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La Terra è come una gigantesca astronave che viaggia

nell’immensità dell’universo. Pur muovendosi alla


velocità di 29 km al secondo, non consuma energia per
viaggiare, ma ha bisogno di tanta energia per il suo
numeroso equipaggio: 6,7 miliardi di persone, che
presumibilmente diventeranno 8 miliardi fra 20 anni. Tutti
gli abitanti della Terra vogliono più energia: molti per
continuare a sciuparla, come sono abituati a fare, molti
di più per cercare di accrescere il loro basso livello di
vita.
Per fabbricare un computer occorrono 1700 kg di
materiali vari, di cui 240 kg di petrolio come spesa
energetica.

Si può valutare che un computer, prima ancora di


essere acceso, abbia già consumato una quantità di
energia tre volte maggiore di quella che consumerà
durante il suo periodo di funzionamento.
La capacita di compiere un lavoro che un corpo o un sistema
possiede in relazione a determinate caratteristiche.

Ne consegue che l’unita di misura dell’energia è la stessa di


quella del lavoro, il “joule” (unita di misura internazionale
dell’energia, del lavoro e del calore, 1 N·m = 1 W·s,
che prende il nome da James Prescott Joule).

Ai fini pratici la più nota e la chilocaloria


(meglio nota come caloria) con i suoi multipli e sottomultipli.

1 chilocaloria (Caloria) = 4.180 joule = quantità di lavoro


necessaria per innalzare di 1°C la temperatura di 1 litro
d’acqua
• SPOSTAMENTI E TRASPORTI
• RISCALDAMENTO E CLIMATIZZAZIONE
• LAVORO MECCANICO E PRODUZIONE
INDUSTRIALE
• ILLUMINAZIONE
• INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
“Qualunque cosa di questo mondo non ha continuativamente
un medesimo valore, ma lo muta secondo gli uomini”.
Lucio Gambi (1920-2006)

le risorse non siano i prodotti dell’ambiente tout court, ma i


prodotti dell’ambiente resi utilizzabili dalla tecnica per la messa
in atto dei processi di trasformazione del prodotto naturale in
lavoro utile.
I prodotti dell’ambiente, in altri termini, non hanno significato
economico fino a quando non viene inventata una tecnologia
che ne faccia uso.
Essi assumono dunque valore di risorsa grazie all’innovazione
tecnologica e allo sviluppo scientifico che creano le possibilità e
le opportunità del loro utilizzo.
Si definiscono combustibili fossili quei combustibili
che derivano dalla trasformazione della sostanza
organica in forme via via più stabili e ricche di carbonio.

• CARBONE
• PETROLIO
• GAS NATURALE
• NUCLEARE
CRISI ENERGETICA - XVII e XVIII secolo:
utilizzo prima con la torba poi il carbon fossile
in sostituzione del legname.

Per la prima volta nella loro storia le società


europee si rivolsero per i loro consumi
energetici a una fonte di energia non
rinnovabile.
BP Energy Outlook 2016
Il carbone è una roccia sedimentaria di colore bruno o
nero, formata da due tipi di sostanze:

Organiche: carboni, con piccole parti di H e O


Non Organiche: sali di zolfo, sostanze argillose

di cui quest’ultime responsabili per il rilascio di sostanze


inquinanti dopo la combustione.
Il carbone viene
estratto dal terreno
sia in miniere
sotterranee, che in
miniere a cielo
aperto.
Illustrazione di Mary Evans Picture Library/Alamy
Il carbone viene
estratto dal terreno
sia in miniere
sotterranee, che in
miniere a cielo
aperto.
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IL CARBON FOSSILE
I CARBONI FOSSILI: Definizioni ed Origini
I CARBONI FOSSILI: Definizioni ed Origini
I CARBONI FOSSILI: Definizioni ed Origini
I CARBONI FOSSILI: Definizioni ed Origini
 La reazione di combustione è C + O2 → CO2 + energia

 La quantità di CO2 prodotta è enorme: le 30 centrali più


inquinanti d’ Europa producono da sole in un anno 364
milioni di ton di CO2 pari all’emissione di 85 milioni di
auto

 Antipatico e indesiderabile anche a causa delle larghe


quantità di ceneri, biossido di zolfo, arsenico e altri
inquinanti prodotti e anche difficili da rimuovere dal
suolo.
 La maggior parte viene utilizzata a livello
mondiale nella produzione di energia
elettrica in centrali a carbone.
 Un 10% ca. per industria e trasporti
 Un 5% ca. per la produzione dell’acciaio
 Pochissimo per altri usi secondari.
 Oggi molti sforzi vengono fatti per ridurre le
emissioni nelle centrali a Carbone che sono
considerate da molti paesi l’alternativa più
concreta in mancanza del nucleare.
www.assocarboni.it

 sicurezza dell’approvvigionamento energetico;


 ampia disponibilità;
 competitività dei costi;
 intensità della mano d’opera;
 sicurezza nella movimentazione, trasporto e uso;
 compatibilità con l’ambiente.
 CO2 resta il problema più grande a causa dell’effetto
serra.

 Sono in corso di sviluppo sistemi di cattura e


immagazzinaggio (CCS= Carbon capture and storage)
che prevedono:
1-CO2 immessa in campi di estrazione fuori uso e
produce metano utile.
2-CO2 viene pompata e immagazzinata in saline
2-CO2 viene pompata in pozzi di petrolio aiutando a
mantenere la pressione e facilitarne l’estrazione
www.assocarboni.it
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I CARBONI FOSSILI: le piogge acide

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 L’unica risorsa carbonifera è in Sardegna (Sulcis)

 Contribuisce da noi solo circa 8% del fabbisogno


energetico, contro il 25% della media mondiale

 Essendo meno caro di petrolio e gas l’ ENEL sta


convertendo una centrale presso Civitavecchia
da olio a carbone pulito con notevoli benefici
ambientali e un miglior rendimento
4
Production Rate (109 metric tons/yr)

1.5 x 1012 metric tons

0
1800 1900 2000 2100 2200 2300 2400 2500 2600
Years

www.smalab.org
(fonte: IEA)
Quale tipo di energia consumiamo sul pianeta ?

35%

23%
21%

11%
6,7%
2,4%

petrolio gas carbone nucleare idro biomassa

L’ 80 % di tutta l’energia mondiale proviene da fonti


fossili ( petrolio + gas + carbone )

ENEA - Educarsi al futuro


CARBONE NELL’ARTE:
Il giaietto
 Il giaietto è un legno fossilizzato di una
conifera della famiglia delle Araucarie esistente
in Europa 180 milioni di anni fa, nel periodo
Giurassico dell'Era Mesozoica,
che si estinse circa 60 milioni
di anni fa.
 L'italiano giaietto deriva dal latino "Lapis Gagates" o,
più semplicemente, "Gagates", ovvero pietra del Gage.
Questo era il nome di un fiume (in latino "Gages") della
Licia in Asia minore.
 Viene chiamato anche ambra nera
 Sistema cristallino: amorfo
 Durezza secondo la scala di Mohs:
2,5-3
 Sfaldatura: assente
 Frattura: concoide
 Colore: nero
 Colore della polvere/Striscio: bruno
 Lucentezza: da picea a vitrea (solo se
lucidato)
 Fluorescenza: assente
 Composizione chimica:
75-80% di carbone
4,6-5,5 % di idrogeno
13-20 % di ossigeno
5% di azoto
1-2% di zolfo
 Plinio, N.H., XXXIV: sostanza (non sappiamo però
assunta sotto quale forma) efficace contro i crampi
uterini, il mal di denti e persino contro le scrofole; i
fumi del giaietto combusto, invece, avrebbero
permesso di smascherare le donne che avevano
perduto l'illibatezza e, ancora, di diagnosticare
l'epilessia.

 Scribonio Largo, Compositiones: la polvere di


giaietto allevia i sintomi di certi fastidiosi condilomi.
ciondolo del paleolitico V&A Museum, 1600-1720
St’ Antonio di Padua V&A Museum, 1600-1700
Espagna, crocifisso
Termini Storti A.R, 1996, Armille romane in
giaietto, parta vitrea e in corno, nei Musei Civici
di Udine dalle collezioni di Toppo e Garassini,
Quaderni Friulani di Archeologia, V, 53-66.
La regina Vittoria dopo la morte del
marito Albert nel 1861, solo voleva
indossare abiti e gioielli neri in
dimostrazione del suo profondo
dolore.

V&A Museum, 1875


V&A Museum, 1875
Museo Poldi Pezzoli, Mi
Il giaietto inglese (o Jet Whitby)
prende il nome della spiaggia
circostante di Whitby, cittadina dello
York-shire

Il giaietto spagnolo viene dall’Asturia


• onice
• pasta di vetro (giaietto francese)
• “bog oak”(legno di quercia)
• smalto nero
• ossidiana
• calcedonio nero
• melanite,
• vari tipi di resine
GAGATES: comprende materiali diversi

sagda,

gemma samothracia,

Aetites (Grecia)

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