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IL SERIAL KILLER PIU’ FOLLE

DELL’OTTOCENTO: HENRY HOWARD


HOLMES, IL DOTTOR TORTURA

L’edificio costruito da Holmes sarà ricordato come il


“Castello degli orrori”. Progettato con passaggi e stanze
segrete, spazi insonorizzati acusticamente. Un labirinto di
stante delle torture con camere a gas e infinite trappole nei
pavimenti, una costruzione progettata e costruita per
seviziare e torturare le proprie vittime, di cui otteneva
profitto vendendoli come cadaveri o scheletri per esposizione
o addirittura frodando le assicurazioni

di Cinzia Marchegiani

Passato alla storia come “The torture doctor “, Henry Howard


Holmes è stato definito dai criminologi il serial killer
statunitense più prolifero in assoluto, 200 vittime di cui 27
accertate e descritto come l’assassino più folle e depravato
di tutto l’ottocento.
Herman Webster Mudgett, il suo vero nome, nacque a Gilmanton
nel New Hampshire il 16 maggio 1861 in una famiglia abbastanza
agiata, terzogenito, con una sorella e fratello più grandi. Si
legge nella sua descrizione che era un bambino molto
intelligente con una forte capacità di influenzare le persone.
Fin da piccolo la sua grande aspirazione era quella di
diventare un medico, sperimentava sugli animali randagi
sevizie, affascinato dallo studio dell’anatomia, ne smembrava
le carni per il suo studio e piacere. Si sposò giovanissimo,
all’età di 18 con Clara Lovering. La sua carriera criminale
viene notata a 24 anni, quando viene scoperto a rubare
cadaveri e per questo espulso dalla Michigan Medical School.
Sfiguarava i volti dei morti per poi intascare l’assicurazione
sulla vita facendoli passare per propri parenti. Si trasferì
di corsa a Englewood, vicino a Chicago, dove senza moglie
cambiò il suo nome, diventando Henry Howard Holmes. Englewood,
era una cittadina con un ceto medio alto, adatto per mettere
alla prova la sua abilità in frodi e truffe.
E proprio in questo periodo Holmes commise il suo primo
omicidio a scopo di profitto avvelenò una donna. Leggendo poi
gli annunci, ne notò uno interessante di una signora che
cercava un aiutante per la propria farmacia. Holmes rispose
subito all'annuncio presentandosi come il dr Holmes. Lui
calzava a pennello le esigenze dell’anziana signora, la sua
farmacia, situata sotto la sua abitazione sarebbe stata
gestita da Holems e lei avrebbe potuto seguire suo marito
gravemente ammalato. Rara occasione da non perdere per Holmes
e ne approfittò per avvelenare il marito della farmacista
invece di curarlo. L’anziana vedova ricevette poi una proposta
allettante da Holmes, cedere la farmacia e ricevere un reddito
mensile. La donna accettò non sapendo che alle sue prime
richieste del contributo mensile diventò una delle prime
vittime di Holmes, di lei si seppe che scomparve insieme alla
figlia, ufficialmente trasferitesi entrambe in California. Con
i soldi di alcune frodi assicurative e i profitti della
farmacia, vendendo tra l’altro pozioni miracolose, si fece
costruire nella stessa strada della farmacia, un edificio
enorme a tre piani che gli sarebbe servita come sua
abitazione, farmacia, negozio e hotel. L'edificio era talmente
grande e imponente che fu poi soprannominato “castello”. Il
secondo e il terzo piano di questo edificio erano una trappola
mortale per chiunque ci si addentrava: erano delle specie di
labirinti che avevano passaggi segreti, muri scorrevoli,
spioncini, porte blindate, stanze segrete, camere
insonorizzate, scale e corridoi che finivano dove c'era il
muro e botole sul pavimento che si aprivano a comando e che
facevano scivolare la vittima in cantina; lì si trovava la
stanza delle torture. Tutte le stanze erano in realtà vere e
proprie camere a gas fatte apposta per uccidere l'occupante e
le porte potevano essere bloccate dall'esterno, in caso si
volesse intrappolare dentro qualcuno; i muri erano foderati
con l’amianto che impediva il propagarsi della combustione.
Nella cantina c'era un'enorme piscina riempita di acido
corrosivo. Infine, in una stanza segreta si trovava un forno
crematorio.
Si legge che durante la costruzione dei tre piani del famoso
castello, il Dr Holmes assunse e licenziò centinaia di
lavoratori, questo per depistare e non far insospettire
l’opera completa che nel progetto era una vera trappola per le
povere vittime, che ignare di quel luogo macabro, diventava la
loro tomba. Dal 1892 al 1894 un numero enorme di clienti di
qualsiasi età, visitatori, garzoni, conoscenti, fidanzate e
perfino complici di Holmes sono morte nel castello maledetto.
Il suo modus operandi era una routine, affittava una camera
all’ignaro sfortunato che dopo essere stato intrappolato,
terrorizzato urlava invano mentre Holmes godeva di queste
scene fino a quando poi decideva di asfissiarli nella stessa
camera oppure li gasava. A volte incendiava il gas in modo da
carbonizzarli all'istante. Il corpo veniva poi recuperato e
veniva sventrato oppure scarnificato per poi essere venduto
ridotto a uno scheletro alle università a prezzi ragionevoli,
o decideva di scioglierlo completamente nella piscina d'acido
o veniva utilizzato da Holmes come cavia per dissezioni ed
esperimenti non meglio definiti di nessuno scopo scientifico.
Nel 1892, nonostante molti turisti, venuti per vistare
l’esposizione del “World’sFair” per l’anniversario dei 400
anni dalla scoperta dell’America, venissero sterminati nel suo
castello degli orrori (che gli portò un bel profitto con le
solite frodi assicurative), Holmes agì indisturbato,
nonostante le decine di sparizioni nell'area. Spesso, molro
spesso, il numero di sparizioni coincideva con il numero delle
frodi che Holmes faceva ai danni delle società di
assicurazioni, oppure si faceva pagare dalle scuole mediche
cedendo i cadaveri, o vendendo direttamente gli scheletri che
finivano in esposizione nelle Università di medicina.

Nel pieno del suo splendore (macabro) nel 1890, Holmes, o


meglio il dr Holmes pubblicò un annuncio sui giornali per un
manager che lo aiutasse nella gestione del suo impero
economico. Al suo annuncio rispose, tra gli altri, un certo un
certo Ned Conner sposato con Julia Smyte e prole. Julia era
davvero molto bella e Holmes ne rimase molto affascinato,
tanto che licenziò un suo dipendente per dare a lei un
incarico. La famiglia Conner pensò davvero di essere molto
fortunata, non potevano sapere del loro macabro destino. In
seguito Julia invitò anche sua sorella Gertie diciottenne di
cui Holems perse la testa tanto da proporgli il matrimonio con
la promessa di divorziare dall’altra moglie. Ned, cui la
ragazza raccontò tutto, la fece ritornare a casa non sapendo
che questo fece scattare le stesse attenzioni verso Julia che
invece accolse di buon grado, diventando i due presto amanti.
Ned digerì questa infedeltà come il prezzo congruo per il suo
ottimo lavoro, fino a quando deriso dagli amici affrontò
seriamente la moglie che dovette ammettere quello che
segretamente pensava di lui, facendo confronti sulla bellezza,
eleganza e intelligenza di Holmes, insomma un uomo si
successo, quale lui non era.
Ned lasciò Julia abbandonando il Castello e chiedendo il
divorzio. Julia si legò molto a Holmes, ma quando rimase
incinta, il suo amante diventerà presto il suo aguzzino.
Holmes gli propose l’aborto in cambio del matrimonio, lei
accettò per amore e fidandosi che l'amante fosse un vero
dottore, si fece operare. La natura perversa di Holmes non
conosceva confine, trasformava semplicemente le persone in
vile denaro. Così come Julia molte altre donne furono prima
amate e poi uccise e vendute come scheletri bellissimi.
Intorno al 1894 Holmes, accerchiato dai creditori, in un
momento di difficoltà economica, abbandonò il castello per
rifugiarsi altrove. Diverse settimane dopo un altro suo
complice, Pat Quinlan gli bruciò l'edificio, furioso per aver
perso l'amante, sua sorella e la sua figlia illegittima,
poiché Holmes le aveva gasate e scarnificate. Dopo aver
lasciato Chicago, Holmes provò a intascare i soldi
dell'assicurazione spacciando l'incendio per un incidente, per
lui ogni evento era un opportunità ghiotta per far soldi, ma
un investigatore mandò a monte il piano scoprendo che
l'incendio era doloso. Holmes non venne accusato di nulla, ma
continuò a truffare e, tra una truffa e l'altra, uccidere.
Alla sua ennesima truffa, fu condotto in carcere, ambiente
fertile per incontrare personaggi inquieti. Qui conobbe Marion
Hedgepeth, che divenne la sua nuova complice. Insieme, una
volta liberati, architettarono un omicidio ai danni di un
conoscente di Holmes, Benjamin Pitezel il suo ex assistente,
su cui aveva fatto stipulare, tempo prima un’assicurazione
sulla vita per 10.000 dollari, convincendolo che avrebbe
presentato il cadavere di un altro, promettendo la fine dei
problemi per la sua famiglia. Marion accettò in cambio di una
percentuale, ma dopo l’omicidio di Pitezel, Holmes, come
sempre, intascò il denaro sparendo di nuovo. Questa mossa sarà
decisiva per la sua fine, poiché Marion furiosa per vendicarsi
raccontò tutto all’assicurazione che fece scattare un mandato
di arresto. Il Dr Holmes, non riuscì ad imbarcarsi per
l’Europa, fu arrestato a Boston nel novembre del 1894.
Una carriera criminale quella del finto dottore, di cui si
cominciava a quantificare i numeri reali delle vittime. Solo
ispezionando il suo castello degli orrori, anche se in parte
distrutto dalle fiamme, la polizia trovò molti scheletri
interi e tante ossa semicarbonizzate. Holmes di fronte alle
evidenze negava la sua perversa opera. I cittadini di Chicago
scoprirono, dopo le ispezioni, che a due passi da loro
esisteva il castello degli orrori dove la polizia di Chicago
ipotizzò almeno 150 vittime. Holmes, o il “Dottore tortura”
così ribattezzato, confessò dettagliatamente i suoi crimini e
ne scrisse una monografia, che attestava ben 133 persone
uccise.
Il dr Holems, o meglio Herman Webster Mudgett, venne
processato nell'autunno del 1895 e condannato a morte tramite
impiccagione. Per sadica ironia, la sua monografia, continuava
a fargli incassare soldi anche se in prigione, venduta alla
William Randolph Hearst Corporation per 10.000 dollari. Chiese
come testamento di far riempire la sua bara di cemento, per
paura che il suo corpo fosse trafugato, promessa che fu
mantenuta dai suoi avvocati. Holmes attualmente riposa
all'Holy Cross Cemetery dentro una tomba riempita di cemento e
senza lapide. Il giorno dell'esecuzione di Holmes fu il 7
maggio 1896, all'età di soli 36 anni morì impiccato, mentre la
botola si apriva sotto i suoi piedi, in una lenta e
inesorabile agonia che durò quindici minuti, il cappio al
collo infatti non era stato preparato a regola d'arte. Di lui
rimase il “Castello degli Orrori” che per un breve periodo
divenne un’attrazione, fino a quando un misterioso incendio lo
distrusse definitivamente.
Il “dottore tortura” rimarrà nella storia oltre il primo
“serial killer” americano, quello più depravato e folle, le
sue vittime, alcune diventate anche amanti, rappresentavano
esclusivamente uno strumento per ottenere un guadagno…oltre
alla perversione inaudita, il suo disegno macabro sarebbe
continuato in mille opportunità di un business terrificante.

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