Andrea Carotti
1
Analisi Qualitativa
2
Importanza della analisi qualitativa tradizionale
3
Specificità e sensibilità di una reazione di riconoscimento
Una reazione è specifica per una determinata specie se può essere usata,
in determinate condizioni sperimentali, anche in presenza di altre specie,
senza che queste interferiscono.
• Ordine e concentrazione
• Conoscenza del procedimento analitico
• Uso corretto dell’attrezzatura necessaria
per l’analisi
• Pulizia del banco e delle varie attrezzature
• Attenzione alla natura dei materiali e
all’uso delle sostanze chimiche
• Uso corretto dei mezzi di protezione
4
Sicurezza in Laboratorio
Norme Generali
• La sicurezza in laboratorio è regolamentata in Italia dalla legge 626/'96 che
riprende e completa la L51/'55 e il DDL 303/'56 dell'igiene sul lavoro.
Sicurezza in Laboratorio
Norme Generali
5
Sicurezza in
Laboratorio:
Simboli di
Pericolosità
6
Vengono inoltre
riportate frasi di
rischio (R) e di
sicurezza (S), relative
al composto.
S1 = conservare
sotto chiave
S25 = evitare il
contatto con gli
occhi
S51 = usare
soltanto in luogo
ben ventilato
7
In laboratorio ……..
sapere sempre ed esattamente
Regole di Laboratorio
•Non tentare esperimenti non autorizzati
8
CLASSI E SIMBOLI DI PERICOLOSITA’- TRASPORTO
9
GAS TOSSICI
H2S tossico a 100 ppm, mortale a 0,1 % (odore uova marce)
HCN tossico a 50 ppm, mortale a 100 ppm (odore di mandorle
amare)
Pericoli di esplosione
Teratogeni e cancerogeni
10
Esame Organolettico - colore
Cu 2+ azzurro Fe 2+ verde-celeste
principali specie cationiche colorate 2+ Fe 3+ giallo
allo stato idrato, sia allo stato solido Cr violetto
che in soluzione Mn 2+ rosa chiaro Co 2+ rosa intenso
Ni 2+ verde
MnO4– violetto-scuro
principali specie anioniche
colorate, sia allo stato solido CrO4 2- giallo
che in soluzione acquosa Cr2O72- arancione
F.U.
SOLFO (S)
FERRO SOLFATO (FeSO4)
PERMANGANATO DI
POTASSIO (KMnO4)
PENTACIANONITROSILFERRATO (II) DI
CARBONE (C)
DISODIO o NITROPRUSSIATO DI SODIO I2 IODIO viola
(Na2[Fe(CN)5NO]) scurissimo, nero lucente
scurissimo
11
Esame Organolettico - colore
IR UV
considerazioni generali:
Per sostanza colorata si intende quella che ci appare colorata quando esposta alla
luce solare (bianca)
La luce bianca non è altro che l’effetto globale della “somma” di tutte le frequenze
colorate del campo visibile sulle nostra retina.
12
Esame Organolettico - considerazioni
Sistemi omogenei
•trasparente o incolore (soluzione, vetro, gas, H2O, aria): è un sistema che viene
attraversato dai fotoni visibili, i quali non subiscono variazione del loro contenuto
energetico.
•colorato (soluzioni di alcuni cationi): è un sistema che viene attraversato soltanto da
alcune frequenze visibili, le altre vengono selettivamente assorbite dal mezzo.
13
Il colore che il nostro occhio osserva non è il colore che corrisponde alla lunghezza d'onda
della luce assorbita, ma piuttosto il suo complemento. L'occhio registra tutta la luce riflessa
come il colore complementare di quella che è stata assorbita.
Il colore registrato dipende dal colore prodotto dalle lunghezze d’onda delle radiazioni non
assorbite.
circolo cromatico di Ostwald
λ (nm) Colore della luce Colore, rilevato dall'occhio il colore di una sostanza rappresenta il
assorbita di umano complementare di quello assorbito e
lunghezza d'onda λ della sostanza che assorbe a λ viceversa.
400 Violetto Giallo
450 Blu Arancio
500 Blu-Verde Rosso
530 Giallo-Verde Rosso-Violetto
550 Giallo Violetto
600 Arancio-Rosso Blu-Verde
700 Rosso Verde
550nm
MnO4-
CrO4-2
MnO4-
Ione permanganato :
violetto [Cu (H2O)4] +2
14
I connotati chimico-fisici di carattere strutturale che una specie molecolare o
ionica deve possedere per essere in grado assorbire una porzione più o meno
larga dello spettro visibile ed apparire perciò colorata, sono di tipo
elettronico.
I fotoni visibili
vengono assorbiti
da una sostanza
quando esistano
possibilità di
transizioni elettroniche da
orbitali atomici o molecolari fondamentali a
orbitali superiori tali che il rispettivo ΔE
corrisponda alla energia di uno o più fotoni
visibili incidenti:
ν
ΔE = hν
ν viene assorbito e la sua energia utilizzata per far compiere la
Il fotone hν
transizione elettronica corrispondente
15
Colorazione delle sostanze per Trasferimento di Carica
La colorazione delle sostanze può essere dovuta oltre che al passaggio di un elettrone
da un orbitale all’altro (transizione elettronica) anche a trasferimento di carica, cioè
spostamento di carica elettrica da uno ione all’altro con variazione dello stato di
ossidazione.
Il catione Ag+, configurazione elettronica “4d10”
AgI (giallo) l’anione I- ha configurazione di ottetto completo “5p6”
Ag-I ν
hν
Ag+ I-
-nei vari alogenuri il colore dipende dal grado di covalenza ( il cloruro che è il più
ionico è bianco, il bromuro è giallo pallido, mentre lo ioduro il più covalente dei
tre è giallo oro)
Le sostanze covalenti possono quindi risultare colorate anche se costituite
da ioni originariamente incolori
•Certe sostanze presentano colori diversi a secondo del loro stato di associazione.
Es. lo I2 allo stato solido è violetto, le soluzioni eteree sono rosso-brune, le
cloroformiche sono viola
16
Analisi per via Secca
I saggi che si fanno per via secca si devono considerare essenzialmente preliminari, servono
per avere un orientamento rapido ai fini del risultato finale di una ricerca analitica. Tuttavia
questi saggi permettono un riconoscimento diretto per alcuni ioni, così da poter evitare più
laboriose indagini.
17
Comportamento alla Calcinazione
•Non subisce alcuna alterazione (es. Na2SO4,BaSO4)
•Sublima senza alterarsi (es. NH4Cl)
•Si scioglie (sembra fondere senza alterazione) (es.
SOSTANZA Na2HPO4.12H2O; Na2B4O7.10 H2O rigonfia lascia un residuo
INORGANICA vetroso)
•Si altera, cambiando colore, svolgendo fumi, ma senza
carbonizzare e sviluppare CO2, lascia comunque residuo
(vari esempi)
Termocrosmismo
Cambiamento reversibile del colore- valido per numerosi ossidi
18
Termocrosmismo
+T
bianco rosso : PbO
giallo
-T
+T
bianco giallo-arancio : Bi2O3
giallo
-T
giallo rosso nero: HgO 2HgO 2Hg + O2
-T Se continua a riscaldare anche il
Hg se ne vola via, caso particolare
+T
rosso ruggine nero : Fe2O3
rosso
-T
Termocrosmismo
Molto diagnostica è la calcinazione del tiosolfato di sodio e del
carbonato di bismutile
+T
4 Na2S2O3 Na2S5 + 3Na2SO4
bianco bruno
Arancio-marrone
+T
Na2S5 Na2S+ 4S
giallo
+T
(BiO)2CO3 Bi2O3 + CO2
-T Mentre negli ossidi di titanio e di
zinco la quantità di sostanza non
cambia, nel caso del carbonato di
bianco-giallino giallo-arancio bismutile si riduce in parte perché è
stata allontanata CO2
19
Calcinazione: formazione di Gas e Vapori
A seguito del riscaldamento, alcune sostanze possono emettere gas o /e vapori
colorati o incolori, generalmente dotati di odori tipici
*dal nome del chimico tedesco Robert Wilhelm Bunsen, che lo mise a punto nel 1855
20
in difetto d’aria: manicotto chiuso
Bunsen fiamma luminosa – riducente
CH4 + O2 C + 2 H2O
CH4 + 3/2 O2 CO + 2 H2O
~1400 °C
zona di fusione
1500-1600 °C
zona di riduzione sup.
a. tubo di combustione
~300/400 °C
zona di riduzione inf.
b. supporto
Più fredda a causa della corrente d’aria
c. ingresso gas immessa dal basso
d. manicotto ingresso aria
I becchi bunsen a norma sono dotati di termocoppia che blocca l’erogazione di gas in assenza della fiamma
Bunsen
21
Saggio alla fiamma: Filo di Platino
filo di platino
Alcune di queste radiazioni cadono nel campo del visibile; quella più intensa,
la più probabile, conferisce il colore dominante alla fiamma
22
Poiché ogni elemento ha una sua struttura di livelli energetici ben definita e quantizzata,
anche le differenze di energie fra i livelli energetici interessati alle transizioni sono
specifiche e corrispondono, in fase di emissione, a fotoni di energia diversa e perciò di
colore osservabile diverso.
ELEMENTO TRANSIZIONE COLORAZIONE λ (nm) EMISSIONE
Potenzialmente tutte le sostanze grazie alla loro struttura atomica opportunamente eccittate
mediante somministrazione d’energia termica od elettrica, sono capaci di trasformare
l’energia assorbita in radiante.
- l’utilizzo del semplice becco bunsen riesce a portare allo stato eccitato solo i metalli
alcalino, gli alcalino terrosi e pochi altri
23
Saggio alla fiamma: Perle al borace
Sfruttano la proprietà che hanno particolari sali, quali la borace, di trasformarsi per
fusione in masse vetrose, limpide e incolori, le quali rifuse in presenza di alcuni ossidi
metallici, danno vetri di diverso colore
Le colorazioni ottenute sono da addebitarsi al fatto che l’anidride borica che si forma a
seguito della decomposizione termica della borace, reagisce con gli ossidi metallici
formatisi producendo dei metaborati dei rispettivi cationi con colorazione diverse.
T
Na2B4O7. 10H2O Na2B4O7 + 10 H2O
Borato di sodio
T
2NaBO2 + B2O3
sodio metaborato anidride borica
Co(NO3)2 CoO + 2NO2 + ½ O2
Nitrato cobaltoso
24
Analisi per via Umida: Dissoluzione
Soluzione: miscuglio omogeneo di due o più sostanze
H2O deionizzata: solvente più comune. Essendo una sostanza polare con elevata
costante dielettrica, è un buon solvente per molte sostanze ioniche.
Per la sua polarità l’acqua forma legami ione-dipolo. Per solvatare i cationi impiega
gli elettroni non condivisi mentre per solvatare gli anioni impiega gli atomi di
idrogeno fortemente positivi, forma cioè legami ad idrogeno rinforzati da carica.
Per la sua elevata costante dielettrica, può dissociare ioni e diminuire l’attrazione tra
ioni di carica opposta quando essi siano stati solvatati (es NaCl)
I fattori che determinano la solubilità sono vari e complessi, spesso agiscono in
contrasto fra di loro.
25
Esempi di solubilità
Raggio ionico
CaSO4 solubile
Solubilità
SrSO4 poco solubile
BaSO4 insolubile
Solubilità di una sostanza: quantità massima di sostanza che si può sciogliere in una
determinata quantità di solvente (concentrazione della soluzione satura) ad una certa
temperatura.
Soluzione satura è una soluzione in cui si trova disciolta la massima quantità possibile
di un composto e si definisce corpo di fondo l’eventuale eccesso del prodotto che
superando il valore della solubilità resta indisciolto.
Pi = Ps Pi > Ps Pi < Ps
Soluzione satura Formazione del precipitato Non si ha precipitato
26
In generale “il simile scioglie il simile”
Composti ionici quali acidi, basi, sali solventi polari (acqua, alcol..)
Sostanze non ioniche (iodio, zolfo..) solventi non polari (benzene, CHCl3)
DISGREGAZIONE
(attacco a fusione) Utilizzato ad es. per la dissoluzione di TiO2
2SO3 + TiO2 Ti(SO4)2
LISCIVIAZIONE
27
Analisi per via Umida: Precipitazione
• Reazione completa
accertarsi che non si produca più intorbidimento per
aggiunta di qualche goccia di reattivo
•MICROCRISTALLINO
(particelle cristalline piccolissime visibili soltanto
TIPO DI PRECIPITATO al microscopio)
•GRANULARE
(piccole masse o granuli di forma irregolari ben
distinguibili che si depositano rapidamente)
•FIOCCOSO
(fiocchi di forma e dimensioni irregolari che si
depositano lentamente)
•AMORFI (GELATINOSO)
(formano una massa vischiosa come gelatina che
include un notevole volume di liquido)
28
Separazione del solido dal liquido
3. CENTRIFUGAZIONE
2. FILTRAZIONE
Carta da filtro
L’imbuto a gambo lungo è richiesto perché la velocità di efflusso del
liquido è direttamente proporzionale alla pressione idrostatica esercitata
dalla colonna del liquido
Pompa
da vuoto
Buckner
Beuta codata
29
3. CENTRIFUGAZIONE
Nel braccio simmetrico si sistema una seconda provetta contenente un ugual peso di acqua distillata in modo da
equilibrare l’apparecchio. Si inizia lentamente la marcia e si aumenta gradualmente. Raggiunta la massima velocità si
mantiene per circa 3 minuti. Si sospende l’agitazione e quando è fermo si apre l’apparecchio
“teoria del lavaggio”…meglio un gran numero di lavaggi con piccole porzioni di liquido
I precipitati colloidali non si lavano con H2O pura ma con H2O contenente una sufficiente
conc di sostanze saline
ESTRAZIONE
[A]solv
Kr =
[A] H2O
30
Ruoli Biologici degli Elementi
FARMACO TOSSICO
RIEQUILIBRANTE DISEQUILIBRANTE
Curva di Bertrand
31
DIAGRAMMA DI BERTRAND
Il diagramma di Bertrand rappresenta la dose dell’assunzione dell’elemento in funzione
della risposta biologica nell’organismo umano per elementi essenziali e oligoessenziali. che
sono qualitativamente simili fra di loro, ma quantitativamente molto diversi per
ciascun elemento.
Esistono degli elementi stimolatori: Li, Rb, Ba, Au, Hg, Sn, Sb….la totale mancanza
nella assunzione non provoca effetti letali
Diverse tossicità: elementi teratogeni ( Li, Zn, C d, Hg, Se…) e elementi cancerogeni
(Be, Cr, Co, Ni, Zn…)
32
FARMACOPEA UFFICIALE
Non più
Obbligatoria in
della Repubblica Italiana
farmacia
X Ed. 9 ottobre 1998
XI Ed. 5 maggio 2002 - in vigore dal 1 gennaio 2003
XII Ed. 31 dicembre 2008 – in vigore dal 31 marzo 2009
Il testo della F.U. deve essere approvato dal Ministro della Sanità,
il decreto relativo pubblicato sulla G.U. è riportato per esteso nella
prima pag. della F.U.
tutto il testo è da considerarsi legge.
1
La farmacopea è un testo ufficiale cioè con valore legale che stabilisce le
caratteristiche i requisiti ed i metodi di controllo dei medicamenti e delle forme
farmaceutiche sia per l’industria che li produce, sia per coloro che li elaborano
e li controllano nei laboratori e sia anche per chi li distribuisce in farmacia.
FARMACOPEA UFFICIALE
della Repubblica Italiana XII ed.
2
EUROPEAN PHARMACOPOEIA
IX Ed. in vigore dal 1 Gennaio 2017
X Ed. in vigore dal 1 Gennaio 2020
nelle due lingue ufficiali del Parlamento
Europeo, inglese e francese.
3
European Pharmacopoeia VIII ed.
Si compone di due volumi base ed una collezione di otto supplementi non
cumulativi editi tre volte all’anno in attesa della nuova edizione
4
F.U.
1. Prescrizioni generali
2 Metodi di analisi
2.3. Identificazione
4. Reattivi
MONOGRAFIE
5
I Titoli delle monografie
Cosa consultare per Analisi dei Medicinali I MONOGRAFIE dell’edizione originale
della Farmacopea
Europea sono redatti in
francese e in inglese,
nelle rispettive versioni.
Complessi di Coordinazione
Il donatore deve
Cu++ + 4NH3 [Cu (NH3)4 ]++
Kins possedere almeno un
.. doppietto libero.
NH3 : NH3++
Leganti leganti neutri: H2O, CO,
Cu NO, NH3
.. leganti anionici: F –,Br –,
legame NH3 : NH3 I – ,OH – ,Cl –
coordinativo leganti organici
6
Esistono varie teorie per interpretare il legame di coordinazione, adotteremo quella più
semplice e comprensibile quella della “Teoria del legame di valenza” che interpreta
l’interazione metallo–ligando come una reazione acido-base secondo Lewis (acido specie
atomica elettronpovera accettore di lone pair, base specie atomica elettronricca donatrice di
lone pair), in cui il ruolo del ligando è quello di una base e il catione centrale funge da acido.
I leganti sono basi di Lewis contenenti doppietti elettronici non condivisi; i coordinatori sono
acidi di Lewis caratterizzanti da lacune elettroniche.
In altre parole, gli acidi di Lewis sono elettrofili (cercano elettroni) e le basi di lewis sono
nucleofili, ricercano atomi deficienti di elettroni.
I leganti in grado di mettere a disposizione del coordinatore due o più doppietti elettronici
si dicono polidentati. Per alcuni leganti polidentati viene usato il termine chelante.
Cu CN Fe CN H3N: Cr Cl
:NH3 : NH3 CN CN H3N: Cl
7
I principali numeri di Numero di Geometria
coordinazione
coordinazione e la 2 Lineare
relativa stereo geometria 3 Trigonale,piana, regolare
4 Tetraedrica
4 Quadrata planare
5 Bipiramide trigonale
6 Ottaedrica
8 Cubica
8 Dodecaedrica
I complessi ottaedrici sono più comuni di quelli tetraedrici perché la formazione di più legami li
rende più stabili. La coordinazione tetraedrica è meno comune di quella planare quadrata.
[FeIII(CN)6]3- [FeII(CN)6]4-
esacianoferrato (III) (ferricianuro esacianoferrato (II) (ferrocianuro
o esacianoferrato) o esacianoferrito)
La grande stabilità di questi cianometallati è provata dal fatto che i cationi coordinatori
(Fe+2 e Fe+3) non sono più individuabili con alcun reattivo analitico, anche se molto
sensibile, dopo che sono stati cianocomplessati.
8
Importanza Analitica dei Complessi
1) Le reazioni di complessazione vengono spesso adottate per portare in soluzione
precipitati, al fine di separare uno o più cationi
Nei casi in cui la formazione dei complessi provoca la dissoluzione di un precipitato o ne
impedisce la formazione, ci si trova in presenza di due processi con uno ione in comune: il
processo riferibile all’equilibrio di precipitazione e quello riferibile all’equilibrio di complessazione.
Ad esempio per l’azione dell’ammoniaca sul cloruro d’argento si devono considerare i due
equilibri + -
[Ag ] [Cl ]
Ag+ + Cl- AgCl Ks = 10-10 Ks =
AgCl Ag+ + Cl- [AgCl]
[Ag+] [NH3]2
Ag+ + 2 NH3 [Ag(NH3)2]+
Kinst =
[Ag(NH3)2]+ + Cl- AgCl + 2 NH3 [Ag(NH3)2]+
N.B. Quanto più stabile è il complesso, tanto più facilmente il precipitato si
discioglie; quanto meno solubile è il precipitato tanto più facilmente
il complesso viene distrutto.
L’AgCl che ha il prodotto di solubilità più alto (KsAgCl= 1.2 10-10) si scioglie facilmente in
ammoniaca, AgBr che ha prodotto di solubilità (KsAgBr= 1.2 10-13) si scioglie con maggiore
difficoltà, AgI con prodotto di solubilità (KsAgI= 1.2 10-16) non si scioglie quasi per nulla.
3) Alcuni ioni complessi servono altresì come sensibili reagenti analitici per identificare ioni con i
quali formano composti poco solubili e di colore caratteristico.
Es: l’uso analitico che si fa dell’esacianoferrito (II) per ricercare il catione Fe+3 (precipitato di intensa
colorazione blu di prussia), e dell’esacianoferrato (III) per cercare il catione Fe+2 (precipitato di colore
azzurro “Bleu di Turbull).
4) Talvolta la formazione di un complesso molto stabile viene provocata per sequestrare determinati
cationi onde evitare interferenze su altri cationi con l’impiego di chelanti organici.
(polidentati, cioè dotati di più siti basici di Lewis nella stessa struttura molecolare )
EDTA
9
Le porfirine, molto colorate, derivano dall’unione di 4 unità di pirrolo. Formano chelati con
molti ioni metallici.
Il sistema è molto importante perché costituisce l’unità fondamentale dell’emoglobina e
della clorofilla.
PORFIRINA Eme
CORRINA
Vit. B12 Clorofilla
La clorofilla è il pigmento verde delle piante in grado di
assorbire la luce visibile e trasformarla in energia chimica.
Contiene un atomo di magnesio.
10
Diagrammi di Stabilita’
Ogni elemento si può trovare sotto forma di varie specie a seconda dell’ambiente
chimico: -acido –basico –riducente -ossidante. L’ambiente modificherà il suo
stato ionico o molecolare, il quale sarà diversamente stabile nelle varie condizioni.
Sono caratterizzati da zone di stabilità delle varie specie dell’elemento, zone delineate
da linee che rappresentano il cambiamento di stato chimico e cioè i punti di
equilibrio acido-base e redox tra una specie e l’altra.
pH =3.3 HClO
pH =7
E = +1.4v E = +1.2v
-2 -
3.3 Cl ClO-
0 7 14
pH
La forma più stabile del cloro è quella di anione cloruro, sia in funzione del pH, sia in
funzione di E, una minore stabilità si osserva ad alti valori di pH. La specie Cl2 molecolare è
stabile in una regione ristretta pH =0÷3.3 ed E = 1.4÷1.6v. L’acido ipocloroso HClO è stabile
in ambiente fortemente ossidante, solo in ambiente acido (<7) e poi si deprotona ad anione
ipoclorito che è relativamente più stabile, anche in ambiente medio ossidante, a pH > 7.
Ambienti acidi favoriscono gli stati di ossidazione minori, mentre gli ambienti basici
favoriscono lo stato di ossidazione superiore. -
E°Cl /Cl2 = +1.36v fortemente ossidante
11
Diagrammi di Stabilità: Zinco
Lo zinco è un metallo riducente che si scioglie negli acidi forti (2).
Lo zinco è anche un elemento anfotero e come tale si scioglie in alcali
forti producendo lo ione complesso tetraidrossi-zincato (4)
Al(OH)3
[Al(OH)4]-
Al2O3
Al+3
-1.66v
Al
12
Diagrammi di Stabilità: Bismuto
Il Bismuto presenta n.o. = 0 nel metallo; +3 , o +5 soprattutto in forme anioniche e
basiche (bismutati BiO3- e anidride bismutica Bi2O5) che risultano essere ossidanti.
Bi+3 stabile in ambiente fortemente acido fino a pH= 1 ; in soluzione medio-acide è
stabile lo ione bismutile (BiO+) fino a pH=2. Il catione bismuto Bi+3 forma
idrossicomplessi stabili a n.c. = 4
+3 +5
E°Bi /Bi = +1.8v
Ione bismutile
BiO3-
+3
E°Bi/Bi = +0.2v
bismutati debolmente ossidante
Contenitori da reagendario
Spruzzetta per
l’H2O deionizzata
Per soluzioni Per solidi Beutina graduata
Becker graduato
Cilindro graduato
Tubo a squadra
13
1°ESERCITAZIONE IN LABORATORIO
10/12 OTTOBRE 2016
Na giallo arancio
K violetto (rosso dietro al vetro al cobalto)
Li rosso carminio
Ca arancio rossa a sprazzi
Procedura
Alla soluzione per aggiunta di soda 2N precipita l’idrossido rameico
azzurro, che per ebollizione, passa ad ossido rameico di colore bruno
nero.
Centrifugo
Decanto
Lavo…
14
OPERAZIONI ANALITICHE DI BASE: precipitazione , centrifugazione,
decantazione, lavaggio (sale di magnesio)
ANALISI PER VIA UMIDA
Procedura
Alla soluzione acquosa (misura pH neutro) si aggiunge NaOH dil (pH> 11-12) si
ottiene un precipitato bianco gelatinoso (insolubile in eccesso di reattivo)
che per aggiunta di 4-5 di giallo Tiazolo soluzione ottengo un precipitato
rosso per adsorbimento. (prova di confronto).
centrifugo
decanto
si lava
Parecchi reagenti organici sono selettivi cioè capaci di reagire soltanto con pochi
elementi o addirittura con un solo elemento. L’elevata sensibilità è dovuta in molti
casi alla formazioni di composti colorati.
Il colorante deve essere aggiunta in quantità tali che risulti intensificato il più
possibile il colore del composto di adsorbimento, ma che NON resti colorante libero
in soluzione.
Lo svantaggio è che tali reattivi sono poco stabili e quindi vanno preparati di
recente
15
La FU XI Ed. Italiana consiglia di analizzare il Mg precipitandolo prima come
idrossido usando NH4OH ad un pH > 11, poi risolubilizzare per addizione di
ammonio cloruro ( pH = 9) e infine riprecipitandolo come fosfato di magnesio e
di ammonio mediante Na2HPO4.
Curva di precipitazione dell’idrossido di magnesio
1°ESERCITAZIONE IN LABORATORIO
10/12 OTTOBRE 2016
16
METODI DI ANALISI QUALITATIVA
-Basse temperature di
fusione
NH4+
-Sono dei metalli leggeri,
aspetto lucente, morbidi e
malleabili
- Configurazione elettronica
esterna s1
1
riducenti
ossidanti
Nelle reazioni redox è un sistema di riferimento per la misura delle proprietà ossidanti e riducenti E°potenziali
standard di elettrodo.
La convenzione Europea attribuisce valori di E°<0 alle coppie redox che allo stato standard sono in grado di
ridurre H3O+ ad H2 sull’elettrodo normale ad idrogeno (per convenzione E°=0), queste coppie redox vengono
chiamate “riducenti”.
Le coppie ossidanti sono quelle che sono in grado di ossidare spontaneamente allo stato standard H2 ad
H3O+ ed hanno E°>0.
2
“elemento stimolatorio”
LITIO Attività farmacologica e tossicologica
“ultratraccia essenziale”
(10-3 ÷ 10-6 gA/75Kg)
-Forse interviene nella pompa Na+/K+ a livello delle membrane eccitabili nervose e
muscolari
-Usato come psicofarmaco, attivo come riequilibrante nelle sindromi dipolari
maniaco-depressive va a regolare il metabolismo dei neurotrasmettitori
-a dose massiccie può provocare disfunzione della tiroide e obesità
-è teratogeno
-migliora la qualità del sonno
LITIO Li+
E°Li/Li+ = -3.05 v è il più riducente
LiOH Li+ + OH- Kb ≅ 0.7
Base meno forte di NaOH e KOH,
COMPOSTI DI INTERESSE FARMACEUTICO Raggio ionico molto piccolo
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
3
precipitazione come fosfato Reattivi: NaOH, Na2HPO4, …EtOH
Sodio fosfato dibasico
FU
IDENTIFICAZIONE (F.U.)
A. Umettata con acido cloridrico R, dà una
Litio Carbonato colorazione rossa ad una fiamma non
Lithii carbonas luminosa
Li2CO3 B. Disciogliere 0.2 g in 1 ml di acido cloridrico
R. Evaporare a secco a b.m. Il residuo si
scioglie in 3 ml di alcool R
C. Dà le reazioni caratteristica dei carbonati
(2.3.1)
4
SODIO Attività farmacologica e tossicologica
elemento essenziale
(104 ÷ 1gA/75 Kg)
Molto diffuso in natura, specie come costituente di numerosi minerali.
Presente nelle acque dei mari e in tutte le acque minerali, entra a far parte
dei giacimenti minerali.
Tale gradiente di concentrazione che si viene a creare viene sfruttato dall’organismo per
numerosi scopi che vanno dal controllo della pressione osmotica , alla trasmissione dell’impulso
nervoso, per la pressione arteriosa e la contrazione muscolare.
5
SODIO Na+ Le soluzioni di NaOH sono basi forti, tendono ad assorbire CO2
dell’aria, carbonatandosi.
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
Deve essere fatta in ambiente basico per potassa perché in ambiente acido
precipiterebbe l’acido antimonico bianco
H+
[Sb(OH)6]- + H+ H[Sb(OH)6] H3SbO4 + 2 H2O
6
FU
Bianco
Per via orale non provoca danni, perché non assorbito e rapidamente escreto. Al massimo
possono verificarsi fenomeni emetici o diarroici.
Al contrario per via endovenosa può provocare seri effetti di tossicità acuta fino alla morte.
Una iperkalemia provoca aritmia e fibrillazione cardiaca, fino all’arresto cardiaco in diastole.
Come antidoto si possono usare Sali di sodio, in quanto ripristinano il rapporto fisiologico tra i
due ioni.
Una ipokalemia può portare ad astenia, anoressia, miocardite fino all’arresto cardiaco. Arresto
cardiaco in sistole.
7
Come la NaOH, la KOH è una base forte,
POTASSIO K+ si carbonata all’aria.
I suoi sali sono generalmente solubili in H2O.
Non forma complessi stabili
E°K/K+ = -2.92 v
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
8
FU
A dosi elevate può provocare forti irritazioni delle mucose, un eccessivo accumulo
nel sangue può portare a collasso cardio-circolatorio (sistole) a causa dello
squilibrio elettrolitico causato sullo ione potassio con cui lo ione ammonio ha
un’azione competitiva (provoca ipokalemia)
9
NH4+
AMMONIO
H H
+
H N + H H N H
H H
NH4Cl sublima
NH4NO3 N2O+ 2 H2O
(NH4)2CO3 2NH3+CO2+H2O
10
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
→ 1. liberazione di ammoniaca
F.U.→
→ 2. precipitazione come esanitrocobaltato (uguale al K+, ma a freddo!)
F.U.→
3. formazione di iodioamiduro di mercurio-ossido
4. precipitazione come tartrato acido
Odore
liberazione di ammoniaca Cartina al tornasole umidificata blu
bianco
ox
11
F.U.
Carbonati/Bicarbonati
H2CO3 Acido diprotico, debole, che si dissocia secondo i due
successivi equilibri
12
-
O
(BI-)CARBONATI HCO3- / CO32- O C
O -
I carbonati abbondano nella litosfera sotto forma di vari tipi di rocce calcaree:
Calcite, aragonite ecc…
•Soltanto i carbonati dei metalli alcalini sono solubili in acqua, dando reazione
basica a seguito d’idrolisi. I bicarbonati sono sempre più solubili in H2O.
CO2 (F.U.)
in miscela al 5-7% con O2 stimolante respiratorio (ad alta conc. anestetico)
13
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
T
CaCO3 CaO + CO2
calcite Calce viva
COMUNI F.U. → 1. sviluppo di CO2 se trattati con un acido con Ka > 10-7
Es:
CH COOH
3
Ba(OH)2
14
SO2 + Ba(OH)2 BaSO3 + H2O •Sviluppo di SO2
BaSO3 + 2H+ Ba+2 + SO3↑ + H2O solubile in acidi minerali (es. HCl)
non in CH3COOH
DISTINTIVE
Sali idrosolubili di Na+ e di K+
Viola
in ambiente
basico
15
DISTINTIVE
Linea
orizzontale: Scomparsa della colorazione
E solo scambio del CHCl3 o CH2Cl2
di elettroni.
0.53 I2
Linea
verticale: Lo iodio disproporziona a pH = 9.9
solo scambi
di protoni. -se ho una soluzione di CO3- - lo
Linea
iodio disproporziona (decolora)
inclinata c’è
scambio di
elettroni e -se ho HCO3- non disproporziona
9.9 pH protoni.
DISTINTIVE
Solo all’ebollizione
16
FU
17
23/10/2017
Me +2H2O Me(OH)2 + H2
1
23/10/2017
A livello biologico presenta un’attività biologica competitiva con lo ione calcio, che ha però
una locazione esocellulare. Un’alterazione del metabolismo di uno di questi ioni, si riflette nel
metabolismo dell’altro.
A livello del SNC può indurre ipotensione, ad alte concentrazioni ematiche può dare effetti
ipnotici, anestetici, analgesici. Una diminuzione della calcemia potenzia la narcosi da Mg.
Il Mg è assorbito in modo parziale nel tubo digerente. Ha proprietà lassative sia per la sua
capacità a idratarsi con idratazione delle feci, dall’altro per l’azione irritante sulle mucose
intestinali (ipercinesi).
Ha proprietà antiacide anche per l’azione dell’anione (magnesio idrossido (es. Maalox®),
magnesio carbonato).
Anche nel mondo vegetale il Mg+2 gioca ruoli di vitale importanza soprattutto a livello
delle clorofille entra come metallo chelato in un anello tetra-azotato-porfirinico
Clorofilla
2
23/10/2017
La forte importanza del Magnesio nel mantenimento del benessere neuropsicologico è dovuta alla sua
azione di supporto alla sintesi e al trasporto di Sodio e Potassio nei meccanismi neurologici di scambio,
velocità ed equilibrio delle connessioni sinaptiche tra neurone e neurone. Per quanto detto il Magnesio
partecipa al mantenimento della calma e dell'equilibrio dell'intero sistema neuropsichico della
persona e non a caso spesso viene anche definito il "minerale del rilassamento psico-fisico".
Ipomagnesemia :
- irritabilità del SNC,
- modifiche a livello del muscolo scheletrico cardiaco.
3
23/10/2017
Si discosta dagli altri metallo alcalino terrosi poichè da sali più solubili del Ca.
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
F.U.
precipitazione come idrossido (
giallo tiazolo)
F.U.
precipitazione come fosfato doppio
Questa reazione è data anche dagli ioni Ba+2 e Ca+2, solo che il Ca(OH)2 e il Ba(OH)2
danno con il G.T. una colorazione arancio.
4
23/10/2017
Magneson
Mg 2+ + 2 OH- Mg(OH)2 Precipitato di colore azzurro
I REATTIVI ORGANICI possono essere usati nell ’ analisi qualitativa purchè siano
abbastanza solubili in acqua o in solventi organici miscibili con acqua ed inoltre dare
origine a composti facilmente riconoscibili.
Parecchi reagenti organici sono selettivi cioè capaci di reagire soltanto con pochi
elementi o addiritura con un solo elemento. L’elevata sensibilità è dovuta in molti casi
alla formazioni di composti colorati.
Il colorante deve essere aggiunto in quantità tale che risulti intensificato il più
possibile il colore del composto di adsorbimento, ma che non resti colorante libero in
soluzione.
Lo svantaggio è che tali reattivi sono poco stabili e quindi vanno preparati di recente.
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
FU
5
23/10/2017
Una soluzione di
ammoniaca in
presenza di sale di
10-2 ammonio, forma un
Mg++ Mg(OH)2 tampone che stabilizza
S il pH=9, quindi
l’idrossido a questo
pH non precipita
10-5
8 10 12 14 pH
Curva di precipitazione dell’idrossido di magnesio
con NaOH o NH4OH.
6
23/10/2017
E°Ca/Ca++ = -2.87 v
CALCIO Ca++ Metallo molto riducente
Ca + 2H2O Ca 2+ + 2OH- + H2 Ca 2+ + 2OH- Ca(OH)2
OSSA e DENTI
CO2 Apatite, idrossiapatite,
CaO + H2O Ca(OH)2 CaCO3 + H2O fluoroapatite, dallite
calce viva calce spenta calcite
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
Non posso fare le reazioni in ambiente più acido dell’acido ossalico. Neanche in ambiente basico poiché precipita Ca(OH)2
7
23/10/2017
Soluzione concentrata. Non può essere fatta in ambiente basico reazione non specifica
perché precipita Ca(OH)2, in ambiente acido si scioglie. Usando una (anche Mg)
soluzione acida per CH3COOH addizionata di ferrocianuro di
potassio e NH4Cl si forma un sale insolubile.
FU
8
23/10/2017
Quando si descrive
nella relazione si
mette tra parentesi
(F.U.)
9
23/10/2017
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
BaSO4 pKs = 10
BaCrO4 giallo pKs = 10
COMPOSTI POCO BaCO3 bianco pKs = 8
SOLUBILI
BaHPO4 pKs = 7.5
Ba3(PO4)2 bianco pKs = 25
Ba(OH)2 pKs = 3
I Sali di bario colorano la fiamma ossidante di verde giallo, fa eccezione il BaSO4 per
la sua alta stabilità chimica e insolubilità
+6 C -2
SO4-2 + 2C S-2 + 2CO2 BaSO4 BaS
T
10
23/10/2017
BaSO4
•determinazione secondo la F. U. Utilizza l’attacco a fusione:
BaSO4 + Na2CO3 BaCO3 + Na2SO4
BaCO3 + 2HCl BaCl2 + CO2 + H2O
Ks BaSO4
Ks BaSO4 = [Ba ++]. [SO4=] [Ba ++] =
[SO4=]
Quando il CO3 2- è 100 volte più concentrato del SO4 2 - allora la reazione è in equilibrio. E’
quindi importante lavorare in eccesso di carbonato o di riaggiungerlo ogni tanto, per solubilizzarlo
tutto .
11
23/10/2017
Reazione di doppio scambio con Na2CO3, per riuscire a portarlo in soluzione e poi riconoscere il
catione e l’anione
BaSO4 + CO3= BaCO3 + SO4=
In beutina direttamente sulla
fiamma, poi si filtra con imbuto
munito di filtro su una provetta
Dopo da centrifuga
filtrazione
soluzione precipitato
da le reazioni
caratteristiche del Ba ++
addizione di H2SO4
12
23/10/2017
Al2O3
BaSO4
effervescenza Senza effervescenza TiO2
(CO2) ZnO SiO2
CaSO4 caolino
Mg(OH)2
MgO
INOLTRE: ACETATO DI K o
AlPO4, Bi5O(OH)9(NO3)4
Na (unica metallo-organica)
13
23/10/2017
14
Caratteristiche generali degli
ALOGENI Alogenuri
Fluoro, Cloro, Bromo, Iodio -Presentano una configurazione
elettronica esterna di sette elettroni (s2p5)
e tendono facilmente a formare l’ottetto.
La molecola degli alogeni è biatomica X-X
1
L’acqua di cloro è una soluzione satura di cloro ( a 10°C , 1 vol di H2O
scioglie 2,7 vol di Cl2)
[HgCl4]2- S + NO2
2
Attività farmacologica e tossicologica
“ elemento oligoessenziale”
1÷10-3 gA/75Kg
Proprietà antibatteriche, inibisce varie attività enzimatiche
(es. ha la capacità di disattivare gli enzimi che presiedono
all’ossidazione degli zuccheri ad acidi carbossilici, evitando
F- così l’attacco chimico della dentina all’idrossiapatite
Ca(PO4)2.Ca(OH)2)
Elemento strutturale delle ossa e dello smalto dei denti, soprattutto come
fluoroapatite Ca(PO4)2.CaF2 , cui garantisce una protezione fisica, per la sua
durezza, e chimica per la resistenza all’attacco degli acidi
Agenti fluoruranti nelle paste dentifricie, nei colluttori, nelle acque potabili, hanno
scopo profillattico contro la carie dentale.
3
COMPOSTI DI INTERESSE FARMACEUTICO
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
Prendo il crogiolo metto NaF e H2SO4 si forma HF. Questa volta aggiungo una spatolata di Silice
nel crogiolo. La silice reagisce con HF per dare SiF4. Se sopra il crogiolo metto una goccia di H2O
questa si intorbidisce perché forma un precipitato bianco di acido silicico. Per mettere una goccia
sopra il crogiolo si prende il filo di platino, si fa un anellino a capo del filo e si bagna con H2O.
4
•Precipitazione come calcio fluoruro Creo un ambiente debolmente acido (pH 3-5)
con CH3COOH e aggiungo CaCl2
OH OH
Zr 4+
F-
SO3Na SO3R
[ZrF6]2-
O O
Monografie FU X Ed
5
FU XI Ed (pag 1038)
CLORO; BROMO,IODIO
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
6
OSSIDAZIONE AD ALOGENO
CLORO; BROMO,IODIO
2 Cl - Cl2 E° = + 1,36 v
PbO2, H2SO4,
KMnO4, H2SO4conc,
K2Cr2O7, H2SO4 conc,
MnO2, H2SO4 conc
2 Br - Br2 E° = + 1,10 v
PbO2, H2SO4,
KMnO4, H2SO4 conc
K2Cr2O7, H2SO4 conc,
MnO2, H2SO4 conc
Cl2,
HNO3, Lo I- e il Br - li posso ossidare con HNO3 a I2 e
H2SO4 conc, ∆, a secco Br2 e messi in evidenza per estrazione con
CH2Cl2.
I2 = viola Br2 = giallo
2 I- I2 E° = + 0,53 v
Il Cl- lo posso ossidare a Cl2 con KMnO4 che si decolora
tutti i precedenti e riducendosi a Mn+2. Posso evidenziare lo sviluppo di Cl2 con
Br2, HNO2, Cu++, Fe 3+ cartina amido iodurata (blu poi incolore per eccesso di Cl2)e
amido bromurata (giallo poi incolore per eccesso di Cl2)
Cl2
Br2
Cloro Bromo
Iodio
7
Cl-
CLORURI
0 +1 -1
soluzioni acquose
Cl2 + H2O ClO- + Cl- + 2H+
di Cl2 a pH > 3.3
disproporzionano
2HClO 2HCl + O2
8
COMPOSTI DI INTERESSE FARMACEUTICO
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
NH4OH dil
Solubile in (NH4)2CO3
[Ag(NH3)2]+ Solubile in Na2S2O3 [Ag(S2O3)]-
[Ag(S2O3)2]-3
FU
9
•ossidazione a cloro
Ossidazione con KMnO4 a caldo in ambiente acido per H2SO4
Il Cl2 può essere messo in evidenza con cartina amido-iodurata (salda d’amido / KI) Blu
S.A. Blu scuro
Cl2 +2 I- I2 + 2Cl- in eccesso di Cl2
(con iodio)
Si usa questo acido perché non è né ox. né rid.
+3 -1
3 Cl2 + I2 2 ICl3 incolore
Il Cl2 può essere messo in evidenza con cartina bagnata con cartina amido bromurata giallo
Salda d’amido/KBr
REAZIONE
SPECIFICA PER
CLORURI
10
IPOCLORITO ClO-
Effetto tossico circa 5-10 ml di candeggina possono essere mortali per un bambino,
circa 30 ml risulta essere letale per un adulto
CLORATO ClO3-
L’acido clorico HClO3 è un acido forte Ka = 102
11
BROMURI
complessi analoghi a
quelli con Cl- AgBr pKs ≅ 13
ma più stabili COMPOSTI POCO Hg2Br2 “ ≅ 22
SOLUBILI
[HgBr4]-2 pKi = 21 PbBr2 “ ≅4
[AgBr2 ]- pKi = 7
Alquanto solubile in H2O calda
KBr (FU), NaBr (FU), CaBr2, LiBr, NH4Br (FU) sedativi, antiepilettici
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
12
Per garantire la priv acy , il download automatico di questa immagine è stato bloccato da PowerPoint.
13
Cartina imbevuta con fucsina decolorata con Br2 da una colorazione violetta
H2N HO2SHN
H2SO3
NH2 + NH3+
SO3H
H2N HO2SHN
CH3 CH3
fucsina fucsina decolorata
"reattivo di shiff"
Br 2
Br
HO2SHN
Br
Br
NH3+
Br
SO3H
Br
HO2SHN
CH3
azzurro violetto
IODURI
HI gas aggressivo irritante Ka ≅ 1010 acido fortissimo
molto solubile in H2O
14
Attività farmacologica e tossicologica I- “oligossenziale”
1÷10-3 gA/75Kg
Interviene nella sintesi della T3 e T4 (Tiroxina e Triiodotironina, due ormoni tiroidei)
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
15
•precipitazione come ioduro d’argento (F.U.)
Reattivi : HNO3 dil+ AgNO3
Ag+ + I- AgI giallo Ks =10-17
Reattivi: H2SO4dil e
potassio dicromato
6I- + Cr2O7-2 + 14H+ 3I2 + 2Cr+3 + 7 H2O
E= Cr2O7-2/Cr+3= 1.33v
CH2Cl2
E= I2/I- = 0.51v
ALTRI OSSIDANTI violetto
CH2Cl2
Acqua di cloro 2I- + Cl2 2Cl- + I2 violetto
I2 +5Cl2 + 6 H2O 2HIO3 + 10HCl incolore
16
IODATO IO3- IO3-
Lo iodato è una
IO3- + 6H+ + 6e- I- + 3H2O E° = +1.08v specie ossidante
redox in ambiente acido
2IO3- + 12H+ + 10e- I2 + 6H2O E° = +1.19v
AgIO3 pKs ≅ 8
Hg2(IO3)2 “ ≅ 18
COMPOSTI POCO
Ba(IO3)2 “ ≅9
SOLUBILI
Pb(IO3)2 “ ≅ 12.6
Ca(IO3)2 “ ≅ 5.8
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
. Precipitazione come AgIO3 (F.U.) (ambiente acido per HNO3 dil +AgNO3)
17
FU X Ed
La farmacopea
evidenzia lo iodio con
una cartina amido
iodurata e KSCN
CH2Cl2
viola
[I-I-I]-
S.A.
IDENTIFICAZIONE : I2 Blu
18
Usato come antitodo contro l’ intossicazione da alcaloidi per le
sue proprietà ossidanti
TINTURA DI IODIO
Lo I2 o I3- è largamente impiegato per I2 7g, KI 3g, alcool al 95% 85g,
scopi farmaceutici come tintura H2O 5g
N.B. lo ioduro viene aggiunto per
(soluzione idroalcolica di I2 e KI) per impedire la formazione di HI molto
le proprietà antisettiche, battericide irritante
fungicide e amebicide.
Soluzioni concentrate diventano irritanti per uso esterno e molto tossiche per
os, vengono considerate sostanze velenose
•Precipitazione frazionata
•Ridissoluzione selettiva
•Ossidazione selettiva
19
•Precipitazione frazionata
Prendo la soluzione in ambiente acido per HNO3 dil aggiungo 1gtt di AgNO3 il
primo che precipita è lo → ioduro, che ha la Ks più piccola → si scalda per far
coagulare il precipitato si centrifuga. Si aggiunge di nuovo 2 gtt di AgNO3 →
precipita il bromuro → di nuovo si scalda e si centrifuga → aggiungo 3ggt di
AgNO3 → precipita il cloruro. Alla fine si ottiene sul fondo della provetta un
precipitato a strati in cui si può riconoscere una frazione nettamente gialla, se
sono presenti gli ioduri, una frazione giallo chiara se sono presenti i bromuri e
una frazione nettamente bianca se sono presenti i cloruri. (es: se ho solo il cloruro
è tutto bianco, se ho cloruro e ioduro si osserva netta differenza tra giallo e bianco.
La distinzione è più facile nel caso in cui i bromuri non siano presenti).
Ridissoluzione selettiva
AgIO3 + 2 NH4OHdil [Ag(NH3)2]+ +IO3- + 2 H2O
AgCl + 2 NH4OHdil [Ag(NH3)2]+ + Cl- + 2 H2O
AgBr + 2 NH4OHconc [Ag(NH3)2]+ + Br- + 2 H2O
AgI + 2 Na2S2O3 [Ag(S2O3)2]-3 + 3Na+ + NaI
F.U.
20
•Ridissoluzione selettiva (Cl,Br,I)
•Ridissoluzione selettiva
Nei casi in cui la formazione dei complessi provoca dissoluzione o ne
impedisce la formazione, ci si trova in presenza di due processi con uno
ione in comune.
1. processo riferibile all’equilibrio di precipitazione,
2. processo riferibile all’equilibrio di complessazione
21
•Ridissoluzione selettiva
AgX + 2NH3 [Ag(NH3)2] + + X -
Ks (AgX)
[Ag +] = [Ag(NH3)2] + Ag + +2NH3
[X-]
[Ag +]. [NH3] 2 Quando tutto l’AgX sarà passato in soluzione si avrà
Kinst = = 6.8. 10 -8 che [Ag(NH3)2] + = X – e assumendo che siano pari a
[Ag (NH3)2 ] +
10-2
22
Smistamento con acqua di cloro per una miscela costituita da
Br- e I-
Cl2/Cl- E° = +1.36v
Br2/Br- E° = +1.1v
I2/I- E° = +0.54v
CH2Cl2Viola
E (volt) 1.5
Cl2 /Cl- I potenziali dei sistemi
I2/I-, Br2/Br-, Cl2/Cl-
sono rispettivamente 0.5
volt, 1 volt, 1.36 volt e
Br2 /Br- sono indipendenti dal
1
pH.
Il sistema MnO4-/Mn 2+
ha invece un potenziale
I2 /I- che varia con il pH
secondo la relazione E =
-0.5
1.5–0.09 pH. A secondo
del pH cambia il suo
potere ossidante
0 2.5 5 7 pH
Come mostrato in figura a pH= ~5 il permanganato ossida solo lo ioduro (temperatura
ambiente); a pH = ~ 2.5 ossida anche il bromuro; verso pH 0 ossida anche il cloruro. Se si
devono ricercare I-, Br-, Cl-, si può ossidare prima soltanto lo ioduro in ambiente tampone
acetico e mettere in evidenza lo iodio formatosi, poi ossidare il bromuro in ambiente acido
acetico conc o meglio solforico diluito ed eliminare il bromo formatosi, infine si mette in
evidenza il cloruro in ambiente acido per H2SO4 conc.
23
ACIDO BORICO E BORACE
Na2B4O7.10H2O
Borace o Tinkal Acido tetraborico
1
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
ACIDO BORICO e BORACE
L’anidride borica
2 NaBO2 + B2O3 ha aspetto vetroso
Metaborato di sodio
Ac- metaborico
100°C
4H3BO3 4HBO2 + 4 H2O
2
•Saggio alla fiamma verde smeraldo
ben visibile per H3BO3 ,mascherato dal sodio nella borace
H+ = +
H3BO3 + 3CH3OH H2HO2O B4O7 + 2H + 5H2O
B(OCH3)3 ++3
Per reazione di esterificazione si forma il 4 H3BO3
borato di metile volatile identificabile dal T, O2
colore verde dei suoi vapori incendiati
In ambiente acido per
Na2B4O7 pH = 9.0-9.6
•Misura del pH
B4O7= + 3H2O 2BO2 - +2H3BO3
H3BO3 pH = 3.8-4.8
BO2 - + 2H2O H3BO3 +OH- idrolisi basica
OH
O O
O
2OH -
O - - + 2H2O
CO 2 CO 2
3
4
NITRATI
NO3-
HNO3 Ka=22
Acido nitrico è acido forte, aggressivo, ossidante
5
COMPOSTI DI INTERESSE FARMACEUTICO
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
6
•riduzione ad ammoniaca (lega di Devarda Cu/Al/Zn)
Il nitrato trattato in eccesso di NaOH con lega di devarda sviluppa al riscaldamento ammoniaca
7
NITRITI
NO2-
Acido medio debole e
HNO2 Ka ≅ 10-4 debolmente ossidante
ONO
nitrito di isoamile
Coronodilatatore (angina pectoris)
Liquido volatile somministrato per inalazione
I nitriti inorganici sono sali molto diffusi in natura ma vengono prodotti a seguito
della ossidazione dei composti ammoniacali e può rappresentare un serio indizio
di inquinamento da parte di materiale organico azotato in decomposizione.
nitrosomonas
ciclo biologico dell’azoto NH4+ ox
NO2-
Usati come i nitrati come conservanti delle carni insaccate, anche se risultano più
tossici. Infatti rispetto ai nitrati hanno un’implicazione secondaria più pericolosa,
nell’ambiente acido dello stomaco, si forma acido nitroso libero, che può reagire
con i gruppi amminici liberi delle proteine alimentari per dare nitrosammine,
potenti cancerogeni.
8
Il nitrito e’ usato come antitodo nell’avvelenamento da cianuri (CN-),
Lo ione NO2- ossida il Fe+2 dell’emoglobina a Fe+3 della metaemoglobina. Lo
ione ferrico diventa così disponibile a legare potenzialmente ioni cianuro. A
livello ematico questo fenomeno impedisce loro di raggiungere le cellule del
SNC, nelle quali si realizzerebbe la disattivazione degli enzimi respiratori
Fe/Cu (citocromi) con conseguente blocco della respirazione e morte cellulare.
2H+
NO2 - + Fe++ Fe+++ + NO + H20 Redox
Firma……………………………………………….
9
ANALISI DEI MEDICINALI
Corso di Laurea in Farmacia
aa 2016-2017 Data N° del posto
Numero di esercitazione1,2,3… di lavoro
Analisi n Cognome e nome Posto n
ANIONE
2 reazioni di conferma
Reazioni di identificazione F.U. XII ED. Sia per il catione che per l’anione
Scrivere sul retro del foglio se necessario
SE GIA’ ESEGUITA SPECIFICARE
SE NON ESEGUITA MA FATTIBILE ESEGUIRE E DESCRIVERE
SE NON ESEGUITA E NON FATTIBILE REAZIONE SLIDE E BREVE DESCRIZIONE
Firma
10
SOSTANZA INORGANICA SOLIDA F.U. XI
bianca
idro-solubile
(misura del pH)
idro-solubile idro-insolubile
(misura del pH)
HCl 6N
Al2O3
BaSO4
effervescenza Senza effervescenza TiO2
(CO2) (CO2) SiO2
Talco
(BiO)2CO3 ZnO
Mg-trisilicato
CaCO3 Ca(OH)2
attapulgite
MgCO3 … CaHPO4
Ca3(PO4)2 bentonite
CaSO4 caolino
1
ELEMENTI A COMPORTAMENTO ANFOTERO :
ALLUMINIO (Al)
ZINCO (Zn)
BISMUTO (Bi)
A- Dissociazione acida
B- Dissociazioni basica
2
Cause dell’anfoterismo:
ELEMENTI ANFOTERI
Gli idrossidi o ossidi degli elementi che presentano una affinità elettronica e
potenziali di ionizzazione né molto bassi (per cui non sono nettamente metalli), né
molto alti (non risultano autentici non-metalli), possono dar luogo a composti che a
seconda dell’ambiente in cui vengono a trovarsi possono presentare in soluzione
acquosa un doppio equilibrio di dissociazione ionica.
3
Legge dell’equilibrio mobile
Catione Anione
metallo metallato
H+ OH-
M+ + OH- MOH MO- + H+
Dissociazione basica
Dissociazione acida
+ +
H+ OH-
H2O H2O
Metaalluminato
AlO2- + 2H2O Si forma in assenza di H2O
3OH- OH-
Al+3 Al(OH)3 [Al(OH)4]- La solubilizzazione
pH=0-3 H+
pH=3-9 H+ pH=9-14 avviene per l’innescarsi
di un meccanismo di
spostamento di
equilibrio dalla fase
2OH- 2OH- solida allo stato di
Zn+2 Zn(OH)2 [Zn(OH)4]-2 soluzione.
pH=0-7 H+ pH=7-11.5 H+ pH=11.5-14
4
In campo analitico ci sono diverse specie anfotere ad
esempio : gli idrossidi di alluminio, piombo, zinco, bismuto,
antimonio, ecc. che possono presentare in soluzione acquosa
un duplice equilibrio di dissociazione ionica, comportandosi
da acidi o da basi deboli.
ALLUMINIO
Al 3+
E°Al+3/Al = -1.66v È un metallo fortemente riducente
5
•Ogni elemento si può trovare
sottoforma di varie specie a seconda
dell ’ ambiente chimico: acido, basico,
riducente, ossidante.
6
ALLUMINIO Attività farmacologica e tossicologica
“elemento estraneo”
proprietà astringenti
proprietà emostatiche ed
Al3+ antisettiche
proprietà adsorbenti
Proprietà astringente: tutti i sali di alluminio hanno la capacità di assorbire grandi quantità
di H2O. L’alluminio coordinando intorno a sé molecole d’H2O ha un’azione disidratante dei
tessuti. Ha un’azione costipante.
Proprietà emostatiche e antisettiche: l’alluminio nel nostro organismo va a legarsi con
gruppi polari delle proteine –NH2, -SH e li precipita. Si tratta infatti di un catione molto hard
che attacca indiscriminatamente tutti i gruppi polari delle proteine. La precipitazione delle
proteine ematiche all’interno dei vasi sanguigni può causare trombosi.
Proprietà adsorbenti: sono dovute ad un fenomeno di natura chimico-fisica che ha luogo sulla
superficie dei microcristalli, l’assorbimento da parte di questi ioni di sostanze tossiche, ne
rende utile il loro impiego in molti tipi di intossicazione.
Intossicazione:
1-Per via orale può provocare al massimo gastro-enterite, in quanto l’assorbimento intestinale è lentissimo
2-Per via sottocutanea provoca avvelenamento di alta pericolosità, neurotossicità a livello cerebrale.
3-Esistono strette correlazioni fra accumulo di Al+3 e morbo di Alzheimer.
7
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
→
F.U.→ 1. precipitazione come idrossido F.U. (in laboratorio)
2. formazione del blu di THENARD (in laboratorio)
Blu di Thenard
8
F.U. X Ed.
Perché non si
forma il solfuro
di alluminio al
contrario dello
zinco, che
precipiterebbe
come ZnS.
Lo zinco è un metallo
riducente che si scioglie
negli acidi forti
Lo zinco precipita come
Zn(OH)2 da pH 7 a 11.5
a pH> 11.5 torna in
soluzione come Zn(OH)4 -2
complesso tetraidrossi-
composti poco solubili
zincato
Zn(OH)2 pKs = 17
ZnS “ = 23
complessi Zn3(PO4)2 “ = 32
[Zn(NH3)4]+2 pKi = 9 Zn(CN)2 “ = 12
[Zn(CN)4]-2 pKi = 20 Zn2[Fe(CN)6](II) “ = 15
Zn3K2[Fe(CN)6]2(II) “ = 95
9
AZIONE FARMACOLOGICA E TOSSICOLOGICA
L’azione antimicrobica: svolta dallo ione Zn++ viene addebitata alla sua
capacità di interagire principalmente sia con i gruppi tiolici sia con altri
gruppi polari delle proteine enzimatiche.
10
Sintomi da deficienza di zinco
Una carenza di zinco è causa di ritardi della crescita corporea, lesioni della pelle,
deformazione ossee.
Intossicazione
•E’ rara per via orale, si possono avere irritazione delle mucose con effetto emetico.
•Per via parenterale sono tossici a livello del SNC causando tremori e paralisi delle estremità.
•Una esposizione prolungata può provocare l’insorgenza di tumori (cancerogeno), o
malformazione fetali (teratogeno).
La detossificazione dello ione zinco può essere eseguita mediante somministrazione di un
chelante ad esempio utilizzando EDTA.
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
11
Al contrario dell’Al+3 per precipitare lo Zn(OH)2 non è indicato usare NH3
o Sali di ammonio
NH4+ Cl
Effetto dello ione a comune.
L ’ alta concentrazione di NH4+, fa
retrocedere la dissociazione di NH4OH e
ciò fa diminuire la concentrazione di OH-
Questa concentrazione è sufficiente per
Al+3 dato che la sua Ks = 10-32 ed è più
insolubile dello Zn+2 che ha Ks= 10-17 ed
è piu solubile non riuscendo così a
precipitarlo.
F.U.
Differenza
con
alluminio
12
precipitazione come solfuro utilizzando (NH4 )2S
Zn++ + S - - ZnS Differenza con Al+3 che non
bianco precipita come solfuro
arancione
bianco
in eccesso
3Zn2[Fe(CN)6] + 4K+ + [Fe(CN)6]4- 2K2Zn3[Fe(CN)6]2
di reattivo
Bianco con
sfumatore verdi
13
BISMUTO Bi 3+ E°Bi /Bi+3= +0.2 v
Bi2O5
BiO3-
Ione bismutile
Bi 3+ BiO+ BiO+
Bi(OH)2 + Bi(OH)3
Bi(OH)4-
Bi
BiO3- bismutati
Bi+3 è stabile in ambiente fortemente acido fino a pH= 1, in soluzioni medio acide forma un
catione stabile +Bi=O (bismutile) fino a pH=2.
Il Bi+5 è presente in forme anioniche e basiche (bismutati BiO3- e anidride bismutica Bi2O5)
Bi2S3 pKs = 88
complessi
Bi(OH)3 pKs = 30
COMPOSTI POCO BiI3 pKs = 18
SOLUBILI [BiI4]-
BiOCl pKs = 89 [Bi(S2O3)3]3-
BiPO4 pKs = 25 [Bi(SCN)6]3-
14
COMPOSTI DI INTERESSE FARMACEUTICO
Bi(OH)3 “
L’azione protettiva è dovuta alla precipitazione di sostanze gelatinose poco solubili che si
depositano sulla superficie della stesse mucose a vari livelli del canale gastroenterico.
Il cloruro di bismutile
BiO+ + Cl- BiOCl azione precipita in ambienti
medio acidi (stomaco),
BiO+ + OH- + H2O Bi(OH)3 protettiva L’drossido di Bi in
ambiente neutri o
medio basici (intestino)
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
15
SAGGIO AL COCCIO Carbonato di bismutile
bianco
16
Miscela tampone
Al+++ Zn++ NH4OH/NH4Cl
17
AVVISO
• Lunedì 4 dicembre non ci sarà lezione
maalox
Dato l’estremo grado di dispersione dei suoi costituenti, forma un efficace barriera protettiva
delle mucose e neutralizza una notevole quantità di acido cloridrico.
La sua azione è rapida e prolungata nel mantenere il pH gastrico in limiti compresi fra 3 e 5.
Antiacido efficace in tutti gli stati di ipersecrezione acida, privo di effetti alcalinizzanti anche
per trattamenti prolungati.
1
Maalox ® (rhone-poulenc rorer)
2
COMPOSTI SOLFORATI (S)
ELEMENTO DEL SESTO GRUPPO DELLA
TABELLA PERIODICA
SOLFURO
3
Lo zolfo se immesso direttamente nel circolo sanguigno, risulta tossico, con una
sintomatologia simile a quella dei solfuri e dell’acido solfidrico, a seguito della
instaurazione dell’equilibrio redox:
SOLFURI
n.o. -2
4
SOLFITI SO3-2 n.o. +4
L’acido solforoso è un acido diprotico medio debole, più debole dell’ H2SO4
SO2
• Odore di uova marce.
•È uno dei principali inquinanti inorganici dell’atmosfera, è un gas irritante,
• usato come disinfettante, come decolorante per tessuti
• usato come antifermentativo in sistemi alimentari (carni, frutta, bevande)
5
COMPOSTI DI INTERESSE FARMACEUTICO solfiti e matabisolfiti
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
T
Saggio al coccio 4SO3 - - 3SO4 - - + S-2 (disproporzione)
si decompongono senza imbrunimento
6
•F.U. ossidazione a SO4-2 Stesse reazioni viste prima per SO2 ,ma ora in soluzione
acquosa, ad opera del solfito
• precipitazione Reattivi: AgNO3, (ricorda: non posso fare la reazione in ambiente basico perchè
precipita Ag(OH)2 , se faccio la reazione in ambiente totalmente acido con HCl il solfito
d’Ag non precipita perchè solubile, inoltre precipiterebbe AgCl)
7
TIOSOLFATI
o iposolfiti S2O3-2 -2
+6
2 atomi di S con due diversi n.o. ma il n.o. medio è +2
In ambiente neutro
In ambiente acido
Ossidanti S O -2 + 6H+ + 4e- 2S + 3H2O E° = +0.50v
medio deboli 2 3
Azione citotossica: inibisce gli enzimi respiratori per interazione con i cationi
metallici (citocromi, flavoproteine). L’attività farmacologica è da addebitarsi non
tanto alla specie tiosolfato in sé, ma al fatto che esso libera in ambiente acido zolfo
elementare, che grazie alla sua natura lipofila, permea le membrane cellulari.
Nell’ambiente citosolico poi lo zolfo si riduce a ione solfuro che è il responsabile
dell’azione citotossica, quale inibitore degli enzimi respiratori per interazione con i
cationi metallici soft Fe+2/Fe+3 e Cu+/Cu+2
8
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
•riscaldamento a secco
•decomposizione con acidi (F.U.)
•precipitazione come Ag2S2O3(F.U.)
•decolorazione di I2 (FU) ( IODOMETRIA )
Na2S + 4S giallo
si imbrunisce diventa gialla e poi prende fuoco (a differenza dei solfiti
che si decompongono senza imbrunimento)
9
precipitazione come Ag2S2O3 (F.U.)
Decolorazione si Decolorazione no
(presenza di anioni) (assenza di questi anioni)
Solo decolorazione
Anche S libero
S2O3-2, SO3-2 2S2O3-2 + I2 S4O6-2 + 2I-
S-2
SO3-2 + I2 + H2O 2I- + SO4-2 + 2H+
I2 +S -- S +2I-
10
SOLFATI SO42- n.o. +6
+6 +4
SO4-2 + H2O + 2e- SO3-2 + 2OH- E° = - 0.93 v
redox
+6 +4
SO4-2 + 4H+ + 2e- H2SO3 + H2O E° = + 0.17 v
SO2 + H2O
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
BaSO4 pks ≅ 10
COMPOSTI POCO PbSO4 “ 8
SOLUBILI
SrSO4 “ 6
CaSO4 “ 4
11
F.U. precipitazione come BaSO4
HCl
BISOLFATI (HSO4-)
I bisolfati sono molto acidi K HSO4- =10-2 e le loro soluzioni acquose hanno pH 1-2
12
Bianco: molto reattivo e velenoso
PO4-3 FOSFATI P Rosso: poco reattivo e non velenoso
+5 +5 O +5
n.o. + 5 +5
O P
OH
I fosfati sono i composti più importanti del fosforo sia dal punto di vista analitico
che farmaceutico.
fosfati n.o. + 5
fosfiti
n.o. + 3
ipofosfiti
(acido fosforoso o
ortofosforoso) diprotico
n.o. +1
13
Attività farmacologica e tossicologica
E’ uno dei principali componenti strutturali delle ossa , della dentina e del cemento
dentale (insieme al Ca e Mg)
ossa, “dentina”, “cemento dentale” :
3Ca3(PO4)2 • 2H2O (FU) apatite
3Ca3(PO4)2 • Ca(OH)2 (FU) idrossiapatite
Mg3PO4
E’ uno dei sistemi tampone del sangue (pH=7.2 H2PO4- / HPO4-2). Ha un’azione tamponante delle
urine permettendo l’eliminazione di una notevole quantità di H3O+ senza che il pH urinario venga
modificato
Na2HPO4 e K2HPO4 hanno pH basico usati come alcalinizzanti delle urine
NaH2PO4 e KH2PO4 hanno pH acido sono sostanze fisiologiche dell’organismo
14
COMPOSTI DI INTERESSE FARMACEUTICO
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
giallo
15
•precipitazione come argento fosfato (F.U.) Reattivi: AgNO3, pH 7-8 (non avviene
nella marcetta! Noi lavoriamo in ambiente
acido per HNO3)
in ambiente basico precipita AgOH
PO4-3 + 3Ag+ Ag3PO4 giallo Ks = 10-21
a pH 4-9
3Ba++ + 2 PO4 3- Ba3(PO4)2 Ks = 10 -33
precipitazione
come argento
fosfato
precipitazione
come molibdato
REATTIVO
MOLIBDOVANADICO
[(NH4)2MoO4 e NH4VO3 e HNO3]
16
As
L’arsenico è un veleno.
Intossicazione acuta si manifesta in seguito ad assunzione accidentale, provocando
vomito, diarrea, e scompensi cardiaci. Antidoti: Sali di Ca(OH)2, MgSO4, Fe(OH)2 in
quanto sono in grado di precipitare arseniti e arseniati insolubili
Intossicazione cronica si può classificare come malattia professionale con dermatiti,
anemia, perforazione del setto nasale e soprattutto complicazioni a livello cardiaco.
La sostituzione fosfato–arseniato nelle catene del DNA causerebbe anomalie
cromosomiche ( cancerogeno e teratogeno), inoltre può sostituirsi al fosfato nei vari
sistemi biologici impedendo così la formazione di composti ATP, che fungono da
riserva energetica per la cellula.
17
Reazioni di identificazione dell’arseniato (AsO4-3 ): identiche a quelle dell’anione
fosfato
bianco
18
AGGIUNTA TURNI DI LABORATORIO
Recupero Laboratori:
METALLI PESANTI:
ARGENTO
PIOMBO
MERCURIO
1
ARGENTO Ag+ E°Ag+/Ag= +0.80v medio-ossidante
Tutti i sali di argento sono fotosensibili, si decompongono sotto l’azione della luce
liberando argento ridotto e diventano bruni
astringente antisettico
Ag+
caustico battericida
Quando lo ione Ag+ viene a contatto con i liquidi biologici ricchi degli ioni Cl-,
può in parte precipitare come AgCl, dal quale poi si liberano basse
concentrazioni di Ag+, esplicando così un’azione antisettica, batteriostatica, priva
di una azione caustica ed irritante.
2
I derivati dell’argento sono sali idrolizzabili (tipo il nitrato) che liberano l’Ag+
molto rapidamente, oppure possono essere preparati contenenti lo ione Ag+ allo
stato colloidale nei quali la disponibilità di ioni Ag+ è modesta ma viene liberata
lentamente , onde garantir basse concentrazioni ed un’azione protratta nel tempo.
COMPOSTI DI INTERESSE FARMACEUTICO
3
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
FU
AgCl Ks = 1.7•10-10
AgBr Ks = 5•10-13
1. precipitazione come alogenuro AgI Ks = 8.5•10-17
Ag+ + X- AgX
Tutti i Sali di Ag sono solubili in
NH3, tranne gli ioduri e i solfuri
AgCl + 2NH3 [Ag(NH3)2 ]+ + Cl -
4
2. riduzione ad Ag0 (specchio) (Reazione della FU)
Saggio di Tollens con il GLUCOSIO, fatta in ambiente basico per NaOH mi
precipita AgOH allora aggiungo NH3 per riportare AgOH in soluzione come
[Ag(NH3)2]+
Il reattivo di Tollens contiene
l’argento diammino, il quale è
un agente ossidante molto
blando, esso è in grado di
ossidare le aldeidi a ione
carbossilato, mentre l’Ag+ si
riduce contemporaneamente a
Ag metallico. Se la reazione è
sufficientemente lenta, a b.m.,
e le pareti del recipiente sono
pulite, si deposita sulle pareti
del tubo da saggio uno
specchio di argento metallico.
Lo specchio d’Ag può essere
sciolto per ox mediante HNO3
diluito a caldo.
Il piombo si estrae soprattutto dalla galena (PbS) e in quantità minori da altri minerali
Pb(CH3COO)2 → usato come astringente, antinfiammatorio
per contusioni e distorsioni
PbO, Pb(CH3COO)2 → acque vegetominerali
5
Pb inorganico usato per applicazioni industriali e artigiane (colori e
pigmenti per vernici, smalti per manufatti ceramici (biacca: PbCO3 Pb(OH)2, giallo
al piombo: PbCrO4, minio: Pb2O4, ecc))
Composti metallo-organici - usati come indurenti stabilizzanti nelle vernici,
molto tossici sono il Pb(C2H5)4 e Pb(CH3)4
- usati come antidetonanti nelle benzine.
E’ tristemente noto in molte categorie di lavoro: nei minatori addetti ai minerali del
piombo, nelle industrie chimiche di produzione e di trasformazione nelle fabbriche di
accumulatori al piombo, nella produzione di pigmenti e vernici, nelle tipografie con
lastre madri di piombo, nelle industrie e nella distribuzione delle benzine super.
EDTA
6
Reazioni analitiche Stessi reattivi dell’ Ag
Hg2+2 Hg+2
Composti mercurosi Composti mercurici
+Hg-Hg+ Hg+2
7
“Elemento stimolatorio, microessenziale a bassissime concentrazioni”
La concentrazione fisiologica del sangue è 0.01-0.03 µg/l, ha una alta capacità di
accumulo in vari tessuti e organi e la sua alta tossicità va sempre rigorosamente
considerata parallelamente agli aspetti dell’applicazione farmaceutica.
Più importanti invece da questo punto di vista sono i derivati ORGANOMERCURICI come:
8
L’ intossicazione da mercurio di tipo cronico, prende il nome di
“IDRARGIRISMO” provocando:
•Mal di testa, nausea, vomito, tremore, deconcentrazione, abbassamento delle capacità
visive
•degenerazione e necrosi dei tubuli renali e delle mucose, principalmente nella bocca
•casi gravi morte
Acido 2,3-dimercapto
succinico
9
Reazioni analitiche di Hg2+2 e Hg+2
Ione mercuroso Ione mercurico
FU
• Soluzione acida di ione mercurico
FU deposita mercurio metallico su
lamina di rame
Hg+2 + Cu Hg + Cu+2 FU
E° = +0.85 E ° = + 0.16
Solubile in HCl
10
Ag+ Pb++ Hg2++ Hg++
11
Cromatografia – Definizione ed impieghi
Cromatografia – Principi
solida
Fase Stazionaria
(colonna o TL)
liquida
Sistema cromatografico
solida
Fase Mobile
gas
12
Cromatografia – Tipologie
Cromatografia – Tipologie
13
Cromatografia – Tipologie
Una miscela può essere separata con una tecnica cromatografica se i composti
che la compongono si distruibuiscono (interagiscono) in maniera differente tra
fase mobile e fase stazionaria. Per una sostanza “A” si ha:
[A Fase Stazionaria]
ke = costante di equilibrio =
[A Fase Mobile]
14
Cromatografia – Fasi di una Separazione Cromatografica
Cromatografia – Cromatogramma
Iniezione
15
Cromatografia – Cromatogramma
Dipende da α
Cromatografia – Cromatogramma
16
Cromatografia – Supporto
17
Cromatografia – Fattori che influenzano l’adsorbimento
struttura reticolare
temperatura
pressione o concentrazione
elevata purezza
18
Cromatografia – Fasi mobili
Cromatografia – Scelta FS / FM
19
Cromatografia – Parametri della TLC
Omogeneità dello strato di FS, che dipende sia dalle caratteristiche delle
particelle, sia dalla tecnica di deposizione dello strato.
Spessore dello strato: in genere si usano strati di 250 μm, che assicurano
un'ottima riproducibilità, ma la moderna nano-TLC richiede strati leggermente più
sottili e particelle ancora più piccole.
Temperatura: che deve essere mantenuta costante perché l'evaporazione può
provocare cambiamenti indesiderati nella composizione dell'eluente.
Saturazione dell'ambiente di sviluppo: la cromatografia deve essere eseguita
in ambiente chiuso e saturo della fase mobile per evitare che il solvente evapori dalla
lastrina durante l'eluizione.
Semina della miscela da separare: i migliori risultati con uno strato da 250 μm
si ottengono seminando 5÷10 μg di campione. Una quantità eccessiva di
campione causa l'allargamento delle macchie e variazioni sensibili di RF per i
diversi componenti e rende difficoltoso il confronto fra separazioni realizzate in
diversi momenti.
20
Cromatografia – Fasi operative
1. Preparazione della lastrina: con la matita si segna la linea di semina e le tacche per
indicare e numerare i vari composti e/o miscele
2. Preparazione della camera di eluizione: eluente (FM) e tappo/coperchio
3. Semina di tutti i composti utilizzando dei capillari, lasciando asciugare le macchie
4. Inserimento della lastrina, chiusura del tappo, attesa di 10-60 min
5. Rimozione della lastrina ed indicazione della linea del solvente e di tutte le macchie
visibili (cerchiando con matita)
6. Asciugatura della lastrina in stufa o con termosoffiatore
7. Utilizzo di eventuali reattivi per la corretta visualizzazione dei risultati ed asciugatura
8. Osservazione al rilevatore della lastrina
Cromatografia – Esempi
a.a + ninidrina
21
Cromatografia – Rilevatori
Uso di luce ultravioletta. La fase stazionaria delle lastrine è spesso trattata
con sostanze fluorescenti all'UV per cui, ponendo la lastrina sviluppata sotto una
lampada di Wood (di solito λ 254 nm), la lastrina apparirà come una superficie
fluorescente. Se la miscela separata contiene sostanze che assorbono la radiazione
UV ma non danno fluorescenza, allora sulla lastrina appariranno alcune 'macchie'
scure in corrispondenza dei composti eluiti. Questo è un metodo molto generale e
ampiamente usato; il suo unico limite è che non funziona se i componenti la miscela da
separare non assorbono radiazione UV in maniera significativa. Spesso le lampade
utilizzate funzionano e due diverse lunghezze d'onda: la prima (254 nm) causa
fluorescenza dell'indicatore (es. Fluoresceina) posto sulla fase stazionaria, la seconda
(366 nm) può essere utile per mettere in evidenza composti fluorescenti presenti
sulla lastrina.
Uso di reattivi. La lastrina, dopo lo sviluppo, viene spruzzata con reattivi quali
acido solforico (carbonizzazione dei composti che appaiono marroni), permanganato
di potassio, acido fosfomolibdico, ninidrina per aa, ecc.. Tutte queste sostanze
reagiscono con i composti in esame, in misura variabile a seconda della loro
natura, dando origine a macchie colorate o scure ben evidenziabili a occhio nudo.
Cromatografia – Identificazione
22
Cromatografia – TLC Bidimensionale
23
RESIDUO INSOLUBILE
1
DISGREGAZIONE O ATTACCO A FUSIONE
(passaggio di uno ione da una forma insolubile ad una forma idrosolubile)
Per portare in soluzione certe sostanze (solfati alcalino terrosi es BaSO4, ossidi di
metalli tri- e tetravalenti es Al2O3, SiO2, ecc), che sono insolubili nei solventi
ordinari (cioè nell’acqua e negli acidi ) si ricorre ad un particolare procedimento di
dissoluzione, che consiste nell’usare come solvente un sale fuso. Allo stato di
fusione infatti, data l’alta temperatura che generalmente si raggiunge, possono
avvenire reazioni che altrimenti non avverrebbero.
In molti casi, dopo la fusione, la massa fusa viene LISCIVIATA cioè viene ripresa
con un liquido opportuno (generalmente acqua o acido), eventualmente
riscaldando all’ebollizione, se necessario poi si filtra.
- Na2CO3-KNO3 che deve il suo potere ossidante alla presenza del nitrato
(es ossidare i Sali di cromo a cromati ..)
- Na2CO3-C che deve il suo potere riducente alla presenza del carbone
2
Na2CO3 – K2CO3
determinazione secondo la F. U.
La fusione deve essere prolungata per 10-15 minuti, per ottenere una
buona trasformazione di BaSO4 in BaCO3. Dopo raffreddamento si
liscivia la sostanza con poca acqua calda, mantenendo su bagnomaria e
agitando con la bacchetta di vetro finchè si siano disfatti tutti i grumi. Si
scioglie così il solfato alcalino, mentre resta indisciolto il carbonato di
bario. Si centrifuga e sul LIQUIDO si cercano i SOLFATI. Il RESIDUO si
scioglie in AcOH (ovviamente anche in HCl)e nella SOLUZIONE si
cerca il Bario
Ks BaSO4
Ks BaSO4 = [Ba ++]. [SO4=] [Ba ++] =
[SO4=]
3
Reazione di doppio scambio con Na2CO3, per riuscire a portarlo in soluzione e poi riconoscere il
catione e l’anione
BaSO4 + CO3= BaCO3 + SO4=
centrifuga
soluzione precipitato
4
Inerzia chimica
Dopo filtrazione ho in
Soluzione: Na2SO4
Precipitato: BaCO3
T
KHSO4
2KHSO4 K2SO4 + SO3 + H2O
Una porzione del R.I. viene trattato con un forte eccesso di KHSO4 (10-12 volte) si
scalda la miscela in crogiolo prima cautamente poi intensamente fino a fusione.
La massa fusa dopo raffreddamento , si riprende con H2O si filtra e si va a cercare
l’Alluminio (precipitandolo come Al(OH)3 e reazione blu di Thenard)
5
TITANIO Ti+4 (Ti+3, Ti+2)
violetto
COMPOSTI DI INTERESSE FARMACEUTICO
TiO2, viene usato come essiccante,
astringente, antisettico nelle dermatosi
TiO2 (F.U.) essicante, astringente, protettivo essudative. Presenta alta capacità di
assorbire radiazioni ultraviolette, è
usato come protettivo nelle creme solari
solubilizzazione TiO2
6
residuo insolubile
Termocromismo (bianco-giallo-bianco)
SiF4
7
Silicio
SILICATI - - - “elemento microessenziale”
O O O
Si 1÷10-3 gA/75Kg
- - O Si
O O -
O
SiO4-4 ortosilicato SiO3-2 metasilicato
H2 O T
SiO2 + H2O H2SiO3 + H2O H4SiO4 xSiO2•yH2O xSiO2 + yH2O
silice idrata
L’acido silicico è un acido debolissimo (Ka1 = 10 -10) e poco solubile in acqua, tende a
polimerizzare a colloide semisolido, formalmente corrispondente a silice idrata
Il silicio (silicati o silice), è uno dei componenti principali della litosfera (45 %), si
ritrova in quantità variabile nel mondo animale (es piume di uccelli, squame di
farfalle, peli di mammiferi) e vegetale (es alghe silicee). Uno stato carenziale di silice
negli uccelli provoca rallentamenti nella crescita scheletrica, artrosi e perdita della
piume.
SiO2 diffusa in natura in più forme cristalline, diffusissimo è il quarzo (in forma
esagonale). Inoltre in sabbie e rocce (graniti,..). I vetri e le porcellane contengono
silicati insolubili e non decomponibili dagli acidi
silicoli
-R2Si(OH)2 immediatamente polimerizza siliconi
R R R
nR2Si(OH)2 HO Si O Si O O Si OH + (n-1)H2O
R R R
variando n e la natura di R siliconi con proprietà assai diverse
8
reazioni di identificazione
1. formazione di ammonio silicomolibdato
F.U. 2. saggio della goccia (già vista per i fluoruri)
3. attacco a fusione
giallo
Reazione comune ad arseniati e fosfati
Prendo il crogiolo metto NaF e H2SO4 si forma HF. Questa volta aggiungo una spatolata di Silice
nel crogiolo. La silice reagisce con HF per dare SiF4. Se sopra il crogiolo metto una goccia di H2O
questa si intorbidisce perché forma un precipitato bianco di acido silicico. Per mettere una goccia
sopra il crogiolo si prende il filo di platino, si fa un anellino a capo del filo e si bagna con H2O.
9
3. Attacco a fusione Na2CO3 – K2CO3
La SiO2 viene analizzata fondendo una piccola parte del residuo con K2CO3 e
Na2CO3; si ottiene la formazione di silicati alcalini idrosolubili e incolori.
metasilicato
La scelta di un sale piuttosto che un altro viene fatto in base al grado di solubilità
in H2O o al massimo in CH3COOH o HCl.
Aspetti tossicologici
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Al2O3 . 2SiO2 . 2H2O Al2O3. 4SiO2 . H2O
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3MgO•4SiO2•H2O
TALCO
SAGGI LIMITE
Nella Farmacopea, vengono descritte le sostanze aventi proprietà farmacologiche.
Per ognuna di esse la FU prevede un certo numero di analisi per accertarne la
purezza.
Analisi qualitative (sia di sostanze inorganiche che organiche)
Analisi quantitativa (che prevedono l’impiego di reattivi esattamente pesati e soluzioni a titolo
noto, assieme a una procedura di laboratorio molto accurata)
saggi limite
Capaci di fornire un risultato
Analisi di natura semiquantitativa quantitativo pur utilizzando
semplici tecniche operative e
comuni attrezzature di
laboratorio (esecuzione dei
saggi in qualsiasi farmacia)
I saggi limiti permettono di verificare se in una sostanza medicale siano
presenti alcuni ioni e in caso affermativo, se il loro ammontare supera un
determinato livello fissato dalla stessa FU
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analisi Qualitativa_orioli(cap.16)
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SAGGI LIMITE (Farmacopea Europea, p 101)
Ammonio, arsenico, calcio cloruri, floruri……..fosfati, potassio, glicole etilenico,
formaldeide libera…., metalli pesanti
cloruri
saggio riferimento
Cloruri
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Valutazione didattica 17/18
• Online www.valutazionedidattica.unipg.it
• Compilazione obbligatoria prima di
sostenere l’esame
GRUPPO DELLE
SOSTANZE COLORATE:
RAME
FERRO
MANGANESE
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SOSTANZE COLORATE (FU)
(III)
SODIO NITROPRUSSIATO Na2Fe(CN)5NO
Anione complesso: Pentaciano mononitrosil ferrato (III)
CN = -1
NO = neutro
Vasodilatatore e antianginoso
La sua attività è dovuta alla capacità di rilasciare progressivamente in soluzione acquosa il
ligando NO che subisce ossidazione a ione nitrito NO2-.
[Fe(CN)5NO]+ H2O [Fe(CN)5H2O]-2 + NO
NO + H2O ox NO2- + 1e- + 2H+
La principale attività farmacologica dello ione nitrito, sia somministrato come tale, sia
biologicamente prodotto per via redox a partrire ad es da profarmaci quali la nitroglicerina e il
nitroprussiato, è quella di coronarodilatatore nei casi di “angina pectoris”, che come è noto
precede l’infarto
La reazione resa basica con qualche gtt di NaOH conc e successivamente addizionata di una
sola gtt di (NH4)2S da una colorazione rossa.
2
SOSTANZE COLORATE IDROSOLUBILI (FU)
Azzurro Verde
blu azzurro
3
IODIO
I2 : solido, di aspetto metallico,di colore viola
scurissimo, poco solubile in acqua, è solubile in
soluzione di KI per formazione del complesso
I3-, si scioglie invece facilmente nei solventi
organici.
I2 + I- I3 -
[I-I-I]-
I3- rappresenta la specie stabile idrosolubile dello
iodio (formalmente costituita dalla somma di una
molecola di I2 con uno ione I-). Si comportano come
soluzioni di iodio vere e proprie, perché l’equilibrio si
sposta verso sinistra
S.A.
IDENTIFICAZIONE : I2 Blu
TINTURA DI IODIO
I2 7g, KI 3g, alcool al 95% 85g,
Soluzione idroalcolica di I2 e KI per H2O 5g
le proprietà antisettiche, battericide N.B. lo ioduro viene aggiunto per
fungicide amebicide. impedire la formazione di HI molto
irritante
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Lo solfo S8 è una sostanza solida , di colore giallo chiaro.
ZOLFO La molecola è del tutto apolare, da cui l’alta insolubilità
in H2O e l’alta solubilità in alcuni solventi organici apolari
(CS2)
RAME Cu 2+, Cu +
Rameico e rameoso
+6 +4
H2SO4 a caldo Cu + SO42- + 4H+ Cu 2+ + SO2 + 2H2O
resiste bene all’aria secca ma all’aria umida si ricopre di uno strato verdastro di
carbonato basico di rame “verderame” (CuCO3*Cu(OH)2 ; patina verde che
ricopre le superfici di rame esposte all’aria)
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I SALI RAMEOSI, altamente tossici, sono instabili soprattutto in soluzione
acquosa, tendono a disproporzionare
2Cu + Cu + Cu 2+
I SALI RAMEICI (n.o. +2) anidri sono bianchi tranne il cloruro (verde) e il
solfuro (nero).
In soluzione acquosa o come cristallo idrato, sono azzurri, a causa della
formazione dell’idro-complesso
Cu 2+ tende a dare complessi a n.c =4
[Cu(H2O)4] 2+
Molto stabili sono i cianocuprati (il
KCN viene detto reattivo mascherante
del rame)
Sali solubili: nitrati, cloruri, solfati, acetati
Gli altri sali rameici sono solubili in acidi
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Enzimi superossido dismutasici (S.O.D.)
La funzione della superossido dismutasi è quella di ripulire il nostro organismo dai
radicali. Questi a livello del DNA possono essere mutageni e cancerogeni. Il radicale
superossido è uno dei più pericolosi per l’integrità endocellulare in quanto si trasforma
rapidamente in ossigeno singoletto specie reattivissima e dunque estremamente citotossica
e a radicale ossidrile anch’esso molto reattivo e citotossico.
.O-O-H → .O.s + .O-H
La superossido dismutasi trasformano l’ ossigeno anione radicale dannoso in O2 e H2O2.
L’ossigeno molecolare ritorna nel ciclo respiratorio, mentre il perossido di idrogeno (tossico)
viene dismutato dall’enzima catalasi ad ossigeno ed acqua.
catalasi
2H2O2 O2 +2H2O
La recente individuazione dei rame –enzimi ha aperto nuovi interessanti proposte per l’uso
di composti del rame come farmaci antiinfiammatori-antiartritici.
Nei tessuti colpiti da processi infiammatori, si verifica infatti un’abnorme produzione
endocellulare di radicali liberi all’ossigeno e in particolare di superossido. La cattura e la
rapida dismutazione di questi radicali risulta perciò cruciale nella modulazione del processo
infiammatorio
5. Largo impiego in agricoltura nella lotta contro le malattie da funghi degli alberi e
della verdura
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I sali rameosi sono tossici e quindi non
composti di interesse farmaceutico hanno alcun impiego farmaceutico !
reazioni di identificazione
alogenuri: verde-azzurro
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•precipitazione come idrossido (in lab) Reattivo: NaOH 2N
T
Cu 2+ + 2OH - Cu(OH)2 CuO + H2O
azzurro bruno-nero
Cu(OH)2 è solubile in
1) alcali conc a caldo Cu(OH)2 + 2OH - [Cu(OH)4]2-
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FERRO Fe++ Fe+++ E’ un metallo riducente
e come tale viene
ossidato dagli acidi
forti e deboli non
E°Fe+2/Fe = -0.44v E°Fe+3/Fe = -0.04v E°Fe+3/Fe+2 = +0.77v ossidanti, che
producono lo ione
+2
ferroso (Fe ); gli acidi
-con acidi non ox Fe + 2H+ Fe+2 + H2
ossidanti, invece,
producono lo ione
-con acidi ox Fe + NO3- + 4H+ Fe+3 + NO + 2H2O ferrico (Fe+3). Lo ione
ferrico ha proprietà
moderatamente ossidanti.
e questa reazione è alla base dei fenomeni di arrugginimento del metallo all’aria in
presenza di umidità, con formazione di ossidi ferrici insolubili di colore rosso bruno.
(Fe+2) (Fe+2)
Fe(OH)2 pks = 15
FeS pks = 18 [Fe(CN)6]4- pki = 35
FeCO3 pks = 10 [Fe(tartr)2]2- pki = 5
Fe(CN)2 [Fe(NH3)4]2+ pki = 8
(Fe+3) (Fe+3)
Fe(OH)3 pks = 35 [Fe(CN)6]3- pki = 40
Fe2S3 pks = 88 [Fe-tartr]+ pki = 33
FePO4 pks = 18 [Fe(SCN)6]3- pki = 6
KFe[Fe(CN)6](II) blu di prussia [Fe(C2O4)3]3- pki = 20
[FeF6] 3- pki = 12
...
10
FERRO Attività farmacologica e tossicologica
“elemento essenziale”
104 ÷ 1 gA/75 Kg
Il fabbisogno giornaliero è di 5÷15mg (10mg per un uomo adulto; 15mg per una
donna prima della menopausa, anche chi pratica sport dovrebbe assumere più
ferro).
Particolarmente ricchi di ferro sono : legumi, frutta secca in guscio, vegetali a foglia
(broccoli, spinaci, etc. ).
La quantità di ferro media nell’uomo è di 3.5 e i 4.5 grammi di cui 2/3 fanno parte
dell’emoglobina in circolo e il rimanente è conservato nel fegato, nella milza e nel
midollo osseo.
Il ferro è il componente strutturale dell’EMOGLOBINA, metallo proteina deputata al
trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti. E’ localizzata a livello dei globuli rossi ed è
il pigmento che conferisce al sangue il colore rosso vivo.
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Altre ferro-proteine biologicamente attive
Ferrochelatasi enzima che catalizza la chelazione dello ione Fe+2
sull’anello porfirinico dell’emoglobina
Mioglobina altra metallo proteina con Fe+2 che ha la funzione di
accumulare ossigeno di riserva nei tessuti muscolari
Transferrina trasporta il Fe+2 assorbito attraverso la mucosa
intestinale nei liquidi biologici
O2 + 4e- 2 O-2 + ∆E
REAZIONI DI IDENTIFICAZIONE
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1. precipitazione come ferrocianuri (in lab) Reattivi: ferrocianuro o esacianoferrito (II)
Fe+2 . di potassio K4[Fe(CN)6]
Fe+2 + 2K+ + [FeII(CN)6]4- K2FeII[FeII (CN)6]
Che subisce ox all’aria a carico del
bianco ox ferroso esterno al complesso
formando ferrocianuro ferrico e
KFeIII[FeII(CN)6] potassico
blu di Prussia
Fe+3 (FU)
Fe+3 + K+ + [FeII(CN)6]4-
3. formazione di tiocianato
Reattivi: tiocianato di potassio KSCN, in soluzione di HCl
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FU
Fe+2
KFeII[FeIII(CN)6]
Blu (azzurro)
di Turnball
Fe+3
Fe(SCN)3
Colorazione
rosso sangue
[Hg(SCN)4] - -
La colorazione scompare
Fe+3
KFeIII[FeII(CN)6]
Blu di Prussia
MANGANESE
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Mn-superossido dismutasi
Cu-Zn-superossido dismutasi
superossido-dismutasi (S.O.D.)
“scavenger”
•O–O–H •O •s + •O–H
radicale ossidrilico molto reattivo e tossico
•O–O–H + H2O •O–O- + H3O+
Mn-SOD
•O–O- + 2H3O+ O=O + H–O–O–H + 2H2O
catalasi
2H2O2 O2 + 2H2O
in ambiente acido
Tra i più energici
MnO4- + 8H+ +5e- Mn+2 + 4H2O E° = +1.51v ossidanti analitici,
viola rosa
utile anche in
quantitativa, come
in ambiente basico
indicatore in
MnO4- + 2H2O + 3e- MnO2 + 4OH- E° = +0.60v “permanganometria”
bruno
MnO4- + e- MnO4-2 E° = +0.56v
viola verde
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reazioni di identificazione
∆
MnO4-2 + H2O MnO2 + 2OH- + ½O2
verde bruno
MnO4- + 5Fe+2 + 8H+ 5Fe+3 + Mn++ + 4H2O Il permanganato dato il suo alto
potere ossidante in ambiente acido
2MnO4- + 10 Cl - + 16H+ 5Cl2 + 2Mn++ + 8H2O per H2SO4 è in grado di ossidare lo
ione ferroso a ferrico, lo ione cloruro
a cloro elementare, i solfiti a solfato.
2MnO4- + 5SO3-2 + 6H+ 5SO4-2 + 2Mn+2 + 3H2O
FU
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