Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
L’
utilizzazione agronomica delle A fronte di questa realtà, sin dalla campa- gna olearia 1992-93, suggerì sin d’allora
acque di vegetazione e di scari- gna olearia 1992/93, abbiamo suggerito un una soluzione tecnologica innovativa non
chi dei frantoi oleari è oggi metodo di utilizzazione ecologica dei reflui solo a difesa della qualità dell’olio estratto,
consentita dalla legge n. 574 dell’11 no- oleari, ovviando agli inconvenienti sopra ri- ma anche a difesa dell’ambiente mediante
vembre 1996. All’art. 1 recita che… “le portati, trasformando i reflui oleari (2a fa- trasformazione dell’unico scarto della la-
acque di vegetazione residuate dalla lavo- se), provenienti dall’estrazione continua vorazione (2a fase, cioè sansa + acqua di
razione meccanica delle olive che non mediante decanter a due fasi, in compost. vegetazione) in un ammendante agricolo
hanno subito alcun trattamento né ricevu- (compost), realizzando, quindi, per la pri-
to alcun additivo, ad eccezione delle ac- Un metodo alternativo ma volta, la lavorazione “a ciclo chiuso”
que per la diluizione della pasta ovvero delle olive da olio.
per la lavatura degli impianti, possono es- In questa nota, dopo oltre un decennio di Con riferimento alla sperimentazione rea-
sere oggetto di utilizzazione agronomica sperimentazione in merito, sono riportate lizzata a livello industriale ogni anno a
attraverso lo spandimento controllato su le procedure eseguite per la realizzazione partire dalla campagna olearia 1992/93, e
terreni adibiti ad uso agricolo”. del compost e sono esaminate le caratteri- tralasciando i risultati analitici sulla quali-
Questa utilizzazione apporta al terreno, stiche di fertilità del prodotto ottenuto. tà dell’olio (1a fase) sempre risultata supe-
in ogni caso, un certo grado di tossicità, Il lavoro s’è reso necessario al fine di for- riore a quella dell’olio della stessa varietà
peraltro avvertito dalla stessa legge (art. nire indicazioni utili per inserire il refluo d’olive, ma proveniente dall’estrazione
2), allorquando stabilisce il limite massi- oleario, proveniente dall’estrazione conti- continua mediante decanter a 3 fasi qui di
mo di accettabilità di 50 m3 per ettaro per nua mediante decanter a due fasi, tra “i ri- seguito, si riferisce sul compostaggio ef-
le acque provenienti da impianti di estra- fiuti compostabili non pericolosi” derivanti fettuato presso le aziende olearie.
zione discontinua e di 80 m3 per ettaro da attività agro-industriali, così come disci-
per le acque provenienti da impianti di plinato dal D.M. del 5 febbraio 1998 sulla Compostaggio con sistema aperto a cumuli
estrazione continua mediante decanter a “Individuazione dei rifiuti non pericolosi rivoltati, con ventilazione naturale.
tre fasi. La legge consente, inoltre, l’uti- sottoposti alle pro-
lizzazione delle sanse umide “come am- cedure semplificate
di recupero ai sensi
mendante in deroga alle caratteristiche
degli artt. 31 e 33
stabilite dalla legge del 19 ottobre 1984
del D.Lgs 5 feb-
n. 748 e successive modificazioni”.
braio 1997 n. 22”.
Pertanto, attualmente, l’utilizzazione dei
reflui oleari secondo le norme oggi in vigo-
Due
re, da un lato apporta al terreno agricolo un tecnologie
certo grado di tossicità, derivante dalle ac-
que di vegetazione (A.V.) e dall’altro lato L’introduzione dei
distribuisce sul terreno un ammendante che decanter a due fasi,
non ha i requisiti di fertilità stabiliti, peral- apparsi per la prima
tro, dalla richiamata legge n. 748 del 1984. volta nella campa-
20•OlivoeOlio n. 3/2006
Oliveto
n. 3/2006 OlivoeOlio•21
Oliveto
80
riale di partenza 3) per rendere più facile l’operazione
(refluo oleario) di della sua distribuzione sui terreni a mez-
oltre 12 g/kg di zo di spandiconcimi.
60 materiale secco si Per quanto riguarda l’altro sistema di
riduce al termine compostaggio in ambiente protetto, effet-
Umidità (%)
6
grado iniziale di di azoto interamente di origine organica
tossicità del refluo (in quanto proveniente esclusivamente
5 oleario, così come dall’oliva sgrassata e compostata) tra
è stato accertato 0,66 e 0,81%. Il rapporto C/N compreso
sul compost al ter- tra 36,77 e 44,50 evidenzia maggiormen-
4 mine del processo te le caratteristiche di qualità dell’am-
0 30 60 90 120 150 180 di compostaggio, mendante utile per la distribuzione su un
mediante il test di qualsiasi terreno, specie quelli con scarso
Tempo (giorni) germinazione del contenuto in sostanza organica.
Fig. 3 - Profilo del pH del refluo oleario durante il compostaggio.
Lepidium sativum, Inoltre, il basso grado di umidità com-
che ha mostrato preso tra il 23,03 e il 26,50% rende pos-
un elevato indice sibile sia la pellettizzazione diretta del
12 di germinazione prodotto finale, senza ricorrere all’essic-
pari al 96,28%. cazione con inevitabili costi energetici
Polifenoli totali (g/kg s.s.)
10
È interessante, aggiuntivi, sia la conservazione del pro-
infine, sottoli-
8 Il compost può essere pellettizzato per rendere
neare che il pro- più facile l’operazione di distribuzione sui terreni
6 dotto ottenuto a mezzo di spandiconcimi.
0
0 40 80 120 160 200
Tempo (giorni)
Fig. 4 - Evoluzione dei polifenoli totali (espressi in acido gallico) dei reflui
oleari durante il compostaggio.
22•OlivoeOlio n. 3/2006
Oliveto
Tab. 1 - Caratteristiche chimico-fisiche del compost dotto non pellettizzato senza particolari
accorgimenti. Infine, i valori di pH, com-
Valori
Parametri presi tra 7,26 e 7,99, pressoché neutri,
minimi massimi consentono l’impiego del compost come
Azoto totale* N % s.s. 0,66 0,81 ammendante in tutti i tipi di terreno.
Umidità a 105 °C % 23,03 26,50 L’esame di tutti questi dati analitici con-
Carbonio organico totale C % s.s. 30,05 32,14 sente di affermare senza alcun dubbio
che il compost ottenuto è un ammendan-
C/N 36,77 44,50
te compostato verde (tab. 2) così come
pH 7,26 7,99 stabilito dalla legge n. 748 del 19 ottobre
* Interamente di origine organica. 1984 sui fertilizzanti.
Purtroppo, allo stato attuale, il materiale
Tab. 2 - L’ammendante compostato verde* di partenza (refluo oleario) che ha dato
origine al compost innanzi esaminato
Limiti allegato “1.C” non è compreso tra i rifiuti compostabili
Parametri
D.L. 27/03/98
non pericolosi riportati dal D.M. del 5
Azoto organico su s.s. > 80% dell’azoto totale febbraio 1998.
Umidità a 105° < 50% s.t.q. Alla luce dei risultati di oltre un decennio
Carbonio organico totale > 30% s.s. di sperimentazione finalizzata all’utiliz-
zazione ecologica dei reflui oleari, pos-
Carbonio organico umificato estratto
siamo ritenere che il compost provenien-
(acidi umici e fulvici) > 2,5% s.s. te dal refluo oleario quale rifiuto compo-
C/N < 50 stabile non pericoloso, è a tutti gli effetti
pH 6-8,5 un “ammendante compostato verde” con
* I valori relativi ai metalli pesanti, ai materiali inerti e alla carica microbica e parassitaria non sono riportati. un’apprezzabile validità agronomica. ■
(Allegato “1.C” Legge 748/84 come modificato dal Decreto Legislativo del 27 marzo 1998) La Bibliografia può essere richiesta agli autori.