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Secondo me l’autore è troppo severo con la monaca perché penso che la sua

situazione familiare l’abbia portata a questo carattere.

Gertrude è figlia di un ricco principe milanese, il quale decise che tutte le sue
ricchezze sarebbero andate al primogenito e che avrebbe mandato gli altri suoi
figli in convento.

Infatti, il nome della monaca (Gertrude) deriva da una figura santa, i suoi primi
giocattoli erano bambole vestite da suore e ha passato tutta la sua infanzia
condizionata da tutti coloro che le stavano attorno, quindi il suo destino era già
deciso prima ancora che nascesse.

Io sono fermamente convinta che i genitori debbano educare i figli fino ad una
certa età e dopo lasciargli prendere le loro decisioni senza che vengano
condizionati, ognuno dovrebbe essere libero di scegliere il loro percorso nelle
loro vite perché l’essere umano deve avere sogni e ambizioni.

La monaca di Monza non aveva veri e propri sogni, gli erano state inculcate
nella mente nelle suggestioni che la spinsero a fare delle determinate decisioni
lungo la sua vita e Manzoni la descrive priva di carattere, la verità e che lei non
ha mai avuto un vero e proprio libero arbitrio già da prima della sua nascita.

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