALE
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SI PETI:RMIN4 NON APPENA IL CV"'.1'vç.uO ,t/A SGOM'BE,QaTO LJEL TUTTO L r/T/NE.QAqIO
Lo/El ERA:Z:~O~L:__ €_~ AS ;:/C(! _lIBE'<fUIONE ,.c"IJ.1IION4TA (ÉNTE ,.DEI{ ENrE) OTTENl/TA.
i1BBL1NOON~NO ISINCOil colò INrE,QESSATI.
L ~/ST.q.4b4ME#ro..
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#.4# MA#O ..cHE .7'Z?E/v'O o M.4NOf/RAAm...vr4A/.PO,
COMANpD DI IrlNEQAQlQ _ E' LA .oR/M.:! FASE OPERATIVA 0/ UN ACE/. AZIONE YVLONTAqlA LJELL 'OPEQATORE
ESECUITA ..ot<EM€NDO UN /:){/LSANTe LJ 'ITINé"QA Q/O. 04' /NIZ"/O A TUTTE LE
ALT,QE PA$I C/-.fE SI ,GFFErrUAIVO LU./rOtlrl"ATIC4/'VfE"/VTE.
DlsrQUz'lONE ..dUn:ufATICA DE}- CCJ,WLJNOO _ C.iJRA rrERlsTICA DELL '.4 CE/ /JE.Q CUI" NON OCCORJ:lE INTE.QVENTD OELL 'OPEJZ4?"l7I?E
sua '.4P1JAQATO .DEQ ANNULLAQE UN COM4NDD DI IrtNE..QA,QIO 001 ISTt(.4DAM'E".{
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- ACEI
TAVOLA
2
APPA RATI CENTRALI
CARATTERISTICHE GENERALI 01 UN ACE I
ELETTRICI A PULSANTI DI ITINERARIO
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PIANO SCHEMATICO
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- TABELLA , TASE.l.LA 2
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OCCIIa4ZIONE
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DEL Cf:JIJ.ulOO L.t:. CONFER,MA E' DATA DALL'ACCENSIONE DELLA .l.dMoCIdOA DEL PULSANrE Di COM4NDO.
VEg,F'/CA DELLA FASE NELLA' qUALE .I.'APPA.QAro CONrQOLl.A AUTOMAriCAMeNTE CI-IE SIANO LISER,I i cdo
U.rgrA' OELLA VIA INTER.ESSATI D,dJ..J.. J ITINEJ<AQ.IO E C/.IE SIANO A VIA iMP/:OITA I SE9NAl.1 PER. f QUAl.I E' ~/CIlIE.sro
rAlE ASPE/ro DALL' IrtNEQjj,QIO Cl?M'AIIIDA1V_
F,tJ.SH NELLA t:?UALE L'APA1.QdrO STABIl.ISCE AuroMArICAME/VrE QUEI COJ.J.E9.4MENrt CPç IMPGOISçoNO
DI MOD/~/C.iJQE LA Po.slIIONE DELi.E ,dPA<lq&"Cc.tFl'Ar(.I;QE: 0/ C4D/N.4" C,I.'E" ~ Cll ENrI bI MArL',tU.G
(ck-vicHÒ/~ PL.", ecc) D.-.'f./,L~/nNE.q,A.t?'O_
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DA qUEL.lA '<.,cH'GsrA
ccwrgau.o IN QUESTA FASE. CI-I-E PRECEDE IL B.l.OCCLJMENro OEL PONfO OQ/9/NE, L'APPAQAro ACCERTA
DEL P~QCoRSO L'ESlsrENrA OELL' GFFETnVO CONTQOLLO NELLA. pOSlr,ONE VOJ.UTA DE'iLI ENTI 01 PIArZAl.E
(devia!bi"{t!:rrnadevialoi,, p ":/ecc) E N. LORO .8,LOCCAMGNTO_
BLOc"cAMSNTO FASE FINALI! DI!fLL6 OPERAZIONI AurOMArICh'E" DI VERIFICA 01 i.lBçRTA~ bELLA .....I A, DI
DEi. PlP(1f) ORl9/lfE Bl.OCC4MENTO E CONTQOLLO DEL PERCOQSO_ ('_,oCOISCE:: LO SCIOC.lhWENTV INTEU,oEs/7vo
(o INIZFAL~) .DEI CDllEc;AME'Nrl srABI.UTI_
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M.d.NUALE
8LOCCO
E l.W SISrEMA DI 810CCAMEl'lro DEL PERCORSO OTTENUTO MANUMMENT€,LJNZIC'I.'E"AIJroMATle.tJMENr.e
L1ZIOHLJNDO UNA APPOSITA l.EVE"rT.a_
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ED OTTICA, A.LL.OQCI-IE
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- 12
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
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CARATTERISTlCHE GENERALI DI UN ACEI SENZA SEGNALA- Sui deviatoi incontrati di punLa dai treni ed interessati da alme-
MENTO DI MANOVRA no un itinerario percorribile a velocità 2: 60 km/h sono installate
casse di manovra fornite di elettromagnete per l'intallonabilità a co-
Negli ACEI, per dascun movimento di treno, il comando di tutti mando (v. tavola 44). Il sistema consente di rendere il deviatoio (nor-
gli organi operativi di piazzale interessati (essenzialmente casse di malmente tallonabiIe) intallonabile (elettromagnete diseccitato) so-
manovra di deviatoi e di barriere di PL e segnali) viene impartito, in Ia per i treni.
situazioni normali, semplicemente premendo un pulsante di coman- La numerazione dei deviatoi è: progressiva da sinistra a destra e
do di itinerario. Tale pulsante, appena rilasciato, ritorna nella posi- in senso orario. Nelle comunucazion~,il deviatoio" a », è: quello più
zione di riposo per effetto deli'azione di una molla. vicino al EV., per economia di posa cavi, a meno che esigenze di eser-
Dopo l'arrivo o la partenza del treno, se tutte le operazioni sono cizio non consiglino altrimenti.
andate a buon fine, l'ACE! ritorna allo stato di riposo senza alcun in-
tervento da parte dell'operatore al banco.
Non si verifica. però, il ritorno in posizione normale dei devi.atoi: SEGNALI
essi, salvo casi del tutto particolari, restano nella posizione nella
quale sono stati utilizzati o, comunque, richiesti dall'itinerario. In- I segnali sono contrassegnati da lettere maiuscole progressive da
vece le barriere dei PL, dopo la liberazione, si sollevano automatica- sinistra a destra e l>rogressivamente a partire da quello in basso a
mente, salvo che siano ubicate in corrispondenza del cdb di stazio- sinistra e procedendo in senso orario per quelli associati ai punti
namento o nella rona di uscita (v. tavole 7 e 14) nel qual caso la ria- estremi di stazione. Agli scudetti relativi ai segnali di partenza sono
pertura deve essere effettuata con la levetta singola di manovra. associati gli stessi numeri (romani) del binario di stazionamento in-
Una caratteristica di rilievo degli ACEI del tipo io esame è la libe- teressato. Sono del tipo luminoso; sei di essi (C, D, E, F, G e H) sono
razione elastica degli itinerari. Con tale espres.sione si intende indi- segnali di partenza, quattro (A, B, J e L) sono segnati di protezione
care una modalità di funzionamento, secondo la quale la libera'l.io- e quattro (Avv A, Avv B, Avv L e Avv 1) sono segnali di avviso. I segnali
ne, cioè la cessazione del bloccamento, di ogni singolo ente di piaz- di avviso Avv B e Avv L sono segnali permissivi del blocco automati-
zale (deviatoio, fennadev-iatoio, PL, ecc.) si verifica non appena il co; i segnali Avv A e Avv J sono segnali di avviso isolati. I relativi
convoglio ha abbandonato il cdb che scopre,. la zona dell'ente stes- aspetti sono riportati nella tabeHa l.
so. In altri termini, la liberazione progredisce con la marcia del tre- l segnali ubicati sulla destra rispetto al senso di marcia del treno
no e consente di avere disponibili immediatamente i singoli enti. a cui comandano hanno la vela di forma quadrata anziché circolare.
mano a mano che i vari cdb di immobilizzazione vengono liberati.
Altra caratteristica specifica dell'ACEI è il comando perduro:
questo significa che il comando impartito si registra solo se le con- CIRCUITI DI BINARIO
dizioni di sicurezza richieste dall'apparato per la fase di risposta so-
no soddisfatte al momento in cui si preme il pulsante di itinerario.
In caso contrario, per esempio se sono in atto itinerari o manovre
incompatibili, nel momento in cui viene rilasciato il pulsante, il co-
mando si distrugge automaticamente, cioè non ha alcun seguito e
l'apparato non ne conserva alcuna memoria.
I circuiti di binario, indicati nel pianoschematico, le cui funzioni
prevalenti sono singolarmente specificate nella tabella 2, sono com-
plessivamente 25 e sono numerati in senso crescente da sinistra ver-
so destra e in senso orario.
l circuiti dei binari di corsa sono attrezzati per la codificazione.
-
PIANO SCHEMATICO ITINERARI
In figura viene riportato il piano schematico di una piccola sta- I punti in cui hanno inizio e termine gli itinerari risultano dalla
zione con ACEI senza segnalamento di manovra. tabella seguente.
La stazione ha tre binari di ricevimento e partenza dei treni ed
uno scalo; e inserita su una linea a doppio binario, attrezzata con ARRIVI PARTENZE
blocco automatico a correnti codificate reversibile a tre aspetti sul
binario di sinistra e a due aspetti sul binario di destra.
La simbologia adottata è quella d'uso, riportata sulle istruzioni Dal punto 1 a binario I Da binario I al punto 1
citate nella bibliografia. dal punto l a binario Il da binario I al punto 4
Al piano schematico presentato saranno anche riferiti i circuiti dal punto 1 a binario III da binario II al punto t
elettrici; esso sarà quindi, anche in seguito, spesso citato e richia-
mato.
In figura, sotto il piano schematico, è: riportata la tabella l con
i possibili aspetti del segnali e le condiz.ioni previste per la loro oc-
cupazione. t: anche riportata una tabella 2 per specificare la funzio-
dal punto 2 a binario II
dal punto 2 a binario III
dal punto 3 a binario II
dal punto 3 a binario III
da binario II al punto 2
da binario II al punto 3
da binario Il al punto 4
da binario III al punto 1
-
ne dei cdb. dal puoto 4 a binario I da· binario III al punto 2
La tabella 3 completa la terminologia iniziata in ta\'. 1.
dal punto 4 a bi nario li da binario III al punto 3
dal punto 4 a binario III da binario III al punto 4
DEV[ATOI
La stazione ha 7 deviatoi semplici e I deviatoio inglese doppio; I punti iniziali e finali di itinerario associati ai punti estremi di
tutti sono manovrati a distanza con casse di manovra elett riche, ad stazione sono contraddistinti da "scudetti» individuati da numeri
eccezione della comunicazione IDi a/h. manovrata a mano, ma mu- arabi progressivi in senso orario_
nita di fermadeviatoi elenrici bloccabili nella sola posizione norma- Invece, i punti iniziali e finali di itinerario associati ai segnali di
le. Sul ramo deviato i deviatoi 4a e 4b sono percorribili a velocità partenza sono contraddistinti da scudetti individuati dagli stessi
s 60 km/h gli altri deviatoi a velocità :$ 30 km/h. numeri romani dei binari di stazionamenLo corrispondenti.
13
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- ACEI
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APPARATI CENTRALI
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ELETTRICI A PULSANTI 01
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- 14
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
In figura è riportato il quadro luminoso (OL) che, con una simbo- I circuiti di binario appaiono normalmente spenti. Essi si illumi-
logia di tipo unificato, indicata nella tabella, rappresenta il piazzale nano;
corrispondente al piano schematico della tavola precedente, com- - a luce bianca, quando sono liberi ed e in atto un bloccamento di
pleto di tutti gli enti (segnali, deviatoi, ferma deviatoi, cdb. ecc.). Il i tinerario o di istradamento che li comprende; -
OL fornisce il controllo ottico delle indicazioni dei segnali e consen- - a luce rossa, quando sono occupati.
te al personale del Movimento di rendersi conto, mediante apposite
indicazioni, della situazione dell'impianto e, indirettamente, della
posizione di treni e manovre. PEDALI
Si illustrano, ente per ente,. le modalità di ripetizione sul QL.
I pedali (nella stazione in esame non ne esistono) sono rappresen·
tati da un segno grafico rettangolare, normalmente spento. che si il·
SEGNALI lumina a lu.ce bianca fissa, quando il pedale è azionato.
Il segno grafioo passa a luce bianca lampeggiante, se il pedale
Il controllo di illuminazione e la ripetizione degli aspetti forniti non torna completamente a riposo dopo la liberazione del punto
dai segnali luminosi di protezione e partenza appaiono, nel segno origine.
grafico corrispondente, con la proiezione di luci dello stesso colore
di quelle proiettate dalle luci del segnale.
Per i segnali di avviso isolato rappresentati sempre con una sola
luce viene ripetuto a luce gialla l'aspetto di via impedita e a luce ver- PUNTO ORIGINE (O INIZIALE) DI ITINERARIO
de qualsiasi aspetto di via libera. Per i segnali di blocco con avviso
accoppiato viene riportato soltanto un segno grafico senza indica· Lo scudetto del punto origine di itinerario è ubicato in genere in
zione luminosa. prossimità del segnale luminoso al quale è associato.
Sullo stante dei: segnali di partenza esiste un segno grafico di for- Normalmente illuminato a luce bianca fissa, assume i seguenti
ma circolare, che si illumina a luce bianca fissa quando esistono le aspetti: .
condizioni per la manovra a via libera del segnale: la ripetizione - illuminato a luce bianca lampeggiante, nell'intervatlo tra la regi·
stessa può e,ssere a luce bianca lampeggiante, quando sia stato ne· strazione del comando e il bloccamento del punto origine;
cessano azionare il tasto Tb. - illuminato a luce rossa fissa, quando si verifica il normale bloc-
I segnali di chiamata sono indicati da un segno grafico che ne ri· camento del punto origine dell'itinerario;
corda la forma; esso è normalmente spento e si illumina a luce bian- - illuminato a luce rossa lampeggiante, quando il bloccamento del·
ca fissa quando viene attivato il segnale di chiamata. l'itinerario viene ottenuto manualmente mediante intervento con
una Ievetta che sarà descritta in seguito;
- spento, in caso di anormalità o se funge da punto finale (vedi
DEVIATOI punto finale di itinerario).
Il segno grafico relativo, di forma rettangolare, normalmente Il funzionamento del blocco aUlomalico viene ripetuto sul QL co-
me di seguito descritto.
spento, si illumina:
- a luce bianca fissa. quando, a seguito di un comando di itinerario SENSO DEL BLOCCO. E. rappresentato da due frecce orientale
si verifica la diseccitazione dell'elettromagnete e si otliene il re- in senso inverso. Normalmente è accesa alt/ce bial1ca fissa quella
lativo b[occamento in cabina; corrispondente al senso di malTia in atLo, mentre e spetlta quella del
- a luce bi,mca lampeggiante, in caso di diseccitaz.ione accidentale senso inverso.
dell'elettromagnete o di mancato bloccamento. STATO DELLA PRIMA SEZIONE DI BLOCCO NEL SENSO DEL-
LE PARTENZE. È indicato con una ripetizione ottica costituita da
due riquadri adiacenti contrassegnali dalle scriLte LIB e OCC: il pri-
FERMADEVIATOI BWCCABILI mo è acceso a luce bianca, quando la sezione è libera, l'altro si ac· ,
cende a luce rossa, quando [a sezione si occupa.
Le ripetizioni sono analoghe a quelle dei deviatoi. STATO DI UNA SEZIONE DI BLOCCO DI LINEA. Lo stato di una
sezione di blocco di linea e rappresentato mediante una striscia,
normalmenLe spellra, che si accende a luce rossa {issa, quando il cdb
PASSAGGI A LIVELLO risulti occupato e a luce lampeggiante, se la sezione ~ int<;,rcssata da
una anormalità. In tale ultimo caso. la ripetizione è bia/lca se la se-
I passaggi a livello (nella stazione in esame non ne esistono) sono z.ione è libera, è rossa se la sezione è occupata.
simbolicamente indicati con due coppie di sbarrettc rettangolari di
cui: FUORI SERVIZIO BINARI. Il segno grafico che ripete il fuori
- una, perpendicolare al binario, se illuminaLa a luce azzurra, indi- servizio di un binario, contrassegnato dalla scritta Fs P o fs D (pari
ca che esiste il controllo di barriere aperte; o dispari), è ubiealo in corrispondenz;a del binario cui si riferisce.
- l'altra, parallela al binario, se illuminata a luce bilJrlca, indica Esso è normalmente spento e si illumina a luce rosse! fissa, quando
che esiste il controllo di barriere chiuse. Questa ultima indica- il binario è fuori servizio, mentl'c è a luce russa {all1pe~gr{lI1tl' nelle
zione può lampeggiare, insicme alla ripctizione corrispondente fasi inlermedie.
sulla mostrina della Icvetta per il comando singolo, quando man· ANNUNCIO TRENl. Un segno grafico retlangolan::, si illumina a
ca lo. concordanza tra gli organi di manovra e lo. posizione delle fLKe hiatlCa, per segnalare l'arrivo di un treno dalla direzione COITi·
barriere. spondente.
15
•
- TAVOLA
APPARATI CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI 01 ITINERARIO
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Apparati centrali eletlrici a pulsanti di itinerario
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DISPOSITIVI AUSILIARI E DI ALLARME (fig. 2/b-f) do di arrivo o di partenza relativo al IaLO sinistro della stazione
è ancora attiva la codificazione di uno o più cdb. La segnalazione
Nella stazione in esame si hanno: è realizzata onde suggerire al DM l'eventuale intervento sul tasto
_ 2 levette: TtS e TtD (tasti lacitazione suoneria segnali e suoneria Tsm relativo.
deviatoi e fermadeviatoi). A 2 posizioni, con disp. di piomb.; a si- La lampada si accende invece a luce bianca fissa per indicare che
nistra taeitano la relativa suoneria di allarme per mancanza di i cdb dell'itinerario in alto sono regolarmente ·codificati.
controllo. Una lampada a luce bianca si accende quando manca Le stesse considerazioni valgono per la lampada dì destra relati-
un controllo e permane accesa anche dopo l'azionamento del la" va ai movimenti del lato destro deHa stazione;
sto tacitazione; - 1 lampada JsmD, normalmente spenta, che si accende a luce
_ 1 levelta DIS (disabilitazione). A 2 posizioni. con chiave yale e bianca lampeggiante allo scatto di uno o più interruttori di pro-
disp. di piomb.; a sin.istra dis!J.bilita t'impianto. La chiave yate, tez.ione delle manovre dei deviatoi o PL;
normalmente inserita, deve essere estratta dopo che una lampa- - I lampada N, normalmente accesa a luce bianca, per indicare
da, normalmente spenta, passa da luce bianca lampeggiante a !rc- che l'impianto è alimentato", normalmente,,;
ce bianca fissa; - L lampada R,'llormalmente spenta, che si accende a luce rossa
_ 1 levetta Tt Aliro (tasto tacitazione alimentazione). per denunciare che l'imp[anto e alimentato" in riserva ".
La '" suoneria alimentazione" si aziona e corrispondentemente si
accende la relativa lampada di segnalazione, o per l'intervento di
un interruttore a scatto, o per mancanza alimentazione sia nor- DISPOSITIVI PER L'INVERSIONE DEL BLOCCO E L'ESCLUSIO-
male che riserva, o per allarme alla centralina. L'azionamento NE DALLA CIRCOLAZIONE DI UN BINARIO (fig. 2la-g)
delta levetta Tt Alim tacita la predetta suoneria; "
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CORSI DI F D R M AZ IONE PROFESSIONALE
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- 20
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
GENERALITÀ altri itinerari che richiedano la manovra degli stessi deviatoi in po-
sizione opposta.
Le principali operazioni dell 'apparato per il comando e la costi-
RISPOSTA APPARATO. La risposta dell'apparato consiste nella
trJzione di un itinerario sono, nell'ordine, le seguenti: verifica, mediante la cosiddetta serratura elettrica, che non siano in
- comando dell'itinerario;
atto itinerari incompatibili e che siano soddisfatte alcune condizio-
- indicazione dell'itinerario;
ni preliminari: rispetto alla costituzione dell'itinerario.
- risposta dell'apparato e registrazione del comando;
- verifica della libertà della via; REGISTRAZIONE COMANDO. Questa fase si realizza solo se le
- bloccamento del percorso: verifiche delle fasi precedenti vanno a buon fine, Viene segnalata
- controllo del percorso; su(banco con l'accensione a luce bianca della lampada corrispon-
- bloccamento del punto origine; dente al pulsante di comando e sul QL con il passaggio da luce bian-
- verifica delle condizioni di linea; ca fissa a lampeggiante dello scudetto relativo al punto iniziale.
- verifica delle condizioni per la manovra del segnale; Il lampeggialpento dello scudetto iniziale è preceduto da quello
- selezione dell'aspetto del segnale; dello scudetto finale che, come si vedrà in seguito, si verifica se, a
- codificazione dei binari di corsa; seguito del comando, sono soddisfatte le condizioni di risposta (Ru)
- manovra del segnale. del punto finale stesso.
Peraltro la verifica delle condizioni di linea, non è sequenziale in Il buon esito della fase consente al comando di restare in atto, an-
quanto si manifesta tra la fase di indicazione di itinerario (1) e quel. che se viene rilasciato il pulsante.
la di verifica delle condizioni per la manovra del segnale (S).
VERIFICA CONDIZIONI DI LINEA. Completata l'indicazione
Le operazioni dell'apparato per la distru'zione del/'itinerario so-
dell'itinerario, indipendentemente dallo svolgimento delle altre fasi
no, nell'ordine, le seguenti:
di funzionamento, si attiva la fase di verifica deUe condizìoni di li-
- occupazione del segnale e distruzione del comando;
nea (di regola: blocco e P.L.). Ovviamente, tale fase è presente solo
- liberazione del punto origine dell'itinerario;
per gli itinerari .di partenza.
- liberazione elastica del percorso;
- liberazione del punto finale dell'itinerario. VERIFICA LIBERTÀ DELLA VIA. Questa fase, a parte altre con-
In figura è riportato lo schema a blocchi con la sequenza deHe dizioni che vedremo, controlla che siano liberi i cdb interessati e che
suddette fasi di funzionamento completate da quelle relative aHa siano a v.i. i segnali per i quali è richiesto tale aspetto. La verifica
manovra dei deviatoi (che si effettua tramite particolari teleruttori della via, come anche la verifica delle condizioni di linea, non deter-
bloccabm-a ritenuta meccanica detti combinatorz) e all'acquisizione mina direttamente variazioni alle indicazioni luminose del banco e
dei relativi controlli, aUa verifica delle condizioni di linea e dell'in· del QL.
tallonabilità dei deviatoi.
BLOCCAMENTO DEL PERCORSO. L'apparato stabilLsce dei col-
Le frecce riportate sulle linee che collegano i blocchi indicano,
legamenti elettrici che impediscono di modificare la posizione dei
collaro senso, l'ordine nel quale le fasi si susseguono: ad esempio
relè combinatori di manovra dei deviatoi e di realizzare un successi~
lo schema indica che la fase dell'indicazione dell'itinerario non si
va itinerario incompatibile. Sul QL tale bloccamento de! percorso si
attua se non sono completate le fasi di comando dell'itinerario e di
manifesta con l'accensione a luce bianca della striscia relativa all'i~
intervento dei combinatori. Le frecce orientate'verso l'alto indicano
tinerario comandato, Continua a lampeggiare lo scudetto del punto
retroazioni su operazioni precedenti.
origine, mentre si spegne lo scudetto del punto finale. Lampeggiano
A sinistra della rappresentazione a blocchi, con riferimento all'i-
pure sul QL i tratti di striscia corrispondenti ai« calci" dei deviatoi
tinerario di partenza II·3 della stazione in esame, sono indicate in
per i quali non è ancora pervenuto LI controllo.
corrispondenza delle varie fasi, le posizioni del pulsante di coman-
Il bloccamento del percorso può essere sciatto mediante estra-
do e gli aspetti della lampada relativa, gli aspetti delta lampada del.
zione del pulsante di comando, ma solo a condizione che non sia an-
la levetta Tl/Tm e le ripetizioni sul QL
cora broccato il punto origine (vedi oltre).
CONTROLLO DEL PERCORSO, L:operazione consiste nel con-
COMANDO E COSTITUZIONE DI UN ITINERARIO trollo della corretta costituzione dell'itinerario mediante un circui·
to sul quale è verificata l'esistenz.a dei cOrltrolli dei deviatoi e la rea-
Ci si riferisce all'itinerario di partenza 11-3. lizzazione dei bloccamenti e dei collegamenti di incompatibilità, Ta-
le fase non determina direttamente variazioni alle indicazioni lumi-
IMPIANTO A RIPOSO. Pulsanti e levette sono in posizione nor· nose del banco e del QL
male e le lampade del banco sono tutte spente, escluse eventualmen-
te quelle di controllo dell'alimentazione, e le lampade delle levette BLOCCAMENTO DEL PUNTO ORIGINE, Il bloccamento del pun-
TID, Tbfs e TbBA. Sul QL è spenta la striscia dell'itinerario da per- to origine (iniziale) dell'itinerario si ottiene se e stato effettuato con
correre e acceso a luce rossa il binario di stazionamento dal quale esito favorevole ii controllo del percorso. Esso conferma con un col-
deve partire il treno; sono accese le luci di controllo dei segnali. So· legamento di rctroazione, il bloccamento del percorso, impedendo-
no accesi a luce bianca gli scudetti det punto iniziale e del punto fi- ne uno scioglimento intempestivo. Questa fase si manifesta, sul ban~
nale d'itinerario. co, con l'accensione a luce rossa fissa della lampada della levetta
Tl/Tm corrispondente al punto iniziale del1'itinerario e, sul GL, con
COMANDO ITINERARIO, Con la pressione sul pulsante di itine- l'accensione a luce rossa fissa delta scudetto del punto stesso. Il
rario si eccita il relè di comando cdII-) se non e in atto l'itinerario bloccamento del punto origine non richiede la \'erifica delle condi·
inverso Cs3-H (quale condizione di serratura elettrica preventiva). zioni di linea,
L:eccitazione del Telè di comando CdII·3 aziona i combinatori di
VERIFICA CONDIZIONI PER LA MANOVRA DEL SEGNALE. In
manovra dei deviatoi dell'itinerario,
[J pulsante va tenuto premuto sino alla fase di registrazione.
questa fase si verifica che l'itinerario comandato sia stato formato,
controllato e bloccato e che esistano le condizioni di linea. Il buon
INDICAZIONE ITINERARIO. Il raggiungi mento da parte dei C'sito della fase si evidenlia sul Gl con l'accensione di una ripeti7.io-
combinatori di manovra dei deviatoi della posizione richiesta dal- ne di forma circolare sullo stante del segnale di panC07.3 che per
l'itinerario consente all'apparato di verificare che non siano in atto semplicità non è stata indicata in figura.
(SegHe)
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Subito dopo viene realizzata l'intallonabilità dei deviatoi presi di cupazione permanente; contemporaneamente, sul banco, si spegne
punta. Essa viene presentata con il noto segno grafico che è stato an- la lampada del pulsante d'itinerario. Sul QLìL tratto di striscia, cor-
che esso tralasciato per sempHcità. rispondente al cdb occupato, passa a luce rossa e la ripetizione del
segnale indica la v.i.
SELEZIONE ASPETTO SEGNALE. La selez.ione avviene in base
alle condizioni dei segnali a valle per i segnali di ingresso e delle LIBERAZIONE DEL PUNTO ORIGINE. Questa"fase, necessaria
condizioni di codificazione per i segnali di partenza. per la liberazione elastica del percorso, avviene non appena il treno
ha abbandonato il cdb di stazionamento. Sul QL lo scudetto del pun-
CODIFICAZIONE BINARI DI CORSA. In questa fase si innesca to orlgine passa da luce rossa a luce bianca.
un di:spositivo che commuta da fissa a codificata l'aliment3zione dei
cdb dei binari di corsa. Si accende a luce bianca fissa la luce destra LIBERAZIONE ELASfICA DEL PERCORSO. Successivamente
del tasto Tsm 2·3, che per semplicità non è stata dportata. alla liberazione del punto origine. via via che il treno abbandona i
cdb, si annullano i bloccamenti degli enti di piazzale (in particolare
MANOVRA SEGNALI. Al buon esito di tutte le fasi precedenti se- . dei deviatoi) interessati dall'itinerario.
gue la manovra automatica del segnale e la presentazione sul simbo- La liberazione elastica si manifesta sul QL con lo spegnimento
lo riportato sul QL dell'aspetto relativo. dei tratti di striscia, passati a luce rossa quando il treno aveva impe-
gnato i corrispondenti cdb.
DISTRUZIONE DI UN ITINERARIO. Ci si riferisce ancora all'iti.
nerario 11-3. LIBERAZIONE PUN10 FINALE. Ultimata la liberazione di tutti
i cdb, avviene la liberazione del punto finale dell'itinerario e il rela·
OCCUPAZIONE DEL SEGNALE. Il segnale si dispone permanen- tivo scudetto si riaccende a luce bianca fissa. L:impianto è ritornato
temente a v.i. all'atto dell'impegno da parte del treno del cdb di oc- a riposo. ...-
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N.a., AL FINE DI RISPONDERE AI QUESITI SOTTOINDICATI AI[ 7 - Che funzione, tra le seguenti. può avere In Icvctta disegnaLa in
. 2 . 3, SI INVITA A PRENDERE NOTA DEI SIMBOLI USATI figura?
IN TAV. 5.
A - SCELTE MULTIPLE
A - Accensione lampada di conlro(]o
I Se sul Ql appare l'jndica7.ione di figura per un treno in arrivo. normalmente spenta
quale è la fase di funzionamento in corso? B - Manovra a v.i. di un segnale e [aslo Tb
C - Liberazione e blocca mento manuale
D - Disabilitazione della stazione
8 Come appare normalmente la lampada nella levctla in figura?
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Lo.
Al ConI roIla del percorso
B) Distruzione del comando
,......el Liberazione punto origine
\ Occupazione segnale
A ~ Accesa a luce bianca
B - Accesa a luce rossa
C - Accesa a luce azzurra
D - Spenta
,:8 nD
2 - Se sul Ql appare l'indicazione di figura per un treno in parten- 9 - Quale levetta, fra le seguenti. può essere disegnata in figura?
·za, quale è la fase di funzionamenLo in corso?
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B -Tb/s
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B - DOMANDE BREVI
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I" ~I ,-<.~, 3 CJ '" L Apporre nel quadratino una crocetta in corrispondenza dei so-
, ". ''''i ~'~"
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~i"'OO:::' ."", li tasli piombati,
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~ 1.1l1':U TcD O Di, C TtD O D C
Fd C TbD C Tb/S O TID C
'" Te O Tsm [J Tacc D Tl/Tm D
) Treno in transito T'. C TtS O
J) Treno in sosta
Cl Occupazione del segnale 2 Con riferimeoto allo stralcio di QL indicato in figura,
DJ Possibile solo per un guasto
4 Se un cdb di percorso resta indebitamente DccupalO dopo l'ar- Pun/b
ri"O di un treno, quale C, tra quelle indicate sollO, la sigla del /Oi;llO!~
dispositi~'o di soccorso da usare successivamente alla manipo-
lazione del tabulalore?
A . TlD C· Tb sulla labell.a seguente, indicare con Ulla cmcetta e per ogni fase
B . Tb/S D . TbD lo stato d'accensione a luce bianca fissa (simbulo ';:';), oppure a
luce bianca lampeggiante (2.,}'1), o lo sLato di spento (:.-:) delk-
5 Quale, fra le seguenli le\'t:tte, ha il l-ilOI'OO a molla? l-,petizioni luminose che appaiono sul QL StL"SSU.
A . TbD C - Tz
B-TtS D-TlD
Fc::r.se [g9> lo Q Q 001
, Ouale funzione, tra le seguenli, può ottenere la len.. tta disegna-
La in figura? o O"" :.::.
wrnondo
A - Disporre a via impedita un segnale
B - Taci.l'lre una suoneria
C - Effettuare la liberazìone dci punto Ven)/co della VIa
J. origine
D - Manovrare singolarmenle un devialo io
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CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
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CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
Tavola
ACEI7
Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario
INCOMPATIBILITÀ FRA ITINERARI
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GENERALITA a} I due itinerari hanno un tratto di percorso in comune. Poiché in
tale caso i due itinerari richiedono almeno un deviatoio disposto
Scopo della presente tavola è illustrare i concetti di incompatibi- in posizione diversa, si dice che vi è incompatibilità per deviatoio
lità e di collegamento tra itinerari. Poiche nell'impianto in esame (v. esempio in fig. 6).
non esiste segnalamento di manovra, si tralasciano le incompatibili- h) I due itinerari hanno l'intero percorso in comune e, ovviamente
tà ed i collegamenti fra istradamenti e fra lstradamenti e itinerari. senso inverso. Si dice che vi è incompatibilità di senso per itinera-
Si premette una breve illustrazione dei concetti di itinerario di ri inversi (v. esempio in fig. 7).
arrivo, di partenza e di transito. di zona d'uscita e di deviatoio latera~ c) I due itinerari hanno lo stesso punto finale e provengono da dire-
le, secondo le definizioni dell'o.S. 70/1963. zioni opposte. Si dice che vi è incompatibilità di Senso per itinera-
ri opposti (v. esempio in fig. 8).
cl) I due itinerari hanno percorsi che si intersecano. Si dice che vi
ITINERARIO DI ARRIVO, DI PARTENZA E DI TRANSITO è incompatibilità per intersezione (v. esempio in fig. 9).
Cincompatibililrà per motivi regolamentari si ha quando, pur in
Un itinerario è un percorso nell'ambito di una località di servizio mancanza delle interferenze reali illustrate, l'impegno contempora-
(sUlzione, bivio, ecc) delimitato da due punti caratteristiçi che ne in- neo dei due itinerari potrebbe dar luogo ad una confluenza di treni
dividuano l'inizio (punto origine Q,jniziale) e la fine (punto finale). in caso dì arresto intempestivo. In tale caso, disciplinato, come già
Esso può impeg~are vari enti di pi~zzale (deviatoi, cdb, PL) e può es- detto, dal RCT e illustrato in fig. 10, sj dice che esiste itlcompatibilità
-
sere di arrivo, di partenza o di transito. per convergenza.
L'itinerario di arrivo (fig_ 1) è il percorso che si estende dal segna·
le di protezione al segnale di partenza o, in alcuni casi;precisati nel
già citato O.S. 70/63, ad un altro ente terminate (traversa limite di de- COLLEGAMENTI DI INCOMPATIBILITÀ
viatoio, paraurti di binario tronco, ecc.).
L'itinerario di partenza (fig. 2) è il percorso che si estende dal bi- Se due itinerari sono incompatibili, occorre realizzare un colle-
nario di stazionamento alla piena linea. gamento fra di essi, cioè un vincolo che impedisca la formazione di
L'itinerario di transito (fig. 3) è costituito dalla successione di un uno se è in atto l'altro. In relazione alla funzione svolta, tale collega-
itinerario di arrivo e di un itinerario di partenza; si estende quindi, mento viene detto collegamento di incompatibilità. Esso ha, ovvia-
dal segnale di protezione alla piena linea. mente, carattere di reciprocità.
I collegamenti di incompatibilità vengono realizzati tramite due
categorie di relè:
ZONA DI USCITA - relè m e m. che ripetono la posizione normale o rovescia dei com-
binatori di manovra dei deviatoi;
La zona di uscita (fig. 4) è una mna di sicurezza che si estende per - relè g, detti genericamente relè di giu.nzione o di collegamento,
50 o per 100.m, secondo quanto stabilito per i vari casi dall'o.S. associati a punti caratteristici degli itinerari. Ciascuno di essi si
70/63, immediatamente a valle del punto finale di un itinerario di aro riferisE:e al senso destro o sinistro. Lo stato di eccitazione di uno
rivo. di tali relè attesta che non è in atto alcun itinerario che interessi,
nel senso corrispondente a quello del relè, il punto al quale il relè
stesso si riferisce. Viceversa, lo stato di diseccitazione impedisce
DEVIATOIO LATERALE la formazione di un qualsiasi itinerario che interessi tale punto.
27
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~ CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
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- 28
-
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
Spesso te incompatibilità pereonvcrgenza sono realizzate in mo- Di norma il programma di esercizio prevede il libero transito nel-
do implicito mediante collegamenti di incompatibi [ila per devia- le stazioni solo attraverso i binari di corsa. Di conseguenza, neH'ap-
toio; quando. invece, non esiste tale possibilità, si ricorre ad un ap- parato vengono resi incompatibili gli itinerari di arrivo e di parten-
posito collegamento di incompatibilità per itinerari convergenti, za relativi al medesimo binario di stazionamento non di corsa.
realizzato tramite contatti di opportuni relè g di collegamento. Anche tale collegamento di incompatibilità è spesso implicito,
perché ottenuto mediante un collegamento di incompatibilità per
deviatoio; ad esempio, in fig. 12 l'inibizione del libero transito 1·11-2
COLLEGAMENTO DI INCOMPATIBILITÀ DI SENSO è ottenuta richiedendo la comunicazione 2 normale per la costitu-
zione dell'itinerario l-II.
Come già accennato, nel termine generico di incompatibilità di Quando tale tipo di soluzione non è possibile, si ricorre ad un ap-
senso sono comprese le incompatibilità per movimenti inversi e per posito collegamento di inibizione del libero transito, realizzato tra-
mite relè g di collegamento: ad esempio in fig. 13 la costituzione del·
movimenti opposti. Più precisamente, si dice che due itinerari sono
inversi, quando impegnano lo stesso percorso in senso inverso di l'itinerario di arri~o 2-11 è -possibile solo se è eccitato it relè g del
marcia; si dice che sono opposti, quando confluiscono nello stesso punto iniziale dell'itinemrio di partenza 11+3 e la costituzione dell'i+
punto finale e provengono da lati opposti. tinerano di partenza 11·3 è possibile solo se è eccitato il relè g del
Le incompatibilità di senso sono in genere realizzate tramite con- punto finale dell'itinerario di arrivo 2-1I.
tatti dei relè g di collegamento dei punti finali di itinerario. Di fre- Anche il collegamento di inibizione del libero transito è un colle-
quente, tuttavia, le incompatibilità per itinerari opposti vengono gamento reciproco e rientra quindi a tutti gli effetti nella categoria
realizzate mediante collegamenti di incompatibilità per deviatoio. dei collegamenti di incompatibilità; qui è stato tenuto separato, per
Per esempio nel caso di fig. Il, tra gli itinerari opposti l-II e 2-11 non mettere in luce la diversa origine concettuale.
sarà istituito un collegamento di senso; invece il collegamento di in- Il collegamento di ordine (o disci.plina) del libero transito ha (o
compatibilità sarà realizzato in modo implicito, richiedendo la co- scopo di discipllnare la sequenza delle operazioni per la formazione
municazione di uscita 2 in posizione normale per la costituzione degli itinerari di arrivo e di partenza relativi ad un binario sul quale
dell'itinerario l-II. è ammesso il libero transito. Esso impone di costituire prima l'itine-
rario di arrivo e poi quello di partenza, nel caso si voglia effettiva-
mente costituire un itinerario di libero transito. ~ sempre realizzato
tramite contatti del relè g del punto iniziale dell'itinerario di. parten-
ALTRI COLLEGAMENTI
za; se quest'ultimo è diseccitato, l'itinerario di arrivo non si registra.
Il collegamento di ciclo ha lo scopo di impedire la costituzione
La formazione degli itinerari è condizionata anche dai seguenti di un itinerario se prima non si è concluso il ciclo di funzionamento
altri collegamenti: dell'apparato per un itinerario precedente che ha impegnato nello
- inibizione del libero transito; stesso senso (o stesso punto finale.
- ordine del libero transito; E sempre realizzato verificando che risulti ecdtato il relè g di
~ ciclo. collegamento del punto finale.
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CORSI 01 FORMAZIONE PROFESSIONALE
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- TAVO L A
APPARATI CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI DI ITINERARIO
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CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
Tavola
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GENERALITA
Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario
INTRODUZIONE ALLA TABELLA DELLE CONDIZIONI (Parte l")
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31
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CORSi DI FORMAZIONE PROFE 551 ONA LE
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CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
sono i relè che diseccitati impediscono la manovra di dl:':viatoi o di raneamente, [a lampada della levetta Tlrrm interessata si accende
eventuali altri enti riguardanti l'itinerario. pure a luce rossa fissa
Ricordiamo che la conclusione della fase viene indicata sul QL
con l'accensione a luce bianca della striscia relativa all'itinerario
comandato e lo spegnimento dello scudetto del punto finale dell'iti- MANOVRA SEGNALE (sesta fase con quattro sottofasi)
nerario. Intanto possono lampeggiare i tratti di striscia corrispon-
denti ai deviatoi di cui non è ancora pervenuto il controllo. Le quattro sottofasi sono: la verifica delle condizioni per la ma-
novra del segnale, la selezione dell'aspetto del segnale, la codifica-
zione dei binari interessati e la manovra del segnale stesso.
Come vedremo si dovranno eccitare il relè S (sommatore delle
CONTROLLO DEL PERCORSO E BLOCCAMENTO DEL PUNTO
condizioni), il relè m5 di manovra e il re[è di codificazione va__
ORIGINE (quinta fase con tre sottofasi)
Quindi per gli itinerari prescelti occorre controllare:
Per l'arrivo con l'itinerario 4-Il1 e il segnale L: la posizione ruota·
Il controllo del percorso consiste nella verifica che le apparec- ta a destra della rftaniglia Tb/54, la nonnaIità della levetta Tz4, la di·
chiature di piazzale abbiano effettivamente assunto la posizione co- seccitazione dei relè BED4b e BE03 (deviatoi incontrati di punta re-
mandata o siano, comunque, nella posizione richiesta, cioè che in si intaUonabìli), l'eccitazione del relè IIlL(I) (equivale al controllo di
cabina siano pervenuti i controlli relativi. Per gli itinerari in esame accensione al rosso della luce alta del segnale L) e del relè vas4 (co-
si verifica l'esistenza dei controlli dei deviatoi, e rispettivamente: dificazione dei cdb del binario di corsa).
Il.H. llll. D21 e 041. N.B. Tale relè, per questo itinerario deviato, non comporta l'effet·
Inoltre si verifica che la levetta TllTm non sia ruotata a sinistra, tiva codificazione del binario di corsa. Viene quindi eccitato in mo-
cioè in posizione di liberazione. Per gli itinerari in esame, si control- do diretto con il relè indicatore ls 4·III, come si vedrà di seguito. Per
la rispettivamente che TIITm4 ,e TllTmld siano in posizione nonnale questi mOtivi non è indicato nella tabella in esame.
o molata a destra (Tm). Per la par-timza con l'itinerario [4 e il segnale H: [a posizione ruo·
Al controllo del percorso, che si conclude con l'eccitazione del re~ tata a destra della maniglia Tb/Sld, l'eccitazione del relè di blocco
lè E (Es4t o EdIt, nei~casi in esame), segue il bloccamento del punto BA4 (sezione libera), del relè vadI di codificazione dei cdb del bina-
origine, cioè la diseccilazione del relè Ap (Aps4t e ApdH, nei casi in rio di corsa e la normalità della levetta Tsm 1-4.
esame)_ N.a. La fase di "manovra del segnale di partenza H richiede, oltre
Il bloccamento del punto origine non richiede la verifica delle al bloccamento del punto origine (ApdU anche l'eccitazione del relè
condizioni di linea per le partenze. Tuttavia, in quest'ultimo caso, ta- EVdI di controllo libertà della sezione di blocco e chiusura eventua-
le verifica è necessaria per la manovra del segnale (in tabella EVt). li PL di linea).
Con la oli caduta" del relè Ap, sul QL lo scudetto del punto origine Naturalmente sul QL viene ripetuto l'aspetto del segnale dispo-
passa dalla luce bianca lampeggiante a luce rossa fissa. Contempo- sto a v.L corrispondente al segnale comandato.
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-
I CORSI 01 FORMAZIONE PROFESSIONALE
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A PPA RATI CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI 01 ITINERARIO
- TAVOLA
I NTRODUZI ONE ALLA TABELLA DELLE 18
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CONDIZI ON I (PARTE 2')
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- 34
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
GENERALITA Si deve infine osservare chc il cdb di linea 004 ha il compila di oc-
cupare il segnale di avviso (AvvL) accoppiato al rispettivo segnale di
Prosegue l'esame delle condizioni di sicurezza relative a[}e diverse blocco permissivo 004.
fasi di funzionamento dell'ACEI riferito all'itinerario di arrivo 4·111 e
di paTtenza 14.
La tabella riportata a lato è la stessa già descritta nellaprecedente LIBERAZIONE DEL PUNTO ORIGINE
tavola n. 8. Essa si effettua automaticamente dopo la fase precedente. Le con-
diz.ioni richieste variano a seconda dei casi che verranno illustrati in
seguito con la trattazione dei circuiti.
ARRIVO CON SEGNALE DI CHIAMATA
Per ora è sufficiente ricordare che per un itinerario di arrivo la li-
Il segnale di chiamata, di cui è noto il significato (v. Regolamento berazione del punto origine richìede la libertà del dispositivo di ap-
sui segnali) può essere attivato con la levetta TbIS, ruotata a sinistra proccio. Nel caso specifico dell'itinerario di arrivo: cbOO4 t e cbOOO4 t
in posizione Tb, Dccn la levetta Tz nel rispetto di precise norme rego- oppure BA4t, e la libertà del circuito di occupazione permanente del
lamentari. segnale che ha anche funzione di ricoprimento (cb 14t),
Il segnale di chiamata viene attivato« in Tb,. nei seguenti casi: Per un itinernrio di partenza, in generale, (a liberaz.ione del punto
- guasto segnale; origine richiede la libertà del cdb di stazionamento (cbIt)e, se si trat-
- occupazione,perguastorli unoo più cdb, esclusoqueUo dioccupa- ta di binario sul quale è consentito il libero transito, come nel caso
zione permanente; dell'itinerario 1-4 in esame, che si sia concluso l'itinerario di arrivo
- mancanza del controllo di v,i" del segnale di partenza che delimita nello stesso senso sullo stesso binario (relè gduIt),
--
l'itinerario; Il risultato della liberazione del punto origine è la rieccitazìone
- mancanza del controllo di v.i. della luce alta di un segnale di prote- del relèAp econseguentementedel relègi. Loscudettodel puntoorigi-
zione per un itinerario in deviata; ne torna a luce bianca e si spegne la lampada del tasto Tlrrm.
- mancanza del controllo di intallonabilità a comando per i deviatoi Avvertenza, In alcuni casi, per motivi di esercizio che v~rranno
che lo richiedono; chiariti in seguito, la liberazione del puma origine può avvenire in
- mancata codificazione degli itinerari per cui essa è prevista. due situazioni diverse, Per esempio, per l'itinerario IlI-l, in alternati·
Come si vede dalla tabella a fianco riportata, per rendere attivo il va si può avere la liberazione nei casi seguenti:
segnale di chiamata Cl: in Tb l> occorre: - alla liberazione dei due cdb III e 08 (chIIIt, cb08 t);
- azionare il pulsante di comando 4-III; - al completamento di un ciclo di transitato sui cdb 08 e07, cioè alla
- avere l'indicazione e la risposta dell'itinerario; fine delta verifica da parte dell'apparato che in una prima fase sia
- portare le leva Tb/S4 in posizione di ruotata a sinistra, per shunta- risultato occupato il cdb 08 e libero il cdb 07 e in una seconda fase
re le condizioni legate alla verifica della via; libero il cdb 08 e occupato il cdb 07 (tale verifica, indirettamente,
- avere il controllo del percorso. comprova che il treno ha superato il giunto tra i cdb 08 e 07).
Il segriale di chiamata viene attivato ... in Tz" quando risultaneces-
sariq escludere le condizioni di apparato in una qualsiasi delle fasi di LIBERAZIONE DEL PERCORSO
comando ecostituzionedi itinerario. In tal caso, essendoesclusetutte
le condizioni e tutti i collegamenti dell'apparato, la sicurezza di rice- È la fase nella quale, liberato il punto origine, l'apparato libera
vimento di ciascun treno è garantita solo dalla tassativa osservanza «elasticamente" il percorso. La liberazione del percorso avviene re-
di norme cautelative da parte del Dirigente. golarmente a patto che la levetta Tlrrm non sia in posizione Tm (ruota-
ta a destra), che la levetta Tb/S non sia in posizione Tb (ruotata a si.ni-
stra) e, per gli itinerari di arrivo. che la levetta Tz sia normale(U4}!. Ta-
PARTENZA CON TASTO Tb li condizioni sono richiamate nella tabella per i due itinerari in
esame.
Quando il Dirigente Movimento dispone la partenza col relativo Nella tabella a lato fra i cdb di liberazione viene accennato solo a
pulsante d'itinerario, nei casi più frequenti di anormalità analoghe a quello (cdb 09) che per ultimo consente la liberazione del percorso {ol-
quelle sopraelencate, può verificarsi che non si effettui regolarmente tre che del deviatoio 3}.
la fase di verificadeHa via. Il Dirigente stesso quindi se neaccorge, oso In effetti la liberazione dei deviatoi an'iene gradualmente via via
servando il QL, dal persistere dellampeggiamento degH scudetti dei che il treno abbandona il cdb di immobilizz.azione che lo riguarda.
punti iniziale e finale dell'itinerario e dalla mancata accensione a lu- Per l'itinerari04-III, i deviatoi 4a e b risultano liberi non appena la CO~
ce bianca della striscia relativa all'itinerario comandato. In tal caso, da del treno lascia libero il cdb IO, mentre il deviatoio di percorso 3 e
per esempio, può essere occupato indebitamente un cdb di percorso i deviatoi di uscita 2a e b si liberano quando il treno lascia il cdb 09.
edè prescritto, anche se ciò nOl1.comporta la disposizione a v,L del se- Per l'itinerario 1-4, la liberazione dei deviatoi 4a e b si \'erifica con
gnale, di ricorrere al tasto Tb affinché si determini il bloccamento e la liberazione del cdb 13 di percorso.
quindi si possa, insicurezza, disporre la partenza del trenocon modu· Per nessuno dei due itinerari considerati vi sono deviatoi laterali
lo di servizio. (tav, 7 fig, 5), quindi nella tabella non sono indicate condizioni per (a
Tale situazione è indicata nella colonna riguardante la partenza liberazione dei cdb corrispondenti,
con l'itinerario 1-4. Il risultato della liberazjone del percorso è la rieccitaz.ione, in suc-
Nelle stazioni con diramazioni la funzione del tasto Tb è anche cessione ordinata; dei rclè g e b, Sul QL si spengono via \"ia i tratti di
quella di accendere l'indicatore di direzione posto sullo stante del se- striscia che rappresentano i cdb.
gnaie di partenza stesso. Avvertenza. Nel caso di azionamento dt:"lle le\'ette Tz{per un arrivo)
N,B.: Lefficaciadel tasto Tb è subordinata alla libertà del circuito oTb/S (per un arrivo o per una panenza) p~r la liberazione del percor-
di binario di occupazione permanente. so occorre riporLare dette levette nella loro posizione normale,
35
-
I---~-----------------.-------l CQRSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
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APPARATI
TABELLA
CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI
DELLE CONDIZIONI
DI ITINERARIO
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- 36
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
Tavola
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Apparati centrali elettrici a pulsantl di itinerario
TABELLA DELLE CONDIZIONI
IS --
III GENERALITÀ
La tabella de!le condizioni, oggetto di questa tavola, oltre ad esse~
CONDIZIONI LlBEQAZION" ITINERAJ<I re un documento preliminare di progetto, costituisce l'elemento di ri-
ferimento per tutte le verifiche tecniche. periodiche e speciali, da ef-
fettuare sull'impianto secondo le disposizioni regolamentari vigenti
~'Nro (O. di S. 23/1984 che dal 1-9-84 sostituisce quello n. 5311958).
PUNTO INIZIALE PERCOQSO
DEVldTO/
"NN' Essa non va confusa con quella rit:!ortata nelle precedenti tavole
8 e 9, propedeutica allo studio dei circuiti elettrici.
cdB Li"eri TASTI VA La tabella riguarda tutti gli itinerari consentiti dall'apparato, e
~ (04 UB) non, come nelle tavole precedenti 8 e 9, un solo itinerario di arrivo e
so
r~
rS) di partenza.
t'dG NaqM
UNE""~4Z.tm (4) "'TEfI ()fc!l1l cdB Nonostante la differenza fra le tabelle, esaminando le condizioni
riportate nelle finche verticali a fianco evidenziate, non sarà difficile
"'- ti!.
riconoscerne!a perfetta rispondenza sul piano concettuale.
- - T6 r - - O,J
PRIMA PARTE DELLA TABELLA (colonne da l a 3)
00f.0M 101
Trnl Contiene i dati ai quali si riferiscono le condizioni riportate nella
Ot - - - 06
BM(.j)
'" (00) seconda e terza parte della tabella stessa e precisamente:
Colonna 1 . Elenco degli itinerari previsti per la stazione a riferimen-
to! lo (v. tav. 2).
- - Trt (OS) - 07 Colonna 2· Velocità massima corrispondente ai diversi itinerari.
Essa è di 30 o 60 km/h, se limitata da dev.iate di scambi. È
T62 la velocità di linea (VL) per gli itinerari di corretto trac-
_MlI - - - - 06
{2} ciato.
T~2
<Y 04 Colonna 3· Sigle dei segnati luminosi relativi a'i corrispondenti iti-
nerarL
B""7::J) - - Tr2 - - 07
SECONDA PARTE DELLA TABELLA (colonne da 4 a 22)
'<>0.1. <Wl T6.3
- - - - Riguarda le condizioni per la disposiz.ione a v.t. dei segnali lumi-
Tm .3 nasi.
d f1 09 Le condizioni per la formaz.ione e il blocca mento degli itinerari so-
:2
BA"f-J) - - 1".. ..3 - (09) no elencate in separate colonne (da 4 a 16) e precisamente:
- itinerari incompatibili per motivi diversi da quelli dovuti alla pc-
sizione di deviatoi (col. 4..;-.8).
- - T64
- - t2 Ad esempio, per l'itinerario 4·111 nella col. 7 non figura né L'itine·
rario III·I, né queHo III·2 perché quest'ultimi chiedono entrambi
--oqJj la comunicazione 2 rovescia (v. col. 13), mentre l'itinerario 4·III
(1?J Tn,4 -
tY f4 - - - chiede la stessa comunicazione 2 normale (v. col. 15);
- cdb liberidcol. 9..,.. 11);
Bi! 4 09 - controllo ei segnati (col. 12);
(J)
- 2 - controllo di deviatoi (col. 13 .... 15);
- Tz:4 -
(o,,) - normalità di tasti di soccorso (col. 16).
Le condizioni per la manovra dei segnali sono riportate nelle co·
T61$ lonne 17..;-.22 e non richiedono al momento particolari commenti.
I - IS -
lmIs TERZA PARTE DELLA TABELLA (colonne 23..,.. 30)
T6Us ~~I
- U - ffS" - 01 Le condizioni per la liberazione degli itinerari sono suddivise in
lmlls (02) tre gruppi:
- condizioni per la liberazione del punto iniziale (col. 23..,.. 26);
T6Ilfs M - condiz.ioni per la liberazione del percorso {col. 27 -7- 29};
lll- 08 08-07 -
Tmllls (02) - condizioni per (a liberazione del punto finale (col. 30).
Tt>JIs NOTE (colonne 9, 23, 25 e 28·29)
II - ffs -
Tmlls
- T6Ilfs 04
Le note hanno il seguente significato:
(Il Con riferimento al richiamo fatto in testa alla colonna 9 i cdb ri·
DI-08 tl8- 0 l' -
7inIlfs
- quadrati sono quelli di occupazione permanente. [n certi casi, il
7!Jffd
- - numero dei cdb è cerchiato per indicare che il cdb stesso è richie-
sto libero per la disposizione a v.l. del corrispondente segnale, ma
II - .lld
JmlId
- non per il suo mantenimento.
- Il (2) Con riferimento ai richiami di cui alla colonna 23 i due cdb incli-
lOllld cati sono richiesti entrambi liberi solo nel caso di annullamento
DI - - TmllFd - manuale dell'itinerario. La nota (2) non vale per gli arrivi dal pun·
to 1 e dal punto 3 perché il blocco è a 2 asretti.
7!Jld (3) Con riferimenLo ai richiami di cui alla co oona 23, la sezione di
.l - Id
"!mIo'
- blocco è richiesta libera quando il senso di alimentazione del BA
è orientato per le parlenze (per maggiori dettagli vedere Approc·
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71>.11"0' cio .. [avo 38).
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- - 14 14l Con riferimento al richiamo fatlo in lesta alla colonna 25, la Iibe·
razione con transitato è in alternativa a quella ottenibile con il
lOIId cdb di sla7.ionamento libero.
DI - - - (5) Con riferimenlo al richiamo fatto in testa alle colonne 28·29, si
7mlll0 rammenta che i deviatoi di percorso si liberano con l'abbandono
in successione, da parte del lreno, dci cdb che li comprendono.
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CORSI DI
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38
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
Tavola
ACEI Il
Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario
COMANDO E INDICAZIONE
IS -
GENERALITÀ In fig. 6 sono riportati i circuiti dei relè C di comando degli itine-
rari che hanno origine nel punto t. Ogni relè di comando ha due ra-
In questa tavola ha inizio l'esame dei circuiti elettrici che realiz- mi di alimentazione: quello di ·sinistra subordinato all'azionamento
zano le diverse fasi di funzionamento dell'impianto. del pulsante; quello di destra che possiamo chiamare di auloeccila-
In fig. l è riportata là rappresentazione a blocchi delle varie fasi. zione, subordinato all'eccitazione di un relè R e·di un relè 1, che, co-
già presentata e commentata in tav. 5. Tale schema verrà sistemati- me vedremo nel seguito, si eccitano solo se è eccitato in precedenza
camente esposto. per comodità del lettore, anche nelle tavole succes- il relè C.
sive e sarà disegnato con le regole seguenti: Esaminando i circuiti. con riferimento, per esempio, all'itinera·
- I blocchi esaminati nel corso della tavola o nel gruppo di tavole rio l-II, si comprende che, quando si preme il pulsante l-II, si eccita
collegate saranno tratteggiati. il relè CdI-II attraverso il ramo di sinistra, a condizione che sia di-
- I blocchi esaminati in tavole precedenti sarnnno evidenziati con seccitato il relè di comando dell'itinerario inverso CslI·l.
«sabbiatura l>. Non è però sufficiente eccitare il relè CdI·1I perché il relè stesso
- I blocchi non ancora esaminati saranno bianchi. 11
resti eccitato; pulsante non va rilasciato sino a che non si stabili-
- Quanto ai blocchi già trattati o in corso ai esame saranno ripor- sca la continuità del ramo di alimentazione di destra attraverso i
contatti alti (cioè stabiliti a relè eccitato) dei relè Rdi e IdI-II. Infatti
tate le sigle di relè a apparecchiature rappresentative della fase_
In fig. 2 è riportato uno stralcio del piano schematico della sta- l'eccitazione di tali relè, ripetuta dalla lampada LR relativa al pul-
zione alla quale ci riferiamo. sante (vedi lavo 12 fig. 5). consente al Telè C di rimanere eccitato no-
Si è visto in tav. 5 che le prime quattro fasi di funzionamento di nostante l'interruzione del ramo di alimentazione di sinistra provo-
un ACEI per la formazione di un itinerario sono: cata dal rilascio del pulsante.
- ìl comando. Con]a sua eccitazione. il relè C interviene sui circuiti dei combi-
- l'indicazione. natori di manovra di tutti i deviatoi interessati dati 'itinerario. Nel-
la tavola non è riportato tale intervento, che sarà illustrato nella
- ]a risposta,
tav_ 39.
- la registrazione del comando.
Complessivamente in un ACEI ci sono tanti relè C quanti sono gli
Queste quattro fasi si concludono rispettivamente:
itinerari previsti.
- con l'eccitazione del relè C di comando,
- con l'eccitazione del relè J di indicazione,
- con l'eccitazione del relè R di risposta,
INDICAZIONE
- con l'accensione della lampada di registrazione relativa al pul·
sante di comando. I relè C, J ed R sono relè neutri a 24 V cc.
In questa fase si verifica che i combinatori di manovra dei devia-
In questa tavola vengono esaminati i circuiti elettrici relativi alle
toi di percorso e laterali (esclusi quelli di uscita) interessati dall'iti-
prime due fasi di funzionamento (comando e indicazione), tratteg-
nerario da formare si siano disposti nella posizione voI ula, qualora
giati in fig. 1.
non vi si trovassero già prima del comando di itinerario.
Come già accennato in tav. 5. per effettuare un comando, il pul-
La verifica viene eseguita controllando lo stato di eccilazione dei
sante relativo, mostrato neHe sue parti principali in fig. 3, deve esse-
relè m e ID., che ripelono la posizione normale e rovescia dei combi-
re tenuto premuto finché non si accende.la lampada LR di registra-
natori di manovra M.
zione del comando stesso; l'accensione della lampada (v. tav. seguen-
Si ricorda che, come già messo in evidenza nella tm·. 8, la posizio-
te) conferma che il comando è stato memorizzato dall'impianto do-
ne dei combinatori dei deviatoi di uscita dene "erificata durante la
po che, con l'eccitazione dei relè C, l e R si è controllato che non sus-
fase di risposta.
sistano condizioni di incompatibilità.
In fig. 7, con linea a tratto continuo, è riportato il circuito dei relè
Vengono ora illustrati i circuiti dei relè C e 1, rimandando alla
1 relativi agli itinerari di ingresso che hanno origine nel punto t.
tavola successiva i circuiti del retè R e di accensione delle lampade
I circuiti dei relè i sono molto semplici; comunque, a titolo di
LR.
esempio, con riferimento al solito itinerario 1-[1, si rileva dalla fig.
7 che, dopo l'eccitazione del relè CdI-II, se il combinatore Ml della
comunicazione l si è portato nella posizione l·m·escia (ml T) e se il
COMANDO combinatore M2 della comunicazione 2 si è portato nella posizione
normale (m2t), si eccita il relè ldl-U che ha la funzione di illdicare
Il comando di un itinerario si altua premendo il pulsante corri- l'itinerario l-II.
spondente all'itinerario stesso. I..:organo fondamentale di tale pul- I rami di circuito indicati con linea a tratti si riferiscono agli iti-
saote è un insieme di contatti che può stabilire o interrompere la nerari inversi 151-l, lsI1"1 e isIlI-L Si oss('l"\"a cl)(' una parte dd cir-
continuità fra tre terminali. cuito è comune per ciascuno dei due itinerari im·ersi. Tale .accorgi-
In fìg. 4 sono evidenziate le tre posizioni di ciascun pulsante di memo, con il quale si realil.7.a un'on'ia economia di conlalti. è possi-
comando (a riposo, premuto, estratto). In corrispondenza di ogni po- bile perché i devialoi di percorso e laterali sono gli stessi t" sono ri-
sizione sono riportati il simbolo del pulsante (v. anche tav. 4) e la chiesti in posizione idenLica da due itineral-i im·asi. Ll"CCilazione
confi~urazione dei contatti stabiliti o intermlti_ Nella prima posi· del relè destro o sinistro (idl:1 o lsI-l) è poi discriminata Jl1o~diante
zione sono in continuità solo due terminali (è stabilito un solo ra- il relè C del senso corrispondente.
mo); nella seconda pos~7.ione tutti i terminali s.ono in continuità (so- Complessivamer1te in un ACEI ci sono tanti relè l quanti suno ~Ii
no stabiliti entrambi i rami) e nella terza posizione non esiste conti- itinerari previsti.
nuità fra i terminali (sono interrotti entrambi i rami). Vedremo in seguilo che i rele i intel·vengono in tUllL'll.' reti llL'lll'
In fig. 5 è riportata l'effettiva costituzione del pulsante: c intuiti- quali e necessario discriminare le operazioni a seconda dell·itinera·
vo comprendere come sia realiZ7.ato quanto sopra esposto. rio interessato.
39
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TAVOL A
A CEI 12
CORSI
APPARATI
RISPOSTA
DI
CENTRALI
FORMAZIONE
ELETTRICI A PULSANTI
E REGISTRAZION E
PROFESSIONALE
01 ITINoRARIO
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CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
In questa tavola si esaminano la risposta deH'apparato e [a regi- Esaminiamo dapprima il funzionamento della 'rete di fig. 3 per
strazione del comando (v. schema a blocchi di fig. I) con riferimento ['itinerario 3-//.
allo stralcio di piano schematico di fig. 2. Completata la fase di indicazione per detto itinerario (relè
Si vedrà in dettaglio come la fase di risposta al comando si con· ls3-IIt), si ottiene la rispDsta del punto finale con l'eccitazione del
duda con la eccitazione di un relè R e la fase di registrazione del co- relè RusII attraverso il ramo a tratto marcato della rete.
mando con la conferma dell'eccitazione del relè C e l'accensione del- Più dettagliatamente l'eccitazione di tale relè Rus II si effet-
la lampada LR inserita nella mostrina del pulsante di comando. tua se:
- Js3-IIt, cioè se è avvenuta l'indicazione dell'itinerario 3-II;
- gduIIt, cioè se non è in atto un blocca mento del punto finale per
RISPOSTA un movi!\1ento destro diretto verso il punto II. Tale verifica esclu-
de che sia in atto un movimento opposto (coflegamento di
Come già accennato in tav. S, nella fase di risposta si verificano, opposto);
--
tramite relè R, le condizioni. relative ai coHegamenti di incompatibi- - gsuIIt, cioè se non è in atto un bloccamento del punto finale per
lità, a quelli di ciclo ed, eventualmente, a quelli di ordine o di inibi- un movimento sinistro diretto verso il punto II. Si verifica in que-
zione del libero transito. Inoltre, il relè R, come vedremo nella lavo sto modo che si sia concluso il èiclo precedente, relativo allo stes-
28, alt 'atto della sua diseccitazione provvede anche all'occupazione so itinerario (collegamento di ciclo);
automatica del segnale. - gsIIt, cioè se non è in atto un bloccamento del punto iniziale per
In relazione alla prima delle funzioni ricordate, al ['insieme delle un movimento sinistro che abbia origine nel punto IL Si verifica
reti di alimentazione dei relè R viene attribuito il termine serratura in questo modo che, in caso di libero transito, venga comandato
elettrica. prima l'itinerario di arrivo e poi quello di partenza (collegamen-
I relè R sono relè direzionali. Òoè ciascuno di essi è riferito al to di ordine de/libero transito). Infatti. se fosse comandato prima
senso destro o sinistro di marcia_ Si suddividono in due famiglie: l'itinerario di partenza II-lo 11-2, il relè gsII si disecciterebbe ed
impedirebbe l'eccitazione del relè RusII e, di conseguenza, come
- relè R dei punti iniziali, contraddistinti con la lettera che indivi- vedremo, la risposta per l'itinerario 3-II;
dua il senso di marcia (cl o s) e con un numero, arabo o romano,
- FsIU e mFsIH: questi ultimi sono controlli di diseccitazione dei
che individua il punto iniziale dell'itinerario (per' esempio
relè di codificazione, che saranno illustrati nelle tavole 35 e 36.
RdllI);
Il relè RusII, una volta eccitato, resta alimentato attraverso i pro-
- re!è R dei punti finali, contraddistinti con la lettera u (ultimo) se- pri contatti e con gli stessi consente "alimentazione del ramo
guita dalla lettera che individua il senso di marcia destro o sini- tratteggiato del circuito relativo al relè Rs3 di risposta del punto
stro e dal numero (arabo o romano), che individua il punto finale iniziale 3.
dell'itinerario (per esempio Rud3). Quest'ultimo si eccita:
In ogni punto iniziale di itinerario esiste un relè R; in ogni punto - se non è in atto un bloccamento del punto finale per un movi-
finale un relè Ru. Se un punto può essere sia iniziale che finale esi- mento destro diretto verso il punto III (gduIIIt). Tale collegamen-
stono entrambi i relè (relativi allo stesso senso di marcia). Ino[tre, to rende impossibile la risposta per l'itinerario 3·11, se è in atto
se un punto può essere sia destro che sinistro, in esso esistono sia uno degli itinerari l-IlIo 2-111, convergenti rispetto al primo sul-
relè Rd che relè Rus e viceversa). la traversa limite del deviatoio 3 (collegamenlo di convergenza);
Per maggiore chiarezza, si riporta l'elenco completo dei relè R - se sono eccitati i relè ripetitori della posizione normale dei com-
esistenti nell'apparato delta stazione in studio: binatori di manovra dei deviatoi 3 e 4 (m3 t e m4 t). ~ questa la
- punto l: Rdl, Rusl; parte della rete che realizza [a topografia;
- punto 2: Rd2, Rus2; - se non è in atto un bloccamento del punto finale per un movi-
- punto Id: RdI, RudI; - punto Is: RsL RusI; mento destro diretto al punto 3 (gdu3t). Tale verifica esclude che
sia in atto un itinerario inverso (collegamento di inverso);
- punto IId: RdII, RudII; - punto IIs: RsII, Rusll;
- se sono eccitati il relè di giunzione del punto iniziale 3 e il relè
- punto IIId: RdIII, RudllI; - punto IIIs: RsIII. RusIII;
di bloccamento del punto origine (gs3t e Aps3t).
- punto 3: Rs3, Rud3;
Una volta eccitato il re!è Rs3 resta in autoeccitazione attraverso
- punto 4: Rs4, Rud4.
il ramo segnato con linea punteggiata (cblIt e Rs3t).
Nella stazione in esame ci sono, quindi, 20 relè R; essi sono ali, Quanto al funzionamento del ci