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Definizione di CRM Il Customer Relationship Management (CRM) si sviluppa per avere - risposta al bisogno di

comunicazione coerente tramite diversi canali - il meglio da un rapporto di tipo relazionale con la clientela. si
avvale sostanzialmente del contributo delle nuove tecnologie per raccogliere informazioni, analizzarle e
predisporre azioni ad hoc per sviluppare progressivamente una relazione sulla fiducia e sulla conoscenza, una
maggiore propensione all’acquisto, una migliore soddisfazione e rendere i rapporti con i clienti più duraturi.
Le fasi che caratterizzano il processo CRM sono quattro: • la raccolta dei dati • l’analisi dei dati • la
pianificazione delle azioni da attivare • l’esecuzione di quest’ultimi Il CRM si basa su una gestione unitaria
dell’interazione con la clientela Con la CRM l’impresa migliora la conoscenza dei suoi clienti ed è quindi in
grado di identificare quelli che generano una maggiore redditività e quindi anche di concentrare su di essi i
propri sforzi.
DESCRIZIONE Del concetto di EFFICIENZA/EFFICACIA efficienza è generalmente il rapporto tra la
produzione allestita e i fattori produttivi utilizzati.Si tratta di un concetto che qualifica l’economicità e
consente di individuare le cause dell’economicità e della non economicità; l’efficienza ha come indicatori
fondamentali il rendimento fisico – tecnico dei fattori dei processi produttivi e i costi.Il carattere dell’efficienza
può riferirsi ad aspetti diversi del processo produttivo, in particolare sul piano quantitativo, nel quale può
esprimere il rendimento fisico-tecnico del dato fattore, o altrimenti la quantità di materia prima impiegata; in
termini valutativi può essere valutata in relazione al complesso delle caratteristiche funzionali della
produzione allestita, quantificato in rapporto al volume degli scarti, ai resi, al controllo di qualità, agli
investimenti di garanzia, ecc; in termini di valore, può apprezzarsi come rapporto di ricavi ottenuti e costo di
dati fattori.L’efficienza esprime il livello più conveniente di rendimento o di produttività ottenibile dai fattori
impiegati, come riflesso della spinta ad ottenere il miglior risultato a parità di risorse impiegate, ovvero a
minimizzare le risorse necessarie per conseguire un dato risultato
Il concetto di efficacia consiste nella capacità di raggiungere gli obbiettivi fissati, può prescindere quindi dai
concetti di efficienza ed economicità.
L’efficacia tratta del sostanziale rapporto tra i risultati ottenuti e quelli previsti.
L’efficacia realizzata nello sviluppo della gestione può riflettere obbiettivi di tipo quantitativo – monetario
come il raggiungimento per un certo prodotto di un certo volume di ricavi di vendita, o anche in quanto
obbiettivo di espressione di comportamenti gestionali come il numero di contatti con potenziali clienti
effettuati dall’ufficio promozione.
Efficacia = Risultati ottenuti / risultati previsti

I VANTAGGI DELLA GLOBALIZZAZIONE La globalizzazione stimola numerosi cambiamenti all’interno


dell’impresa, che può essere minacciata ma anche avere molte opportunità. Il vantaggio più significativo è
rappresentato dalla possibilità di generare economie di scala. Il 2 vantaggio è costituito dalla velocità di
introduzione nel mercato. Il 3 vantaggio è poter cambiare un’unica marca e un’unica identità di marca a livello
globale.
IL BUDGET? Un programma di gestione aziendale, tradotto in termini economico finanziari, che guida e
responsabilizza i manager verso obiettivi di breve periodo, definiti nell’ambito di un piano strategico (di
medio-lungo periodo). Il concetto che è associato al termine budget è quello di bilancio preventivo perché il
processo di budgeting si conclude in effetti con la redazione di un bilancio preventivo per l’anno a venire
Il DIRETTORE GENRALE D’IMPRESA: DESCRIZIONE RUOLO Il direttore generale implementa e controlla le
strategie cercando di raggiungere le finalità definite nella pianificazione strategica: gestione degli obiettivi
strategici, i budget dell’impresa Cercando le soluzioni più efficaci e più efficienti e controllando che siano
applicate, con il supporto del consiglio di amministrazione.
 IL FRANCHISING È UN CONTRATTO IN CUI UN IMPRENDITORE (FRANCHISOR) CONCEDE A PIÙ
IMPRENDITORI (FRANCHISÉES) DI VENDERE UN PRODOTTO O UN SERVIZIO MOLTO CONOSCIUTO. I
VANTAGGI PER IL FRANCHISOR SONO: Accedere ai capitali senza perdere il controllo sul sistema di
marketing, evitare i costi fissi di un sistema di distribuzione diretto, collaborare con distributori indipendenti e
fortemente motivati, collaborare con imprenditori locali, sviluppare nuove fonti di reddito basate su know-
how esistente, realizzare un rapido aumento delle vendite, beneficiare di economie di scala.
IL JUST IN TIME è? Un sistema di programmazione e gestione della produzione, introdotto inizialmente in
alcune imprese giapponesi e poi in aziende statunitensi ed europee. Consiste nel fabbricare i prodotti nella
quantità e nei tempi richiesti dal mercato, riducendo al minimo i tempi di attesa dei materiali e dei
componenti necessari, facendoli giungere al momento giusto sulla linea di produzione
IL MARKETING è? Il marketing è una funzione organizzativa, un insieme di processi i quali sono volti a creare,
comunicare e trasferire valore ai clienti e a gestire i rapporti con loro affinché vada a vantaggio dell’impresa e
dei suoi stakeholder. è importante trasferire un valore autentico al cliente attraverso i beni, i servizi e le idee
venduti sul mercato. devono beneficiarne sia l’impresa, che svolge l’attività di marketing, sia gli stakeholder
coinvolti. I fattori che concorrono alla definizione delle attività della funzione marketing sono molteplici:
l’organizzazione stessa la cui missione e i cui scopi ne determinano la tipologia e gli obiettivi la società nel
suo insieme che ne influenza le scelte ed è a sua volta influenzata da esse clienti, azionisti, fornitori e altre
imprese con le quali la funzione marketing ha il compito di facilitare le relazioni, le partnership e le alleanze i
fattori ambientali come per esempio quelli sociali, tecnologici, economici, competitivi e legislativi Il marketing
richiede almeno quattro condizioni: 1. due o più parti con dei bisogni da soddisfare: per esempio da una parte
un individuo con un bisogno da soddisfare, come quello di trovare informazioni sulle tecnologie e dall’altra il
giornalaio che ha bisogno di vendere le riviste; 2. desiderio e capacità di soddisfare nuovi bisogni: entrambe
le parti cercano di soddisfare i propri bisogni; 3. un modo attraverso il quale le parti possono comunicare: la
possibilità concreta di relazionarsi e di abbattere eventuali barriere alla comunicazione; 4. qualcosa da
scambiare: il marketing entra in gioco quando avviene la transazione e acquirente e venditore scambiano
qualcosa di valore Il marketing mira a soddisfare: • bisogni, ossia necessità primarie quali cibo, vestiti, riparo
etc; • desideri, cioè bisogni determinati dall’apprendimento, da cultura e personalità.
IL PROCESSO DI SVILUPPO DELLA COLLEZZIONE SI ARTICOLA NELLE SEGUENTI FAS: 1 Concezione
(posizionamento) del prodotto: il vertice dell’azienda o i responsabili del brand con la partecipazione del
responsabile commerciale o marketing, definiscono il posizionamento desiderato per la collezione, cui si
perviene dopo un esame approfondito con i responsabili della progettazione. 2 Verifiche sulla collezione
precedente: seguono le verifiche del successo/insuccesso delle tipologie di prodotto inserite nella precedente
collezione (temi, modelli, tessuti, colori). 3 Analisi delle tendenze dell’ambiente: è l’osservazione diretta di
stilisti e uomini prodotto del mercato, riguardo le offerte presentate dalla concorrenza, la partecipazione a
fiere e sfilate, lo studio del modo di vestire e dei consumatori. 4 Definizione della struttura della collezione: la
progettazione deve contemperare una continuità di fondo nell’impostazione della collezione per conservare
un’immagine coerente e riconoscibile. 5 Ideazione dei modelli: è la costruzione del tabellone, la scansione e
l’inserimento su pc con l’ottenimento di disegni in bianco e nero spesso colorati dopo. 6 Scelta dei materiali:
(filati, tessuti) 7 Grafica: Riguarda le scelte relative alla stampa sui capi di abbigliamento, le etichette e i
cartellini. 8 Criteri obiettivi: tutte le indicazioni fornite dallo staff di progettazione devono avere una precisa
configurazione tecnica come dev’essere una cucitura o il taglio.
IL SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE DEVE GENERARE INFORMAZIONI CHE ABBIANO: sistema
direzionale: elabora le informazioni che sostengono il management aziendale nell’assunzione di decisioni
complesse e nel controllo della relativa attuazione.  Si tratta di informazioni aggregate (generalmente
espresse attraverso indici) di sintesi e ad ampio spettro sull’impresa.  Sono informazioni sia interne che
esterne.
IL TRASPORTO Con il termine trasporto si intende il trasferimento delle merci con la disponibilità di mezzi
adeguati, a costi accessibili ,  influisce sulla decisione di quali aree geografiche di mercato servire nonché
sulla estensione delle stesse  La funzione del trasporto nella distribuzione è di fondamentale importanza , in
quanto , dovendo assicurare il trasferimento delle merci nei tempi brevi, con la massima sicurezza e al più
basso costo possibile, ne rappresenta il nucleo centrale. L’obiettivo è, dunque, di – ridurre il costo di
trasferimento dei beni - individuando la migliore combinazione dei mezzi di trasporto, - in base alle tecniche di
condizionamento e di trasbordo della merce:  è il classico trade-off tra le modalità di trasporto.
 IN CHE COSA CONSISTE LA FUNZIONE RICERCA E SVILUPPO? La funzione R&S la si può definire come il
complesso di attività creative, gestite in modo sistematico per accrescere la base di conoscenza e utilizzarla in
applicazioni. è caratterizzata da attività sistematiche, di cumulazione di incrementi di conoscenza. La ricerca
e sviluppo richiede: gruppi di lavoro ampi ed eterogenei lunghi tempi di realizzazione alti rischi. Il Ruolo della
R&S può variare e si possono raggrupparne le modalità principalmente in tre gruppi di casi: come funzione
specialistica dell’organizzazione, riscontrabile nelle imprese industriali e/o di servizi
grandi e consolidate; come parte fondamentale dell’organizzazione che si identifica
quasi totalmente con l’impresa stessa; come scopo istituzionale dell’organizzazione (ad esempio,
negli Istituti di ricerca e nelle Università 
L’APPROVVIGIONAMENTO È? Per approvvigionamento definiamo l’anello iniziale del processo logistico ed ha
il compito di coprire l’area di costi più grande nell’azienda. Se alla funzione acquisti sono riconosciuti compiti
operativi ed autonomia decisionale abbastanza contenuta , alla funzione approvvigionamento è assegnato un
orizzonte gestionale più ampio mediante la partecipazione attiva al processo di pianificazione strategica con
una logica caratterizzata da un orientamento al medio e lungo termine. Il bisogno del cliente interno è spesso
composto da due esigenze: 1. Il rifornimento programmato, che avviene per i beni e i servizi destinati alle
normali attività 2. Il bisogno specifico, che ha caratteri diversi, come ad esempio in seguito a richieste di
adattamento e personalizzazione del prodotto  occorre forte interazione cliente interno-approvvigionatore
e devono convergere sulla decisione di acquisto due tipi di conoscenze: - del cliente, circa funzioni necessarie
o requisiti da soddisfare - dell’approvvigionatore circa condizioni di mercato, alternative, esigenze di
standardizzazione degli approvvigionamenti … Il processo di approvvigionamento, digitale o no, consta di vari
elementi: Ordine: è il documento con cui si manifesta l’intenzione ad acquistare la merce; La spedizione
avviene al termine del processo produttivo del fornitore; i tempi di consegna dipendono poi dal trasportatore,
ma possono essere determinati anche da verifiche degli stati d’avanzamento dell’ordine La valutazione si fa
su vari aspetti: • Capacità operative del fornitore, Aspetti economico-finanziari.
L’IMPRENDITORE? L’imprenditore ossia il soggetto economico che sopporta il rischio sui capitali investiti e
offre le sue capacità al fine di conseguire gli obiettivi dell’impresa. deve essere capace di formulare valutazioni
e prendere decisioni differenti da quelle che altri individui potrebbero assumere in circostanze simili.
L’IMPRESA CAPITALISTICA è QUELLA DOVE C’è? L’imprenditore capitalista, proprietario dei mezzi di
produzione e gestore diretto delle attività produttive.
L’IMPRESA è PARAGONATA AD UN ORGANISMO VIVENTE PER SOTTOLINEARE COSA? L’aspetto differenziato e
complementare delle funzioni svolte dai vari organi; L’aspetto metabolico del ciclo delle attività;
L’ORIENTAMENTO STRATEGICO DI FONDO è: L’insieme -dei valori,dei convincimenti, degli atteggiamenti che
definiscono l’attività dell’impresa. Riguardano: il suo campo di attività (che cosa fa e vuole fare),i suoi fini ed
obiettivi di fondo (perché lo fa e lo vuole fare)la sua filosofia gestionale ed organizzativa (come lo fa e lo vuole
fare).
LA CORRETTA DEFINIZIONE DI STAKEHOLDERS È: Una teoria manageriale ed etica insieme, il cui scopo è
trovare metodi per governare le relazioni tra l’azienda e i molteplici gruppi di cui essa deve tenere conto nel
perseguimento dei propri obiettivi.
La funzione dei depositi deve essere inquadrata nel processo totale di distribuzione perche' soddisfa
l'esigenza di consentire le numerose manipolazioni che precedono o seguono il periodo di permanenza dei
prodotti in un dato luogo. L'obiettivo e': L’obiettivo è migliorare la disponibilità del prodotto accrescendone
l’utilità, mediante il trasferimento nel tempo e nello spazio ed effettuandone gli opportuni adattamenti
qualitativi e quantitativi. La costituzione dei centri di distribuzione e gli investimenti crescenti nelle
attrezzature per il magazzino automatico forniscono un incentivo a concentrare in uno o pochi depositi le
scorte.  La decisione di accentrare i depositi deve essere sorretta da una valutazione dettagliata delle
economie di costi che vanno comparate con i maggiori costi di trasporto che derivano da tale impostazione 
lo scopo è non recare pregiudizio al livello di servizio offerto alla clientela, specie se si tratta di consegnare
piccole partite a numerosi clienti.
LA JOIN VENTURE è Il termine joint venture, indica una forma di associazione temporanea tra imprese,
finalizzata alla realizzazione di un investimento o di un’opera in un settore d’interesse comune: esso designa
cioè l’accordo fra due o più imprese mirato alla creazione di complessi sistemi industriali, di appalti, ovvero
alla comune ricerca tecnologica o allo sviluppo di reti commerciali. Possono avere scopo commerciale, quando
vanno a costituire una nuova rete distributiva, o finanziaria. La j.v. può avere una semplice forma
contrattuale o una forma societaria.
La LOCALIZZAZIONE DELLO STABILE INDUSTRIALE OTTIMALE AVVENGA DOVE? Sia minima la somma dei
costi di investimento, di approvigionamento delle materie e della manodopera e di collegamento con i
mercati di rifornimento e di sblocco
LA PIANIFICAZIONE (RECTIUS PROCESSO DI PIANIFICAZIONE) SI ARTICOLA IN VARI LIVELLI. QUESTI
POSSONO ESSERE RIASSUNTI IN: (BREVE DESCRIZIONE) La programmazione ed il controllo sono due
momenti di un unico sistema, operativamente essi vengono spesso tenuti distinti.  Essi sono strettamente
correlati al processo di pianificazione. Il processo di pianificazione, infatti, si può articolare su tre livelli, cui
corrispondono diversi orizzonti temporali e fasi gestionali distinte, con problematiche specifiche che
richiedono competenze diverse: • la pianificazione strategica (operata dai massimi vertici aziendali) come il
processo di definizione degli obiettivi economico-finanziari e del loro inserimento nelle scelte di allocazione
delle risorse e nelle decisioni d’investimento • la pianificazione tattica (operata dal management) ha un
orizzonte temporale di medio termine e concerne le modalità per il conseguimento dello sviluppo • la
pianificazione operativa (operata dai dirigenti di funzione) ha un orizzonte temporale di breve termine e
obiettivi di tipo operativo (definisce l'uso delle risorse possedute - uomini, mezzi, materiali etc. -
ottimizzandone l'impiego
LA PUBBLICITA’ SI EFFETTUA ATTRAVERSO quali canali? Quotidiani, radio, televisione, riviste, posta diretta,
pubblicità all’aperto, internet Con il termine pubblicità s'intende qualsiasi forma di messaggio impersonale
inviato a pagamento, da parte di un promotore individuato a coloro che possono essere interessati o sono
interessati al prodotto.  in Italia si realizza principalmente attraverso i media  una grande innovazione si
deve ad internet, oggi veicolo primario di informazione e promozione. Una volta determinato l'investimento
(legato a obiettivi da raggiungere mediante l'uso degli strumenti promozionali o discendente da grandezze o
disponibilità correlate), si sceglie la combinazione più adatta dei mezzi e dei canali. I mezzi di comunicazione
ovviamente hanno vantaggi e svantaggi, da valutare unitamente all’entità dell’investimento, per effettuare
una scelta I canali che si utilizzano sono: Quotidiani, radio, televisione , riviste , posta diretta , pubblicità
all’aperto
LA RETE DI IMPRESA È UN ACCORDO CHE CONSENTE ALLE IMPRESE DI METTERE IN COMUNE ATTIVITÀ E
RISORSE ALLO SCOPO DI MIGLIORARNE IL FUNZIONAMENTO NELLA PROSPETTIVA DI RAFFORZARE LA
COMPETITIVITÀ E LA CAPACITÀ INNOVATIVA DELL'ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE. BREVE DESCRIZIONE DELLA
CLASSIFICAZIONE CLASSICA La classificazione più adottata delle reti d’impresa è quella che le classifica in 2
macro categorie: 1 le alleanze orizzontali: s’intendono le iniziative di collaborazione con i concorrenti, cioè con
imprese operanti nello stesso settore e con i potenziali entranti 2 le alleanze verticali: si situano invece sulla
catena del valore e rappresentano i sistemi di subfornitura a monte e a valle.
LA TENDENZA ATTUALE È DI RIDURRE L'ENTITÀ DELLE SCORTE NELLA DUPLICE CONSIDERAZIONE
DELL'ELEVATO COSTO DEL LORO MANTENIMENTO E DEL FATTO CHE SOLO IL PROCESSO PRODUTTIVO IN
SENSO STRETTO CREA VALORE. BREVI CONSIDERAZIONI Nella gestione di approvvigionamenti e produzione,
sono importanti le problematiche relative al mantenimento delle scorte, che costituiscono un investimento
spesso considerevole e talvolta deperibile.  Il capitale investito in scorte dal punto di vista logistico non
coincide necessariamente col valore contabile delle stesse, perchè include gli oneri figurativi e il costo delle
mancate vendite. In Occidente l’evoluzione ha sviluppato tecniche sempre più sofisticate con l’obiettivo di
rendere la gestione dei materiali più efficiente. In Giappone si adottano addirittura modelli di gestione che
mettono in discussione l’opportunità stessa dell’investimento in scorte. La funzione delle scorte è
essenzialmente quella di rendere indipendente l’impresa - dagli andamenti del mercato, poichè consentono di
organizzare la produzione indipendentemente dagli andamenti dei mercati di fornitura o dei processi di
produzione dei subfornitori a monte e dalle fluttuazioni della domanda, a valle. - dalle diverse fasi di
produzione all’interno dell’impresa, essendo polmoni che riducono l’impatto di eventuali difformità e che si
possono verificare tra operazioni adiacenti nel ciclo di produzione.
LE SOFT SKILLS DIVERGONO DALLE TECHNICAL SKILLS IN QUANTO: sono una combinazione dinamica di
capacità cognitive e meta-cognitive, interpersonali, intellettuali e pratiche accanto a valori etici quasi sempre
innata.
LO STILE DI DIREZIONE È UNA DELLE RESPONSABILITÀ PIÙ DELICATE. LO STILE DI CONDUZIONE DI UN'AZIENDA
O DI PARTE DI ESSA PUÒ ESSERE AUTORITARIO O PARTECIPATIVO. LO STUDENTE NE ILLUSTRI LE PECULIARITÀ.
PUO’ ESSERE AUTORITARIO O PARTECIPATIVO. AUTORITARIO: è una direzione tradizionale di tipo autocratico,
fondata sul principio dell’autorità attuata prevalentemente mediante la gerarchia del comando. Si basa sul
controllo esterno o supervisorio, principio di fondo è l’esistenza di un rapporto gerarchico in base al quale il
superiore può imporre al subordinato le sue decisioni. PARTECIPATIVO: è una direzione basata sul consenso e
attua prevalentemente mediante la creazione della motivazione; il controllo quindi diventa autocontrollo:
richiede una struttura decentrata del processo decisorio; si applicano i principi della delega e
dell’autocontrollo in maniera democratica, coinvolgendo i subordinati del processo; i lavoratori si assumono
precise responsabilità il capo ha un ruolo d’impulso e coordinamento, diventa un leader

PER ECONOMIA DI MERCATO SI INTENDE? 


Regime di un sistema economico in cui le decisioni su che cosa e su come produrre, distribuire, consumare e
investire sono rimesse agli agenti che procedono agli scambi nei diversi mercati secondo la legge della
domanda e dell’offerta e non a scelte amministrative pianificatrici dello Stato. L’espressione è abbastanza
generica e per certi versi ambigua, potendo riferirsi a un mercato di concorrenza perfetta bilaterale, oppure a
un mercato in cui siano presenti monopolio od oligopolio. Nel linguaggio corrente con economia di mercato si
indicano le economie dei Paesi occidentali che, di fatto, sono ad economia mista.

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