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Le alghe

Raggruppamento artificiale.
Organismi autotrofi che hanno svolto tutta la
loro storia evolutiva in ambienti acquatici  sono
privi di tessuti di conduzione dell’acqua su lunghe
distanze e non possiedono un involucro di cellule
sterili attorno a quelle riproduttive.
Procariote ed eucariote.
Esiste una branca della Botanica che si occupa
dello studio delle alghe (Algologia o Ficologia).

1
Tallofite e Cormofite

2
Le alghe
I diversi gruppi tassonomici differiscono per caratteri citologici, pigmenti
antenna per la fotosintesi, polisaccaridi di riserva etc.

Organizzazione:
• Alghe procariote
(unicellulari, coloniali o
filamentose)

• Alghe eucariote
• cellule solitarie
• complesse strutture
pluricellulari
In ciascun gruppo si
trovano spesso uno o più
tipi di organizzazione. 3
Rivestimento cellulare
La maggior parte delle alghe possiede un rivestimento
cellulare:
– Peptidoglicano: Cyanophyta
– Cellulosa (microfibrille con diverso di orientamento):
Rhodo, Chloro, Prasino, Dino, Phaeo parete
– Altri polisaccaridi (xilani, mannani): Chloro
– Silice: Diatomee, Dictyochophyceae
– Scaglie organiche: Chryso, Hapto (a volte impregnate
di Ca)
– Rivestimento cellulare al di sotto del plasmalemma:
Eugleno, Crypto, Dino
Componente amorfa: può avere anche un notevole spessore
e formare una guaina mucillaginosa

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Flagelli

In quasi tutti i phyla algali


compaiono stadi flagellati.
Numero, forma e modalità di
inserzione dei flagelli sono
caratteri sistematici.
• Alghe isoconte
• Alghe eteroconte
• Alghe stefanoconte
Alla base può essere presente un
ingrossamento (ispessimento
paraflagellare) che è parte del
sistema di fotorecezione.

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Flagelli

• Flagello liscio: acronematico


• Flagello a pettine: sticonematico
• Flagello a piuma: pleuronematico

Peli laterali (mastigonemi):


• tubulari: formati da 3 parti: una
basale più spessa ( >15 nm), un asse
centrale e 1-2 filamenti terminali più
sottili (Stramenopili).
• non tubulari ( <15 nm): flessibili e
aumentano l’efficienza della
propulsione (Chlorophyta,
Streptophyta, Euglenophyta e
Dinophyta)
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Cloroplasti

Mentre nelle piante terrestri esistono vari tipi di plastidi, nelle alghe
esistono gen. solo plastidi fotosintetizzanti.
Morfologia estremamente varia: ovoide (come le piante vascolari),
stellata, nastriforme, reticolata, a coppa.
In molti gruppi di alghe il cloroplasto è avvolto da più di 2 membrane
(endosimbiosi secondaria o terziaria):
– 2 membrane: Rhodophyta e Chlorophyta/Streptophyta
– 3 membrane: Euglenophyta, Dinophyta
– 4 membrane: Stramenopili, Haptophyta, Cryptophyta

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Cloroplasti
Tilacoidi :
– singoli (Rhodophyta)
– riuniti in bande di 2
(Cryptophyta)
– in bande di 3 (, Dinophyta,
Stamenopili, Haptophyta)
– Impilati a formare i grana
(Chloro/Streptophyta)

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Pigmenti
Esistono tre principali gruppi di pigmenti:
– clorofille (pigmenti verdi)
– carotenoidi (pigmenti marroni, gialli o rossi)
Pigmenti accessori
– ficobiliproteine (pigmenti rossi o blu)

Presenza di doppi legami coniugati → capacità di assorbire la luce.


Maggiore è il numero di doppi legami maggiore è la lunghezza d’onda che
viene assorbita.
Ogni pigmento assorbe a determinate λ. Per ogni pigmento si può
costruire uno spettro di assorbimento (entità dell’assorbimento in
funzione della λ).
Pigmenti accessori: assorbono a  diverse dalla clorofilla e proteggono
dalla fotoossidazione.
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Clorofille
Formate da un anello tetrapirrolico con al
centro un atomo di Mg. Al IV anello è
attaccata una catena di fitolo.
Esistono diverse clorofille nelle alghe: la
chl-a è presente in tutti i vegetali
procarioti ed eucarioti.
Le altre clorofille differiscono tra loro per
catene laterali nell’anello tetrapirrolico.

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Carotenoidi
Complesse catene di idrocarburi
isoprenoidi con numerosi doppi legami. 2
tipi:
– caroteni, privi di O2 ; sono ricchi di
legami insaturi e trasmettono per lo più
nel giallo chiaro;
– xantofille, contengono O2 e
trasmettono per lo più nel rosso e
arancio.
Massimi di assorbimento tra 450
e 480 nm

Nelle alghe sono presenti circa 60 carotenoidi; ciascuna classe possiede


tipicamente un insieme di tali pigmenti.
Funzioni:
• assorbimento di  diverse dalla clorofilla
• fotoprotezione 11
Ficobiliproteine
Cromoproteine: il gruppo prostetico è un tetrapirrolo a catena aperta
(cromoforo), la ficobilina, legato covalentemente alla parte proteica
(apoproteina). Diversi tipi:
– (R,B,C) ficoeritrina
– (R,C) ficocianina
– alloficocianina.

Presenti nelle Cyanophyta,


Glaucophyta, Rhodophyta e
Cryptophyta.
La parte dello spettro coperto
dalle ficobiline va da 540 a 670
nm

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Ficobiliproteine
Le ficobiliproteine sono organizzate a formare i ficobilisomi delle
strutture ancorate alle membrane tilacoidali.
La disposizione va dalla minore alla maggiore  di assorbimento: alla base
l’alloficocianina, sopra la ficocianina e sopra ancora la ficoeritrina.

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Polisaccaridi di riserva
-1,4 glucani
Ramificati
• Amido delle Cyanophyceae: struttura simile al glicogeno.
• Amido delle Floridee (alghe rosse). Ha struttura simile
all’amilopectina delle piante terrestri. Si accumula nel citoplasma.
Non ramificati
• Amido: composto da amilosio e amilopectina; si trova in granuli nel
cloroplasto (alghe verdi) o nel citoplasma (Crypto, Dino).
-1,3 glucani
• Crisolaminarina (diatomee): si trova in vescicole citoplasmatiche in
forma liquida.
• Laminarina (alghe brune): presente nel citoplasma come liquido
oleoso.
• Paramylon (Eugleno, Xantho): come inclusione cristallina idrosolubile
14
di varia forma, fuori del cloroplasto
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Riproduzione

La riproduzione può essere agamica


o sessuata.

Riproduzione agamica
– Divisione cellulare
– Formazione di spore
(mitospore): cellule riproduttive
dalle quali può formarsi un altro
individuo.
– Formazione di autocolonie
– Frammentazione: colonie o
filamenti si rompono in 2 o più
pezzi e continuano a crescere

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Riproduzione

Riproduzione sessuata
Vengono prodotti gameti che sono in grado di dare origine ad una nuova
alga solo dopo essersi uniti a due a due.
Gli zigoti si sviluppano immediatamente o diventano dormienti.

La riproduzione sessuata può avvenire per


• Gametogamia
A.Isogamia A B C

B. Anisogamia
• morfologica
• fisiologica
C. Oogamia
• Gametangiogamia
• Somatogamia 17
Cicli vitali

Ciclo aplonte (monogenetico


aplofasico)
Meiosi zigotica.

Es. in molte alghe verdi e


nelle Dinophyta.

18
Ciclo aplonte - es. Dinophyceae

Ceratium

Gymnodinium
19
Ciclo aplonte - es. Ulotrichales

Ulothrix

20
Cicli vitali

Ciclo diplonte (monogenetico


diplofasico)
Meiosi gametica.

Es.: alcune alghe brune e


diatomee.

21
Ciclo diplonte - es. Bacillariophyceae

Coscinodiscus Navicula


Ciclo diplonte - es.
Fucales

Fucus

23
Cicli vitali

Ciclo aplodiplonte (digenetico


aplo-diplofasico)
Meiosi sporica.
Si alternano 2 generazioni:
– gametofito (n)
– sporofito (2n)

Es: molte macroalghe (alghe


brune, rosse e verdi).

24
Ciclo aplodiplonte - es. Ulvales

Aplodiplonte isomorfo

Ulva

25
Ciclo aplodiplonte - es.
Cutleriales

Aplodiplonte eteromorfo
Gametofito dominante

Cutleria (gametofito)

26
Ciclo aplodiplonte -
es. Laminariales

Aplodiplonte eteromorfo
Sporofito dominante

Laminaria (sporofito) 27
Cicli vitali

Cicli trigenetici
Tipici delle Alghe rosse
evolute.
• Gametofito n
• Carposporofito 2n
• Tetrasporofito 2n

Polysiphonia 28
Alghe Piante terrestri

Presenti tutti i tipi di ciclo Si affermerà il ciclo


vitale aplodiplonte con dominanza
dello sporofito
Gametofito e sporofito Una delle due generazioni
conducono vita autonoma dipende dall’altra

Gametangi e sporangi Gametangi e sporangi


completamente fertili avvolti da uno strato di
cellule sterili

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Ecologia

Modalità nutrizionali:
– autotrofia
– auxotrofia
– eterotrofia facoltativa
– eterotrofia obbligata
– fagotrofia
– parassitismo
– simbiosi

Le alghe vivono in molti ambienti:


– acqua dolce
– mare
– aree salmastre
– ambienti terrestri umidi
30
Ecologia

Alghe planctoniche
Vivono nella colonna d’acqua.
Anche se molte possono muoversi
vengono trasportate dai movimenti
della massa d’acqua.
Sono generalmente microscopiche,
unicellulari o coloniali.

Devono rimanere nella zona eufotica → adattamenti per il


galleggiamento.

31
Ecologia

Alghe bentoniche
Vivono associate al fondo o a vari
substrati.
Il tipo di substrato (sabbia, roccia,
altre piante) può essere selettivo.

32
Cyanophyta

33
Caratteristiche generali

Cyanophyta (Eubacteria).
Dette comunemente alghe blu-
verdi, alghe azzurre o
cianobatteri.
Noti come fossili dal
Precambriano (3 miliardi di a).
Cianobatteri → cloroplasti
degli eucarioti (endosimbiosi).

Differenze con i batteri fotosintetici: compiono una fotosintesi


ossigenica (contengono chl a) → l’atmosfera terrestre si arricchì di O2.

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Citologia
Organizzazione procariotica:
Ribosomi 70S.
Non sono presenti organelli.

Privi di nucleo organizzato e delimitato da membrana.


Una singola molecola di DNA circolare o lineare è localizzata in una
regione della cellula detta nucleoide.
Possono essere presenti dei pezzetti di DNA extracromosomici
(plasmidi) che si replicano autonomamente. 35
Citologia

Esternamente al plasmalemma sono


presenti:
– una spessa parete cellulare:
pluristratificata con uno strato
più o meno spesso di
peptidoglicano (mureina);
– una guaina mucillaginosa più
esterna. Di spessore variabile;
composta da mucopolisaccaridi e
acidi pectici.

→ analogie con quella dei Batteri Gram-.

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Citologia

Citoplasma:
• Cromatoplasma periferico con
i tilacoidi privi della membrana
di avvolgimento e mai
raggruppati tra loro, liberi nel
citoplasma.
• Centroplasma o nucleoplasma
centrale in cui si trova il DNA.

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Pigmenti
Clorofille
– chl a (tutte)
– chl b (proclorofite)
Carotenoidi
– ß carotene
– echinenone (simile al ß carotene)
– xantofille (mixoxantina, zeaxantina)
Ficobiline (4 tipi):
– c-ficocianina blu
– alloficocianina
– c-ficoeritrina rossa
– ficoeritrocianina
Le ficobiline si dispongono sulla superficie
del tilacoide sottoforma di ficobilisomi → 38
captare luce a  via via maggiore.
Riserve

• Amido delle Cyanophyceae: -1,4


glucano ramificato affine al glicogeno
degli animali.
• Cianoficina: proteina composta da
acido aspartico e arginina (riserva di
N): presente sotto forma di granuli
nelle cellule specializzate (acineti,
noduli delle eterocisti, forme di
resistenza).
• Poliphosphate bodies: strutture
sferiche che accumulano P. Presenti in
cellule vecchie.

39
Morfologia
Sono suddivisi in 3 tipi morfologici:
• Unicellulari
• Coloniali
• Filamentosi (semplici o
ramificati); si distinguono per:
• assenza di cellule specializzate
• presenza di cellule
specializzate (acineti,
eterocisti)

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Acineti

Spore durevoli, sopravvivono a


condizioni sfavorevoli in uno stato di
dormienza.
Derivano dall’ingrossamento di una
cellula vegetativa che ispessisce la
sua parete.
Possiedono una parete spessa e
abbondanti granuli di cianoficina.
Possono rimanere quiescenti per molti
Anabaena sp.: filamenti che
anni. germinano dagli acineti

Germinano liberando il protoplasto per rottura della parete o


attraverso un poro originando un tricoma.
41
Eterocisti
Cellule specializzate per la
fissazione di azoto atmosferico.
Più grandi delle altre cellule, di
colore giallo-verde.
La nitrogenasi agisce solo in
assenza di O2.
Bassa concentrazione di clorofilla e
di ficobiline e i tilacoidi sono
reticolati → bassa [O2]
intracellulare.
Sono unite alle cellule adiacenti da
noduli polari contenenti cianoficina.
Le sostanze nutritive vengono
fornite dalle cellule adiacenti
(microplasmodesmi).
42
Unicellulari
Cellule sferiche, ovoidali o cilindriche. Importanti componenti del
picoplancton (0.2-2 µm).

Synechococcus: cellule da ovali


a cilindriche.
Importante componente del
picoplancton marino e dulcicolo,
ma anche bentonico.

Prochlorococcus: 0.5 µm.


Organismo fotosintetico
dominante negli oceani
tropicali e temperati. Possiede
chl-b (proclorofite).

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Colonie
Cellule indifferenziate immerse in
una matrice gelatinosa; possono
avere forma variabile.
Alcune colonie sono formate da
centinaia di cellule: al microscopio
possono apparire nere per la Merismopedia
presenza di vescicole gassose. Gloeocapsa

Microcystis
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Filamenti privi di cellule specializzate
Tricomi uniseriati non ramificati senza cellule specializzate.
Filamento di cellule discoidali tutte uguali ad eccezione delle cellule
terminali.
Spesso formano densi intrecci di filamenti.

Oscillatoria genere molto


Lyngbya
comune. Ha capacità di
rotare e oscillare e ha Simile ad Oscillatoria ma con una
gliding motion. densa guaina mucillaginosa che si
estende oltre la cellula terminale.
45
Filamenti privi di cellule specializzate

Prochlorothrix (proclorofite)
planctonica dulcicola, con vescicole
gassose.

Trichodesmium forma fasci di


filamenti. Comune nelle aree
tropicali.

Spirulina forma fasci di filamenti.


Comune nelle aree tropicali.

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Filamenti con cellule specializzate
Tricomi uniseriati con cellule specializzate che si riproducono mediante
ormogoni.
Talvolta è presente polarità nel filamento con eterocisti e/o acineti alla
base.

Nostoc
Anabaena Aphanizomenon
Presente in ambienti
Planctoniche di acqua dolce terrestri (fotobionte Fasci di filamenti paralleli
e nel mar Baltico dei licheni, simbiosi con circondati da mucillagine
radici di piante acquosa.
vascolari).
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Moltiplicazione

Fissione binaria: avviene per


invaginazione della membrana e della
parete all’equatore della cellula
– specie unicellulari  formazione di
nuovi individui
– specie filamentose  allungamento
di un filamento esistente
Alcuni cianobatteri formano:
– esospore: per divisioni successive
ad un lato di una cellula
– endospore: per divisioni multiple
all’interno di una cellula. Si
liberano per rottura della parete
della cellula madre.

48
Moltiplicazione

Le forme filamentose si possono frammentare


per dare origine a nuovi filamenti.
Nel filamento compaiono cellule specializzate
dette necridi o cellule disgiuntrici a livello delle
quali il filamento si rompe.

I frammenti sono detti ormogoni e


sono dotati di motilità (scivolamento
su superfici solide) grazie a
• estrusione di sostanze
mucillaginose dai pori della parete
• onde contrattili prodotte in uno
degli strati della parete
49
Ecologia

Ubiquitari.
Tolleranza a un grandi variazioni delle
condizioni ambientali.
Distribuite principalmente in ambiente
acquatico ove tollerano un ampio range
di salinità e di temperatura.
Possono vivere in ambienti estremi
(acque termali fino a 75 °C, laghi
ipersalini, ghiaccio), nelle rocce, nei
monumenti, nel suolo e in atmosfera.
Importanza ecologica:
– fotosintesi
– N fissazione
– stabilizzazione dei sedimenti Thermophilic forms: live in extremely high T
of up to 70°C (Yellowstone Park) 50
Ecologia
Synechococcus
Ambiente marino
Cianobatteri unicellulari planctonici si
sviluppano in acque oligotrofiche.
Importanti costituenti del
picoplancton (organismi <2 m).

C. filamentosi formano fasci


galleggianti.

Trichodesmium
Altri crescono su sedimenti mobili
(sabbia e fango), sopra le rocce o
perforando i substrati duri come
endoliti.

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Oscillatoria
Ecologia

Acqua dolce
Sono più diffusi dove c’è abbondanza di
nutrienti.
Spesso originano bloom in laghi eutrofici
con accumulo dei cianobatteri sulla
superficie.
Conseguenze:
– riduzione della funzione ricreativa;
– decomposizione e anossie sul fondo.
Esempi: Anabaena, Aphanizomenon,
Microcystis

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Ecologia

Alcuni cianobatteri producono tossine che


hanno effetto verso i Vertebrati:
– neurotossine  colpiscono i neuroni
– epatotossine  colpiscono il fegato

Nodularia
Tra i generi tossici:
Microcystis, Anabaena, Planktothrix, Aphanizomenon,
Cylindrospermopsis, Phormidium, Nostoc, Anabaenopsis, Nodularia,
Lyngbya

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Ecologia
Ambiente terrestre
I cianobatteri terrestri tollerano ampie variazioni di luce, idratazione
(umidità/siccità), e temperatura (congelamento/scongelamento).
Si sviluppano sopra le rocce colorandole o in fessurazioni, anche in
zone desertiche.

Cianobatteri del suolo: dopo la


pioggia possono svilupparsi
rapidamente in modo cospicuo.
Fungono da biofertilizzatori e
possono modificare la tessitura
del suolo.

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Ecologia

Alcuni C. vivono in simbiosi con altri


organismi: Gloeocapsa e Nostoc sono i
fotobionti dei licheni.
Altri sono associati con Protozoi ove
prendono il nome di cianelle.
Molti invertebrati marini ospitano
cianobatteri come epibionti o
endobionti.

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Ecologia

Nostoc e Anabaena vivono in simbiosi in


tessuti di piante vascolari ove operano la
fissazione dell’azoto.
Oltre 300 generi di Briofite formano
simbiosi stabili con cianobatteri. Sezione delle radici di Cycas
con cianobatteri.

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Dendroceros crispatus with Nostoc cavities
Le alghe eucariote

Da Baldauf, 2008
Le alghe eucariote
ARCHAEPLASTIDA
– Glaucophyta
– Rhodophyta
– Chloro/Streptophyta

EXCAVATA
– Euglenophyta

S STRAMENOPILI
– Bacillariophyceae, Phaeophyceae etc.
A ALVEOLATA
R – Dinophyceae

RHIZARIA
– Chlorarachniophyta

Cryptophyta 58
Haptophyta
Origine delle alghe eucariote

Endosimbiosi primaria
Un eterotrofo ingloba un
cianobatterio 
• alghe rosse (Rhodophyta)
• alghe verdi
(Chlorophyta/Streptophyta)

59
Origine delle alghe eucariote

Endosimbiosi secondaria
Un eterotrofo ingloba un’alga eucariote
(i cui plastidi sono il risultato di
un’endosimbiosi primaria) 
• Cryptophyta
• Haptophyta
• Molte Dinophyta
• Stramenopili (Diatomee,
Phaeophyceae etc.)
• Euglenophyta
• Chlorarachniophyta

60
Origine delle alghe eucariote

Endosimbiosi terziaria
Un eterotrofo ingloba un’alga eucariote i cui
plastidi sono il risultato di un’endosimbiosi
secondaria 
• alcune Dinophyta

61
Archaeplastida

Da Baldauf, 2008
62
Archaeplastida

Organismi dotati di cloroplasti con chl a, acquisiti in seguito ad


endosimbiosi primaria.
Comprendono:
– Glaucophyta
– Rhodophyta (alghe rosse)
– Chloroplastida (alghe verdi e piante terrestri)

63
Archaeplastida

Phylum Rhodophyta
alghe rosse

64
Classe Rhodophyceae

Comprendono circa 600 generi e 6000 specie distribuite per lo più in


ambiente marino.
Sono sia unicellulari ma per lo più pluricellulari e sono il gruppo di
macroalghe più diversificato come numero di specie.

65
Struttura cellulare

Parete:
– componente fibrillare (reticolo di cellulosa)
– componente amorfa (galattani solforati: agar e carragenano). È
molto abbondante  pareti meno rigide

Corallinales: incrostazioni di
cristalli di calcite nella parete.

66
Struttura cellulare

Cloroplasti da uno a numerosi.


Forma stellata o lobata o
discoidale.
2 membrane e tilacoidi singoli
(sono il risultato di una
endosimbiosi primaria). Pigmenti:
– clorofilla a e d;
– carotenoidi ( e  carotene,
luteina e zeaxantina);
– ficobiline.
Riserve: amido delle floridee
 1,4 glucano ramificato (=
glicogeno) nel citoplasma.

67
Struttura cellulare

Assenza di flagelli  profonde


conseguenze nella riproduzione 
evoluzione di cicli vitali trifasici.
Assenza di stadi flagellati.
Assenza di centrioli: nella mitosi:
compaiono dei centri di organizzazione
dei microtubuli chiamati nuclear
associated organelles (NAO) o anelli
polari.

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Morfologia

• Unicellulari
• Filamentose
• Pseudoparenchimatiche (= associazioni
di filamenti, senza continuità
citoplasmatica).

L’attaccamento al substrato è assicurato


da rizoidi unicellulari o pluricellulari, più o
meno complessi e uncinati.

69
Pit connections

Perforazioni che permangono dopo la fine della mitosi


e che vengono poi chiuse da un “tappo” di glicoproteine
(pit plug).
Costituiscono un legame strutturale tra le cellule:
tengono unite le cellule (le pareti non rigide avrebbero
ostacolato la formazione di talli pluricellulari).
Sono caratteristiche delle R. mentre non si trovano in
nessun gruppo di alghe.

70
Riproduzione agamica
Unicellulari: divisione cellulare (mitosi). Molte si riproducono solo
agamicamente.
Pluricellulari:
• riproduzione agamica con monospore che germinando ricostituiscono
il tallo parentale

• Monosporangi: sporangi che


producono solo una spora per
sporangio (monospora)
destinata a riformare il tallo
parentale;
• in alcuni generi esistono
polisporangi che producono più
spore per sporangio.

71
Riproduzione sessuata
Le alghe rosse presentano cicli
vitali molto complessi digenetici o
trigenetici.

Strutture riproduttive
• Carpogoni (gametangi ♀): parte
basale dilatata contenente
l’oosfera e estremità allungata
(tricogino) atta a ricevere lo
spermazio. Molti testi considerano
il carpogonio il gamete ♀.
• Spermatangi (gametangi ♂):
producono spermazi =gameti ♂ non
flagellati che iniettano il proprio
nucleo nel tricogino, a fecondare il
gamete ♀.
72
Classificazione

7 classi

Classificazione informale:
• cianidiofite
• bangiofite (=bangioidee)
• florideofite (=floridee) 73
Suddivisione

Bangioidee Floridee
unicellulare
filamentoso
tallo filamentoso
pseudoparenchimatico
laminare
crescita generalmente diffusa apicale
cloroplasti 1 stellato molti discoidali
mannani
parete xilani cellulosa
cellulosa
monogenetico generalmente
ciclo vitale
digenetico trigenetico

strutture
indifferenziate differenziate
riproduttive
74
Cianidiofite
Unicellulari e coccali.
Estremofile obbligate. Vivono in aree
vulcaniche, geyser e solfatare. pH 0.5-5, T
50-55 °C e T atm fino a 100 °C.

Cyanidium

75
Galdieria
Bangiofite

Bangioidee
Tallo a struttura
filamentosa o foliosa.
Cicli vitali aplodiplonti
Il carpogonio non presenta il
tricogino.

Bangia: filamenti non


ramificati uniseriati che
divengono pluriseriati con
l’età.
76
Bangiofite

Porphyra sp.
Tallo laminare mono o
bistratificato, dal colore variabile
(giallo, oliva, rosa o rosso).

Ciclo aplodiplonte eteromorfo:


• macrotallo folioso (fase n)
• microtallo filamentoso (Conchocelis) (fase 2n) in grado di forare le
conchiglie calcaree dei molluschi.

La fase a Porphyra è una fase invernale annuale, mentre la fase a Conchocelis


è perenne, e resiste per anni assicurando la sopravvivenza della pianta durante
l’estate (estivazione). 77
Ciclo di Porphyra
Il tallo folioso è il
gametofito n.
Alcune cellule vegetative
si trasformano in:
• spermatangi 
spermazi
• carpogoni  oosfera
Lo zigote (mitosi) → 4-
32 carpospore (2n).
Ogni carpospora →
sporofito 2n (fase a
Conchocelis)
Ogni sporofito produce sporangi (conchosporangi) → spore (conchospore)
→ gametofito. 2 ipotesi:
• i conchosporangi compiono meiosi  spore n
78
• le conchospore sono 2n e la meiosi avviene alla loro germinazione.
Florideofite

Il carpogonio presenta il tricogino, atto alla cattura dello spermazio.


Sono suddivise in vari ordini.
Talli pseudoparenchimatici. Si distinguono 4 tipi morfologici di base:
1) talli filamentosi ramificati
2) talli eretti carnosi e fogliosi
3) talli incrostanti (comprese le forme calcaree)
4) talli calcarei eretti

79
Florideofite
Talli filamentosi ramificati
Filamenti che crescono su rocce o su altre alghe.
Si attaccano al substrato attraverso filamenti basali
striscianti o talvolta con un peduncolo unicellulare da
cui si diparte la porzione eretta (talli eterotrichi).

Batrachospermum

Ceramium pallidum Polysiphonia lanosa


80
Florideofite

Talli eretti carnosi e foliosi


Talli pseudoparenchimatici che si attaccano al
substrato tramite un peduncolo discoidale.

Gracilaria blodgettii

Halymenia
floresia Hypoglossum hypoglossoides 81
Florideofite

Talli incrostanti
Crescono aderenti al substrato. Alcuni
possono essere calcificati.

Hydrolithon reinboldii
82
Florideofite

Talli calcarei eretti


Presentano dei distinti segmenti calcificati
che si alternano con giunzioni non
calcificate flessibili.

Corallina sp.

Amphiroa sp. 83
Ciclo trigenetico

Si alternano 3 generazioni:
gametofito (n)  carposporofito (2n)  tetrasporofito (2n)
La meiosi avviene all’atto di formazione delle tetraspore.
Gametofito e tetrasporofito sono organismi indipendenti mentre il
carposporofito è impiantato sul gametofito ♀.
Gametofito e tetrasporofito possono essere tra loro uguali (alternanza
di generazione isomorfica) o diversi (alternanza di generazione
eteromorfica).

84
Gametofito ♂ 
spermatangi  spermazi
Gametofito ♀  carpogoni
 oosfera
Dopo la fecondazione lo
zigote trasferisce il nucleo
in una cellula ausiliaria 
ammasso di filamenti 2n
(carposporofito) che rimane
attaccato al gametofito ♀.
Carposporofito 
carposporangi  carpospore
2n.
Germinazione delle
carpospore→ tetrasporofito
(2n) → tetrasporangi 
tetraspore (n) per meiosi.
Esse germinano e formano i
gametofiti. 85
Distribuzione ed ecologia

Marine per lo più. Vivono su substrato


roccioso o come epifite.
Presenti a tutte le latitudini ma sono
molto più abbondanti nei tropici.
Vivono a tutti i livelli di profondità, dal
piano intertidale a quello circalitorale. Trottoir una tipica formazione
del piano intertidale
Ficoeritrina: assorbe le λ corte
(assorbe nel blu e trasmette nel rosso)
→ adatte a vivere a elevate profondità.
A volte le generazioni
tetrasporofitiche e gametofitiche
presentano differenti distribuzioni
spaziali e temporali.

Alghe rosse nel coralligeno 86


Utilizzo
Circa 300 specie di alghe rosse sono
economicamente importanti:
– uso alimentare: in Asia e nelle
regioni Indopacifiche (es.
Porphyra).
– estrazione dei polisaccaridi
solforati costituenti della parete
cellulare (ficocolloidi):
• Agar:
• gelatine alimentari;
Agar
• capsule farmaceutiche;
• mezzi di coltura di microrganismi.

• Carragenano:
• paste dentifrice
• cosmetici
Carragenano
• alimenti (cioccolato al latte, gelati, 87
dessert)

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