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ESERCIZI COMMENTATI EDISES

 RIABILITAZIONE INTENSIVA (Acute Rehabilitation): Attività dirette al recupero di disabilità importanti,


modificabili, che richiedono un elevato impegno diagnostico medico specialistico ad indirizzo
riabilitativo e terapeutico in termini di complessità e/o durata dell’intervento; orientativamente
riferibile ad almeno 3 giornaliere di terapia specifica.
 RIABILITAZIONE ESTENSIVA (Sub-Acute Rehabilitation): Attività caratterizzate da un moderato impegno
terapeutico, più protratto nel tempo a fronte di un forte intervento di supporto assistenziale verso i
soggetti in trattamento. Complessivamente le attività terapeutiche sono valutabili tra 1 a 3 giornaliere.
 COMPETENZE TRASVERSALI: Rappresentano quel bagaglio di conoscenze, abilità e qualità, queste
competenze si distinguono da quelle prettamente tecniche.
 LINEE GUIDA: Le linee guida sono raccomandazioni di comportamento clinico, prodotte attraverso un
processo sistematico allo scopo di assistere medici e pazienti nel decidere le modalità di assistenza più
appropriate in specifiche circostanze cliniche.
 PROTOCOLLO: Il termine protocollo implica che deve essere applicato a tutti i pazienti, se ciò non
avviene il professionista è esposto a potenziali rischi medico-legali. Mentre le linee guida forniscono
raccomandazioni cliniche, flessibili per definizione; il contenuto di un protocollo è vincolante. Un
protocollo può identificare un percorso assistenziale, un processo o una procedura.
 PROCEDURA: Definisce la sequenza di azioni tecnico-operative eseguite dal professionista e
rappresenta l’unità elementare del processo in un percorso assistenziale. Le procedure possono essere
molto semplici (ad esempio una radiografia al torace) o particolarmente complesse (ad esempio una
biopsia chirurgica).
 VACCINAZIONE:
- Edward Jenner nel 1796 introdusse il vaccino contro il vaiolo. E’ considerato come il padre
dell’immunizzazione.
- Pasteur creò il vaccino contro la rabbia (fu proprio Pasteur a coniare il termine ‘’vaccino’’ da
‘’vacca’’ in onore a Jenner). E’ considerato il fondatore della moderna microbiologia.
 LISTER JOSEPH: Fu l’inventore del metodo dell’antisepsi, rivoluzionando l’approccio dei chirurghi alla
pratica operatoria. A Lister fu dedicato il nome di un germe, la listeria, responsabile della listeriosi
(malattia infettiva, che si contrae con l’ingestione di determinati prodotti, soprattutto crudi).
 ILNESS: Fa riferimento all’esperienza personale del paziente, riguarda il suo stato di alterato benessere,
che lo spinge a rivolgersi al medico.
 DISEASE: Fa riferimento a diversi disordini organici dei vari tessuti o apparati, causa della comparsa di
segni e sintomi della malattia.
 DANNO BIOLOGICO: Quando una persona subisce una lesione fisica o psichica si realizza il danno
biologico, che deve esser risarcito in quanto l’integrità fisica e psichica è un bene costituzionalmente
garantito.
 TENDENZA ATTUALIZZANTE: La tendenza di un organismo ad attualizzare tutte le proprie potenzialità.
E’ una tendenza (un ‘’motore’’ dell’individuo) che porta l’individuo ad affrontare anche le difficoltà per
andare verso una sempre maggiore autonomia, maturità e realizzazione (tale concetto fu espresso da
Rogers).
 INTESTINO LUNGHEZZA: Nell’adulto l’intestino tenue (o piccolo intestino) ha una lunghezza media di 6
– 7 metri, mentre l’intestino crasso (o grosso intestino) o colon misura circa
1,5 metri. Sebbene l’intestino tenue sia molto più lungo dell’intestino
crasso, si parla di piccolo intestino perché il suo diametro (2.5 cm) è
nettamente inferiore rispetto a quello del crasso (7,5 cm).
- L’ intestino tenue viene suddiviso in 3 porzioni:
1. Duodeno; è il primo tratto nonché il più corto, misura circa 25 cm.
2. Digiuno; è il secondo tratto e misura circa 2,5 metri.
3. Ileo; misura dai 2 ai 4 metri.
- L’intestino crasso viene suddiviso in 6 tratti:
1. Cieco
2. Colon ascendente
3. Colon trasverso
4. Colon discendente
5. Colon sigmoideo
6. Retto.
 FEBBRE CLASSIFICAZIONE:
- Febbre Continua; le fluttuazioni quotidiane di temperatura sono inferiori al grado centigrado e la
febbre persiste nel tempo.

- Febbre Remittente; le fluttuazioni quotidiane di temperatura (almeno 2) sono superiori al grado


centigrado e non tornano mai ai valori normali.

- Febbre Intermittente; la febbre sale e scende durante il giorno, si alternano accessi febbrili a
intervalli di temperatura normale.

 DENTATURA: Nell’uomo, così come in altri mammiferi, sono presenti 2 tipi di dentizione:
- Una primaria, detta decidua (denti da latte) composta da 20 denti (5 per ogni semi-arcata); 1
Incisivo centrale, 1 Incisivo laterale, 1 Canino, 1 Primo molare e 1 Secondo molare.
- Una secondaria, detta permanente composta da 32 denti (8 pero ogni semi-arcata); 1 Incisivo
centrale, 1 Incisivo laterale, 1 Canino, 2 Premolari e 3 Molari. I primi 5 sono detti succedanei,
ovvero sostituiscono i denti da latte. I molari sono detti invece supplementari alla dentizione
decidua.
 PROTROMBINA (Fattore II): E’ un enzima non attivo (zimogeno) viene attivata mediante taglio
proteolitico. Nella forma attiva prende il nome di trombina (Fattore IIa) che a sua volta attiva il
fibrinogeno (Fattore I) in fibrina (Fattore Ia).
 FLEMING ALEXANDER: Isolò la penicillina nel 1928, per cui ricevette il Premio Nobel per la Medicina nel
1945.
 KENDALL CALVIN: Vinse il Premio Nobel per la Medicina nel 1950 per la scoperta del cortisone.
 CORTE DI CASSAZIONE: E’ una corte suprema, organo al vertice del potere giudiziario, per cui è il
giudice di ultimo grado. La corte di cassazione è giudice di legittimità, nel senso che non riesamina tutti
gli aspetti della causa ma si limita a verificare la corretta applicazione delle norme del diritto. Nel caso
rilevi un’errata applicazione del diritto, la corte cassa (cioè annulla) la decisione impugnata.
 TEST AL TENSILON: Questo test richiede la somministrazione per via endovenosa di edrofonio cloruro
(tensilon), un farmaco che rallenta l’idrolisi dell’acetilcolina da parte dell’enzima colinesterasi e che,
quindi, aumenta temporaneamente i livelli di acetilcolina nella giunzione neuromuscolare. Nei pazienti
con miastenia gravis, in cui alcuni autoanticorpi diretti contro i recettori post-sinaptici dell’acetilcolina
nella giunzione neuromuscolare, l’iniezione endovena del Tensilon determina un aumento
dell’acetilcolina disponibile a livello della giunzione neuromuscolare, inducendo un miglioramento
immediato della forza muscolare.
 SCALA DI ASHWORTH: Viene utilizzata per quantificare in maniera obiettiva il grado di spasticità

0 Nessun aumento del tono muscolare.


1 Leggero aumento del tono muscolare nei movimenti di flessione ed estensione passiva
dell’arto.
2 Marcato aumento del tono muscolare che comunque non impedisce la
flessione/estensione passiva dell’arto.
3 Considerevole aumento del tono muscolare, tale da ostacolare i movimenti passivi.
4 Arto rigido in estensione o flessione, impossibile la mobilizzazione passiva.

 RAGGI ULTRAVIOLETTI possono esser utilizzati come metodo di disinfezione di cibo, acqua e aria.
 ELETTROSTIMOLAZIONE DI UN MUSCOLO DENERVATO ha lo scopo di rallentare i fenomeni
degenerativi, cioè la trasformazione irreversibile delle fibre muscolari in tessuto fibroso. Sui muscoli
denervati si utilizza la corrente triangolare, questi impulsi determinano la risposta contrattile delle fibre
muscolari denervate senza stimolare le fibre muscolari innervate, in quanto queste ultime si
accomodano alla lenta crescita dello stimolo.
 SEGNO DI FROMENT: E’ un test utilizzato per valutare la paralisi del nervo ulnare; consiste
nell’incapacità di trattenere un foglio di carta tra pollice ed indice (per deficit dell’adduttore del pollice)
quando si cerca di tirarlo. Il paziente può supplire il deficit flettendo la falange distale del pollice ad

opera del flessore lungo innervato dal nervo mediano.


 NERVO RADIALE innerva tutti i muscoli del gruppo posteriore del braccio (muscolo tricipite e muscolo
anconeo) e i muscoli dei gruppi posteriore e laterale dell’avambraccio ( muscolo brachioradiale,

muscolo estensore radiale lungo del carpo, muscolo estensore radiale breve del carpo). Inoltre innerva
la cute posteriore del braccio e dell’avambraccio e la cute dorsale della regione laterale della mano e la
cute dorsale del 1°, 2° e 3° dito.
 EMMETROPIA: L'occhio che non ha problemi è definito emmetrope. In quest'occhio, le immagini
provenienti da lontano si formano a fuoco sulla retina. Per questo l' oggetto è visto nitido e quindi non
ha bisogno di occhiali o lenti a contatto.
 PRESBIOPIA (occhio vecchio) si manifesta come difficoltà a mettere a fuoco da vicino, a causa di un
progressivo irrigidimento del cristallino. La presbiopia si corregge con lenti oftalmiche positive, le lenti
correttive della presbiopia vanno tolte per vedere da lontano, perche danno una visione tanto più
sfocata quanto maggiore è il loro potere diottrico. Tuttavia l’uso di occhialo multifocali o lenti a
contatto multifocali permette una visione confortevole a tutte le distanze (evitando il continuo leva e
metti di occhiali).
Nel soggetto emmetrope per correggere la presbiopia (fisiologica riduzione della capacità di mettere a
fuoco da vicino, dovuto all’età) si utilizzano lenti sferiche positive.
 LENTI POSITIVE E NEGATIVE: Le lenti da vista o lenti oftalmiche si dividono in due principali
categorie:lenti positive e lenti negative.
Per lenti positive intendiamo lenti che hanno lo scopo di correggere difetti visivi caratterizzati da una
difficoltà nella visione di oggetti vicini (l’ipermetropia, l’astigmatismo e la presbiopia). Per lenti negative
invece intendiamo lenti che hanno lo scopo di correggere difetti visivi caratterizzati da una ridotta
visione degli oggetti lontani (la miopia e l’astigmatismo).
Le lenti positive sono sottili nelle zone periferiche ma di spessore più elevato nella zona centrale
(convergenti) con un conseguente effetto ottico ingrandente; l’effetto risultante appunto, rende cosi
possibile la focalizzazione delle immagini da vicino che nell’ipermetrope e nel presbite non sarebbe
possibile ad occhio nudo.
Al contrario le lenti negative sono sottili nella zona centrale ma di spessore più elevato nelle zone
periferiche (divergenti) con conseguente effetto di rimpicciolimento dell’immagine; l’effetto risultante
rende così possibile la focalizzazione delle immagini a distanza che nel miope non sarebbe possibile
senza anteporre le lenti agli occhi.

 PATTO TRA INFERMIERE E CITTADINO: elaborato nel 1996 fa parte del codice deontologico
dell’infermiere.
 MARIA MONTESSORI è stata una neuropsichiatra infantile, nonché educatrice e pedagogista; aprì nel
1907 a Roma la prima ‘’ Casa dei Bambini’’ per piccoli dai 3 ai 6 anni.
 INDICE MAPO (Movimentazione e Assistenza dei Pazienti Ospedalizzati) valuta il livello di rischio degli
operatori sanitari nella Movimentazione Manuale dei Pazienti (MMP) e nella Movimentazione Manuale
da Traino e Spinta (MM T/S).
 INDICE DI MASSA CORPOREA:

Normopeso 18,5 – 24,9


Sovrappeso 25– 29,9
Obesità I 30 – 34,9
Obesità II 35 – 39,9
Obesità III > 40

 VASCOLARIZZAZIONE DEL MIOCARDIO: I vasi che portano al miocardio sangue ricco di ossigeno si
chiamano arterie coronarie, i vasi che rimuovono il sangue deossigenato dal muscolo cardiaco si
chiamano vene cardiache.
Dal punto di vista anatomico si distinguono 2 vasi arteriosi principali:
1) L’arteria coronaria destra che origina dall’ostio coronarico di destra e si porta in basso, davanti al
solco atrio-ventricolare.
2) L’arteria coronaria sinistra, detta anche tronco comune, origina dall’ostio coronarico di sinistra;
raggiunto il solco coronarico, si divide in arteria interventricolare anteriore e in arteria circonflessa.

 VALVOLE CARDIACHE:
- La valvola tricuspide è posta tra l’atrio destro e il ventricolo destro; è detta ‘’tricuspide’’ poiché è
costituita, appunto, da 3 cuspidi (lembi); cuspide anteriore, cuspide posteriore e cuspide mediale (o
settale).
- La valvola mitrale (o bicuspide) è posta tra l’atrio sinistro ed il ventricolo sinistro; prende il nome
da ‘’mitra’’, il copricapo usato dai vescovi per la sua somiglianza.
- La valvola semilunare aortica (o valvola aortica) regola il flusso sanguigno dal cuore verso il
sistema circolatorio. Si trova tra il ventricolo sinistro e l’aorta.
- La valvola semilunare polmonare (o valvola polmonare) regola il flusso sanguigno dal cuore verso
la circolazione polmonare. Si trova tra il ventricolo destro e l’arteria polmonare.

 ORMONI TIROIDEI: L’ipofisi secerne l’ormone tireotropo (TSH) che agisce sulla tiroide favorendo la
liberazione degli ormoni tiroxina (T4 o tetraiodotironina) e triiodotironina (T3). La tiroide produce
tiroxina in quantità significativamente maggiori (90%) rispetto alla triidotironina (10%); tuttavia la
triidotironina rappresenta la forma più attiva e può esser a sua volta ottenuta dall’ormone tiroxina.
 EPATITI: Il termine epatite indica un’infiammazione del fegato che può esser dovuta a cause diverse; si
possono riconoscere un’eziologia microbica, parassitaria, virale, autoimmunitarie ed alcolica. Tuttavia le
epatiti a maggiore diffusione sono quelle ad eziologia virale.

Epatite A Periodo di Trasmissione del virus per via oro-fecale


(HAV = Hepatitis A virus) incubazione che va
da 15 a 50 giorni

Epatite B Periodo di Trasmissione del virus per via ematica


(HBV = Hepatitis B virus) incubazione che va (trasfusione o contatto con sangue infetto) o
da 45 a 180 giorni sessuale

Epatite C Periodo di Trasmissione del virus per via ematica


(HCV = Hepatitis C virus) incubazione che va
da 15 a 180 giorni

Epatite D Periodo di Trasmissione del virus per via ematica o sessuale


(HDV = Hepatitis D virus) incubazione che va
da 15 a 55 giorni

Epatite E Periodo di Trasmissione del virus per via oro-fecale


(HEV = Hepatitis E virus) incubazione che va
da 15 a 64 giorni

 DISINFEZIONE: Pratica che porta all’eliminazione dei microrganismi patogeni dall’ambiente e dai veicoli;
si ottiene mediante l’impiego di sostanze chimiche dette disinfettanti.
 STERILIZZAZIONE: Metodica finalizzata all’eliminazione di tutti i microrganismi, siano essi patogeni o
meno, presenti su un determinato substrato solido, liquido o areiforme; si ottiene con mezzi chimici e
fisici.
 ANTISEPSI: Insieme delle pratiche destinate all’eliminazione o inibizione della moltiplicazione e
dell’attività enzimatica di microrganismi patogeni sui tessuti viventi.
 METODI DI STERILIZZAZIONE OSPEDALIERA:
- Sterilizzazione mediante calore:
1. Calore secco; la sterilizzazione avviene attraverso il contatto dell’oggetto con aria calda che
agisce per ossidazione dei componenti cellulari (forno Pasteur)
2. Calore umido; è una tecnica che sfrutta l’azione del vapore fluente (per vapore fluente s’intende
il vapore acqueo che si forma a pressione atmosferica ordinaria alla temperatura di 100 °C; pentola
di Koch) o saturo (autoclave); elimina i microrganismi mediante denaturazione delle loro proteine e
altre biomolecole.
- Sterilizzazione mediante radiazioni ; i sistemi a radiazioni si dividono in sistemi a radiazioni
ionizzanti (raggi gamma e raggi beta) e non ionizzanti (radiazioni ultraviolette)
- Sterilizzazione con gas:
1. L’ossido di etilene è utilizzato soprattutto in ambito ospedaliero data la sua pericolosità; infatti è
un gas esplosivo e infiammabile.
2. Il perossido di idrogeno; rappresenta una delle tecniche più avanzate per la sterilizzazione.
Consiste nell’applicazione di perossido di idrogeno allo stato gassoso in presenza di un forte
campo elettrico, ciò porta il perossido allo stato di plasma.
 ALTERAZIONI DELLA MARCIA: Le malattie del nervo periferico causano un’ipostenia soprattutto distale
(inciampa quando cammina per la caduta della punta del piede, riduzione della forza nelle mani,
eccetera), mentre le miopatie (come ad esempio nelle distrofie muscolari e nella poliomiositi) danno
un’ipostenia che in genere è prossimale (stanchezza nell’alzare le braccia, salire le scale, alzarsi da una
posizione accovacciata); per cui in questi pazenti è tipica la marcia miopatica, detta anche anserina.
 AUMENTO PATOLOGICO DEL TONO MUSCOLARE (ipertonia): si riscontra nelle malattie del sistema
nervoso centrale in cui si ha la compromissione delle vie piramidali o extrapiramidali.
- Una lesione della via piramidale causa ipertonia piramidale o spasticità. La via piramidale è
caratterizzata da due neuroni: un neurone centrale che dalla corteccia frontale attraversa la
sostanza bianca sotto-corticale, arriva alla capsula interna, quindi al tronco cerebrale e scendendo
arriva nel bulbo dove decussa, entra nel midollo spinale, attraversa il cordone antero-laterale, fino
al corno anteriore. Nel corno anteriore prende contatto con il 2° motoneurone, che arriva al
muscolo. Una lesione ad un punto qualsiasi di questa via piramidale causa spasticità. L’ipertono
spastico ha specifiche caratteristiche; si evidenzia soprattutto nei muscoli antigravitari, ossia i
muscoli flessori degli arti superiori e i muscoli estensori degli arti inferiori. L’ipertonia piramidale è
velocità-dipendente, ossia più velocemente viene stirato il muscolo, più questo si oppone allo
stiramento. Inoltre è caratterizzata dal fenomeno del “coltello a serramanico”, ossia quando il
muscolo viene stirato questo oppone una resistenza che aumenta man mano che si compie il
movimento passivo, fino ad un certo punto, quando l’opposizione cede bruscamente.
- Una lesione della via extrapiramidale causa ipertonia extrapiramidale o rigidità (o ipertono
plastico). Questo tipo di ipertonia si riscontra in tutti i muscoli, sia agonisti che antagonisti.
L’ipertonia extrapiramidale non è velocità-dipendente. Nella mobilizzazione passiva si incontra una
resistenza che cede a scatti, questo fenomeno viene detto “fenomeno della troclea dentata”.
Questo tipo di ipertono è tipico del paziente parkinsoniano.
 FONTI PRIMARIE: Comprendono le leggi ordinarie dello stato, i decreti legge e i decreti legislativi.
- Le leggi ordinarie dello stato vengono approvate dal Parlamento, composto da due camere
perfettamente sovrapponibili, ossia svolgono le stesse funzioni. Per cui una legge ordinaria dello
stato deve essere approvata da entrambe le camere e nello stesso testo, il che significa che se una
camera approva una legge con un emendamento, cioè con una modifica, il documento anche se
fosse già stato approvato dall’altra camera, deve ritornare alla stessa camera per essere approvato
con la modifica. Dunque il documento licenziato e approvato dalle due camere deve avere lo stesso
identico testo, dopodichè viene firmato da un guardiasigilli, cioè il ministero della giustizia, e
firmato dal presidente della Repubblica (tutte le leggi dello stato Italiano portano la firma del
presidente della repubblica), successivamente per essere portata a conoscenza dei cittadini viene
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato. Dopo la pubblicazione la legge è esecutiva a tutti gli
effetti e da quel momento in poi produce i suoi effetti.
- Il decreto legge è un atto del governo che ha forza di legge a tutti gli effetti ed è predisposto dal
governo solo per motivi di urgenza. Entro 60 giorni infatti deve essere convertito in legge dal
Parlamento. Se non viene approvato può essere reiterato cioè ripresentato e scattano altri 60 giorni
per approvarlo. Se alla fine del percorso non è approvato dal Parlamento, esso decade e non
produce più effetti, però fino a quel momento ha prodotto effetti validi. Per esempio se il governo
per motivi di urgenza mette una tassa, i cittadini sono obbligati a pagarla. Se venisse approvata,
questa tassa diventerebbe definitiva, invece se dovesse decadere viene eliminata ma i soldi versati
fino a quel momento non possono essere restituiti ai cittadini.
- Il decreto legislativo è anch’ esso un atto del governo, ma è un atto già compiuto che non ha
bisogno ulteriori conversioni in legge perché è un atto che il governo pone in essere su delega del
Parlamento. Il parlamento con legge ordinaria dà al governo la delega di disciplinare determinate
materie. Per esempio il JOBS ACT, la riforma del diritto del lavoro, è stato approvato con una legge
ordinaria dello stato nel 2015, dopodichè in questa legge viene dato mandato al governo di
disciplinare alcune materie specifiche come le nuove forme di lavoro, i nuovi ammortizzatori sociali,
ecc. Queste specifiche materie non sono state disciplinate dalla legge ordinaria ma con i decreti
legislativi.
 FOCUS GROUP (o Gruppo di Discussione): Un gruppo di persone è invitato, da uno o più moderatori, a
parlare, discutere e confrontarsi tra loro su uno specifico argomento.
 METODO DELPHI: E’ una metodologia di ricerca che consiste nell’intervistare un gruppo (panel) di
esperti chiamati ad esprimere in modo anonimo i propri pareri ed opinioni su una determinata tematica
(permette di evitare effetti di leadership relative al prevalere di una specifica professione i o di forti
personalità e di evitare scontri di opinione tra le parti, garantendo altresì l’anonimato ai singoli
partecipanti in modo tale da permettere ai rispondenti di esprimere la loro opinione evitando loro di
compromettere la loro reputazione). In questa tecnica gli intervistati non sono tutti
contemporaneamente presenti fisicamente, ma interagiscono per mezzo dell’intervistatore che
raccoglie e diffonde le informazioni dal patrimonio conoscitivo del gruppo attraverso una serie di
questionari intervallati da momenti di feedback di verifica delle opinioni emerse. Il metodo considerato,
infatti, è un metodo iterativo basato su più fasi successive di raccolta dati (di solito si lavora su due o più
rounds di consultazione degli esperti).
 CURRICOLO: Processo educativo che mira al conseguimento degli obiettivi formativi mediante
l’integrazione continua di questi con contenuti, metodi e tecniche di valutazione.
 APPRENDIMENTO ASSOCIATIVO: E’ il processo per cui qualcuno apprende un’associazione tra due
stimoli o un’associazione tra un comportamento ed uno stimolo. Esistono due forme di apprendimento
associativo:
1) Il condizionamento classico; uno stimolo precedentemente neutro è presentato ripetutamente
insieme ad uno stimolo incondizionato che evoca una risposta riflessa. Dopo il condizionamento la
risposta riflessa si verifica non solo a seguito dello stimolo incondizionato ma anche a seguito dello
stimolo neutro che ora è definito stimolo condizionato. L’esempio classico è quello di Pavlov ed i
suoi cani; Pavlov fa precedere all'azione di dare del cibo a un cane il suono di un campanello; nella
prima fase dell'esperimento Pavlov fa suonare il campanello e non rileva nessuna secrezione
salivare nel cane, in seguito gli fornisce la carne e lo stimolo viene attivato; nella fase successiva il
campanello viene fatto suonare mentre al cane viene dato il cibo. Infine nella terza fase viene
rilevato uno stimolo salivare già al solo suono del campanello: il cane associa al suono del
campanello l'arrivo del cibo e ciò provoca in lui una secrezione salivare, l'acquolina in bocca,
appunto. Il campanello diventa quindi lo stimolo incondizionato
2) Il condizionamento operante (o strumentale) è uno dei concetti fondamentali del
comportamentalismo si distingue dal condizionamento classico perché utilizza il rinforzo-punizione
per modificare un’associazione di azione-risultato, mentre al contrario, il condizionamento
pavloviano comporta il rafforzamento dell’associazione stimolo-risultato. Lo strumento
sperimentale usato in questo paradigma era la Skinner box: una gabbia in cui la cavia poteva
esplorare liberamente l’ambiente e compiere comportamenti come pigiare una leva o premere un
tasto. Alcuni comportamenti messi in atto dalla cavia erano però rinforzati, il che rendeva più
probabile la ripresentazione, in futuro, del comportamento stesso. Ad esempio, se un piccione
cavia scopriva che il pigiare un tasto portava all’erogazione del cibo (rinforzo), allora lo ripeteva più
e più volte. Quindi, in generale il condizionamento operante consiste nella messa in atto di un
comportamento, che se rinforzato positivamente si ripresenta con una maggiore frequenza.

 TERAPIA CHIRURGICA PER IL TRATTAMENTO DEI SINTOMI DELLA MALATTIA DI PARKINSON : Con la
scoperta del deficit di dopamina e della terapia dopaminosostitutiva con levodopa, la chirurgia è stata
sostanzialmente relegata in secondo piano. Successivamente, quando sono stati manifesti i limiti della
terapia farmacologica (sindrome da trattamento a lungo termine), vi è stata la necessità di nuove
strategie terapeutiche per migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Attualmente l’intervento chirurgico consigliato è quello di Stimolazione Cerebrale Profonda o DBS
(Deep Brain Stimulation) di differenti nuclei situati profondamente nel cervello: il Subtalamo, il Globo
Pallido interno, ed il nucleo Ventrale Intermedio del talamo.
Nella malattia di Parkinson il circuito motorio è alterato nel suo funzionamento (Circuito striato-pallido-
talamo-corticale). Questo circuito collega tra di loro vari nuclei del cervello e permette che le
informazioni elaborate da quelle stesse strutture che compongono il circuito motorio, siano precise e
ben formulate per permettere lo svolgimento normale dei movimenti volontari ed automatici.
È stato possibile accertare che alcuni di questi nuclei (subtalamo e globo pallido interno in particolare)
sono in uno stato di eccitazione eccessiva, funzionano troppo, per cui impediscono lo svolgimento della
normale attività motoria, determinando inoltre tremore, rigidità e bradicinesia. La neuromodulazione
attraverso l’elettrodo di DBS riporta alla normalità questi nuclei, impedendo questo eccesso di attività,
e facendo scomparire i sintomi parkinsoniani. La stimolazione del nucleo, che viene effettuata tramite
uno stimolatore esterno, posto sottocute nella porzione alta del torace (come il pace-maker cardiaco),
determina il blocco funzionale del nucleo stesso e il risultato terapeutico. L’intervento di DBS è
riservato ai malati che non sono più sufficientemente compensati dalla terapia farmacologica e sono
transitati nella fase scompensata di malattia, caratterizzata dai problemi della sindrome da trattamento
a lungo termine.Tra i target sopra indicati, si dà la preferenza al subtalamo per la sua superiore efficacia
nel controllo dei sintomi e delle fluttuazioni motorie, e perché consente una notevole riduzione (in
media del 60%) dei farmaci assunti.

 OTALGIA RIFLESSA (o Secondaria): L’orecchio esterno e medio condividono l’innervazione sensitiva con
altre strutture anatomiche come: il cavo orale e l’orofaringe, il naso e il rinofaringe, l’ipofaringe e
l’esofago, la mandibola, i denti e la faccia, attraverso rami dei nervi vago (X), glossofaringeo (IX),
trigemino (V), Facciale (VII), I e II branca del plesso cervicale (C2, C3). Pertanto una patologia di tali
strutture può causare un dolore riferito all’orecchio (otalgia riflessa o secondaria) del tutto simile al
dolore provocato da un’otite.

 SINDROME DI MENIERE: La sindrome di Menière si caratterizza per una sintomatologia causata da un


aumento della pressione dei fluidi contenuti nel labirinto dell’orecchio interno che causa ipoacusia,
vertigini e acufeni (ronzii o fischi in una o ambedue le orecchie).

 LEGIONELLA: Per evitare la moltiplicazione batterica si rende necessario controllare, ove possibile, la
temperatura dell’acqua in modo da evitare l’intervallo critico per la proliferazione dei batteri (25-55°C).

 SPETTROGRAMMA: E’ la rappresentazione grafica di un suono in funzione della frequenza (Hertz)


(rappresentata sull’asse verticale di un diagramma cartesiano) e del tempo (rappresentato sull’asse
orizzontale di un diagramma cartesiano). Le frequenze naturali di risonanza del tratto vocalico sono
dette formanti; per ogni vocale si individuano delle frequenze di risonanza tipiche, denominate prima
formante, seconda formante, terza formante, ecc.
- La prima formante (F1) fornisce informazioni circa l’altezza della vocale.
- La seconda formante (F2) fornisce informazioni circa l’anteriorità della vocale
 INSUFFICIENZA VELARE (O VELO-FARINGEA): S’intende l’incapacità del velo (‘’palato molle’’) durante il
sollevamento, di chiudere il rinofaringe e di impedire la fuga d’aria nel naso, le cause di tale alterazione
sono sia di origine malformativa che neurogena (essa si riscontra infatti in pazienti che presentano
palatoschisi, palatoschisi corretta chirurgicamente, palato congenitamente corto, paralisi del palato
molle, trauma cranico, patologie del sistema nervoso centrale e periferico). L’insufficienza velo-faringea
determina rinolalia (ossia voce nasale) aperta e alterazione della deglutizione.

 ESAME IMPEDENZOMETRICO: Permette di valutare l’elasticita del timpano e della catena di ossicini
responsabili della trasmissione delle onde sonore, non è un test uditivo ma una misurazione della
trasmissione di pressione attraverso l’orecchio medio. Risulta pertanto utile per differenziare le
ipoacusie di trasmissione dalle ipoacusie neurosensoriali. Nella pratica, l’esame viene eseguito
inserendo una piccola sonda, con terminale di gomma, all’ingresso dell'orecchio, dalla quale viene
emessa una pressione sonora di entità variabile in grado di mettere in movimento il timpano e la catena
degli ossicini a esso annessi che si trasforma nella percezione conscia del suono. Parte di questo suono
viene riflesso e percepito dallo strumento, Lo strumento misura il suono riflesso ed elaborando i
risultati in un grafico detto timpanogramma.
 LESIONI MENISCALI: In base all’orientamento della lesione possiamo riconoscere:

- Lesioni longitudinali possono localizzarsi nella zona del muro meniscale (che corrisponde
all’inserzione del menisco alla capsula articolare, una porzione vascolarizzata, zona rosso-rosso), nel
terzo esterno (zona rosso-bianco) o lungo i due terzi centrali (zona completamente avascolare, zona
bianco-bianco)
- Lesione a manico di secchio; le lesioni longitudinali possono evolvere in lesioni a manico di secchio
che possono lussarsi e interporsi tra femore e tibia determinando un blocco articolare con difficoltà
ad estendere completamente il ginocchio.

- Lesione orizzontale
- Lesione radiale

- Lesioni Flap; le lesioni orizzontale e radiale possono evolvere in lesioni flap in cui un lembo del
menisco si sepra parzialmente dal resto e va ad interferire con la meccanica articolare potendo
causare anche limitazioni e blocchi articolari
 MALATTIA PROFESSIONALE: La malattia professionale è un evento dannoso alla persona che si
manifesta in modo lento, graduale e progressivo, involontario e in occasione del lavoro. Nella malattia
professionale, diversamente che nell'infortunio, l'influenza del lavoro nella genesi del danno lavorativo
è specifica, poiché la malattia deve essere contratta proprio nell'esercizio ed a causa di quell'attività
lavorativa o per l'esposizione a quella determinata noxa patogena.
 TOKEN TEST: Noto anche come test dei gettoni, è utilizzato in pazienti affetti da afasia per valutare la
comprensione orale. Gli stimoli sono costituiti da 36 ordini verbali divisi in 6 parti a difficoltà crescente,
che il soggetto deve eseguire operando su alcuni gettoni diversi per forma, colore e grandezza. Ad
esempio si chiede al paziente: metta il rettangolo giallo piccolo sopra il quadrato verde grande. Il
punteggio va da un minimo di zero ad un massimo di 36 punti ed è dato dalla somma degli items ai
quali il soggetto ha risposto correttamente.
 DISLALIA: E’ un disturbo del linguaggio dovuto ad anamolie delle labbra, della lingua o del palato.
Esclude l’esistenza di alterazioni nei centri cerebrali del linguaggio, e riguarda soltanto i meccanismi
«periferici» della parola. Se il difetto di pronuncia interessa alcune sillabe, si parla di dislalia sillabica, se
interessa alcune consonanti, si parla di dislalia litterale (le più note delle quali sono il rotacismo per
difettosa pronuncia della “r”, il sigmatismo per difettosa pronuncia della “s” ed il gammacismo per
difettosa pronuncia della “g”).

 DISTURBO SPECIFICO DEL LINGUAGGIO: Il disturbo specifico del linguaggio (DSL) è un disturbo


evolutivo del linguaggio, detto "specifico" in quanto non è collegato o causato da altri disturbi evolutivi
del bambino, come ad esempio ritardo mentale o perdita dell'udito. Fa parte della famiglia dei Disturbi
Evolutivi Specifici. Bortolini (1995) indica quattro principali caratteristiche del disturbo fonologico:

1. E’ caratterizzato dalla persistenza di alcuni processi di semplificazione tipici del bambino di due-tre
anni. Ad es. dire /kaddo/per /caldo/; dire /kala/ per /scala.

2. E’ caratterizzato dalla presenza di semplificazioni che non si riscontrano nello sviluppo normale
(atipie e processi insoliti) e dalla presenza di parole idiosincratiche. Ad es. dire /sallo/ per
/cavallo/ /aia/ per /kasa/.

3. L’uso variabile dei processi fonologici, per cui le stesse strutture fonetiche vengono realizzate in
modo diverso a seconda dei contesti con il risultato che la stessa parola viene prodotta in modo
variabile e imprevedibile.

4. La preferenza sistematica di un suono, per cui una consonante in genere viene utilizzata per coprire
una vasta gamma di bersagli fonetici. Ad es. la frase /il topo mangia il formaggio/ viene pronunciata
/popo atta atto/ .
 TUMORE MALIGNO DEL RINOFARINGE: Data la struttura anatomica e la collocazione del rinofaringe, i
tumori rinofaringei possono esordire senza produrre alcun segno o sintomo. I sintomi locali precoci più
frequenti sono: perdita unilaterale dell’udito, sanguinamento, ostruzione nasale, adenopatie cervicali.
Segni più tardivi comprendono, invece, cefalea, interessamento dei nervi cranici oculomotori (in
particolare del nervo abducente, VI nervo cranico).

AFASIE: (+ PRESTAZIONE SOSTANZIALMENTE CONSERVATA; - PRESTAZIONE NON SODDISFACENTE)


TIPO DI ELOQUIO DENOMIN. RIPETIZ. COMPRENSIONE LETTURA SCRITT.
AFASIA ARTICOLAZIONE SIGNIFICATO FONOLOGIA SEMANTICA ALTA COMPRENSIONE
VOCE

Broca - + - - + + - + -
Wernicke + - - - - - - - -
Conduzion + + + - - + - - -
e
Anomica + - - + + + - - -
Afasia con + + + + + + - - -
agrafia
* Delle afasie trans-corticali possiamo riconoscere una forma motoria, una sensoriale ed una mista; questi
diverse forme presentano disturbi simili rispettivamente all’afasia motoria, sensoriale e globale, salvo il
fatto che la ripetizione è mantenuta.

 ENCEFALO: L’encefalo è tutto ciò che è contenuto all’interno della scatola cranica, esso è costituito (in
senso cranio-caudale) da:
- Cervello; che comprende il telencefalo, la porzione più superficiale costituita dagli emisferi cerebrali
e dai nuclei della base; e il diencefalo, posto internamente alla sostanza bianca telencefalica.
- Cervelletto; posto posteriormente nella scatola cranica.
- Tronco encefalico; si suddivide a sua volta in tre porzioni (in senso cranio-caudale):
1. Mesencefalo, in continuità superiormente con il diencefalo.
2. Ponte; posizionato ventralmente al cervelletto.
3. Bulbo; detto anche midollo allungato (o mielencefalo), è il segmento inferiore dell’encefalo,
attraversa il foro occipitale e senza interruzione prosegue nel midollo spinale.
 NERVI CRANICI:
NUMER NERVO ORIGINE FIBRE
O
I Olfattivo Telencefalo Sensitive
II Ottico Diencefalo Sensitive
III Oculomotore Comune Mesencefalo Motorie
IV Trocleare Mesencefalo Motorie
V Trigemino Ponte Sensitive e Motorie
VI Abducente Ponte Motorie
VII Facciale Ponte Sensitive e Motorie
VIII Acustico (Vestibolo-Cocleare) Ponte – Bulbo Sensitive
IX Glosso-Faringeo Bulbo Sensitive e Motorie
X Vago Bulbo Sensitive e Motorie
XI Accessorio Bulbo – Midollo Spinale Motorie
XII Ipoglosso Bulbo Motorie

 SOSTANZE PSICOATTIVE: Sono definite psicoattive (o psicotrope) quei farmaci o quelle sostanze che
agiscono sui processi mentali, possono esser classificate in:
1) Psicolettici.  Sono farmaci psicoattivi che producono rilassamento e depressione dell'attività psichica
(ad esempio i tranquillanti).
2) Psicoanalettici.  Sono farmaci che stimolano l'attività psichica (ad esempio gli antidepressivi e gli
anfetaminici).
3) Psicodislettici.  Sono farmaci che turbano l'attività mentale, come l'LSD; attualmente sono
considerate come droghe.
*Il suffiso –lettico fa riferimento a psicofarmaci che abbassano il tono intellettivo, mentale ed
emozionale; analettico al contrario fa riferimento a farmaci che stimolano l’attività psichica.
 REFRIGERAZIONE: In campo alimentare; scopo fondamentale del processo di refrigerazione è quello di
portare e mantenere gli alimenti a una temperatura tale che, pur non scendendo sotto il livello degli 0
°C, ne ritardi il più possibile l’inevitabile deperimento. Essa non va quindi confusa con il processo
di congelamento, tipico dei prodotti surgelati. Infatti le temperature tipiche della refrigerazione vanno
da 0 a 4 °C, quindi quelle del normale frigorifero. A tali temperature le reazioni biochimiche sono
rallentate e ciò consente di conservare meglio gli alimenti, anche se per tempi decisamente inferiori a
quelli del congelamento.
 RITMI DEFIBRILLABILI E RITMI NON DEFIBRILLABILI: Nel caso di un soggetto colpito da arresto cardiaco
improvviso, il successo delle manovre mediche dipende in gran parte dal tipo di ritmo di presentazione;
sostanzialmente si possono distinguere due categorie: ritmi defibrillabili e ritmi non defibrillabili.
- I ritmi defibrillabili sono la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare senza polso (in cui
vi è l’attività elettrica cardiaca, ma è disorganizzata, impedendo al cuore di contrarsi
efficacemente).
- I ritmi non defibrillabili sono l’asistolia (in cui vi è assenza dell’attività elettrica del cuore) e l’attività
elettrica senza polso (nota anche come PEA, Pulseless Electrical Activity).

Nel caso di arresto da ritmi defibrillabili è necessario intervenire con le manovre di  rianimazione
cardiopolmonare (RCP) e l’utilizzo di un defibrillatore. Nel caso di arresto da ritmi non defibrillabili sono
fondamentali le manovre di RCP e la somministrazione per via endovenosa di farmaci, come
l’epinefrina (adrenalina); l’utilizzo di un defibrillatore è inutile in quanto non vi è un’artmia da
correggere.

 VACCINAZIONI OBBLIGATORIE PER CATEGORIE: Attualmente le uniche vaccinazioni obbligatorie per


legge, per alcune determinate categorie di lavoratori sono le seguenti:
- La vaccinazione antitetanica, obbligatoria, oltre che per tutti gli sportivi affiliati al CONI, per i
lavoratori agricoli, i metalmeccanici, gli operatori ecologici, gli stradini, i minatori e gli sterratori,
ecc.,
- La vaccinazione antitubercolare (BCG), è obbligatoria per il personale sanitario, gli studenti in
medicina, gli allievi infermieri e chiunque, a qualunque titolo, con test tubercolinico negativo, operi
in ambienti sanitari ad alto rischio di esposizione a ceppi multifarmacoresistenti, oppure che operi
in ambienti ad alto rischio e non possa essere sottoposto a terapia preventiva, perché presenta
controindicazioni cliniche all’uso di farmaci specifici.
 SISTEMA DRG (Diagnosis Related Groups, Raggruppamenti omogenei di diagnosi) è un sistema che
permette di classificare tutti i pazienti dimessi da un ospedale (ricoverati in regime ordinario o day
hospital) in gruppi omogenei per assorbimento di risorse impegnate; ogni paziente dimesso viene
attribuito dal software, attraverso i dati delle SDO (Scheda di Dimissione Ospedaliera), ad un DRG.. Tale
aspetto permette di quantificare economicamente tale assorbimento di risorse e quindi di remunerare
ciascun episodio di ricovero. Una delle finalità del sistema è quella di controllare e contenere la
spesa sanitaria.

 ANTIPSICOTICI TIPICI ED ATIPICI: Gli antipsicotici tipici, chiamati anche antipsicotici convenzionali,
antipsicotici di prima generazione o tranquillizzanti maggiori, sono una classe di antipsicotici sviluppati
a partire dal 1950 ed utilizzati per la cura di patologie psichiatriche. Possiedono effetti collaterali
irreversibili, di diversa natura tra cui la più nota discinesia tardiva. Perciò il loro utilizzo è andato
diminuendo a favore degli antipsicotici atipici. Gli antipsicotici atipici, conosciuti anche come
antipsicotici di seconda generazione, sono una classe di psicofarmaci utilizzati per il trattamento di
condizioni psichiatriche come la schizofrenia, le psicosi, il disturbo bipolare ma anche, in alcuni
particolari casi, per il trattamento della depressione (sono antipsicotici atipici l’amilsupride, la
clozapina, l’olanzapina, il risperidone, eccetera). Dato il loro rapporto rischio-beneficio più favorevole
sono preferiti ai primi nel trattamento dei disturbi psichiatrici. Sia i tipici che gli atipici tendono a
bloccare la via dopaminergica, più in particolare quelle che da livello mesencefalico si proiettano verso
l'area del pensiero situata nella corteccia. I bersagli sono i recettori della dopamina che vengono inibiti,
in particolare è il blocco dei recettori D2 post sinaptici a generare i maggiori effetti terapeutici.

 CARBAMAZEPINA: Easc' un farmaco utilizzato nel trattamento dell'epilessia. Talvolta viene utilizzato
anche nel trattamento della nevralgia del trigemino, una forma infiammatoria molto dolorosa del nervo
trigemino.

 I 5 ASSI DEL DSM-IV-TR:


ASSE I Disturbi clinici e altre condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica.
ASSE II Disturbi di personalità e ritardo mentale.
ASSE III Condizioni mediche generali.
ASSE IV Problemi psicosociali e ambientali.
ASSE V Funzionamento globale del funzionamento.

 ABULIA: Dal greco termine composto dal prefisso privativo ἀ- (a-) e da βουλή che significa "volontà",
indica dunque letteralmente l'"assenza di volontà". È uno dei sintomi della depressione; impedisce di
prendere decisioni in maniera autonoma, di imporre i propri desideri, di intraprendere qualsiasi
iniziativa e di compiere un'azione pur sapendo che è necessaria.

 DISFORIA: Viene utilizzato in psichiatria per indicare un'alterazione dell'umore in senso depressivo,
accompagnato da irritabilità e nervosismo. È l'opposto dell'euforia (stato di benessere psicofisico
caratterizzato da entusiasmo ed eccitazione).

 SCHIZOFRENIA: Secondo il DSM-IV-TR i sintomi caratteristici della schizofrenia sono 5:

1. Deliri

2. Allucinazioni

3. Eloquio disorganizzato (per es., frequenti deragliamenti o incoerenza)

4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico

5. Sintomi negativi, cioè appiattimento dell’affettività, alogia, abulia.

I sintomi positivi fanno riferimento a tutti quei comportamenti che non si verificano normalmente
nelle persone sane, ma sono presenti nelle persone affette da schizofrenia rendendo facile il
riconoscimento della patologia. I sintomi positivi possono includere deliri, pensieri disordinati e di
parola e allucinazioni tattili, uditive, visive, olfattive e gustative, in genere considerate come
manifestazioni di psicosi. I sintomi positivi generalmente rispondono bene ai farmaci. I sintomi
negativi sono quei sintomi che possono esser facilmente confusi con qualcos’altro; quindi vi sono
degli atteggiamenti o modi di agire e di pensare che possono confondersi con sintomi di altre
malattie, soprattutto mentali. Essi solitamente comprendono una sfera affettiva piatta o poco
accentuata, scarsità a provare emozioni, povertà del linguaggio (alogia), incapacità di provare
piacere (anedonia), mancanza di desiderio di formare relazioni (asocialità) e la mancanza di
motivazione (abulia). La ricerca suggerisce che i sintomi negativi contribuiscano maggiormente alla
scarsa qualità di vita e alla disabilità funzionale più di quanto non facciano i sintomi positivi. Questi
rispondono meno bene ai farmaci, infatti la risposta alla terapia farmacologica è spesso limitata.

 CLASSIFICAZIONE SCHIZOFRENIA: La schizofrenia tradizionalmente si distingue in:

- Schizofrenia di tipo Catatonico: sono evidenti macroscopici disturbi psicomotori, come ad esempio
lo stupore catatonico, rigidità o flessibilità anomale del tono. E’ caratterizzata da un grave distacco
dalla realtà e spesso si manifesta con lunghi stati di immobilità e brevi crisi di intensa agitazione. Il
paziente schizofrenico catatonico è ossessionato dal timore di poter agire in modo sbagliato o di
confrontarsi con stimoli e situazioni potenzialmente dannose, per questo preferisce immobilizzarsi
facendo a meno persino di lavarsi, vestirsi e di mangiare.

- Schizofrenia di tipo Paranoide: Esordio tardivo ma quasi sempre acuto; predomina il delirio di
persecuzione (convinzione dell’individuo di essere oggetto di una cospirazione, di essere ingannato,
spiato, seguito, avvelenato oppure drogato, dolosamente calunniato, molestato, oppure ostacolato
nel perseguimento di obiettivi a lungo termine). In questo caso il soggetto si ritrae da un mondo da
lui ritenuto ostile. Pensa di essere vittima delle azioni malevole delle altre persone, quindi appare
sospettoso, ostile e rimugina sui contenuti dei suoi deliri, che rappresentano di fatto l’unica
giustificazione alle proprie sofferenze. Questa declinazione della schizofrenia può portare il
paziente a mettere in atto comportamenti aggressivi e violenze verso gli altri, interpretabili
dall’esterno come una difesa preventiva alle potenziali minacce altrui.

- Schizofrenia di tipo Disorganizzato (o tipo Ebefrenico): predomina il discorso disorganizzato, i


comportamenti incoerenti (es: sorrisi nelle circostanze sbagliate), i disordini di tipo affettivo, la
dissociazione del pensiero e il disinteresse per gli altri e il mondo circostante.

 DISTURBO DELIRANTE: Il disturbo delirante è un disturbo caratterizzato da convinzioni deliranti, in


assenza degli altri sintomi tipici della schizofrenia (allucinazioni e sintomi negativi).  I deliri durano
almeno per un mese, risultano costanti e pervasivi nella vita della persona e non sono bizzarri come
nella schizofrenia, ossia potrebbero apparire plausibili agli occhi degli altri in quanto riguardano
situazioni che potrebbero verificarsi nella vita del soggetto.

 DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO: E’ caratterizzato da pensieri, immagini o impulsi ricorrenti che


innescano ansia ed “obbligano” la persona ad attuare azioni ripetitive materiali o mentali.
Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi intrusivi e ripetitivi, percepiti come incontrollabili da chi
li sperimenta. Le ossessioni del disturbo ossessivo-compulsivo attivano emozioni sgradevoli e molto
intense. Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi (come controllare, lavare/lavarsi, ordinare, ecc.)
o azioni mentali (pregare, ripetere formule, contare) finalizzati a contenere il disagio emotivo provocato
dalle ossessioni. Il disturbo ossessivo compulsivo colpisce indipendentemente dal sesso. Può esordire
nell’infanzia, nell’adolescenza o nella prima età adulta, sebbene in molti casi i primi sintomi si
manifestino molto precocemente, nella maggior parte dei casi prima dei 25 anni. La complicanza più
frequente è la depressione secondaria i cui sintomi (ridotta autostima, sensi di colpa, indecisione,
insonnia) derivano proprio dai disagi provocati dalle ossessioni.
 TEST DI AMSLER: Il test di Amsler (noto anche come il test della griglia di Amsler o reticolo di Amsler) è
un test visivo, eseguibile anche in ambito domestico, che viene utilizzato per individuare la presenza di
metamorfopsia, ossia un disturbo visivo che consiste nella visione di oggetti deformati (ondulati,
distorti) oppure di dimensioni maggiori o minori rispetto a quelle reali; si tratta di un sintomo presente
in alcune malattie che interessano la retina o la coroide; in particolare è il sintomo più caratteristico e
precoce della degenerazione maculare.

 STABILOMETRIA: La stabilometria è un esame che permette di valutare e misurare il controllo fine della
postura. Il soggetto esaminato sale su una pedana computerizzata, rimane lì immobile, in stazione
eretta, per un tempo predefinito, mentre la pedana registra. La pedana stabilometrica è una
piattaforma in grado di registrare le forze verticali che si esercitano su di essa: in altre parole la forza
peso del corpo umano. La lamina della piattaforma, su cui appoggia il soggetto in esame, contiene al
suo interno rilevatori di pressione in grado di registrare i movimenti del suo centro di pressione (COP:
Center Of Pressure), il quale proietta verticalmente sulla base di appoggio seguendo la direzione
verticale della linea di gravità. In tal modo è possibile registrare dalla pedana i micromovimenti del
baricentro corporeo e le continue correzioni effettuate dal sistema di controllo posturale per tenerlo in
equilibrio.

IPERTENSIONE ENDOCRANICA: I sintomi tipici sono mal di testa (cefalea), nausea e vomito, l’aumento della
pressione porta alla compressione e trazione del nervo abducente (VI); la paralisi di questo nervo
determina diplopia (visione doppia), più raramente sono colpiti il nervo oculomotore (III) e il nervo
trocleare (IV). L’aumento della pressione intracranica determina edema della papilla. Può manifestarsi il
riflesso di Cushing; l'origine del riflesso è data da un aumento della pressione intracranica (per vari motivi),
che porta ad una occlusione (ischemia) delle arterie cerebrali. Aree predisposte al rilevamento di un basso
apporto sanguigno al sistema nervoso centrale si attivano causando inizialmente un rapido aumento del
tono ortosimpatico, che determina sia un aumento della pressione arteriosa sia un aumento della
frequenza cardiaca (tachicardia). La seconda fase del Riflesso di Cushing è data dall'attivazione del sistema
parasimpatico mediata dai barocettori arteriosi (seno carotideo e seno dell'arco aortico), che causa così
una bradicardia. Poiché l'elevata pressione intracranica non è stata risolta, la terza fase avviene a causa
del tronco e del bulbo ormai molto compressi; in questa sede ci sono i nuclei respiratori bulbari, che
subiscono danni causando così un respiro sempre più irregolare.

 FREQUENZA RESPIRATORIA: La frequenza respiratoria indica il numero di atti respiratori compiuti in un


minuto. Nei neonati la frequenza respiratoria si aggira tra i 30-60 atti al minuto, nell’adulto tra i 12-20
atti al minuto.

 NERVO CIRCONFLESSO (o NERVO ASCELLARE): E’ un nervo misto che riceve fibre da C5 e C6. La
componente motoria è destinata al muscolo deltoide e al muscolo piccolo rotondo. La parte sensitiva
innerva la cute che ricopre il deltoide, la regione superiore della faccia laterale del braccio.
 MECCANISMO A FEEDBACK: L’attività delle ghiandole endocrine è costantemente controllata da una
serie di sistemi che tendono ad adeguare i livelli ormonali alle esigenze dell’organismo. Il meccanismo
di feedback (o retroattivo) è quello principale attraverso cui una secrezione ormonale è regolata dalla
concentrazione dell’ormone stesso o da funzioni da esso correlate.
Il feedback è più frequentemente di tipo negativo  e più raramente positivo. È definito negativo quando
un ormone inibisce la secrezione degli ormoni che hanno indotto la secrezione del primo; viceversa, è
definito positivo.

 ACTH (ORMONE ADENOCORTICOTROPO o CORTICOTROPINA): E’ un ormone polipeptidico prodotto


dall’ipofisi; la secrezione di ACTH è stimolata dall’ormone di rilascio della corticotropina (CRH) prodotto
dall’ipotalamo. La funzione principale dell’ACTH consiste nel stimolare la secrezione di altri ormoni, in
particolare i glucorticoidi (tra cui il cortisolo) da part dei surreni. Attraverso un meccanismo a feedback
negativo la secrezione di ACTH è inibita da livelli alti di ormoni surrenalici (che l’ACTH stesso stimola). Di
conseguenza quando cala la concentrazione degli ormoni surrenalici si ha un aumento della produzione
di ACTH.

 ORMONI IPOTALAMICI: L’ipotalamo produce due categorie di ormoni che si distinguono a seconde se
agiscano sulla neuroipofisi o sull’adenoipofisi:

1) L’ossitocina e la vasopressina sono ormoni peptidici che agiscono sulla neuroipofisi.

2) Gli ormoni di rilascio (o fattori di rilascio RH) sono ormoni peptidici che agiscono sull’adenoipofisi
determinando la secrezione (rilascio) di ormoni ipofisari.

 TRICHOMONAS: Il Trichomonas vaginalis è un protozoo responsabile della malattia infettiva


trichomoniasi vaginale.

 GLAUCOMA: Il glaucoma è una malattia oculare dovuta generalmente a un aumento della pressione
all’interno dell’occhio ciò determina uno schiacciamento e una cattiva irrorazione del nervo ottico e
riduzione del flusso assonico, di conseguenza si ha un danno progressivo del nervo ottico. La visione di
cerchi colorati intorno alle luci è sintomo di glaucoma.

 MUSCOLI INTEROSSEI DELLA MANO: I muscoli interossei della mano occupano gli spazi che si trovano
fra le ossa metacarpali e si distinguono in palmari e dorsali. I muscoli interossei palmari flettono la 1°
falange ed estendono le altre due dita ed adducono fra loro le dita, i muscoli interossei dorsali flettono
la 1° falange ed estendono le altre due dita ed abducono le dita fra loro.
 PIANO SANITARIO NAZIONALE: Il Piano sanitario nazionale è il principale strumento di
programmazione sanitaria, viene predisposto dal Governo su proposta del Ministro della salute tenuto
conto delle proposte provenienti dalle Regioni. Il Piano sanitario nazionale ha durata triennale. Entro 50
giorni dalla data di entrata in vigore del Piano sanitario nazionale, le Regioni adottano o adeguano i
propri Piani sanitari regionali.

 ARBITRATO: L'arbitrato è un metodo alternativo di risoluzione delle controversie (cioè senza ricorso ad


un procedimento giudiziario), che consiste nell'affidamento a uno o più soggetti terzi (gli arbitri)
dell'incarico di risolvere una controversia, mediante una decisione (il lodo) che sarà vincolante per le
parti e suscettibile di essere eseguita, anche in via forzata. Il pubblico dipendente può ricorrere
all’arbitrato in alternativa al ricorso al giudice di lavoro.

 FERMOPOSTA: Il fermoposta è un servizio postale che prevede che il destinatario non riceva la
corrispondenza, ma venga a ritirarla in un ufficio postale. La consegna in fermoposta è utile per chi non
ha un recapito fisso e quindi non ha altro modo di farsi consegnare la posta.

 NUMERI NATURALI: In matematica, l'espressione numeri naturali indica l'insieme {0, 1, 2, 3, 4, ...}. Esso


viene fatto corrispondere biunivocamente all'insieme dei numeri interi non
negativi {0, +1, +2, +3, +4, ...}. Questi sono i primi numeri che si imparano da bambini e sono i più
semplici da comprendere. La somma dei primi 100 numeri naturali si calcola: 100x101/2 = 5050.

 STUDIO TRASVERSALE: Uno studio trasversale si basa sull'osservazione di un fenomeno o di un


evento clinico in un determinato periodo di tempo. Negli studi di questo tipo non si fa altro che
prendere dei campioni di popolazione e rilevare la prevalenza di una determinata malattia. Questi studi
forniscono indicazione sulla prevalenza e non sulla incidenza. La prevalenza è infatti il rapporto tra il
numero dei casi con una determinata malattia, in quel momento, ed il numero di componenti della
popolazione in esame.
 I 5 ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE: Nel linguaggio filosofico e matematico, per assioma s’intende
una verità evidente e indiscutibile ricavata da numerose dimostrazioni e teoremi. I 5 assiomi della
comunicazione sono:

1) Non si può non comunicare. In qualsiasi tipo di interazione tra persone, anche il semplice guardarsi
negli occhi, si sta comunicando qualcosa all’altro soggetto.

2) Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione. All’interno di ogni


comunicazione si possono individuare due livelli; il primo livello è quello del contenuto, dice ‘’cosa’’
stai comunicando; il secondo livello è quello della relazione, indica il ‘’tipo di relazione’’ che vuoi
instaurare con la persona a cui ti rivolgi. Ad esempio la frase ‘’apri la finestra’’ esprime un
contenuto (la richiesta di aprire la finestra) e potrebbe esser pronunciata con un tono tranquillo o
aggressivo, stabilendo due tipi di relazioni diverse con l’interlocutore.

3) Le variazioni dei flussi comunicativi all’interno di una comunicazione sono regolate dalla
punteggiatura utilizzata dai soggetti che comunicano. A seconda della punteggiatura utilizzata
cambia il significato dato alla comunicazione e alla relazione

4) La comunicazione può essere di due tipi; analogica o digitale.

5) Gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari. Si ha una comunicazione simmetrica


quando gli interlocutori si considerano sullo stesso piano, e quindi di pari livello (nessuno dei due
sembra voler esser sottomesso dall’altro); l’interazione complementare, al contrario, si realizza
quando gli interlocutori non si considerano sullo stesso piano (uno dei due si pone in una posizione
di superiorità).

 MANOVRA DI ORTOLANI: Fa parte degli accertamenti diagnostici della displasia dell’anca (o lussazione
congenita dell’anca) in età pediatrica.

 EPISTROFEO: E’ la seconda vertebra della colonna vertebrale. Si distingue dalle altre vertebre cervicali
per la presenza di un rilievo osseo di forma cilindrica, il dente dell’epistrofeo, che presenta una faccetta
articolare anteriore che si articola con l’atlante (formando un ginglimo laterale). L’epistrofeo presenta
inoltre 4 articolazioni zigoapofisarie; 2 faccette articolari superiori per l’atlante e 2 faccette articolari
inferiori per la terza vertebra cervicale.

 VALUTAZIONE RADIOLOGICA DEI TRAUMI CERVICALI: La maggior parte dei clinici ritiene che lo studio
radiologico tradizionale debba prevedere almeno 3 proiezioni: antero-posteriore, dente dell’epistrofeo,
e latero-laterale.

 SORVEGLIANZA SANITARIA: La sorveglianza sanitaria è definita dal D.Lgs 81/08 come l’insieme degli


atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente
di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa.
In pratica si tratta di un’attività complessa volta a tutelare la salute dei lavoratori e a prevenire
l’insorgenza di malattie professionali, si può definire come la somma delle visite mediche, delle indagini
specialistiche e di laboratorio, delle informazioni sanitarie e dei provvedimenti adottati dal medico, al
fine di garantire la protezione sanitaria dei lavoratori nei confronti del rischio lavorativo.
 MELANOMA: Il melanoma è un tumore maligno che origina dal melanocita, cellula della cute che è
preposta alla sintesi della melanina. Il melanoma può insorgere in tutti i distretti corporei in cui sono

normalmente presenti i melanociti, quindi la cute ovviamente, ma anche le mucose, le meningi e l'uvea.

 PERIODO NEONATALE: In genere è definito “periodo neonatale” il tempo che intercorre tra la nascita e

le 4 settimane di vita che seguono.

 CORDE VCOCALI: Durante la fonazione le corde vocali sono completamente addotte.

 CONVULSIONI FEBBRILI: Le convulsioni febbrili delineano episodi convulsivi tipici dei bambini di età


compresa tra 6 mesi e 6 anni. Le convulsioni in corso di patologie febbrili sembrano costituire una tra le
affezioni neurologiche più comuni dell’età pediatrica.
Per definirsi tale, una convulsione febbrile dev’essere scatenata da una condizione
di iperpiressia (febbre > 38 °C) durante una patologia di natura extra-cerebrale (almeno in apparenza).

 CLASSIFICAZIONE TASSONOMICA: Si riferisce alle modalità con le quali i biologi raggruppano,


sistemano e categorizzano gli organismi viventi.
 CLAUDE BERNARD: Bernard creò un concetto fondamentale della biologia moderna, ossia quello
dell’omeostasi; la malattia, di conseguenza, è il risultato di un’alterazione disfunzionale dei meccanismi
fisiologici che controllano i parametri dell’ambiente interno (ossia dell’omeostasi).
 EMATOCRITO (HT): E’ il volume occupato dalla parte corpuscolare del sangue.
 DISTRAZIONE MUSCOLARE: Nella distrazione muscolare (in gergo strappo muscolare), a differenza che
nello stiramento, si verifica la rottura di fibre muscolari, con la fascia del muscolo che rimane integra. Le
sedi muscolari maggiormente coinvolte sono i muscoli lunghi degli arti inferiori (meno coinvolti sono i
muscoli addominali e i dorsali), soprattutto quelli della coscia come gli adduttori, i flessori e
il quadricipite oppure quelli della gamba come il tricipite surale. La lesione avviene in genere a livello
delle giunzioni muscolo-tendinee, la zona fisiologicamente e meccanicamente più debole, mentre
molto raramente si verifica a livello del ventre del muscolo.

 ESSUDATO COTONOSO: Si manifesta generalmente nella retinopatia diabetica. Il diabete provoca


un’alterazione dei vasi sanguigni in tutto il corpo e in particolar modo dei piccoli vasi (capillari), la
retinopatia diabetica è quindi una manifestazione localizzata del diabete. Sebbene ogni struttura
dell’occhio possa essere interessata dalla malattia diabetica la retina, ricca di vasi capillari, ne viene
particolarmente colpita. Gli essudati cotonosi. sono zone biancastre della retina, dall’aspetto di fiocchi
di cotone, sono provocate dall’interruzione del flusso di ossigeno e di sostanze nutritizie dovuto
all’occlusione di capillari dalla parete troppo spessa.

 CATENE DI CONTAGIO:
- Catena di trasmissione omogenea omonima (tra individui appartenenti alla stessa specie; ad esempio
uomo  uomo)
- Catena di trasmissione omogenea eteronima (tra individui appartenenti a specie diverse; ad esempio
la rabbia cane  uomo senza vettore)
- Catena di trasmissione eterogenea omonima (tra individui della stessa specie tramite un vettore
obbligato, ad esempio la malaria uomo  uomo, tramite vettore)
- Catena di trasmissione eterogenea eteronima (tra individui di specie diverse con l’intervento di un
vettore, ad esempio animale  uomo, tramite vettore).

 CONTUMACIA: In medicina è sinonimo di quarantena, isolamento, segregazione di cose o persone


infette o ritenute tali.

 CHERATOCONO: E’ una malattia oculistica caratterizzata dalla degenerazione della cornea che si
deforma allungandosi in avanti.

 COXARTOSI: O artrosi dell’anca, si presenta con un dolore tipico (coxalgia) localizzato in sede inguinale.

 FACCETTE ARTICOLARI VERTEBRALI: Ogni vertebra possiede 4 faccette articolari; 2 faccette articolari
superiori e 2 faccette articolari inferiori. Le vertebre dorsali presentano, in aggiunta alle 4 faccette
articolari superiori e inferiori, altre 2 faccette articolari pe le coste, per un totale di 6 faccette articolari.
 LESIONI CUFFIA DEI ROTATORI: Sebbene le lesioni possano interessare qualsiasi muscolo della cuffia
dei rotatori, la maggior parte delle lesioni si verificano nel tendine del muscolo sovraspinato, dovuta al
suo passaggio al di sotto della spina della scapola.

 ONDE D’URTO: Le onde d’urto, nella patologia muscolo-scheletrica, trova applicazione in tre specifici
ambiti di intervento:
1) Nel ripristino dei processi di riparazione ossea ove si registri un ritardo di consolidazione o una
evidente pseudoartrosi; tali situazioni sono relativamente frequenti nelle fratture di tibia o di femore,
nelle fratture ulnari e soprattutto a carico dello scafoide carpale. 
2) Nel caso di esiti fibrotici e/o calcifici delle lesioni muscolari, quali strappi e lesioni da schiacciamento
o da taglio; in tutte quelle situazioni in cui si verifica un versamento ematico è facile la formazione di
raccolte inframuscolari che possono organizzarsi e risolversi con un residuo cicatriziale e/o calcifico di
difficile trattamento. 
3) Nelle patologie tendinee o nelle patologie da sovraccarico, in particolare nelle tendinopatie croniche
resistenti ad altre terapie, con una chiara e circoscritta localizzazione anatomo-funzionale; ad esempio
nelle classiche epicondiliti (tennis elbow), nelle sofferenze del tendine d’achille, nella tendinopatia
calcifica di spalla, nelle fasciti plantari associate o meno a spina calcaneale.

 ESAME URODINAMICO:

 PROVA DI VEITS: Prova di stimolazione dell'organo dell'equilibrio (labirinto) che si effettua inoculando
acqua fredda (10 cc a 20° C) nel condotto uditivo esterno in modo tale da provocare delle scosse di
nistagmo, del quale si deve misurare ritmo e durata.

 SCALA SCIM: La scala Spinal Cord Independence Measure viene utilizzata per valutare le abilità di
pazienti che hanno subito lesioni del midollo spinale.

 SINDROME DI DUPUYTREN:  E’ una patologia a carico della mano caratterizzata dalla flessione


progressiva e permanente di uno o più dita. Si mostra con maggiore frequenza sul lato ulnare della
mano interessando il 4° e il 5° dito.

 LESIONE DI HILL-SACHS: È il risultato di una compressione forzata della testa omerale contro il
bordo glenoideo anteriore quando la spalla subisce una lussazione anteriore.

 SEGNO DI LASEGUE: E’ una manovra utilizzata comunemente per esaminare l’interessamento


radicolare in una sciatalgia; è indicativo di un interessamento delle radici dei nervi spinali a livello del
plesso lombo-sacrale. Si esegue con il paziente disteso in decubito supino a gambe distese,
l’esaminatore flette passivamente la coscia sul bacino mantenendo la gamba in estensione. In caso di
segno positivo, tale manovra provoca dolore, segno di una sciatalgia.

 FRATTURA DI MONTEGGIA: Consiste nell'associazione di una frattura del III prossimale dell'ulna con una

dislocazione anteriore della testa radiale.

 PEEP: La PEEP (Positive End-Expiratory Pressure) o Pressione Positiva Continua; consiste in una
pressione che il ventilatore applica durante le pause tra la fine dell’espirazione e l’inizio
dell’inspirazione successiva, impedendo il ritorno della pressione al livello atmosferico. La PEEP è
utilizzata per migliorare l’ossigenazione dei pazienti e per evitare l’atelettasia polmonare (ovvero il
collasso degli alveoli), riducendo il lavoro respiratorio.

 MOVIMENTI INVOLONTARI:

1) Movimenti Coreici; (koreìa = danza) sono movimenti brevi, rapidi e aritmici, simili a scatti.

2) Movimenti Ballici; (bàllo= scaglio, getto) sono movimenti ampi e rapidi, interessano soprattutto gli
arti. Sono i movimenti patologici più violenti.

3) Movimenti Atetosici; (àtetos = non fissi) sono movimenti lenti e prolungati, interessano soprattutto
l’estremità distali degli arti.

 ADIADOCOCINESIA: E’ l’incapacità ad eseguire movimenti rapidi alternati ed è espressione di


disfunzione cerebellare.

 CORRENTE NEOFARADICA: E’ una corrente unidirezionale a bassa frequenza con impulsi a forma
triangolare. A causa della brevità dell’impulso questa corrente può stimolare solamente il muscolo
normalmente innervato.

 SEGNO DI GOWERS: Viene utilizzata per diagnosticare le distrofie muscolari. L'azione più comune
utilizzata durante questo test è far alzare il paziente dal pavimento: la positività è di solito data quando
questo si alza con il tronco flesso in avanti facendo principalmente forza con le braccia poggiate
sulle ginocchia.

 MIOTONIA: Riguarda la muscolatura volontaria striata, consiste in una contrazione


muscolare prolungata anche dopo la fine dello stimolo eccitatorio. Può anche definirsi come una
decontrazione ritardata. Si parla di pseudomiotonia quando l'affezione da cui deriva non è del muscolo
primitivo ma deriva dal sistema nervoso.

 PARATONIA: E’ una forma di ipertonia che si manifesta durante la mobilizzazione passiva di


un’articolazione; il grado di resistenza involontaria varia in base alla velocità della mobilizzazione stessa.
In particolare movimenti più rapidi comportano resistenza maggiori, mentre movimenti abbastanza
lenti possono non stimolare alcun ipertono. L’assenza di ulteriori segni a carico del sistema piramidale o
extrapiramidale permette di distinguere la paratonia dalla spasticità e dalla rigidità parkinsoniana.

 SCALA DI HOEHN E YAHR: E’ utile per definire lo stadio clinico del paziente affetto da morbo di
Parkinson:
Stadio 1 Malattia unilaterale
Stadio 2 Malattia bilaterale senza disturbo dell’equilibrio
Stadio 3 Malattia da lieve a moderata; qualche instabilità di equilibrio; indipendente
Stadio 4 Disabilità marcata; ancora in grado di mantenere la stazione eretta e di deambulare
autonomamente
Stadio 5 Paziente costretto a letto o in sedia a rotelle

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