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Giuliano CERULLO r~ COSI~l


Elio ANTONELLI - Nicola FoRMiCc:JLA~\/ittorio FINzl

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- FUNZIONE SCUOLA SUPERIORE


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DELL'ENTE FS
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I:

APPARATI CENTRALI 'ELETTRICI


APULSANTI DI ITINERARIO
(Schema I 0/16)

Quaderno N. 13

(Ristampa)

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COLLEGIO INGEGNERI FERROVIARI ITALIANI
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COLLANA DI TESTI DI CULTURA PROFESSIONALE

EDIZIONE 1992
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-
Schemi e disegni di principio:
Serie I 0/16 II serie - Ed. 1979.

- Se~ie «V» III serie - Ed. 1982· VP (unità di punto), VDe (unità da de-
viatoi), VFde (unità da fermadeviatoi), VA (unità ausiliarie), VS (unità
da segnali), U.CB (unità per circuiti di binario banalizzati), Vcod (uni-
tà per la codifica dei binari di C.T_), VJBA (unità di inversione BA).
Serie 88914 - Ed. 1979 - Armadi e telai (unità a connettori).
Serie S (schemi per apparecchiature particolari), S.De (deviatoi),
S.Fde (fermadeviatoi), S.Se (segnali), S.CB (circuiti di binario), S.BA
(blocco automatico).
Serie V (schemi vari di impianti e apparecchiature nuove).

-

8

INDICE

Tav.
» 2
1 Generalità sugli ACEI
Caratteristiche generali di un ACEI e piano schematico
-
» 3 Quadro luminoso
» 4 Banco di manovra
» 5 Fasi di funzionamento
» 6 l a prova di controllo
» 7 Incompatibilità fra itinerari
» 8 Introduzione alla tabella delle condizioni - Parte l a
» 9 Introduzione alla 'tabella delle condizioni· Parte 2 a
» lO Tabella delle condizioni
» 11 Comando e indicazione
» 12 Registrazione e risposta
» 13 2 a prova di controllo •
» 14 Verifica della via - Parte l a
» 15 Verifica della via - Parte 2a
» 16 Bloccamento del percorso Parte 1 a
R

»
»

»
17
18
19
Bloccamento del percorso - Parte 2a
Bloccamento del percorso - Parte 3 a
Bloccamento del percorso - Parte 4 a
~
,
<
-
» 20 3 a prova di controllo
» 21 Controllo del percorso
» 22 Bloccamento del punto origine - Parte 1 a
»

» 24
23 Bloccamento del punto origine· Parte 2 a
Bloccamento del punto origine - Parte 3 a
Bloccamento del punto origine - Parte 4 a
'I -
» 25
» 26 4 a prova di controllo Il
"

» 27 Verifica delle condizioni' di linea "tl-


» 28 Verifica per la manovra del segnale
» 29 Selezione dell'aspetto del segnale - Parte l a ~

» 30 Selezione deli 'aspetto del segnale - Parte 2 a I


Selezione dell 'aspetto del segnale - Parte 3 a
I
» 31
» 32 Selezione dell 'aspetto del segnale - Parte 4 a n
l'" ,
I, .~

» 33 Selezione dell'aspetto del segnale - Parte sa III


» 34 5 a prova di controllo
» 35 Codificazione dei circuiti di binario di stazione· Parte J3
» 36 Codificazione dei circuiti di binario di stazione· Parte Za
a
» 37 Codificazione dei circuiti di binario di stazione· Parte 3
8
» 38 Codificazione dei circuiti di binario di stazione - Parte 4
39 Manovra elettrica deviatoi - Parte l a
» 40 Manovra elettrica deviatoi - Parte 2 a -'

» 41 Manovra elettrica deviatoi" Parte 3 a


» 42 Manovra elettrica deviatoi - Parte 4 a
6 8 prova di controllo
" 43
44 Intallonabilita a comando
» 45 Fermadeviatoi bloccabili
46 Disabilitazione
, 47 Ripetizioni sul banco di manovra
Ripetizioni sul QL
" 48
Orologio registratore ,I
" 49
50 Unita e struttura generale dell'impianto
»

51 7 a pm\'<l di controllo I
9

-
CORS I DI FO Rf,\AZ IONE PROFESSIONALE

TAVOLA A PPARATI CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI DI ITINERARIO


IS
ACEI 1 GENERA LI TA' SU GLI A CE I

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SI PETI:RMIN4 NON APPENA IL CV"'.1'vç.uO ,t/A SGOM'BE,QaTO LJEL TUTTO L r/T/NE.QAqIO
Lo/El ERA:Z:~O~L:__ €_~ AS ;:/C(! _lIBE'<fUIONE ,.c"IJ.1IION4TA (ÉNTE ,.DEI{ ENrE) OTTENl/TA.
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COMANpD DI IrlNEQAQlQ _ E' LA .oR/M.:! FASE OPERATIVA 0/ UN ACE/. AZIONE YVLONTAqlA LJELL 'OPEQATORE
ESECUITA ..ot<EM€NDO UN /:){/LSANTe LJ 'ITINé"QA Q/O. 04' /NIZ"/O A TUTTE LE
ALT,QE PA$I C/-.fE SI ,GFFErrUAIVO LU./rOtlrl"ATIC4/'VfE"/VTE.
DlsrQUz'lONE ..dUn:ufATICA DE}- CCJ,WLJNOO _ C.iJRA rrERlsTICA DELL '.4 CE/ /JE.Q CUI" NON OCCORJ:lE INTE.QVENTD OELL 'OPEJZ4?"l7I?E
sua '.4P1JAQATO .DEQ ANNULLAQE UN COM4NDD DI IrtNE..QA,QIO 001 ISTt(.4DAM'E".{

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CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario


IS
ACEI I GENERALITÀ SUGLI ACEI

. GENERALITÀ - apparecchiature di piazzale: sono uguali a quelle degli ACELM


(casse di manovra di deviatoi, ferma deviatoi bloccabili, segnali,
Per apparalo centrale si intende un impianto di una località di circuiti di binario (cdb), scarpe fermacarri, ecc.);
servizio (stazione. bivio, ecc.) per il comando a distanza clelIa mano- - banco di manovra: ubicato nell'Ufficio Movimento (UM) a dispo-
vra dei deviatoi. Normalmente in tale apparato è centralizzata an- sizione del personale del Movimento, è il supporto di pulsanti, le·
che la manovra di altri enti; sono inoltre realizzati collegamenti di vette, lampade, amperometro manovra deviatoi, ecc., come vedre~
sicurezza fra segnali, deviatoi e gli eventuali P.L I.:apparato interagi- ma più oltre in dettaglio. AH'interno possono essere installate
sce con i sistemi di blocco che regolano la circolazione dei treni nel- suonerie di, allarme;
le tratte limitrofe. - quadro lu.minoso (QL): talora montato sul banco di manovra, for-
Si definiscono apparati centrali elettrici gli apparati centrati nei nisce al Dirigente Movimento (DM) le ripetizioni ottiche che, uni~
quali (a manovra a distanza degli enti dipiazzale (deviatoi, barriere tamente ad altre (ottiche e acustiche) ottenute dal banco, consen-
di P.L., segnali) è ottenutà mediante energia elettrica. tono di conoscere con immediatezza e éontinuità la situazione
Gli apparati centrali elettrici più diffusi possono essere classifi- dell'impianto e, indirettamente, la posizione dei treni e delle ma~
cati in: novre; •
- apparati centrali elettrici a leve individuali (ACELM). In questi - armadietlo btterruttori: ubicato neLl'UM, contiene gli interrutto-
(catalogati con la sigla ACE prima deUa pubblicazione della ri di protezione della manovra dei deviatoi e di eventuali barriere
Istruzione IS. 1 - Parte 1a - Ed. 1976) il comando è realizzato con di P.L. e, talora, altri dispositivi accessori ad uso del personale
leve distinte per ogni ente manovrato dall'apparato. Gli apparati del Movimento;
a leve individuali realizzano di principio i collegamenti di sicu- - sala retè: contiene gli armadi arrivo cavi, con morsettiere e scari-
rezza mediante la serratura meccanica; catori, e gli armadi relè con i connettori superiori di riordino. I
- apparati centrali elettrici a'pulsanti di itinerario (ACEI). Di prin- relè sono assemblati su appositi telai standard (unità) o su telai
cipio, i! comando è realizzato per ogni itinerario o istradamento particolari non unificati (telai dei relè fu.ori unità), che contengo-
con l'azionamento di un solo organo (pulsante), mentre la mimo- no anche i connettori laterali. j
vra dei singoli enti interessati dall'itinerario o daU'istradamento I collegamenti fra telai dello stesso armadio relè, fra armadi relè
è detenninata automaticamente dai dispositivi dell'apparato, e fra armadio relè e banco, orologi registratori e centralina di ali- ii
JI
Negli ACEI non esiste serratura meccanica e tutti i collegamenti mentazione sono realizzati mediaqte cavi attestati a connettori
di sicurezza sono realizzati elettricamente tramite relè: si dice che ad innesto; di conseguenza, risultano abolite le morsettiere di ap-
negli ACEI esiste una serratura elettrica. poggio (filatura media) e le filature tra armadio e armadio (fila-
Gli ACEI possono essere di due categorie: con o senza segnala- tura lunga), presenti negli armadi degli ACEI delle serie prece-
metHO di manovra. Questi ultimi, allo stato attuale, sono realizzati denti;
nei bivi e in tutte le località di servizio nelle quali si svolge un nume- - armadio di alimentazione: ubicato generalmente in sala relè,
ro limitato di manovre. contiene trasformatori, raddrizza tori, interruttori, voltmetri e
In questo quaderno, come detto in prefazione, è illustrato l'ACEI amperometri occorrenti per ottenere e controllare le tensioni ne-
senza segnalamento di manovra realizzato secondo gli scherni di cessarie al funzionamento dell'impianto: 24, 48 e 144 Vcc, 24, 80
. . 'I ~ O - 2a sene. . e 150 Vca;
prmclplO
- orologi registratori: ubicati in genere in sala relè, registrano su
I principali vantaggi degli ACEI rispetto agli ACELM sono i se- carta paraffinata alcune operazioni svolte dall'apparato e gli in-
guenti: terventi di emergenza;
- maggiore potenzialità degli impianti di stazione; - centralina di alimentazione e riserva e relativa batteria: ubicata
- maggiore rapidità nelle manovre dell'apparato; di solito in un apposito locale, fornisce con continuità l'energia
- minori oneri per il personale del Movimento; elettrica necessaria all'impianto.
- minori oheri di manutenzione;
- minori ingombri dei banchi di manovra e possibilità di ulLeriore
riduzione mediante l'impiego di pulsantiere elettroniche;
_ possibilità di telecomando tra posto centrale e posti periferici,
mediante una o più coppie telefoniche di collegamento. TERMINOLOGIA ~:
-
PARTI PRINCIPALI DI UN ACEl Ne(la tabetla a lato e in quella n. 3 della tavola seguente sono ri·
portate le definizioni dei termini più ricorrenLi.
In figura sono indicate schematicamente le parti essell7.iali di un Si raccomanda di acquisire subito sicura conoscenza di tale ter·
ACEI; esse sono: minologia. ' .

11

-
.l- ... C_O_R_S_I__O_I F_O_R_M_A_Z_IO_N_E P_R_O_F_E_S_S_IO_N_A_L_E r ---j

- ACEI
TAVOLA

2
APPA RATI CENTRALI
CARATTERISTICHE GENERALI 01 UN ACE I
ELETTRICI A PULSANTI DI ITINERARIO
E IS
PIANO SCHEMATICO

-
- TABELLA , TASE.l.LA 2

Ira1-l ASPETTI [oa-rI/WE ~AU ASPErrl oa:J/1l4ZlONE F'l/NrJONI PllEVALENTI Cab


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OPé/)/oZ/ONE AlI.r'OMArlCA D~l.l.·ACEI CJ.lE Sii9UE QUELLA 01 COMANDO (Vedi /òv.precJ.CJ{E Pl:[eCEOE L.4
QE9'3rQ.fJEloNE D~L COMilJNDO _ ESSA 9.ARANrl,sCE C~E NON SONO IN A TTG I~N6'Q.4RI o l'Sr'<4DA=
MEl'r'rJ INcOMPArlBILI CON QUE.i.LO CDM.dNO,A.ro_

IfE7fsr.qiJZJONIi' Cl;:WF'E.QMA CilE IL COM,JjNDO IMA:J,q,ITO E'srAro ACCErn~ro E ,wEHOQiZZ.4rO_

-
DEL Cf:JIJ.ulOO L.t:. CONFER,MA E' DATA DALL'ACCENSIONE DELLA .l.dMoCIdOA DEL PULSANrE Di COM4NDO.

VEg,F'/CA DELLA FASE NELLA' qUALE .I.'APPA.QAro CONrQOLl.A AUTOMAriCAMeNTE CI-IE SIANO LISER,I i cdo
U.rgrA' OELLA VIA INTER.ESSATI D,dJ..J.. J ITINEJ<AQ.IO E C/.IE SIANO A VIA iMP/:OITA I SE9NAl.1 PER. f QUAl.I E' ~/CIlIE.sro
rAlE ASPE/ro DALL' IrtNEQjj,QIO Cl?M'AIIIDA1V_

F,tJ.SH NELLA t:?UALE L'APA1.QdrO STABIl.ISCE AuroMArICAME/VrE QUEI COJ.J.E9.4MENrt CPç IMPGOISçoNO
DI MOD/~/C.iJQE LA Po.slIIONE DELi.E ,dPA<lq&"Cc.tFl'Ar(.I;QE: 0/ C4D/N.4" C,I.'E" ~ Cll ENrI bI MArL',tU.G
(ck-vicHÒ/~ PL.", ecc) D.-.'f./,L~/nNE.q,A.t?'O_

-
DA qUEL.lA '<.,cH'GsrA

ccwrgau.o IN QUESTA FASE. CI-I-E PRECEDE IL B.l.OCCLJMENro OEL PONfO OQ/9/NE, L'APPAQAro ACCERTA
DEL P~QCoRSO L'ESlsrENrA OELL' GFFETnVO CONTQOLLO NELLA. pOSlr,ONE VOJ.UTA DE'iLI ENTI 01 PIArZAl.E
(devia!bi"{t!:rrnadevialoi,, p ":/ecc) E N. LORO .8,LOCCAMGNTO_

BLOc"cAMSNTO FASE FINALI! DI!fLL6 OPERAZIONI AurOMArICh'E" DI VERIFICA 01 i.lBçRTA~ bELLA .....I A, DI
DEi. PlP(1f) ORl9/lfE Bl.OCC4MENTO E CONTQOLLO DEL PERCOQSO_ ('_,oCOISCE:: LO SCIOC.lhWENTV INTEU,oEs/7vo
(o INIZFAL~) .DEI CDllEc;AME'Nrl srABI.UTI_

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M.d.NUALE

8LOCCO
E l.W SISrEMA DI 810CCAMEl'lro DEL PERCORSO OTTENUTO MANUMMENT€,LJNZIC'I.'E"AIJroMATle.tJMENr.e
L1ZIOHLJNDO UNA APPOSITA l.EVE"rT.a_

SISTEMA DI CIl:<COLAZION~.ArTO od ç.4,q4NT/.QE:' /L LJ/ST.4}.FL'/.AM'ENTO O~I TReNI CONSENTENDO .L ~"Nno


01 U,v.saLO TRENO INUNA OETE'<!""IN,AT4 r.qArr4 bI LINEA NEL QUlJLE IL /J/ST,4NZI..iJMENTO,DE1 T~EN/
E' BJ!JSATO SUlLA SUOOIVISIONE OEI.L..:I n<'4TTA IN UNA O ,CIV' SEEIONr.. C/4SCUAIA .o.qorET7,2J DA SECN'A.lE".
B.J.(JCCO SISTEMA. DI BLOCCO IN CUI IL DISTANZIAMeNTO VIENE ~FFETrU,aTO AurO .......A Tlc.aME.Nr~
AUTOMATICO DAI r.Q.Ej..f1 CON L'OCCUPAZIONE Iii,LA SUCCESSIVA LIBERAZIONE DI c d b.

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- 12
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
.

Tavola Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario


IS
ACEI2 CARATTERISTICHE GENERALI DI UN ACEI E PIANO SCHEMATICO

CARATTERISTlCHE GENERALI DI UN ACEI SENZA SEGNALA- Sui deviatoi incontrati di punLa dai treni ed interessati da alme-
MENTO DI MANOVRA no un itinerario percorribile a velocità 2: 60 km/h sono installate
casse di manovra fornite di elettromagnete per l'intallonabilità a co-
Negli ACEI, per dascun movimento di treno, il comando di tutti mando (v. tavola 44). Il sistema consente di rendere il deviatoio (nor-
gli organi operativi di piazzale interessati (essenzialmente casse di malmente tallonabiIe) intallonabile (elettromagnete diseccitato) so-
manovra di deviatoi e di barriere di PL e segnali) viene impartito, in Ia per i treni.
situazioni normali, semplicemente premendo un pulsante di coman- La numerazione dei deviatoi è: progressiva da sinistra a destra e
do di itinerario. Tale pulsante, appena rilasciato, ritorna nella posi- in senso orario. Nelle comunucazion~,il deviatoio" a », è: quello più
zione di riposo per effetto deli'azione di una molla. vicino al EV., per economia di posa cavi, a meno che esigenze di eser-
Dopo l'arrivo o la partenza del treno, se tutte le operazioni sono cizio non consiglino altrimenti.
andate a buon fine, l'ACE! ritorna allo stato di riposo senza alcun in-
tervento da parte dell'operatore al banco.
Non si verifica. però, il ritorno in posizione normale dei devi.atoi: SEGNALI
essi, salvo casi del tutto particolari, restano nella posizione nella
quale sono stati utilizzati o, comunque, richiesti dall'itinerario. In- I segnali sono contrassegnati da lettere maiuscole progressive da
vece le barriere dei PL, dopo la liberazione, si sollevano automatica- sinistra a destra e l>rogressivamente a partire da quello in basso a
mente, salvo che siano ubicate in corrispondenza del cdb di stazio- sinistra e procedendo in senso orario per quelli associati ai punti
namento o nella rona di uscita (v. tavole 7 e 14) nel qual caso la ria- estremi di stazione. Agli scudetti relativi ai segnali di partenza sono
pertura deve essere effettuata con la levetta singola di manovra. associati gli stessi numeri (romani) del binario di stazionamento in-
Una caratteristica di rilievo degli ACEI del tipo io esame è la libe- teressato. Sono del tipo luminoso; sei di essi (C, D, E, F, G e H) sono
razione elastica degli itinerari. Con tale espres.sione si intende indi- segnali di partenza, quattro (A, B, J e L) sono segnati di protezione
care una modalità di funzionamento, secondo la quale la libera'l.io- e quattro (Avv A, Avv B, Avv L e Avv 1) sono segnali di avviso. I segnali
ne, cioè la cessazione del bloccamento, di ogni singolo ente di piaz- di avviso Avv B e Avv L sono segnali permissivi del blocco automati-
zale (deviatoio, fennadev-iatoio, PL, ecc.) si verifica non appena il co; i segnali Avv A e Avv J sono segnali di avviso isolati. I relativi
convoglio ha abbandonato il cdb che scopre,. la zona dell'ente stes- aspetti sono riportati nella tabeHa l.
so. In altri termini, la liberazione progredisce con la marcia del tre- l segnali ubicati sulla destra rispetto al senso di marcia del treno
no e consente di avere disponibili immediatamente i singoli enti. a cui comandano hanno la vela di forma quadrata anziché circolare.
mano a mano che i vari cdb di immobilizzazione vengono liberati.
Altra caratteristica specifica dell'ACEI è il comando perduro:
questo significa che il comando impartito si registra solo se le con- CIRCUITI DI BINARIO
dizioni di sicurezza richieste dall'apparato per la fase di risposta so-
no soddisfatte al momento in cui si preme il pulsante di itinerario.
In caso contrario, per esempio se sono in atto itinerari o manovre
incompatibili, nel momento in cui viene rilasciato il pulsante, il co-
mando si distrugge automaticamente, cioè non ha alcun seguito e
l'apparato non ne conserva alcuna memoria.
I circuiti di binario, indicati nel pianoschematico, le cui funzioni
prevalenti sono singolarmente specificate nella tabella 2, sono com-
plessivamente 25 e sono numerati in senso crescente da sinistra ver-
so destra e in senso orario.
l circuiti dei binari di corsa sono attrezzati per la codificazione.
-
PIANO SCHEMATICO ITINERARI

In figura viene riportato il piano schematico di una piccola sta- I punti in cui hanno inizio e termine gli itinerari risultano dalla
zione con ACEI senza segnalamento di manovra. tabella seguente.
La stazione ha tre binari di ricevimento e partenza dei treni ed
uno scalo; e inserita su una linea a doppio binario, attrezzata con ARRIVI PARTENZE
blocco automatico a correnti codificate reversibile a tre aspetti sul
binario di sinistra e a due aspetti sul binario di destra.
La simbologia adottata è quella d'uso, riportata sulle istruzioni Dal punto 1 a binario I Da binario I al punto 1
citate nella bibliografia. dal punto l a binario Il da binario I al punto 4
Al piano schematico presentato saranno anche riferiti i circuiti dal punto 1 a binario III da binario II al punto t
elettrici; esso sarà quindi, anche in seguito, spesso citato e richia-
mato.
In figura, sotto il piano schematico, è: riportata la tabella l con
i possibili aspetti del segnali e le condiz.ioni previste per la loro oc-
cupazione. t: anche riportata una tabella 2 per specificare la funzio-
dal punto 2 a binario II
dal punto 2 a binario III
dal punto 3 a binario II
dal punto 3 a binario III
da binario II al punto 2
da binario II al punto 3
da binario Il al punto 4
da binario III al punto 1
-
ne dei cdb. dal puoto 4 a binario I da· binario III al punto 2
La tabella 3 completa la terminologia iniziata in ta\'. 1.
dal punto 4 a bi nario li da binario III al punto 3
dal punto 4 a binario III da binario III al punto 4
DEV[ATOI

La stazione ha 7 deviatoi semplici e I deviatoio inglese doppio; I punti iniziali e finali di itinerario associati ai punti estremi di
tutti sono manovrati a distanza con casse di manovra elett riche, ad stazione sono contraddistinti da "scudetti» individuati da numeri
eccezione della comunicazione IDi a/h. manovrata a mano, ma mu- arabi progressivi in senso orario_
nita di fermadeviatoi elenrici bloccabili nella sola posizione norma- Invece, i punti iniziali e finali di itinerario associati ai segnali di
le. Sul ramo deviato i deviatoi 4a e 4b sono percorribili a velocità partenza sono contraddistinti da scudetti individuati dagli stessi
s 60 km/h gli altri deviatoi a velocità :$ 30 km/h. numeri romani dei binari di stazionamenLo corrispondenti.

13

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-
.

;:: CORSI 01 FORMAZIONE PROFESSIONALE

- ACEI
T ,4VOLA

3
APPARATI CENTRALI

QUADRO
ELETTRICI A PULSANTI 01

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- 14
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario


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ACEI3 QUADRO LUMINOSO

GENERALITÀ CIRCUITI DI BINARIO

In figura è riportato il quadro luminoso (OL) che, con una simbo- I circuiti di binario appaiono normalmente spenti. Essi si illumi-
logia di tipo unificato, indicata nella tabella, rappresenta il piazzale nano;
corrispondente al piano schematico della tavola precedente, com- - a luce bianca, quando sono liberi ed e in atto un bloccamento di
pleto di tutti gli enti (segnali, deviatoi, ferma deviatoi, cdb. ecc.). Il i tinerario o di istradamento che li comprende; -
OL fornisce il controllo ottico delle indicazioni dei segnali e consen- - a luce rossa, quando sono occupati.
te al personale del Movimento di rendersi conto, mediante apposite
indicazioni, della situazione dell'impianto e, indirettamente, della
posizione di treni e manovre. PEDALI
Si illustrano, ente per ente,. le modalità di ripetizione sul QL.
I pedali (nella stazione in esame non ne esistono) sono rappresen·
tati da un segno grafico rettangolare, normalmente spento. che si il·
SEGNALI lumina a lu.ce bianca fissa, quando il pedale è azionato.
Il segno grafioo passa a luce bianca lampeggiante, se il pedale
Il controllo di illuminazione e la ripetizione degli aspetti forniti non torna completamente a riposo dopo la liberazione del punto
dai segnali luminosi di protezione e partenza appaiono, nel segno origine.
grafico corrispondente, con la proiezione di luci dello stesso colore
di quelle proiettate dalle luci del segnale.
Per i segnali di avviso isolato rappresentati sempre con una sola
luce viene ripetuto a luce gialla l'aspetto di via impedita e a luce ver- PUNTO ORIGINE (O INIZIALE) DI ITINERARIO
de qualsiasi aspetto di via libera. Per i segnali di blocco con avviso
accoppiato viene riportato soltanto un segno grafico senza indica· Lo scudetto del punto origine di itinerario è ubicato in genere in
zione luminosa. prossimità del segnale luminoso al quale è associato.
Sullo stante dei: segnali di partenza esiste un segno grafico di for- Normalmente illuminato a luce bianca fissa, assume i seguenti
ma circolare, che si illumina a luce bianca fissa quando esistono le aspetti: .
condizioni per la manovra a via libera del segnale: la ripetizione - illuminato a luce bianca lampeggiante, nell'intervatlo tra la regi·
stessa può e,ssere a luce bianca lampeggiante, quando sia stato ne· strazione del comando e il bloccamento del punto origine;
cessano azionare il tasto Tb. - illuminato a luce rossa fissa, quando si verifica il normale bloc-
I segnali di chiamata sono indicati da un segno grafico che ne ri· camento del punto origine dell'itinerario;
corda la forma; esso è normalmente spento e si illumina a luce bian- - illuminato a luce rossa lampeggiante, quando il bloccamento del·
ca fissa quando viene attivato il segnale di chiamata. l'itinerario viene ottenuto manualmente mediante intervento con
una Ievetta che sarà descritta in seguito;
- spento, in caso di anormalità o se funge da punto finale (vedi
DEVIATOI punto finale di itinerario).

La ripetizione del controllo della posizione di un deviatoio è far·


nita dall'illuminazione a luce fissa, bianca o rossa, del tratto di stri- PUNTO FINALE DI ITINERARIO
scia. normalmente spento, corrispondente al tallone del deviatoio;
se è in atto un bloècamento di percorso che interessa il deviatoio 1..0 scudetto del punto finale di itinerario, normalmente illumina·
la ripetizione è a luce bianca; to a luce bianca, assume i seguenti aspetLi:
se il cdb che comprende il deviatoio è occupato, la ripetizione è - illuminato a luce bianca lampeggiante, durante le verifiche per
a luce rossa; la risposta e il· bloccamento del punto finale;
le suddette ripetizioni diventano lampeggianti, quando manca il - spento, quando a\'viene il bloccarncnto del punto finale.
controllo del deviatoio e, quindi, anche durante la fase di manovra.

ELETTROMAGNETI DI INTALLONABILITA BLOCCO AUTOMATICO

Il segno grafico relativo, di forma rettangolare, normalmente Il funzionamento del blocco aUlomalico viene ripetuto sul QL co-
me di seguito descritto.
spento, si illumina:
- a luce bianca fissa. quando, a seguito di un comando di itinerario SENSO DEL BLOCCO. E. rappresentato da due frecce orientale
si verifica la diseccitazione dell'elettromagnete e si otliene il re- in senso inverso. Normalmente è accesa alt/ce bial1ca fissa quella
lativo b[occamento in cabina; corrispondente al senso di malTia in atLo, mentre e spetlta quella del
- a luce bi,mca lampeggiante, in caso di diseccitaz.ione accidentale senso inverso.
dell'elettromagnete o di mancato bloccamento. STATO DELLA PRIMA SEZIONE DI BLOCCO NEL SENSO DEL-
LE PARTENZE. È indicato con una ripetizione ottica costituita da
due riquadri adiacenti contrassegnali dalle scriLte LIB e OCC: il pri-
FERMADEVIATOI BWCCABILI mo è acceso a luce bianca, quando la sezione è libera, l'altro si ac· ,
cende a luce rossa, quando [a sezione si occupa.
Le ripetizioni sono analoghe a quelle dei deviatoi. STATO DI UNA SEZIONE DI BLOCCO DI LINEA. Lo stato di una
sezione di blocco di linea e rappresentato mediante una striscia,
normalmenLe spellra, che si accende a luce rossa {issa, quando il cdb
PASSAGGI A LIVELLO risulti occupato e a luce lampeggiante, se la sezione ~ int<;,rcssata da
una anormalità. In tale ultimo caso. la ripetizione è bia/lca se la se-
I passaggi a livello (nella stazione in esame non ne esistono) sono z.ione è libera, è rossa se la sezione è occupata.
simbolicamente indicati con due coppie di sbarrettc rettangolari di
cui: FUORI SERVIZIO BINARI. Il segno grafico che ripete il fuori
- una, perpendicolare al binario, se illuminaLa a luce azzurra, indi- servizio di un binario, contrassegnato dalla scritta Fs P o fs D (pari
ca che esiste il controllo di barriere aperte; o dispari), è ubiealo in corrispondenz;a del binario cui si riferisce.
- l'altra, parallela al binario, se illuminata a luce bilJrlca, indica Esso è normalmente spento e si illumina a luce rosse! fissa, quando
che esiste il controllo di barriere chiuse. Questa ultima indica- il binario è fuori servizio, mentl'c è a luce russa {all1pe~gr{lI1tl' nelle
zione può lampeggiare, insicme alla ripctizione corrispondente fasi inlermedie.
sulla mostrina della Icvetta per il comando singolo, quando man· ANNUNCIO TRENl. Un segno grafico retlangolan::, si illumina a
ca lo. concordanza tra gli organi di manovra e lo. posizione delle fLKe hiatlCa, per segnalare l'arrivo di un treno dalla direzione COITi·
barriere. spondente.

15

CORSI 01 FORMAZIONE PROFESSIONALE

- TAVOLA
APPARATI CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI 01 ITINERARIO

ACEI 4 BANCO DI MANOVRA l S

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CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario


15
ACEI 4 BANCO DI MANOVRA

GENERALITÀ l'apertura dei PL non è automatica ma è attuata dal DM rovesciando


a destra le levette stesse dopo l'arresto del treno.
Con riferimento al piano schematico ripetuto in fig. L vengono Le levette dei PL sono munite di due lampade: una posta a sini-
descritte le funzioni dei dispositivi ubicali sul banco di manovra di stra (bianca) e l'altra posta a destra (azzurra) che indicano rispetti-
fig. 2. vamente l'esistenza del controllo di chiusura e di apertura delle bar-
In fig. 3 sono indicati segni grafici e tipi di pulsanti e leveue. riere.
Di queste molte sono munite di un sistema di controllo (costitui- I1lampeggiamento de(la sola lampada di sinistra (bianca) indica
to da un dispositivo ausiliario fissato in posizione normale con un la mancanza del controllo di chiusura del PL.
piombo ad a[erta), detto dispositivo di piombatura (disp. di piomb.).

TASTI DI SOCCORSO {fig. 2/b-c·e.~


PULSANTI DI COMANDO (fig. 2/d)
Nella stazione in esame si hanno:
Sono 20 e servono per il comando degli itinerari. - 4 levette Tz (~gnale di chiamata). A 2 posiziOni con disp. di
Ciascuno di essi è a 3 posizioni, con ritorno automatico nella po- piomb., a sinistra az.iona il segnale di chiamata escludendo tutte
sizione normale di riposo: normale (inattivo o comando registrato), le condizioni richieste per la disposizione a v.l. del segnale di
premuto (comando impartito), estratto (comando distrutto). protezione;
Ciascun pulsante ha una lampada che, quando è accesa a luce - IO levette Tltrm (tasto liberazione e bloccamento manuale). A 3
bianca, indica che il comando è registrato_ La luce si spegne all'atto posiz.ioni con disp. di piomb.• per ottenere: con la rotazione a sini·
dell'occupazione del segnale da parte del treno. stra (ritorno a molla), la liberazione del punto origine; a destra
I pulsanti sono disposti secondo righe e colonne che corrispon- il bloccamento manuale dell'itinerario costituito a partire dal
dono rispettivamente ai binari e ai punti di estremità degli itinerari. punto origine corrispondente. Ogni levetta è corredata da una.
le frecce in testa alle colonne indicano il senso degli itinerari: di es- lampada che si accende a luce rossa fissa all'atto del bloccamen-
se, quelle congruenti c.on il senso stabilito dal blocco automatico so- to del punto origine; se il bloccamento è ottenuto in Tm, la lam-
no illuminate a luce bianca. pada rossa lampeggia;
- 1 levetta TID (tasto di liberazione dirigente). A 2 posizioni con ri-
torno molla e disp. di piombo, se girata a sinistra dopala manipo-
LEVETTE DA SEGNALE (fig. 2/c-e) lazione del tabulatore (vedi punto seguente), consente la libera·
zione artificiale del percorso (vedi tabulatore). Una lampada nor·
Contrassegnate con Tb/S, sono lO e ciascuna è a 3 posizioni malmente accesa a luce bianca, si spegne con il suo azionamento
stabili: o con l'inizio della tabulazione di cui al punto successivo;
- lTormale, centrale, nella quale si impedisce la disposizione a via - 1 tabulatore. Nelle stazioni con almeno dieci cdb. per selezionare
libera del segnale anche a seguito di un comando di itinerario il cdb guasto che impedisce la liberazione elastica del percorso,
che ha origine in quel punto; invece di tasti individuali Tlb, è installato un tabulatore a pul·
- rLlOtara a destra, nella quale il segnale si manovra automatica- santi con cifre dallo O al 9. Una volta selezionato il cdb guasto,
mente, se esistono tutte le condizioni, a seguito di un comando il cui numero viene presentato in chiaro in un apposito visualiz-
di itinerario: zatore (display) del tabulatore, l'azionamento del tasto TID con-
- motaltl a sinistra, previo azionamento del disp. di piomb., la levet- sente la prosecuzione della liberazione elastica, arrestatasi per
ta funziona da tasto Tb al fine di consenLire il bloccamento dell'i- guasto del cdb;
tinerario da percorrere, pur in mancanza di alcune condizioni, - 1 pulsante Tace (tasto accensione). Premuto. determina "accen-
l'accensione del segnale di chiamata, se si tratta di un itinerario sione delle lampade di controllo deviatoi e fermadeviatoi e predi-
di arrivo, o la accensione dell'eventuale indicatore di direzione, spone le condizioni per l'efficacia dei tasti TbD e TcD;
se si tratta di un itinerario di partenza. - I !e\·etta TbD (tasto di binario immobilizzazione deviatoi). A 2 po-
sizioni con disp. di piomb.; ruotata a sinistra, consente la mano-
vra di un deviatoio a mezzo della levetta D, anche con cdb di im-
LEVETTE SINGOLE DI MANOVRA (fig. 2(1) mobilizzazione occupato. Una lampada a lLlce bianca fissa si ac-
cende con l'azionamento del Tace, quanto la levetta può essere
Nella stazione in esame si hanno: usata;
- 4levette D (deviatoio) per la manovra singola dci deviaLOi centra- - l levetta TcD (tasto controllo deviatOi). A 2 posizioni, con disp. di
lizzati. Sono a tre posizioni stabili: cenlra/c (manovra automati- piomb.; ruotata a sinistra permette la manovra di un deviatoio
ca), a sinistra (comando normale), a deslra (comando rovescio). anche in mancanza del controllo della posizione iniziale. Una
Sulla mostrina della levetta ci sono 2 lampade che acceSe a luce lampada a luce bianca fissa si accende come nel caso della levet-
bianca fissa indicano: quella di sinistra il contro 110 normale e quella ta TbD; in caso di anormalità ai deviatoi, l'azionamento delle le-
di destra il controllo rovescio. vette di soccorso deve avvenire nell'ordine seguente:
I! lampeggiamento indica la mancanza di controllo. - Tace, TbD oppure TcD o entrambe, quindi la levetla D per la
Una leveLta FdlOl (fermadevialoio), analoga alla precedente: ruo- manovra singola del deviatoio.
tata a sinislra, effeltua il bloccamento manuale del fcrmadeviatoio. Le lampade delle levette TbD e TcD lampeggiano quando ven-
È munita di una lampada che accesa a luce bianca fissa indica gono azionate a sinistra per attuare una operazione di soc-
l'esistenza del controllo normale. corso:
Illampeggiamento indica la mancanza di controllo solo se il fer- - L levetta Te (tasto energia). A 2 posizioni con ritorno a molla, con
madeviatoio è bloccato. disp. di piomb.; a sinistra permette di riottenere i controHi dei de-
E da notare che le levette dei fermade\'iatoi bloccabili in entram· viatoi c fermadeviatoi perduti per mancanza energia a 48 Vcc.
be le posizioni sono a tre posizioni stabili e l'orniscono le stesse indi- Una lampada a luce bianca si accende quando manca l'energia
cazioni delle levctte dei de\'iatoi. di cui sopra.
Le lcvctte dei PL sono di norma a due posizioni stabili, ad ecce· N.B. - [n presenza di PL, esiste un tasto TcPL (uno per ogni PL)
7.ione di quelle relative a PL che risultano ubir.::ali nelle zone di sta- che permette la disposizione a v.l. dei segnali in caso di mancato
zionamento e di uscita che debbono essere a tre posizioni in qunnto controllo di chiusura delle barriere.
(Segue)

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CORSI DI FDRM AZIONE PROFESSIONALE
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APPARATI CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI DI ITINERARIO
TAVOLA

ACEI 4 BANCO DI MANOVRA 15


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Apparati centrali eletlrici a pulsanti di itinerario
BANCO DI MANOVRA
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DISPOSITIVI AUSILIARI E DI ALLARME (fig. 2/b-f) do di arrivo o di partenza relativo al IaLO sinistro della stazione
è ancora attiva la codificazione di uno o più cdb. La segnalazione
Nella stazione in esame si hanno: è realizzata onde suggerire al DM l'eventuale intervento sul tasto
_ 2 levette: TtS e TtD (tasti lacitazione suoneria segnali e suoneria Tsm relativo.
deviatoi e fermadeviatoi). A 2 posizioni, con disp. di piomb.; a si- La lampada si accende invece a luce bianca fissa per indicare che
nistra taeitano la relativa suoneria di allarme per mancanza di i cdb dell'itinerario in alto sono regolarmente ·codificati.
controllo. Una lampada a luce bianca si accende quando manca Le stesse considerazioni valgono per la lampada dì destra relati-
un controllo e permane accesa anche dopo l'azionamento del la" va ai movimenti del lato destro deHa stazione;
sto tacitazione; - 1 lampada JsmD, normalmente spenta, che si accende a luce
_ 1 levelta DIS (disabilitazione). A 2 posizioni. con chiave yale e bianca lampeggiante allo scatto di uno o più interruttori di pro-
disp. di piomb.; a sin.istra dis!J.bilita t'impianto. La chiave yate, tez.ione delle manovre dei deviatoi o PL;
normalmente inserita, deve essere estratta dopo che una lampa- - I lampada N, normalmente accesa a luce bianca, per indicare
da, normalmente spenta, passa da luce bianca lampeggiante a !rc- che l'impianto è alimentato", normalmente,,;
ce bianca fissa; - L lampada R,'llormalmente spenta, che si accende a luce rossa
_ 1 levetta Tt Aliro (tasto tacitazione alimentazione). per denunciare che l'imp[anto e alimentato" in riserva ".
La '" suoneria alimentazione" si aziona e corrispondentemente si
accende la relativa lampada di segnalazione, o per l'intervento di
un interruttore a scatto, o per mancanza alimentazione sia nor- DISPOSITIVI PER L'INVERSIONE DEL BLOCCO E L'ESCLUSIO-
male che riserva, o per allarme alla centralina. L'azionamento NE DALLA CIRCOLAZIONE DI UN BINARIO (fig. 2la-g)
delta levetta Tt Alim tacita la predetta suoneria; "

_ 1 lampada TbTcTe (lampada contralto azionamento tastiTb, Tc e


Te). Si accende a luce bianca fissa, quando vengono usati detti
tasti;
_ 2levette Tsm (Ievetta soppressione manuale). Servono per la sop-
Sul banco di manovra sono installati gli organi di manipolazione
per la richiesta e la concessione del consenso di inversione del bloc-
co, per il ripristino del senso di circolazione a sinistra e per l'esclu-
sione dalla circolazione di un b.inario e i relativi tasti e pulsanti di
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pressione della codificazione dei cdb dei binari di corsa indipen- soccorso (Cs/Re', Reles', TbBA·, Tb/fs'. .1.k./Cs·
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dentemente dal senso di marcia, nel caso che essa non avvenga
automaticamente. Sono a due posizioni, di cui quella attiva, a si-
nistra, è raggiungibile dopo l'azionamento del disp. di piombo
Ciascuna di esse è sussidiata da due lampade, una relativa al lato SEGNI GRAFICI E ASPETTI DEI PULSANTI E DELLE LEVETTE
sinistro della stazione, l'altra al lato destro. La descrizione del
funzionamento sarà completata nella tavola 37. In fig. 3, in corrispondenza di ciascun segno grafico, sono indica-
La lampada posta a sinistra di ciascuna leveua indica, se accesa ti i diversi tipi di pulsanti e levene necessari per assolvere le diverse
a luce bianca lampeggiante, che dopo l'occupazione di un itinera- funzioni.

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CORSI DI F D R M AZ IONE PROFESSIONALE

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CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario


IS
ACEI5 FASI DI FUNZIONAMENTO

GENERALITÀ altri itinerari che richiedano la manovra degli stessi deviatoi in po-
sizione opposta.
Le principali operazioni dell 'apparato per il comando e la costi-
RISPOSTA APPARATO. La risposta dell'apparato consiste nella
trJzione di un itinerario sono, nell'ordine, le seguenti: verifica, mediante la cosiddetta serratura elettrica, che non siano in
- comando dell'itinerario;
atto itinerari incompatibili e che siano soddisfatte alcune condizio-
- indicazione dell'itinerario;
ni preliminari: rispetto alla costituzione dell'itinerario.
- risposta dell'apparato e registrazione del comando;
- verifica della libertà della via; REGISTRAZIONE COMANDO. Questa fase si realizza solo se le
- bloccamento del percorso: verifiche delle fasi precedenti vanno a buon fine, Viene segnalata
- controllo del percorso; su(banco con l'accensione a luce bianca della lampada corrispon-
- bloccamento del punto origine; dente al pulsante di comando e sul QL con il passaggio da luce bian-
- verifica delle condizioni di linea; ca fissa a lampeggiante dello scudetto relativo al punto iniziale.
- verifica delle condizioni per la manovra del segnale; Il lampeggialpento dello scudetto iniziale è preceduto da quello
- selezione dell'aspetto del segnale; dello scudetto finale che, come si vedrà in seguito, si verifica se, a
- codificazione dei binari di corsa; seguito del comando, sono soddisfatte le condizioni di risposta (Ru)
- manovra del segnale. del punto finale stesso.
Peraltro la verifica delle condizioni di linea, non è sequenziale in Il buon esito della fase consente al comando di restare in atto, an-
quanto si manifesta tra la fase di indicazione di itinerario (1) e quel. che se viene rilasciato il pulsante.
la di verifica delle condizioni per la manovra del segnale (S).
VERIFICA CONDIZIONI DI LINEA. Completata l'indicazione
Le operazioni dell'apparato per la distru'zione del/'itinerario so-
dell'itinerario, indipendentemente dallo svolgimento delle altre fasi
no, nell'ordine, le seguenti:
di funzionamento, si attiva la fase di verifica deUe condizìoni di li-
- occupazione del segnale e distruzione del comando;
nea (di regola: blocco e P.L.). Ovviamente, tale fase è presente solo
- liberazione del punto origine dell'itinerario;
per gli itinerari .di partenza.
- liberazione elastica del percorso;
- liberazione del punto finale dell'itinerario. VERIFICA LIBERTÀ DELLA VIA. Questa fase, a parte altre con-
In figura è riportato lo schema a blocchi con la sequenza deHe dizioni che vedremo, controlla che siano liberi i cdb interessati e che
suddette fasi di funzionamento completate da quelle relative aHa siano a v.i. i segnali per i quali è richiesto tale aspetto. La verifica
manovra dei deviatoi (che si effettua tramite particolari teleruttori della via, come anche la verifica delle condizioni di linea, non deter-
bloccabm-a ritenuta meccanica detti combinatorz) e all'acquisizione mina direttamente variazioni alle indicazioni luminose del banco e
dei relativi controlli, aUa verifica delle condizioni di linea e dell'in· del QL.
tallonabilità dei deviatoi.
BLOCCAMENTO DEL PERCORSO. L'apparato stabilLsce dei col-
Le frecce riportate sulle linee che collegano i blocchi indicano,
legamenti elettrici che impediscono di modificare la posizione dei
collaro senso, l'ordine nel quale le fasi si susseguono: ad esempio
relè combinatori di manovra dei deviatoi e di realizzare un successi~
lo schema indica che la fase dell'indicazione dell'itinerario non si
va itinerario incompatibile. Sul QL tale bloccamento de! percorso si
attua se non sono completate le fasi di comando dell'itinerario e di
manifesta con l'accensione a luce bianca della striscia relativa all'i~
intervento dei combinatori. Le frecce orientate'verso l'alto indicano
tinerario comandato, Continua a lampeggiare lo scudetto del punto
retroazioni su operazioni precedenti.
origine, mentre si spegne lo scudetto del punto finale. Lampeggiano
A sinistra della rappresentazione a blocchi, con riferimento all'i-
pure sul QL i tratti di striscia corrispondenti ai« calci" dei deviatoi
tinerario di partenza II·3 della stazione in esame, sono indicate in
per i quali non è ancora pervenuto LI controllo.
corrispondenza delle varie fasi, le posizioni del pulsante di coman-
Il bloccamento del percorso può essere sciatto mediante estra-
do e gli aspetti della lampada relativa, gli aspetti delta lampada del.
zione del pulsante di comando, ma solo a condizione che non sia an-
la levetta Tl/Tm e le ripetizioni sul QL
cora broccato il punto origine (vedi oltre).
CONTROLLO DEL PERCORSO, L:operazione consiste nel con-
COMANDO E COSTITUZIONE DI UN ITINERARIO trollo della corretta costituzione dell'itinerario mediante un circui·
to sul quale è verificata l'esistenz.a dei cOrltrolli dei deviatoi e la rea-
Ci si riferisce all'itinerario di partenza 11-3. lizzazione dei bloccamenti e dei collegamenti di incompatibilità, Ta-
le fase non determina direttamente variazioni alle indicazioni lumi-
IMPIANTO A RIPOSO. Pulsanti e levette sono in posizione nor· nose del banco e del QL
male e le lampade del banco sono tutte spente, escluse eventualmen-
te quelle di controllo dell'alimentazione, e le lampade delle levette BLOCCAMENTO DEL PUNTO ORIGINE, Il bloccamento del pun-
TID, Tbfs e TbBA. Sul QL è spenta la striscia dell'itinerario da per- to origine (iniziale) dell'itinerario si ottiene se e stato effettuato con
correre e acceso a luce rossa il binario di stazionamento dal quale esito favorevole ii controllo del percorso. Esso conferma con un col-
deve partire il treno; sono accese le luci di controllo dei segnali. So· legamento di rctroazione, il bloccamento del percorso, impedendo-
no accesi a luce bianca gli scudetti det punto iniziale e del punto fi- ne uno scioglimento intempestivo. Questa fase si manifesta, sul ban~
nale d'itinerario. co, con l'accensione a luce rossa fissa della lampada della levetta
Tl/Tm corrispondente al punto iniziale del1'itinerario e, sul GL, con
COMANDO ITINERARIO, Con la pressione sul pulsante di itine- l'accensione a luce rossa fissa delta scudetto del punto stesso. Il
rario si eccita il relè di comando cdII-) se non e in atto l'itinerario bloccamento del punto origine non richiede la \'erifica delle condi·
inverso Cs3-H (quale condizione di serratura elettrica preventiva). zioni di linea,
L:eccitazione del Telè di comando CdII·3 aziona i combinatori di
VERIFICA CONDIZIONI PER LA MANOVRA DEL SEGNALE. In
manovra dei deviatoi dell'itinerario,
[J pulsante va tenuto premuto sino alla fase di registrazione.
questa fase si verifica che l'itinerario comandato sia stato formato,
controllato e bloccato e che esistano le condizioni di linea. Il buon
INDICAZIONE ITINERARIO. Il raggiungi mento da parte dei C'sito della fase si evidenlia sul Gl con l'accensione di una ripeti7.io-
combinatori di manovra dei deviatoi della posizione richiesta dal- ne di forma circolare sullo stante del segnale di panC07.3 che per
l'itinerario consente all'apparato di verificare che non siano in atto semplicità non è stata indicata in figura.
(SegHe)

21
-
r ~---.:...-C-O-R-S-I--D-I--'-F-O-R-M-A-Z-ID_N_E P_R_O_F_E_S_S_I_O_N_A_L_E , -1
TAVOLA A PPA RA T I CE NTRALI ELETTRICI A PULSANTI DI ITINERARIO

ACEI 5 FASI 01 FUNZIONAMENTO s


PULS.LJHTE DI COMANDO E .oE.qFEZIONAMbNro
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CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola Apparati centrali elettrici a pulsanti di Itinerario


IS
ACEI5 FASI DI FUNZIONAMENTO

Subito dopo viene realizzata l'intallonabilità dei deviatoi presi di cupazione permanente; contemporaneamente, sul banco, si spegne
punta. Essa viene presentata con il noto segno grafico che è stato an- la lampada del pulsante d'itinerario. Sul QLìL tratto di striscia, cor-
che esso tralasciato per sempHcità. rispondente al cdb occupato, passa a luce rossa e la ripetizione del
segnale indica la v.i.
SELEZIONE ASPETTO SEGNALE. La selez.ione avviene in base
alle condizioni dei segnali a valle per i segnali di ingresso e delle LIBERAZIONE DEL PUNTO ORIGINE. Questa"fase, necessaria
condizioni di codificazione per i segnali di partenza. per la liberazione elastica del percorso, avviene non appena il treno
ha abbandonato il cdb di stazionamento. Sul QL lo scudetto del pun-
CODIFICAZIONE BINARI DI CORSA. In questa fase si innesca to orlgine passa da luce rossa a luce bianca.
un di:spositivo che commuta da fissa a codificata l'aliment3zione dei
cdb dei binari di corsa. Si accende a luce bianca fissa la luce destra LIBERAZIONE ELASfICA DEL PERCORSO. Successivamente
del tasto Tsm 2·3, che per semplicità non è stata dportata. alla liberazione del punto origine. via via che il treno abbandona i
cdb, si annullano i bloccamenti degli enti di piazzale (in particolare
MANOVRA SEGNALI. Al buon esito di tutte le fasi precedenti se- . dei deviatoi) interessati dall'itinerario.
gue la manovra automatica del segnale e la presentazione sul simbo- La liberazione elastica si manifesta sul QL con lo spegnimento
lo riportato sul QL dell'aspetto relativo. dei tratti di striscia, passati a luce rossa quando il treno aveva impe-
gnato i corrispondenti cdb.
DISTRUZIONE DI UN ITINERARIO. Ci si riferisce ancora all'iti.
nerario 11-3. LIBERAZIONE PUN10 FINALE. Ultimata la liberazione di tutti
i cdb, avviene la liberazione del punto finale dell'itinerario e il rela·
OCCUPAZIONE DEL SEGNALE. Il segnale si dispone permanen- tivo scudetto si riaccende a luce bianca fissa. L:impianto è ritornato
temente a v.i. all'atto dell'impegno da parte del treno del cdb di oc- a riposo. ...-
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23
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"" C_O_R_S_I_D_I_FO_R_M_A_Z_IO_N_E_P_R-'-O_F_E_S_S_IO_N_A_L_E -r -j

Tavola Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario


IS
ACEI6 [' PROVA DI CONTROLLO

N.a., AL FINE DI RISPONDERE AI QUESITI SOTTOINDICATI AI[ 7 - Che funzione, tra le seguenti. può avere In Icvctta disegnaLa in
. 2 . 3, SI INVITA A PRENDERE NOTA DEI SIMBOLI USATI figura?
IN TAV. 5.

A - SCELTE MULTIPLE
A - Accensione lampada di conlro(]o
I Se sul Ql appare l'jndica7.ione di figura per un treno in arrivo. normalmente spenta
quale è la fase di funzionamento in corso? B - Manovra a v.i. di un segnale e [aslo Tb
C - Liberazione e blocca mento manuale
D - Disabilitazione della stazione
8 Come appare normalmente la lampada nella levctla in figura?

In I

Lo.
Al ConI roIla del percorso
B) Distruzione del comando
,......el Liberazione punto origine
\ Occupazione segnale
A ~ Accesa a luce bianca
B - Accesa a luce rossa
C - Accesa a luce azzurra
D - Spenta
,:8 nD
2 - Se sul Ql appare l'indicazione di figura per un treno in parten- 9 - Quale levetta, fra le seguenti. può essere disegnata in figura?
·za, quale è la fase di funzionamenLo in corso?

v
"~~!"'-:;~'.~""C'~="'"
---
J..
~ "~,,
- __
~
__ --",il .. " ""H"'" =
3 Q = Il,' F.:W::"
~
A -TcD
B -Tb/s
C - Tlrrm
" D - Dis

Al Comando effettualo lO - Quale fase di funzionamento deve realizzarsi dopo i l blocca-


B) Comando ancora da effettuare mento' del percorso e prima del bloccamento del punto ori-
Cl Ocçupazione segnale di partenza gine?
DJ SiLuazion~ impossibile A - Liberazione elastica D
B - Controllo del percorso D
3 - Se sul QL appare l'indicazione di figura per un treno in parten- C - Risposta O
za, quale è la fase di funzionamento automatico dell'apparato? D - Verifica condizioni per la manovra del segnale O

B - DOMANDE BREVI
"
I" ~I ,-<.~, 3 CJ '" L Apporre nel quadratino una crocetta in corrispondenza dei so-
, ". ''''i ~'~"
i= ~fJL""=O=o"i ="'"
",," ,= = 118
~i"'OO:::' ."", li tasli piombati,

-
~' '-'~ d'"
,="'-'<.
~ 1.1l1':U TcD O Di, C TtD O D C
Fd C TbD C Tb/S O TID C
'" Te O Tsm [J Tacc D Tl/Tm D
) Treno in transito T'. C TtS O
J) Treno in sosta
Cl Occupazione del segnale 2 Con riferimeoto allo stralcio di QL indicato in figura,
DJ Possibile solo per un guasto
4 Se un cdb di percorso resta indebitamente DccupalO dopo l'ar- Pun/b
ri"O di un treno, quale C, tra quelle indicate sollO, la sigla del /Oi;llO!~
dispositi~'o di soccorso da usare successivamente alla manipo-
lazione del tabulalore?
A . TlD C· Tb sulla labell.a seguente, indicare con Ulla cmcetta e per ogni fase
B . Tb/S D . TbD lo stato d'accensione a luce bianca fissa (simbulo ';:';), oppure a
luce bianca lampeggiante (2.,}'1), o lo sLato di spento (:.-:) delk-
5 Quale, fra le seguenli le\'t:tte, ha il l-ilOI'OO a molla? l-,petizioni luminose che appaiono sul QL StL"SSU.
A . TbD C - Tz
B-TtS D-TlD
Fc::r.se [g9> lo Q Q 001
, Ouale funzione, tra le seguenli, può ottenere la len.. tta disegna-
La in figura? o O"" :.::.

wrnondo
A - Disporre a via impedita un segnale
B - Taci.l'lre una suoneria
C - Effettuare la liberazìone dci punto Ven)/co della VIa
J. origine
D - Manovrare singolarmenle un devialo io
L"'""'-- ----.J

-
24
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario


15
ACEI6 l' PROVA DI CONTROLLO

c . CORRISPONDENZE 5 - Un itinerario si può bloccare manualmente anche se non avvie-


ne automaticamente il bloccamento del punto origine
Con riferimento ai simboli usati nella rappresentazione schema- Vero D Falso D
tica dei banchi ACEI, tracciando delle linee far corrispondere i siro-
baH della colonna A all'esatto significato scelto fra quelli della co- 6 - la lampada nel simbolo fsP o fsD si accende a luce rossa fissa
ionna B. quando il binario corrispondente è fuori servizio
Vero D Falso O
A B 7 - La manovra a via libera di un segnale relativo ad un binario di
corsa per un itinerario di corretto tracciato è subordinata al
buon esito della codificazione dei cdb interessati
I Le~11O 7Z Vero O Falso O
:lE .D/~o.s,hVa d/;6/i::unao7'&ro
8 - La fase di indicazione dell'itinerario è subordinata al controllo
.1lZ Lel't?M;r dI" cornCl'nab ~ ...roccorJO degli enti di p~zzale
1 Vero- D Falso D
.1Y teveffo del B.A. 9 - Con la liberazione elastica del percorso, tutti i deviatoi interes- I
2 sati dall'itinerario si dispongono automaticamente in posizio- I

r LeVe~ d·~.sa,6I//lb"z-/on~ ne normale


3 Vero D Falso D I
J!I L. e velfct /UOI'Y' .serv/vO
4
ID Dopo aver premuto un pulsante di itinerario ed aver ottenuto --'I, -
la registrazione, ti comando può essere annullato prima del
YIl S/ub /wn'1/nosO' bloccamento del punto origine previo spiombamento di un ap-
5 x F117 p",/.J'on/e al, '="""0'>'70'0 posito tasto
Vero D Falso D
.JlC tòmo-,,06 CM;7l7JiJo {oo""'OItjI7;eN~
11 La codificazione dei cdb dei binari di corsa può essere soppres-
sa ruotando a sinistra, previo spiombamento, la levetla Tsm
Vero D Falso D
12 - La [evetta TID deve essere usata dopo la manipolazione del ta-. i
D . DOMANDE BREVI bulatore
Vero O Falso D ·11
1 - Per quale fase è necessaria t'esistenza del controllo deviatoi?
2 - Quando cessa di lampeggiare lo scudetto finale?
13 + Quando un cdb di immobilizzazione è occupato, per manovrare
il deviatoio interessato, occorre dapprima azionare il pulsante il
"

3 Che luce emette la lampada de!la levetta Tlrrm quando si effel-


tua un bloccamento manuale?
Tacc e poi ruotare a sinistra la levetta TbD e mantenerla in tale
posizione sino a che non sia stata spostata anche la levetta del
deviala io
Il
4 In quale fase, fra quelle necessarie per un itinerario di parten- Vero O Falso D
za, si sentono le condizioni di blocco?
14 - Il controllo del percorso è la fase successiva al bloccamento
5 - Quale è la fase che precede il bloccamento del percorso? del percorso
6 - Quale funzione assolve il pulsante Tacc oltre a quella di accen- Vero O Falso O
dere le lampade relative al controllo di posizione dei deviatoi
e dei fermadeviatoi? 15 Il tabulatore serve per selezionare un cdb guasto che impedi-
sce la liberazione del punto origine
7 • Quale è la fase che segue la registrazione del comando? Vero C Falso O
8 Dopo quale fase può iniziare la manovra dei deviatoi?
9 - Dopo quale fase inizia la codificazione dei binari di corsa?
10 - Quando si accende [a lampada L Tb-Tc-Te?
16 . Se lo scudetto del punto origine lampeggia, pur essendo accesa
la striscia a luce bianca fissa e spento lo scudetto del punto fi·
naie, significa che non avviene il bloccamento del punto ori-
gine
Vero D Falso O
r
i
i

E . VERO O FALSO l7 Contemporaneamente al lampeggiare dello scudetto del punto


iniziale, lampeggia anche la lampada del pulsante di itinerario
1 La lampada a luce bianca del pulsante di itinerario si spegne Vero D Falso D
subito dopo la liberazione del punto origine
18 . Sul QL i tratti di striscia corrispondenti ai calci dei deviatoi
Vero O Falso O
possono lampeggiare a luce bianca
2 - Quando sì a7.iona il tasto Tz, sul QL si accende il simbolo del Vero O Falso O
segnale di chiamata a luce bianca lampeggiante
Vero O Falso D 19 l combinatori di manovra dei devialo i vengono bloccali duran-
te la fase del blocca mento del percorso
3 - Se manca il controHo di un deviatoio ubicato su di un cdb occu- Vero D Falso D
pato da ~n treno, il tratto di luce rossa corrispondente al calcio
lampeggla 20 Cesito negativo della verifica delle condizioni di linea impedi-
Vero O Falso O sce il blocca mento del punto origine
Vero D Falso D
4 - Quando un treno in partenza occupa la prima sezione dì BA,
sul Ql si accende a luce bianca la sezione di destra dell'apposi- 21 Per disporre temporaneamente a via impedita un segnale, si
lo simbolo rettangolare estrae il pulsante di comando relativo
Vero O Falso D Vero D falso D
I~

25
,J- CORSI DI F O Rf-I A Z I ON E PROFESSIONALE

- TAVO LA A PPARA TI CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI DI ITINER ARIO

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ACE! 7 I NCOMPATIBILITA FRA ITINERARI

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- 26
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola
ACEI7
Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario
INCOMPATIBILITÀ FRA ITINERARI
IS
-
GENERALITA a} I due itinerari hanno un tratto di percorso in comune. Poiché in
tale caso i due itinerari richiedono almeno un deviatoio disposto
Scopo della presente tavola è illustrare i concetti di incompatibi- in posizione diversa, si dice che vi è incompatibilità per deviatoio
lità e di collegamento tra itinerari. Poiche nell'impianto in esame (v. esempio in fig. 6).
non esiste segnalamento di manovra, si tralasciano le incompatibili- h) I due itinerari hanno l'intero percorso in comune e, ovviamente
tà ed i collegamenti fra istradamenti e fra lstradamenti e itinerari. senso inverso. Si dice che vi è incompatibilità di senso per itinera-
Si premette una breve illustrazione dei concetti di itinerario di ri inversi (v. esempio in fig. 7).
arrivo, di partenza e di transito. di zona d'uscita e di deviatoio latera~ c) I due itinerari hanno lo stesso punto finale e provengono da dire-
le, secondo le definizioni dell'o.S. 70/1963. zioni opposte. Si dice che vi è incompatibilità di Senso per itinera-
ri opposti (v. esempio in fig. 8).
cl) I due itinerari hanno percorsi che si intersecano. Si dice che vi
ITINERARIO DI ARRIVO, DI PARTENZA E DI TRANSITO è incompatibilità per intersezione (v. esempio in fig. 9).
Cincompatibililrà per motivi regolamentari si ha quando, pur in
Un itinerario è un percorso nell'ambito di una località di servizio mancanza delle interferenze reali illustrate, l'impegno contempora-
(sUlzione, bivio, ecc) delimitato da due punti caratteristiçi che ne in- neo dei due itinerari potrebbe dar luogo ad una confluenza di treni
dividuano l'inizio (punto origine Q,jniziale) e la fine (punto finale). in caso dì arresto intempestivo. In tale caso, disciplinato, come già
Esso può impeg~are vari enti di pi~zzale (deviatoi, cdb, PL) e può es- detto, dal RCT e illustrato in fig. 10, sj dice che esiste itlcompatibilità

-
sere di arrivo, di partenza o di transito. per convergenza.
L'itinerario di arrivo (fig_ 1) è il percorso che si estende dal segna·
le di protezione al segnale di partenza o, in alcuni casi;precisati nel
già citato O.S. 70/63, ad un altro ente terminate (traversa limite di de- COLLEGAMENTI DI INCOMPATIBILITÀ
viatoio, paraurti di binario tronco, ecc.).
L'itinerario di partenza (fig. 2) è il percorso che si estende dal bi- Se due itinerari sono incompatibili, occorre realizzare un colle-
nario di stazionamento alla piena linea. gamento fra di essi, cioè un vincolo che impedisca la formazione di
L'itinerario di transito (fig. 3) è costituito dalla successione di un uno se è in atto l'altro. In relazione alla funzione svolta, tale collega-
itinerario di arrivo e di un itinerario di partenza; si estende quindi, mento viene detto collegamento di incompatibilità. Esso ha, ovvia-
dal segnale di protezione alla piena linea. mente, carattere di reciprocità.
I collegamenti di incompatibilità vengono realizzati tramite due
categorie di relè:
ZONA DI USCITA - relè m e m. che ripetono la posizione normale o rovescia dei com-
binatori di manovra dei deviatoi;
La zona di uscita (fig. 4) è una mna di sicurezza che si estende per - relè g, detti genericamente relè di giu.nzione o di collegamento,
50 o per 100.m, secondo quanto stabilito per i vari casi dall'o.S. associati a punti caratteristici degli itinerari. Ciascuno di essi si
70/63, immediatamente a valle del punto finale di un itinerario di aro riferisE:e al senso destro o sinistro. Lo stato di eccitazione di uno
rivo. di tali relè attesta che non è in atto alcun itinerario che interessi,
nel senso corrispondente a quello del relè, il punto al quale il relè
stesso si riferisce. Viceversa, lo stato di diseccitazione impedisce
DEVIATOIO LATERALE la formazione di un qualsiasi itinerario che interessi tale punto.

Il deviatoio laterale (fig. 5) è un deviatoio non compreso nel per-


corso di un itinerario, situato su un binario laterale, e in grad~ se COLLEGAMENTO DI INCOMPATIBILITÀ PER DEVIATOIO
disposto in posizione opportuna (normale o rovescia, secondo i ca-
si), di garantire l'indipendenza fra l'itinerario stesso ed altri movi- I collegamenti di incompatibilità per deviatoio vengono realizza-
menti contemporanei ipotizzabiti. CO.S. 70/63 stabilisce che tale de- ti con i contatti dei relè rri e ID. I deviatoi richiesti in posizione diver-
viatoio deve essere effettivamente disposto nella posizione che assi- sa possono trovarsi sia lungo il percorso, sia nella zona di uscita, sia
cura l'indipendenza. sui binari laterali.
Cestrema semplicità circuitale dei collegamenti di incompatibi-
lità per deviatoio induce ad utilizzarli ogni volta che sia possibile.
ITlNERARI INCOMPATIBILI indipendentemente dal tipo di incompatibilita esistente fra gli itine·
rari interessati. E tipico il caso dell'incompatibilità per intersczio-
ne; essa, se possibile, viene realizzata con un collegamento di incom-
Due itinerari si dicono incompatibili quando non è ammesso il
patibilità per deviatoio. Per esempio, con riferimento alla fig. 9, l'iti-
loro impegno contemporaneo da parte di due treni.
nerario 1-3 richiederà normali i deviatoi della comunicazione 2, cri·
Di seguito sono specificati natura e motivi della classificazione
sulterà, pertanto, incompatibile per deviaLoio con gli itinerari IlA e
delle incompatibilità con riferimento agli esempi riportati nelle
4-11.
figg. da 6 a lO.
Le incompatibilità possono essere;
- di natura fisica, se tra i due itinerari da percorrere esiste una in- COLLEGAMENTO DI INCOMPATIBILITÀ PER ITINERARI CON-
terferenza reale: VERGENTI
- di natura regolamentare, se, pur in mancanza di interferenze rea-
li, i 'due itinerari non soddisfano le condizioni espressamente Si è gia chiarito j l significato di incompatibilità per convergenza:
stabilite nel Regolamento Circolazione Treni (RCT) che, all'art. si mette ora in evidenza che un'incompatibilLtà pelO cOnVtTgenza tra
4/14·[5, introduce delle cautele rispello al rischio di interferenze due itinerari può verificarsi solo se almeno uno dei ùue è un itinera-
potenziali. che saranno indicate in seguito. rio di arrivo.
Cincompatibilità per motivi di natura fisica si ha nei quattro ca- In fig. 10 è riportato un esempio di convergew_a fra un itinerario
si seguenti: di arrivo (2-1I) ed un itinerario di partenza (I-3).
(Se glie) l'
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27
-
~ CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

APPARATI CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI DI ITINERARIO


TAVOLA

ACEI 7 I NCOMPATIBILITA FRA ITINERARI [ S

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- 28
-
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola Apparati centr'<lli elettrici a pulsanti di itinerario


IS
ACEI7 INCOMPATIBILITÀ FRA ITINERARI

Spesso te incompatibilità pereonvcrgenza sono realizzate in mo- Di norma il programma di esercizio prevede il libero transito nel-
do implicito mediante collegamenti di incompatibi [ila per devia- le stazioni solo attraverso i binari di corsa. Di conseguenza, neH'ap-
toio; quando. invece, non esiste tale possibilità, si ricorre ad un ap- parato vengono resi incompatibili gli itinerari di arrivo e di parten-
posito collegamento di incompatibilità per itinerari convergenti, za relativi al medesimo binario di stazionamento non di corsa.
realizzato tramite contatti di opportuni relè g di collegamento. Anche tale collegamento di incompatibilità è spesso implicito,
perché ottenuto mediante un collegamento di incompatibilità per
deviatoio; ad esempio, in fig. 12 l'inibizione del libero transito 1·11-2
COLLEGAMENTO DI INCOMPATIBILITÀ DI SENSO è ottenuta richiedendo la comunicazione 2 normale per la costitu-
zione dell'itinerario l-II.
Come già accennato, nel termine generico di incompatibilità di Quando tale tipo di soluzione non è possibile, si ricorre ad un ap-
senso sono comprese le incompatibilità per movimenti inversi e per posito collegamento di inibizione del libero transito, realizzato tra-
mite relè g di collegamento: ad esempio in fig. 13 la costituzione del·
movimenti opposti. Più precisamente, si dice che due itinerari sono
inversi, quando impegnano lo stesso percorso in senso inverso di l'itinerario di arri~o 2-11 è -possibile solo se è eccitato it relè g del
marcia; si dice che sono opposti, quando confluiscono nello stesso punto iniziale dell'itinemrio di partenza 11+3 e la costituzione dell'i+
punto finale e provengono da lati opposti. tinerano di partenza 11·3 è possibile solo se è eccitato il relè g del
Le incompatibilità di senso sono in genere realizzate tramite con- punto finale dell'itinerario di arrivo 2-1I.
tatti dei relè g di collegamento dei punti finali di itinerario. Di fre- Anche il collegamento di inibizione del libero transito è un colle-
quente, tuttavia, le incompatibilità per itinerari opposti vengono gamento reciproco e rientra quindi a tutti gli effetti nella categoria
realizzate mediante collegamenti di incompatibilità per deviatoio. dei collegamenti di incompatibilità; qui è stato tenuto separato, per
Per esempio nel caso di fig. Il, tra gli itinerari opposti l-II e 2-11 non mettere in luce la diversa origine concettuale.
sarà istituito un collegamento di senso; invece il collegamento di in- Il collegamento di ordine (o disci.plina) del libero transito ha (o
compatibilità sarà realizzato in modo implicito, richiedendo la co- scopo di discipllnare la sequenza delle operazioni per la formazione
municazione di uscita 2 in posizione normale per la costituzione degli itinerari di arrivo e di partenza relativi ad un binario sul quale
dell'itinerario l-II. è ammesso il libero transito. Esso impone di costituire prima l'itine-
rario di arrivo e poi quello di partenza, nel caso si voglia effettiva-
mente costituire un itinerario di libero transito. ~ sempre realizzato
tramite contatti del relè g del punto iniziale dell'itinerario di. parten-
ALTRI COLLEGAMENTI
za; se quest'ultimo è diseccitato, l'itinerario di arrivo non si registra.
Il collegamento di ciclo ha lo scopo di impedire la costituzione
La formazione degli itinerari è condizionata anche dai seguenti di un itinerario se prima non si è concluso il ciclo di funzionamento
altri collegamenti: dell'apparato per un itinerario precedente che ha impegnato nello
- inibizione del libero transito; stesso senso (o stesso punto finale.
- ordine del libero transito; E sempre realizzato verificando che risulti ecdtato il relè g di
~ ciclo. collegamento del punto finale.

29
-
CORSI 01 FORMAZIONE PROFESSIONALE
1-'- ----...--------------------------,------1
- TAVO L A
APPARATI CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI DI ITINERARIO

I NTRODUZIONE ALLA TABELLA DELLE 15


A CEl 8 CONDIZIONI (PARTE 1')

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- 30
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola
ACE! 8

GENERALITA
Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario
INTRODUZIONE ALLA TABELLA DELLE CONDIZIONI (Parte l")
IS

mandato riguarda iI deviatoio di percorso 4, richiesto nella posizio-


-
ne normale_
In questa e nella successiva tavola vengono elencate le condizio-
ni di sicurezza relative alle diverse fasi (v. lavo 5), adottando nomen-
datura, sigle e segni gra'fiei che verranno usati nella elaborazione INDICAZIONE DELI.:ITINERARIO (seconda fase)·
dei circuiti elettrici.
Quindi tavola 8 e 9 vanno considerate propedeutiche rispetto a Per mezzo dei relè m si verifica che i combinatori di manovra dei
quelle inerenti ai circuiti che realizzano l'impianto. deviatoi di percorso e laterali abbiano effettivamente assunto la po-
Per esigenze di spazio tali condizioni di sicurezza si riferiscono sizione richiesta.
a due soli itinerari della stazione in studio, quello di arrivo 4-II1 e Per gli eventuali deviatoi di uscita, analoga verifica sarà effettua-
quello di partenza 1-4.• ta nella fase successiva.
Per gli altri itinerari, sia di arr·ivo che di partenza, le condizioni Per gli itinerari 4-II1 e 1-4 occorre rispettivamente controllare la
di sicurezza sono analoghe e possono essere ricavate dagli allievi posizione rovesciadei combinatori di manovra dei deviatoi 4 e 3 (re-
stessi in sede di esercitazione. lè m1t e mln e la posizione normale del combinatore del deviatoio
4 (relè m4Il.

DESCRIZIONE DELLA TABELLA


RISPOSTA DELl.:ITINERARIO E REGISTRAZIONE (tena fase)
Essa comprende sette colonne.
Le prime due si riferiscono alle fasi di funzionamento, specifica· In questa fase si controlla che i combinatori di manovra degH
te con uno schema a blocchi ricavato da quello di tav. 5. eventuali deviatoi di uscita (per l'itinerario 1-4 non ne esistono) ab·
In ogni riquadro, relativo ad una fase o ad una soltofase è ripor- biano assunto la posizione richiesta e che non siano in atto itinerari
tata la sigla del relè, diseccitato o ecdtato, che condude la fase o la che non consentono la contemporanea formazione di quello in esa-
sotto fase. me. Quindi:
Il significato delle sigle è il seguente: - L'itinerario 4-III puÒ essere registrato se il combinatore di
C - relè di comando itinerario manovra del deviatoio 2 di uscita ha assunto la posizione normale
J • relè di indicazione itinerario (m2t) e se non sono in atto l'itinerario inverso lIIA e gli itinerari
R • relè di risposta itinerario convergenti l-II e 2-II (si suppone infatti che non siano verificate le
V - relè di verifica della libertà di via condizioni dell'art. 4115 RCT, per cui gli itinerari l-Il e 2-11 sono in-
b - relè di bloccamento del percorso compatibili per convergenza con quello in esame~ Ciò equivale adi-
g - relè di collegamento (o giunzione) re che l'apparato controlla t'eccitazione del relè gdu 4 (collegamento
E - relè di controllo del percorso ultimo per movimenti destri verso il punto 4) che realizza il collega-
EV - relè di verifica delle condizioni di linea (per i soli itinerari di mento di incompatibilità per« inverso" e gdu Il (collegamento ulti-
partenza) mo per movimenti destri verso il punto II) che realizza il collega-
Ap - n:lè di bloccarnento del punto origine mento di incompatibilità per convergenza. la registrazione dell'iti-
S - relè sommatore delle condizioni di manovra segnale nerario 4-11I richiede anche che sia concluso il ciclo precedente (gsu
BED - relè di bloccamento elettromagneti deviatoi II11).
mS - relè di manovra segnale - Litinerario 1-4 può essere registrato se non è in atto l'itinera-
va - relè di codificazione. r:io inverso 4-1, cioè se è eccitato il relè di collegamento ultimo per
La colonna 3 elenca Cl enti e controlli interessati ~ e le altre quat- movimenti sinistri verso il punto I (gsuIi). La registrazione de!l'iti-
tro le vere e proprie' condizioni di sicurezza, e più precisamente: nerario lA richiede infine che sia concluso il ciclo precedente
- Le colonne 4 e 5 riguardano l'arrivo dal punto 4 al binario III
(gdu41).
nei due casi possibili: con la disposizione a v.1. del segnale luminoso La registrazione dell'itinerario si conclude con l'eccitazione del
relè R e l'accensione della lampada del pulsante dì comando che in-
di protezione o con l'attivazione del segnale di chiamata di cui al-
dica che il pulsante può essere rilasciato. Contemporaneamente, sul
l'art. 51 bis R.S.
QL gli scudetti del punto iniziale e finale, finora accesi a luce bianca
- Le colonne 6 e 7 riguardano la partenza dal binario I al punto
fissa, lampeggiano.
4 nei due casi ipotizzabili: con la disposizione del segnale di parten-
za a v.l. oppure con segnale a v.L e tasto Tb.

VERlFICA DELLA VIA E BWCCAMENTO DEL PERCORSO (quar-


la fase con due soUofasi)
COMANDO DELl:ITINERARID (prima fase)
Nella fase di verifica della l'ia si controlla ch"" tuni i cdb di pa-
Per i due itinerari prescelti sono indicate le sigle dei pulsanti di corso, lalerali e di uscita interessati daIl'itin""rario. siano liberi.
comando, del segnate comandato e dei combinatori di manovra dei Per l'ilinerario 4-111: cb14, cb13, cbIO, cb09. cbIll. cbOB, cb07.
deviatoi (che vengono azionati nella posizione richiesta, a meno che Per l'itinerario 1-4: cbl2, cbl3, cb14.
non [o siano già). Inoltre, per l'itinerario di arrivo, si n::rifica l'dficit::ll7.n dci suc-
Per l'itinerario di arrivo 4-/Il, comandato tramite il pulsante di cessivo segnale di partenza (IllET), che penanto ~;]nì al'L't.'so a luce
itinerario 4-111, il segnale comandato è L e i combinatori comandati rossa.
sono quelli dei deviatoi di percorso 4 e 3, richiesti entrambi in posi- La \'erifica della via si conclude con ['eccitazione del h:l" V (Vs4 t
zione rovescia, e del deviatoio d'uscita 2 richiesto in posi7.ione nor- per l'itinerario 4-III e Vdn per l'itinerario 1-4).
male: Il bloccamento del percorso consiste nella dis~ccilazione dei relè
Per !'itinerario di partenza /·4, comandato tramite il pulsante d'i· di collegamento g e dci rele di bloccamento b relati,·i all'ilineral-io;
tinerario [-4, il segnale comandato è H e l'unico combinatore co- dei relè g si è gia accennato, dei relè b è per ora sufficiente dire che
(Segue)

31
-
CORSi DI FORMAZIONE PROFE 551 ONA LE

A PPARA TI CE NTRALI ELETTRICI A PULSANTI DI ITINERARIO


TAVOLA
I NTRODUZIONE ALLA TABELLA DELLE 15
A CEI 8 CONDIZIONI (PARTE 1')

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CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola Apparati centrali elettrici a pulsanti di Itinerario ..-../


lS
ACEl8 INTRODUZIONE ALLA TABELLA DELLE CONDIZIONI (Parte l")

sono i relè che diseccitati impediscono la manovra di dl:':viatoi o di raneamente, [a lampada della levetta Tlrrm interessata si accende
eventuali altri enti riguardanti l'itinerario. pure a luce rossa fissa
Ricordiamo che la conclusione della fase viene indicata sul QL
con l'accensione a luce bianca della striscia relativa all'itinerario
comandato e lo spegnimento dello scudetto del punto finale dell'iti- MANOVRA SEGNALE (sesta fase con quattro sottofasi)
nerario. Intanto possono lampeggiare i tratti di striscia corrispon-
denti ai deviatoi di cui non è ancora pervenuto il controllo. Le quattro sottofasi sono: la verifica delle condizioni per la ma-
novra del segnale, la selezione dell'aspetto del segnale, la codifica-
zione dei binari interessati e la manovra del segnale stesso.
Come vedremo si dovranno eccitare il relè S (sommatore delle
CONTROLLO DEL PERCORSO E BLOCCAMENTO DEL PUNTO
condizioni), il relè m5 di manovra e il re[è di codificazione va__
ORIGINE (quinta fase con tre sottofasi)
Quindi per gli itinerari prescelti occorre controllare:
Per l'arrivo con l'itinerario 4-Il1 e il segnale L: la posizione ruota·
Il controllo del percorso consiste nella verifica che le apparec- ta a destra della rftaniglia Tb/54, la nonnaIità della levetta Tz4, la di·
chiature di piazzale abbiano effettivamente assunto la posizione co- seccitazione dei relè BED4b e BE03 (deviatoi incontrati di punta re-
mandata o siano, comunque, nella posizione richiesta, cioè che in si intaUonabìli), l'eccitazione del relè IIlL(I) (equivale al controllo di
cabina siano pervenuti i controlli relativi. Per gli itinerari in esame accensione al rosso della luce alta del segnale L) e del relè vas4 (co-
si verifica l'esistenza dei controlli dei deviatoi, e rispettivamente: dificazione dei cdb del binario di corsa).
Il.H. llll. D21 e 041. N.B. Tale relè, per questo itinerario deviato, non comporta l'effet·
Inoltre si verifica che la levetta TllTm non sia ruotata a sinistra, tiva codificazione del binario di corsa. Viene quindi eccitato in mo-
cioè in posizione di liberazione. Per gli itinerari in esame, si control- do diretto con il relè indicatore ls 4·III, come si vedrà di seguito. Per
la rispettivamente che TIITm4 ,e TllTmld siano in posizione nonnale questi mOtivi non è indicato nella tabella in esame.
o molata a destra (Tm). Per la par-timza con l'itinerario [4 e il segnale H: [a posizione ruo·
Al controllo del percorso, che si conclude con l'eccitazione del re~ tata a destra della maniglia Tb/Sld, l'eccitazione del relè di blocco
lè E (Es4t o EdIt, nei~casi in esame), segue il bloccamento del punto BA4 (sezione libera), del relè vadI di codificazione dei cdb del bina-
origine, cioè la diseccilazione del relè Ap (Aps4t e ApdH, nei casi in rio di corsa e la normalità della levetta Tsm 1-4.
esame)_ N.a. La fase di "manovra del segnale di partenza H richiede, oltre
Il bloccamento del punto origine non richiede la verifica delle al bloccamento del punto origine (ApdU anche l'eccitazione del relè
condizioni di linea per le partenze. Tuttavia, in quest'ultimo caso, ta- EVdI di controllo libertà della sezione di blocco e chiusura eventua-
le verifica è necessaria per la manovra del segnale (in tabella EVt). li PL di linea).
Con la oli caduta" del relè Ap, sul QL lo scudetto del punto origine Naturalmente sul QL viene ripetuto l'aspetto del segnale dispo-
passa dalla luce bianca lampeggiante a luce rossa fissa. Contempo- sto a v.L corrispondente al segnale comandato.

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33
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I CORSI 01 FORMAZIONE PROFESSIONALE
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A PPA RATI CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI 01 ITINERARIO
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I NTRODUZI ONE ALLA TABELLA DELLE 18
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CONDIZI ON I (PARTE 2')

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CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario


IS
ACEI9 INTRODUZIONE ALLA TABELLA DELLE CONDIZIONI (Parte 2')

GENERALITA Si deve infine osservare chc il cdb di linea 004 ha il compila di oc-
cupare il segnale di avviso (AvvL) accoppiato al rispettivo segnale di
Prosegue l'esame delle condizioni di sicurezza relative a[}e diverse blocco permissivo 004.
fasi di funzionamento dell'ACEI riferito all'itinerario di arrivo 4·111 e
di paTtenza 14.
La tabella riportata a lato è la stessa già descritta nellaprecedente LIBERAZIONE DEL PUNTO ORIGINE
tavola n. 8. Essa si effettua automaticamente dopo la fase precedente. Le con-
diz.ioni richieste variano a seconda dei casi che verranno illustrati in
seguito con la trattazione dei circuiti.
ARRIVO CON SEGNALE DI CHIAMATA
Per ora è sufficiente ricordare che per un itinerario di arrivo la li-
Il segnale di chiamata, di cui è noto il significato (v. Regolamento berazione del punto origine richìede la libertà del dispositivo di ap-
sui segnali) può essere attivato con la levetta TbIS, ruotata a sinistra proccio. Nel caso specifico dell'itinerario di arrivo: cbOO4 t e cbOOO4 t
in posizione Tb, Dccn la levetta Tz nel rispetto di precise norme rego- oppure BA4t, e la libertà del circuito di occupazione permanente del
lamentari. segnale che ha anche funzione di ricoprimento (cb 14t),
Il segnale di chiamata viene attivato« in Tb,. nei seguenti casi: Per un itinernrio di partenza, in generale, (a liberaz.ione del punto
- guasto segnale; origine richiede la libertà del cdb di stazionamento (cbIt)e, se si trat-
- occupazione,perguastorli unoo più cdb, esclusoqueUo dioccupa- ta di binario sul quale è consentito il libero transito, come nel caso
zione permanente; dell'itinerario 1-4 in esame, che si sia concluso l'itinerario di arrivo
- mancanza del controllo di v,i" del segnale di partenza che delimita nello stesso senso sullo stesso binario (relè gduIt),

--
l'itinerario; Il risultato della liberazione del punto origine è la rieccitazìone
- mancanza del controllo di v.i. della luce alta di un segnale di prote- del relèAp econseguentementedel relègi. Loscudettodel puntoorigi-
zione per un itinerario in deviata; ne torna a luce bianca e si spegne la lampada del tasto Tlrrm.
- mancanza del controllo di intallonabilità a comando per i deviatoi Avvertenza, In alcuni casi, per motivi di esercizio che v~rranno
che lo richiedono; chiariti in seguito, la liberazione del puma origine può avvenire in
- mancata codificazione degli itinerari per cui essa è prevista. due situazioni diverse, Per esempio, per l'itinerario IlI-l, in alternati·
Come si vede dalla tabella a fianco riportata, per rendere attivo il va si può avere la liberazione nei casi seguenti:
segnale di chiamata Cl: in Tb l> occorre: - alla liberazione dei due cdb III e 08 (chIIIt, cb08 t);
- azionare il pulsante di comando 4-III; - al completamento di un ciclo di transitato sui cdb 08 e07, cioè alla
- avere l'indicazione e la risposta dell'itinerario; fine delta verifica da parte dell'apparato che in una prima fase sia
- portare le leva Tb/S4 in posizione di ruotata a sinistra, per shunta- risultato occupato il cdb 08 e libero il cdb 07 e in una seconda fase
re le condizioni legate alla verifica della via; libero il cdb 08 e occupato il cdb 07 (tale verifica, indirettamente,
- avere il controllo del percorso. comprova che il treno ha superato il giunto tra i cdb 08 e 07).
Il segriale di chiamata viene attivato ... in Tz" quando risultaneces-
sariq escludere le condizioni di apparato in una qualsiasi delle fasi di LIBERAZIONE DEL PERCORSO
comando ecostituzionedi itinerario. In tal caso, essendoesclusetutte
le condizioni e tutti i collegamenti dell'apparato, la sicurezza di rice- È la fase nella quale, liberato il punto origine, l'apparato libera
vimento di ciascun treno è garantita solo dalla tassativa osservanza «elasticamente" il percorso. La liberazione del percorso avviene re-
di norme cautelative da parte del Dirigente. golarmente a patto che la levetta Tlrrm non sia in posizione Tm (ruota-
ta a destra), che la levetta Tb/S non sia in posizione Tb (ruotata a si.ni-
stra) e, per gli itinerari di arrivo. che la levetta Tz sia normale(U4}!. Ta-
PARTENZA CON TASTO Tb li condizioni sono richiamate nella tabella per i due itinerari in
esame.
Quando il Dirigente Movimento dispone la partenza col relativo Nella tabella a lato fra i cdb di liberazione viene accennato solo a
pulsante d'itinerario, nei casi più frequenti di anormalità analoghe a quello (cdb 09) che per ultimo consente la liberazione del percorso {ol-
quelle sopraelencate, può verificarsi che non si effettui regolarmente tre che del deviatoio 3}.
la fase di verificadeHa via. Il Dirigente stesso quindi se neaccorge, oso In effetti la liberazione dei deviatoi an'iene gradualmente via via
servando il QL, dal persistere dellampeggiamento degH scudetti dei che il treno abbandona il cdb di immobilizz.azione che lo riguarda.
punti iniziale e finale dell'itinerario e dalla mancata accensione a lu- Per l'itinerari04-III, i deviatoi 4a e b risultano liberi non appena la CO~
ce bianca della striscia relativa all'itinerario comandato. In tal caso, da del treno lascia libero il cdb IO, mentre il deviatoio di percorso 3 e
per esempio, può essere occupato indebitamente un cdb di percorso i deviatoi di uscita 2a e b si liberano quando il treno lascia il cdb 09.
edè prescritto, anche se ciò nOl1.comporta la disposizione a v,L del se- Per l'itinerario 1-4, la liberazione dei deviatoi 4a e b si \'erifica con
gnale, di ricorrere al tasto Tb affinché si determini il bloccamento e la liberazione del cdb 13 di percorso.
quindi si possa, insicurezza, disporre la partenza del trenocon modu· Per nessuno dei due itinerari considerati vi sono deviatoi laterali
lo di servizio. (tav, 7 fig, 5), quindi nella tabella non sono indicate condizioni per (a
Tale situazione è indicata nella colonna riguardante la partenza liberazione dei cdb corrispondenti,
con l'itinerario 1-4. Il risultato della liberazjone del percorso è la rieccitaz.ione, in suc-
Nelle stazioni con diramazioni la funzione del tasto Tb è anche cessione ordinata; dei rclè g e b, Sul QL si spengono via \"ia i tratti di
quella di accendere l'indicatore di direzione posto sullo stante del se- striscia che rappresentano i cdb.
gnaie di partenza stesso. Avvertenza. Nel caso di azionamento dt:"lle le\'ette Tz{per un arrivo)
N,B.: Lefficaciadel tasto Tb è subordinata alla libertà del circuito oTb/S (per un arrivo o per una panenza) p~r la liberazione del percor-
di binario di occupazione permanente. so occorre riporLare dette levette nella loro posizione normale,

OCCUPAZIONE DEL SEGNALE LIBERAZIONE DEL PUNTO FINALE


È questa la prima delle quattro fasi necessarie per la distruzione t: la fase eone lusiva per la liberazione ddl'iLinerario e, di norma,
dell'itinerario e il ritorno dell'impianto a riposo. avviene quando il treno abbandona con l'tllt imo asse l'ultimo cdb di
L:occupazione del segnale {disposizione del segnale a v.i.} avviene stazione prima dello staziona mento. St:" trattasi di arrivo, oppure l'ul-
atitomalicamente non appena il treno col Io asse raggiunge il previsto timo cdb di stazione, se Lrattasi di pal"lcl/::'a.
circuito di binario, ubicato a valle del segnale. La condizione per l'ar- Per gli itinerari in esame le condizioni da reali7.zan~ per la libera-
rivo con l'itinerario 4-II1 e la partenza con l'itinerario 1-4 è quindi ri- zione del punto finale sono quindi, rispeLtivamenLe, per l'itinerario
spettivamente cbl4! e cbl2!. 4-111: cb091, e per l'itinerario {·'k cbl4T.
Loccupazionc del segnale comporta anche la distruzione del co- Il risultato della libera7.ione dci punto finale è la riecc itazione del
mando con spegnimento della lamp<lda relativa al pulsante di coman- rclè gu destro o sinistro, a secor da del senso di percorso dell'itinera.
do. Naturalmente, di conseguenw, si modifica la ripetizione del se- rio. Sul QL si riaccende lo scudetto del punto finale e l'impianto va
gnale su! QL. considerato a riposo

35
-
I---~-----------------.-------l CQRSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

- T AVO L A
APPARATI

TABELLA
CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI

DELLE CONDIZIONI
DI ITINERARIO

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- CONDIZIONI ,DEI< .LA OISPOSIZIONE A VIA L IBFJ<.A .DEI SEC;NA.L I

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7l/a/~ puo· essere ~rcorso /'i!'/n.:-rO'oo slesso e/a s&/o del s:Jna/e cOJ'nCTl?doJO_
Lq 5eCO?da)ad'e(Lr)n)or/O- f;e#e co..-bnoe d a 4 a 22 e per C/o-fCU,? ,/!qeroo?-/ /~ col?O'/rlolN" c6e o!>PCMO essere

- soddi:sjo/if!! ?~ ~nde-re ;bossll:J/le /a n:>onovrO a V/CI l/berCI de/ sqaq/e corr,spo'7de'?k_

l.... La ~r.za' ,bcYr;e (.JZC) n}or/& fN?~ colonne


cOn")pk/a l,oero;uòQe d~;" I/7Qe-rar/_
do 23 0'.30 ne/la ?':9" sryue17A5J le cono/i-/Or.J/ che cOrJ..reof5no /0'

- 36
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola
ACEI lO
Apparati centrali elettrici a pulsantl di itinerario
TABELLA DELLE CONDIZIONI
IS --

III GENERALITÀ
La tabella de!le condizioni, oggetto di questa tavola, oltre ad esse~
CONDIZIONI LlBEQAZION" ITINERAJ<I re un documento preliminare di progetto, costituisce l'elemento di ri-
ferimento per tutte le verifiche tecniche. periodiche e speciali, da ef-
fettuare sull'impianto secondo le disposizioni regolamentari vigenti
~'Nro (O. di S. 23/1984 che dal 1-9-84 sostituisce quello n. 5311958).
PUNTO INIZIALE PERCOQSO
DEVldTO/
"NN' Essa non va confusa con quella rit:!ortata nelle precedenti tavole
8 e 9, propedeutica allo studio dei circuiti elettrici.
cdB Li"eri TASTI VA La tabella riguarda tutti gli itinerari consentiti dall'apparato, e
~ (04 UB) non, come nelle tavole precedenti 8 e 9, un solo itinerario di arrivo e
so
r~
rS) di partenza.
t'dG NaqM
UNE""~4Z.tm (4) "'TEfI ()fc!l1l cdB Nonostante la differenza fra le tabelle, esaminando le condizioni
riportate nelle finche verticali a fianco evidenziate, non sarà difficile
"'- ti!.
riconoscerne!a perfetta rispondenza sul piano concettuale.
- - T6 r - - O,J
PRIMA PARTE DELLA TABELLA (colonne da l a 3)
00f.0M 101
Trnl Contiene i dati ai quali si riferiscono le condizioni riportate nella
Ot - - - 06
BM(.j)
'" (00) seconda e terza parte della tabella stessa e precisamente:
Colonna 1 . Elenco degli itinerari previsti per la stazione a riferimen-
to! lo (v. tav. 2).
- - Trt (OS) - 07 Colonna 2· Velocità massima corrispondente ai diversi itinerari.
Essa è di 30 o 60 km/h, se limitata da dev.iate di scambi. È
T62 la velocità di linea (VL) per gli itinerari di corretto trac-
_MlI - - - - 06
{2} ciato.
T~2
<Y 04 Colonna 3· Sigle dei segnati luminosi relativi a'i corrispondenti iti-
nerarL
B""7::J) - - Tr2 - - 07
SECONDA PARTE DELLA TABELLA (colonne da 4 a 22)
'<>0.1. <Wl T6.3
- - - - Riguarda le condizioni per la disposiz.ione a v.t. dei segnali lumi-
Tm .3 nasi.
d f1 09 Le condizioni per la formaz.ione e il blocca mento degli itinerari so-
:2
BA"f-J) - - 1".. ..3 - (09) no elencate in separate colonne (da 4 a 16) e precisamente:
- itinerari incompatibili per motivi diversi da quelli dovuti alla pc-
sizione di deviatoi (col. 4..;-.8).
- - T64
- - t2 Ad esempio, per l'itinerario 4·111 nella col. 7 non figura né L'itine·
rario III·I, né queHo III·2 perché quest'ultimi chiedono entrambi
--oqJj la comunicazione 2 rovescia (v. col. 13), mentre l'itinerario 4·III
(1?J Tn,4 -
tY f4 - - - chiede la stessa comunicazione 2 normale (v. col. 15);
- cdb liberidcol. 9..,.. 11);
Bi! 4 09 - controllo ei segnati (col. 12);
(J)
- 2 - controllo di deviatoi (col. 13 .... 15);
- Tz:4 -
(o,,) - normalità di tasti di soccorso (col. 16).
Le condizioni per la manovra dei segnali sono riportate nelle co·
T61$ lonne 17..;-.22 e non richiedono al momento particolari commenti.
I - IS -
lmIs TERZA PARTE DELLA TABELLA (colonne 23..,.. 30)
T6Us ~~I
- U - ffS" - 01 Le condizioni per la liberazione degli itinerari sono suddivise in
lmlls (02) tre gruppi:
- condizioni per la liberazione del punto iniziale (col. 23..,.. 26);
T6Ilfs M - condiz.ioni per la liberazione del percorso {col. 27 -7- 29};
lll- 08 08-07 -
Tmllls (02) - condizioni per (a liberazione del punto finale (col. 30).
Tt>JIs NOTE (colonne 9, 23, 25 e 28·29)
II - ffs -
Tmlls
- T6Ilfs 04
Le note hanno il seguente significato:
(Il Con riferimento al richiamo fatto in testa alla colonna 9 i cdb ri·
DI-08 tl8- 0 l' -
7inIlfs
- quadrati sono quelli di occupazione permanente. [n certi casi, il

7!Jffd
- - numero dei cdb è cerchiato per indicare che il cdb stesso è richie-
sto libero per la disposizione a v.l. del corrispondente segnale, ma
II - .lld
JmlId
- non per il suo mantenimento.
- Il (2) Con riferimento ai richiami di cui alla colonna 23 i due cdb incli-
lOllld cati sono richiesti entrambi liberi solo nel caso di annullamento
DI - - TmllFd - manuale dell'itinerario. La nota (2) non vale per gli arrivi dal pun·
to 1 e dal punto 3 perché il blocco è a 2 asretti.
7!Jld (3) Con riferimenLo ai richiami di cui alla co oona 23, la sezione di
.l - Id
"!mIo'
- blocco è richiesta libera quando il senso di alimentazione del BA
è orientato per le parlenze (per maggiori dettagli vedere Approc·
G
--
71>.11"0' cio .. [avo 38).
- U - lId
?mId
- - 14 14l Con riferimento al richiamo fatlo in lesta alla colonna 25, la Iibe·
razione con transitato è in alternativa a quella ottenibile con il
lOIId cdb di sla7.ionamento libero.
DI - - - (5) Con riferimenlo al richiamo fatto in testa alle colonne 28·29, si
7mlll0 rammenta che i deviatoi di percorso si liberano con l'abbandono
in successione, da parte del lreno, dci cdb che li comprendono.
I~

37
-
CORSI DI

- lAVOLA APPARATI CENTRALI ELETTRICI A PULSANTI DI ITINERARiO


IS
ACEI 11 COMANDO E INDICAZIONE

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38
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola
ACEI Il
Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario
COMANDO E INDICAZIONE
IS -
GENERALITÀ In fig. 6 sono riportati i circuiti dei relè C di comando degli itine-
rari che hanno origine nel punto t. Ogni relè di comando ha due ra-
In questa tavola ha inizio l'esame dei circuiti elettrici che realiz- mi di alimentazione: quello di ·sinistra subordinato all'azionamento
zano le diverse fasi di funzionamento dell'impianto. del pulsante; quello di destra che possiamo chiamare di auloeccila-
In fig. l è riportata là rappresentazione a blocchi delle varie fasi. zione, subordinato all'eccitazione di un relè R e·di un relè 1, che, co-
già presentata e commentata in tav. 5. Tale schema verrà sistemati- me vedremo nel seguito, si eccitano solo se è eccitato in precedenza
camente esposto. per comodità del lettore, anche nelle tavole succes- il relè C.
sive e sarà disegnato con le regole seguenti: Esaminando i circuiti. con riferimento, per esempio, all'itinera·
- I blocchi esaminati nel corso della tavola o nel gruppo di tavole rio l-II, si comprende che, quando si preme il pulsante l-II, si eccita
collegate saranno tratteggiati. il relè CdI-II attraverso il ramo di sinistra, a condizione che sia di-
- I blocchi esaminati in tavole precedenti sarnnno evidenziati con seccitato il relè di comando dell'itinerario inverso CslI·l.
«sabbiatura l>. Non è però sufficiente eccitare il relè CdI·1I perché il relè stesso
- I blocchi non ancora esaminati saranno bianchi. 11
resti eccitato; pulsante non va rilasciato sino a che non si stabili-
- Quanto ai blocchi già trattati o in corso ai esame saranno ripor- sca la continuità del ramo di alimentazione di destra attraverso i
contatti alti (cioè stabiliti a relè eccitato) dei relè Rdi e IdI-II. Infatti
tate le sigle di relè a apparecchiature rappresentative della fase_
In fig. 2 è riportato uno stralcio del piano schematico della sta- l'eccitazione di tali relè, ripetuta dalla lampada LR relativa al pul-
zione alla quale ci riferiamo. sante (vedi lavo 12 fig. 5). consente al Telè C di rimanere eccitato no-
Si è visto in tav. 5 che le prime quattro fasi di funzionamento di nostante l'interruzione del ramo di alimentazione di sinistra provo-
un ACEI per la formazione di un itinerario sono: cata dal rilascio del pulsante.
- ìl comando. Con]a sua eccitazione. il relè C interviene sui circuiti dei combi-
- l'indicazione. natori di manovra di tutti i deviatoi interessati dati 'itinerario. Nel-
la tavola non è riportato tale intervento, che sarà illustrato nella
- ]a risposta,
tav_ 39.
- la registrazione del comando.
Complessivamente in un ACEI ci sono tanti relè C quanti sono gli
Queste quattro fasi si concludono rispettivamente:
itinerari previsti.
- con l'eccitazione del relè C di comando,
- con l'eccitazione del relè J di indicazione,
- con l'eccitazione del relè R di risposta,
INDICAZIONE
- con l'accensione della lampada di registrazione relativa al pul·
sante di comando. I relè C, J ed R sono relè neutri a 24 V cc.
In questa fase si verifica che i combinatori di manovra dei devia-
In questa tavola vengono esaminati i circuiti elettrici relativi alle
toi di percorso e laterali (esclusi quelli di uscita) interessati dall'iti-
prime due fasi di funzionamento (comando e indicazione), tratteg-
nerario da formare si siano disposti nella posizione voI ula, qualora
giati in fig. 1.
non vi si trovassero già prima del comando di itinerario.
Come già accennato in tav. 5. per effettuare un comando, il pul-
La verifica viene eseguita controllando lo stato di eccilazione dei
sante relativo, mostrato neHe sue parti principali in fig. 3, deve esse-
relè m e ID., che ripelono la posizione normale e rovescia dei combi-
re tenuto premuto finché non si accende.la lampada LR di registra-
natori di manovra M.
zione del comando stesso; l'accensione della lampada (v. tav. seguen-
Si ricorda che, come già messo in evidenza nella tm·. 8, la posizio-
te) conferma che il comando è stato memorizzato dall'impianto do-
ne dei combinatori dei deviatoi di uscita dene "erificata durante la
po che, con l'eccitazione dei relè C, l e R si è controllato che non sus-
fase di risposta.
sistano condizioni di incompatibilità.
In fig. 7, con linea a tratto continuo, è riportato il circuito dei relè
Vengono ora illustrati i circuiti dei relè C e 1, rimandando alla
1 relativi agli itinerari di ingresso che hanno origine nel punto t.
tavola successiva i circuiti del retè R e di accensione delle lampade
I circuiti dei relè i sono molto semplici; comunque, a titolo di
LR.
esempio, con riferimento al solito itinerario 1-[1, si rileva dalla fig.
7 che, dopo l'eccitazione del relè CdI-II, se il combinatore Ml della
comunicazione l si è portato nella posizione l·m·escia (ml T) e se il
COMANDO combinatore M2 della comunicazione 2 si è portato nella posizione
normale (m2t), si eccita il relè ldl-U che ha la funzione di illdicare
Il comando di un itinerario si altua premendo il pulsante corri- l'itinerario l-II.
spondente all'itinerario stesso. I..:organo fondamentale di tale pul- I rami di circuito indicati con linea a tratti si riferiscono agli iti-
saote è un insieme di contatti che può stabilire o interrompere la nerari inversi 151-l, lsI1"1 e isIlI-L Si oss('l"\"a cl)(' una parte dd cir-
continuità fra tre terminali. cuito è comune per ciascuno dei due itinerari im·ersi. Tale .accorgi-
In fìg. 4 sono evidenziate le tre posizioni di ciascun pulsante di memo, con il quale si realil.7.a un'on'ia economia di conlalti. è possi-
comando (a riposo, premuto, estratto). In corrispondenza di ogni po- bile perché i devialoi di percorso e laterali sono gli stessi t" sono ri-
sizione sono riportati il simbolo del pulsante (v. anche tav. 4) e la chiesti in posizione idenLica da due itineral-i im·asi. Ll"CCilazione
confi~urazione dei contatti stabiliti o intermlti_ Nella prima posi· del relè destro o sinistro (idl:1 o lsI-l) è poi discriminata Jl1o~diante
zione sono in continuità solo due terminali (è stabilito un solo ra- il relè C del senso corrispondente.
mo); nella seconda pos~7.ione tutti i terminali s.ono in continuità (so- Complessivamer1te in un ACEI ci sono tanti relè l quanti suno ~Ii
no stabiliti entrambi i rami) e nella terza posizione non esiste conti- itinerari previsti.
nuità fra i terminali (sono interrotti entrambi i rami). Vedremo in seguilo che i rele i intel·vengono in tUllL'll.' reti llL'lll'
In fig. 5 è riportata l'effettiva costituzione del pulsante: c intuiti- quali e necessario discriminare le operazioni a seconda dell·itinera·
vo comprendere come sia realiZ7.ato quanto sopra esposto. rio interessato.

39

I~
-
-
TAVOL A

A CEI 12
CORSI

APPARATI

RISPOSTA
DI

CENTRALI
FORMAZIONE

ELETTRICI A PULSANTI

E REGISTRAZION E
PROFESSIONALE

01 ITINoRARIO
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40

CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

Tavola Apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario


IS
ACEI12 RISPOSTA E REGISTRAZIONE

GENERALITÀ RISPOSTA PER GLI ARRIVI SINISTRI

In questa tavola si esaminano la risposta deH'apparato e [a regi- Esaminiamo dapprima il funzionamento della 'rete di fig. 3 per
strazione del comando (v. schema a blocchi di fig. I) con riferimento ['itinerario 3-//.
allo stralcio di piano schematico di fig. 2. Completata la fase di indicazione per detto itinerario (relè
Si vedrà in dettaglio come la fase di risposta al comando si con· ls3-IIt), si ottiene la rispDsta del punto finale con l'eccitazione del
duda con la eccitazione di un relè R e la fase di registrazione del co- relè RusII attraverso il ramo a tratto marcato della rete.
mando con la conferma dell'eccitazione del relè C e l'accensione del- Più dettagliatamente l'eccitazione di tale relè Rus II si effet-
la lampada LR inserita nella mostrina del pulsante di comando. tua se:
- Js3-IIt, cioè se è avvenuta l'indicazione dell'itinerario 3-II;
- gduIIt, cioè se non è in atto un blocca mento del punto finale per
RISPOSTA un movi!\1ento destro diretto verso il punto II. Tale verifica esclu-
de che sia in atto un movimento opposto (coflegamento di
Come già accennato in tav. S, nella fase di risposta si verificano, opposto);

--
tramite relè R, le condizioni. relative ai coHegamenti di incompatibi- - gsuIIt, cioè se non è in atto un bloccamento del punto finale per
lità, a quelli di ciclo ed, eventualmente, a quelli di ordine o di inibi- un movimento sinistro diretto verso il punto II. Si verifica in que-
zione del libero transito. Inoltre, il relè R, come vedremo nella lavo sto modo che si sia concluso il èiclo precedente, relativo allo stes-
28, alt 'atto della sua diseccitazione provvede anche all'occupazione so itinerario (collegamento di ciclo);
automatica del segnale. - gsIIt, cioè se non è in atto un bloccamento del punto iniziale per
In relazione alla prima delle funzioni ricordate, al ['insieme delle un movimento sinistro che abbia origine nel punto IL Si verifica
reti di alimentazione dei relè R viene attribuito il termine serratura in questo modo che, in caso di libero transito, venga comandato
elettrica. prima l'itinerario di arrivo e poi quello di partenza (collegamen-
I relè R sono relè direzionali. Òoè ciascuno di essi è riferito al to di ordine de/libero transito). Infatti. se fosse comandato prima
senso destro o sinistro di marcia_ Si suddividono in due famiglie: l'itinerario di partenza II-lo 11-2, il relè gsII si disecciterebbe ed
impedirebbe l'eccitazione del relè RusII e, di conseguenza, come
- relè R dei punti iniziali, contraddistinti con la lettera che indivi- vedremo, la risposta per l'itinerario 3-II;
dua il senso di marcia (cl o s) e con un numero, arabo o romano,
- FsIU e mFsIH: questi ultimi sono controlli di diseccitazione dei
che individua il punto iniziale dell'itinerario (per' esempio
relè di codificazione, che saranno illustrati nelle tavole 35 e 36.
RdllI);
Il relè RusII, una volta eccitato, resta alimentato attraverso i pro-
- re!è R dei punti finali, contraddistinti con la lettera u (ultimo) se- pri contatti e con gli stessi consente "alimentazione del ramo
guita dalla lettera che individua il senso di marcia destro o sini- tratteggiato del circuito relativo al relè Rs3 di risposta del punto
stro e dal numero (arabo o romano), che individua il punto finale iniziale 3.
dell'itinerario (per esempio Rud3). Quest'ultimo si eccita:
In ogni punto iniziale di itinerario esiste un relè R; in ogni punto - se non è in atto un bloccamento del punto finale per un movi-
finale un relè Ru. Se un punto può essere sia iniziale che finale esi- mento destro diretto verso il punto III (gduIIIt). Tale collegamen-
stono entrambi i relè (relativi allo stesso senso di marcia). Ino[tre, to rende impossibile la risposta per l'itinerario 3·11, se è in atto
se un punto può essere sia destro che sinistro, in esso esistono sia uno degli itinerari l-IlIo 2-111, convergenti rispetto al primo sul-
relè Rd che relè Rus e viceversa). la traversa limite del deviatoio 3 (collegamenlo di convergenza);
Per maggiore chiarezza, si riporta l'elenco completo dei relè R - se sono eccitati i relè ripetitori della posizione normale dei com-
esistenti nell'apparato delta stazione in studio: binatori di manovra dei deviatoi 3 e 4 (m3 t e m4 t). ~ questa la
- punto l: Rdl, Rusl; parte della rete che realizza [a topografia;
- punto 2: Rd2, Rus2; - se non è in atto un bloccamento del punto finale per un movi-
- punto Id: RdI, RudI; - punto Is: RsL RusI; mento destro diretto al punto 3 (gdu3t). Tale verifica esclude che
sia in atto un itinerario inverso (collegamento di inverso);
- punto IId: RdII, RudII; - punto IIs: RsII, Rusll;
- se sono eccitati il relè di giunzione del punto iniziale 3 e il relè
- punto IIId: RdIII, RudllI; - punto IIIs: RsIII. RusIII;
di bloccamento del punto origine (gs3t e Aps3t).
- punto 3: Rs3, Rud3;
Una volta eccitato il re!è Rs3 resta in autoeccitazione attraverso
- punto 4: Rs4, Rud4.
il ramo segnato con linea punteggiata (cblIt e Rs3t).
Nella stazione in esame ci sono, quindi, 20 relè R; essi sono ali, Quanto al funzionamento del ci