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La società francese
La popolazione totale francese era di circa 24-25 milioni di individui.
La società francese era da secoli divisa in tre categorie sociali o ordini, detti stati:
• Primo stato: costituito dal clero (0,5%) Non pagavano le
• Secondo stato: costituito dall’aristocrazia (1,5%) tasse e riscuotevano
• Terzo stato: costituito da banchieri, artigiani, tributi dai contadini e
contadini e mendicanti (98%) dai borghesi
Disparità: i rappresentanti del Terzo stato non avevano il peso reale che avevano nella
società.
CLERO
Ecclesiastici
(Cardinali, vescovi..)
NOBILI
Nobiltà di spada (antica) e
nobiltà di toga (=Nantes, nuova)
TERZO STATO
(98% della popolazione)
Ricchi borghesi, professionisti, artigiani,
bottegai, operai, medi e piccoli proprietari
terrieri, contadini, braccianti, pastori…
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Stati Generali
✧ Come si arrivò?
Il Re Luigi 16º non era in grado di prendere in pugno la dif cile situazione e imporre la
propria volontà, a causa del fato che era sostanzialmente sottomesso agli interessi
della nobiltà di corte e della moglie Maria Antonietta d’Austria → una donna frivola e
super ciale che esercitò un’in uenza molto negativa sul già debole marito.
Il Re si accorse comunque del disastro economico e tentò di correre ai ripari cercando
di attuare una riforma scale stilata dai ministri del suo Consiglio, tra cui Jacques
Necker.
Lo scopo della riforma era di ridurre drasticamente le spese di corte e costringere
clero e nobiltà a pagare le tasse. I due Stati privilegiati si opposero con tutte le forze e
pretesero dal re la convocazione degli Stati Generali.
✧ Chi partecipava
Quando il 5 maggio 1789 gli Stati generali si riunirono a Versailles l'assemblea di 1139
membri, eletti a suffragio maschile censitario, contava 578 deputati del terzo Stato,
291 rappresentanti del clero, e 270 erano nobili.
✧ Temi
Il tema più controverso era quello del numero dei rappresentanti e riguardo al sistema
di voto dell'assemblea degli Stati. Non pareva possibile applicare le vecchie regole che
attribuivano lo stesso numero di rappresentanti dei tre ordini e stabilivano che ogni
ordine esprimesse un unico voto collegiale.
Di fatti, subito nacquero dissapori tra gli Stati a causa del sistema di votazione.
Clero e nobiltà volevano che le decisioni fossero votate per Stato → un voto per il
clero, uno per la nobiltà e uno per il terzo Stato.
Il terzo stato si oppose formalmente, perché con questo sistema sarebbero stati
destinati a perdere: due contro uno. Così chiesero che la votazione avvenisse per
testa → un voto per ciascuna persona, poiché essi erano numericamente superiori al
Primo e Secondo stato messi insieme.
Chiesero inoltre il raddoppio dei rappresentanti del terzo Stato.
✧ Cosa si decise
Grazie a un'ampia testimonianza fornita dai cahiers de doléances (quaderni di
lagnanze) possiamo sapere le rimostranze e le proposte da presentare agli Stati
generali.
Mentre tutti e tre gli ordini puntavano alla nascita di istituzioni rappresentative a cui
af dare le decisioni di materia scale, il terzo Stato sosteneva anche l'eguaglianza
giuridica, l'abolizione dei privilegi, difesi ancora dalla nobiltà e dal clero, e l'adozione
del criterio del merito come forma di promozione sociale.
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una monarchia costituzionale. I 20 deputati, trovata chiusa per ordine del re la loro
sede si riunirono nella Sala della Pallacorda. Ad essi si aggiunse la maggioranza del
clero e, dopo qualche giorno, il re dovette cedere e ordino alla nobiltà e alla minoranza
del clero di unirsi al Terzo Stato, ciò accade il 27 giugno.
A questo punto l'antico sistema rappresentativo della società per ceti, gli Stati
generali, cessava di esistere e il 9 luglio 1789 nasceva l'Assemblea nazionale
costituente: il primo atto formale della rivoluzione.
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Inoltre, i cannoni sulle feritoie delle torri erano costantemente diretti contro la città,
pronti a reprimere eventuali insurrezioni e la sua demolizione gurava tra le richieste
degli Stati generali. Però, a causa degli alti costi di mantenimento, nel 1789 la Bastiglia
era caduta in disuso e solo sette prigionieri erano reclusi.
Nei primi giorni di luglio del 1789 la situazione a Parigi era molto tesa. Luigi XVI aveva
fatto concentrare nella regione di Parigi circa 30 mila soldati stranieri. Nella città si
formarono numerosi cortei si veri carono diversi scontri tra fra folla e soldati.
Situazione si faceva sempre più caotica. Alcuni elettori che avevano partecipato alla
designazione degli Stati generali si riunirono presso il municipio cittadino formando un
comitato permanente che amministrasse la città, presieduto dal sindaco di Parigi, e
organizzarono una milizia cittadina.
La mattina del 14 luglio un gruppo di parigini, composto principalmente da alcuni
artigiani borghesi e soldati, si diresse verso la Bastiglia per chiedere al governo di
distribuire armi, munizioni e polvere da sparo.
Il governatore della Bastiglia fece puntare i cannoni su gli assedianti ordinando però di
dare fuoco solo in caso di attacco e consentendo ai manifestanti di entrare nel primo
cortile della fortezza. Quando la folla aumentò e cominciò a premere sulle entrate, il
governatore ordinò di aprire il fuoco. Alcuni si ritirarono, altri risposero al cuoco: negli
scontri successivi che durarono quattro ore rimasero uccisi un centinaio di civili.
Ma, quando la milizia cittadina si unì ai manifestanti, il governatore si arrese. La folla
penetrò all'interno della fortezza liberò i sette prigionieri.
Il governatore della Bastiglia fu accusato di tradimento e venne massacrato. Il sindaco
di Parigi venne incolpato di essersi opposto all'armamento del popolo e viene ucciso
con un colpo di pistola. Dopo essere stati entrambi decapitati le loro teste vennero
portati in giro per la città. Il re, ritirò le truppe dalla regione di Parigi.
Il comitato permanente riunitosi presso il municipio cittadino si trasformò in una nuova
municipalità, la Comune di Parigi, mentre la milizia cittadina fu ribattezzata Guardia
nazionale.
Negli stessi giorni fu creata anche la coccarda con il colori di Parigi (blu e rosso) e
quello del re (bianco).
Questo episodio costituì un punto di non ritorno nello sviluppo della dinamica
rivoluzionaria: insieme alla fortezza, cade anche l'antico regime e si affermò, a livello
simbolico, la liberazione da costrizioni e restrizioni tradizionali del popolo dalla
monarchia.
Il 15 luglio, per volere della Assemblea nazionale costituente iniziò la demolizione della
Bastiglia.al posto della fortezza sorse Place de la Bastille e nel 1840 fu inaugurata al
suo centro la Colonna di Luglio, monumento che celebra la caduta di Carlo X e l'inizio
della monarchia di Luigi Filippo in seguito alla rivoluzione del luglio 1830.
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✣ Rivoluzione e instabilità
Per il suo carattere, la rivoluzione è sinonimo di instabilità. Data la dif coltà a
trasformare i suoi risultati in un sistema di poteri legittimi e accettati. Essa appare
sempre incompiuta o tradita.
Ciò spiega l’asprezza della lotta tra i diversi schieramenti politici rivoluzionari. Avremmo
lo sbocco nale con il dispotismo di Napoleone, che troverà la sua forza nel controllo
delle forze armate e nei successi militari.
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I 3 club principali che si formarono furono:
✴ La Società dell’89 → tendenze moderate
✴ Club dei cordiglieri → tendenze radicali (ricordiamo gli avvocati Georges-Jaques
società af liate, presenza capillare nel paese (ricordiamo gli avvocati Robespierre,
successivamente diventerà presidente della fazione nel 1790 e Brissot, futuro leader
della fazione dei girondini)
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La gravissima frattura che si era aperta portò allo schierarsi di una parte consistente e
progressivamente maggioritaria del clero tra le le della controrivoluzione.
✧ Le riforme amministrative
Tra il 90 e il 91 l'Assemblea costituente proseguì all'edi cazione di strutture
amministrative.
- Vengono creati 83 dipartimenti (circoscrizioni amministrative, giudiziarie, scali e
religiose) che suddividono il territorio francese e gli danno un’organizzazione più
razionale, omogenea e funzionale dal punto di vista amministrativo. Furono delegati
alcuni poteri precedentemente centralizzati. Parigi fu divisa in 48 sezioni.
- L'assemblea nazionale costituente soppresse tutte le corporazioni di mestiere e
vietò le coalizioni operaie e gli scioperi.
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L'assemblea legislativa del 1791, era La Convenzione del 1792, era divisa in 3
divisa in tre parti: parti:
- A destra → deputati iscritti al club dei - A destra → girondini → giacobini
sfoglianti (moderati) → 264 moderati → 160 deputati
- Nel centro → deputati costituzionali → - Nel centro → Palude → indecisi
345 (gruppo più grande) → 389 deputati
- A sinistra → deputati iscritti al club dei - A sinistra → montagnardi → giacobini
giacobini → 136 radicali → 200 deputati
Per un totale di 745 uomini nuovi. Per un totale di 749 deputati.
La convenzione era stata eletta dalla sola Francia rivoluzionaria, nonostante il suffragio
universale maschile, aveva votato soltanto un decimo circa degli oltre 7 milioni di
elettori.
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stato dispotico, ma si lottava per il trionfo di ideali (la nazione) e si concorreva in prima
persona alla difesa della patria in pericolo.
✧ Il Terrore
Gli strumenti della dittatura giacobina furono il Tribunale Rivoluzionario e il Terrore,
ossia la sistematica eliminazione sica degli avversari politici.
La costituzione democratica del 93 fu varata, ma in realtà mai applicata, inoltre
venivano sospese le più elementari garanzie dei cittadini.
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✧ Leva di massa
La minaccia di un'invasione nemica portò all'introduzione della leva di massa degli
uomini tra i 20 e i 25 anni → arruolamento generale di civili volto a contrastare
l’invasione di un esercito nemico.
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✧ Insurrezioni
Nonostante la nuova struttura istituzionale, rimaneva marcata la debolezza del nuovo
regime e dava spazio a tentativi insurrezionali monarchici. Ricordiamo quello represso
a cannonate dal generale Napoleone Bonaparte a Parigi nell'ottobre ’95.
✧ I militari
Gli eserciti avevano ripreso l'offensiva in Europa, ma nuove dif coltà interne si
presentarono costringendo la maggioranza del Direttorio ad attuare un Colpo di Stato
nel settembre 1797.
Decisivo per il Colpo di Stato fu l'appoggio dei comandanti militari impegnati all'estero
la sopravvivenza del regime e la rivoluzione erano af dati al diretto intervento dei
generali nella vita politica.
✧ Pedagogia politica
Questa ideologia e questa pratica furono accostate da una larga attività di educazione
collettiva fondata sulle celebrazioni della rivoluzione, dei suoi martiri, sul largo
repertorio di simboli e sulla diffusione di immagini popolari del rovesciamento del
vecchio mondo.
Si puntò anche a creare un sistema educativo pubblico e a diffondere l'uso della
lingua nazionale, in modo da liberare le masse dalla sottomissione ai dialetti locali.
La volta che la Chiesa e la monarchia furono “messe da parte” era necessario segnare
profondamente il rinnovamento rivoluzionario. La decisione più signi cativa fu
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L’espansione rivoluzionaria
Inizialmente i ceti illuminati guardarono con favore a rovesciamento dell'assolutismo
ma successivamente lo scoppio della guerra e soprattutto l'uccisione del re, ridussero
il numero di sostenitori. Una volta arrivati al Terrore diminuirono ulteriormente i fautori
della Rivoluzione, agendo anche sulla separazione delle correnti politiche.
La Rivoluzione determinò anche contrastanti reazioni in tutta Europa.
Da un lato i governi si impegnavano a reprimere ogni forma di protesta nel timore che
l'esempio francese dilagasse e, dall'altra parte i nuclei di opposizione presero
coscienza di sé e dei propri obiettivi.
✧ La “nazione armata”
I francesi si erano identi cati in nazione armata dal 1792, con l'inizio della guerra
contro l’Austria.
Inoltre l'esercito era profondamente legato i principali risultati della Rivoluzione. Questo
fece sì che l'in uenza della Rivoluzione fu particolarmente forte nei paesi limitro , dove
si saldò a esigenze autonomistiche o a con itti già in corso.
Il Belgio funesto alla Francia e l'Olanda si trasformò in Repubblica batava.
In Italia, sotto l'in uenza dell'occupazione francese e la guida di Filippo Buonarroti si
costituì un centro di organizzazione rivoluzionaria in Liguria. Negli altri stati italiani i club
giacobini furono duramente repressi.
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✧ Campagna in Italia
Nel 1796, inizia la campagna d'Italia, il cui comando fu af dato a un giovane generale,
Napoleone Bonaparte. La sua capacità di imporsi, trascinare e la rapidità di manovra
e di decisione emersero soprattutto grazie alla campagna in Italia.
Raccolse delle vittorie nel 1796-97 che diedero inizio alla sua carriera politica e
militare, destinata a segnare profondamente tutta la storia di Francia ed Europa.
Napoleone riuscì nel disegno strategico di mantenere unite le sue forze e di dividere
quelle nemiche. Il 15 maggio scon tti i piemontesi e gli austriaci, entrava trionfante a
Milano. Gli austriaci cercarono di riprendere il controllo della Lombardia ma Bonaparte
li scon sse, proseguendo poi verso Vienna. Nel frattempo i francesi avevano costretto
il Papa a cedere il possesso dell'Emilia e della Romagna.
✧ Il Trattato di Campoformio
Con il trattato di Campoformio, rmato nell'ottobre 1797, Bonaparte ottenne il
riconoscimento dell'egemonia francese in Lombardia e in Emilia, l'annessione al
Belgio, l'attribuzione alla Francia della riva sinistra del Reno.
L’Austria venne compensata con il Veneto, l’Istria e la Dalmazia.
Bergamo e Brescia passarono alla neonata Repubblica cisalpina mentre la Repubblica
di Venezia cessava di esistere.
Questo perché l'Italia era considerata Italia nel 1799
una terra di conquista.
✧ Le repubbliche giacobine
- Repubblica cispadana, 1796 = Emilia e
Romagna
- Repubblica ligure, 1797
- Repubblica cisalpina, 1797 = Lombardia → con
la quale poco dopo si fuse la cispadana
- Repubblica romana, 1798 = Lazio, Umbria e
Marche
- Repubblica partenopea, 1799 = Regno di Napoli
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✧ Il colpo di Stato
L’unico risultato certo della spedizione in Egitto fu un'alleanza generale con la Francia,
formata principalmente da Gran Bretagna, Russia, Austria e Impero ottomano.
In Italia e in Germania, i francesi cominciarono a ripiegare rapidamente sotto l'attacco
degli austro-russi.
Le nuove dif coltà militari aprirono un'ennesima crisi politica e un colpo di Stato era
nell’aria.
Bonaparte rientro a metà ottobre a Parigi e divenne l'elemento decisivo del nuovo
colpo di Stato. Il 9 novembre 1799, con il pretesto di un complotto, i deputati vennero
trasferiti sotto protezione militare. Il giorno seguente Napoleone impose con le armi
una riforma costituzionale. I deputati accettarono la creazione di una commissione
esecutiva con pieni poteri composta da tre consoli della Repubblica
francese → Sieyès, Ducos e Bonaparte.
✧ Rappresentanza e consenso
Trasformazioni positive problemi per tutto lo sviluppo politico successivo:
- Attraverso quali riforme e quali forze garantire una rappresentanza della
mobilitazione della società?
- Come mantenere un consenso commisurato all'ampiezza della mobilitazione della
società?
Tutta la vicenda rivoluzionaria, dall'88 al 99, può essere ricostruita seguendo questi
due momenti.
Inoltre, l’incompiuta realizzazione di un equilibrio fra rappresentanza e consenso fu
uno dei motivi principali delle continue crisi.
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Proprio il trasferimento della sovranità al popolo, di identi cazione del popolo con la
nazione mutarono radicalmente i modi e contenuti della politica e conferirono alla
rivoluzione francese il ruolo di inizio dell'età contemporanea.
Il modello politico contemporaneo, fondato sui partiti e sulla politicizzazione delle
masse, nasce infatti negli anni della Rivoluzione.
Napoleone Bonaparte
✧ Il ruolo dell’esercito
Potere esecutivo
Primo console
(Bonaparte)
Af ancato dal
Iniziativa legislativa Consiglio di
= diritto di proporre Stato, nomina del
leggi Primo console
Tribunato =
discuteva le leggi
Senato =
Altri due consoli Ruolo consultivo controllava
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Napoleone mirò a garantirsi un ampio consenso di base nel paese, e soprattutto uno
dei fattori costitutivi del regime napoleonico fu il ricorso al plebiscito.
✧ Riforma amministrativa
Rimase in vigore 150 anni
Dipendeva dal
Centralizzazione Primo console
Attraverso i
burocratica e
prefetti
amministrativa Aveva compiti
politici e
amministrativi
✧ Istruzione pubblica
→ Capacità di formare un ceto capace di amministratori e di tecnici
Formazione e specializzazione
Potenziata l’École
tecnica nei settori minerario,
Polytechnique
dell’artiglieria e delle costruzioni
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✧ Codice civile
Abolizione feudalità
Libertà civili
Divorzio
Diritto di
famiglia
Abolizione del diritto di
primogenitura
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