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Sommario
Sommario
Speciale Estate 2021 - Prima Lettura ............................................................................................................ 1
Bonus Tv: le regole per la concessione dei contributi sull’acquisto di televisori nuovi ......................... 1
Agenzie di viaggio, guide turistiche, imprese ricettive e di animazione, enti gestori di
grotte: pronti i decreti con i contributi per il settore turistico .................................................................. 5
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dello Sviluppo economico 5 luglio
2021, è divenuto operativo il cd. “bonus Tv”, attraverso il quale si intende incentivare l’acquisto di televi-
sori compatibili con i nuovi standard tecnologici di trasmissione del digitale terrestre DVB-T2/HEVC Main
10 mediante la concessione di contributi, sotto forma di sconto sul prezzo di vendita, e a condizione del-
la rottamazione degli apparecchi obsoleti. L’agevolazione è operativa dal 23 agosto 2021 al 31 dicembre
2022, salvo esaurimento anticipato dei fondi messi a disposizione.
euro.
Lo sconto non riduce la base imponibile Iva.
AMBITO SOGGETTIVO Acquirenti degli apparecchi Tv
Possono accedere alla misura tutti i nuclei familiari, a prescindere dai limiti
Isee, che siano utenti finali e titolari dell’abbonamento TV. In particolare:
• utenti residenti nel territorio dello Stato che siano intestatari del canone
di abbonamento al servizio di radiodiffusione;
• persone fisiche, residenti in Italia, che al 31 dicembre 2020 risultino di età
pari o superiore a settantacinque anni ed esenti dal pagamento del ca-
none.
Rivenditori
La norma precisa che possono registrarsi tutti i rivenditori in possesso di par-
tita Iva, senza ulteriori qualifiche; l’elenco dei rivenditori che aderiscono
all’iniziativa è pubblicato sul sito del Mise.
Ai fini della registrazione di venditori operanti in Paesi Ue, il Mise definirà
un’apposita procedura.
REQUISITI Per poter fruire dell’incentivo occorrono tre requisiti:
• residenza in Italia;
• rottamazione di un televisore;
• pagamento del canone Rai (oppure sussistenza di una causa di esonero:
a tal fine la norma richiama la situazione delle persone fisiche residenti in
Italia, che al 31 dicembre 2020 abbiano compiuto 75 anni e siano esenti
dal pagamento del canone, ai sensi dell’art. 1, comma 132, della Legge 24
dicembre 2007, n. 244, a condizione che abbiano provveduto all’avvio al
riciclo).
BENI AGEVOLATI Il contributo può essere riconosciuto una sola volta per l’acquisto di un solo
apparecchio televisivo, tra quelli compresi nell’elenco dei prodotti idonei,
pubblicato sul sito del Mise.
CUMULO L’incentivo in esame è cumulabile con le agevolazioni precedenti, di cui al
D.M. 18 ottobre 2019.
Ai fini della fruizione del contributo di cui al richiamato D.M. 18 ottobre 2019,
per gli over 75 alla data del 31 dicembre 2020, residenti in Italia ed esenti dal
pagamento del canone Tv, è sufficiente una autodichiarazione dell’esenzione
all’atto dell’acquisto, in luogo della autocertificazione di cui all’art. 2, comma
2, del citato D.M. 18 ottobre 2019; tale richiesta dev’essere accompagnata
dalla fotocopia di un documento di identità in corso di validità e dal codice
fiscale dell’acquirente.
ADEMPIMENTI Venditore
Deve trasmettere alla Direzione generale per i servizi di comunicazione elet-
tronica, di radiodiffusione e postali del Ministero dello Sviluppo economico –
attraverso l’apposito servizio telematico messo a disposizione dall’Agenzia
delle Entrate – una comunicazione telematica contenente, a pena di inam-
missibilità:
• codice fiscale del venditore;
• codice fiscale ed estremi del documento di identità dell’utente finale;
• dati identificativi dell’apparecchio;
Attenzione
Egli è inoltre tenuto a comunicare l’annullamento dell’operazione
qualora, successivamente alla ricezione dell’attestazione, la vendita
dell’apparecchio non si concluda, oppure l’utente restituisca
l’apparecchio.
Servizio telematico
Deve verificare, per ogni comunicazione ricevuta:
• l’idoneità dell’apparecchio, sulla base dei dati trasmessi dal Mise;
• che l’utente finale, identificato dal relativo codice fiscale, non abbia già
fruito del contributo;
• la disponibilità delle risorse finanziarie stanziate, sulla base dell’ordine
cronologico di ricezione delle istanze presentate.
Al termine di tali verifiche, il Servizio telematico comunicherà al venditore,
mediante rilascio di un’attestazione, la disponibilità dello sconto richiesto op-
pure l’impossibilità di applicarlo.
RIVENDITORI – Il venditore potrà recuperare lo sconto praticato, attraverso un credito
CREDITO d’IMPOSTA d’imposta, da indicare nella dichiarazione dei redditi ed utilizzabile esclusi-
vamente in compensazione secondo le regole ordinarie, a decorrere dal se-
condo giorno lavorativo successivo alla ricezione dell’attestazione di cui so-
pra.
Codici tributo
Per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta tramite modello F24, è
stato istituito il codice tributo: · “6927” denominato “BONUS TV
ROTTAMAZIONE – credito d’imposta per il recupero degli sconti praticati dai
rivenditori agli utenti finali per l’acquisto di nuovo apparecchio televisivo –
D.M. del 5 luglio 2021” (Agenzia Entrate, Risoluzione 23 agosto 2021, n. 55/E).
In caso di restituzione del credito d’imposta, potrà essere utilizzato lo stesso
codice tributo “6927”, indicando tale importo nella colonna “importi a debito
versati”.
CONTROLLI Fermi restando gli obblighi del rivenditore di conservare tutta la documenta-
zione, viene precisato che il Ministero dello Sviluppo economico effettuerà
verifiche anche in collaborazione con i centri comunali di raccolta RAEE e dei
competenti organi di vigilanza. A tal fine è previsto anche lo scambio di dati
tra Mise ed Agenzia delle Entrate.
ATTIVITÀ di Ai fini dello svolgimento delle attività di raccolta dei RAEE, i rivenditori sono
RACCOLTA dei RAEE tenuti ad iscriversi nell’apposita sezione dell’Albo nazionale gestori ambienta-
li, di cui all’art. 212 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152.
Riferimenti normativi
• Legge 27 dicembre 2017, n. 205, art. 1, comma 1039, lett. c)
• Legge 30 dicembre 2020, n. 178, art. 1, comma 614
• D.M. 18 ottobre 2019
• D.M. 5 luglio 2021
• Agenzia delle Entrate, Risoluzione 23 agosto 2021, n. 55/E
INCENTIVI
Sono stati firmati dal Ministro del Turismo due decreti (D.M. 11 agosto 2021, prot. n. SG/223 e n.
SG/224) che stanziano oltre 400 milioni per le imprese del settore turistico, particolarmente colpite dalla
pandemia da Covid-19: la misura è destinata a sostenere agenzie di viaggio, tour operator, guide turisti-
che, accompagnatori turistici, autobus scoperti, imprese turistico-ricettive, agenzie di animazione ed enti
gestori di siti speleologici e grotte. I requisiti e le condizioni per usufruire dei contributi, di cui si riporta
una prima sintesi, sono diversi per ciascuna categoria di beneficiari.
Nel prospetto che segue si riporta una sintesi di entrambi i provvedimenti.
Attenzione
Vi rientrano anche i soggetti e gli enti, costituiti o autorizzati alla data
del 28 febbraio 2020, che esercitano attività di agenzia di viaggio o di
tour operator, anche in maniera non primaria o prevalente, in grado
di dimostrare, in maniera univoca, le perdite di fatturato e corrispetti-
vi riferibili a tali attività.
SUPERIORE A € 50.000.000,00 5%
Attenzione
- Tale contributo è riconosciuto al netto di eventuali altri ristori già
concessi per lo stesso periodo, e comunque nella misura minima di
10.000,00 euro.
- I contributi in esame sono riconosciuti a condizione che l’importo
complessivo ristorato non superi la differenza tra i ricavi del 2019 e
quelli del 2020.
Priorità
I contributi sono assegnati in via prioritaria a chi non ha presentato un’istanza
di contributo ai sensi dell’art. 4 del Decreto Dirigenziale 15 settembre 2020,
rep. 35, recante avviso pubblico ai sensi del D.M. 12 agosto 2020, n. 403.
Importi residui
Saranno ripartiti tra tutti i soggetti aventi diritto, inclusi quelli beneficiari ai
sensi del D.M. 12 agosto 2020, n. 403, previa presentazione di un’apposita
domanda.
Attenzione
- Tale contributo è riconosciuto al netto di eventuali altri ristori già
concessi per lo stesso periodo.
Domanda
Le modalità di presentazione dell’istanza saranno indicate attraverso un ap-
posito provvedimento.
IMPRESE TURISTICO- Requisiti soggettivi
RICETTIVE Vi rientrano le imprese turistico-ricettive, esercenti attività di impresa preva-
lente, identificata dai seguenti codici ATECO: 55.10.00, 55.20.10, 55.20.20,
55.20.30, 55.20.40, 55.20.51, 55.20.52, 55.30.00, 55.90.20 e 96.04.20.
(1)
AMMONTARE dei RICAVI PERCENTUALE
NON SUPERIORE A € 100.000,00 € 1.000,00
NON SUPERIORE A € 400.000,00 € 4.000,00
NON SUPERIORE A € 1.000.000,00 € 5.000,00
NON SUPERIORE A € 5.000.000,00 € 10.000,00
NON SUPERIORE A € 10.000.000,00 € 100.000,00
(1)
Nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore
del presente D.M. 11 agosto 2021, Prot. n. SG/223.
Attenzione
Una quota pari a 50 milioni sarà ripartita in misura forfettaria tra i
soggetti con ricavi o compensi del secondo periodo d’imposta ante-
cedente a quello di entrata in vigore del presente D.M. 11 agosto
2021, Prot. n. SG/223, superiori a 10 milioni di euro. Il contributo spet-
tante ad ogni soggetto è pari a 200.000,00 euro; tale contributo spetta
a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corri-
spettivi del 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare
medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019.
Attenzione
Il contributo:
- è calcolato al netto di tutti gli altri ristori già concessi per lo stesso
periodo indicato;
- non può comunque superare la differenza tra i ricavi del 2019 e
quelli del 2020;
- non può superare il massimale autorizzato dalla disciplina Ue in ma-
teria di aiuti di Stato.
Irrilevanza fiscale
Il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle impo-
ste sui redditi, non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, com-
ma 5, del Tuir e non concorre alla formazione del valore della produzione
netta ai fini Irap.
GESTORI di GROTTE e Requisiti soggettivi
SITI SPELEOLOGICI Possono accedere ai contributi anche gli enti gestori a fini turistici di siti spe-
leologici e grotte aperti al pubblico, che siano in possesso dei seguenti requi-
siti:
• avere sede legale in Italia e non avere procedure concorsuali pendenti;
• non essere destinatari di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2,
del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231;
• essere in regola con gli obblighi tributari;
• essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale ed assicurativa;
• non trovarsi in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019, ai sensi del Rego-
lamento (UE) n. 651/2014, salvo che si tratti microimprese o piccole im-
prese, purché non soggette a procedure concorsuali per insolvenza e non
destinatarie di aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione;
Attenzione
Il contributo così determinato dev’essere erogato al netto di tutti gli
altri ristori già concessi per lo stesso periodo considerato.
Condizioni
Il contributo in esame è riconosciuto a condizione che l’importo complessivo
non superi la differenza tra i ricavi del 2019 e quelli del 2020 nel periodo con-
siderato e, comunque, non superi il massimale autorizzato dalla disciplina
comunitaria in materia di aiuti di Stato.
PRESENTAZIONE del- Attraverso appositi avvisi pubblicati dalla Direzione generale della program-
le DOMANDE mazione e delle politiche del turismo saranno illustrate le modalità di presen-
tazione delle domande di contributo.
IMPORTI STANZIATI I due decreti in esame prevedono la seguente ripartizione:
ABROGAZIONI È disposta la revoca dei D.M. 27 aprile 2021, n. 281, D.M. 4 dicembre 2020, n.
565 e D.M. 15 gennaio 2021, n. 37.
Riferimenti normativi
Turismo
• D.L. 19 maggio 2020, n. 34, art. 182, comma 1, convertito con modificazioni Legge 17 luglio 2020,
n. 77 (decreto “Rilancio”)
• D.M. 11 agosto 2021, Prot. n. SG/223
Grotte
• D.L. 28 ottobre 2020, n. 137, art. 6-bis, comma 11, convertito con modificazioni in Legge 18 di-
cembre 2020, n. 176
• D.M. 11 agosto 2021, Prot. n. SG/224
In Gazzetta ufficiale il decreto che rinvia al 16 maggio 2022 il Codice della crisi
d’impresa
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 202/2021 il D.L. 24 agosto 2021, n. 118, recante “Misure
urgenti in materia di crisi d’impresa e di risanamento aziendale, nonché ulteriori misure urgenti in
materia di giustizia”, che contiene alcuni correttivi e il rinvio di parte delle misure relative alla riforma
della crisi d’impresa.
Slitta quindi dal 1° settembre 2021 al 16 maggio 2022 la data di entrata in vigore del Codice della crisi
d’impresa (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14), mentre il Titolo II della Parte prima del provvedimento (Pro-
cedure di allerta e di composizione assistita della crisi), entrerà in vigore il 31 dicembre 2023.
Tra le principali novità, il decreto prevede l’introduzione, a partire dal 15 novembre 2021, dell’istituto
della composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa per le imprese in difficoltà, finaliz-
zato al loro risanamento.
La procedura, definita all’art. 2 del decreto, prevede la possibilità per l’imprenditore commerciale e
agricolo che si trova in condizioni di “squilibrio patrimoniale” o “economico-finanziario”, che ne ren-
dono probabile la crisi o l’insolvenza, di chiedere al Segretario generale della Camera di Commercio
territorialmente competente in ragione della sede legale dell’impresa la nomina di un esperto indi-
pendente quando risulti “ragionevolmente perseguibile” il risanamento dell’impresa, con il compito di
agevolare le trattative tra l’imprenditore, i creditori e gli altri soggetti interessati.
Il ricorso alla procedura prevede una serie di misure premiali incentivanti, quali la rateizzazione delle
imposte non versate e la riduzione di sanzioni e interessi.
Riferimenti normativi
D.L. 24 agosto 2021, n. 118
NEWS – INCENTIVI
Bonus Tv, attiva la piattaforma delle Entrate. Pronto anche il codice tributo
per l’utilizzo in compensazione
È disponibile la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate che i rivenditori di apparecchi televisivi possono
utilizzare per ricevere l’autorizzazione al rilascio del cd. “bonus rottamazione Tv”, il contributo per
l’acquisto di televisori di nuova generazione previsto dall’art. 1, comma 614, della legge 30 dicembre
2020, n. 178 (legge di Bilancio 2021). Lo ha reso noto la stessa Agenzia con un comunicato stampa del
23 agosto 2021 pubblicato sul proprio sito.
Dopo essersi registrato alla piattaforma, il rivenditore dovrà inserire il codice fiscale dell’acquirente e
alcuni dati identificativi del nuovo televisore al fine di ricevere l’autorizzazione all’applicazione dello
sconto del 20% sul prezzo di vendita. Dopo aver effettuato le apposite verifiche e accertata la dispo-
nibilità delle risorse finanziarie, la piattaforma rilascerà un’attestazione di disponibilità dello sconto
richiesto.
Con la Risoluzione 23 agosto 2021, n. 55/E, l’Agenzia delle Entrate ha inoltre istituito il codice tributo
“6927”, ai fini dell’utilizzo in compensazione del “bonus tv” con il modello F24. Il venditore potrà recu-
perare lo sconto come credito di imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione a partire dal
secondo giorno lavorativo successivo alla ricezione dell’attestazione da parte del servizio telematico.
Qualora, successivamente alla ricezione dell’attestazione di cui all’art. 2, comma 8, del D.M. 5 luglio
2021, la vendita dell’apparato non si concluda, oppure l’apparato venga restituito dall’utente finale, il
venditore è tenuto a comunicare l’annullamento dell’operazione tramite il servizio telematico; se il ri-
venditore ha già utilizzato in compensazione il credito d’imposta, il rivenditore stesso procederà alla
restituzione del relativo importo tramite l’F24, utilizzando il medesimo codice tributo “6927”, indican-
do tale importo nella colonna “importi a debito versati”.
Si ricorda che dal 23 agosto 2021 e fino al 31 dicembre 2022, salvo esaurimento anticipato dei fondi
messi a disposizione, è possibile accedere all’agevolazione in commento, vale a dire al contributo pre-
visto per l’acquisto di televisori compatibili con i nuovi standard tecnologici di trasmissione del digita-
le terrestre DVB-T2/HEVC Main 10.
Al riguardo si precisa quanto segue:
1. il contributo consiste in uno sconto del 20 per cento sul prezzo di acquisto, fino a un massimo di
100 euro;
2. l’incentivo è peraltro subordinato alla rottamazione di un apparecchio tv acquistato prima del 22
dicembre 2018;
3. la rottamazione può essere effettuata:
a. attraverso la consegna dell’apparecchio presso il rivenditore all’atto dell’acquisto del nuovo te-
levisore, oppure
b. preventivamente presso un centro comunale di raccolta RAEE, previa consegna del modello
approvato dal citato D.M. 5 luglio 2021, attestante il conferimento del bene. Il modello
dev’essere:
- controfirmato dal rivenditore o da un addetto del centro di raccolta;
- consegnato all’atto di acquisto, con allegata copia di un documento di identità valido e del codi-
ce fiscale dell’acquirente, ai fini dell’applicazione dello sconto;
4. possono accedere alla misura in esame tutti i nuclei familiari, a prescindere dai limiti Isee, che
siano utenti finali e titolari dell’abbonamento Tv;
5. il rivenditore deve trasmettere alla Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica,
di radiodiffusione e postali del Ministero dello Sviluppo economico – attraverso l’apposito servi-
zio telematico messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate – una comunicazione telematica
contenente, a pena di inammissibilità:
- il codice fiscale del venditore;
- il codice fiscale e gli estremi del documento di identità dell’utente finale;
- i dati identificativi dell’apparecchio;
- il prezzo finale di vendita, comprensivo di Iva;
6. il venditore potrà recuperare lo sconto praticato, attraverso un credito d’imposta, da indicare nel-
la dichiarazione dei redditi ed utilizzabile esclusivamente in compensazione secondo le regole
ordinarie.
Riferimenti normativi
Comunicato Stampa 23 agosto 2021
Risoluzione 23 agosto 2021, n. 55/E
b. Lavoratori iscritti alla Gestione speciale autonoma dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri: “Cas-
setto lavoratori autonomi Agricoli” > “Comunicazione bidirezionale”;
c. Per i professionisti iscritti alla Gestione separata: “Cassetto Previdenziale Liberi Professionisti” >
“Domande Telematiche” > “Esonero contributivo L. 178/2020”.
L’Inps ha inoltre precisato nel messaggio che, nel caso di lavoratore autonomo iscritto alle Gestioni
speciali degli artigiani e degli esercenti attività commerciali che abbia, nel corso dell’anno 2021, cam-
biato numero di posizione aziendale all’interno della medesima Gestione previdenziale, con continui-
tà dell’attività economica, per mutamento della provincia nello svolgimento della medesima attività
aziendale, lo stesso dovrà presentare l’istanza per ogni posizione aziendale.
Riferimenti normativi
Messaggio 20 agosto 2021, n. 2909
Riferimenti normativi
D.M. 11 giugno 2021
NEWS – IVA
Riferimenti normativi
Risposta a istanza di interpello 18 agosto 2021, n. 548
Riferimenti normativi
Covid-19, FAQ sulle misure adottate dal Governo
NEWS – DICHIARAZIONI
Aiuti di Stato, Ruffini: “L’Agenzia delle Entrate non ha violato alcuna norma
dello Statuto del contribuente”
“Si ritiene che l’Agenzia delle entrate non abbia violato alcuna disposizione dello Statuto dei diritti del
contribuente in quanto le informazioni richieste nel prospetto degli aiuti di Stato non risultano già in
possesso dell’Amministrazione finanziaria o di altre amministrazioni pubbliche indicate dal contri-
buente e devono, pertanto, essere necessariamente richieste ai beneficiari degli aiuti nelle dichiara-
zioni fiscali”: lo ha affermato il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nella nota n.
199084/2021 emanata in risposta ad una segnalazione inviata dall’Associazione Nazionale Commer-
cialisti (ANC) ai Garanti del Contribuente, ai sensi dell’art. 13 della Legge 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto
del contribuente).
In tale segnalazione si lamentavano difficoltà ed incertezze applicative nella compilazione di alcuni
quadri della dichiarazione dei redditi, nella parte relativa all’esposizione degli aiuti o benefit erogati
dallo Stato. In particolare, si evidenziava quanto segue:
1. molti dei dati richiesti in tali quadri sono già in possesso dell’Amministrazione finanziaria e pos-
sono pertanto apparire come inutili duplicazioni;
2. alcune di tali agevolazioni sono state comunicate dai contribuenti a seguito di specifiche istanze
trasmesse telematicamente;
3. alcune di tali agevolazioni risultano già usufruite dai contribuenti e comunicate a seguito di ap-
posita indicazione nei modelli F24, inoltrati all’Agenzia delle Entrate, utilizzando specifici codici
tributo;
4. alcuni di tali dati sono già stati trascritti dall’Agenzia nei “cassetti fiscali” di ciascun contribuente,
con l’indicazione di quanto fruibile e quanto già fruito;
5. anche per i “contributi a fondo perduto”, sebbene già conosciuti dall’Agenzia, ne viene comunque
chiesta l’indicazione in più quadri dei modelli dichiarativi e senza alcun scopo di determinazione
delle imposte, data la loro totale esenzione da qualsiasi tassazione.
Al riguardo, in risposta alla segnalazione, Ruffini ha tra l’altro affermato che, “diversamente da quanto
segnalato dagli istanti, molti dei dati richiesti nel prospetto degli aiuti di Stato non sono recuperabili,
sic et simpliciter, dalle basi dati a disposizione dell’Agenzia, alimentate prevalentemente dai dati di-
chiarativi. Inoltre, tali informazioni necessarie all’iscrizione degli aiuti individuali non sono evidenziate
neppure nelle istanze presentate dai beneficiari o nei modelli F24 trasmessi ai fini della loro fruizione,
con la conseguenza che le registrazioni non potrebbero poi essere gestite con gli invii dei dati in for-
ma massiva e con elevato rischio di scarto da parte del RNA”.
Per l’Agenzia delle Entrate, la necessità di chiedere in dichiarazione i predetti dati e la loro non reperi-
bilità in altro modo deriva anche dal fatto che il Regolamento sul RNA (D.M. 31 maggio 2017, n. 115) e
i documenti collegati (D.Dirett. 28 luglio 2017 e “Guida tecnica all’utilizzo del sistema” pubblicata sul
sito www.rna.gov.it) “fanno spesso rinvio a definizioni e concetti che non sono allineati a quelli similari
presenti nella normativa domestica”.
Nella nota viene inoltre annunciato che entro la fine del 2021 sarà approvato un modello di autodi-
chiarazione autonomo che consentirà l’acquisizione dei dati necessari per la verifica del rispetto delle
regole e dei limiti che presiedono alla concessione degli aiuti riconosciuti nell’ambito delle Sezioni 3.1
e 3.12 del quadro temporaneo per coloro che non avranno presentato l’istanza per il riconoscimento
del contributo a fondo perduto.
Riferimenti normativi
Nota 22 luglio 2021, n. 199084
NEWS – INCENTIVI
Contributi per il settore turistico: firmati i decreti con gli aiuti per agenzie di
viaggio, guide turistiche, imprese ricettive e di animazione
Sono stati firmati dal Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, i due decreti (D.M. 11 agosto 2021,
prot. n. SG/223 e n. SG/224) che stanziano oltre 400 milioni a favore di agenzie di viaggio, tour opera-
tor, guide turistiche, accompagnatori turistici, autobus scoperti, imprese turistico-ricettive, agenzie di
animazione ed enti gestori di siti speleologici e grotte in attuazione dell’art. 182, comma 1, del decreto
“Rilancio” (D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77) e
dall’art. 6-bis, comma 11, del decreto “Ristori” (D.L. 28 ottobre 2020, n. 137, convertito con modifica-
zioni in legge 18 dicembre 2020, n. 176).
Per quanto riguarda in particolare guide ed accompagnatori turistici, la norma dispone che possano
accedere ai contributi in esame i soggetti in possesso dei requisiti di cui all’art. 3 del Decreto Diretto-
riale 27 ottobre 2020, n. 63, recante avviso ai sensi del D.M. 2 ottobre 2020, n. 440, e che siano in re-
gola con l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al 2020. Chi svolge conte-
stualmente attività di guida turistica e di accompagnatore turistico, tuttavia, può presentare una sola
istanza, specificando per quale attività chiede il contributo.
Con riferimento alle imprese turistico-ricettive, si precisa quanto segue:
1. i contributi spettano ai soggetti esercenti attività di impresa prevalente identificata dai seguenti
codici ATECO: 55.10.00, 55.20.10, 55.20.20, 55.20.30, 55.20.40, 55.20.51, 55.20.52, 55.30.00,
55.90.20 e 96.04.20;
2. il pagamento del contributo sarà effettuato in automatico tramite accredito sui relativi conti di
pagamento, utilizzando i codici IBAN forniti in sede di istanza presentata ai sensi del decreto “So-
stegni” (D.L. 22 marzo 2021, n. 41, convertito con modifiche dalla Legge 21 maggio 2021, n. 69)
oppure i codici IBAN appositamente comunicati dai soggetti che in sede della citata istanza han-
no chiesto il riconoscimento del contributo sotto forma di credito d’imposta.
Previsti contributi anche a favore degli enti gestori a fini turistici di siti speleologici e grotte aperti al
pubblico, che siano in possesso dei seguenti requisiti:
• avere sede legale in Italia e non avere procedure concorsuali pendenti;
• non essere destinatari di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del D.Lgs. 8 giugno
2001, n. 231;
• essere in regola con gli obblighi tributari;
• essere in regola con gli obblighi in materia previdenziale ed assicurativa;
• non trovarsi in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019, ai sensi del Regolamento (UE) n.
651/2014, salvo che si tratti microimprese o piccole imprese, purché non soggette a procedure
concorsuali per insolvenza e non destinatarie di aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristruttura-
zione;
• non trovarsi in condizioni ostative alla contrattazione con la P.A.
I decreti sono stati inviati agli organi di controllo per la registrazione.
Riferimenti normativi
D.M. 11 agosto 2021, Prot. n. SG/223
D.M. 11 agosto 2021, Prot. n. SG/224
Obbligati a versare l’IVIE e l’IVAFE anche i trust per gli immobili e le attività
finanziarie detenute all’estero
Nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, in consultazione, uno schema di circolare con-
tenente chiarimenti sulla disciplina tributaria dei trust, ai fini sia della tassazione diretta, sia delle im-
poste indirette. Fino al prossimo 30 settembre è possibile inviare osservazioni e proposte (all’indirizzo
mail dc.pflaenc.settoreconsulenza@agenziaentrate.it).
Nella parte dedicata all’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (IVIE) e all’imposta sul valore
delle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE), il documento si sofferma sulle modifiche operate
dall’art. 1, commi 710 e 711, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020); per effetto
dell’entrata in vigore di tale norma, a decorrere dal periodo d’imposta 2020, sono soggetti passivi di
entrambi i tributi, oltre alle persone fisiche, anche gli enti non commerciali e le società semplici (e
soggetti equiparati) residenti in Italia.
Di conseguenza rientrano nell’ambito oggettivo dell’IVIE e dell’IVAFE i soggetti tenuti ad assolvere, at-
traverso il quadro RW, gli obblighi di monitoraggio fiscale di cui al D.L. n. 167/1990 per gli investimenti
e le attività detenuti all’estero.
Al riguardo, lo schema di circolare precisa che, per effetto delle citate modifiche:
1. i trust residenti in Italia devono assolvere al pagamento di IVIE e IVAFE per gli immobili e le attivi-
tà finanziarie detenute all’estero dal 1° gennaio 2020;
2. il primo versamento dell’IVIE e dell’IVAFE dovrà essere effettuato entro il termine previsto per il
versamento del saldo delle imposte sui redditi derivanti dalla dichiarazione dei redditi relativa al
periodo d’imposta 2020, ai sensi dell’art. 17, commi 1 e 2, del D.P.R. 7 dicembre 2001, n. 435;
3. entro il medesimo termine dovrà essere versato anche il primo acconto per le imposte relative al
2021.
Si ricorda che l’IVIE è dovuta nella misura dello 0,76 per cento in proporzione alla quota di titolarità
del diritto di proprietà o altro diritto reale e ai mesi dell’anno nei quali è durato tale diritto, con una
franchigia di 200 euro.
Riferimenti normativi
Comunicato Stampa 11 agosto 2021
Bozza Circolare in consultazione disciplina fiscale trust
NEWS – IVA
Riferimenti normativi
Risposta a istanza di interpello 11 agosto 2021 n. 544
Fusioni, non è dovuto il saldo Irap relativo al 2019 se tutte le società erano in
possesso dei requisiti richiesti
Per effetto dell’art. 24 del decreto “Rilancio” (D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modifiche dal-
la Legge 17 luglio 2020, n. 77), non è dovuto il versamento:
1. del saldo dell’Irap relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, fermo restando il
versamento dell’acconto dovuto per il medesimo periodo d’imposta;
2. della prima rata dell’acconto dell’Irap relativa al periodo d’imposta successivo a quello in corso al
31 dicembre 2019, nella misura prevista dall’articolo 17, comma 3, del D.P.R. 7 dicembre 2001, n.
435, o dall’art. 58 del D.L. 26 ottobre 2019, n. 124, convertito con modifiche dalla Legge 19 di-
cembre 2019, n. 157.
L’importo corrispondente alla prima rata dell’acconto è comunque escluso dal calcolo dell’imposta da
versare a saldo per il 2020. Sono esclusi dall’ambito applicativo della norma solo i soggetti espressa-
mente individuati dalla stessa (soggetti che nel periodo d’imposta 2019 avevano ricavi o compensi
superiori a 250 milioni di euro, intermediari finanziari, ecc.). In materia si rinvia ai chiarimenti conte-
nuti nelle Circolari 19 ottobre 2020, n. 27/E, e 20 agosto 2020, n. 25/E, nonché nella Risoluzione 29
maggio 2020, n. 28/E.
Ora, con la Risposta all’istanza di interpello 11 agosto 2021, n. 543, l’Agenzia delle Entrate ha precisato
che, con riferimento ai casi di riorganizzazione aziendale, è possibile usufruire della disposizione in
esame qualora sia l’incorporante, sia le incorporate, nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre
2019, rispettavano i requisiti oggettivi e soggettivi previsti dall’art. 24 del D.L. 34/2020. Di conseguen-
za, l’incorporante può compilare la dichiarazione Irap 2021 (anno d’imposta 2020), indicando al rigo
IR25:
• in colonna 2, l’ammontare del primo acconto “figurativo”, non versato in applicazione dell’art. 24
del D.L. 34/2020, che non può mai eccedere il 40 o il 50% (se il contribuente applica gli ISA)
dell’importo complessivamente dovuto a titolo di Irap per il periodo d’imposta 2020 (cfr. circolare
n. 27/E del 19 ottobre 2020);
• in colonna 3, la somma degli acconti versati o compensati in F24, compresi gli importi di colonna
1 e 2.
Al riguardo si richiama la Risposta 27 ottobre 2020, n. 502, secondo cui qualora “l’operazione si perfe-
zioni dopo la chiusura del periodo d’imposta 2019, determinando l’estinzione delle società danti cau-
sa solo a decorrere dal periodo d’imposta successivo, la sussistenza del presupposto di natura ogget-
tiva (volume di ricavi) per l’applicazione dell’articolo 24 del decreto-legge n. 34 del 2020 deve essere
verificato distintamente in capo alla società incorporante ed alle società incorporate. Nel periodo
temporale di riferimento, infatti, tutte le società risultano essere esistenti e la società incorporante è
chiamata esclusivamente ad adempiere, in nome e per conto delle società incorporate, gli adempi-
menti di natura procedurale (dichiarativi e di versamento) che vengono a scadere successivamente
alla data di perfezionamento dell’atto di fusione. Si procede, invece, alla verifica del parametro dei ri-
cavi in modo unitario, in capo alla società risultante dalla fusione (ovvero avendo riguardo al dato ag-
gregato quale somma dei singoli dati contabili rilevabili alla chiusura dell’ultimo periodo d’imposta
antecedente gli effetti della fusione), solo nei casi in cui l’operazione di aggregazione si perfezioni nel
corso della frazione temporale individuata dall’articolo 24 in commento”.
Riferimenti normativi
Risposta a istanza di interpello 11 agosto 2021, n. 543
NEWS – DICHIARAZIONI
• a seguito dell’abrogazione del comma 2 dell’art. 10-bis del decreto “Ristori” (D.L. 28 ottobre 2020,
n. 137, convertito con modifiche dalla Legge 18 dicembre 2020, n. 176), ad opera dell’art. 1-bis
del decreto “Sostegni-bis” (D.L. 25 maggio 2021, n. 73, introdotto in sede di conversione in Legge
n. 106 del 23 luglio 2021), la non concorrenza alla formazione del reddito imponibile dei contri-
buti e delle indennità erogati a seguito dell’emergenza da Covid-19 non è più subordinata al ri-
spetto dei limiti e delle condizioni previsti in materia di aiuti di Stato;
• successivamente, con un’avvertenza pubblicata il 27 luglio 2021 sul sito dell’Agenzia delle Entrate,
nelle pagine relative a ciascun modello REDDITI e IRAP 2021, è stato chiarito che:
o i soggetti esercenti impresa, arte o professione, nonché i lavoratori autonomi, che hanno ri-
cevuto i predetti contributi e indennità, non devono indicare il relativo importo nei quadri di
determinazione del reddito d’impresa e di lavoro autonomo (REDDITI) e nei quadri di deter-
minazione del valore della produzione (IRAP);
o i predetti soggetti non devono compilare il prospetto degli aiuti di Stato contenuto nei pre-
detti modelli;
o i contribuenti che hanno già inviato i modelli REDDITI e IRAP seguendo le indicazioni fornite
nelle relative istruzioni non sono tenuti a rettificare le dichiarazioni presentate per tenere
conto di tale avvertenza.
Al riguardo è stato chiesto quali siano le conseguenze per un contribuente che abbia presentato la
dichiarazione dei redditi e/o IRAP in data successiva alla pubblicazione della predetta avvertenza,
esponendo i contributi e le indennità in questione secondo le modalità previste nelle relative istru-
zioni, senza tenere conto delle indicazioni fornite con la stessa avvertenza.
Nella nuova FAQ pubblicata dalle Entrate viene chiarito che, nel caso di specie, non ci sono conse-
guenze per il contribuente e, inoltre, che i dati indicati nel prospetto degli aiuti di Stato con riferimen-
to ai codici aiuto 24 (nei modelli REDDITI) e 8 (nel modello IRAP) non saranno inviati dall’Agenzia delle
Entrate al Registro Nazionale degli Aiuti (RNA), ai fini della relativa registrazione.
Riferimenti normativi
Aiuti di Stato – FAQ compilazione dichiarazioni 2021
Leggi anche Italia Oggi, 14 agosto 2021, pag. 23 di Duilio Liburdi, Massimiliano Sironi
1. ai sensi dell’art. 1, comma 502-bis, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di Bilancio 2019),
l’erogazione del Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR) è condizionata al possesso di un reddito
complessivo ai fini Irpef inferiore a 35mila euro nell’anno 2018, al netto di eventuali prestazioni di
previdenza complementare erogate sotto forma di rendita;
2. con la Risposta all’istanza di interpello 6 agosto 2020, n. 250, l’Agenzia delle Entrate aveva preci-
sato che il reddito complessivo del risparmiatore ai fini dell’Irpef include anche i redditi d’impresa
o di attività professionali svolte. Tale conclusione appare confermata dall’art. 1, comma 75, della
Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di Stabilità 2015), secondo cui “Quando le vigenti disposi-
zioni fanno riferimento, per il riconoscimento della spettanza o per la determinazione di dedu-
zioni, detrazioni o benefici di qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria, al possesso dei re-
quisiti reddituali, si tiene comunque conto del reddito assoggettato al regime forfetario”;
3. con la Risposta 21 aprile 2020, n. 112, era stato confermato che le somme corrisposte dal Fir non
assumono rilevanza reddituale, ai sensi dell’art. 6, comma 2, del Tuir, in quanto finalizzati a rein-
tegrare “forfetariamente” la perdita economica patrimoniale (danno emergente) subita dal per-
cettore a fronte delle condotte poste in essere dalle banche. Si confermava quindi l’orientamento
tracciato con la Risoluzione 12 gennaio 2017, n. 3/E, laddove si chiarì che non può essere tassato
l’indennizzo erogato dal fondo di solidarietà istituito dalla legge di Stabilità 2016 (Legge 28 di-
cembre 2015, n. 208) agli investitori persone fisiche che avevano acquistato obbligazioni da ban-
che insolventi. Si tratta infatti di un indennizzo il quale, sotto il profilo fiscale, non rappresenta al-
tro che un reintegro patrimoniale;
4. successivamente, anche con la Risoluzione 18 dicembre 2017, n. 153/E, fu affermato che gli in-
dennizzi riconosciuti dalla banca ai propri soci e investitori sulla base di appositi accordi transat-
tivi, non assumono rilevanza reddituale, ai sensi dell’art. 6, comma 2, del Tuir, qualora siano fina-
lizzati a reintegrare “forfetariamente” la perdita economica patrimoniale (danno “emergente”)
subita dal percettore a fronte delle condotte poste in essere dall’istituto di credito.
Riferimenti normativi
Comunicato Stampa 10 agosto 2021
Green Pass non necessario per i servizi di ristorazione erogati all’aperto, per
l’asporto e per il consumo al banco
La certificazione verde non è richiesta per i servizi di ristorazione erogati all’aperto, nonché per
l’asporto e per il consumo al banco: lo ha precisato il Ministero dell’Interno con la Circolare 10 agosto
2021, n. 15350/117/2/1. Il documento ha sottolineato inoltre che i ristoratori e gli esercenti non sono
tenuti a chiedere la carta d’identità, confermando quanto affermato nei giorni scorsi dal Ministro
dell’Interno, Luciana Lamorgese. I gestori dei locali sono invece tenuti a controllare la certificazione.
In particolare nel documento viene fatta una distinzione tra il controllo del green pass, obbligatorio da
parte di tutti i soggetti elencati al comma 2 dell’art. 13 del D.P.C.M. 17 giugno 2021, e la verifica, suc-
cessiva, della corrispondenza tra i dati anagrafici contenuti nella certificazione verde e il documento
d’identità dell’avventore. Questa seconda operazione, specifica la circolare, non deve essere compiuta
in automatico da tutti gli esercenti, essendo principalmente affidata ai soggetti elencati nelle lettere a)
e b) del richiamato comma 2, cioè i pubblici ufficiali e il personale addetto ai servizi di controllo delle
attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi. Questi sog-
getti sono infatti già muniti di un potere di identificazione delle persone per fini di controllo stabiliti a
vario titolo dalla legge.
Al contrario si deve ritenere che i soggetti titolari di strutture ricettive e di pubblici esercizi siano tenu-
ti alla verifica dell’identità dell’avventore solamente in caso di abuso o elusione della norma, cioè
quando appaia manifesta l’incongruenza dei dati anagrafici contenuti nel green pass. Per lo stesso
motivo, la sanzione per accertata incorrispondenza tra il possessore della certificazione verde e
l’intestatario sarà applicabile solamente nei confronti dell’avventore, mentre per l’esercente sarà ne-
cessaria la sussistenza di palesi responsabilità a suo carico.
Si ricorda che dallo scorso 6 agosto, per poter accedere alle seguenti attività o ambiti occorrerà esse-
re in possesso di una certificazione verde Covid-19 (Green Pass), comprovante l’inoculamento almeno
della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 o la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi),
oppure aver effettuato un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-
CoV-2 (validità 48 ore):
• servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso;
• spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; musei, altri istituti e luoghi della cul-
tura e mostre;
• piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture
ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
• sagre e fiere, convegni e congressi;
• centri termali, parchi tematici e di divertimento;
• centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei
centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
• attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
• concorsi pubblici. In caso di violazione scatta una sanzione da 400 a 1.000 euro a carico sia
dell’esercente, sia dell’utente.
Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiu-
so da 1 a 10 giorni (D.L. 23 luglio 2021, n. 105).
Nei giorni scorsi, inoltre, il Governo ha emanato il D.L. 6 agosto 2021, n. 111, recante “Misure urgenti
per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti”, il
quale ha disposto tra l’altro che:
1. nell’anno scolastico 2021-2022, l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuo-
la primaria e della secondaria di primo e secondo grado e universitaria sarà svolta in presenza.
La misura è derogabile esclusivamente in singole istituzioni scolastiche o in quelle presenti in
specifiche aree territoriali e con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni, delle province auto-
nome di Trento e Bolzano e dei sindaci, adottabili nelle zone arancioni e rosse e in circostanze di
eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente
elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti;
2. tutto il personale scolastico e universitario e gli studenti universitari (che potranno essere sotto-
posti a controlli a campione) debbano possedere il green pass. Il mancato rispetto del requisito è
considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavo-
ro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso;
3. dal 1° settembre, poi, occorrerà il Green Pass per poter accedere ai seguenti mezzi di trasporto:
a. aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
b. navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad esclusione di quelli impiegati per
i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina;
c. treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Inter City, Inter City Notte e
Alta Velocità;
d. autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada
in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari,
orari, frequenze e prezzi prestabiliti; e. autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, ad
esclusione di quelli impiegati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.
Riferimenti normativi
Circolare 10 agosto 2021, n. 15350/117/2/1
Riferimenti normativi
Risposta a istanza di interpello 9 agosto 2021 n. 541
Riferimenti normativi
Principio di diritto 9 agosto 2021, n. 12
NEWS – INCENTIVI
Bonus Tv: dal 23 agosto sconto del 20% sull’acquisto dei nuovi apparecchi
Dal 23 agosto 2021 e fino al 31 dicembre 2022, salvo esaurimento anticipato dei fondi messi a dispo-
sizione, sarà possibile accedere al cosiddetto “bonus Tv”, il contributo previsto per l’acquisto di televi-
sori compatibili con i nuovi standard tecnologici di trasmissione del digitale terrestre Dvbt-2/Hevc
Main 10: lo ha stabilito il Ministero dello Sviluppo economico con il D.M. 5 luglio 2021, pubblicato in
Gazzetta Ufficiale il 7 agosto 2021.
Al riguardo si precisa quanto segue:
1. il contributo consiste in uno sconto del 20 per cento sul prezzo di acquisto, fino a un massimo di
100 euro;
2. l’incentivo è peraltro subordinato alla rottamazione di un apparecchio tv acquistato prima del 22
dicembre 2018;
3. la rottamazione può essere effettuata:
a. attraverso la consegna dell’apparecchio presso il rivenditore all’atto dell’acquisto del nuovo
televisore, oppure
b. preventivamente presso un centro comunale di raccolta RAEE, previa consegna del modello
approvato dal Decreto in commento, attestante il conferimento del bene. Il modello
dev’essere:
controfirmato dal rivenditore o da un addetto del centro di raccolta;
consegnato all’atto di acquisto, con allegata copia di un documento di identità valido e
del codice fiscale dell’acquirente, ai fini dell’applicazione dello sconto;
4. possono accedere alla misura in esame tutti i nuclei familiari, a prescindere dai limiti Isee, che
siano utenti finali e titolari dell’abbonamento Tv;
5. il rivenditore deve trasmettere alla Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica,
di radiodiffusione e postali del Ministero dello Sviluppo economico – attraverso l’apposito servi-
zio telematico messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate – una comunicazione telematica
contenente, a pena di inammissibilità:
o il codice fiscale del venditore;
o il codice fiscale e gli estremi del documento di identità dell’utente finale;
o i dati identificativi dell’apparecchio;
o il prezzo finale di vendita, comprensivo di Iva;
6. il venditore potrà recuperare lo sconto praticato, attraverso un credito d’imposta, da indicare nel-
la dichiarazione dei redditi ed utilizzabile esclusivamente in compensazione secondo le regole
ordinarie.
Riferimenti normativi
D.M. 5 luglio 2021
dell’assegno avviene d’ufficio da parte dell’Inps – l’erogazione dell’assegno avviene mediante accredito
su IBAN del richiedente ovvero mediante bonifico domiciliato.
Per chi percepisce l’Anf è prevista inoltre una maggiorazione degli importi in via temporanea, a decor-
rere dal 1° luglio fino al 31 dicembre 2021, pari a:
• 37,5 euro per figlio, per i nuclei familiari fino a due figli;
• 55 euro per figlio in presenza di almeno tre figli.
In sede di conversione in legge è stato introdotto all’art. 3 il comma 2-bis, il quale dispone che
l’assegno temporaneo è corrisposto dall’Inps e ripartito tra i genitori in pari misura, salvo che il nucleo
familiare disponga di un solo conto corrente o corrisposto a chi esercita la responsabilità genitoriale
in caso di assenza dei genitori.
In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti
civili del matrimonio – in mancanza di accordo – l’assegno spetta al genitore affidatario; nel caso di
affidamento congiunto o condiviso – in mancanza di accordo – l’assegno è ripartito in pari misura tra i
genitori.
Riferimenti normativi
Legge 30 luglio 2021, n. 112
Vengono altresì demandati a provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle Entrate le regole tecniche
previste per il collegamento tra strumenti che consentono il pagamento elettronico e strumenti che
consentono la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi ai fini fiscali.
Il presente provvedimento n. 211996/2021 dà attuazione alla predetta disposizione, richiamando le
regole tecniche già stabilite nelle specifiche tecniche allegate al provvedimento del Direttore
dell’Agenzia delle entrate n. 182017 del 28 ottobre 2016 e anticipando il rilascio di nuove ed ulteriori
modalità tecniche di collegamento.
Riferimenti normativi
Provvedimento 6 agosto 2021 n. 211996/2021
Riferimenti normativi
Provvedimento 6 agosto 2021 n. 212239/2021
• l’esonero deve essere richiesto a un solo ente previdenziale e per una sola forma di previdenza
obbligatoria e il beneficiario dovrà dichiarare nella domanda di non avere presentato ulteriori
domande di esonero ai sensi della medesima normativa.
• la domanda dovrà essere presentata utilizzando i consueti canali telematici messi a disposizione
nel sito internet dell’Inps, accedendo al proprio Cassetto previdenziale presso cui potrà essere
verificato l’esito dei controlli e l’accoglimento dell’istanza. In particolare, dovranno essere utilizza-
ti i seguenti percorsi:
o Gestione speciale artigiani e commercianti Cassetto previdenziale per Artigiani e Commer-
cianti > Esonero contributivo art. 1, co 20-22 bis L.178/2020;
o Lavoratori iscritti alla Gestione speciale autonoma dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri
nel Cassetto lavoratori autonomi > comunicazione bidirezionale;
o Per i professionisti iscritti alla Gestione separata: Cassetto Previdenziale Liberi Professionisti
> Domande Telematiche > Esonero contributivo L. 178/2020.
La circolare chiarisce inoltre che i contribuenti che possiedono i requisiti per fruire dell’esonero e in-
tendono presentare la relativa istanza possono non effettuare il versamento della contribuzione alle
scadenze che interverranno successivamente al 6 agosto 2021 (data di pubblicazione della circolare in
commento), fermo restando che, in caso di esito negativo delle verifiche dei requisiti, sulla contribu-
zione omessa saranno dovute le sanzioni civili ai sensi dell’art. 116, comma 8, lettera a), della legge 23
dicembre 2000, n. 388, dalle rispettive date di scadenza legale di versamento.
La contribuzione già versata oggetto di esonero, invece, potrà essere richiesta a compensazione o a
rimborso con domanda da presentare all’Inps entro il 31 dicembre 2021 in relazione all’importo
dell’agevolazione effettivamente spettante all’interessato.
Riferimenti normativi
Circolare 6 agosto 2021, n. 124
NEWS – IVA
4. i soggetti incaricati della trasmissione telematica devono rilasciare al dichiarante copia della di-
chiarazione inviata, nonché copia della ricevuta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, che costitui-
sce prova dell’avvenuta presentazione;
5. l’invio deve essere effettuato utilizzando esclusivamente il software per la compilazione della di-
chiarazione utile per beneficiare della non imponibilità dell’IVA sui servizi di locazione, anche fi-
nanziaria, noleggio e simili, non a breve termine di imbarcazioni da diporto e di navigazione in al-
to mare, denominato “dichiarazione nautica”, reso disponibile gratuitamente sul sito internet
www.agenziaentrate.it;
6. le operazioni per le quali sono applicabili le disposizioni di cui ai commi da 708 a 710 dell’art. 1
della Legge n. 178/2020, sulla base della dichiarazione presentata, sono quelle per le quali la data
della fattura decorre dal 14 agosto 2021.
Ora, con la Risoluzione 6 agosto 2021, n. 54/E, l’Agenzia delle Entrate ha fornito i seguenti chiarimenti
in materia:
Riferimenti normativi
Risoluzione 6 agosto 2021, n. 54/E
NEWS – IVA
Riferimenti normativi
Risposta a istanza di interpello 6 agosto 2021 n. 535
NEWS – IVA
1. basarsi su una convergenza di interessi rientranti tra le finalità istituzionali delle amministrazioni
pubbliche collaboranti;
2. essere “retta da considerazioni relative al solo perseguimento dell’interesse pubblico, atteso che,
qualora subentrassero considerazioni di altra natura, in particolare di tipo commerciale, sarebbe
legittima l’applicazione della normativa in materia di contratti di appalto e di concessione aventi
per oggetto l’acquisizione di servizi, forniture, lavori, opere, ecc.”.
Riferimenti normativi
Risposta a istanza di interpello 6 agosto 2021 n. 532
NEWS – CONTRATTI
Riferimenti normativi
Risposta a istanza di interpello 6 agosto 2021 n. 530
NEWS – IVA
1. l’esenzione Iva di cui all’art. 10, comma 1, n. 1), del D.P.R. n. 633/1972 è applicabile a tutte le ope-
razioni che “attengono specificamente all’attività degli organismi di investimento collettivo”, a
nulla rilevando la qualifica soggettiva del prestatore dei servizi, che può pertanto essere un sog-
getto terzo rispetto alla società di gestione (SGR);
2. per la Corte di Giustizia Ue, il regime di esenzione può applicarsi a condizione che i servizi presta-
ti dal terzo formino “un insieme distinto, valutato globalmente, che abbia l’effetto di adempiere le
funzioni specifiche ed essenziali” del servizio di gestione di un fondo comune di investimento
(sentenze 4 maggio 2006, causa C-169/04, 19 luglio 2012, causa C-44/11, 13 marzo 2014, causa C-
464/12);
3. gli eurogiudici hanno inoltre precisato che rientrano nella nozione di gestione di fondi comuni
d’investimento “oltre alle funzioni di gestione di portafogli” anche “i servizi di gestione ammini-
strativa e contabile dei fondi forniti da un gestore esterno”, outsourcing – riconducibili alle fun-
zioni indicate nell’elenco non esaustivo di cui all’Allegato II della Direttiva 85/611/CEE in materia
di OICVM – che devono formare “un insieme distinto, valutato globalmente, che abbia l’effetto di
adempiere le funzioni specifiche ed essenziali della gestione del fondo” (sentenze cause C-169/04
e C-464/12);
4. “l’attività specifica di un fondo comune d’investimento consiste nell’investimento collettivo dei
capitali raccolti. Pertanto, dal momento che gli attivi di un fondo siffatto consistono in beni im-
mobili, la sua attività specifica comprende, da un lato, attività relative alla scelta, all’acquisto e al-
la vendita dei beni immobili e, dall’altro, ai compiti amministrativi e di contabilità (...)” (sentenza 9
dicembre 2015, causa C-595/13);
5. “i servizi di analisi di mercato, di monitoraggio delle prestazioni, di valutazione dei rischi, di con-
trollo del rispetto della normativa e di esecuzione delle operazioni corrispondono a fasi successi-
ve, tutte parimenti necessarie alla realizzazione in condizioni adeguate delle operazioni di inve-
stimento”. La prestazione di gestione di portafoglio è infatti composta “da una prestazione di
analisi e di custodia del patrimonio del cliente investitore e da una prestazione di acquisto e di
vendita di titoli, entrambe parimenti indispensabili per la realizzazione della prestazione com-
plessiva” (sentenza 2 luglio 2020, causa C-231/19);
6. con la Risposta n. 65/2019, l’Agenzia affermò la riconducibilità nella nozione di “gestione del por-
tafoglio di investimenti immobiliari” dei servizi forniti da un terzo consistenti nell’assistenza in
opportunità di acquisizione/cessione di beni immobili, funzionali agli investimenti da parte del
gestore di un fondo comune di investimento.
Riferimenti normativi
Risposta a istanza di interpello 6 agosto 2021 n. 527
NEWS – IVA
Al riguardo, con il Principio di diritto 6 agosto 2021, n. 11, sono stati forniti chiarimenti con riferimen-
to al caso in cui una nota di variazione venga emessa dalla parte adempiente successivamente alla
contestazione, in sede giudiziale, dei presupposti per l’attivazione di una clausola risolutiva espressa.
In particolare, è stato precisato che in caso di attivazione di una clausola risolutiva espressa, in dipen-
denza della quale venga meno (per intero o parzialmente) un’operazione per la quale sia stata emes-
sa fattura, successivamente alla registrazione, è legittima l’emissione di una nota di variazione anche
in presenza di una contestazione, in sede giudiziale, dei presupposti per l’attivazione della predetta
clausola risolutiva espressa, senza che al riguardo si renda necessario attendere un formale atto di
accertamento (negoziale o giudiziale) del verificarsi dell’anzidetta causa di risoluzione.
Di conseguenza:
1. il cessionario/committente è tenuto ad applicare l’art. 26, comma 5, del decreto Iva;
2. il cedente/prestatore dovrà comunque emettere una nota di debito qualora l’eventuale e succes-
sivo accertamento giudiziale risulti favorevole alla controparte.
Si ricorda che, fatti salvi i principi enunciati nell’eventuale giudizio instaurato:
1. con il Principio di diritto 2 aprile 2019, n. 13, l’Agenzia aveva chiarito che, qualora siano state in-
traprese azioni giudiziali avverso il fornitore che si sia avvalso di una clausola risolutiva espressa
per “supposto” mancato adempimento della controparte, ai fini dell’art. 26 del D.P.R. n. 633/1972
gli effetti della clausola invocata sono subordinati all’esito del giudizio;
2. con la Risoluzione n. 449/2008, fu affermato che, verificatasi una causa di estinzione del contrat-
to, in relazione alla quale il cedente/prestatore abbia già emesso fattura e versato la relativa Iva,
egli può emettere la nota di variazione e detrarre l’imposta, senza dover attendere un formale at-
to di accertamento (negoziale o giudiziale) del verificarsi dell’anzidetta causa di risoluzione (in tal
senso, Cass. 17 giugno 1996, n. 5568 e 8 novembre 2002, n. 15696).
Riferimenti normativi
Principio di diritto 6 agosto 2021 n. 11
rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di as-
senza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso;
• dal 1° settembre 2021 e fino al 31 dicembre 2021 (data di cessazione dello stato di emergenza)
sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass l’accesso e l’utilizzo dei seguenti
mezzi di trasporto:
1. aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
2. navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad esclusione di quelli impiegati
per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina;
3. treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Inter City, Inter City Not-
te e Alta Velocità;
4. autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su stra-
da in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi
itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
5. autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, ad esclusione di quelli impiegati nei
servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.
L’utilizzo degli altri mezzi di trasporto può avvenire anche senza Green pass, fatta salva
l’osservanza delle misure anti contagio.
• l’obbligo di Green pass non si applica ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e alle
persone che, per motivi di salute e in base alle indicazioni del CTS, non possono vaccinarsi.
Per quanto riguarda gli eventi sportivi e gli spettacoli aperti al pubblico, in occasione di manifestazioni
all’aperto, è possibile prevedere modalità di assegnazione dei posti alternative al distanziamento in-
terpersonale di almeno un metro; per gli eventi al chiuso, il limite di capienza già previsto è innalzato
al 35%.
Riferimenti normativi
D.L. 6 agosto 2021, n. 111
NEWS – AGEVOLAZIONI
4. i servizi termali non devono essere già a carico del Servizio sanitario nazionale, di altri enti pub-
blici oppure oggetto di ulteriori benefici riconosciuti all’utente, fatte salve le eventuali detrazioni
previste dalle norme fiscali;
5. il buono è concesso nella misura del 100% del prezzo di acquisto presso l’ente termale dei servizi
in esame, fino a un massimo di 200 euro per ciascuna richiesta presentata;
6. il buono dà diritto a una riduzione del prezzo di acquisto dei servizi termali corrispondente al va-
lore del medesimo buono. Se il prezzo di acquisto dei servizi termali è superiore al massimale di
cui sopra, l’importo eccedente è integralmente a carico dell’utente;
7. il buono non è cedibile a terzi, nè a titolo gratuito nè in cambio di un corrispettivo in denaro;
8. il buono non costituisce reddito imponibile dell’utente e non rileva ai fini dell’Isee;
9. le richieste del buono possono essere presentate dagli utenti presso gli enti termali preventiva-
mente accreditati sulla base della procedura indicata nella norma;
10. a tal fine, il rappresentante legale dell’ente termale deve presentare una specifica richiesta.
Con un apposito avviso pubblicato sui siti internet del Ministero dello sviluppo economico e di Invita-
lia, soggetto gestore della misura, sarà data comunicazione dell’avvio delle operazioni di prenotazione
dei buoni.
Riferimenti normativi
D.M. 1 luglio 2021
Leggi anche Italia Oggi, 19 agosto 2021, pag, 25, di Giulia Provino
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pubblica ieri e con la quale sposa l’orientamento interpretativo fatto proprio dalla corte di cassazione
tra il 2020 ed il 2021.
Italia Oggi, 12 agosto 2021, pag. 23 di Fabrizio Vedana
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