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Lo s Quaderno
RIVISTA DI DISCUSSIONE CULTURALE

Da soli o in compagnia?
Sommario
Editoriale........................................................................................................3

Sull’isola deserta, da soli o in compagnia


Alberto Brodesco.................................................................................................4

Elogio del camminare da soli


In praise of walking alone
Antonella Montedoro............................................................................................7

Soli o accompagnati:
Riflessione da uno sportello pubblico (passando per Philip Dick)
Nicola Messina..................................................................................................12

Solitudine e compagnia della società occidentale.


Note autobiografiche sulla responsabilità socio-culturale
Umberto Postal.................................................................................................15

Rapporti moderni
Peter Schaefer..................................................................................................18

La scrittura: Da soli o in compagnia?


Writing: Alone or in company?
Andrea ‘Mubi’ Brighenti......................................................................................23

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Editoriale
Quando abbiamo lanciato il tema `da soli o in compagnia?´ ci aspettavamo che la maggior
parte delle persone si sarebbero schierate risolutamente dalla parte della compagnia.
D´altra parte, se non si pensasse che qualche forma di compagnia è necessaria o
auspicabile, non ci si prenderebbe il disturbo di scrivere per una rivista, men che meno di
editare la stessa.
Ci ha stupito perciò vedere l´ago della bilancia dell´interesse pendere in qualche modo
dalla parte della solitudine. Certo, il tema è molto frequentato, ad esempio nei dibattiti
sull´individualizzazione della società e sulla `solitudine del cittadino globale´. Ma
evidentemente c´è ancora molto da dire e il tema è piuttosto sentito.
`Da soli o in compagnia´: tema, abbiamo detto; ma in effetti nient´altro che uno spunto. Si
sarebbe potuto parlare di moltissime altre cose che non sono state affrontate nel giro di
queste pagine: dalla migrazione delle persone, che rimescola le carte in mano agli stati-
nazione, all´ampliamento dell´Unione europea. Sapevamo quindi sin dall´inizio che
avremmo avuto un elenco incompleto, non rappresentativo di alcuna unità. Però ci abbiamo
provato, ed ecco cosa è venuto fuori da questa seconda squadernata.
In apertura troviamo un articolo di Alberto Brodesco, che affronta un topos
cinematografico per riflettere, in filigrana, sulle rappresentazioni dei rapporti umani
immaginate da diversi registi. L´isola deserta funziona in un certo senso come un
esperimento di ri-fondazione della società nel suo complesso, e andare sull´isola deserta
implica chiedersi quali siano gli equilibri e le forme migliori (o peggiori) della socialità.
La presa di posizione più forte in favore della solitudine è quella di Antonella Montedoro. Il
suo articolo ha ripercorso le tracce di illustri camminatori solitari, sostenendo che l´essere
umano può appropriarsi della solitudine, non solo fronteggiandola come un ostacolo alla
felicità, ma anche vivendola come un fattore positivo.
Nicola Messina e Umberto Postal hanno invece fornito due testimonianze della solitudine
vissuta. Ma mentre il primo ne ha fornito un´immagine su scala esperienziale individuale, il
secondo l´ha proiettata su scala planetaria, guardando alla solitudine delle civiltà e
dell´outsider che si trova a vivere in una società completamente diversa dalla sua.
Il testo di Peter Schaefer si è concentrato sulla natura dei moderni rapporti di coppia e su
come nella società di oggi gli elementi della maturità emotiva, dell´indipendenza
economica e dell´attività sessuale seguano tempi e modi diversi, non coordinati tra loro a
causa di una serie di fattori esterni che si impongono all´individuo.
Infine Mubi si è chiesto se tutto questo sforzo della scrittura corrisponda a un´attività
solitaria o se la scrittura possa legare le persone tra loro, e in che modo. La sua posizione è
che la scrittura può essere vista come una forma di compagnia, come un modo per collegare
più parti del mondo.
Un´ultima notizia ai nostri lettori: dal prossimo numero, il sito de Lo squaderno ospiterà
uno spazio per i commenti e le repliche da parte dei lettori.
Lo squaderno
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Sull’isola deserta,
da soli o in compagnia
Mille narrazioni letterarie e audiovisive insegnano quanto sia difficile
la vita del naufrago solitario. Sulla sua isola deserta, il naufrago solitario
spesso riesce a mantenersi vivo, e scopre risorse interiori che non avrebbe
mai pensato di possedere. Però non vede l'ora di scappare via. Appena passa
una nave, fa di tutto per segnalare la sua presenza e farsi raccogliere.

Mille narrazioni letterarie e contro, insidie ancora peggiori.


audiovisive insegnano quanto sia Spesso non si muore di noia, ma per
difficile la vita del naufrago solitario. mano di uno dei compagni di
Sulla sua isola deserta, il naufrago naufragio - basta pensare alla guerra
solitario spesso riesce a mantenersi che si scatena tra i ragazzi caduti
vivo, e scopre risorse interiori che sull'isola de “Il signore delle
non avrebbe mai pensato di mosche” (il romanzo di William
possedere. Però non vede l'ora di Golding è del 1954; il film di Peter
scappare via. Appena passa una Brooks del 1963). Altre volte, si
nave, fa di tutto per segnalare la sua viene assorbiti in un soffocante
presenza e farsi raccogliere. Il mondo di enigmi e misteri - è il caso
problema non è, appunto, la del serial televisivo “Lost” (2004-).
sopravvivenza fisica o l'auto- Oppure, più banalmente, si finisce
sostentamento, ma la mancanza di per strapparsi i capelli l'uno con
compagnia. In “Cast away” (Robert l'altro - Antonella Elia e Aida
Zemeckis, USA, 2000), Tom Hanks è Yespica nella seconda edizione de
l'unico sopravvissuto a un disastro “L'isola dei famosi” (2004).
aereo. Naufraga su un'isola. Per non In situazioni, come queste, di
suicidarsi, per farsi compagnia, naufragi di gruppo, si ha quasi la
elegge a miglior amico e confidente certezza di esiti degenerativi. La
un pallone da volley, battezzato questione della convivenza si
“Wilson”. Ma dopo quattro anni complica fuor di misura. Il
vissuti così, è talmente disperato da pessimismo narrativo sulla riduzione
buttarsi in mare su una zattera o la allo stato di natura ambisce a
va o la spacca. Sarà fortunosamente instillare dubbi sull'effettiva
raccolto da una nave di passaggio. possibilità di ricreare con successo il
L'altra prospettiva è quella del patto sociale. Per accennare alla
naufragio collettivo. In letteratura, al profondità di tali dibattiti, tre dei
cinema, nella cultura pop, il protagonisti di “Lost” hanno per
naufragio collettivo nasconde, per nome John Locke, Danielle Rousseau
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Sull’isola deserta
e Desmond David Hume. dell'ingombrante moglie siciliana
Ma indubbiamente la formazione che mentre la splendida e insopportabile
sull'isola deserta funziona meglio è la Mariangela Melato vola via in
coppia. Un uomo e una donna. Il elicottero con suo marito, verso
caso classico vero e proprio punto di Nord.
riferimento dell'immaginario pop È meno noto il film “Cast Away, la
anni Ottanta è “Laguna blu” ragazza Venerdì” (Nicholas Roeg,
(Randal Kleiser, USA, 1980). Il film GBR, 1987). Un uomo di mezza età
ci mostra due adolescenti pubblica su “Time Out” un annuncio:
Christopher Atkins e Brook Shields cerca una donna con cui trascorrere
che, diventati adulti sull'atollo, un anno su di un'isola deserta.
quando vedono un giorno passare una Risponde una ragazza bionda, dalla
nave non fanno niente per farsi bellezza mozzafiato. La vita sull'isola
notare. Scelgono di rimanere da soli li mette di fronte a grossi problemi,
sull'isola. Interverranno poi delle ma, trascorsa l'annata, quando si
complicazioni, ma il film conferma la salutano, si capisce che di
riuscita della formula esistenziale quell'esperienza resterà solo il
uomo + donna + isola deserta. ricordo positivo. L'esperimento, tutto
Un caso analogo, altrettanto sommato, riesce.
conosciuto, è “Travolti da un insolito Marcello Mastroianni, in “La cagna”
destino nell'azzurro mare di agosto” (Marco Ferreri, Francia/Italia,
(Lina Wertmuller, Italia, 1974). A 1972), è un disegnatore di fumetti
naufragare sull'isola sono una ricca e che si rifugia su un'isola con il suo
schizzinosa borghese e un grezzo, cane Melampo. Sembra stare
virile militante del PCI. Dalla benissimo così. Mastroianni non è un
convivenza forzata nasce presto un vero e proprio naufrago. Può
idillio amoroso. Il problema, raggiungere in gommone, di tanto in
tuttavia, è che la felicità si realizza tanto, un villaggio in cui va a
solo fuori dalle convenzioni, in quel rifornirsi. Quest'isola poco isolata
lasso di tempo sospeso, dopo il sembrerebbe un compromesso ideale
naufragio e prima del salvataggio. I tra il piacere della solitudine e le
due naufraghi, ormai innamorati, non ristrettezze della vita da naufrago.
si fanno vedere dalla prima nave che Ma quando, dal suo yacht, sbarca
passa vicino all'isola. Si fanno però sulla spiaggia Catherine Deneuve,
salvare dalla seconda. È una sfida: tutto va in fumo. Come si fa a
l'uomo vuole mettere alla prova la resistere a una donna così, nel fiore
solidità del sentimento della sua della sua bellezza, che scende a riva
donna, in apparenza totalmente vestita di bianche trasparenze?
conquistata. Ma al ritorno alla civiltà Mastroianni si arrende. La pressione
tutto sfiorisce: Giancarlo Giannini per il superamento della dimensione
rimane sul molo in compagnia solitaria è decisamente troppo forte.
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Sull’isola deserta

Fly away 01 - serie di 4 - 2006

La Deneuve, in seguito, uccide nell'isolamento il rimedio giusto alle


Melampo e si trasforma in cagna. Un difficoltà personali e politiche: non
giorno il loro gommone va alla sta nel solipsismo la soluzione ai mali
deriva, e come canticchia dell'uomo e del mondo. Però, a
Mastroianni “non ci sono più pesci vedere sull'isola Marcello
nel mar”. Il tentativo di fuga su di un Mastroianni e Catherine Deneuve, lo
residuato bellico, un aereo tedesco, schermo trasmette una tensione
non riesce a nascondere la splendida, una risonanza invidiabile,
probabilità di una morte per inedia. un fascino tangibile. Una percezione
In questo caso, la formula uomo + di assurda felicità. Pur fallendo, il
donna + isola, dal punto di vista quadro mantiene un preciso contorno
pratico, non funziona. Ferreri sembra poetico.
suggerire che non va cercato Una citazione da Cesare Pavese (`Il
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Sull’isola deserta
mestiere di vivere´) ci aiuta ora a interessante. Forse per questo,
concludere il discorso: “Tutto il sull'isola deserta, la formula che
problema della vita è dunque questo: funziona meglio, nonostante tutto, è
come rompere la propria solitudine, quella a due: perché è il plurale più
come comunicare con gli altri. Così si vicino all'uno. Perché, come scrive
spiega la persistenza del matrimonio, Harry Nilsson in una sua canzone, il
della paternità, delle amicizie. due è “il numero più solitario, dopo il
Perché poi qui stia la felicità, mah! numero uno”.
Perché si debba star meglio
comunicando con un altro che non Alberto Brodesco
stando soli, è strano. Forse è solo Alberto Brodesco lavora presso il Dipartimento
un'illusione: si sta benissimo soli la di Scienze Umane e Sociali dell'Università di
maggior parte del tempo. Piace di Trento. Si occupa di critica cinematografica,
televisione e, in generale, di comunicazione
tanto in tanto avere un otre in cui visiva. E' fra i fondatori di AtoZ, collettivo
versarsi e poi bervi se stessi: dato che culturale vicentino che, oltre a produrre
spettacoli e video, organizza il festival ´Azioni
dagli altri chiediamo ciò che abbiamo inClementi´. Tiene lezioni in diversi corsi
già in noi. Mistero perché non ci universitari, è segretario del Cineforum 'Trento',
basti scrutare e bere in noi e ci cura rassegne cinematografiche per il MART e
collabora alla rivista ´Questotrentino´.
occorra riavere noi dagli altri”. Attualmente sta scrivendo una monografia sulla
È una spiegazione cupa ma figura dello scienziato nel cinema.

Elogio del camminare da soli


Il viaggio e il camminare da soli permettono di capire l'esistenza umana
e di conquistarne una visione libera e personale, di sentire ed esplorare il
mondo e ricostruire la propria identità.

Nella nostra società contemporanea, spesso è ritenuta e temuta come una


tecnologicamente avanzata e condizione non naturale, infelice,
umanisticamente disaggregante, la depressiva.
grande quantità di rapporti Al contrario, direi che la solitudine è
giornalieri si accompagna alla la condizione primaria dell'uomo,
scarsità di confidenza e familiarità a infatti solo per brevi periodi della
tal punto che la solitudine costituisce nostra vita siamo costretti ad
una condizione diffusa e in aumento accettare la dipendenza da un'altra
di cui però la maggior parte delle persona, come durante lo
persone non sa che fare. La svezzamento neonatale, per un
condizione di stare da soli non è naturale istinto di sopravvivenza e
apprezzata nella maniera giusta e perché ancora non siamo autonomi e
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Elogio del camminare da soli
indipendenti. Ma dopo questo periodo esplorare il mondo e ricostruire la
di dipendenza, l'uomo potrebbe, anzi propria identità. Il viaggio è
dovrebbe, imparare a stare da solo, metafora dell'esistenza umana,
apprezzando le caratteristiche ambigua, inquieta, effimera, senza
positive dello stare da solo. fissa dimora, sempre in cammino tra
La solitudine è una condizione il qui e un altrove, ma proprio per
naturale, ma che deve essere questo motivo non vuota, avventurosa
coltivata, è la condizione della natura e degna di essere vissuta. Il
che crea esseri singoli e totalmente viaggiatore è in continuo movimento,
indipendenti e autonomi, che bastano pronto a nuove vette e nuovi abissi,
a se stessi e che sanno apprezzare la per inseguire quella linea, quella luce
compagnia di se stessi, che verde che è il desiderio di
rappresentano non mezze mele, non completezza, di perfezione, di
mezze anime, ma il cerchio completo, miglioramento che a ogni passo
la mela intera. Spesso il desiderio di avanti del viaggiatore arretra dinanzi
superare una crisi individuale e di a lui. “Volgi il tuo occhio all'interno
progettare una nuova costruzione del e scoprirai migliaia di regioni, nel
sé si risolve nell'intraprendere un tuo cuore, vergini ancora. Viaggiale
viaggio, un cammino, che si deve tutte e fatti esperto di cosmografia
compiere in solitudine. Molti di noi interiore” ci suggerisce Thoreau nel
hanno camminato in montagna da Walden spronandoci a lavorare sulla
soli o sono andati a scalare o a nostra interiorità.
correre in solitudine per ritrovare David Le Breton definisce il
nella natura un nuovo equilibrio, per camminare un'attività antropologica
scaricare tensioni e dolori. Molti per eccellenza, che insegna a farsi
sono stati i solitari in cammino anche domande sul senso dell'esistere in
tra scrittori, filosofi e poeti, questo mondo: “l'esperienza del
attraverso le loro citazioni, camminare decentra da sé e
riflessioni, impressioni si possono ripristina il mondo, inscrivendo
scorgere le possibilità e la libertà l'uomo nei limiti che lo richiamano
della suprema condizione dello alla sua fragilità ed alla sua forza.
spirito di essere da soli, capaci di Stimola continuamente nell'uomo il
stare bene con se stessi, sapere desiderio di comprendere, di
apprezzare la propria solitudine individuare il suo posto nella trama
come modo di vivere e di stare al del mondo, di interrogarsi su ciò che
mondo in armonia con se stessi, con stabilisce il legame con gli altri” (Le
la natura e quindi con gli altri. Breton, 2003). La solitudine è una
Il viaggio e il camminare da soli condizione necessaria per recuperare
permettono di capire l'esistenza una personalità individuale in un
umana e di conquistarne una visione mondo dominato dalla cultura di
libera e personale, di sentire ed massa (Nuvolati, 2006).
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Elogio del camminare da soli
La solitudine costituisce una solitario’, meditazioni legate a
condizione necessaria per il viaggio, passeggiate più o meno reali, lega
la camminata, la peregrinazione e la indissolubilmente l'idea del
passeggiata, intesi nel senso di camminare alla dimensione della
esercizi che hanno come tappa l'io solitudine (Rousseau, 1993): “mai ho
stesso (Demetrio, 2005): la solitudine pensato, ho vissuto, sono stato vivo e
è compagna amichevole, guida alla me stesso come in quei viaggi che ho
conoscenza e alla contemplazione. fatto a piedi e da solo” e aggiunge ne
“Non so mai molto bene dove mi Le confessioni “non ho mai tanto
porterà una strada né se mi porterà pensato, tanto vissuto, mai sono
da qualche parte. In compenso, so esistito e con tanta fedeltà a me
con certezza da cosa mi distoglierà: stesso, se così posso dire, quanto in
da un assopimento che non è forma viaggi che ho compiuto da solo e a
di saggezza, dalla rassegnazione, dal piedi” (Rousseau, 2000). Il regista
ripiegamento su di me; e nella cinematografico, Werner Herzog, nel
solitudine che talvolta accompagna il 1974 parte solo da Berlino per
mio andare non vi è nulla di amaro, andare a Parigi a trovare un'amica
perché mi restituisce a quanto di malata, “presi una giacca, una
grave e di dolce vi è in me, e che bussola, una sacca con dentro lo
resta la mia guida” (Sansot, 2001). stretto necessario. (…) A parte
Thoreau ama stare da solo, della questo, volevo essere solo con me
solitudine dice che nessun compagno stesso”.
è mai stato così amichevole. Essa La maggior parte dei camminatori
non si misura sulla distanza che c'è solitari qui citati associano il
fra me e il mio vicino, ma è una camminare a un ambiente rurale,
condizione interiore di ricettività montano, boschivo. Tuttavia vi sono
verso l'esterno ma soprattutto di numerosi camminatori solitari anche
grande ascolto dell'interiorità, è un in città, da Baudelaire, a Hermann
viaggio dentro noi stessi: “andai nei Hesse, Virginia Woolf, Paul Auster e
boschi perchè desideravo vivere con Peter Hallberg, che raffigurano e
saggezza, per affrontare solo i fatti raccontano la condizione umana.
essenziali della vita e per vedere se Walter Benjamin studiò la figura
non fossi capace di imparare quanto caratteristica di Parigi, quella del
essa aveva da insegnarmi, e per non flâneur, un camminatore e
scoprire, in punto di morte, che non osservatore solitario che vaga per le
ero vissuto”. Anche Friedrich vie della grande città. Il flâneur
Nietzsche si dichiara dedito per cammina nella città come farebbe in
diletto personale alle passeggiate una foresta in un atteggiamento di
solitarie. Non è da meno Jean- disponibilità verso le scoperte, ma il
Jacques Rousseau che ne ‘Le vagare solitario in città ha una vena
fantasticherie del passeggiatore di sofferenza e alienazione che non si
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Elogio del camminare da soli
Bibliografia:
riscontra nel vagare nella natura. Il
viaggiatore poeta baudelariano si Benjamin, Walter, ‘I passages di Parigi’,
mette in viaggio per partire, Einaudi, Torino 2000
Duccio, Demetrio, ‘Filosofia del camminare.
vagabonda solo senza una meta e si Esercizi di meditazione mediterranea’,
perde nei meandri della metropoli, Raffaello Cortina, Milano 2005
Le Breton, David, ‘Il mondo a piedi’. Elogio
che diventa simbolo della vita caduca
della marcia, Feltrinelli, Milano 2003
e fragile che ci destina a errare Nuvolati, Giampaolo, ‘Lo sguardo vagabondo.
continuamente. Ma è così, attraverso Il flâneur e la città da Baudelaire ai
postmoderni’, Il Mulino, Bologna 2006
la condizione dolorosa e privilegiata Rousseau, Jean-Jacques, ‘Passeggiate’,
della solitudine, che il flâneur cresce, Tranchida, Bologna 1994
conosce se stesso e il mondo. Rousseau, Jean-Jacques, ‘Confessioni’, Rizzoli,
Milano 2000
Sansot, Pierre, ‘Passeggiate Passeggiate’, Il
Antonella Montedoro Saggiatore, Milano 2001
Schopenhauer, Arthur, ‘I manoscritti giovanili
1804-1818’, Adelphi, Milano 1996
Antonella Montedoro è laureata in Storia Thoreau, Henry David, ‘Camminare’, SE,
dell´Arte e lavora come bibliotecaria. Ama Milano 1999
dipingere, fotografare e leggere, soprattutto
poesia. Si interessa di arte, in particolare di Thoreau, Henry David, ‘Walden, ovvero vita nei
iconologia e delle influenze della tradizione boschi’, BUR, Milano 1997
classica sull'arte rinascimentale italiana. È Woolf, Virginia, ‘Street haunting’ in ‘The death
autrice di alcuni articoli su queste tematiche of the moth’, 1942
usciti su Studi Trentini di Scienze Storiche e
Venezia Arti.

a new sense to one's own existence leads to


the undertaking of a journey, a walk which
In praise of walking alone is necessarily a lonely one. Many of us have
walked, run, or even climbed alone to find a
In our technologically advanced, but new balance in the wildlife. Among writers,
humanly poor, contemporary society, the philosophers and poets are many solitary
high number of daily interactions goes hand walkers who longed for freedom as a
in hand with the lack of confidence and supreme spiritual condition.
familiarity with others, which means that Travelling and walking alone enable us to
solitude becomes an increasingly better understand the human condition, as
widespread condition. At the same time, well as to reach a free and personal vision
staying alone is perceived as useless, it is of it; in the attempt at shaping one's own
not appreciated correctly and is often identity. The journey is a metaphor of
feared as an unnatural, unhappy and even human existence, with all its ambiguity, its
depressive state. restlessness, its ephemerality, its
On the contrary, I argue that solitude is a placelessness. Life is always in between
basic human condition which has several here and elsewhere, without for that reason
positive aspects. Nature creates single and being empty and unworth being lived. The
independent human beings. Often, the wish traveller is in perpetual movement, ready
to overcome a personal crisis and to project for new peaks and leaps, ready to follow

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In praise of walking alone
that green light which is the longing for plot of the world, to question oneself about
completeness, perfection, and self- the boundaries towards one's species
amelioration. As Thoreau wrote in Walden, companions. Solitude is a necessary
“Direct your eye right inward, and you'll condition to build an individual personality
find / A thousand regions in your mind / Yet in a world dominated by mass culture
undiscovered. Travel them, and be / Expert (Nuvolati, 2006).
in home-cosmography”. Solitude is thus necessary for walking as an
David Le Breton (2003) defines walking as exercise centred upon the ego (Demetrio,
the anthropological activity par excellence. 2005). Solitude is a friendly company, a
Walking raises questions about one's guide to knowledge and contemplation. “I
existence in this world, as it decentres the never quite know where a path will lead me
ego and restores the world. By doing so, it to. But I know very well from what it will
fosters the desire to find one's place in the take me away from: away from an

Migrazione - 2005

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In praise of walking alone
indolence which is not wisdom, from and observer who roams in the streets of
acquiescence, from self-indulgence; in the the big city. Virginia Woolf described a
solitude that sometimes accompanies my similar street haunting in London. The
walking there is no bitterness, as it flâneur is open to discovery, but city
uncovers the sweetness in me, which is my walking breeds a different feeling from
true guide” (Sansot, 2001). Both Thoreau walking in the woods. Baudelaire, the poet,
and Nietzsche loved lonely walks. And sets his lone journey without a final
Rousseau noted in The Rêveries of a destination, he gets completely lost in the
solitary walker (1993) and repeated in the metropolis. Hence the city becomes the
The Confessions (Rousseau, 2000) that he symbol of the fragility of life. Through the
never felt as much alive as in the journeys painful but privileged condition of solitude,
he made walking alone. In 1974, the the flâneur grows up, he gets to know
director Werner Herzog walked alone from himself and the world.
Berlin to Paris to meet an ill friend, taking
with him only what was necessary: “I Antonella Montedoro
wanted to be alone with myself”, he wrote.
Most of these lonely walkers crossed Antonella Montedoro has a degree in History of
Art and works as a librarian. She loves to
mountains, woods, and the contryside. But
paint, to photograph and to read, especially
there are several lonely walkers in cities, poems. She is interested in Art, in particular
too. From Baudelaire to Hermann Hesse, iconology and the influences of the classical
tradition on Italian renaissance. She has
from Paul Auster to Peter Hallberg, there written several articles on these topics which
are many examples. Walter Benjamin have been published in Studi Trentini di Scienze
described the Paris flâneur, the lone walker Storiche and Venezia Arti.

Soli o accompagnati:
Riflessione da uno sportello pubblico (passando per Philip Dick)
Nell'attimo in cui il mio cervello percepì la consistenza del viale su cui
ero uscito, preso da sconforto, misi a fuoco l'idea dell'esistenza di uno
spazio temporale. La conoscenza/comprensione di altre entità: questo sta
alla base della differenza tra essere soli o accompagnati.
Ero in fila ad uno sportello pubblico, risulta che l'uomo si chiami “a vostra
uno “a vostra scelta”. L'impiegata scelta”, che di anni ne abbia 36,
chiede alla persona davanti a me di essendo nato nel 1970. A quel punto
mostrarle il cartellino: “Ma lei il settantenne si affretta a declinare
quanti anni ha?” L'uomo risponde: le proprie generalità anagrafiche.
“Ne ho 70, sono nato nel 1936”. Avendo seguito la discussione, in quel
Insistendo, l'impiegata replica che le momento mi faccio avanti mostrando
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Soli o accompagnati
il mio cartellino: l'impiegata vede che conoscere non ci/mi preoccupa:
mi chiamo anch'io “a vostra scelta”, nostro vero timore è che, incontrando
che ho 36 anni, essendo nato nel '70. altre “entità carbonio”, queste non
Un'omonimia con inversione dei dati invadano lo spazio che ci siamo
anagrafici, una stranissima costruiti. Un fenomeno all'apparenza
coincidenza . contraddittorio, amplificato dallo
Un episodio insignificante. Una stress quotidiano, come succede in
situazione tipica della narrativa di fila agli sportelli.
“Ai confini con la realtà” che tratta, Allen Ginsberg definì questo stato di
tra l'altro, di casi di sdoppiamento, cose come una “solitudine pubblica”.
universi paralleli e viaggi temporali. Cerchiamo di raggiungere dei
Possiamo chiederci cosa c'entri tutto traguardi rapportandoci agli altri
questo con il tema della solitudine. sulla base dell'apparire, rateizzando
Il fatto è che sul momento pensai di la nostra anima in una serie infinita
trovarmi di fronte al mio alter ego di beni in svendita e giustificandoci
futuro, un personaggio x con alla nostra coscienza con la scusa di
l'inversione numerica di età e data di una quotidiana lotta per la
nascita come unico labile indizio. Se sopravvivenza.
ne sarebbe potuto scrivere un La solitudine, di questi tempi, sta
raccontino satirico sull'efficienza diventando una sorta di status
degli uffici. Invece mi sono chiesto symbol. Solo così una società basata
quale fosse il punto di contatto per sul consumo può sopravvivere:
indurmi a una tale riflessione. sostituendo la naturale
Siamo soli o non riusciamo a vedere predisposizione alla socializzazione
chi ci accompagna? Ecco, credo che con prodotti di varia natura. La
questo sia il punto. La persona in fila difficoltà di avvicinarsi all'altro, a
poteva essere una proiezione della prescindere dalla naturale timidezza,
mia coscienza o un mio possibile è così accentuata che si preferisce
futuro di solitudine? E come posso affidare questo compito ad agenzie o
poi definirla una persona “sola”, filtri telematici pur di non affrontare
conoscendola appena? “l'alieno dell'appartamento accanto”.
Nell'attimo in cui il mio cervello Il banale episodio che ho raccontato
percepì la consistenza del viale su cui sopra mi ha indotto a riflettere sulla
ero uscito, preso da sconforto, misi a mia/nostra condizione. “Vivere in
fuoco l'idea dell'esistenza di uno una caverna visionando una serie
spazio temporale. La infinita di film e dove la realtà fa
conoscenza/comprensione di altre capolino di tanto in tanto” è sterile.
entità: questo sta alla base della Altra questione: l'universo conosciuto
differenza tra essere soli o è la nostra unica realtà o nel
accompagnati. frattempo qualcuno ne ha creata
La mancanza di persone da un'altra con il fiocco rosa?
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Soli o accompagnati
L'opposto della solitudine è la smistamento del consumismo, fatto
compagnia. Ma cos'è la compagnia? di loghi e suonerie senza senso.
Una sorta di famiglia che si divincola Credere che possano esistere altri
tra le difficoltà dell'interrelazione? luoghi e che questi ci possano aiutare
Un supporto alla possibilità di a migliorare la percezione sociale
sopportazione dell'altro nelle sue della differenza tra l'essere soli o
personali manifestazioni quotidiane meno, può essere di conforto alla
di qualunque genere esse siano? Un consapevolezza che non esista solo
codice d'onore in cui omertà ed l'oggetto. L'uomo non deve essere
integrità, onore e rispetto si relegato in un frigorifero e dal quale
amalgamano nel culto della virilità? venga tolto solo per lavorare e
In un universo parallelo, come ci consumare secondo un'immagine che
apparirebbe la compagnia, in una ci viene da un romanzo di Philip
sorta di fila per la “pagnotta”? Un Dick.
branco di lupi potrebbe definire la
cosa! Una cupola della griffe! Nicola Messina.
La compagnia è fonte di maturazione
attraverso il confronto quotidiano Nicola Messina vive e lavora a Trento.
Organizza concerti di musica d´autore con
con l'altro: questo confronto può artisti internazionali di genere Americana e
essere un rimedio alla solitudine roots, e si interessa di letteratura fantastica e
fantascienza. www.focusonmusic.org
pubblica solo se lo spazio pubblico
non viene visto come un centro di City - serie - 2005

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Solitudine e compagnia
della società occidentale.
Note autobiografiche sulla responsabilità socio-culturale
Solamente in questi ultimi anni ho potuto comprendere che, se sono
venuto in America centrale, è stato perché qui più che in altri paesi tutto
questo continuava, rafforzandosi in centinaia di rivoli alla ricerca di
risposte sociali che permettano alle comunità di proseguire il proprio
cammino.
Quando nel '95 mi spinsi fino alle quelle di un programma
isole Bocas del Toro di Panama, in un computazionale metaconoscitivo, che
primo momento, come una per una tenevo come un microchip nella testa;
specie di istinto fugace, ebbi paura di ma ciò lo potei scoprire e realizzare
aver sbagliato destinazione, poiché il solo quasi dieci anni più tardi,
mio destino ideale, quello che avevo precisamente ora, mentre lo sto
in mente, erano le isole Samoa, annotando.
nell'arcipelago del Pacifico. Esse Comprendo ora le motivazioni per le
furono tra l'altro uno dei primi luoghi quali negli anni '80 artisti e
di ricerca degli antropologi europei: intellettuali tedeschi, austriaci e
elementi come il totem, il tabù e il inglesi abbandonarono la vecchia
canibalismo appartenevano agli Europa per l'estremo oriente e il
antenati culturali di quelle comunità continente africano, alla ricerca di
isolane. nuove conoscenze, di patrimoni
Per la verità, non ricordo come fu, originali dell'umanità, per rinnovare
ma tenevo attaccata sopra la testa di stimoli e concimi la neonascente
del letto una mappa delle isole Bocas società europea.
del Toro, come appunto di qualcosa Nei primi anni '90 alcune menti
da scoprire, che portai per anni e brillanti avevano già compreso che lo
anni con me e che nel momento sviluppo mitologico e scientifico della
culminante risultò determinante, scuola greco-latina non era
quando me ne fuoriuscivo come un abbastanza ampio per far fronte e
esiliato da un paese dell'Italia del contestare con efficacia tutte le
nord, completamente malato e questioni legate alle necessità che le
depresso, verso l'inizio di un viaggio nuove scienze stavano sviluppando.
interamente sconosciuto e senza meta Lo stesso feci io, ma senza nessuna
apparente. strategia, né gruppo di sostegno, con
Le ragioni per le quali feci tutto ciò cuore infantile, che tanto mi costò
mi sarebbero occorse più tardi come proteggere dalle intemperie degli
15
Solitudine e compagnia della società occidentale
uragani emotivi che mi raggiunsero, non percepisce la distanza, il
sicché in più di una occasione contesto spazio-temporale nel quale
credetti che la mia ultima ora fosse si trova inserito, la totalità del
giunta. mondo stesso all'interno della propria
I predecessori di quelli che oggi si responsabilità sociale.
riconoscono e si possono identificare Allora una persona si incontra nel
come Esseri Umani Contemporanei, “Tornare ad essere il mondo” e il
erano uomini e donne che a livello “Mondo torna ad essere se stesso”.
subliminale manifestavano una A questa condizione molto
particolare attenzione tanto verso gli particolare concorsero, nel mio caso,
elementi della responsabilità socio- elementi di diversa origine, come una
culturale quanto verso il benessere impressionante sequenza di trappole
psicofisico ed esistenziale delle che, riconsiderandole meglio ora,
persone. potevano essere una corsa ad ostacoli
Insieme di tutti quegli aspetti che in per un cieco - con il solo aiuto del
ultima analisi concorrono a terzo occhio interiore.
giustificare l'esistenza degli esseri Le prove che mi si pararono di
umani, buona o cattiva, giusta o fronte, e che non vado a spiegare in
ingiusta che essa possa essere, tutti i particolari, di fatto
l'elemento della responsabilità socio- rafforzarono sempre più, non la
culturale potremmo intenderlo come persona che sta scrivendo queste
una elaborazione di ordine note, ma il senso particolare delle
sociologico degli archetipi ancestrali motivazioni per le quali sto
primari, formati senza dubbio da scrivendo. Questa ricerca potrebbe
secoli e secoli, che è venuta a essere interpretata come una ricerca
prefigurare la società dei consumi di decostruttiva di derivazione francese.
massa, oggi diacronico-informatica. E nel momento di raccoglierne i
Una mescolanza di fattori originali e frutti, mi rendo però conto che tutto
derivati si trasmette nelle esperienze questo non sarebbe stato possibile
di tipo accademico e nelle senza la sopra ricordata
soggettività empiriche che giungono responsabilità socio-culturale.
a stabilire la scala delle norme socio- Come società occidentali abbiamo
culturali di pertinenza soggettiva, o vissuto quotidianamente per secoli la
alla formazione della coscienza storia del re nudo, a tal punto che
critica. una ostinata e centenaria miopia
Quando una persona, come accadde a sociale ha potuto consegnare le
me, si rende conto del cammino che società del pianeta all'era
ha iniziato a compiere, già si trova dell'elementarismo diacronico,
molto fuori dalla propria Europa; secondo la definizione di Roland
perché infatti là vive con un senso Barthes: la necrofilia delle culture
socio-culturale molto profondo ma europee e di derivazione occidentale.
16
Solitudine e compagnia della società occidentale

Millenium - 2005

All'inizio del testo mi chiedevo le vantaggio delle diverse forme di


ragioni per cui, invece di andarmene cannibalismo riprese nelle società di
alle Samoa, finii qui, invischiato alle cosumo di massa. Si tratta di una
radici sotterranee dell'America necrofilia socio-culturale, imposta in
centrale, e perché l'asse della storia tutti i suoi prinicipi dogmatici a
evoluzionistica dell'umanità si fosse oltranza di fronte alla più pura, più
spostato per così dire dalle isole vera e umile compassione universale.
Samoa all'America centrale, Solamente in questi ultimi anni ho
portando con sé tutte le potuto comprendere che, se sono
problematiche dell'antropologia venuto in America centrale, è stato
culturale impostate da Boas, perché qui più che in altri paesi tutto
Malinowski e Lévi-Strauss, questo continuava, rafforzandosi in
generando degli psicodrammi di centinaia di rivoli alla ricerca di
ordine socio-culturale, etico e risposte sociali che permettano alle
religioso che le società future comunità di proseguire il loro
saranno presto obbligate ad cammino.
affrontare in qualche modo solitario. Questo testo è un primo passo nel
La causa risiede nel declino delle cammino verso la ricerca della
istituzioni basate sugli impianti di verità, quel cammino con cui Paul
paura del tabù e del totem, a Feyerabend concluse la sua ultima
17
Solitudine e compagnia della società occidentale
intervista: “Mi piacerebbe essere Umberto Postal è un artista che negli anni
Ottanta e Novanta è stato legato alla corrente
ricordato come una persona che
dei neofuturisti. Ha esposto ed è stato recensito
cercò di amare”. a livello internazionale. Dopo un periodo
trascorso in America centrale, si occupa oggi di
analisi della società contemporanea e di design.
Umberto Postal

Rapporti moderni
Viviamo in un´epoca in cui il benessere fa maturare i ragazzi sempre
più presto. Il risultato è che tanti giovani hanno rapporti emotivi
importanti in un momento della vita nel quale di norma non ci sono le
condizioni per portarlo avanti con lo scopo di formare una famiglia. Si fa
sesso, ma si è immaturi.e spesso si soffre in modo sproporzionato.
Tutto dipende da tutto. E non solo anche spiegato il momento della
dipende, ma si potrebbe dire che in menopausa della donna, la quale
un dato momento storico i modi di dopo di essa normalmente vive
pensare e di comportarsi si ancora parecchi anni e può quindi
influenzano a vicenda e creano delle dedicarsi a crescere anche l'ultimo
circostanze tipiche. Questo vale figlio (la leonessa, al contrario, dopo
anche per i rapporti di coppia, che la menopausa vive ancora uno, due
sono condizionati dalle mode e dai anni). Un altro dettaglio biologico
problemi specifici di ogni epoca. E interessante consiste nel fatto che
qui bisogna fare un'osservazione l'attività sessuale maschile è più
piuttosto importante. L'uomo, infatti, concentrata di quella femminile.
è un essere particolare perché il suo Maschi ritenuti belli hanno più
comportamento viene influenzato da rapporti sessuali che donne
natura e cultura, le quali possono ugualmente belle, ma è meno
essere in conflitto tra di loro. Per i probabile per un uomo brutto (o
rapporti di coppia, questo dualismo meno forte) intraprendere attività
ha conseguenze interessanti. sessuali che per una donna dello
La psicologia evolutiva ci insegna che stesso tipo.
siamo una specie ultra-sociale, il che Queste tendenze naturali vengono poi
è anche dovuto al fatto che i bambini alterate dalle regole culturali con le
umani dipendono per molto tempo quali l'uomo riesce ad adattarsi a
dai genitori. È per questo, si ipotizza, circostanze, che a sua volta
che l'attaccamento emotivo duri circa contribuisce a formare. Una
quattro anni (il tempo minimo prima questione interessantissima, che qui
che il piccolo possa inserirsi nel però non può essere approfondita è se
gruppo). In termini simili viene e in che modo la cultura, cioè gli usi
18
Rapporti moderni
e costumi, cambino la biologia e con Sempre più lavori non richiedono
questo la psicologia umana. sforzi fisici eccezionali e sempre più
A questo punto è utile individuare ragazze decidono di intraprendere
alcune tendenze culturali che sono una carriera lavorativa. Una delle
importanti per capire come stanno conseguenze non volute di questo
cambiando i rapporti. È tuttavia processo è che in una fase nella quale
necessario mettere in rilievo che il lavoro è scarso, l'affluenza delle
queste tendenze possono anche essere donne sul mercato del lavoro
in conflitto tra di loro, il che diminuisce lo stipendio medio dei
alimenta delle dinamiche particolari. lavoratori. In questo modo anche chi
Guardiamo prima le tendenze. non voleva lavorare è costretto a
La prima tendenza importante è il farlo per arrivare a fine mese, il che
crescente tasso di istruzione che si è significa che i processi economici
accompagnato alla secolarizzazione. amplificano il cambiamento
L'uomo si sente in modo crescente culturale.
padrone di se stesso e del suo destino Ovviamente l'importanza di queste
e tende a dare meno peso agli tendenze varia da generazione a
insegnamenti e alle tradizioni generazione, il che porta a delle
religiose. Questo significa che anche i dinamiche particolari e crea non
matrimoni forse non vengono più pochi problemi. Per capire questi
presi così sul serio come una volta. problemi bisogna lasciarsi alle spalle
Connessa all'educazione è la una visione troppo razionale
democratizzazione, che ha portato al dell'uomo che lo ipotizza cosciente di
venir meno di rapporti gerarchici in se stesso e capace di prevedere
generale, inclusi quelli famigliari. Il completamente i risultati delle sue
risultato è anche qui una maggiore scelte.
libertà di scelta, trasformando il Una visione alternativa al
rapporto romantico nel rapporto più razionalismo moderno di tipo
normale. L'influenza delle famiglie è occidentale è un complesso di
ancora un fattore forte per quanto conoscenze sull'uomo che ci vengono
riguarda la scelta del partner, ma trasmesse in modo più o meno
sicuramente l'influenza diretta è esplicito dalle religioni. Un sistema
diminuita. Infatti, al giorno d'oggi è interessante è ad esempio la
raro che i rapporti vengano classificazione indiana dei chakra
combinati per motivi politici o che, a differenza della filosofia
economici, come era di norma tra i occidentale che ipotizza un corpo
romani e tra i nobili. comandato da una mente, cerca di
Tra le tendenze più importanti è il unire corpo e mente. In particolare
cambiamento dei ruoli, un risultato viene ipotizzato che l'uomo sviluppi
del progresso tecnologico che ha certi tipi di coscienza i chakra in
cambiato il mondo economico. modo sia sequenziale sia parallelo, il
19
Rapporti moderni
che porta a due concetti contraddizione tra di loro i maschi
fondamentali la lenta presa di diventano più femminili e le ragazze
coscienza e l'equilibrio personale. più maschili. Essendo immaturi, non
Per i rapporti di coppia entrambi i di rado si agisce sull'orlo di un
concetti sono importanti e ignorarli femminismo oppure maschilismo
porta spesso a vivere esperienze esagerati. Un tale comportamento
dolorose. Viviamo in un'epoca in cui conflittuale ovviamente non giova al
il benessere fa maturare i ragazzi rapporto che, per essere felice,
sempre prima. Il risultato è che tanti avrebbe invece bisogno di reciproco
giovani hanno rapporti emotivi rispetto.
importanti in un momento della vita Tutto sommato si può dire che i
nel quale di norma non ci sono le rapporti moderni sono complicati
condizioni per portarlo avanti con lo perché non ci sono regole condivise

Autoritratto con corna - serie di 4 - 2005

scopo di formare una famiglia. Si fa da tutti su come vanno vissuti.


sesso, ma si è troppo immaturi e Spesso si bruciano le tappe, i
spesso si soffre in modo rapporti sono troppo basati
sproporzionato. Tante volte il partner sull'attrazione fisica e tanti fanno
è il primo che pone dei limiti fatica a fidarsi di nuovo dopo una
all'adolescente viziato, il quale delusione. Si vivono rapporti
scarica la sua aggressività giovanile superficiali che non reggono di fronte
sull'altro, non conoscendo ancora a problemi importanti.
abbastanza se stesso e le I vecchi, d'altro canto, ci trasmettono
conseguenze delle sue azioni. un tipo di rapporto basato su ruoli
Si aggiunge la confusione dei ruoli abbastanza precisi sia per l'uomo che
che porta all'instabilità personale. I la donna. In più, per loro il rapporto
modelli di riferimento sono in era una specie di punto di arrivo.
20
Rapporti moderni
Ricordo una conversazione con un maturità emotiva e libertà
signore che mi diceva che sposarsi individuale.
significava poter disporre Insomma, direi che abbiamo bisogno
liberamente dei propri soldi e avere di una nuova cultura dello stare
una relazione con l'altro sesso insieme che si allontana sia da vecchi
accettata dalla società. Un schemi che si orientano troppo al
matrimonio in chiesa significava dovere, sia da un individualismo
dunque che un rapporto completo, esagerato che, impedendo lo sviluppo
premeditato, era condizione di rapporti profondi, è fonte di non
necessaria per stare insieme. poche sofferenze. Forse la filosofia
È ovvio che tornare indietro è orientale può darci spunti importanti
impossibile, anche perché in passato per rapportarsi in modo migliore
spesso erano la necessità economica all'altro. Investire tempo nella

ed il peso della tradizione piuttosto conoscenza di se stessi è sempre


che la libera scelta o la vera utile: può quindi essere sano
attrazione che facevano stare alternare periodi di compagnia con
assieme le persone. Tuttavia la periodi di solitudine. In questo senso,
solitudine forzata dei nostri giorni, sono importanti entrambi: stare da
dovuta a paure e delusioni, soli e stare in compagnia.
decisamente non è una situazione
sostenibile. Sarà difficile imparare Peter Schaefer
che i rapporti non devono essere né
Peter Schaefer studia economia e si interessa di
solo piacevoli e superficiali, né solo questioni di politica e società contemporanea.
un obbligo noioso, ma forse un Fa parte del gruppo di discussione `Salone
qualcosa di più grande che dobbiamo politico´. È inoltre cantautore e si esibisce
spesso come solista. Informazioni sulla sua
ancora individuare, qualcosa che musica potete trovare sul sito:
permette il giusto compromesso fra www.peterschaefer.info

21
Artist’s corner

Test Card - serie

di Federico Lanaro, 2006

Prendendo spunto dalla realtà quotidiana, Federico Lanaro estrapola soggetti, li


manipola al computer e li inserisce in nuove situazioni, in ambienti azzerati,
destabilizzandone il significato originario. Alci che migrano come stormi di
uccelli, elicotteri in formazione che si dipanano su superfici bianche infinite. Ma
l'inatteso entra in scena e dà ai lavori di Lanaro uno scarto in più. Le rigidità, le
perfezioni, le simmetrie che ben si adattavano a un non-spazio bianco e infinito,
vengono spazzate via, entrando prepotente il fattore tempo e quindi l'ineluttabile,
che tramuta quello spazio in qualcosa di possibile, in cui tutte le certezze sono
pronte a diventare incertezze. Marco Tommasini, 2006 www.federicolanaro.com

22
La scrittura. Da soli o in compagnia?
Né privato come l'ego filosofico, né pubblico come il professore o
l'esperto, lo scrittore deve trovare ogni volta la sua leva per far saltare la
contrapposizione tra solitudine della scrittura e compagnia della vita; e
questa leva, si potrebbe anche dire, non è altro che la sua firma.
La scrittura si presenta, a un primo la porta di un cesso). Se le cose
sguardo, come un'attività stessero davvero così, come spiegare
essenzialmente solitaria, forse però la straordinaria affermazione di
persino come l'attività solitaria per Flaubert, che all'origine della
eccellenza. Se guardiamo a una scrittura vi sarebbe il 'desiderio di
biografia come quella di Proust, vivere tutte le vite'?
troviamo due fasi nettamente Kafka, forse lo scrittore più puro che
distinte, la fase della vita e la fase sia mai esistito, dice a Felice di poter
della scrittura. La fase della scrittura scrivere solo di notte, quando la casa
ha, rispetto a quella della vita, una è silenziosa e la solitudine pare
nascita tarda ma un destino estendersi all'infinito. Ma non
totalizzante: la scrittura fagocita la bisognerebbe lasciarsi ingannare
vita - essenzialmente una vita che credendo che l'accento vada posto
non è più (tempo perduto) - per unicamente sui due elementi del
trasformarla in qualcos'altro, forse silenzio e della solitudine. In realtà,
qualcosa di superiore (la verità?), in mi sembra, c'è un terzo elemento che
ogni caso qualcosa di diverso (tempo ha non minore priorità degli altri: la
ritrovato). Parrebbe, insomma, che lo distensione, l'aprirsi a dismisura,
scrittore debba compiere una scelta l'ampliamento all'infinito. Diversi
fondamentale tra la solitudine della sono i momenti in cui Kafka
scrittura e la compagnia della vita. attribuisce la qualifica di 'infinito',
Indubbiamente, la scrittura ha un non solo alla scrittura, ma anche al
ritmo che è diverso dal ritmo della `compito´ e alla `condanna´. In
vita. Persino nei casi in cui il tempo ciascun caso, si tratta di aperture.
della scrittura si sovrappone e si Kafka tiene sempre aperta la finestra
interseca fittamente al tempo della della camera, anche in pieno inverno.
vita (Kerouac chiuso in bagno a In questo senso si potrebbero
scrivere delle cose che stanno distinguere i destini incrociati di due
accadendo ai suoi amici fuori), i specie diverse di solitari, Descartes e
ritmi delle due attività paiono Kafka: il filosofo della stanza
destinati a rimanere distinti, secondo riscaldata, lo scrittore della finestra
una linea indelebile che separa lo aperta. Descartes è l'ego filosofico
scrittore dagli uomini (è sufficiente solitario che può trovare una verità
anche una separazione umile, come incontrovertibile (io penso) restando
23
La scrittura. Da soli o in compagnia?

uguale-diverso - 2005

dov'è; ma Kafka è la schiera per far saltare la contrapposizione


letteraria estrema che insegue la tra solitudine della scrittura e
necessità di protendersi, di estendersi compagnia della vita; e questa leva,
all'infinito, transitando, per così dire, si potrebbe anche dire, non è altro
attraverso tutte le storie del mondo che la sua firma. La scrittura non
(basta sfogliare i frammenti dei implica solo un ritirarsi separato
quaderni in ottavo per vederlo). (forse anzi lo richiede, di certo non lo
`Schiera letteraria´ può non essere esclude), ma implica - e qui le cose si
che una cattiva approssimazione del fanno più interessanti - soprattutto e
processo in gioco, ma fornisce, se non allo stesso tempo un'apertura e una
altro, una prima espressione della distensione immensa verso altri. Se
posizione di colui che scrive rispetto la scrittura fa qualcosa, è mostrare
agli altri. Né privato come l'ego ogni volta l'altrimenti del pensiero.
filosofico, né pubblico come il Per questo tutti i grandi scrittori
professore o l'esperto, lo scrittore sono stati degli uomini senza
deve trovare ogni volta la sua leva territorio. Ciò non significa persone
24
La scrittura. Da soli o in compagnia?
prive di relazioni sociali, ma l'immagine del segugio - immagine
piuttosto persone prive di relazioni dotata di forza straordinaria e per
nella forma territoriale, laddove si nulla ridicola, al contrario di quanto
dovrebbe dire che il potere produce temeva Canetti - indica un rapporto
relazioni territoriali per eccellenza, di inseguimento. Lo scrittore è
mentre la scrittura si espleta sempre sempre all'inseguimento del proprio
come pratica di sottrazione al e dal tempo, della propria epoca, non le dà
potere. Eppure, la sottrazione è solo tregua. Ecco perché la scrittura,
una parte dell'esercizio della come ricordava Deleuze, non è mai
scrittura, poiché tale sottrazione non un 'piccolo affare privato', ma ha
ha senso se non diventa una sempre una portata sociale,
protensione. mondiale, cosmica. Per realizzarsi,
La dimensione di protensione entro essa deve superare tanto l'essere da
cui la scrittura esiste è colta soli quanto l'essere in compagnia, per
perfettamente da Canetti quando dice diventare essa stessa la 'compagnia',
che lo scrittore è il 'custode delle diventare schiera letteraria,
metamorfosi'. Scrittore è colui che si inseguimento delle trasformazioni, al
pone all'inseguimento delle cui centro non è più un soggetto, ma
trasformazioni umane nel loro un andirivieni di territori, tane e
succedersi incessante. Se si racconta fughe. La scrittura è la compagnia
qualcosa, si raccontano del cosmo.
trasformazioni, e per raccontare le
trasformazioni occorre aprire la Andrea Mubi
finestra, trasformarsi in tutte le Andrea 'mubi' Brighenti è ricercatore free-lance
storie del mondo - in cui ogni nei territori della sociologia, dell'etnografia,
della letteratura. Ha pubblicato articoli
successiva trasformazione racconta accademici in Thesis Eleven, Law and Critique,
di una ulteriore sottrazione al potere. Current Sociology, Canadian Journal of Law
Nel saggio su Broch, Canetti and Society, Rassegna Italiana di Sociologia, e
Sociologia del Diritto. Scrive racconti brevi, i
aggiunge che lo scrittore è come il più recenti tra i quali sono raccolti nella serie
'segugio del suo tempo': qui Civitates. Contatti: www.bung.it.

Writing. encompassing: writing embraces life


essentially, life gone (temps perdu) in order
Alone or in company? to transform it into something else, possibly
something superior (truth?), but by all
At first sight, writing looks like an means different (temps retrouvé). Thus, it
essentially lonely activity, maybe even the may look as if the writer had to make a
most lonesome of all. If we consider a fundamental choice between the solitude of
biography such as Proust's, we find two writing and the company of life.
phases, quite clearly separated from one
another: the phase of life and the phase of There is no doubt, writing's rhythm is
writing. Compared to life, writing arrives different from life's. For even when writing
later but is destined to be more interweaves with life's time (Kerouac sitting

25
Writing. Alone or in company?
in the bathroom and writing about what is social relations, but rather a person without
going on with his friends outside), the two territorial relations, i.e. relations imbued
activities do not mix together: an indelible with power. Indeed, writing is a practice of
line separates the writer from the human subtraction from power. Yet, subtraction is
beings (a humble divider, such as a toilet's only the first part of writing's endeavour,
door, will suffice). But if it were like this, because subtraction does not mean anything
how could we account for Flaubert's if it does not become pro-tension, or
extraordinary statement that at the outset tension-towards.
of writing is the 'desire to live all lives'? The tension-towards that is inherent to
writing is perfectly expressed by Canetti
Kafka, probably the purest writer ever, says when he says that the writer is the 'keeper
to Felice he can write only by night, when of transformations'. The writer is constantly
the house is silent and solitude spans hunting for ongoing human
endlessly. But we should not be misled to transformations. The object of narration
believe that silence and solitude are all that are transformations, and in order to tell
matters. Actually, I think, there is a third them one needs to open the window, to
crucial element: extending oneself, opening transform oneself into all the stories of the
wide, enlarging to the infinite. There are world where each successive
several points where Kafka attributes the transformation tells about a further
characteristic of the 'infinite' to writing, as subtraction from power. In the essay on
well as to the Task and to the Sentence. It Broch, Canetti adds that the writer is like
is always a matter of openings. Kafka keeps the 'hound of his time'. The image of the
his room's window open even in the middle hound with all its extraordinary vividness,
of winter. From this point of view, we may notwithstanding that Canetti expressed the
distinguish two different types of solitaries, fear that the image could sound ridiculous
Descartes and Kafka: the philosopher of the indicates a hunting relationship. The writer
heated room, the writer of the open window. hunts restlessly the present, the time being,
Descartes is the philosophical ego that is her historical age. As Deleuze reminded us,
able to find an irrefutable truth ('I think') writing is never 'one's own small business';
remaining where he is; but Kafka is the on the contrary, it always has a social
extreme literary pack that by necessity scale, a world scale, a cosmic scale. It must
extend itself to the infinite, flowing - so to overpass both being alone and being in
speak - through all the stories of the world. company, in order to become the 'company'
in itself, to become the literary pack,
'Literary pack' may turn out to be just a bad haunting of transformations at whose
approximation of the phenomenon at stake, centre is no longer one subject, but a
but at least it gives us a starting point to coming and going of territories, dens and
describe the standing of the writer vis à vis flights. Writing is the company of the
the others. Neither private, as the cosmos.
philosophical ego, nor public, as the
professor or the expert, the writer has to Andrea Mubi
create each time a way to bypass the
opposition of the solitude of writing and the
company of life. This 'way' is but his Andrea 'mubi' Brighenti is a free-lance
signature. Although writing may ask for researcher in the realms of sociology,
ethnography and literature. He has published
loneliness - or, at any rate, it does not
academic articles in Thesis Eleven, Law and
prevent it it also implies an opening and an Critique, Current Sociology, Canadian Journal
immense extension toward others. Writing of Law and Society, Rassegna Italiana di
shows the 'otherwise' of thought, and that is Sociologia, and Sociologia del Diritto. He, also,
why all great writers have been persons writes short stories. The most recent ones are
without a territory. 'Person without a collected in the series Civitates. Contact:
territory' does not mean a person without www.bung.it.

26
Impressum
Lo squaderno è

Andrea ‘Mubi’ Brighenti


Alberto Brodesco
Nicola Messina
Antonella Montedoro
Stefano Picchetti
Umberto Postal
Peter Schaefer

***
Immagini di

Federico Lanaro
info@federicolanaro.com

***
Grafica di

Sara Degasperi
sara.degasperi@libero.it

***

www.losquaderno.net
info@losquaderno.net
Anno 1, Numero 2
Dicembre 2006

Nel prossimo numero ‘Spazi, nomi, territori’.

27
Lo sQuaderno
RIVISTA DI DISCUSSIONE CULTURALE

Non risparmia né me
né te
Tesoro Mio
e rimbalza in questi carapaci fragili e
molli
il Nome di ogni parola.

In un attimo lucido
come sulla neve morta
tutto è uguale per dimensione
tutto è a fuoco
e un ferino --ar accerchia
ruggente e rapace
da ogni direzione
e lì lasciata
e io lasciato.

Come me, credo, ordisci


ogni riparo che speri sia comune
agli altri a te stessa.
E insieme ordiniamo di Nuovo le dita
delle mani
l´una nell'altra differenti e perfette
fra loro.

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