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Regione Emilia-Romagna

Bologna, 01 aprile 2011


Al Presidente dell’Assemblea
Matteo Richetti
Sede

RISOLUZIONE

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che
Il Piano Energetico Regionale dell'Emilia-Romagna (PER), approvato con
deliberazione di Giunta Regionale n. 141 del 14 novembre 2007, pone tra i
propri obiettivi generali quello di “favorire lo sviluppo e la valorizzazione delle
risorse endogene” (cfr. cap. 3.1 del PER, pag. 37) e di garantire la sicurezza,
continuità ed economicità degli approvvigionamenti anche attraverso “lo
sviluppo degli investimenti in ricerca e valorizzazione delle risorse endogene,
anche marginali” (cfr. cap. 7.3 del PER, pag. 164);
I giacimenti minerari- tra cui anche quelli di idrocarburi- rappresentano
nell’ordinamento giuridico nazionale beni facenti parte del patrimonio
indisponibile dello Stato, la cui ricerca e sfruttamento sono considerati di
interesse pubblico ed effettuati da imprese private aventi i necessari requisiti
tecnico-economici in regime giuridico di concessione;
i titoli previsti dalla normativa mineraria per la ricerca e la coltivazione di
idrocarburi sono rilasciati, per la terraferma, dal Ministero dello Sviluppo
Economico d'intesa con la Regione interessata, a seguito dell’espletamento
delle procedure in materia di valutazione di impatto ambientale, di competenza
regionale;

Preso atto che


La procedura relativa al permesso denominato “Fiume Secchia” si è conclusa
positivamente con prescrizioni, come deliberato con Delibera di Giunta n. 368
del 28/03/2011, sulla base del giudizio formulato dalla Conferenza di Servizi
nel “Rapporto sull’Impatto Ambientale” del progetto, sottoscritto in data
22/02/2011;

Gruppo Partito Democratico, V.le A. Moro 50, 40127 Bologna


Regione Emilia-Romagna

Sono attualmente in corso di istruttoria le procedure di VIA inerenti i permessi


di ricerca idrocarburi “Fiume Reno” e “Fiume Panaro”;
Il giudizio motivato sulla compatibilità ambientale delle attività di ricerca
previste dai permessi in oggetto sarà formulato dalle Conferenze di Servizi al
termine di detta istruttoria, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa
vigente che richiama la necessità di attenersi ai reali impatti attesi a seguito
della realizzazione dei progetti sottoposti a VIA;

Tenuto conto
Degli impegni derivanti dall’adesione al Protocollo di Kyoto;
Del Programma 20-20-20 dell’Unione Europea e della discussione in corso fra i
Paesi dell’Unione sulla opportunità di elevare ancora tali obiettivi, in particolare
per quanto riguarda il taglio delle emissioni di gas serra;
Delle conseguenze inevitabili che la comunità internazionale dovrà trarre dal
drammatico incidente alla centrale nucleare di Fukushima in Giappone, per
quanto attiene al ricorso al nucleare civile ed alla necessità di puntare con
maggiore decisione al risparmio energetico ed alle fonti rinnovabili;
Della volontà espressa dalla Giunta regionale di voler accelerare, con il nuovo
Piano triennale di attuazione del Piano Energetico- che sarà discusso e
approvato dall’Assemblea-, gli interventi di efficientamento energetico e di
sviluppo delle energie rinnovabili;
Dell’impegno teso a collocare l’Emilia-Romagna fra le regioni di testa nel
rinnovamento della politica energetica e nello sviluppo delle tecnologie e
produzioni per il risparmio e l’energia pulita, puntando inoltre al conseguimento
di obiettivi di riferimento superiori a quelli del burden sharing attribuito dalla
UE all’Italia;

Considerati inoltre
Le legittime preoccupazioni espresse dalle popolazioni locali e dai Comuni in
merito all’impatto delle attività di ricerca e coltivazione degli idrocarburi;
Il necessario avvallo da parte della Commissione per gli idrocarburi e le risorse
minerarie (CIRM), di cui fa parte anche un rappresentante della Regione, dei
risultati della ricerca;
I meccanismi che regolano la concessione di “coltivazione di idrocarburi”,
sottoposta ad apposita e autonoma procedura di VIA i cui risultati peraltro non
portano automaticamente alla concessione del diritto esclusivo di coltivazione
(20 anni, prorogabili di altri dieci);

Gruppo Partito Democratico, V.le A. Moro 50, 40127 Bologna


Regione Emilia-Romagna

Invita la Giunta
A seguire con la massima attenzione, a livello tecnico e politico, le procedure di
VIA inerenti le richieste di permesso di ricerca denominate “Fiume Reno” e
“Fiume Panaro” e ogni altra analoga richiesta, garantendo la trasparenza e
l’informazione alle popolazioni secondo le vigenti disposizioni normative, in
collaborazione con gli Enti Locali;
Ad applicare con rigore e responsabilità, nel rispetto dei diritti tutelati dalla
legge, il Principio di Precauzione laddove gli interventi non offrano- anche in
presenza di dettagliate prescrizioni- garanzie sufficienti di tutela della sicurezza
e della salute della popolazione, dei beni storici, del paesaggio, del territorio e
dell’ambiente più in generale;
Di predisporre, ove non fossero già esistenti ed adeguati, gli approfondimenti
scientifici necessari a valutare gli effetti della “coltivazione degli idrocarburi”
nei siti specifici ove ne venisse fatta richiesta con particolare attenzione ai
rischi di sismicità, indotta dalle esplorazioni e/o dalle eventuali estrazioni.

Gruppo Partito Democratico, V.le A. Moro 50, 40127 Bologna

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