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N O R M A I T A L I A N A CEI

Norma Italiana

CEI 16-1
Data Pubblicazione Edizione
1997-09 Prima
Classificazione Fascicolo
16-1 3340 H
Titolo
Individuazione dei conduttori isolati

Title
Identifying of insulated conductors

ELETTROTECNICA GENERALE E MATERIALI PER USO ELETTRICO

NORMA TECNICA

COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La Norma riguarda l’individuazione mediante simboli dei conduttori isolati utilizzati negli impianti elettrici
e nei relativi componenti, ad esclusione dei conduttori isolati costituenti i terminali di macchine ed appa-
recchi elettrici (p.e. macchine rotanti, trasformatori).
La presente Norma costituisce la ristampa con modifiche editoriali, secondo il nuovo progetto di veste
editoriale, della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 478).

DESCRITTORI
conduttori isolati; individuazione;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali

Europei

Internazionali (IDT) IEC 391:1972;


Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 16-1 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.

Stato Edizione In vigore Data validità 1978-11-1 Ambito validità Nazionale


Varianti Nessuna
Ed. Prec. Fasc. Nessuna

Comitato Tecnico 16-Contrassegni dei terminali e altre identificazioni


Approvata dal Presidente del CEI in Data 1978-5-25
in Data

Sottoposta a inchiesta pubblica come Progetto C. 037 Chiusa in data 1977-2-28

Gruppo Abb. 1 Sezioni Abb. A


ICS

CDU

LEGENDA
(IDT) La Norma in oggetto è identica alle Norme indicate dopo il riferimento (IDT)

© CEI - Milano 1997. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

CAPITOLO
1 OGGETTO E SCOPO 1

A L L E G AT O
TRADUZIONE DELLA PUBBLICAZIONE IEC N. 391 (1972) 3
1 Oggetto ........................................................................................................................................................................................... 3
2 Scopo ................................................................................................................................................................................................ 3
3 Definizioni .................................................................................................................................................................................... 3
4 Prescrizioni generali .............................................................................................................................................................. 5
5 Applicazione dei sistemi di individuazione principale ................................................................................ 5
Fig. 1 Esempio di individuazione dipendente da entrambi i morsetti (vicino e lontano)
per due conduttori .................................................................................................................................................................. 5
Fig. 2 Esempio di individuazione dipendente da entrambi i morsetti (vicino e lontano)
per due conduttori e per un gruppo di conduttori (cavo) ....................................................................... 6
Fig. 3 Esempio di individuazione dipendente dal morsetto vicino per due conduttori ..................... 6
Fig. 4 Esempio di individuazione dipendente dal morsetto lontano
per tre conduttori o per un gruppo di conduttori (cavo) .......................................................................... 6
Fig. 5 Esempio di individuazione indipendente per due conduttori
e per un gruppo di conduttori (cavo «15») ............................................................................................................ 7
Fig. 6 Esempio di individuazione di funzione .................................................................................................................. 7
Fig. 7 Esempio di individuazione mista per due conduttori ................................................................................... 7
Fig. 8 Esempio di individuazione mista: indipendente per i conduttori; dipendente
da entrambe le morsettiere per il gruppo di conduttori (cavo) ............................................................ 8
Fig. 9 Esempio di individuazione mista: dipendente da entrambi i morsetti
per i conduttori; indipendente per il gruppo di conduttori (cavo) .................................................... 8
6 Simboli complementari ....................................................................................................................................................... 8
7 Disposizione dei simboli .................................................................................................................................................... 9
Fig. 10 Esempi di disposizione di simboli su conduttori o gruppi di conduttori (cavi) ....................... 9
8 Successione dei simboli .................................................................................................................................................... 10
Fig. 11 Esempi di individuazione dipendente da un morsetto, con simbolo complementare S .. 10
Fig. 12 Esempi di sucessione dei simboli nell’individuazione dipendente
da entrambi i morsetti ........................................................................................................................................................ 11
Fig. 13 Individuazione indipendente ........................................................................................................................................ 11
Fig. 14 Esempi di individuazione mista .................................................................................................................................. 12
9 Caratteri da utilizzare .......................................................................................................................................................... 13
10 Disposizione sugli schemi dei simboli posti sui conduttori (o gruppi di conduttori) ........ 13

NORMA TECNICA
CEI 16-1:1997-09
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1 OGGETTO E SCOPO
CAPITOLO

1.1.1 Oggetto
Le presenti Norme riguardano l’individuazione mediante simboli dei conduttori
isolati utilizzati negli impianti elettrici e negli equipaggiamenti che ne fanno
parte, ad esclusione dei conduttori isolati costituenti i terminali di macchine ed
apparecchi elettrici (per es. macchine rotanti, trasformatori).
Esse si applicano ad altri impianti o equipaggiamenti (per es. circuiti di telecomu-
nicazione o circuiti che comprendono equipaggiamenti per telecomunicazione)
nel caso che si faccia ad esse esplicito riferimento.
Le presenti Norme contengono la traduzione della Pubblicazione IEC n. 391
(1972) che viene adottata come Norma CEI.

1.1.2 Scopo
Scopo delle presenti Norme è di definire i sistemi di individuazione, mediante
simboli, da utilizzare per i conduttori isolati.
Lo scopo della individuazione di conduttori isolati è di permettere, se necessario,
l’identificazione di questi conduttori nel circuito di cui essi fanno parte, anche se
essi sono stati distaccati dai morsetti cui erano connessi.

1.1.3 Esempio illustrativo


La figura che segue è un esempio illustrativo del sistema di individuazione mista
che è quello di più larga diffusione in Italia.

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Collegamenti ausiliari fra i pannelli del quadro elettrico generale e le celle
in una cabina di trasformazione

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ALLEGATO
TRADUZIONE DELLA PUBBLICAZIONE IEC N. 391 (1972)

INDIVIDUAZIONE DEI CONDUTTORI ISOLATI

1 Oggetto
Le presenti Norme riguardano l’individuazione mediante simboli dei conduttori
isolati utilizzati negli impianti elettrici e negli equipaggiamenti che ne fanno
parte, ad esclusione dei conduttori isolati costituenti i terminali di macchine ed
apparecchi elettrici (per esempio macchine rotanti, trasformatori).
Esse si applicano ad altri impianti od equipaggiamenti (per esempio circuiti di
telecomunicazione o circuiti che comprendono equipaggiamenti per telecomuni-
cazione) nel caso che si faccia ad esse esplicito riferimento.

2 Scopo
Scopo delle presenti Norme è di definire i sistemi di individuazione mediante
simboli da utilizzare per i conduttori isolati.
Sono considerati due tipi di individuazione:
n l’individuazione principale,
n l’individuazione complementare.
Lo scopo della individuazione di conduttori isolati è di permettere, se necessario,
l’identificazione di questi conduttori nel circuito di cui essi fanno parte, anche se
essi sono stati distaccati dai morsetti cui erano connessi.

3 Definizioni

3.1 Morsetto
Elemento conduttore di un apparecchio, o di una sua parte, o d’un equipaggia-
mento, destinato a connetterlo ai circuiti esterni.

3.2 Morsettiera
Piastra, blocco o regolo portante più morsetti isolati da terra e fra loro.

3.3 Simbolo di individuazione


Simbolo che serve ad individuare un conduttore od un gruppo di conduttori a
ciascuna delle sue estremità e, se necessario nelle parti visibili del suo percorso.

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3.4 Sistemi di individuazione

3.4.1 Individuazione principale(1)


Sistema di individuazione che caratterizza ciascun conduttore o gruppo di con-
duttori senza tener conto della loro funzione elettrica.
a) Individuazione dipendente
Sistema di individuazione dei conduttori o gruppi di conduttori basato sull’in-
dividuazione dei morsetti ai quali i conduttori stessi sono connessi o degli
equipaggiamenti ai quali sono connessi gruppi di conduttori:
1) individuazione dipendente dal morsetto vicino
n di un conduttore: sistema di individuazione nel quale il simbolo posto
ad una estremità del conduttore è uguale a quello del morsetto cui
questa estremità è connessa;
n di un gruppo di conduttori: sistema di individuazione nel quale il sim-
bolo posto ad una estremità del gruppo di conduttori indica la parte di
equipaggiamento cui questa estremità è connessa;
2) individuazione dipendente dal morsetto lontano
n di un conduttore: sistema di individuazione nel quale il simbolo posto
ad una estremità del conduttore è uguale a quello del morsetto cui è
connessa l’altra estremità del conduttore stesso;
n di un gruppo di conduttori: sistema di individuazione nel quale il sim-
bolo posto ad una estremità del gruppo di conduttori indica la parte di
equipaggiamento cui è connessa l’altra estremità;
3) individuazione dipendente da entrambi i morsetti (vicino e lontano)
n di un conduttore: sistema di individuazione nel quale ogni estremità
del conduttore è individuata utilizzando contemporaneamente sia il
simbolo del morsetto cui esso è connesso, sia quello del morsetto cui è
connessa l’altra estremità;
n di un gruppo di conduttori: sistema di individuazione nel quale ogni
estremità del gruppo di conduttori è individuata indicando contempo-
raneamente sia la parte di equipaggiamento cui è connessa questa
estremità, sia la parte di equipaggiamento cui è connessa l’altra estre-
mità.
b) Individuazione indipendente
Sistema di individuazione dei conduttori o dei gruppi di conduttori indipen-
dente da quello dei morsetti cui sono connessi i conduttori o da quelli degli
equipaggiamenti cui sono connessi i gruppi di conduttori.
c) Individuazione mista
Sistema di individuazione che utilizza congiuntamente l’individuazione dipen-
dente e quella indipendente.

3.4.2 Individuazione complementare


Sistema di individuazione, generalmente impiegata come complemento all’indi-
viduazione principale, e basato sulla funzione elettrica di ogni conduttore o
gruppo di conduttori.
a) Individuazione di funzione: individuazione complementare che indica:
n sia la funzione di ogni conduttore considerato individualmente (per esem-
pio chiusura, apertura, indicazione di posizione, misura di corrente o di
tensione),
n sia la funzione di più conduttori considerati insieme (per esempio riscal-
damento, illuminazione, segnalamento, misura).

(1) Per l’individuazione principale sono usati come simboli lettere e/o numeri.

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b) Individuazione di fase: individuazione complementare indicante a quale fase
di un circuito a corrente alternata è connesso un conduttore.
c) Individuazione di polarità: individuazione complementare indicante a quale
polo di un circuito a corrente continua è connesso un conduttore.

4 Prescrizioni generali

4.1 I simboli di individuazione devono essere posti alle estremità dei conduttori e,
dove necessario, nelle parti visibili del loro percorso.

4.2 I sistemi principali di individuazione devono essere scelti fra quelli definiti in
3.4.1.

4.3 I conduttori possono portare simboli complementari come definiti in 3.4.2. In al-
cuni casi questi simboli complementari possono essere sufficienti e non vi è
bisogno della individuazione principale.

5 Applicazione dei sistemi di individuazione principale

5.1 Individuazione dipendente


Nel caso di individuazione dipendente (3.4.1a) i simboli dei conduttori possono
includere (Figg. 2 e 4) o non includere (Figg. 1 e 3) i simboli degli equipaggia-
menti; tuttavia, nel caso che l’uso dei simboli dei soli morsetti possa dar luogo a
confusione (Fig. 2) i simboli dei conduttori devono sempre includere quelli degli
equipaggiamenti.

5.1.1 Individuazione dipendente da entrambi i morsetti (vicino e lontano) (3.4.1 a.3)


Questo sistema, di cui le Figg. 1 e 2 danno degli esempi, permette di connettere
un conduttore al morsetto vicino senza che sia necessario riferirsi ad uno schema
o ad una

Fig. 1 Esempio di individuazione dipendente da entrambi i morsetti (vicino e lontano) per


due conduttori

tabella di connessione, e indica ugualmente il morsetto lontano, la qualcosa faci-


lita le operazioni di ricerca dei guasti e di manutenzione.

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Fig. 2 Esempio di individuazione dipendente da entrambi i morsetti (vicino e lontano)
per due conduttori e per un gruppo di conduttori (cavo)

Nota Per l’ordine di successione dei simboli v. art. 8.

5.1.2 Individuazione dipendente dal morsetto vicino (3.4.1a.1)


Questo sistema, del quale la Fig. 3 dà un esempio, è più semplice del sistema in-
dicato in 5.1.1, ma uno schema o tabella di connessioni può essere utile nelle
operazioni di ricerca dei guasti o di manutenzione se il percorso materiale del
conduttore non è in evidenza.

Fig. 3 Esempio di individuazione dipendente dal morsetto vicino per due conduttori

5.1.3 Individuazione dipendente dal morsetto lontano (3.4.1a.2)


Questo sistema, del quale la Fig. 4 dà un esempio, è ugualmente più semplice
dell’individuazione dipendente da entrambi i morsetti (vicino e lontano) ed è
conveniente per lavori di ricerca di guasti o di manutenzione, ma richiede ge-
neralmente uno schema od una tabella delle connessioni per effettuare il collega-
mento dei conduttori eventualmente sconnessi.

Fig. 4 Esempio di individuazione dipendente dal morsetto lontano per tre conduttori o per un
gruppo di conduttori (cavo)

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5.2 Individuazione indipendente
L’individuazione indipendente (3.4.1b) utilizza lo stesso simbolo, generalmente
semplice, anche se questo conduttore presenta lungo il suo percorso delle giun-
zioni. Salvo che in certi casi semplici, si deve utilizzare uno schema od una tabel-
la di connessioni per precisare il morsetto cui va connessa l’estremità di ogni
conduttore.
La tabella delle connessioni, se è usata, deve indicare (Fig. 5):
n conduttore 5 unisce A1 a D1
n conduttore 6 unisce A3 a D2.
Nota La scelta tra uno schema o una tabella di connessioni è lasciata all’utilizzatore.

Fig. 5 Esempio di individuazione indipendente per due conduttori e per un gruppo


di conduttori (cavo «15»)

Quando il simbolo di funzione è un sistema completo di individuazione, esso


può essere utilizzato come simbolo indipendente senza aggiungere altri simboli
(ved. 4.3 e Fig. 6).

Fig. 6 Esempio di individuazione di funzione

5.3 Individuazione mista


L’individuazione mista (3.4.1c) offre i vantaggi della individuazione dipendente e
permette una semplificazione dei simboli intermedi eventualmente applicati ai
conduttori. Quando l’individuazione dipendente non è completa e non utilizza i
due morsetti, può essere necessario uno schema o tabella delle connessioni.

Fig. 7 Esempio di individuazione mista per due conduttori

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La tabella delle connessioni, se è usata, deve indicare (Fig. 8):
n conduttore 5 unisce A1 a D1
n conduttore 6 unisce A3 a D2.

Fig. 8 Esempio di individuazione mista: indipendente per i conduttori; dipendente


da entrambe le morsettiere per il gruppo di conduttori (cavo)

La tabella delle connessioni, se è usata, deve indicare (Fig. 9):


n il gruppo di conduttori 15 connette le morsettiere A e D.

Fig. 9 Esempio di individuazione mista: dipendente da entrambi i morsetti per i conduttori;


indipendente per il gruppo di conduttori (cavo)

6 Simboli complementari
I simboli complementari (3.4.2) possono essere lettere e/o numeri, come i simbo-
li principali. Si possono anche utilizzare segnalini colorati o simili. In alcuni casi,
per evitare confusione, è preferibile separare i simboli principali da quelli com-
plementari con segni opportuni, per es. una barra obliqua.

6.1 Simboli di funzione


I simboli di funzione (3.4.2a), se utilizzati, devono essere conformi alle relative
norme vigenti o ad un elenco che ne spieghi il loro significato, in mancanza di
esse.

6.2 Simboli di fase


Quando si utilizzano simboli di fase (3.4.2b), si devono usare, se possibile, gli in-
dici orari di cui alla Pubblicazione IEC n. 152 (1).
Quando ciò non è possibile, si devono usare lettere maiuscole, numeri o combi-
nazioni di entrambi, nell’ordine di successione delle fasi.
Il neutro di un sistema a corrente alternata deve essere indicato con la lettera N.
Nota In caso di possibile confusione, gli indici orari, gli altri numeri o lettere utilizzati per indicare
le fasi, devono essere posti tra barre oblique (per es. /8/).

(1) Vedi p. es. Norme CEI-UNEL 00611.

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6.3 Simboli di polarità
Quando si utilizzano simboli per indicare la polarità di un conduttore di un cir-
cuito a corrente continua (3.4.2c) si devono utilizzare i seguenti simboli:
+ per il polo positivo
– per il polo negativo
M per il conduttore mediano di un sistema a corrente continua.
Nota In caso di possibile confusione tra una lineetta ed il simbolo del polo negativo, questo sarà rap-
presentato con un tratto orizzontale tra parentesi (–).

6.4 Simboli per conduttori di protezione e/o di messa a terra


Allo studio(1).

7 Disposizione dei simboli

7.1 Quando un simbolo comprende parecchi elementi, ciascuno di questi deve di-
stinguersi dagli altri, per esempio:
n mediante un intervallo od un segno appropriato, come una lineetta,
n mediante l’impiego di caratteri tipografici diversi,
n mediante una disposizione in colonna (v. 7.2).

7.2 I diversi elementi che compongono un simbolo devono susseguirsi in alternativa:


n lungo l’asse del conduttore (marcatura longitudinale),
n perpendicolarmente all’asse del conduttore (marcatura trasversale).
In entrambi i casi i caratteri devono essere disposti in modo da rendere facile la
lettura. Essi possono essere disposti in colonna od in linea (Fig. 10) e si devono
leggere dall’alto in basso e da sinistra a destra.

Fig. 10 Esempi di disposizione di simboli su conduttori o gruppi di conduttori (cavi)

Longitudinale in linea

Longitudinale in colonna

Trasversalmente in linea

Trasversalmente in colonna

(1) Pubblicazione IEC n. 445 (1988). (Norma CEI 16-2 (CEI EN 60445).

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8 Successione dei simboli

8.1 Individuazione dipendente

8.1.1 Nel caso di individuazione dipendente (dal morsetto vicino o da quello lontano)
i simboli devono succedersi nel seguente ordine:
n simbolo corrispondente a quello del morsetto,
n simboli complementari se necessario (art. 6).

La Fig. 11 riporta alcuni esempi:

Fig. 11 Esempi di individuazione dipendente da un morsetto, con simbolo complementare S


LEGENDA
a individuazione dipendente da morsetti lontani.
b individuazione dipendente da morsetti vicini.

8.1.2 Nel caso di individuazione dipendente da entrambi i morsetti, del quale la Fig. 12
dà tre esempi, l’ordine di successione è il seguente:
n simbolo corrispondente a quello di uno dei due morsetti,
n simboli complementari, se necessario (art. 6),
n simbolo corrispondente a quello dell’altro morsetto.

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Fig. 12 Esempi di sucessione dei simboli nell’individuazione dipendente
da entrambi i morsetti

8.2 Individuazione indipendente


Nel caso di individuazione indipendente, l’ordine di successione è il seguente:
n simbolo di individuazione del conduttore,
n simbolo complementare, se necessario (art. 6).
La Fig. 13 dà un esempio.

Fig. 13 Individuazione indipendente

16 = simbolo di individuazione particolare del conduttore


S = simbolo complementare

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8.3 Individuazione mista
Nel caso di individuazione mista di un conduttore l’ordine di successione è il se-
guente:
n simbolo corrispondente a quello del morsetto,
n simbolo di individuazione del conduttore,
n simboli complementari, se necessario (art. 6),
n simbolo corrispondente a quello dell’altro morsetto (se la individuazione è
dipendente da entrambi i morsetti).

La Fig. 14 dà quattro esempi:

Fig. 14 Esempi di individuazione mista

Individuazione dipendente dal morsetto lontano

Individuazione dipendente dal morsetto vicino

Individuazione dipendente da entrambi i morsetti

Individuazione dipendente da entrambi i morsetti

16 = simbolo di individuazione particolare del conduttore


S = simbolo complementare
Nota In alcuni casi può essere opportuno aggiungere una spiegazione particolare alla successione
dei simboli. Per esempio, nella individuazione dipendente da entrambi i morsetti, può essere
opportuno porre il simbolo del morsetto vicino presso l’estremità del conduttore (v. Fig. 12, es.
B).

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9 Caratteri da utilizzare
Per quanto possibile si devono utilizzare per i simboli solo le lettere maiuscole, i
numeri arabi o i simboli grafici normalizzati.
Tuttavia per la individuazione dipendente, i simboli devono, per quanto possi-
bile, essere scritti con caratteri simili a quelli dei morsetti.

10 Disposizione sugli schemi dei simboli posti sui conduttori


(o gruppi di conduttori)

10.1 Per indicare su uno schema il simbolo posto su un conduttore, si scrive il simbo-
lo accanto alla rappresentazione del conduttore, come indicato nelle figure pre-
cedenti.

10.2 Nel caso di individuazione dipendente da entrambi i morsetti, la successione dei


simboli dei morsetti, costituente l’elemento di individuazione di un conduttore,
deve essere la stessa sia sullo schema che all’estremità del conduttore.

10.3 I simboli complementari, a secondo del loro scopo, possono essere scritti:
n solamente sullo schema,
n solamente su tutti o parte dei conduttori,
n sullo schema e sui conduttori.

Fine Documento

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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni

Lire 35.000
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