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Oliveto ECOLOGIA

Acque reflue e sanse


umide si trasformano
in compost
Procedure per la realizzazione del prodotto e caratteristiche di fertilità.
I risultati di oltre un decennio di sperimentazione. Ma la legge
non include i reflui fra i rifiuti compostabili non pericolosi

DI GIOVANNI DE STEFANO - RITA ANGELA BERNARDO - VITO SCIANCALEPORE


Dipartimento di scienze e tecnologie agro-alimentari ambientali e microbiologiche (Distaam) - Università del Molise - Campobasso

L’
utilizzazione agronomica delle A fronte di questa realtà, sin dalla campa- gna olearia 1992-93, suggerì sin d’allora
acque di vegetazione e di scari- gna olearia 1992/93, abbiamo suggerito un una soluzione tecnologica innovativa non
chi dei frantoi oleari è oggi metodo di utilizzazione ecologica dei reflui solo a difesa della qualità dell’olio estratto,
consentita dalla legge n. 574 dell’11 no- oleari, ovviando agli inconvenienti sopra ri- ma anche a difesa dell’ambiente mediante
vembre 1996. All’art. 1 recita che… “le portati, trasformando i reflui oleari (2a fa- trasformazione dell’unico scarto della la-
acque di vegetazione residuate dalla lavo- se), provenienti dall’estrazione continua vorazione (2a fase, cioè sansa + acqua di
razione meccanica delle olive che non mediante decanter a due fasi, in compost. vegetazione) in un ammendante agricolo
hanno subito alcun trattamento né ricevu- (compost), realizzando, quindi, per la pri-
to alcun additivo, ad eccezione delle ac- Un metodo alternativo ma volta, la lavorazione “a ciclo chiuso”
que per la diluizione della pasta ovvero delle olive da olio.
per la lavatura degli impianti, possono es- In questa nota, dopo oltre un decennio di Con riferimento alla sperimentazione rea-
sere oggetto di utilizzazione agronomica sperimentazione in merito, sono riportate lizzata a livello industriale ogni anno a
attraverso lo spandimento controllato su le procedure eseguite per la realizzazione partire dalla campagna olearia 1992/93, e
terreni adibiti ad uso agricolo”. del compost e sono esaminate le caratteri- tralasciando i risultati analitici sulla quali-
Questa utilizzazione apporta al terreno, stiche di fertilità del prodotto ottenuto. tà dell’olio (1a fase) sempre risultata supe-
in ogni caso, un certo grado di tossicità, Il lavoro s’è reso necessario al fine di for- riore a quella dell’olio della stessa varietà
peraltro avvertito dalla stessa legge (art. nire indicazioni utili per inserire il refluo d’olive, ma proveniente dall’estrazione
2), allorquando stabilisce il limite massi- oleario, proveniente dall’estrazione conti- continua mediante decanter a 3 fasi qui di
mo di accettabilità di 50 m3 per ettaro per nua mediante decanter a due fasi, tra “i ri- seguito, si riferisce sul compostaggio ef-
le acque provenienti da impianti di estra- fiuti compostabili non pericolosi” derivanti fettuato presso le aziende olearie.
zione discontinua e di 80 m3 per ettaro da attività agro-industriali, così come disci-
per le acque provenienti da impianti di plinato dal D.M. del 5 febbraio 1998 sulla Compostaggio con sistema aperto a cumuli
estrazione continua mediante decanter a “Individuazione dei rifiuti non pericolosi rivoltati, con ventilazione naturale.
tre fasi. La legge consente, inoltre, l’uti- sottoposti alle pro-
lizzazione delle sanse umide “come am- cedure semplificate
di recupero ai sensi
mendante in deroga alle caratteristiche
degli artt. 31 e 33
stabilite dalla legge del 19 ottobre 1984
del D.Lgs 5 feb-
n. 748 e successive modificazioni”.
braio 1997 n. 22”.
Pertanto, attualmente, l’utilizzazione dei
reflui oleari secondo le norme oggi in vigo-
Due
re, da un lato apporta al terreno agricolo un tecnologie
certo grado di tossicità, derivante dalle ac-
que di vegetazione (A.V.) e dall’altro lato L’introduzione dei
distribuisce sul terreno un ammendante che decanter a due fasi,
non ha i requisiti di fertilità stabiliti, peral- apparsi per la prima
tro, dalla richiamata legge n. 748 del 1984. volta nella campa-

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Oliveto

I cumuli sono periodicamente rivoltati so di compostaggio, in tutti i casi, la mi-


per mezzo di pale meccaniche. scela in trasformazione ha presentato per
diversi giorni temperature superiori a 55
rimescolamento del materiale superfi- °C, così come previsto dalla delibera del
ciale con quello interno, determinando Comitato Interministeriale del 27/07/84,
un’omogeneizzazione sempre più spinta in materia di compostaggio. Infatti, nelle
del refluo durante il processo di compo- nostre prove sperimentali, il refluo olea-
staggio. rio, dopo un iniziale e leggero incremen-
L’operazione del rivoltamento facilita, to termico, rispetto alla temperatura am-
altresì, il rilascio del calore accumulato, biente (fase mesofila), ha subito un ulte-
del vapore acqueo e di altri gas che si riore aumento, raggiungendo un valore di
sono formati all’interno del cumulo, oltre 55 °C (fase termofila), per poi se-
mantenendo la temperatura nell’inter- guire la fase finale di diminuzione e por-
Il sistema tecnologico per il compostag- vallo compatibile con l’attività metabo- tarsi in equilibrio con la temperatura am-
gio dei reflui oleari, effettuato nelle di- lica dei microrganismi e permettendo, in biente estiva, allorquando la massa ha
verse prove, è piuttosto semplice, grazie tal modo, alla massa in fermentazione presentato una temperatura intorno ai 25
alle caratteristiche del materiale di par- una più celere stabilizzazione ed igie- °C (fig. 1).
tenza (refluo oleario) che offre la possi- nizzazione. Per quanto riguarda l’umidità, parame-
bilità di effettuare un processo semplifi- In tutte le prove, il sistema di compostag- tro molto importante per la regolazione
cato e di breve durata, comunque non ol- gio all’aperto, iniziato a dicembre, è stato del processo di compostaggio, il refluo
tre un’annata agraria. portato a termine a maggio/giugno del- oleario ha mostrato una sensibile perdi-
Il compostaggio è stato effettuato utiliz- l’anno successivo, allorquando la massa ta; infatti, il contenuto iniziale di acqua
zando due tecnologie: il sistema aperto a fermentata era in equilibrio con la tempe- pari a 65,5% è diminuito fino al 50%
cumuli rivoltati, con ventilazione natura- ratura ambientale estiva (25 °C ca.). nei primi 20 giorni, per poi portarsi al
le (foto 1) e il sistema al coperto (in am- Al fine di immettere fermenti utili alla 25% al termine del processo del compo-
biente protetto), sempre a cumuli rivolta- fertilità del terreno e di accelerare il pro- staggio (fig. 2).
ti e a ventilazione naturale. cesso di compostaggio, all’inizio del pro- Il pH, controllato durante il processo di
cesso, al refluo oleario è stato aggiunto compostaggio è passato da un valore ini-
Sistema aperto letame bovino (circa 5 q per 100 q di re- ziale decisamente acido pari a 4,95 al va-
fluo) nel primo anno di sperimentazione lore di 7,4 del prodotto finale (compost).
Il primo di questi due sistemi è stato presso l’azienda interessata alla sua uti- Questo valore di pH pressoché neutro
quello più utilizzato, data la sua estrema lizzazione, mentre dal secondo anno in estende l’impiego del prodotto come am-
semplicità, la sua economicità e la sua poi e negli anni successivi, si è aggiunto mendante in tutti i tipi di terreno.
peculiare attitudine al compostaggio di compost stabilizzato (circa 10%), prove- Un’attenzione particolare meritano le ri-
matrici a bassa fermentescibilità. Il siste- niente dalla sperimentazione dell’anno sultanze analitiche relative alla compo-
ma consiste essenzialmente nella distri- precedente. nente polifenolica. È noto che la tossicità
buzione dei reflui oleari su una piattafor- Come si vede, il compostaggio così ef- delle A.V. è in gran parte dovuta alla pre-
ma, sistemando la massa in cumuli a se- fettuato è stato portato a termine senza senza dei polifenoli. Questi componenti
zione trapezoidale, con basi maggiore e alcun sistema di controllo per quanto ri- organici costituiscono un fattore antinu-
minore rispettivamente di 3 e 2 metri ed guarda il grado igrometrico, la tempera- trizionale per le piante ed un fattore anti-
altezza di 1,80 metri circa. Questi cumu- tura e l’ossigeno del
li sono periodicamente rivoltati per mez- refluo oleario in fer-
80
zo di pale meccaniche (foto 2) ad inter- mentazione. Nonostan-
vallo di tempo di 7-10 giorni fino al ter- te queste limitazioni,
mine del processo di compostaggio della l’andamento del pro- 60
Temperatura (°C)

durata di circa 180 giorni, a seconda del- cesso di trasformazio-


le condizioni atmosferiche, in particolare ne del refluo oleario in 40
delle precipitazioni di pioggia nel corso compost stabilizzato
del compostaggio. ha presentato profili di
temperatura, umidità e 20
Durante il rivoltamento è assicurato il ri-
cambio dell’aria all’interno del cumulo pH pressoché similari
grazie alla porosità del refluo oleario e in tutte le sperimenta- 0
alle correnti d’aria che si formano. Il ri- zioni. 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
voltamento, inoltre, determina la disgre- Per quanto riguarda la
temperatura, parametro Tempo (giorni)
gazione delle zolle presenti nel refluo, in
modo da renderle maggiormente acces- molto importante per la Fig. 1 - Profilo della temperatura del refluo oleario durante
sibili all’attacco microbico e permette il regolazione del proces- il compostaggio.

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riale di partenza 3) per rendere più facile l’operazione
(refluo oleario) di della sua distribuzione sui terreni a mez-
oltre 12 g/kg di zo di spandiconcimi.
60 materiale secco si Per quanto riguarda l’altro sistema di
riduce al termine compostaggio in ambiente protetto, effet-
Umidità (%)

del processo di tuato sotto tettoia, il processo di trasfor-


40 compostaggio a mazione dei reflui oleari in compost non
circa 2 g/kg di ma- ha subito alcuna variazione da quello so-
teriale secco. Co- pra riportato, anche se il tempo necessa-
20
me si vede, oltre rio a portare a termine il processo di
l’80% dei polife- compostaggio è risultato decisamente in-
0 noli del refluo feriore ai 180 giorni del processo di com-
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 oleario sono bio- postaggio all’aperto.
degradati attraver-
Tempo (giorni)
so processi meta- La fertilità
Fig. 2 - Profilo dell’umidità del refluo oleario durante il compostaggio. bolici propri del
sistema di compo- Il compost ottenuto, nelle varie prove
8 staggio da noi pro- sperimentali, alla fine del processo di
posto ed effettuato compostaggio ha presentato alle analisi
(fig. 4). un interessante grado di fertilità agrono-
7 La riduzione dei mica (tab. 1).
componenti poli- Dai dati analitici si evince un apprezzabi-
fenolici abbatte le contenuto in carbonio organico com-
notevolmente il preso tra 30,05 e 32,14% e un contenuto
pH

6
grado iniziale di di azoto interamente di origine organica
tossicità del refluo (in quanto proveniente esclusivamente
5 oleario, così come dall’oliva sgrassata e compostata) tra
è stato accertato 0,66 e 0,81%. Il rapporto C/N compreso
sul compost al ter- tra 36,77 e 44,50 evidenzia maggiormen-
4 mine del processo te le caratteristiche di qualità dell’am-
0 30 60 90 120 150 180 di compostaggio, mendante utile per la distribuzione su un
mediante il test di qualsiasi terreno, specie quelli con scarso
Tempo (giorni) germinazione del contenuto in sostanza organica.
Fig. 3 - Profilo del pH del refluo oleario durante il compostaggio.
Lepidium sativum, Inoltre, il basso grado di umidità com-
che ha mostrato preso tra il 23,03 e il 26,50% rende pos-
un elevato indice sibile sia la pellettizzazione diretta del
12 di germinazione prodotto finale, senza ricorrere all’essic-
pari al 96,28%. cazione con inevitabili costi energetici
Polifenoli totali (g/kg s.s.)

10
È interessante, aggiuntivi, sia la conservazione del pro-
infine, sottoli-
8 Il compost può essere pellettizzato per rendere
neare che il pro- più facile l’operazione di distribuzione sui terreni
6 dotto ottenuto a mezzo di spandiconcimi.

0
0 40 80 120 160 200

Tempo (giorni)

Fig. 4 - Evoluzione dei polifenoli totali (espressi in acido gallico) dei reflui
oleari durante il compostaggio.

batterico per gran parte dei microrgani- (compost) a fine


smi presenti nel terreno. In tutte le prove processo di compo-
effettuate presso i vari stabilimenti oleari staggio può essere
il contenuto in polifenoli totali del mate- pellettizzato (foto

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Oliveto

Tab. 1 - Caratteristiche chimico-fisiche del compost dotto non pellettizzato senza particolari
accorgimenti. Infine, i valori di pH, com-
Valori
Parametri presi tra 7,26 e 7,99, pressoché neutri,
minimi massimi consentono l’impiego del compost come
Azoto totale* N % s.s. 0,66 0,81 ammendante in tutti i tipi di terreno.
Umidità a 105 °C % 23,03 26,50 L’esame di tutti questi dati analitici con-
Carbonio organico totale C % s.s. 30,05 32,14 sente di affermare senza alcun dubbio
che il compost ottenuto è un ammendan-
C/N 36,77 44,50
te compostato verde (tab. 2) così come
pH 7,26 7,99 stabilito dalla legge n. 748 del 19 ottobre
* Interamente di origine organica. 1984 sui fertilizzanti.
Purtroppo, allo stato attuale, il materiale
Tab. 2 - L’ammendante compostato verde* di partenza (refluo oleario) che ha dato
origine al compost innanzi esaminato
Limiti allegato “1.C” non è compreso tra i rifiuti compostabili
Parametri
D.L. 27/03/98
non pericolosi riportati dal D.M. del 5
Azoto organico su s.s. > 80% dell’azoto totale febbraio 1998.
Umidità a 105° < 50% s.t.q. Alla luce dei risultati di oltre un decennio
Carbonio organico totale > 30% s.s. di sperimentazione finalizzata all’utiliz-
zazione ecologica dei reflui oleari, pos-
Carbonio organico umificato estratto
siamo ritenere che il compost provenien-
(acidi umici e fulvici) > 2,5% s.s. te dal refluo oleario quale rifiuto compo-
C/N < 50 stabile non pericoloso, è a tutti gli effetti
pH 6-8,5 un “ammendante compostato verde” con
* I valori relativi ai metalli pesanti, ai materiali inerti e alla carica microbica e parassitaria non sono riportati. un’apprezzabile validità agronomica. ■
(Allegato “1.C” Legge 748/84 come modificato dal Decreto Legislativo del 27 marzo 1998) La Bibliografia può essere richiesta agli autori.

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