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Sgambi, Luca
ABSTRACT
Benché sia forse il materiale da costruzione più diffuso, il comportamento delle strutture in calcestruzzo
armato in campo non lineare presenta ancora diversi aspetti di non facile comprensione e model-lazione.
In questo lavoro si vuole eseguire una panoramica sullo sviluppo dei modelli matematici atti a defini-re il
comportamento di questo materiale, analizzando i legami costitutivi presenti nei più diffusi codici di cal-colo
commerciali. Una serie di test sono eseguiti allo scopo di confrontare differenti codici di calcolo sulla loro
capacità di riprodurre i classici domini di rottura (in regime uniassiale, biassiale e triassiale). Un esempio
finale, su di una trave a shed dalla geometria complicata, mette in evidenza le capacità di modellazione
nume-rica dei moderni software.
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SOMMARIO: Benché sia forse il materiale da costruzione più diffuso, il comportamento delle strutture in
calcestruzzo armato in campo non lineare presenta ancora diversi aspetti di non facile comprensione e model-
lazione. In questo lavoro si vuole eseguire una panoramica sullo sviluppo dei modelli matematici atti a defini-
re il comportamento di questo materiale, analizzando i legami costitutivi presenti nei più diffusi codici di cal-
colo commerciali. Una serie di test sono eseguiti allo scopo di confrontare differenti codici di calcolo sulla lo-
ro capacità di riprodurre i classici domini di rottura (in regime uniassiale, biassiale e triassiale). Un esempio
finale, su di una trave a shed dalla geometria complicata, mette in evidenza le capacità di modellazione nume-
rica dei moderni software.
- Per (0.00 ≤ σ/fc ≤ 0.30) l’andamento delle de- La forma della curva σ = σ(ε) rimane pressoché
formazioni è pressoché lineare. Lo stato di micro- simile per calcestruzzi a bassa, media ed alta resi-
fessurazione preesistente al carico resta pratica- stenza. La forma di tali curve è strettamente legata
mente invariato e l’energia interna disponibile è all’evoluzione del processo di microfessurazione
inferiore a quella richiesta per la propagazione del- all’interno del provino. I calcestruzzi ad alta resi-
la frattura a livello microscopico. Il valore σ = stenza possiedono in genere un tratto iniziale, con
0.30 fc, viene difatti indicato come valore soglia per andamento prossimo al lineare, più esteso ed un
il comportamento elastico del materiale (Kotsovos comportamento ultimo più fragile.
& Newmann).
Anche la conoscenza del comportamento del dal rapporto acqua-cemento, dal tipo e dalla mas-
calcestruzzo a trazione ha grande importanza per- sima dimensione degli inerti e dall’età del calce-
ché da esso dipendono i meccanismi in base ai struzzo. Secondo il CEB-FIP MC90 l’energia di
quali si sviluppano i comportamenti deformativi frattura può essere stimata, in prima approssima-
degli elementi strutturali a flessione, taglio e tor- zione, con riferimento alla resistenza a compres-
sione. L’analisi sperimentale del comportamento sione del calcestruzzo e tenendo conto la massima
del calcestruzzo a trazione è però più complessa, e dimensione degli inerti.
per determinarne le caratteristiche di resistenza
vengono utilizzate sia prove dirette che prove indi- G f = G f 0 ( fcm f cm0 )
0.7
(1)
rette.
Anche in trazione la non omogeneità del mate-
riale e la presenza di microfessure all’interfaccia in cui fcm è la resistenza media a compressione,
tra gli inerti e la matrice cementizia, influenzano in fcm0 è una resistenza media di compressione di rife-
modo determinante il comportamento meccanico rimento pari a 10 N/mm2 e Gf0 è un’energia di frat-
del calcestruzzo. tura di riferimento dipendente dalla dimensione
L’applicazione di uno stato tensionale monoas- massima degli inerti secondo i valori riportati in
siale ed uniforme di trazione, non da luogo ad una Tabella 1.
crescita significativa della microfessurazione sino
ad un’intensità del carico pari a circa il 70% della Tabella 1: Valori dell’energia di frattura di riferimento in
resistenza a trazione. Sino a questo livello del cari- funzione del diametro massimo degli inerti.
co il diagramma tensioni-deformazioni si mantiene
dmax [mm] 8 16
pressoché lineare.
Con l’aumentare del carico, il sistema microfes- Gf0 [N/mm] 0.025 0.030
surativo inizia a propagarsi. Alcune fessure di
maggiore estensione sviluppano una zona cosiddet-
ta di processo, consistente in un sistema di micro- La resistenza a trazione del calcestruzzo dipen-
fessure più o meno parallele tra loro, ma disconti- de sostanzialmente dagli stessi parametri che ne in-
nue e normali alla direzione del carico. fluenzano la resistenza a compressione, ovvero
L’estensione della zona di processo è, nella mag- dalle proprietà della pasta di cemento idratata e da
gior parte dei casi, limitata. Nel calcestruzzo in tra- quelle di adesione tra matrice cementizia ed inerti.
zione è quindi più accentuato che non in compres-
sione, il carattere discreto del processo di rottura.
Aumentando il carico, la zona di processo si
sviluppa sino ad uno stato critico in corrispondenza
del quale l’espandersi instabile della fessurazione e
la frattura del provino improvvisa ed incontrollata
possono essere evitate solo riducendo le tensioni
esterne applicate. A questo stadio, in corrisponden-
za alla sezione critica, si manifesta un netto incre-
mento della deformazione, dovuto ad un ulteriore
sviluppo della zona di processo ed all’aprirsi delle
fessure, mentre nelle zone lontane da tale sezione
la tensione di trazione si riduce. La resistenza ulti-
ma dipende dalle modalità di propagazione delle
microfessure, che si sviluppano fino a congiungersi
tra loro ed a formare un fronte continuo.
Mhor – Coulomb
2 parametro
Drucker – Prager
Criteri di rottura
Bresler – Pister
3 parametro
William-Warnke
Ottosen
4 parametro
Hsieh-Ting-Chen
5 parametro William-Warnke
Figura 5: Frontiere di rottura in regime di compressione trias- Figura 6: Criteri di rottura per il calcestruzzo.
siale.
3 I CRITERI DI ROTTURA
hn = L/n
σ σ σ σ materiale
σ0
ε ε ε ε
Figura 8: Confronto tra criterio di Ottosen e test biassiali di Figura 9: Localizzazione delle deformazioni nell’elemento
Kupfer. più debole.
-1
-1.2
-1.4
σ2 / fcu
-1.6