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A ME MI PIACE O BLUES P. DANIELE – A.

MARANGOLO

“Con Pino Daniele mi è capitato di scrivere e suonare alcuni passaggi di batteria che, in qualche modo,
hanno fatto la storia. Ancora oggi in tanti mi chiedono ragguagli su come suonare certe parti: la sestina in
trentaduesimi di "Chillo è nu buono guaglione"  di Sciò Live; i gruppi di cinque che usavo negli stacchi
finali di “Je sto vicino a te”; o l’intro di “A me mi piace O Blues” che si basa su anticipi di sedicesimi. Un
tipo di figura ritmica che per un italiano, abituato a “tarantellare” e suonare in battere può non essere
immediata.”

Andando a suonare la parte spiegata da Marangolo, l’aspetto più importante da sottolineare è l'andamento
degli accenti sullo stacco: questi cascano sul levare del secondo sedicesimo sui primi tre movimenti e sul
secondo e quarto sedicesimo, sul quarto movimento.
Per rendere più chiara questa scansione ritmica, Marangolo suona una sequenza di sedicesimi sul charleston
accompagnati dalla cassa sul battere ed esegue, sulla seconda misura, gli accenti sopra indicati con la mano
sinistra. Ecco la trascrizione:

A questo punto, inserisce il groove del brano e sulla seconda misura orchestra gli accenti sul rullante
all'unisono con il charleston aperto sui primi tre movimenti e su cassa e piatti sul quarto movimento. Anche
il groove sulla prima misura respira su un andamento prevalentemente in levare. 
Ecco come si presenta la parte:

Studiando la partitura si osserva come sia sull'incipit della misura di partenza, sia sul secondo movimento
del groove, ci sia una legatura di valore fra il quarto sedicesimo e il primo ottavo del movimento successivo.
Questa garantisce una tensione ritmica che si scosta dai classici portamenti appoggiati sul battere.

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