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SUCCESSIONI

e
LIMITI DI SUCCESSIONI

Paola
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Successioni

Def. Una successione è una funzione reale (Y = R) a variabile


naturale, ovvero X = N:

a : dom(a) ⊆ N → R : n 7→ y = a(n) = an .
Il dominio di una successione è del tipo {n ∈ N, n ≥ n0 } con n0
un opportuno numero naturale.
1
Es. an = , in questo caso n0 = 1.
n
n+1
Es. an = , in questo caso n0 = 3.
n−2
n
Es. an = (−1) , in questo caso n0 = 0.

Es. Il fattoriale di n: an = n!, n ∈ N.


0! := 1, n! := n · (n − 1)! = n · (n − 1) · (n − 2) . . . 2 · 1

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Confronto tra f (x) = 1/x e an = 1/n

2
f(x)=1/x
1.5 a(n)=1/n

0.5

−0.5

−1

−1.5

−2
−10 −5 0 5 10

dom(f ) = {x ∈ R, x 6= 0}, dom(a) = {n ∈ N, n ≥ 1}


Paola
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Perché le successioni (1)

Stima del costo computazionale di algoritmi.


Per risolvere Ax = b (con A ∈ Rn×n ) servono:

oper. elementari metodo


cn ∼ 3(n + 1)! Cramer
gn = 23 n3 + 32 n2 − 76 n Eliminazione di Gauss

Quale dei due metodi è più efficiente?


Come crescono i costi quando n cresce?
cn e gn sono due successioni,
non ha senso parlare di dimensione del sistema n ∈ R

Paola
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Perché le successioni (2)
Formula ricorsiva per calcolare un numero.
π può essere approssimato calcolando i valori di questa successione
ricorsiva:
(
a2 = 2 q p
an+1 = 2n−0.5 1 − 1 − 41−n an2 , n = 2, 3, ....

Più precisamente:

π = lim an
n→∞

La variabile indipendente n è l’indice di iterazione di un processo


iterativo. n sta in N, sto costruendo un insieme numerabile di valori.
In un programma, posso utilizzare un ciclo for o un ciclo while
sull’indice n ∈ N per calcolare i valori an )

Paola
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Richiami
Ricordiamo la definizione di Punto di accumulazione.
Def. Sia A ⊆ R. Diciamo che x0 ∈ R è un punto di
accumulazione per A se in ogni intorno di x0 cade almeno un
punto di A diverso da x0 .
Se A ≡ R, allora un qualsiasi punto x0 ∈ R (finito o infinito) è di
accumulazione per R.

ma se A = N, L’unico punto di accumulazione per N è +∞

Ricordiamo che una successione è una funzione il cui dominio è


contenuto nell’insieme dei numeri naturali:

a:N→R: a : n 7→ y = an

In conclusione, l’unico limite che possiamo calcolare sulle successioni


è per n → ∞

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Successioni convergenti
Def. La successione a : n 7→ an , definita per n ≥ n0 , tende al limite
` ∈ R (o converge al limite ` ∈ R) e si scrive

lim an = `
n→∞

se ∀Iε (`), ∃Inε (+∞) : ∀n ≥ n0 , n ∈ Inε (+∞) ⇒ an ∈ Iε (`)

(o se ∀ε > 0 (ε reale), ∃nε ∈ N : ∀n ≥ n0 , n > nε ⇒ |an − `| < ε)


1.2 1.2

0.8 0.8

0.4 0.4

0 0
0 5 10 15 20 25 0 5 10 15 20 25

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Def. Una successione convergente a ` = 0 si dice infinitesima.
1
Es. an = .
n
1
lim =0
n→∞ n

Questa è una succ. infinitesima (= convergete a zero)


n
Es. an = . Si ha
n+1
n
lim =1
n→∞ n + 1

Questa è una succ. convergente (ma non infinitesima)

3n2 + 1
Es. an = .
5n2 + 2n
3n2 + 1 3
lim =
n→∞ 5n2 + 2n 5
Questa è una succ. convergente
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Successioni divergenti positivamente
Def. La successione a : n 7→ an tende a +∞ (o diverge a +∞) e si
scrive

lim an = +∞,
n→∞

se ∀IA (+∞), ∃InA (+∞) : ∀n ≥ n0 , n ∈ InA (+∞) ⇒ an ∈ IA (+∞)

(o se ∀A ∈ R+ , ∃nA ∈ N : ∀n ≥ n0 , n > nA ⇒ an > A)


100 100

80 80

60 60

40 40

20 20

0 0
0 5 10 15 20 25 0 5 10 15 20 25

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Successioni divergenti negativamente
Def. La successione a : n 7→ an tende a −∞ (o diverge a −∞) e si
scrive

lim an = −∞,
n→∞

se ∀IA (−∞), ∃InA (+∞) : ∀n ≥ n0 , n ∈ InA (+∞) ⇒ an ∈ IA (−∞)

(o se ∀A ∈ R+ , ∃nA ∈ N : ∀n ≥ n0 , n > nA ⇒ an < −A)


0 0

-20 -20

-40 -40

-60 -60

-80 -80

-100 -100
0 5 10 15 20 25 0 5 10 15 20 25

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Classificazione di successioni

Una successione può essere:


CONVERGENTE se lim an = ` con ` ∈ R finito
n→∞
DIVERGENTE POSITIVAMENTE se lim an = +∞
n→∞
DIVERGENTE NEGATIVAMENTE se lim an = −∞
n→∞
INDETERMINATA se 6 ∃ lim an .
n→∞
Es. La successione

n −1 n dispari
an = (−1) =
1 n pari

è indeterminata.

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TEOREMI SUI LIMITI DI SUCCESSIONE

Valgono tutti i teoremi visti per i limiti di funzione, ovviamente


adattati alle successioni.
Teorema di unicità del limite. Una successione non può avere più
di un limite.

Teorema di permanenza del segno. Esista lim an = ` ∈ R. Se


n→∞
` > 0 allora esiste n ∈ N tale che an > 0 per ogni n ≥ n.

Corollario al teorema di permanenza del segno. Sia


lim an = ` ∈ R. Se esiste n ∈ N tale che an ≥ 0 per ogni n ≥ n,
n→∞
allora ` ≥ 0.

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TEOREMI SUI LIMITI DI SUCCESSIONE
Primo teorema del confronto. Siano an e bn due successioni ed
esistano lim an = `1 ∈ R e lim bn = `2 ∈ R. Se esiste n ∈ N tale
n→∞ n→∞
che an ≤ bn per ogni n ≥ n, allora `1 ≤ `2 .

Secondo teorema del confronto. (con dim.) Siano an , bn e cn tre


successioni ed esistano lim an = lim cn = ` ∈ R. Se esiste n ∈ N
n→∞ n→∞
tale che an ≤ bn ≤ cn per ogni n ≥ n, allora esiste lim bn e
n→∞
lim bn = `.
n→∞

Teorema dell’algebra dei limiti. Quando tutti i limiti coinvolti esistono


e le espressioni a destra dell’uguale hanno senso, si ha:
lim (an + bn ) = lim an + lim bn
n→∞ n→∞ n→∞
lim (an − bn ) = lim an − lim bn
n→∞ n→∞ n→∞
lim (an bn ) = ( lim an ) · ( lim bn )
n→∞ n→∞ n→∞
an lim an
n→∞
lim =
n→∞ bn lim bn
n→∞
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Lemma di commutazione
(È il teorema di sostituzione applicato alle successioni)
Sia [a, b] un intervallo in R,
sia xn : N → [a, b] una successione di valori in [a, b] convergente a
x ∗ ∈ [a, b] (cioè esiste lim xn = x ∗ ∈ [a, b]),
n→∞
sia f : [a, b] → R una funzione.
Se f è continua in x ∗
allora

lim f (xn ) = f ( lim xn ) = f (x ∗ )


n→∞ n→∞

Osservazione
Quando f è continua, f ed il limite commutano

Esempio lim sin(1/n2 ) = sin( lim 1/n2 ) = sin(0) = 0


n→∞ n→∞

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Alcune successioni fondamentali

an = c con c numero reale costante. Converge a ` = c


an = n diverge positivamente
an = n2 diverge positivamente
an = nα , ∀α ∈ R+ diverge positivamente
an = nα , ∀α ∈ R− converge a ` = 0
an = n! diverge positivamente
an = nn diverge positivamente
an = (−n)n = (−1)n · nn è indeterminata
successioni costruite a partire dalle funzioni elementari:
cos(n), sin(n), tan(n) sono indeterminate,

log(n), e n , n divergono positivamente.

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Successione superiormente limitata
Def. Una successione an si dice superiormente limitata se l’insieme
immagine im(an ) = {an , n ≥ n0 } è un sottoinsieme di R
superiormente limitato, cioè se
∃C > 0 : an ≤ C ∀n ≥ n0

(C è un maggiorante per l’insieme im(an ))


Es.
100
an = n − n 2 ,
0
A = im(an ) = {0, −2, −6, −12, ...}
an

−100

−200 sup(A) = max(A) = 0.


−300

0 5 10 15 20
n

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Successione inferiormente limitata
Def. Una successione an si dice inferiormente limitata se l’insieme
immagine im(an ) = {an , n ≥ n0 } è un sottoinsieme di R
inferiormente limitato, cioè se
∃C > 0 : an ≥ −C ∀n ≥ n0

(C è un minorante per l’insieme im(an ))


Es.
2.5
an = log(n)
2
A = im(an ) =
{0, 0.693.., 1.098.., ...}
an

1.5

1
inf(A) = min(A) = 0
0.5

0
0 5 10 15 20
n

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Successione limitata
Def. Una successione si dice limitata se è sia superiormente che
inferiormente limitata, cioè se
∃C > 0 : |an | ≤ C ∀n ≥ n0

La successione è superiormente ed inferiormente limitata, quindi è


limitata. 7n − 2
Esempio. an = .
n+2
7
7n − 2
6 an = ,
n+2
5

4
A = im(an )
an

3
inf(A) = min(A) = −1,
2
sup A = 7
1

0
C = 7.
−1
0 10 20 30 40 50 60
n
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Limitatezza e convergenza

Teorema. Sia an una successione convergente. Allora an è limitata.

Dim. Sia {an }n≥n0 e sia ` = lim an . Per la definizione di limite:


n→∞

∀ε > 0 ∃nε : ∀n ≥ n0 , n > nε ⇒ |an − `| < ε

se prendo ε = 1, esiste nε tale che ∀n > nε si ha |an − `| < 1.


Per la disuguaglianza triangolare si ha:

|an | = |an − ` + `| ≤ |an − `| + |`| < 1 + |`|, ∀n > nε .

Si pone M = max{|an0 |, |an0 +1 |, . . . , |anε |, 1 + |`|}.


Per come ho definito M si ha |an | ≤ M per ogni valore di n, sia
n ≤ nε , sia n > nε . Quindi la successione è limitata. 

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N.B. Il viceversa del precedente teorema non è vero, ovvero una
successione limitata non è detto che sia anche convergente.

Esempio. an = (−1)n è limitata ma non è convergente.


Esempio. an = sin(n), bn = cos(n) sono limitate ma non
convergenti.
Esempio. an = arctan(n) è limitata e convergente.

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Corollario al secondo teorema del confronto

Sia an una successione limitata e bn una successione infinitesima.


Allora la successione prodotto cn = an bn è infinitesima.

sin(n) 1
Es. lim = 0 perché an = sin(n) è limitata, bn = n è
n→∞ n
infinitesima.

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Successioni monotòne
Def. Una successione si dice monotona crescente se

an+1 ≥ an ∀n ≥ n0 ,

si dice monotona decrescente se

an+1 ≤ an ∀n ≥ n0 ,
n
Es. an = , an = n! sono monotone crescenti per n ≥ n0 = 0.
n+1
6
1.2 10

1
4
0.8 10
an

an

0.6
2
0.4 10

0.2
0
0 10
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
n n

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1 n+1
Es. an = , an = sono monotone decrescenti per
n n
n ≥ n0 = 1.
1.4 2.4

1.2 2.2

1 2

0.8 1.8
0.6 1.6

an
an

0.4 1.4
0.2 1.2
0 1
−0.2 0.8
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
n n

1 n+1
an = an =
n n
(−1)n
Es. an = , an = cos(n) non sono monotone crescenti, né
n
monotone decrescenti.

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Limite di successioni monotone

Teorema Sia {an } una successione monotona, allora essa è


convergente o divergente (non può essere indeterminata).

In particolare:
se {an } è monotona crescente, ⇒ lim an = sup an
n→∞ n≥n0

mentre:
se {an } è monotona decrescente, ⇒ lim an = inf an
n→∞ n≥n0

Paola
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Osservazione: 
 inf an = min an = an0
n≥n0 n≥n0
se {an } è monotona crescente ⇒
 sup an = n→∞
lim an
n≥n0

Es. an = n2 + 3 = {3, 4, 7, 12, ....}.

inf an = min an = a0 = 3 sup an = lim an = +∞.


n≥0 n≥0 n≥0 n→∞

Paola
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 inf an = lim an
n≥n0 n→∞
Se {an } è monotona decrescente ⇒
 sup an = max an = an0
n≥n0 n≥n0

 
2 2 1
Es. an = = 2, 1, , , .... .
n 3 2

inf an = lim an = 0 sup an = max an = a1 = 2.


n≥1 n→∞ n≥1 n≥1

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Il numero e di Nepero.
n
1
Sia an = 1+ .
n
n an
1 2.00000000 3
50 2.69158803...
100 2.70481383... 2.8
150 2.70927591... e
200 2.71151712... 2.6

an
250 2.71286512...
300 2.71376516... 2.4
350 2.71440871...
400 2.71489174... 2.2
450 2.71526765...
500 2.71556852...
2
550 2.71581477... 1 21 41 61 81 101 121 141 161 181
n
10000 2.71814592...
E’ possibile dimostrare che an è strettamente crescente e che è
superiormente limitata.
Con queste ipotesi, il teorema precedente assicura che la
successione an ha limite (ovvero an è convergente) e si ha
1 n 1 n
   
lim 1 + = sup 1 + =e
n→∞ n n≥1 n
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Principio di induzione
Sia n0 ∈ N e sia P(n) un predicato definito per ogni numero
naturale n ≥ n0 . Supponiamo che siano verificate le seguenti due
condizioni:
1.- P(n0 ) è vera
2.- ∀n ∈ N con n ≥ n0 , se P(n) è vera allora P(n + 1) è vera
(P(n) ⇒ P(n + 1)).
Allora P(n) è vera ∀n ∈ N con n ≥ n0 .

n+1
n

n0

Se ci si trova su un gradino di una scala (quello di indice n0 ),


e si è capaci di salire un gradino alla volta (da n a n + 1, con n ≥ n0 ),
allora si è in grado di salire una scala di infiniti gradini.
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La disuguaglianza di Bernoulli
(1 + r )n ≥ 1 + rn ∀n ∈ N e r ∈ R+ .

Dimostrazione. Applichiamo il principio di induzione con


P(n) =0 (1 + r )n ≥ 1 + rn0 .
Verifichiamo le ipotesi del Principio di induzione con n0 = 0.
1.- P(0) =0 (1 + r )0 = 1 ≥ 1 + r · 0 = 10 (vera)
2.- Supponiamo P(n) =0 (1 + r )n ≥ 1 + rn0 vera, vediamo se è
vera anche P(n + 1) =0 (1 + r )n+1 ≥ 1 + r (n + 1)0 .
Abbiamo: (1 + r )n+1 = (1 + r ) · (1 + r )n ≥ (poiché P(n) è vera)
(1 + r )(1 + rn) = 1 + r (n + 1) + r 2 n ≥ 1 + r (n + 1) ovvero,
P(n + 1) =0 (1 + r )n+1 ≥ 1 + r (n + 1)0 .
Siccome entrambe le ipotesi del Principio di induzione sono vere,
allora segue immediatamente la tesi, cioè:

(1 + r )n ≥ 1 + rn, ∀n ∈ N.

Paola
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La successione geometrica
Sia q ∈ R. La successione geometrica è an = q n .

Teorema


 0 se |q| < 1 (−1 < q < 1)
1 se q=1

lim q n =
n→∞ 
 +∞ se q>1
non esiste se q ≤ −1

Esempio
n 2n (0.5)n (−2)n (−0.5)n
0 1 1 +1 +1
1 2 0.5 −2 −0.5
2 4 0.25 +4 +0.25
3 8 0.125 −8 −0.125
4 16 0.0625 +16 +0.0625
...
10 1024 0.00097656 +1024 +0.00097656
11 2048 0.00048828 −2048 −0.00048828

Paola
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Dimostrazione di lim q n
Caso 1 q > 1. Posso scrivere q = 1 + r con r > 0. Per la
disuguaglianza di Bernoulli si ha: q n = (1 + r )n ≥ 1 + rn.
Pongo: bn = q n e an = 1 + rn. Grazie all’algebra dei limiti ho che
lim an = +∞.
n→∞
bn è una succ. crescente, allora ammette limite per il teorema delle
succ. monotone. Per il primo teorema del confronto si ha
lim bn ≥ lim an = +∞ e quindi anche lim bn = +∞.
n→∞ n→∞ n→∞

Caso 2 0 < q < 1. Posso scrivere q = 1/p con p > 1. Abbiamo:


 n
n 1
lim q = lim = (per le propr. delle potenze)
n→∞ n→∞ p
1
= lim n = (per l’algebra dei limiti)
n→∞ p
1
= = (per il Caso 1 di questo teorema)
lim p n
n→∞
1
= =0
+∞
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Caso 3 −1 < q < 0. Posso scrivere q = −|q|, ora 0 < |q| < 1.
Quindi, dal Caso 2 di questo teorema lim |q|n = 0, ovvero |q|n è
n→∞
infinitesima. Si ha:
lim q n = lim (−|q|)n = (per le propr. delle potenze)
n→∞ n→∞
= lim (−1)n |q|n = (succ. limitata per una infinitesima)
n→∞
=0

Caso 4 q < −1. Posso scrivere q = −|q|, ora |q| > 1. Quindi, dal
Caso 1 di questo teorema lim |q|n = +∞. Si ha:
n→∞
n n
lim q = lim (−|q|) = (per le propr. delle potenze)
n→∞ n→∞
n n
= lim (−1) |q| = (succ. limitata con segno alterno
n→∞
per una divergente)
=6 ∃

Caso 5 q = 1, q = 0 e q = −1.
lim 1n = lim 1 = 1, lim 0n = lim 0 = 0, lim (−1)n =6 ∃.
n→∞ n→∞ n→∞ n→∞ n→∞

Paola
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Ordini di infinito
Siano an e bn due successioni divergenti. Si ha

an  ∞ an ha ordine di infinito > di quello di bn
lim = ` ∈ R, ` 6= 0 an e bn hanno lo stesso ordine di infinito
n→∞ bn
0 an ha ordine di infinito < di quello di bn

Esempi notevoli.
- nn ha ordine di infinito maggiore di n!, infatti si dimostra che
nn
lim = +∞,
n→∞ n!
- n ha ordine di infinito maggiore di nβ per ogni α > β > 0, si ha
α

che lim β = lim nα−β = +∞
n→∞ n n→∞
- n ha ordine di infinito maggiore di log(n), si dimostra che che
n log(n)
lim = +∞, o equivalentemente lim =0
n→∞ log(n) n→∞ n
(log (n))β
- più in generale: lim = 0, ∀α, β ∈ R+
n→∞ nα
Paola
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Confronto riassuntivo sugli ordini di infinito
Le seguenti successioni sono ordinate, in ordine crescente, da
sinistra a destra riguardo al loro ordine di infinito.

(log n)β nα qn n! nn
(β > 0) (α > 0) q>1
6
10
log(n)
n
2n
4 n!
10
nn
n
a

2
10

0
10

0 1 2
10 10 10
n
Paola
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Dal teorema di sostituzione

Vale la seguente identità:

bn
(an )bn = e log(an ) = e bn ·log an

Notazione: exp(n) = e n    
2
 2
 1 log n
n1/n = exp log n1/n = exp log n = exp
n2 n2
Quindi
   
2 log n log n
lim n1/n = lim exp = exp lim = e0 = 1
n→∞ n→∞ n2 n→∞ n2

Paola
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Esercizi

lim n n =
n→∞

n
lim 2n + 3 n =
n→∞

2
n1/n − 1
lim =
n→∞ 2n2 · log(n + 7)

Paola
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Ordini di infinitesimo
Siano an e bn due successioni infinitesime. Si ha

an  0 an ha ordine di infinitesimo > di quello di bn
lim = ` ∈ R, ` 6= 0 an e bn hanno lo stesso ordine di infinitesimo
n→∞ bn
∞ an ha ordine di infinitesimo < di quello di bn

Esempi notevoli.
- an = (1/2)n ha ordine di infinitesimo maggiore di bn = 1/n,
(1/2)n n
infatti si ha che lim = lim n = 0
n→∞ 1/n n→∞ 2
- an = 1/n ha ordine di infinitesimo minore di bn = 1/n2 , infatti si
an 1/n n2
ha che lim = lim = lim = lim n = +∞,
n→∞ bn n→∞ 1/n2 n→∞ n n→∞
- an = sin(1/n) ha ordine di infinitesimo uguale a bn = 1/n, infatti
an sin(1/n)
si ha che lim = lim = lim n sin(1/n) = 1
n→∞ bn n→∞ 1/n n→∞

Paola
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Sottosuccessioni

Def. Data una successione {an }, chiamiamo sottosuccessione di


{an } ogni successione estratta da questa, ossia ogni successione del
tipo {ank } con k = 0, ..., ∞, dove {nk } è una successione
monotona strettamente crescente di valori in N (nk : N → N, tale
che nk : k 7→ nk ).
n−1
Esempio 1. an = , con n ≥ 0. nk = 2k, con k ≥ 0 (nk è la
n+3
successione dei soli numeri pari).
Ottengo la sottosuccessione:
nk − 1
ank = con nk = 2k e k ≥ 0.
nk + 3

Paola
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n−1 nk − 1
Esempio 1. an = e ank = con nk = 2k
n+3 nk + 3
1 1

0.8 0.8

0.6 0.6

0.4 0.4
an

an
0.2 0.2

0 0

−0.2 −0.2
successione sottosuccessione con nk=2k
−0.4 −0.4
0 5 10 15 20 0 5 10 15 20
n n

{an } = {a0 , a1 , a2 , a3 , ....} {ank } = {a0 , a2 , a4 , a6 , ....}

Paola
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Sottosuccessioni
7n − 2
Esempio 2. an = (−1)n , con n ≥ 0.
n+2

7nk − 2
ank = − , per nk = 2k + 1
nk + 2
7nk − 2
ank = , per nk = 2k
nk + 2
8 8

6 6

4 4

2 2
sottosuccessione dispari

an
successione 0
an

0 sottosuccessione pari
−2 −2

−4 −4

−6 −6

−8 −8
0 5 10 15 20
0 5 10 n 15 20 n

Ho estratto da an due sottosuccessioni.


Paola
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Osservazione. Da una successione an posso estrarre infinite
sottosuccessioni.

Teorema. Se una successione {an } è convergente e lim an = `,


n→∞
allora ogni sottosuccessione estratta da an converge ad `, ovvero

lim ank = `, per ogni nk .


k→∞

Es. Si veda l’Esempio 1.

Teorema. Se da una successione an estraggo due sottosuccessioni


che convergono a due limiti diversi, allora an è indeterminata,
ovvero
6 ∃ lim an .
n→∞

Es. Si veda l’Esempio 2. Per nk = 2k, limk→∞ ank = +7. Per


nk = 2k + 1, limk→∞ ank = −7, quindi 6 ∃ lim an .
n→∞

Paola
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Teorema (di Bolzano - Weierstrass)
Da ogni successione limitata si può estrarre una sottosuccessione
convergente.

Es. Si veda l’Esempio 2. an è limitata, si ha inf an = −7 e sup an = 7.


Abbiamo già trovato due sottosuccessioni di an che sono convergenti.

2
sottosuccessione dispari
an

0
sottosuccessione pari
−2

−4

−6

−8
0 5 10 15 20
n

Paola
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Successioni di Cauchy
Def. Una successione {an }n≥n0 è di Cauchy se:

∀ε > 0 ∃nε ∈ N : ∀n, m ≥ n0 , n, m > nε ⇒ |an − am | < ε.

1.2

0.6

0
0 6 12 18 24

Sto dicendo che la distanza tra gli elementi della successione si


riduce sempre più quando n → ∞.
Paola
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Il criterio di Cauchy

Teorema Sia an : N → R. an è convergente ⇔ an è di Cauchy.

In R:
succ. convergente succ. di Cauchy

succ. limitata
(per il Thm di Bolzano−Weierstrass)

Esiste sottosucc. convergente

Paola
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N.B. Il criterio di Cauchy non vale se sostituiamo R con Q.

1 n

Prendiamo ad esempio la successione an = 1 + n .
∀n ∈ N, i valori an ∈ Q.

Si riesce a dimostrare che an è una successione di Cauchy (questa


proprietà è indipendente dall’insieme Q o R in cui cerchiamo il
limite).

Sappiamo che lim an = e ∈ R, ma e 6∈ Q,


n→∞

Quindi an è una successione di valori in Q, è di Cauchy, ma non è


convergente in Q, cioè ∃` = lim an = e, ma questo limite non
n→∞
appartiene a Q.

Uno spazio in cui ogni successione di Cauchy è anche convergente


si dice COMPLETO.
R è completo, Q non è completo.
Paola
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Riferimenti Bibliografici: Canuto-Tabacco, Sez. 3.2, Sez. 5.4.

Esercizi: Studiare il comportamento delle seguenti successioni


(monotona crescente, decrescente, oscillante), calcolarne inf, sup,
max e min e lim an :
n→∞
3n − 4 n2 + 1 n3
an = , an = , an = √ ,
2n + 1 − 3n + 2
n2 n
an = arctan(n) an = log(n), an = sin n

n+7 (−1)n
an = an =
8n + 2 n
Calcolare i seguenti limiti.
7n2 + n nn · n!
lim · =
n→∞ n + sin(n!) (n + 2)n · (n + 1)!
nn+1 + 7n!
lim =
n→∞ (n + 2)n · (7n + sin(n))

Paola
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