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Liceo Scientifico Galileo Galilei – Trento

Esame di Stato 2021


Classe 5 sezione B_SA

Elaborato concernente le discipline di indirizzo


Matematica e Fisica
Il Candidato risolva e discuta il seguente problema e i seguenti quesiti avendo cura di
spiegare il ragionamento seguito, richiamando e illustrando quelli che a suo parere
sono i fondamenti teorici necessari per la soluzione, le approssimazioni fatte, le
tecniche utilizzate.

Problema
Una spira quadrata rigida di lato l, massa m e resistenza elettrica R è immersa in una
regione A (in rosso nella figura), illimitata in una direzione, ove è presente un campo
magnetico ⃗B , uniforme e costante, entrante nella pagina. La spira è sottoposta ad
una forza costante, F⃗EXT , diretta parallelamente all’asse x indicato in figura.

Nell’istante t0 = 0 il lato sinistro della spira è allineato con il bordo sinistro della
regione A e la velocità della spira, indicata con v⃗0 , ha direzione e orientazione
coincidenti con quelle dell’asse x. Il moto avviene in una dimensione e la spira
mantiene sempre l’orientazione iniziale (due lati paralleli all’asse x). Sono
trascurabili gli effetti dell’autoinduzione e delle forze di attrito.
1. Si descrivano le forze agenti sulla spira, illustrando le leggi fisiche rilevanti
per il problema. Si mostri che viene indotta nella spira una corrente elettrica
I = Blv/R, ove v è il valore istantaneo della velocità, e che, di conseguenza,
sulla spira agisce una forza di modulo pari a FL = (B2l2/R) v.
2. Ricordando la relazione differenziale tra velocità e accelerazione, dimostrare
che la velocità della spira deve soddisfare la seguente equazione
2 2
dv B l
m = F EXT − v con v(0) = v0
dt R

e che la funzione v(t) = a0τ + (v0 – a0τ)·e-t/τ è soluzione di tale equazione.


Dedurre l’espressione delle costanti τ e a0 in termini dei parametri assegnati.

3. Dimostrare che la spira percorre, sotto l’azione delle forze agenti su di essa,
nell’intervallo di tempo t, a partire da t0 = 0, un tratto
2 −t / τ
s(t) = (v 0 τ − a0 τ )⋅(1 − e ) + a0 τ⋅t (1)
Dimostrare che la spira esce completamente dalla regione A. Discutere cosa
succede, utilizzando un metodo a scelta, nel caso di forza esterna F⃗EXT
orientata verso destra (FEXT < 0).

4. Si supponga ora la forza F⃗EXT nulla. Nella nuova equazione ottenuta dalla
(1), astraendo dal significato fisico, si ponga s/v0 = y , t = 1 e τ = x. Si studi la
funzione così ottenuta.
5. Considerata la superficie R compresa tra il grafico della funzione, l’asse delle
ascisse e il semipiano di equazione x ≥ 1, si chiede di calcolare il volume del
solido di base R le cui sezioni con piani ortogonali all’asse delle ascisse sono
dei triangoli di altezza che varia in base alla legge h(x) = 1/x4.
Quesiti

QUESITO 1

Nella regione piana limitata dalle curve di equazione


y = √1 − x y = − 2 √1 − x
2 2

inscrivere un rettangolo R con i lati paralleli agli assi cartesiani e determinare quello
di area massima.
Calcolare la probabilità che, scegliendo a caso un punto del dominio D delimitato
dalle due curve, il punto appartenga al rettangolo di area massima inscritto in D.
Si ripeta la scelta tre volte, supponendo le scelte indipendenti. Si calcoli quindi:
a) la probabilità che il punto appartenga ad R almeno due volte;
b) la probabilità che il punto cada in R solo la terza volta.

QUESITO 2

Determinare per quali valori di b ∈ R risulta derivabile la funzione

{
sin (πbx) per x<1
x2
f ( x) = 1
x − ∫ et − t dt per x⩾1
3

2
1

Fra i valori trovati, prendere il più piccolo positivo e per la funzione così ottenuta si
dica se è applicabile il teorema di Lagrange nell’intervallo [-1 ; 1].
In caso affermativo determinare i punti la cui esistenza è garantita dal teorema.
QUESITO 3

Nel triennio 1943-45, nell’ambito del progetto Manhattan, per ottenere uranio
altamente arricchito, necessario per la costruzione di un ordigno nucleare a fissione,
si adottarono tre diverse tecniche per separare gli isotopi dell’uranio. Una di queste
era la “separazione magnetica”, che prevedeva l’impiego di macchine chiamate
calutroni, che sostanzialmente funzionavano come degli spettrometri di massa.
Il procedimento consiste nello ionizzare atomi di uranio e successivamente accelerarli
facendoli passare attraverso una d.d.p. (differenza di potenziale) ΔV. Gli ioni
accelerati entrano un una regione dove è presente un c.m. (campo magnetico) ⃗B
uniforme e costante, perpendicolare alla direzione di moto degli ioni. Dopo aver
descritto un semicerchio all’interno della regione con c.m., gli ioni si depositano in
apposite cellette collocate nelle posizioni indicate in figura (posizioni 1 e 2).
Sapendo che l’intensità del c.m. è B = 0,2 T e supponendo che gli atomi di uranio
siano tutti ionizzati positivamente una volta, quanto deve valere la d.d.p. acceleratrice
se si vuole che i punti di deposito degli isotopi 235U e 238U siano separati da una
distanza d = 1 cm?
In questo caso quanto valgono i raggi delle traiettorie seguite dai due tipi di isotopi?
Se si dimezzasse l’intensità del c.m., di quale fattore dovrebbe variare la d.d.p.
acceleratrice, per ottenere sempre la stessa separazione d fra i due punti di deposito?
QUESITO 4

Considerando il Sole come un corpo nero alla temperatura T = 5800 K, si faccia una
stima approssimativa della frazione di energia elettromagnetica emessa da questa
stella nella regione spettrale del visibile (400 nm – 700 nm) rispetto al totale
dell’energia emessa sotto forma di onde elettromagnetiche. Si cerchi di ottenere una
buona approssimazione, limitando comunque il calcolo a pochi passaggi.

QUESITO 5

Scelto liberamente un modello di situazione fisica studiato, si dia la sua impostazione


e risoluzione utilizzando i metodi dell'analisi.

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