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di Sergio Lepri
INTRODUZIONE
Nel mondo delle notizie esistono diversi tipi di essa, i due principali sono: notizia/informazione
diretta (che prevede un argomento detto da un emittente ad un fruitore) e notizia/informazione
indiretta (che prevede un argomento fissato nel tempo tramite un’immagine o la scrittura che può
avere anche più fruitori mediante la terza figura del medium, il giornalista, che veicola tali notizie).
In realtà vi è anche un terzo tipo di notizia che è quella creatasi con l’avvento di nuovi mezzi di
comunicazione.
In origine, agli inizi del ‘900, sono stati introdotti dei mezzi come il telegrafo elettronico e il rotativo
che permisero una più rapida produzione e distribuzione delle notizie. Di seguito a ciò, ovviamente,
nacquero le prime aziende giornalistiche di produzione di notizie (come la Wolfe tedesca, ad
esempio) che si occuparono appunto della distribuzione omogenea delle notizie a basso costo.
Con l’avvento della televisione, della radio e delle immagini in movimento (filmati e video) le notizie
iniziarono a circolare molto più velocemente e molta più gente, ora, ne veniva influenzata creando
una vera e propria opinione pubblica. Tutte le persone prediligono la comunicazione di una notizia
con suoni, parlato ed immagini in movimento perché sono, alle volte, di più chiara comprensione.
Le notizie “in diretta” sono quelle che di solito danno più interesse.
Il massimo livello di demassificazione delle notizie entro una “società di massa” si ha con l’avvento
di Internet. Questo grandioso mezzo permette la fruizione e la distribuzione di notizie ad un costo
bassissimo ed è alla portata di tutti. Nel Web si possono comunicare e ricevere notizie “alla carta”,
ovvero immediatamente dato che si ha la possibilità di interagire direttamente con il fruitore della
notizia. Anche le notizie in Internet, così come nei libri o nei giornali, sono dotate di un ipertesto,
ovvero delle parti aggiuntive alla notizia stessa che possono essere raggiunte dal lettore mediante
un semplice link.
Con Internet si passa nel campo della multimedialità che è garantita dal passaggio da un modello
analogico ad uno digitale (numerico): multimedialità significa, appunto, che il tutto è regolato dai
numeri.
Il giornalismo è la mediazione tra la fonte e il destinatario: essenziale per il giornalista è farsi capire
dal suo lettore ed accertarsi che le fonti che sta trattando siano il più affidabili e veritiere possibile.
Le fonti possono essere di vario genere: istituzionali (se prese da enti economico-politici, privati e
non, individuali e non); primarie (se prese per prime e accertate per vere); intermedie; anomale (se
pubblicate dopo la ricezione della vera notizia per dimenticanza o per motivi economici); in Internet
(molto facili da raggiungere, a basso costo ma è difficile stabilirne la veridicità).
Per le varie notizie e le varie fruizioni di fonti, oltre alle agenzie di stampa, vi sono le agenzie di
informazione che si occupano, appunto, di raccogliere informazioni presumibilmente veritiere sia
scritte che filmate, sia con interviste che con immagini. Sta sempre al giornalista verificare se anche
queste informazioni siano affidabili o no.
Come è stato detto, nella notizia indiretta vi è la presenza di un mediatore della notizia, ovvero il
giornalista. I mezzi con cui queste notizie vengono espresse possono essere diversi come: quotidiani
a stampa, a pagamento o gratuiti; settimanali specializzati; settimanali di varietà; mensili
specializzati e così via. Ognuno di questi mezzi si differenzia dall’altro per diversi motivi: prezzo;
pubblico a cui è rivolto; come comunica una notizia; dove e quando comunica quella notizia. Ognuno
di questi mezzi, ad oggi, ha diverse versioni di sé stesso: sia in Internet che in radio, sia in formato
video che in Tv.
Il “buon giornalista”, quando redige una notizia, deve considerare il suo lettore come il vero lettore:
non deve considerarlo come facente parte di una massa informe di individui che causano eventi
ingiusti o immorali. Il lettore è “persona” e vero fruitore della notizia ed in quanto tale egli ha il
diritto di ricevere una vera notizia. La scelta della notizia si basa sul capire quale evento sia degno
di essere raccontato e quale no: tale evento va’ espresso con il giusto linguaggio che non fa
emergere la figura del giornalista che surclassa il lettore, un linguaggio scarno, preciso, dritto al
punto ed obiettivo che indichi la notizia come essa è, senza interpretazioni personali del giornalista
che la scrive.