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HAGGADA FAMILIARE SUL, IA ie STEFANO PROTOMARTIRE LA PASSIONE E MORTE Andragj Strus Salesiantim 60 (1998) 81-96 E un secondo testo apocrifo sulla passione ¢ morte del Protomartire Stefano, che pubblico su questa rivista'. La prima lettura di questo testo, trovato in due codici vaticani segnalati gia da A. Ehthard e da F. Halkin,’ ha attirato la mia attenzione per il suo particolare valore sia in riferimento alla forma del racconto sia per alcuni dati topografici e cronologici. Percid ho deciso di trascriverlo e di pubblicarlo con le necessarie correzioni del te- sto trascritto dai due manoscritti.* L’edizione non presentava delle difficolta eccessive in quanto ambedue i manoscritti fornivano il testo quasi identico, con poche varianti, che ho cercato di riportare fedelmente, conservando nel testo quella che era pitt corretta dal punto di vista grammaticale, 0 che mi sembrava pitt coerente dal punto di vista del contenuto. La variante alterna- tiva & stata regolarmente riportata nelle note. Pit numerose differenze sono state rawvisate nella grafia delle vocali eta/iota e omicron/omega. In questi casi venivano conservate nel testo le forme pitt comuni ¢ libere dagli iotaci- smi, mentre le forme alternative venivano messe nelle note. Nei casi in cui ho dovuto correggere un errore evidente, ho riportato nel testo la forma cor- tetta, lasciando nella nota Ja forma erronea riscontrata in entrambi, o in un solo manoscritto. sg tt A. Staus, «La Passione di Santo Stefano in due manoscrtti grecin, Salesianum 58 996), pp. 21-61. ; : Lie, Cit 4. —_ Uberlieferung und Bestand der basioenbichen deter der richschen Kirche (= Teste und Untersuchungen 2072 32, 323-325, eres oan HPP. 305.324, vol TY Pe aphicn Graect vol Ut Bruxelles 1957” P ‘ i i ic ricono- dbo oma Sala 1649 Bl. lla sun eadutone song Parc Ber anal proflL, Cigneli dello Studium Biblicum Franciscanom 4el!'Universita Pontificia Salesiana di Roma. und bomiletischen vol. I-IV, Leipzig 82. Andrzej Strus i iede il testo della Passio S. Stephan, a Biblioteca Vaticana possic “tb se ia codic: Codex Cryptoferratensis, Vat nr 165 it Codex Basia’ 1a nr, 2048, ¢ Codex Basilianus 111, Vat nr. 2072? Avendo cons Hie del testo in ambedue i codici Basiliani, ho fatto il confronto tal ce 1631 e quello 2048. ; Sei areco di Grottaferrata consta di 1V+229 fogli di perpamens colore giallo chiaro, con il testo scritto in due colonne, che risale allxy iy Contiene le vite dei santi ¢ varie omelie per le feste dei mesi invernali, 1 cy, lore rossastro-marrone dell’inchiostro ¢ la forma ornamentale della scritturg tradiscono la provenienza dall’Italia meridionale. La passione ¢ morte del Santo Protomartire é scritta sui fogli 111v-114, sotto la data del 27 dicen. bre. Nella nostra edizione indicheremo il codice con Ia sigla Grt. I codice greco Basiliano nr. 87, datato anch’esso per I’XI sec., proviene probabilmente dalla biblioteca dei SS. Pietro e Paolo a Gitala in Sicilia, Composto di 220 fogli di pergamena scura, un po’ deteriorati a causa dell’. midita, contiene la scrittura parzialmente sbiadita, comunque di poco con- trasto con il colore dei fogli membranacei. II testo é scritto in due colonne con le lettere rimpicciolite in stretta composizione nelle parole. Tra i vati racconti agiografici, il frammento nr. 13 (ff. 54-55v), riportato nel 27 dicem- bre, contiene il racconto del «santo e primo martire Stefano». Lo stesso ti- tolo contiene il racconto parallelo conservato in codice greco della Bibliote- ca Ambrosiana (nr, 285),6 mentre il secondo testo parallelo, conservato nel manoscritto Basiliano 111 (Vat 2072), porta il titolo «Passione del santo grande martire Stefano ¢ protodiacono». Nella presente edizione indiche- remo il codice Basiliano 87 con la sigla Bas. Come accennavo all'inizio, l’interesse di questo racconto apocrifo va 1i- ae a a Loa si discosta totalmente sia da altri rac- aed capleali 6-Ora fiesta lalla versione fornita dagli Atti degli Apostoli dite Reade Astippa oe un vero ¢ proprio Processo di Stefano davanti di Stefano facimentericolegabli con quale Stefano, le preghir ‘mente ricollegabili con quelle note dei testi dell'AT,, ¢ il ca- Bibl i a ton re ie Per il codice di Grottafertata, cfr. A. Roccul, De coenobio Crypto” faves ‘otheca.-, Tusculi 1895, p. 278; per i codici Basiliani, vedi: P. FRANC r Una haggada familiare sulla passione e morte di. Stefano 83 Jendasio liturgico giudaico abbinato ai calendari asiatico e romano. Invece, contrariamente a quanto dicono gli Atti ¢ altri apocrifi, non c’é nessuna menzione di Saulo e nessun discorso dottrinale di Stefano (eccetto le brevi affermazioni della fede in Gest Cristo). Il testo pone vari interrogativi, da quelli di carattere topografico-cronologico a quelli di carattere dottrinale.? Inquesta edizione accenno ad alcuni nelle note al testo. Credo tuttavia che il racconto attireri lattenzione degli studiosi degli apocrfi e della storia del primitivo cristianesimo, , ” Ringrazi i il quale mi ha fatto notare alcune espressioni nell’apo- cf i dc eee de Mand Abe hu pubblico su qua it un “o studio sullargomento, Salesianum LIX (1997), pp. 601-620. w 84 Andrzej Strus poptopiov 10d éyiov & Ldptvpoc Ltepévov (xcipvre, iba ¢ codicibus: Basiliano 87 (Vat 2048) et Cryptoferratensi (Vat 1631) L Bactkevovtos “Hpgbou Kal "Apyencou' éy toi éxeivoy xp6vo1s , xa, Xptoniavode Bacrrevovtos tod Kcvpiony TOV Too X\protorwy TEU THOU, “HppSov ait ‘ApyeAdov | biabexeron aidtov ‘Hp ding? ‘evoc lovsaiev, $ TL, avinp &€ ig dvdqcen Exéqavog rpooeRdiv Egn: ey nentorevna From” 100 ‘Iqoor, Kai dKorobdag tis Tyveow ortod nopebeodar HER cain eindvtos tod Exegcwvon, Ginexpidn? ‘ Hpcbing vevos tmdpxav ‘Tovsatav Kai apy parixdy: pi to.adta gavdpert Ledpavos Aéyer ed nova? tov KMbpIdW yop IMmoodv X\pratdy, dg db Cidov éni EAov expendoon,® Kak ROvKN Thy mevpiy Exevayon,? Kal Exon dg vexpdg Kai tH tpitn AMEpg Gvéor, Kai tov reGéves “AdiML Gvéomoev, 51d Kai CUURaKivaL? BovAopOL!? toIG Yzveow arbt0}," Kal xnpvocewv én dvopan adtod tH ofa. Kai toevto. eindvt0s 0d Gyiov Se gévov, dpricdn" d Bagieds "Hpding kai Ayer npds adtdv: Kati ob taxis poring TOU 2¥yovt0s & éautov eivat wedv 689 Badicor? BéreIg ati Tehevtijoay & Gene xKpidn Enépavog katt eimev: 16 Svopa tod Kvpiov Hou bo sone 8 Ov movies ‘lovdaiwv Eotadpocay, tig eboeBeotéms nariprxtig odatag tov vid IIL. eindveos 8 to doiov Etepdvov tadt0, Spd ranobes 6 “Hpding éxéhevoey abrov év gpovpd Ban diivar? Koi Eos Eth GuuepOv Govrov bo- petvan. © werd 8 taxis Entd huéparg niyeto 6 Hotxdiptog Ztépavos dEyov odtus 0 Keds Eddi: 6 Bed lado, Repo. caBaydon, 6 gov hedepynvevduievov" O (ed) O KadTHEvos Eni Gppoctos Xepovfip''® Kai adté eiow vnzdueva od” mpootéyari, Kpve, cBodv pe. 1 Bas ¢ Grt hanno ‘ApymAdov. 2 Gre adtois <' Hpdiing > Gre dmexpiven. 4 Bas phvaipey, Grt < tovadra. > Bas nova. § Gres + 580g nol xoapiv axorioon (cf Le 23,36). 7 CE Gv 19,34; Bas éxevzidn, 8 Bas e Gre neciita. y 1 Bas ¢ Grt ounnhaxeiven. Bas e Grt BovAaqen, 1 CE1 Pr 2,21. ? Bas ¢ Grt opyioon. Ht Bas Bodyjoon. Grt dpoBadicn Kai TehEvt éEIG; BaseGreBanonvian aoe univea, Tt wedepyn UNVEvOUEVOS, 'S CEs 37,16. » Gre én nal erbté ciow éxsueva oi Una hageada familiare sulla passione ¢ morte di S. Stef rte di S. Stefano Mattirio del santo Protomartire Stefano (Signore, benedi 1. Quando reynava Erode ¢ (poi) Archelao nei loro tempi, ma secondo i Cristiani regnava il Signore nostro Gesit Cristo, essendo morto Erode e (poi) Archelao, successe loro Erode,! della stirpe dei Giudei : I E un uomo di nome Stefano, fattosi avanti, disse: «Io ho adetito alla fede di Gesit ¢ intendo camminare al seguito delle sue orme». Avendo Ste. fano detto questo, Erode che era della stirpe dei Giudei e dei sommni sacer, doti? rispose: «Non ciarlare di tali cose!». Stefano dice: «lo desidero il Si. gnore Gesit Cristo che per gelosia venne appeso ad un legno e con una lan- cia venne trafitto nel costato, e fu sepolto come morto, ¢ nel terzo giorno ri- suscitd, € risollevé Adamo che era caduto. Percid io voglio aderire alle sue orme ¢ predicare nel suo nome santo». E avendo detto questo il santo Stefa- no, il re Erode si adird e gli dice: «Anche tu con gli incantesimi vuoi percor- rere la via di colui che diceva di essere dio, e morire?». Rispose Stefano e disse: «lo venero il nome del Signore mio che i figli dei Giudei hanno croci- fisso, lui, il Figlio della veneratissima sostanza paterna». IIL E avendo il santo Stefano detto queste parole, Erode, riempito di furore, ordind ch’egli fosse gettato in prigione ¢ restasse digiuno per sette giomi. E dopo i sete giorni il beato Stefano pregava dicendo cosi: «O Dio Eloi, o Dio Iaoth, lema sabachthanin, che tradotto significa: «O Dio assiso su un carro di Cherubini, ed essi obbediscono al tuo comando; Signore, salva- mi!»3 Ms. Bas ha il singolare aibtdv, concordato con il participio sing. delle a i ‘eoporal, mentre il Gre ha anodic, 1a variante pit verosimile, in quanro si cers Predecessori del nuovo sovrano, il cui nome manca stranamente ne! c bY Mente omesso per I del copista. c messo per l'inavvertenza del copi i doti» tiscontra la formula _ Espressione aessere della stispe wa site di som Ca ccesore di Erode ¢ ‘inle in At 17,29 e 4,5, L’autore enfatizza la discendenza giudaic dubbio del . le soa tere alla famiglia di sommi sacerdot. Si tatta senza dNbb1° “t (GEvsde Agrippa I. a cui discendenza giudaica € somo TaN (ed.), The JeattPPe Flavio e Filone, sia nella letteratura talmudica, cf S SATS “ib People in the First Century, vo. 1, Assen, Van arg itazione 224, ,L'autore non traduce Pespressione aramaica, Joos Finvocazione pr fgg ne it8tappone due preghiere indipendenti vs 1°: ‘ziale di una preghiera giudaica ispirata a Is 37, parafrasata del Sal esa dal Salmo € la 20 86 Andrzej Strus «8 'Hpging mi tod Biyiertos eTnev Tig adTOD otpomdrargn retcotls Oe zasgaion" Sarin of Bb dreXdOvtEs Ev opoupy EE dbedv. Abyer asdr@ 0 "Hpw@ine: Erégave, Kasds Dreipxoy vos Toubaiisy, ay" Sapyei? tH voy tH “lovdaiov, f wEAREs HOPES, droPAndFvex, doa, Se EE einen? 001 Gu Erauids eg Omtp TOO SvOUATOS 109 pian yok mao X(piat0r rapadobvar 78s Gapras pov eic™ Pacdvors, " Hpdtins cing, oe wot ubvor Expwvag ev éorvrg, iva. thy veomta gov Su Bacavow tino. ang irdpyav torovrag” naiig wh yop o Gog Exov pee ” Erdoavo, aber tb SoKodv cor noinaov, Spm yp oe Ppvxouevov™ Kort’ 100, Sonep yap of iarépes cov goveis Kai mpoddtan Yeyovaorv Tis TE MPOGNTAIS” Kati Exar, kai 105 Kvpiok Lov Kao Xiprot0%, obtas Kai 6. tore Svuowoyrious j "Hpding éxéhevoev paotysadiivan arbtdv én wheTov. Reyer 9 Sor0g 16 “Hpsin Zoasv pe puxpoy Wve YBa tov mCorédpa pov. EADsve@V BE TV yovéev rat ‘ay cixoyevay adto’, xaphvowv adtdv"! A€yovtes onodbaLe, téxvov, motte x HONG. tara & adrdv eindvrwy, otpageic?? 6 Soros Erépavos Ayer CF x’dprole, od navoouar” xnpbacery tv X%piatd)y, ob uSvov ev tH Oder tarde GARE xa cic tig népik ndderg Kai yopac™, 6 Se “Hpdins Aéyer ocbtG: Gmedde Koi nevdapyer Kodidg Kai of notépes Gov. IV, 6 88 nanavels xeprtog xal cogiag exhpuocev tov X Tl santo infatti non aveva ancora 23 anal Seen dice «Fa quello che ti pare. Ti vedo infatti infutiato contro di me, come in verita i pa- drituoi sono diventati uccisotie traditori peti profed me é vivo il Signore, non cesserd di predicare il Cristo, non solo in Questa citta, ma anche nelle circostanti citta regioni». Ed Erode dice a lui: «Va’ e ubbidisci, come i tuoi padri»». Portatemi Stefano, IV. Ed egli, ripieno di grazia e di sapienza, predicava il Cristo, che era re ptima dei secoli. I sacerdoti e gli scribi invece, adirati contro Stefano, co- mandarono al popolo dei Giudei che Stefano fosse ricercato. Sapendo que- ste cose, il santo Stefano fuggi a causa delle minacce dei Giudei nella regione diLebima.> La lo denunciarono alcuni dei Giudei chiamati di nome Rabbini ¢ Leviti. Gli altri, afferratolo, lo legarono e lo condussero nel centro della citta. Allora i sacerdoti con gli scribi ¢ i farisei decisero di climinarlo. E pre- solo, lo bastonarono. E lo bastonarono tanto che si aprirono i suoi fianchi e quella del discorso di Stefano in Atti 7,52. La ot tress @tutavia sostanziale. Mentre negli Atti Stefano patie del trattamento riserato da Dex di pasi dei Ginde a profet, che avevano predeto i Gist, nal neto Stefano ac fit Hode Agrippa di voler apie come hanno agitosuoi padri nei guard del poset, Set Gauig di Gest Cristo. A quale dei predecessori di Agrippa si Hfersee Caer At pate o all’Archelao? Qui troviamo una chiara condanna dé ozo provene da wastra desi se nostro & una rielaborazione del motivo dealt = (un aspetto di ostilita verso PEt ¢lideologia antierodiana indipendente dalla a lucan: “ted, lo troviame anche nella Passione di S. Parra: U nome della cit Leese ; ° ica, nota topografica 11 nome dell ee a ea ieencaiong cece abe Loa, nots da libro di Gin, 1029-32 ct € 0 ia.g fondo Euscbio, nella Shefea orientale nell provincia CS mocemnats nal la ori , ona n boa Ginger tbe anche ipoizare identity deformazione nella pronuncs, Im ', 21,19. Crediamo 7 M*sica dd nome é Lebna nella Shefla. * Qui troviamo Pespressione simile a 88 Andrzej Strus goov tig nodewg of SE iepetc abv TOTS oHpareda” Kai Gaprodtor g econo tongows eivov. haves 68 atv épsBBioan:® rogdiroy fe cav* aitdy, dote Stavorxdiiva adtod 16g mhevpas Kal paiverar 4 Fodey, cixovopia Ov oxAdyZvov axTOd. 6 BE HaKGpLos Etépavos voBiEyos aig aby ov(pwvdv nikoato's Aeyov' xiipvie 6 BEG 6 mcr p TOD Kvpion Ausy Tnoo% Xiptot0)¥, oBady pe tov SoTAov cov 616 “ABpady. Tov dixcnov KO "load ay AboEov Kai "laxdB tv depov, edkapévon 8 adrod rata, HAvev abt} gay tav o(pwvadv AEyovuaa: &vEpiCov 6 ExAeKtds ov EV TH Haptupig. 705 U«tOr5 ro5 avdpadwov kai &vortov toig ueAAOVLW"? Haptuperv 10 otddtOV. Kal EdBdt Est 68 Sap dgéceac auapniv. Kal ibod épehos xupiov éxéomn Ev H8an cgospGje Kati betdg éyevero” Keipevov ordrod Kata biz 5 10d BSart0g 10d eyEAov Eguor- 0n?, Kal exéotpeyev*! 15 mpdcwnov ato dg 6 HAvos. V. naparaBévtes 8 oxbtdv of Sruor Exderoav? év tH Seveepa gvAAK, xal iv éxet Eg duepav tpav edyduevoc Hoav 8 év th @uAaK|] Svopara. tplaxéora: ebyonévov 8 100 dciov Erepdvov, HAvev nepiotepa ex tv oi. 5. Dt 31,6.7; Gios 1,6.7; Sal 27,14 ecc.). In un passo, quello di Dn 10,19, l'espressione hele stese carateistiche che nel nostro testo. Inne formlevon eopons Bans {th e008 tyloave dvépiCov Koi Yatve, abbiamo il termine «« , i ee Ma ste elf (ee Reat verbo dadpifou elo stesso contesto d'ncoragia- “entorvoltoall’uomo che si trova in una situazione angosciante. ee eerie ae PI , in nostro manoscritto ha : sta l'espressione nel codice Grt esi ‘eV’acqua della remissione dei peccativ Me 14; Le33, negli Ati, 238. al gy, immagine dell’acqua potente, %8ap agoépsv, ricalce quella usata nella descrizione ‘sie, Gen. 18-19, dove st ritrova espressone simile. ie Guinan pasa Vangel, tbo, che sta per il battesimo, @ usato nella teoogi ci inden a del Ebi, ef Onae, La Teologia, vol. 165 vedi anche [0 ire ens rotivo dellimprowis Vel carcere con la possi bee ae Few da el eprom aertre oe re cpr un inerse vo linervento di un angelo, nel secondo, i ferFEMO 5 yo i trove nella ar diag SuPPlica di arivolgere lo sguardo benigno» nea P “staturagiudaica, pes. 2 Mac 1,27; 3 Mac 63.12. 90 Andrzej Strus dv, be npg ce Kardgnye. tov Autparhy tod KAcHOV. Kal cra eies, aly thy Biba ei xipio'v® seedy Exopebero, dxepyouvon 8 cing thy yepovata, HKorodInoay aati SxAor noAAOL Bra thy eis arbtdv« non, VI. cvvadpoiadévtes 8 of xpeoBitepor adv Toig dpxiepedow Kal KpIahng omjoavtes.” BiBMov exddaxay tH Drepdvey Ext w Cada Prwarta. per cio xai AaBdy td BiBAiov Avorev, Kai ebpev tov tonov> Ev 6 fv Terpauévoy- xj p10 Soon Mach év mupi pdoyds Bétov.% Kai Kretoog 1 BrBAiov, Exdoxey t0ig baprcatorg of 8 Tovsaior cvpPodMov Exoinoav tod dmorgoon® airy xq} auvedéa Movs Kol Banely év’arbtov xeipas oi 8 nédav Abyovaw arts Biggs xadiodnn év péow fpdiv,® Kal SiSakov Adyous cogiag Kai dmeKpiin Eeégavac ral eine: xépry Exo tH Ker Kol noetpl tod xcvptorv pov Tnoo X(prorols, 7G Kotendovn® éx tiv od(parvav Kai yewndévn ex tig &yag Mapias ai évoy- Spomjoavn” Bid thy tod Kdopov KamMpiav, bv ipetg gorlcrwpdoare Kai dveidore,”! bv 6 Beds Theipev ex vexpav TA tpitn Aude.” odtdv KatayEAAO Kai cin® neniotevxa. LaArodvt0g 8 cxdtod tadta, GEFBarov ondtbv gw. xa exevoy néppadey Eordrav, BBadov Adoug xai ENiBaLov? tdv Sixouov. Exdpac & b Boros tise xeitpas cic tv" oiX/padvdv elnev: KtOpvE [i THONG? oxbtoic Thy Suap- tlav tarbmy,’> ob yp olSaow ti nototow.” Kal toto eindv, éxout}on ev eiptiva. VIL. éxayay 8 ocdrdy év tq ‘Povduy,’§ 8 gonv Tonos Sixaompiov. odK © Gre éxi xiptov. §! Cosi Bas; Gre eig arbi Cosi Grr; Bas ofoavees, © Greév tora, © Cosi Bas e Grt. © CEEs 3,2. 66 Gre dxodetron. &, Bas Grt detpa 0 Gas aohoon n Enuéow fy, Gr endian n duns judy; cf Dn 1350. 7) Bas évavOpumtoavie: Grt evavOparicave. Bas éovoupasorton Kai évetQrton, ff GLAti 4 105,30. rt Kai AaBéav Aidovs éXibaLoov. Be Risapas ec on nilotos 78 CE Atti 7,60. 7 Cf Luc 23,34, 78 Gre ev tong Azyaquévp "Pood. VI Allora gli anziani, riuniti con j sommi sa i, ‘ 5 icerdoti, avendo istituito dei CE pag itnn tn bo per mente cre get scorsi. Egli preso il libro, lo apri e trova if ee o Passo in cui itto: i. gnore apparve a Mosé nel fuoco della fiamma del rreton! Eth ‘ie d ee i glere le pietre di arrestarlo, Quelli dunce ne Sliminarlo, di acco che si fatto uomo perl salvezza del mondo e che voi avete exocifsso ¢ uctiso. Ma Dip Ine risuscitato dai morti il terzo giorno. Lui io annunzio e a lui ho creduto» Quindo esl disse questo, lo cacciarono fuori e stand a dstanza’’ gentwong pietre ¢ lapidavano il giusto. I santo invece, alzando le mani al cielo, disse: «Signore, non imputare loro questo Peccato, perché non sanno cid che fan- no». E detto questo, si addormenta in pace. VIL. Lo seppellirono nel luogo Rutiel cio® Iuogo del giudizio.'® Ma i '“Riportiamo il termine greco, che & noto nel NT, Atti 5,29, dove & tradotto come «Se- aon, » E Vatteggiamento che troviamo nella scena del primo intervento ufficiale di Gest tela sinagoga a Nazaret, Le 4,17-20. 1G dan 1350 dit che di chi &impuro di “ Vatteggiamento di rispetto, ma anche d pu front al nae ea Teta in Le 17,12 i dieci lebbrosi che, venuti incon- ‘"4Gesi, si fermarono a distanza. i : , linerpretazione del Tuogo Rutiel non si basa sull’etimologia del teponimo beer Tcalea Vinterpretazione del nome proprio Terub-Baal, Gde eae a 7 feat ettco viene sostituito con il greco Atkaoripiov 703 De eniee ease Ee {iso luogo, Linterpretazione del nome govéBpio con il termine &uxaonipio i si 48 GE Scuben, The History ofthe Jewish People in he Age of Jes Christ (73 BC « AD, BS), vol, 1, Edinburgh 9, 205 n.14, sarebbe al favore di east w aly stds del snedrio, Lo confer del resto texto del spoof, qundo sea co feuione tae € stando a distanza .. lapidavano>, Ant 7,58 ¢ costanterente Pre tis aap Citi, Bsa is rhea pr Git sembra saaree i iuogo della i fear mettiamo che _ Sheng, t°*iato fuori dell’ambiente in cui era il tribunsde - ae cf E. Scuoren, The ae tose 92! sinedrio/tribunale, si trovava sul Monts ¢felle vicinanze. In tal caso uta Ia fe sii 223s, il Rutiel dovrebbe essere collocate fet la ripetizione del verbo érayay i soggcPoltura in Rutiel non sarebbe corretta. Infatt, a ABATE stato detto quis “tie diversi nella frase suceessiva sembra con raddire ci, 92 Andraey Strus ey 2 of oiKoyevets aritod. AaBdve|s SE ot naxBes TGV "EBpatiov zy, ay Exégavov év EAaio™ AnEpe oappérov. Gnthoems 8 ‘RVOuE nc by ‘eypvev" 6 Zeégavos nai névdous obk OhioY TevanievoD EV OF Gre ovveh ones of ovyeviie ®© Gre wert: x8prt0s, Bas xorédevta, Grt vidg Zoyyaion, 88 Bas éx, © Gre xatyng, % Bas wéxon, Gre moteboavtes| 2 Bas dbiod % Gre émteneine. Gt aig Ev Kvpld ka 8608 xéprewy Ear — U; , Ina hageada Samiliare sulla Passione ¢ morte di §, Stefano 93 s i lo seppero. I figli deg; i domestici non lo sepp igli degli Ebrei si giusto Stefano sul Monte Oliveto! in giorn puta su che cosa fosse avvenuto di Jament avendolo preso, seppelliro- 10 di sabato. Allora sorse la Stefano, e quando si fece non piccolo Se un vitello di tre anni i] quale, rug- i quattro zampe la terra, scopri le reli- wie del santo. Anche lo Spirito del Signote si mostrd Presente sopra la casa i Stefano. Allora Convenuti i suoi famigliari, accesero dei ceri e, prese le re- Jiquie del giusto con gioia € grande gloria, se ne andarono in pace. Quindi eressero un tempio del martirio € deposero le reliquie del gi Giuda, suo nipote, figlio di Simone figlio di Zaccheo, ordi moria del santo, per il quale si compivano le guarigioni in quei tempi. Infatti demoni venivano scacciati e i malati, che Biacevano a letto, venivano guariti, Poiché come il Signore fu crocifisso dai Giudei, cosi anche santo Stefano dai Giudei fu lapidato. Egli rese al Signore il suo spirito e dimora nei cieli, men. treil suo corpo compie guarigioni sopra la terra fino ad oggi. Cosi noi tutti che crediamo nel Signore” preghiamo per trarre i vantaggi del santo proto- martire ¢ protodiacono Stefano, facendo incessantemente la sua memoria coisalmi, ini e cantici spirituali. 0 nella sua casa, il Signore scel endo con la voce € scavando con le tusto. Poi un tale ind di fare la me- VIL Il santo Stefano rese testimonianza il settimo giorno prima delle te supper doppia sepoltura di S. Stefano. Si potrebbe climinare la difficoltdsosti- tno erbe Saya con chico, che cpio topene ure snl del !uogo della lapidazione e al secondo (Monte degli Ulivi) quello della sepotur, svete tows @ vero, non & favoreggiata dalle testimonianze testual, che, ambedue)sportano fayav, ma si potrebbe ipotizzare l'errore gid nella Vorlage dei due testi. iasete dace ‘ezione & anche l’espressione odx Zyvaaav 8 oi oixoyevets ato, che a aa ee tla ticerca del corpo del santo. I suoi famigliari, ignorando la meres Zone nei riguardi del loro figlio, rimasero perplessi della sua scomp: eS femalart di Ste. feari0. Ped, siccome poi il racconto suggerisce che nessuno Sapevs Sse atta Mee 0 dove el era stato sepolto, anche la forms non correrta del nostro testo, ft Mila in Rute, funziona come elemento narrativo voluto dallautore: In a caso © Titi, 299 dal gudizin, sarebbe da cercare sul Monte degi Ul po ‘levalle di Giosefat, i luogo del giudizio in Gioele 4, del Monte degli Ulivi noto nel tan. testo greco dice: éy Eka. Tale denominazione del fonte dep Onford, Caren. iis letra puritic, ef G.W.H. Las, A Patric Greek Lencn, Ox fants 1961, 445. Questa frase aggiunge nuovi PATS R f° vani Ebrei?) a sepelire a i stati i «figli degli one Pautore mette in Stfags “Poltura. Secondo il testo sono s dete incexpretaione Faure met in wae sul monte degli Ulivi il giorno del sabato. eal famiglia, cid che ali permet s upp S¢Poltura di Stefano sul Iuogo ino Fao atrovament. Questa noid Yes 6! oa te dla cera del corp £8 o pure see foes antcn tradiione ce alcuni dati cronologici a pa rile rielaborazion® di ques 2G fatta del redattore responsal i grazia di Dio». ice Grt aggiunge «e aspettiamo la grat 94 Andrzej Strus xord "Papaioug 8 toDréotwv pnvi Aeotou™ & AnEépe retéptp, év éopri Aevté— pov FapRarov.” spar deic” 6 ev Ixnvormyiorg'"! &u0dG0n 5 Ev LaAntyyorg, év de ACUporg'” erexedToaV. , *Ereherddn!® 88 6 paxdpios Kai mpotondprus Lrépavos PaciAevovtos “Hp@8ou &y ‘lepocodtpors tig Tovdatas Kot 8 Xpronavods Pacrrebovtos™ toi Kvpiodv Hav ‘Knoord Xiproto®. 84Ea xal + xpos eis tobs dteAevtHtoug aidvac tv aidvev. dptiy. Gnd 8 Todg RoBovs tod KLupiod» Kai tig Gvadtyeas HExPL THis AVBoPoAT|cew, 10 TOD é&lov npotopeptupos Ztepdvov Erm Ente 8 Grriowvig ® CE Sal 47,1. 100 Bas épurrt 101 Bas axnvommoig Grt oxnvomelorg, 122 Bas akon aaa Grt tehevodren, . Grt Bacrkebovtog tod x‘upiony fudiv Koo X\piatoW. 6 A ead td xpérog tobs dtehevdiitovg aidivas tiv aidveny. Gyryy. saat “s Una haggad, "Baca familiare sulla passione e morte dis Stefano 95 ndae di Maggio secondo i Romani, ci . a giorno,” nella festa del secondo shat: Primo del mese Daisios i] ° T ” Cgpanne, lapidato nelle Trombe, e mori negli Mega ic eee nelle = lomar- 21 La cronologia del mattitio del santo, con le i calendario macedone ¢ quello romano e con la Tea guilt del Passio dS Policarpo e poi di S. Pionio, con unica sol if lepasion dei Santi Martiri dell’Asia hanno pure Vindicazione del Mesuen ee di S. Policarpo introduce Pesplici dei due calendarii: Kore wév "Acorotc ... xartd: 8 Powatoue, cf wa I, Tubingen 1901, 340. La cortispondenza, nel noste’case oy icazioni del mese e giotno secondo il cazione del giotno, assomiglia molto a renza, che ambedue Re ae ‘oman Chronology, Calenders 7 susecondo questultimo calendario Non abiamo alean mo. tivo per ritenere il 25 Aprile del nostro apocrifo come una svista dell’autore, percid I'enigma del!'equiparazione tra il 1 Daisios e il 25 Aprile abbisogna un’ulteriore ricerca citca la matrice cronologica di queste date. 2 Ambedue i codici hanno qui la specificazione «quarto giorno», da intendere: il giorno quit della settimana, cioé il mercoledi. Ci sembra contraddire la previa menzione della sepoltura del santo nel giorno di sabato e la successiva informazione sulla lapidazione avvenu- tunella festa del Secondo Shabbat. La simile nota cronologica nella conclusione della Passio- edi, Policarpo riporta, dopo I’indicazione del giorno del mese, anche l’ora dell’esecuzio- 1. A rigore si potrebbe correggere il testo, assumendo I'ipotesi dello scambio tra fqépg. € ae. re scambio @ noto dal testo in Le 13,31, dove il greco pq & tradotto dalla Vulgata come «dies», . 6g, titeniamo Pipotesi della correzione del testo infondata. Rimane quinc le pro- blema deldentita del mercoledi con la «festa del Secondo Shabbat». : ® Lespressione «festa del Secondo Sabato» corrisponde alla precedente menzione della ‘poltura del santo fatta nel sabato. Secondo la legge Biudaica ‘esecuzione hs un colpevole 1 possibile anche nel giorno di sabato, cf H.L. STRACK - P. BILLERBECK, Kommentar zum Nate Teament aus Talmud und Midraic, Bd Tl, Minchen ‘196, 822s. Ma il nome della te nest testo, come anche Ia specifianione ver ong nel mario dS. Pai ‘po, complica ulteriormente Pinterpretazione cronologica 1 : imiti rafiae particolarmente della to alo Shabbat pasquale fa un Zopos della primitvaapfonrais «paricomos Of ‘ n . ‘ogia del martirio nei primi secoli. In questo senso va intesa Biss mo ressione perd é finora unica ¢ non Ese ie igmatiche, potrebbero tracciare x Piston o a i, ma altrettanto enigm: 5 apocrifa. Tre indicazioni affini, ma Le 6,1, di 12886 cere del sum signin: Tespesion Ev ouPB UEDOEG S lont. = in modo univoco, la "Aessandrino, PG 9, 261, assie- itato da Clemente ella letteratura te ‘erygmata Petrou citato da Cle ‘stiana, attestata nella Me fee mata Petrol sinterpretazione cris josaica da ce Penicg “jest osservate dai Giudei, € ine Pijennita prescrtte dalla legge ms PG 41, 468, fot der ion 3033: Sonia fo diversi dal 2 eo ecimanle, ‘cf EPIFANIO, Panariont Lo n Pascy an ci mgs hi fet el in uttot (Capanne), Rosh Hashana (prime 8 “se co pasquale). 96 Andrzej Strus 027 mentre Erode regnava in Gerusale, Giudea, ma, secondo i cristiani, mentre regnava il Signore nostro Gan 4 sro. a cu la gloria e la potenza per gli infiniti secoli det secoli. Amen ee Dai patimenti del Signore € dalla sua ascensione fino alla api dlatione del santo protomartire Stefano, sette anni. tire Stefano fu reso perfett i.

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