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§Ospedale Privato San Giacomo; Unità Operativa di Neurologia; Ponte dell’Olio (PC) - °Unità Operativa di Neurologia ASMN
Reggio Emilia - *Clinica Neurologica Universita’ di Parma - ^Clinica Neurologica Universita’ di Modena
SUMMARY
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C. BERTOLINO E COLL.
RIASSUNTO
L
a pervietà del forame ovale brovascolari ischemici nei pazien- dello shunt determina significati-
(PFO) presenta un’associa- ti affetti da emicrania, in partico- ve variazioni cliniche nei pazienti
zione significativa con l’e- lare da EcA (8-11). affetti da emicrania, è ipotizzabile
micrania con aura (EcA) (2,3), ma In relazione a quanto esposto, che possano essere identificati
non è chiaro se il PFO abbia effet- definire il rapporto che esiste tra “pattern” clinici specifici associati
tivamente un ruolo nell’induzione PFO ed EcA potrebbe contribuire alla presenza di shunt destro-sini-
degli attacchi. a chiarire la complessa eziopato- stro o, in altre parole, che esista
Parallelamente il PFO risulta genesi del disturbo emicranico ed un sottotipo di emicrania associa-
significativamente associato ad eventuali rapporti con gli eventi ta allo shunt.
ischemia cerebrale criptogenetica cerebrovascolari acuti. Gli obiettivi dello studio sono:
nei soggetti giovani-adulti, ma Secondo alcuni autori i feno- - Valutare la presenza di PFO
anche in questo caso il rapporto meni microembolici, a partenza nei pazienti con emicrania con
eziopatogenetico tra le due condi- dallo shunt destro-sinistro, aura
zioni non è stato chiarito. Alcuni potrebbero innescare il fenomeno - Confrontare le caratteristiche
aspetti morfo-funzionali del PFO, della “spreading oligoemia” asso- cliniche di pazienti affetti da
quali l’associazione con aneuri- ciata all’aura emicranica (12, 13). EcA positivi per PFO con quel-
sma del setto e/o le dimensioni Questa ipotesi attribuirebbe al le di pazienti affetti da EcA
dello shunt, sembrano determina- PFO un ruolo determinante nel- negativi per PFO
re un diverso livello di rischio per l’induzione degli attacchi. - Identificare un eventuale sotto-
eventi vascolari cerebrali (4-7). Studi recenti dimostrano che tipo di EcA associato alla pre-
La duplice associazione del la chiusura del PFO migliora in senza di shunt destro-sinistro
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Materiali e
metodi Posizione Supina
Monitoraggio Bilaterale > unilaterale
Pazienti
Tipo di m.d.c. m.d.c. commerciali > soluzione salina
Studio prospettico su pazienti conse-
Quantità di m.d.c. 10 ml > 5 ml
cutivi afferiti al Centro Cefalee della
Clinica Neurologica di Parma dal gennaio Manovra di attivazione manovra di valsalva (standardizzata)
al novembre 2004. I pazienti inclusi nello Inizio mv 5’’ dopo inizio infuzione del m.d.c.
studio presentavano una diagnosi di emi- Durata mv 5’’
crania con aura secondo i criteri ICHD-II Soglia mb 1 mb
(gruppo 1.3) (17). In questa fase non sono Finestra temporale mb ≤ 40’’
state poste limitazioni circa l’età, il pat- n° di tests 1) basale
tern di durata, frequenza o intensità della
2) con mv
cefalea, le caratteristiche dell’aura, la pre-
3) ripetere mv solo se la ia negativa
senza di un’altra forma di cefalea o la
risposta ai trattamenti terapeutici even-
Tab. I - Tecnica per la individuazione di uno shunt destro-sinistro mediante TCD con m.d.c.
tualmente effettuati in precedenza. (Droste DW et al, 2002)
Valutazione clinica
Tutti i pazienti venivano sottoposti ad
un’accurata anamnesi finalizzata ad iden- Valutazione strumentale le distinguibile = shunt di medie
tificare: Tutti i pazienti sono stati sottoposti a dimensioni;
- Familiarità per emicrania, eventi doppler transcranico con somministrazio- 4. MES >20 HITS ma in cui non è più
cerebrovascolari, fattori di rischio ne di mezzo di contrasto per identificare la distinguibile il singolo segnale (“sho-
vascolari; presenza di eventuale shunt destro-sini- wer- curtain effect”) (18).
- Storia personale per pregressi eventi stro. L’esame clinico e l’esame strumentale
cerebrovascolari, presenza di fattori di Le modalità di effettuazione del test in venivano effettuati da differenti operatori
rischio vascolari, inclusa l’assunzione condizioni basali e dopo manovra di reciprocamente “in cieco” rispetto ai risul-
di contraccettivi orali; Valsalva (VM) sono illustrate in dettaglio tati delle valutazioni.
- Caratteristiche cliniche dell’EcA, nella Tabella I. In sintesi si effettua un Tutti i pazienti venivano accurata-
quali: monitoraggio bilaterale delle arterie cere- mente informati sulla procedura e sugli
a. Età di esordio e frequenza media degli brali medie con paziente in posizione supi- scopi dell’indagine strumentale e doveva-
attacchi nell’ultimo anno; na durante somministrazione a bolo EV di no fornire il loro consenso.
b. Semeiologia dell’aura (visiva, sensiti- 10 mL di mezzo di contrasto (“fisiologica
va, afasica, combinazione di 2 o più agitata”), costituito da 9 ml di soluzione Statistica
sintomi); salina isotonica e 1 ml di aria precedente- L’analisi dei dati è stata effettuata con
c. Durata media dell’aura; mente miscelate attraverso un apposito test di Mann-Whitney (test non parametri-
d. Caratteristiche della fase algica (sede, rubinetto a tre vie collegato a due siringhe. ci) per le variabili continue (età di esordio
intensità e tipo di dolore, neurovege- Il test era considerato positivo se veni- e durata dell’aura) e con chi-quadrato (di
tativi associati); va registrato anche solo un segnale Pearson) per le variabili categoriche
e. Eventuali fattori scatenanti gli attac- microembolico (MES: microembolic (familiarità, presenza di fattori di rischio,
chi, con particolare riferimento allo signal) entro 40 secondi dalla sommini- frequenza di crisi, tipo e lato dell’aura,
sforzo fisico o a manovra di Valsalva; strazione del mezzo di contrasto. tipo di cefalea associata all’aura, fattori
f. Terapie preventive in atto o assunte In relazione alla presenza ed al nume- scatenanti, cefalee primarie associate,
nell’ultimo anno; ro di eventi microembolici individuato 4 presenza di shunt).
g. Associazione con altre forme di cefa- diverse categorie:
lea primaria, in particolare con EsA. 1. MES assenti = assenza di shunt
Infine, venivano raccolte le eventuali destro-sinistro (PFO -); Risultati
indagini neuroradiologiche (RMN e/o TC 2. MES < 20 = shunt di piccole dimensio-
cerebrale) effettuate nei 12 mesi prece- ni; La Tabella II illustra le carat-
denti. 3. MES >20 HITS ma con singolo segna- teristiche generali della popola-
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pazienti (54.5%) senza PFO. del TCD nella diagnosi di shunt gurare anche per l’EcA, così come
La durata dell’aura (minuti) è destro-sinistro (18) abbia miglio- per gli eventi cerebrovascolari
di 42.7 + 29.7 nei pazienti con rato la sensibilità della metodica, ischemici, un diverso ruolo eziopa-
PFO+ e 92.3 + 20.9 nei pazienti riducendo la possibilità di falsi togenetico del PFO a seconda delle
con PFO-. negativi. dimensioni dello shunt (19).
L’aura si manifesta con un solo I nostri risultati non hanno Nella nostra casistica anche
sintomo in 11 pazienti (39.3%) con evidenziato caratteristiche clini- limitando l’analisi al sottogruppo
PFO+ ed in 3 (27.3%) con PFO-; che specifiche per EcA associata a di pazienti con PFO di ampie
con più di un sintomo in 17 PFO rispetto alle forme di EcA dimensioni non abbiamo riscon-
pazienti (60.7%) con PFO+ ed in 8 non associate a PFO. In particola- trato variazioni nei risultati, ma il
pazienti con PFO-. re la presenza di shunt destro- numero di casi è troppo esiguo per
La fase algica è spesso o sem- sinistro non sembra influenzare permettere un’ipotesi conclusiva.
pre presente ed è stata riscontra- nè la frequenza delle crisi nè la Un altro aspetto che rende i
ta in 26 pazienti (92.9%) con tipologia o la durata dell’aura. nostri risultati parziali e non con-
PFO+ ed in 9 (81.8%) con PFO-. Questi aspetti porterebbero ad clusivi è la concomitante assun-
La fase algica ha caratteristi- escludere o, comunque, a dubitare zione di terapia preventiva in
che emicraniche in 11 pazienti con che il PFO abbia un ruolo causale circa il 30% dei pazienti; questo
PFO+ (39.3%) ed in 4 (36.4%) nel determinismo degli attacchi. può aver modificato le caratteri-
senza PFO-; non emicraniche in L’ipotesi di un nesso di causali- stiche cliniche dell’emicrania
14 pazienti (50%) con PFO+ ed in tà tra le 2 condizioni è derivata soprattutto in termini di frequen-
5 pazienti (45.5%) con PFO-. principalmente da studi effettuati za degli attacchi. In termini oppo-
Il 30% dei nostri pazienti assu- su pazienti sottoposti a chiusura sti, il problema della terapia far-
meva terapia preventiva: 8 dello shunt, in cui è stato riscon- macologica potrebbe aver influito
pazienti con PFO+ e 4 con PFO-. trato un significativo migliora- anche sulla scomparsa o significa-
mento della sindrome emicranica, tiva riduzione degli attacchi
soprattutto in termini di frequen- determinata dalla chiusura dello
Discussione za (14-16). Schwerzmann et al. shunt. Infatti, dopo la chiusura
(16), che riportano la casistica più tutti i pazienti vengono trattati
In accordo con i dati della let- ampia ed il follow-up più lungo per almeno 6 mesi con antiaggre-
teratura, i nostri risultati confer- (>12 mesi), dimostrano un signifi- ganti, in particolare aspirina, far-
mano che lo shunt destro-sinistro cativo miglioramento nella fre- maco efficace anche nel tratta-
rappresenta un’anomalia morfo- quenza degli attacchi sia nella mento dell’ EcA.
funzionale significativamente EcA sia nell’EsA, ma nessun In alternativa ad uno stretto
associata ad EcA (2,3). In partico- significativo miglioramento nei rapporto eziopatogenetico, l’asso-
lare, la prevalenza di PFO nei pazienti affetti da cefalee non ciazione tra PFO ed EcA potrebbe
nostri casi è ancora più elevata di emicraniche. Inoltre, specificano essere ricondotta ad una base
quanto descritto. Infatti, nei che circa la metà dei pazienti che genetica. Un recente studio
nostri casi il 71% dei pazienti non riferivano alcun migliora- (Wilmshurst, 2004) (20) su fami-
risultava positivo per presenza di mento: dopo la chiusura presen- glie di soggetti affetti da PFO e/o
PFO contro il 45% ed il 48% tavano uno shunt residuo. difetti del setto interatriale attri-
descritti rispettivamente dal In questo studio la maggior buisce a questi difetti un’eredita-
gruppo di Del Sette e dal gruppo parte dei pazienti viene sottoposto rietà dominante a penetranza
di Anzola. alla chiusura del PFO per pregres- incompleta. Nelle famiglie in cui il
Nonostante i nostri pazienti si eventi cerebrovascolari ischemi- PFO si associa ad EcA, le due con-
non siano stati sistematicamente ci (81%) e la diagnosi di PFO effet- dizioni si trasmettono in modo
sottoposti a TEE per confermare tuata con TEE. Circa il 70% pre- analogo. Una possibile lettura
la presenza di PFO, è difficile rite- senta uno shunt di ampie dimen- unificante in chiave genetica
nere che si siano verificati falsi sioni, anche se non vengono speci- viene data anche dalla descrizione
positivi in numero consistente. E’ ficati i criteri di riferimento per di una famiglia affetta da CADA-
verosimile, invece, che una più definire l’entità dello shunt. SIL. (21) in cui tutti i soggetti con
recente e precisa standardizzazio- Questa netta prevalenza di PFO di crisi emicraniche presentavano
ne della procedura di applicazione ampie dimensioni potrebbe confi- anche uno shunt destro-sinistro.
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Un altro studio sul PFO individua pazienti affetti da EcA ovale associated with cryptogenig
una familiarità correlata solo al Le forme di EcA associata a stroke. A biplane transesophageal
sesso femminile (22), anche se PFO non sembrano presentare echocardiographic study. Stroke; 25:
una maggiore prevalenza del PFO caratteristiche cliniche distintive 582-6, 1994.
nelle donne non è mai stata rile- rispetto alle forme di EcA non 7. Schuchlenz HW., Weihs W., Horner S.
vata o dimostrata negli studi sulla associate a PFO. et al.: The association between the
popolazione generale (23-25). Nei È ipotizzabile che alcuni sotto- diameter of a patent foramen ovale at
nostri casi il gruppo di EcA asso- gruppi di pazienti rappresentino the risk of embolic cerebrovascular
ciato a PFO presenta un rapporto un obiettivo di studio futuro: events. Am J Med; 109: 456-62, 2000.
maschi:femmine di 1:4.6, mentre a) pazienti con EcA e PFO di 8. Tzourio C. et al.: Case-control study of
nelle forme non associate a PFO il ampie dimensioni migraine and risk of ischaemic stroke
rapporto è di 1:2.6. Questo risulta- b) pazienti con alta frequenza di in women. BMJ; 310: 830-3, 1995.
to, pur non raggiungendo una crisi 9. Carolei A. et al.: History of migraine
significatività statistica, potrebbe c) pazienti con EcA familiare and risk of cerebral ischaemia in
indicare una maggiore prevalenza young adults. Lancet; 347:1503-1506,
del difetto nel sesso femminile 1996.
solo in alcuni gruppi di pazienti o Bibliografia 10. Chang et al.: Migraine and stroke in
sottopolazioni. young women. A case-control study. Br
Un ultimo aspetto che merita 1. Quartieri F., Gaddi O., Ferrarini G., Med J; 318:13-8, 1999.
di essere considerato è il rapporto Malferrari G., Ferri M., Brunelli R., 11. Buring JE. et al.: Migraine and sub-
con gli eventi cerebrovascolari Guiducci U.: Migraine with aura and sequent risk of stroke in the
ischemici. EcA e PFO rappresen- transcranial doppler. Cephalalgia, Physicians’ Health Study. Arch
tano a diverso titolo fattori di 2004. Neurol; 52: 129-34, 1995.
rischio per ischemia cerebrale e, 2. Anzola GP., Magoni M., Giundani M., 12. Klotzsch C. et al.: An increased fre-
pertanto, l’associazione di queste Rozzini L., Dalla Volta G.: Potential quency of patent foramen ovale in
due condizioni presuppone un’am- source of cerebral embolism in migrai- patients with transient global amne-
plificazione del rischio. Nella ne with aura. A TCD study. Neurology; sia. Analysis of 53 consecutive
nostra casistica non sono emersi 52:1622, 1999. patients. Arch Neurol; 53: 504-8, 1996.
dati significativi relativamente a 3. Del Sette M., Angeli S., Leandri M., 13. Sztajzel R., Genoud D., Roth S.,
pregressi eventi ischemici cere- Ferriero G., Bruzzone GL., Finocchi Mermillod B., Le Floch-Rohr J.:
brali, ma tutti i pazienti con RM C., Gandolfo C.: Migraine with aura Patent foramen ovale, a possible cause
positiva per lesioni vascolari pre- and right-to-left shunt on transcra- of symptomatic migraine: a study of
sentavano un PFO di ampie o nial Doppler: a case-control study. 74 patients with acute ischemic stro-
medie dimensioni in assenza di Cerebrovasc Dis.; 8(6):327-30, 1998. ke. Cerebrovasc Dis; 13(2):102-6, 2002.
una anamnesi positiva per TIA o 4. Mas JL., Zuber M., for the French 14. Wilmshurst PT., Nightingale S.,
stroke. Pur senza una valenza Study Group on Patent Foramen Walsh KP., Morrison WL.: Effect on
conclusiva, va segnalato che i Ovale and Atrial Septal Aneurysm.: migraine of closure of cardiac right-to-
pazienti con PFO di ampie dimen- Recurrent cerebrovascular events in left shunts to prevent recurrence of
sioni presentavano un’elevata fre- patients with patent foramen ovale, decompression illness or stroke or for
quenza di crisi. Questo dato è atrial septal aneurysm, or both and haemodynamic reasons. Lancet;
coerente con un recente studio cryptogenetic stroke or transient 356(9242):1648-51, 2000.
(Mark, JAMA 2004) (26) che ischemic attach. Am Heart J.; 15. Morandi E., Anzola GP., Angeli S.,
riporta un aumentato rischio di 130:1083-1088, 1995. Melzi G., Onorato E.: Transcatheter
lesioni cerebrali silenti nei 5. Mas JL., Arquizan C., Lamy C., et al.: closure of patent foramen ovale: a new
pazienti emicranici soprattutto Patent foramen ovale and atrial sep- migraine treatment? J Interv
con alta frequenza di crisi. tal aneurysm Study Group. Recurrent Cardiol;16(1):39-42, 2003.
cerebrovascular events associated 16. Schwerzmann M. et al.: Percutaneous
with patent foramen ovale, atrial sep- closure of patent foramen ovale redu-
Conclusioni tal aneurysm or both. N Engl J Med; ces the frequency of migraine attacks.
345: 1740-1746, 2001. Neurology; 62:1399-1401, 2004.
Si conferma un’alta prevalen- 6. Homma S., Di Tullio MR., Sacco RL. et 17. Classification and diagnostic criteria
za di shunt destro-sinistro nei al.: Characteristics of patent foramen for headache disorders, cranial neu-
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ralgias and facial pain of the of right-to-left shunt on transcranial other sociodemographic factors.
Headache Classification Committee of Doppler in an Italian family with JAMA; 267:64-69, 1992.
the HIS. Cephalalgia 24 (suppl 1). cerebral autosomal dominant angio- 25. Mattson P., Svärdsudd K., Lundberg
2004. pathy with subcortical infarcts and PO., Westenberg CE.: The prevalence
18. Droste DW. et al.: Optimizing the leukoencephalopathy. Eur Neurol; of migraine in women aged 40-74
technique of contrast transcranial 46(4): 198-201, 2001. years: a population-based study.
Doppler ultrasound in the detection of 22. Arquizan C. et al.: Is Patent Foramen Cephalalgia; 20:893-899, 2000.
right-to-left shunts: Stroke; 33:2211- Ovale a Family Trait? A transcranial 26. Mark C. et al.: Migraine as a Risk
16, 2002. Doppler Sonography Study. Stroke; Factor for Subclinical Brain Lesions.
19. Wilmshurst PT., Nightingale S.: 32:1563-1566, 2001. JAMA; 291: 427-34, 2004.
Relationship between migraine and 23. Rasmussen BK., Jensen R., Schroll
cardiac and pulmunary right-to-left M., Olesen J.: Epidemiology of heada-
shunts. Clin Sci; 100:215-20, 2001. che in a general population-a preva-
20. Wilmshurst et al.: Inheritance of per- lence study. J Clin Epidemiol; Indirizzo
sistent foramen ovale and atrial sep- 44:1147-1157, 1991. Dott. ssa Chiara Bertolino
tal defects and the relation to familial 24. Stewart WF., Lipton RB., Celentano Ospedale Privato San Giacomo;
migraine with aura. Heart; 90: 1315- DD., Reed ML.: Prevalence of migrai- Unità Operativa di Neurologia
1320, 2004. ne headache in the United States. Ponte dell’Olio (PC)
21. Angeli S. et al.: Very high prevalence Relation to age, income, race, and chiarabertolino@virgilio.it
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