Sei sulla pagina 1di 1

I ricordi di una sessione di registrazioni

(credeteci o no eravamo molto costanti e rispettavamo gli orari di registrazioni come orologi
svizzeri)

La sera prima della registrazione andai in un techno club di un mio amico, non ricordo
granché Manuel e Roberto passarono un po' di tempo al club e poi non li vidi più fino al
giorno seguente schegge di tempo/ sospese/ nello spazio vuoto. Rientrai a casa dopo
l'ora di pranzo e da lì a poco sarebbero arrivati Manuel e Roberto per registrare. Let's start!
Quasi… Quelle dodici/tredici ore in piedi avevamo bisogno di un supporto esplorativo
aggiuntivo, nessun problema e ualà una bella bibita esplorativa. Come nuovo!
Per registrare da che mondo e mondo i musicisti devono essere sulla solita lunghezza
d'onda. Da buon padrone di casa li accolsi con delle succulente bibite esplorative, in meno di
22.00 min e 33. sec la nostra lunghezza d'onda era più affine di quella di tre gemelli
monozigoti. Da manuale! Le registrazioni potevano iniziare. Il pomeriggio si fece interessante
e produttivo il microfono respirava e si schiantava contro quelle torbide curve di suono, la
chitarra scordata si allungava in strisce di gomma io qui magro/ stretto intorno al mio
stomaco/ certifico amplifico, il mio AKAI S2800 ragliava contento di spruzzi incessanti da
un lato/ l’odoroso stregone/ sacrifica suoni/ da cretti scroscianti/ i tamburi incidevano il
tempo al centro/ il casto cenobita/ geme e si struscia/ a una cosa/ rotonda/ di legno di
ferro/ di pelle/ la frange. Caldo, puzza di sudore di ascelle e un via vai di amici più o meno
raccomandabili. Passarono sei sette ore decidemmo di fare una pausa la situazione stava
precipitando tutto ciò che è vicino si allunga si stringe/ diventa rosa/ questa è la mia
posizione. La nostra meta fu il mare, o meglio un baretto sul mare, seduti su comode sdraio
ordinando birre e pianificando.. un bel niente. Io qua che/ ascolto/ il ronzo d’un’eco/ d’un
suono già morto

I personaggi e gli eventi di questo racconto sono completamente frutto di finzioni e di

conseguenza qualsiasi somiglianza tra di loro e personaggi o eventi reali è puramente

casuale.

Alessandro Bocci

Potrebbero piacerti anche