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Caratteristiche e definizione
Il sonno è definito come un periodico e naturale stato di riposo durante il quale si perde
momentaneamente la consapevolezza di ciò che ci circonda. Durante questo periodo il
corpo e la mente si stabiliscono e si rinvigoriscono, se il tempo di sonno non è sufficiente a
recuperare le energie necessarie si parla di deprivazione di sonno cronica o parziale.
Il sonno è costituito da due componenti, una prima fase denominata sonno non-REM,
formato a sua volta da 4 stadi diversi di profondità, seguita da una fase di sonno REM.
Stadi del sonno non-REM:
Stadio 1: è uno stadio di transizione tra la veglia e il sonno che normalmente dura
da 1 a 7 minuti, il soggetto è rilassato e con gli occhi chiusi e i pensieri sono
evanescenti
Stadio 2 o sonno leggero: è il primo stadio di vero sonno, da esso è leggermente
più difficile svegliarsi, possono essere fatti sogni frammentati e gli occhi possono
muoversi lentamente da lato a lato
Stadio 3: è un periodo di sonno moderatamente profondo, la temperatura corporea
e la pressione arteriosa diminuiscono ed è difficile svegliare il soggetto da questo
stadio
Stadio 4: è il livello più profondo di sonno, il metabolismo cerebrale diminuisce
notevolmente ma la maggior parte dei riflessi viene conservata, in questa fase
solitamente si presentano episodi di sonnambulismo e si verificano gli incubi
Il sonno REM è, invece, caratterizzato da rapidi movimenti oculari sotto le palpebre e da
un’intensa attività cerebrale simile allo stato di veglia, però il corpo risulta essere immobile.
Il sonno e il riposo sono importanti per la salute e la malattia; infatti, è stato dimostrato che
la sonnolenza influenza lo stato di salute, compreso il livello personale di percezione
dell’energia, della fatica e della qualità della vita.
Una quantità di sonno inadeguata può aumentare il rischio di malattie e amplificare i
problemi di salute. Per esempio, l’abitudine a dormire meno di 6-7 ore per notte è
associata con l’aumento della pressione arteriosa.
Un uomo adulto ha bisogno di almeno di 8 ore di sonno per notte, la deprivazione cronica
di sonno produce un debito di sonno che può determinare conseguenze per la salute
come sonnolenza diurna, scarsa concentrazione, irritabilità.
I bambini fino a 2 anni dormono in media dalle 12 alle 14 ore con una prevalenza di sonno
REM, in età scolare le ore di sonno diminuiscono fino ad arrivare a 9-11 ore e
nell’adolescente le ore di sonno coincidono con quelle dell’adulto.
Dalla mezza età, la frequenza dei risvegli notturni tende ad aumentare e la soddisfazione
per la qualità del sonno tende a diminuire.
Diverse situazioni, come lo stress collegato al lavoro, la gravidanza, le responsabilità
genitoriali e familiari e le malattie spiegano molte variazioni del sonno tra adulti di tutte le
età.
Lungo le fasi della vita le donne, soffrono di più di disturbi del sonno e, rispetto agli uomini,
fanno più uso di farmaci per conciliare il sonno; tuttavia, i cambiamenti correlati all’età,
come l’aumento del primo stadio del sonno non-REM e i frequenti risvegli, insorgono 5-10
anni prima negli uomini.
Circa il 50% degli anziani riferisce di avere disturbi del sonno, spesso riferiscono:
Difficoltà nell’addormentarsi
Svegliarsi più spesso
Avere sonno durante il giorno
Avere bisogno di più tempo per addormentarsi
Avere bisogno di più tempo per adattarsi ai cambiamenti della programmazione del
riposo quando viaggiano con il fuso orario
Molti di questi disturbi legati alla scarsa qualità del sonno sono correlati a episodi di
malattie mediche o psichiatriche e, quando queste patologie sono curate correttamente, il
sonno migliora.
Aiutare gli anziani a capire che i cambiamenti del sonno, come svegliarsi frequentemente
o avere sonno presto la sera, sono naturali con l’invecchiamento ed enfatizzare
l’importanza di mantenere una programmazione regolare sonno-veglia, sono importanti
attività di promozione della salute.
Alla maggior parte delle persone sono necessari dai 10 ai 30 minuti per addormentarsi:
questo periodo è denominato “latenza del sonno”. Una regolare latenza di sonno minore di
5 minuti suggerisce un eccessivo bisogno di sonno; mentre, una latenza superiore ai 30
minuti può essere accompagnata da un senso di frustrazione per il tempo richiesto per
addormentarsi.
Accertamento
L’accertamento del sonno e dei disturbi del sonno può essere organizzato con l’utilizzo di
uno strumento chiamato “BEARS”, questo consiste in una serie di domande raggruppate
in 5 item:
1. Orario del sonno notturno
2. Eccessiva sonnolenza diurna
3. Risvegli notturni
4. Regolarità del sonno e sua durata
5. Disturbi del respiro durante il sonno.
Approccio BEARS per l’accertamento del sonno:
Item Domande da porre Obbiettivo
Orario del sonno notturno Difficoltà ad addormentarsi? Scoprire che cosa succede
Quanto ci mette ad prima di andare a letto
addormentarsi? Che cosa
la tiene sveglio? …
Eccessiva sonnolenza Le capita di addormentarsi Determinare l’estensione
diurna, affaticamento durante il giorno quando della sonnolenza diurna
invece non lo vorrebbe?
Quanto è stanco durante il
giorno? …
Risvegli notturni Ha difficoltà a dormire tutta Definire l’estensione dei
la notte? Che cosa la risvegli notturni e la mattina
sveglia? Che cosa le presto
impedisce di
riaddormentarsi? …
Regolarità e durata del A che ore va a letto e a che Delineare le abitudini del
sonno ore si alza? ha dormito sonno
abbastanza? …
Russare Si è mai accorto di russare? Accertare la presenza di
Qualcuno si lamenta per il disturbi del respiro durante
suo russare? … il sonno
Esame fisico
Osservare la presenza di:
Occhiaie
Lentezza della risposta
Testa che ciondola
Sonnolenza
L’irritabilità, la concentrazione alterata e le difficoltà sul lavoro possono essere indicative di
disturbi del modello di sonno.
Diagnosi infermieristiche relative al sonno:
Per formulare una diagnosi infermieristica, l’infermiere raggruppa tutti i dati raccolti durante
la fase di accertamento, separando i significativi dai superflui, riuscendo quindi ad arrivare
ad un’enunciazione diagnostica specifica.
Le diagnosi infermieristiche più comuni sono:
Diagnosi Caratteristiche definenti Fattori correlati
infermieristica
“disturbato modello Difficoltà a mantenere il sonno, Barriere ambientali, disagi
di sonno”- risvegli difficoltà ad addormentarsi, causati dal compagno/a di
limitati nel tempo difficoltà nello svolgimento delle stanza, modello di sonno non
dovuti a fattori funzioni diurne, insoddisfazione ristorante, privacy insufficiente
esterni per il sonno, risvegli non
intenzionali, sentirsi non riposato
“privazione di Agitazione, allucinazioni, Ambiente sovrastimolante,
sonno”- prolungati alterazione della capacità di attività fisica media quotidiana
periodi di tempo concentrazione, ansia, aumentata inferiore rispetto a quella
senza sonno sensibilità al dolore, aumento del raccomandata per genere ed
tempo di reazione, avere sonno, età, barriere ambientali,
confusione mentale, diminuzione malessere prolungato,
delle capacità funzionali, disturbi sonnambulismo, modello di
percettivi, irritabilità, paranoia sonno non ristorante
transitoria, senso di malessere,
tremore alle mani
“insonnia”- Alterazione della capacità di Ansia, attività fisica media
alterazione della concentrazione, alterazione quotidiana inferiore rispetto a
qualità e della dell’umore, aumento degli quella raccomandata per
quantità del sonno incidenti, aumento genere ed età, barriere
che compromette la dell’assenteismo, difficoltà a ambientali, consumo di alcol,
funzionalità della mantenere il sonno, difficoltà ad depressione, fattori di stress,
persona addormentarsi, energia lutto, malessere fisico, paura,
insufficiente, il risveglio avviene pisolini frequenti
troppo presto, peggioramento della
qualità di vita, stato di salute
compromesso
“disponibilità a Espresso desiderio di migliorare il
migliorare il sonno”- proprio sonno
modello di naturale
e periodica
sospensione della
coscienza che dà
riposo e sostiene
uno stile di vita
desiderato che può
essere rafforzato
Una volta identificate le diagnosi infermieristiche vengono identificati gli obbiettivi e gli
interventi in modo tale da permettere al paziente di ritrovare un corretto sonno e riposo. Gli
interventi maggiormente messi in atto per ristabilire un modello funzionale sono:
Modifiche dell’ambiente
Garantire intimità e sicurezza dell’assistito
Rituali del sonno, come ad esempio, storie oppure una tazza di camomilla prima di
coricarsi