Sei sulla pagina 1di 3

2° Progetto: Il luogo dell’anima, un “Buen retiro” destinato ad un artista, in una località reale

sulla punta del Gargano


(progetto di due-tre persone)

1-SCOPERTA DELLA GEOGRAFIA E DEL CLIENTE ( Visualizzazione dell’orografia- viste,


costruzione dell’identità dell’utilizzatore)

Verifica del modello collettivo scala 1:100


Verifica della cartografia del diorama del paesaggio
Costruzione del profilo cliente:
Un artista viene assegnato ad ogni gruppo, scultore, pittore, artista mat-visual, architetto, poeta,
scrittore, musicista.
Costruzione della documentazione sul personaggio.
Costruzione delle necessità materiali e spirituali del personaggio.
Costruzione del carattere dello spazio consono al personaggio.

Il gruppo si impegna a scoprire due enti: il luogo come frammento specifico di un sistema più vasto,
una esemplificazione in piccolo dei caratteri prevalenti di una porzione di geografia storicizzata, il
soggetto che abiterà, con la sua biografia, le sue opere, le sue presunte idealità, cultura,
idiosincrasie, desideri.
Il primo ente è tangibile, occorre costruire rapidamente una griglia interpretativa-visiva, un abaco
di riferimenti della storia del luogo, il carattere del suolo, il carattere della vegetazione spontanea, il
carattere delle colture e della loro messa a dimora, il carattere delle opere di costruzione del
paesaggio.
Il secondo ente è (per quanto concreto) del tutto immateriale, viene ricostruito dalla sua opera per
ipostasi, che devono accostare, progressivamente la persona, così come il gruppo la scopre, a
presunti desideri del modo di vivere e muoversi nel suo “Buen Retiro”.
1° settimana

2-SCOPERTA DEL PROGRAMMA (Visualizzazione della quantità planimetrica e delle qualità


poetiche della loro utilizzazione)

Camera pubblica, del giorno, del lavoro, della parola, del silenzio, dello sguardo, dell’accoglienza,
della pigrizia, dell’attività, del sonno, della presentazione, della lettura, della musica, del video, del
cibo, 30-100 mq(3 ipotesi)
Camere del sonno, della solitudine, della compagnia, della meditazione, dell’angoscia, del
risveglio, dei sogni, 14-20 mq (2 ipotesi)
Camera umida, del corpo, dell’igiene, della solitudine, dello sguardo, del caldo, del fresco
10-20 mq ( 2 ipotesi)
Camera del fuoco, del cibo, dell’alchimia, del desiderio, del peso e della leggerezza 8-30 mq
( 1 ipotesi)
Filtri interno esterno (libero)
Schizzate tridimensionalmente
Riprodotti su tessere colorate in scala 1:50

Il gruppo deve cominciare a immaginare le destinazioni “pratiche” secondo una nuova ottica.
Esaminate le componenti dimensionali e prestazionali di ogni spazio, occorre riordinarle secondo
un criterio “significativo”.
Il significato è la ricerca degli elementi architettonici che producono, attraverso la materialità della
costruzione, uno spazio che parla di una condizione immateriale, spirituale, del luogo da costruire
per abitare.
“Abitare poeticamente” comporta da parte dell’architetto una trasfigurazione del dato strumentale,
sempre presente e fondativo, in una definizione tettonica che soddisfi l’immaginario del vivere
attribuito alla persona, cultura, attività del cliente.
I diversi luoghi sono pertanto portatori, attraverso un uso preminente, di una condizione di spazio
adatta all’uso specifico, ma anche capace di introdurre in quell’uso, la particolare connotazione che
lo travalica, che lo annienta, per determinare una nuova leggerezza del vivere, più legata ai desideri
che ai bisogni dell’uomo. Una nuova libertà

2°-3° settimana

3-SCOPERTA DEL BINOMIO TRACCIATO-DISPOSIZIONE (Guide per impostare l’idea)

L’ingresso alla nuova architettura avviene dalla copertura.


L’architettura si innesta nel suolo e si apre su tre direzioni.
Esterno-Schema di arrivo(Paesaggio/ Distribuzione del sito/ Quota/ Vista/ Orientamento)
Interno- Schema spazi serventi- spazi serviti ( 1° ipotesi –Circolazioni-funzioni)
Interno- Schema vista e orientamento sull’esterno da spazi serventi- da spazi serviti
(2° ipotesi- Circolazioni- paesaggio)
Interno- Schema artificio- natura ( 3° ipotesi circolazione interna- orografia)

Schizzi di intenzione ( uno per ogni soggetto) e modello concettuale di tutti insieme

E’ il passaggio dai tasselli alla corografia.

Arrivo
Le possibilità di posizione del “Retiro” riguardano, l’avvicinamento alla casa, la vista e le
esclusioni della vista che dalla decisione discendono.
Riguardano il radicamento o l’indifferenza all’orografia.
Riguardano il possibile sviluppo dei luoghi abitati, interni alla costruzione, rispetto a vista e
orografia.

Organizzazione interna (circolazioni-funzioni)


Il posizionamento decide diverse, possibili, disposizioni dei luoghi abitati all’interno
Lo studio delle possibili permutazioni di essi rispetto agli spostamenti principali interni e il senso da
dare nelle relazioni tra le diverse destinazioni dei luoghi interni.

Rapporto interno esterno (circolazioni-paesaggio, funzioni-paesaggio)


Riguarda la relazione dagli spazi di spostamento verso il panorama e dai luoghi deputati verso il
panorama. Questa attenzione concorre a modificare le relazioni meramente funzionali tra le attività.

Rapporto tra suolo, vista e modo dell’abitare (circolazione interna-orografia)


Con questo capitolo ragioniamo sui diversi gradi di contaminazione tra l’artificio costruito e il
supporto geografico. In ultima analisi tutto il risultato sarà artificiale, ma l’assunzione o meno delle
variazioni altimetriche all’interno del progetto e , nel caso di assunzione, i diversi gradi e modi di
realizzarla, producono una maggiore o minore contaminazione tra preesistenza e manufatto.
In questo percorso è vitale costruire il “frame”, tra interno esterno, togliendolo dal semplice
diaframma opaco-traforato-trasparente, ma ricercandolo in una concatenazione di “spessori
abitabili, che distinguano-connettano, lo spazio interno con il paesaggio. Quello che abbiamo
definito al primo capitolo “filtri interno-esterno”.

4° -5°settimana

4-SCOPERTA DEL PAESAGGIO INTERNO- SPAZIO- ATMOSFERA

Sviluppo del progetto (modello di studio disegni a mano ) fino agli elaborati finali : Piante e
sezioni 1:100 con contesto, modello in cartonlegno 1:100 con contesto da inserire nel modello
collettivo. Le piante finali, e le viste possono essere redatte in formato elettronico.

Nello sviluppo del lavoro del capitolo precedente si riordinano qui i “percorsi” elencati nelle
“circolazioni”, attorno al concetto di “forma maggiore”
Quel palinsesto capace di rendere compatibili le aspettative che i diversi approcci hanno generato.
La “Forma maggiore” è una rinascita del progetto attorno all’ideogramma che sintetizza i passaggi
fatti e li trasfigura in un “soggetto” dotato di identità e capace di “accogliere” i luoghi funzionanti,
aggregati e disposti come desiderato, in una forma significativa.
Significativa del luogo fenomenologicamente interpretato dai passaggi del progetto, significativa
delle attività, fenomenologicamente aggregate e più volte disaggregate, significativa dell’identità
dell’architettura rispetto ai due punti precedenti.
In questo passaggio si costruisce, con la forma maggiore, l’idea fisica del “microcosmo” che il
progetto pretende di offrire e che costituisce la versione contemporanea del concetto di “Tipo
edilizio”
Il significato si costruisce con l’uso “distratto” dello spazio, per produrre la semantizzazione
dell’uso. Un edificio, senza parole, racconta le ragioni della sua esistenza e le trasmette senza
parole.
Ricercare , attraverso la “costruzione di senso” le ragioni della forma e costruirla in modo che non
sia la sommatoria di esse, ma che tutte le contenga è l’obiettivo.
6°-7°-8° settimana

Potrebbero piacerti anche