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Prof. M. Bramanti
Politecnico di Milano, A.A. 2015/16
Prima prova in itinere. Novembre 2015
Tema A
Cognome:
Nome
N matr. o cod. persona:
1
Svolgere i seguenti esercizi
1. (6 punti). Sia
z + 2i
f (z) =
iz + 1
la funzione olomorfa la cui parte reale e immaginaria rappresentano il potenziale
di velocità e la funzione di corrente di un moto stazionario piano. Determinare
il campo di velocità v e le linee di livello della funzione di corrente, riconoscendo
di che tipo di curve si tratta e se possibile disegnandole.
2
Esame di Metodi Matematici per l’Ingegneria
Prof. M. Bramanti
Politecnico di Milano, A.A. 2015/16
Prima prova in itinere. Novembre 2015
Tema B
Cognome:
Nome
N matr. o cod. persona:
3
Svolgere i seguenti esercizi
1. (6 punti). Sia
z + 2i
f (z) =
iz + 1
la funzione olomorfa la cui parte reale e immaginaria rappresentano il potenziale
di velocità e la funzione di corrente di un moto stazionario piano. Determinare
il campo di velocità v e le linee di livello della funzione di corrente, riconoscendo
di che tipo di curve si tratta e se possibile disegnandole.
4
Esame di Metodi Matematici per l’Ingegneria
Prof. M. Bramanti
Politecnico di Milano, A.A. 2015/16
Prima prova in itinere. Novembre 2015
Svolgimento esercizi
1. (6 punti). Sia
z + 2i
f (z) =
iz + 1
la funzione olomorfa la cui parte reale e immaginaria rappresentano il potenziale
di velocità e la funzione di corrente di un moto stazionario piano. Determinare
il campo di velocità v e le linee di livello della funzione di corrente, riconoscendo
di che tipo di curve si tratta e se possibile disegnandole.
Posto z = x + iy si ha
x + iy + 2i x + i (y + 2) (1 y) ix
f (z) = =
i (x + iy) + 1 (1 y) + ix (1 y) ix
x (1 y) + x (y + 2) (1 y) (y + 2) x2
= 2 + i 2 :
(1 y) + x2 (1 y) + x2
Quindi il potenziale di velocità è
3x
(x; y) = 2
(1 y) + x2
e la funzione di corrente è
2 y x2 y2
(x; y) = 2 :
(1 y) + x2
Il campo di velocità è
0 h i 1
2 2
B 3 (1 y) + x 6x2 6x (1 y) C
v=r =@ 2 ; 2A
2 2
(1 y) + x2 (1 y) + x2
0 1
2
B 3 (1 y) 3x2 6x (1 y) C
=@ 2; 2A
2 2
(1 y) + x2 (1 y) + x2
5
che rappresentano, al variare di c 6= 1, circonferenze di centro sull’asse y e per
c = 1 la retta 3y 3 = 0; cioè y = 1. Controlliamo che tutte le circonferenze
passano per (0; 1):
it
z = 1 + re ; t 2 [0; 2 ]
2
z 2 = 1 + re it = 1 + r2 e 2it + 2re it
dz = ireit dt
Z Z 2
2
(z) dz = 1 + r2 e 2it
+ 2re it
ireit dt
r (1) 0
Z 2
= ir eit + r2 e it
+ 2r dt
0
= ir (0 + 0 + 2r 2 ) = 4 r2 i:
6
applicati per il calcolo dei residui. Si chiede di scrivere il residuo come numero
complesso in forma algebrica.
ez 1
f (z) = 2
z2 (z + i)
Res (f; 0) = 1:
2 ez 1 e i
1
(z + i) f (z) = ! 6= 0 e …nito.
z2 1
Per il residuo si ha:
0
2
0 ez 1
Res (f; i) = (z + i) f (z) ( i) = ( i)
z2
ez z 2 2z (ez 1) i i
= = e + 2i e 1
z4 z= i
= (cos 1 i sin 1) ( 1 + 2i) 2i
= ( cos 1 + 2 sin 1) + i (sin 1 + 2 cos 1 2) :
dove
1
f (z) =
z 4 + 2z 2 + 4
7
e zk sono i poli di f , cioè i punti in cui si annulla il denominatore.
z 4 + 2z 2 + 4 = 0 per
2
p p 2ei 3
z2 = 1 3= 1 i 3= 2
2e i 3
p i
p2e i
3
z=
2e 3
1 1
Res (f; zk ) = (zk ) = (zk )
4z 3 + 4z 4z (z 2 + 1)
e
Z
dx 1 1
=2 i +
R x4 2
+ 2x + 4 4z1 (z1 + 1) 4z2 (z22 + 1)
2
8 9
i< =
2
e i3 e i3
= p + p
2 : 2 2ei2 3 + 1 2 2ei 3 + 1 ;
4
( 2
)
i e i3 e i3
= p p + p
2 2 i 3 i 3
n 2
o
= p e i3 e i 3
2 6
( p ! p !)
1 i 3 1 i 3
= p
2 6 2 2
= p :
2 6